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19 MARZO FESTA DEL PAPÀ ❤️ AUGURI A TUTTI I BABBI, PADRI, PAPÀ DEL MONDO!

#19marzofestadelpapà: anche i papà e i babbi più deboli e fragili, per i propri figli sono EROI! Buona #festadelpapà a tutti i...

venerdì 30 ottobre 2009

Camorra: omicidio in ripresa diretta!!! (Italy: Mafia murder shock...)

Un'esecuzione in diretta. Quindici minuti di telecamere su un vicolo di Napoli. E, dentro, centoventi secondi di puro terrore: un camorrista giustiziato con tre pallottole tra la nuca e la schiena dinanzi al passaggio di clienti in un bar. Un regolamento di conti, consumato nel ventre della città antica, sotto la luce del sole, tra ragazzi che tornano da scuola, madri a spasso con figlie adolescenti, uomini corpulenti che ciondolano in strada, giovanotti sovrappeso che perdono tempo e soldi alle slot machines del retro del bar.

Fonte: http://www.youtube.com/user/bioneon

giovedì 29 ottobre 2009

Enzo Biagi intervista Indro Montanelli...

Due grandiosi personaggi storici del giornalismo e della cultura Italiana del secolo passato...

Caso Marrazzo, intervista a Natalia...

Intervistata Natalia, amica di Piero Marrazzo, smentisce di essere lei la persona sospettata presente nel video, oggetto di ricatto nei confronti del presidente della regione Lazio, da parte di quattro carabinieri.

TgRai2

«Mi chiamo Natalia, non Nathalie. Lasciatemi in pace, non voglio e non posso parlare». Natalia è il trans brasiliano che dice di avere da sette anni una storia con il presidente della Regione Piero Marrazzo. E appena scesa dalla macchina dei carabinieri del Ros che lhanno riaccompagnata nella sua casa di via Gradoli dopo averla ascoltata per ore.

Berlusconi interviene a Ballarò: "Mills? I giudici sono comunisti" 2/2

"Giudici e pm comunisti". Quanto alla conferma della condanna per Mills, Berlusconi insiste: "Non sono io l'anomalia italiana. Sono i giudici comunisti e i pm comunisti, 109 magistrati che si sono interessati di me, che da quando Berlusconi è entrato in politica hanno deciso di aggredirlo con innumerevoli iniziative". Poi si chiede: "Ma davvero Silvio Berlusconi era l'imprenditore più criminale della storia del mondo?".
Caso Marrazzo, "l'ho lasciato libero di scegliere". Berlusconi coglie l'occasione per parlare della vicenda dell'ex presidente della Regione Lazio e del ruolo che il premier avrebbe svolto nell'informare l'ex governatore dell'esistenza di un video compromettente su di lui. "L'ho informato ma non gli ho dato alcun consiglio - spiega - l'ho lasciato libero di scegliere se chiamare i numeri telefonici che gli ho fornito o di fare una denuncia". Berlusconi ha detto di aver saputo da sua figlia (Marina, presidente dei Mondadori, ndr) dei filmati che riguardavano Marrazzo "quando la Mondadori aveva già rifiutati di comprarli, perché la Mondadori non è né Repubblica né l'Espresso". Sul punto è intervenuta Concita De Gregorio: "E allora, perchè non ha fatto lo stesso per il caso Boffo, quando disse che non poteva controllare Il Giornale, la cui proprietà è della Mondadori?". "Sono due cose totalmente diverse - ha risposto il premier - nel caso Boffo non sono intervenuto in alcun modo, anche perchè si trattava di un direttore molto vicino a una personalità che mi è molto cara in Vaticano (il cardinale Camillo Ruini, ndr)".
Crisi, Irap e fiducia. Quanto alla situazione economica italiana, Berlusconi ha ribadito di non aver mai sottovalutato la crisi ma di aver voluto "infondere fiducia e ottimismo, perché anche l'aspetto psicologico è importante". Per quel che riguarda la discussa ipotesi di abolizione dell'Irap, si farà perché "è nel programma di governo" dice il presidente del Consiglio, "ma non si possono fissare dei tempi perché dipende dall'andamento della crisi". Si opererà, ha aggiunto, "entro i tempi possibili, e questo dipende da come si evolverà la crisi, e nessuno al mondo lo sa".
(www.repubblica.it)

