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mercoledì 28 dicembre 2011

북한의 절망 상태 : 친애하는 김정일 령도자에 작별 인사 (Addio al Caro Leader Kim Jong Il: disperazione di Stato in Corea del Nord...) - Folla in lacrime e onori militari per l'ultimo saluto a Kim Jong-Il...

Imbalsamatori russi sono arrivati a Pyongyang per il trattamento del 'caro leader' Kim Jong Il, di cui oggi si celebrano i funerali di stato dopo la morte avvenuta lo scorso 17 dicembre.
Citando i media sudcoreani, lo riporta il quotidiano spagnolo 'El Pais' che spiega come gia' prima dei funerali siano arrivati gli specialisti dell'Istituto di ricerca sulle strutture biologiche di Mosca.
Le vuote casse statali nordcoreane, si legge, dovranno cosi' assumersi anche l'impegno di sborsare 800 mila euro per imbalsamare il corpo di Kim Jong Il, oltre ai 650 mila euro all'anno che costa il mantenimento in buono stato della mummia di suo padre, Kim Il-sung, morto nel 1994.

 
Nell’ultimo saluto a Kim Jong-il, l’estremo atto di devozione della Corea del Nord al Caro Leader e al suo successore.
Nulla, nella sontuosa scenografia messa a punto da Pyongyang, sembra lasciato al caso: dall’omaggio delle forze armate al protocollo del corteo funebre, tutto sembra parlare dei futuri equilibri della Corea del Nord.
In prima linea accanto alla limousine nera con la salma del padre, il figlio e successore designato Kim Jong-un. Appena dietro lo zio Jong Song-Thaek incaricato di vegliare su di lui e poi il numero uno dell’esercito che completerà l’inquadramento dell’inesperto erede.
In assenza di media e delegazioni straniere, la cronaca a senso unico della tv nord-coreana alimenta con i suoi commenti la vulgata della disperazione di stato.
Presto archiviata la maratona di omaggi al via il diciassette dicembre alla notizia della morte di Kim Jong-il, il mondo attende ora con apprensione il domani della Corea del Nord.
La fedeltà che l’esercito si è affrettato a mostrare a Kim Jong-un sembra scongiurare lo scenario di lotte intestine e instabilità regionali. L’arsenale nucleare di cui dispone Pyongyang resta però in testa alle preoccupazioni internazionali.


In una Pyongyang coperta di neve, migliaia di persone hanno accompagnato la salma del "caro leader" nel gigantesco mausoleo di Palazzo 'Kumsusan'!

 


PYONGYANG (COREA DEL NORD) - Un'autentica marea umana in lacrime ha reso oggi l'estremo addio a Kim Jong-Il, il 'Caro Leader' nordcoreano morto il 17 dicembre scorso a 69 anni di età in seguito a un infarto. I funerali si sono oggi celebrati in una Pyongyang sepolte sotto la neve e il ghiaccio. Un interminabile corteo, aperto da una limousine scura a bordo della quale campeggiava un enorme ritratto sorridente del defunto, ha preso le mosse dal Palazzo 'Kumsusan', il gigantesco mausoleo in cui dal 1994 riposa la salma imbalsamata di Kim Il-Sung, il 'Grande Leader', padre e predecessore dello scomparso nonché fondatore del regime.


Dietro, decine e decine di auto di grossa cilindrata e di auto-treni militari, preceduti dal carro funebre: una vettura sulla quale era stato montato il feretro, avvolto nella bandiera rossa del Partito dei Lavoratori e posto a giacere su un letto di crisantemi bianchi. Accanto, di fianco alla parte anteriore del veicolo, sulla destra, l'ultimogenito ed erede di Kim Jong-Il: Kim Jong-Un, vestito interamente di nero, a capo scoperto e le mani senza guanti malgrado il gelo penetrante, il volto coperto dalla lacrime al pari delle decine di migliaia di soldati in uniforme, attraverso le cui file la processione si è lentamente dipanata.
In lacrime come le centinaia di migliaia di connazionali che, tenuti a distanza dai militari, al passaggio della bara chinavano all'unisono il capo in segno di omaggio, senza più abbandonarsi alle scene di disperazione sapientemente orchestrate dalle autorità in occasione del decesso. In realtà, nella trasmissione che l'emittente televisiva statale 'Kctv' ha cominciato a mandare in onda con un certo ritardo, preceduta comunque dalla radio ufficiale, le immagini della folla piangente e dei soldati a capo chino apparivano curiosamente fuori sincrono rispetto al sonoro, che rimandava le note altisonanti dell'inno nazionale suonato da una banda militare. Non è dunque chiaro se si trattasse di riprese in diretta, oppure di una registrazione 'aggiustata' a posteriori.  
(28 Dicembre 2011)

Fonte: http://www.adnkronos.com - http://it.euronews.net - http://www.repubblica.it

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ITALIA-CINA

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