Berlusconi interviene a Ballarò: "Mills? I giudici sono comunisti" 1/2

"Giudici e pm comunisti". Quanto alla conferma della condanna per Mills, Berlusconi insiste: "Non sono io l'anomalia italiana. Sono i giudici comunisti e i pm comunisti, 109 magistrati che si sono interessati di me, che da quando Berlusconi è entrato in politica hanno deciso di aggredirlo con innumerevoli iniziative". Poi si chiede: "Ma davvero Silvio Berlusconi era l'imprenditore più criminale della storia del mondo?".
Caso Marrazzo, "l'ho lasciato libero di scegliere". Berlusconi coglie l'occasione per parlare della vicenda dell'ex presidente della Regione Lazio e del ruolo che il premier avrebbe svolto nell'informare l'ex governatore dell'esistenza di un video compromettente su di lui. "L'ho informato ma non gli ho dato alcun consiglio - spiega - l'ho lasciato libero di scegliere se chiamare i numeri telefonici che gli ho fornito o di fare una denuncia". Berlusconi ha detto di aver saputo da sua figlia (Marina, presidente dei Mondadori, ndr) dei filmati che riguardavano Marrazzo "quando la Mondadori aveva già rifiutati di comprarli, perché la Mondadori non è né Repubblica né l'Espresso". Sul punto è intervenuta Concita De Gregorio: "E allora, perchè non ha fatto lo stesso per il caso Boffo, quando disse che non poteva controllare Il Giornale, la cui proprietà è della Mondadori?". "Sono due cose totalmente diverse - ha risposto il premier - nel caso Boffo non sono intervenuto in alcun modo, anche perchè si trattava di un direttore molto vicino a una personalità che mi è molto cara in Vaticano (il cardinale Camillo Ruini, ndr)".
Crisi, Irap e fiducia. Quanto alla situazione economica italiana, Berlusconi ha ribadito di non aver mai sottovalutato la crisi ma di aver voluto "infondere fiducia e ottimismo, perché anche l'aspetto psicologico è importante". Per quel che riguarda la discussa ipotesi di abolizione dell'Irap, si farà perché "è nel programma di governo" dice il presidente del Consiglio, "ma non si possono fissare dei tempi perché dipende dall'andamento della crisi". Si opererà, ha aggiunto, "entro i tempi possibili, e questo dipende da come si evolverà la crisi, e nessuno al mondo lo sa".
(www.repubblica.it)

Caso Marrazzo, sciolto il governo regionale del Lazio...

"Credo che le elezioni per il rinnovo del Consiglio del Lazio debbano tenersi alla data stabilita insieme con quelle delle altre regioni. Anticiparle non avrebbe senso". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Le parole del premier arrivano dopo lo scioglimento del consiglio regionale. Adesso, nel Lazio, si aprirà una fase per decidere la data delle prossime elezioni. Intanto, l'inchiesta prosegue e si estende a un presunto giro di ricatti e rapine.

Italia sempre più multietinca...il governo di centro-destra ha fallito la sua politica sull'immigrazione di massa???


Presentato il rapporto Caritas Migrantes 2009: 1 residente su 14 in Italia oggi è straniero, per la prima volta è stata superata la media Europea!!! Il Governo di centro-destra guidato da Silvio Berlusconi, che avrebbe dovuto più di tutti contrastare l'immigrazione di massa, ha fallito dunque in questi suoi primi 2 anni di attività la sua politica sull'immigrazione???

Caso Marrazzo, dal crollo psicofisico alle dimissioni...

Il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo è stato visitato al Policlinico Gemelli di Roma, dove gli è stato diagnosticato uno stato di stress psicofisico notevole. Dopo che sono anche giunte le sue dimissioni da commissario straordinario della Sanità regionale, il vicepresidente Esterino Montino ha dichiarato che l'autosospensione del governatore avrà validità di trenta giorni; quindi, entro fine novembre, le dimissioni dall'incarico di governatore. Non si placa sul caso la polemica tra maggioranza e opposizione anche se l'una e l'altra guardano ora alle elezioni anticipate...

Teledurruti - Caso Marrazzo? Contro il moralismo borghese, catto-comunista (e perfino anarchico)!!!

Dalla parte di chi cerca il piacere e la felicità e intanto fugge dalle miserie piccolo-borghesi della famiglia. E l'auto blu usata per andare a trans? Ma chissenefrega, viva sempre e comunque il bisogno di libertà individuale!!!

Fonte: http://www.youtube.com/user/teledurruti

Caso Marrazzo, giallo su un secondo video???

Gridano al complotto, alla montatura, ma restano in carcere, su disposizione del gip del tribunale di Roma, i quattro carabinieri accusati di aver ricattato il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. Gli indagati hanno riferito di un presunto piano ordito anche ai loro danni per delegittimare il Governatore. Intanto, secondo gli inquirenti ci sarebbe un secondo video dai contenuti piuttosto espliciti, registrato da alcuni transessuali, che ritrarrebbe proprio Piero Marrazzo.

Fabrizio de Andrè: Princesa - Aveva previsto il caso Marrazzo?

Ha anticipato i tempi. Ha cantato dell'umanità di queste persone prima di Luxuria, prima che fossero un fenomeno nella nostra società. Se ci sono cosi tanti viados, significa che la domanda è altissima.
Cos'è lvoglia di trasgressione, omosessualità repressa, perversione, evoluzione del sesso, decadenza di fine impero? Manca Fabrizo per raccontarcelo con la sua musica.

Ode a Marazzo:

Se purtroppo Berlusconi non si leva dai coglioni, mi consolo con Marrazzo che si e' tolto via dal cazzo. Non e' un fatto di morale: mi sta bene il sesso anale, ma non quando l'inculato resta sempre il Governato. Tromba pure chi ti pare... ma non mi rappresentare, se di colpo e sul piu' belllo mi amministri con l'uccello, se il problema tuo piu' grande ce l'hai dentro le mutande, se di notte c'hai segreti e poi chiedi voti ai preti, se ci vendi grandi sogni ma poi dopo ti vergogni se si scopre l'altarino del tuo triste pisellino, se ti affanni nei comizi per poi toglierti gli sfizi, se nell'intimo privato te ne freghi dello stato, e credendoti impunito mi sputtani il tuo partito. Quando stai per fatti tuoi, puoi scoparti quel che vuoi, ma se vuoi battere il nano, non puoi star col cazzo in mano! Perche' se tu fai il coglione non c'e' piu l'opposizione, resta solo un gran bordello dov'e' uguale questo e quello, e la gente sai che fa? Poi mai piu' ti votera', schiocca a Silvio un bacio in bocca, perche' lui promette gnocca, e il tuo gusto del proibito ti trasforma in un fallito. Ora impara la lezione, se vuoi fare opposizione proprio accanto al vaticano, a due passi anche dal nano e sotto Radio Maria: puoi scoparti anche tua zia, sei Ministro scopi in Italia e anche alle Hawai, ma un ricchione, quello mai!

Fonte: http://www.youtube.com/user/feoizquierdo e http://andrealazzaripercarrara.splinder.com/



In Italia le donne stanno peggio che in Vietnam?

4 in condotta al nostro Paese per quanto riguarda le pari opportunità. E a pesare è soprattutto la scarsa partecipazione del gentil sesso alla vita economica, con la persistente disparità di salari e redditi rispetto agli uomini. Siamo agli ultimi posti tra i paesi europei, ci superano anche Lesotho, Botswana , Kazakhstan, Cina e Vietnam. Secondo la classifica del World Economic Forum di Davos sul divario di genere, l'Italia figura al 72/o posto su 134 Paesi, in discesa rispetto all'anno precedente. Il massimo dei voti va all'Islanda che guida la graduatoria, seguita da Finlandia e Norvegia.

Scudo fiscale, il caso Marrazzo e le solite bugie di Berlusconi (Ballarò 27/10/09)

Se purtroppo Berlusconi non si leva dai coglioni, mi consolo con Marrazzo che si e' tolto via dal cazzo. Non e' un fatto di morale: mi sta bene il sesso anale, ma non quando l'inculato resta sempre il Governato. Tromba pure chi ti pare... ma non mi rappresentare, se di colpo e sul piu' belllo mi amministri con l'uccello, se il problema tuo piu' grande ce l'hai dentro le mutande, se di notte c'hai segreti e poi chiedi voti ai preti, se ci vendi grandi sogni ma poi dopo ti vergogni se si scopre l'altarino del tuo triste pisellino, se ti affanni nei comizi per poi toglierti gli sfizi, se nell'intimo privato te ne freghi dello stato, e credendoti impunito mi sputtani il tuo partito. Quando stai per fatti tuoi, puoi scoparti quel che vuoi, ma se vuoi battere il nano, non puoi star col cazzo in mano! Perche' se tu fai il coglione non c'e' piu l'opposizione, resta solo un gran bordello dov'e' uguale questo e quello, e la gente sai che fa? Poi mai piu' ti votera', schiocca a Silvio un bacio in bocca, perche' lui promette gnocca, e il tuo gusto del proibito ti trasforma in un fallito. Ora impara la lezione, se vuoi fare opposizione proprio accanto al vaticano, a due passi anche dal nano e sotto Radio Maria: puoi scoparti anche tua zia, sei Ministro scopi in Italia e anche alle Hawai, ma un ricchione, quello mai!

Fonte: http://www.youtube.com/user/ladygroove71b e http://andrealazzaripercarrara.splinder.com/

Caso Marazzo, 5000 mila euro per la prestazione con il trans...

Se purtroppo Berlusconi non si leva dai coglioni, mi consolo con Marrazzo che si e' tolto via dal cazzo. Non e' un fatto di morale: mi sta bene il sesso anale, ma non quando l'inculato resta sempre il Governato. Tromba pure chi ti pare... ma non mi rappresentare, se di colpo e sul piu' belllo mi amministri con l'uccello, se il problema tuo piu' grande ce l'hai dentro le mutande, se di notte c'hai segreti e poi chiedi voti ai preti, se ci vendi grandi sogni ma poi dopo ti vergogni se si scopre l'altarino del tuo triste pisellino, se ti affanni nei comizi per poi toglierti gli sfizi, se nell'intimo privato te ne freghi dello stato, e credendoti impunito mi sputtani il tuo partito. Quando stai per fatti tuoi, puoi scoparti quel che vuoi, ma se vuoi battere il nano, non puoi star col cazzo in mano! Perche' se tu fai il coglione non c'e' piu l'opposizione, resta solo un gran bordello dov'e' uguale questo e quello, e la gente sai che fa? Poi mai piu' ti votera', schiocca a Silvio un bacio in bocca, perche' lui promette gnocca, e il tuo gusto del proibito ti trasforma in un fallito. Ora impara la lezione, se vuoi fare opposizione proprio accanto al vaticano, a due passi anche dal nano e sotto Radio Maria: puoi scoparti anche tua zia, sei Ministro scopi in Italia e anche alle Hawai, ma un ricchione, quello mai!

Fonte: http://www.youtube.com/user/cioccolatoevaniglia e http://andrealazzaripercarrara.splinder.com/

mercoledì 14 ottobre 2009

Donne di Guinea: la violenza inaudita che queste poverette sono costrette a subire! Quando nella società non esiste l'ordine f

Ci scrivono di una situazione tremenda. Riportiamo le esatte parole che abbiamo ricevuto perchè non sapremmo raccontarla diversamente.
Buona sera mi chiamo xxx xxx vi scrivo per chiedervi aiuto a nome di donne alle quali è stata strappata ogni dignità. Io mi occupo di Guinea, un paese dell'Africa occidentale nella cui capitale è stato commesso un massacro lunedì scorso. Una manifestazione pacifica è stata repressa da alcuni battaglioni della Guardia presidenziale.

Parliamo di donne stuprate in pieno giorno, in centro città con fucili e bastoni, picchiate nelle parti intime, penetrate da armi e uccise.

Ora le associazioni della società civile chiedono aiuto alla comunità internazionale affinchè intervenga. Molte sono le donne che si rifiutano persino di andare negli ospedali a farsi medicare perchè la giunta al potere sta seminando il panico e tutti cercano di stare a casa e non muoversi per salvare la pelle.

Alcune foto delle violenze su donne erano visibili al sito http://www.cgcpm.org/ ora ne è rimasta una che allego. Anche una donna attivista nella società civile è stata violentata ed ora è riuscita a spostarsi in Senegal per essere curata.

Vi chiedo per favore di dare massimo risalto tra i vostri contatti a questa dichiarazione delle forze vive/la società civile della Guinea dove si sottolinea la particolare efferratezza dei crimini sessuali e la necessità che la comunità internazionale intervenga.

http://www.guineenews.org/articles/article_tempo.asp?num=200910113859

Sul gruppo facebook "SOLIDARITE AUX GUINEENS+ GUINEENNES. Disons non à la peur en Guinée Conakry" sto raccogliendo tutte le info che riesco a trovare su internet tra le quali anche la testimonianza di questa donna che ha assistito alle scene di stupro (guardare il video http://www.youtube.com/watch?v=ch_uzVp00bk al minuto 1.00) e di un uomo che ha partecipato alla mattanza intervistato da Radio France International

(RFI : Beaucoup de témoignages que nous avons recueillis font état de viols massifs et collectifs, d’exactions, comme des viols avec des armes sur des femmes. Avez-vous pu identifier les soldats ou les corps auxquels appartenaient ces soldats qui ont commis ces exactions ?

Militaire : Ce sont les gens de la garde présidentielle, puisque les gendarmes étaient un peu en arrière. Il n’y avait pas que des armes, il y avait aussi des bois. On prenait toute sorte de choses. On frappait même avec les pieds !)

Vi prego aiutatemi a mobilitare l'aiuto per queste donne e vi prego di notare come proprio nella dichiarazione sia messo l'accento sulla brutalità esercitata verso le donne. Grazie per la vostra attenzione, grazie infinitamente per il vostro aiuto. La società guineana si è già mobilitata di fronte a queste violenze inaudite, ora tocca a noi.

Aggiornamenti:

Un articolo da Le Monde

Di seguito il testo che chiede giustizia e condanna con energia la brutalità nei confronti delle donne violetate e/o uccise.

Il 28 settembre 2009 a Conakry, centinaia di migliaia di nostri compatrioti di tutte le comunità, di ogni età, di ogni condizione, che manifestavano pacificamente in uno stadio contro la dittatura militare e per il ritorno ad una vita costituzionale normale, sono stati ingannati, brutalizzati, umiliati, abusati, violentati, pugnalati e uccisi per mano degli squadroni drogati dell’esercito. Durante queste manifestazioni storiche, abbiamo assistito a delle scene di una barbarie inaudita che nulla giustificava, se non la volontà del CNDD [Conseil Nationale pour la Démocratie et le Développement] di terrorizzare e sottomettere il popolo di Guinea. Centinaia di donne e di giovani ragazze sono state spogliate, violentate, le canne dei fucili introdotte nelle loro parti intime, tutto ciò pubblicamente e sotto gli occhi della gerarchia militare.

Dal 23 dicembre 2008, il Forum delle Forze Vive della Guinea ha intrapreso tutte le pratiche pacifiche possibili per arrivare ad un consenso per intraprendere una transizione non violenta. In risposta, non abbiamo incontrato che disprezzo, intimazioni, umiliazioni, insulti e derisioni da parte della giunta del CNDD e del suo capo. Le libertà fondamentali sono state gradualmente confiscate, i media messi al passo. Parallelamente, contrariamente ai loro primi impegni pubblici abbiamo assistito ad un’operazione di legalizzazione del potere militare. Questo con lo sperpero senza precedenti dei fondi pubblici. Il Forum delle Forze Vive ha dunque deciso di organizzare un meeting d’informazione e di sensibilizzazione, mostrando che il popolo non accettava l’usurpazione del potere da parte dei militari.

Questo meeting cittadino poteva semplicemente informare l’opinione pubblica guineana sulla posta in gioco nelle prossime elezioni. Malgrado l’appello alle autorità per garantire la sicurezza di questa manifestazione pacifica, il Forum delle Forze Vive della Guinea non ha riscontrato che dissuasione o manovre diverse volte al boicottaggio. All’opposto di proteggere i luoghi sensibili, il CNDD ha infiltrato dei teppisti che si sono resi responsabili di tutti i danni perpetrati, in particolare quelli concernenti i commissariati saccheggiati. Tutto questo con lo scopo di discreditare l’insieme dei leader politici del Forum, di cui i diversi domicili sono stati messi a soqquadro e saccheggiati dai militari.

Il Capitano Moussa Dadis Camara, capo della giunta, il Generale Sékouba Konaté Ministro della difesa, Il Comandante Moussa Keita Segretario permanente della giunta, sono i responsabili del massacro dei nostri compatrioti allo stadio 28 settembre. Le loro orde avide di sangue, sotto la condotta del Capitano Diakité detto Toumba aiuto di campo di Moussa Dadis Camara, il suo vice Théodore Kourouma, nipote di Moussa Dadis Camara e altri ancora, mascherati o no hanno eseguito dei vili manovre uccidendo e violentando freddamente. Questi stupri collettivi e le umiliazioni insopportabili perpetrate a danno di centinaia di innocenti costituiscono dei gravi attacchi alla dignità umana. Gli autori e i mandanti di questi atti ignobili devono tutti rispondere delle loro barbarie. Ormai il quadro è chiaro. Massacreranno ogni cittadino che vorrà esercitare il suo diritto di avere un’opinione. Installeranno e manterranno senza esitazioni la guerra civile. Hanno già strutturato una milizia a carattere etnico. Bisogna dunque fermare le loro mani criminali, prima che brucino il nostro caro paese.

Il dialogo interno è diventato impossibile.

Dinanzi alla gravità eccezionale della situazione, il Forum delle forze vive della Guinea:

1. Si prostra con un’infinita tristezza davanti a questi morti ed esprime il suo profondo dolore dinanzi a questa tragedia voluta. Esprime la sua solidarietà alle famiglie di tutte le vittime.

2. Esige dalla Giunta e dal suo governo:

- la restituzione immediata dei corpi delle vittime dei loro massacri affinché le famiglie possono dare loro degna sepoltura;

- il censimento dei dispersi

- la garanzia delle cure mediche per tutti i feriti

- la liberazione immediata ed incondizionata dei detenuti; la liberazione e la cura immediata di tutte le donne stuprate ed ancora sequestrate

- la riparazione immediata delle abitazioni private saccheggiate e la restituzione dei beni rubati.

3. Lancia un appello urgente alla CEDEAO, all’Unione Africana ed al Gruppo Internazionale di Contatto per organizzare urgentemente l’invio in Guinea di una forza di pace incaricata di proteggere le popolazioni guineane contro le forze armate ormai prive di controllo, come il capo della giunta stesso dichiarando di non poterle più controllare ammette

4. Lancia un appello ai cittadini ed alle organizzazioni competenti per la preparazione immediata di un dossier d’accuse al fine di condurre i responsabili ed i mandanti identificati delle nostre popolazioni davanti al Tribunale Penale Internazionale per crimini contro l’umanità

5. Decide di riunire urgentemente una concertazione nazionale per installare un organo consensuale ed efficace al fine di intraprendere la transizione verso delle elezioni libere e trasparenti in ragione dell’avvenuta perdita di credibilità del CNDD e del suo governo in qualità di forze dirigenti responsabili di uno stato unitario garante dei diritti umani, i più elementari

6. Lancia un appello a tutti i Guineani e Guineane, all’interno come all’esterno del paese, a mobilizzarsi ed opporsi alla dittatura militare.

Cinquant’anni di dittature civile e militare, bastano. Il popolo della Guinea non l’accetterà più.

Conakry, 30 settembre 2009

Fonte: http://femminismo-a-sud.noblogs.org

La prova dei brogli alle elezioni in Russia del 2007...

I brogli sono stati realizzati per gonfiare i voti al partito del presidente Vladimir Putin nelle elezioni del 2007...video reale o bufala orchestrata dalle opposizioni? Il dubbio rimane...

ELEZIONI IN RUSSIA: CON IL 66% VINCE IL PARTITO DI PUTIN...ACCESE POLEMICHE SULLA REGOLARITA' DEL VOTO!

13 Ottobre 2009 - Nonostante le persistenti accuse di nepotismo, il sindaco di Mosca, Yuri Luzhkov, ha vinto a mani basse le elezioni locali di ieri a Mosca. E con lui il partito Russia Unita del primo ministro Vladimir Putin, sbaragliando l'opposizione sia a livello comunale, sia a livello distrettuale e regionale. Nella capitale, la lista di Russia Unita, guidata da Luzhkov si è guadagnata il 66% dei voti, quasi 20 punti in più rispetto al voto precedente: nel 2005 aveva portato a casa il 47,25%.
Luzhkov ha 73 anni ed è sindaco dal 1992; è stato accusato di corruzione dai suoi avversari durante la campagna elettorale, in particolare facendo la fortuna della moglie, Elena Baturina. Nonostante la vittoria, i media però continuano a speculare sul suo licenziamento entro la fine del suo mandato nel 2011: il sindaco di Mosca è infatti un governatore, nominato dal presidente. "Luzhkov sa che il Cremlino vuole cambiarlo già da molto tempo", ha scritto Newsweek nella sua edizione in lingua russa. Però la risposta di Luzhkov è stata di quelle che non lasciano spazio a dubbi: "Stop a tutte le speculazioni, non me ne vado!".
Oltre a Russia Unita, solo il Partito Comunista, con il 13,27%, ha attraversato la barriera del 7%, necessario per essere rappresentativo, mentre tutti gli altri movimenti politici denunciano brogli. Anche il partito Russia Giusta, inizialmente molto vicino a Vladimir Putin e ora leale al presidente Dmitri Medvedev, ha parlato di risultati torbidi. "Abbiamo dubbi molto grandi", ha risposto Sergei Mironov, presidente del partito e del Senato russo.
A parte Mosca, in altre 75 regioni, Russia Unita avrebbe vinto quasi l'80% dei seggi, mentre l'opposizione liberale Yabloko e Pravo Delo non riescono ad affermarsi. Quanto alle irregolarità, "le violazioni" non possono far parlare di "un processo elettorale equo, libero e competitivo", ha dichiarato in una relazione, l'associazione Golos, che sovrintende lo svolgimento delle elezioni in Russia. Mentre il presidente della elettorale Vladimir Churov, ha descritto come "isteriche" le accuse di frode. Gli incidenti più gravi sono stati segnalati a Derbent, in Daghestan, e proprio nel Caucaso russo, sempre più instabile, un terzo dei seggi elettorali non si sono mai aperti, mentre la polizia ha esercitato pressioni sugli elettori al fine di garantire la vittoria del sindaco in carica.


lunedì 12 ottobre 2009

Il Lodo dei quadrumani - Marco Travaglio...

Il Lodo Alfano, scritto a quattro mani???

Casa e lavoro per tutti: la ricetta di un Comune dell’Andalusia!!!

SOPRA, LA CARTINA TOPOGRAFICA DELL'ANDALUSIA
L’ultimo cantiere è stato aperto tra plaza de Salvador Allende e corso Ernesto Che Guevara. Venti case, duemila metri quadri. Fino a qualche mese fa, la notizia sarebbe stata la toponomastica d’antan a Marinaleda, paesino andaluso di tremila abitanti, ma da qualche tempo l’ironia ha ceduto il passo allo stupore, e dal folclore ideologico si è passati alla sostanza economica. E la notizia vera sono diventati i cantieri. A Madrid, Malaga o Siviglia le gru si fermano, le vendite di prime case dimezzano e le statistiche registrano la cifra record di quattro milioni di disoccupati. A Marinaleda il trentaquattrenne Eladio Romero passa le giornate tra mattoni e cemento, tirando su da solo la propria casa: «Nel nostro cantiere si fa solo autocostruzione» dice. Qui la casa non la compri con l’abituale investimento di nove anni di stipendio, ma con 420 giornate di lavoro in prima persona e un mutuo di quindici euro al mese da estinguere nei prossimi 133 anni. Alla portata di tutti. Questo perché Marinaleda è la comunità più rossa d’Europa, “terra di lotta e diritti”, “utopia verso la pace”, recitano gli slogan sui muri.Incontriamo Juan Manuel Sanchez Gordillo, sindaco del paese dal 1979. Alla domanda se la sua barba si ispiri più a Fidel Castro o a Che Guevara, il capopopolo risponde secco che «Gesù Cristo in realtà era un comunista». Quando gli chiediamo come si sia formata quest’insolita oasi di anticapitalismo andaluso risponde parlando di “solidaridad, libertad e lotta dura senza paura”. http://www.leiweb.it/people-e-news/n..._guevara.shtml o http://www.marinaleda.com/
A Marinaleda un giovane può avere una casa per 15€: Il suo sindaco assicura che questo si potrà estendere al resto dello StatoSB Notizie- 16 Dicembre 2008. Juan Manuel Sanchez Gordillo è il sindaco di Marinaleda, un comune della provincia di Siviglia, di circa 2655 abitanti e un’estensione di 25 km quadrati, conosciuto per la sua lunga tradizione di lotta quotidiana che ha dato luogo a importantissimi progressi politico sociali, come per esempio il poter disporre di un abitazione per 15 euro al mese.Democrazia socialeCapisce Sanchez Gordillo che la democrazia non può limitarsi ad essere politica, ma deve essere economica e deve essere anche sociale. “La democrazia politica è il diritto a votare ogni quattro anni e molte volte con il sistema elettorale non tutti hanno la possibilità reale di arrivare al potere, ma sono i grandi partiti a ricevere i soldi dalle banche coloro che possono arrivare alla Moncloa. Per il resto è abbastanza lontano”. Secondo lo stesso la democrazia politica senza la democrazia economica è una grossa menzogna. Se i ricchi continuano a essere così ricchi e i poveri così poveri la possibilità di scegliere e la democrazia sono stracciate.Questo si traduce nel fatto che a Marinaleda, la democrazia politica consista nel far partecipare e discutere il presupposto del Comune e con voce e voto dei vicini. Dalla sua parte la democrazia sociale ed economica ha consistito nel passaggio da un paese in piena disoccupazione a una località in piena occupazione. Per fare ciò si è procurata la terra, la terra di un grande proprietario, il duca dell’Infantado e mediante ciò che Sanchez Gordilla sottolinea come “lotta pacifica, ma audace” si sono procurati 1200 ettari di terra per chi la lavora. Inoltre hanno trasformato i prodotti della terra creando la agroindustria del peperone, del carciofo e dell’olio. “Siamo riusciti a dare a tutti un’occupazione, siamo riusciti ad annullare l’emigrazione e che tutti possano vivere nel proprio paese. La democrazia sociale, l’altra gamba del tavolo, è stato soprattutto il benessere elementare, per esempio quello della casa” spiega il sindaco. Si ha municipalizzato solo il terreno rustico, facendolo diventare urbano e il comune regala al costruttore, al giovane che vuole una casa, il suolo gratuitamente e l’architetto municipale si mette al suo servizio. Loro ci mettono il lavoro da quando si inizia la casa fino a quando la si finisce. Così son state costruite più di 400 case di 90 metri con 100 metri di cortile, per le quali si pagano 15 euro al mese. “Abbiamo trasformato la casa in un diritto” afferma Sanchez Gordillo.Le donne che adesso hanno un lavoro, che prima erano disoccupate lasciano i loro figli in un asilo nido dove possono mangiare e dormire per 12 euro al mese.E tutto ciò con spese economiche.“Ciò che abbiamo tentato a Marinaleda è trasformare l’utopia, ciò che loro credono sia utopia in realtà concrete. Perché noi crediamo che l’utopia sia un sogno che si può e si deve trasformare in realtà. E a Marinaleda ciò che abbiamo tentato è superare il tempo. Ciò che vogliamo per lo Stato spagnolo e per il pianeta, è realizzarlo anche con contraddizioni e con limitazioni. Perché non sogniamo solamente, ma trasformiamo i sogni in realtà” commenta il sindaco. Il potere non è neutroSegnala il sindaco di Marinaleda che disgraziatamente nelle democrazie, nel paese più democratico della terra, alla fine esiste la dittatura di coloro che hanno i soldi. “Non si invade l’Iraq per casualità, ma perché al complesso militare industriale e alle grandi multinazionali del petrolio interessa” dice, aggiungendo che anche Bush è in qualche modo “una marionetta” di quelle grandi multinazionali.Io dico che il potere non è neutro e che i mezzi di comunicazione, i grandi mezzi di comunicazione disgraziatamente sono in mano a 4 o 5 multinazionali nel pianeta e quindi non interessa la differenza, non interessa dimostrare che è possibile fare politica in altro modo, un altro modello di società, che è possibile l’uguaglianza, che è possibile la pace, che è possibile la libertà, che è possibile che l’essere umano sia considerato come tale e lo si tratti come tale. E qualsiasi esperienza, anche se sia minuscola, come quella di Marinaleda, non interessa”, commenta. Nello stesso senso, osserva che qualsiasi tentativo che si faccia in un altro paese del pianeta, che sia in Bolivia, Venezuela o da un’altra parte, “cercano di schiacciarlo, criminalizzandolo o calunniandolo affinché la gente lo disprezzi.Io credo che il grande trionfo della borghesia a livello internazionale è che ha controllato i grandi mezzi di comunicazione e ha vinto la battaglia dell’ideologia. E mentre la sinistra sta ancora con il panfleto che non legge nessuno, la destra economica, la grande borghesia, possiede a casa tua 17 canali televisivi raccontandoti gli stessi valori e presentandoti la stessa propaganda e le stesse menzogne” commenta Sanchez Gordillo.Secondo lo stesso, esiste una sinistra “con nome di sinistra, ma che ha solo il guscio”. Così si spiegherebbe, per esempio, perché altri luoghi con governi della stessa tendenza, non riescono, né si avvicinano o si assomigliano, al caso di Marinaleda. “Forse perché non sono tanto di sinistra e hanno solamente il nome e le sigle, ma non la pratica”, afferma.Conclude Juan Manuel Sanchez Gordillo segnalando che, “se il potere è etico, deve dare una risposta concreta ai problemi concreti della gente e la casa è un problema e deve essere un diritto che è riconosciuto nell’articolo 25 della Dichiarazione dei Diritti Umani. La casa come un diritto, non come una mercanzia. Ciò che è successo in questi ultimi 14 o 15 anni di costruire case non per farci vivere la gente, ma per speculare e che nello Stato spagnolo ci siano 4 milioni di case vuote e due milioni di persone che vivono in pseudo case, addirittura in catapecchie, a noi ci sembra un autentico sproposito”.

Claudio Martelli ad Annozero - Borsellino conosceva i rapporti tra Mafia e Stato...

Sulle stragi Mafiose degli anni '90...

Marco Travaglio - AnnoZero - Rai 2 - 8 Ottobre 2009

Marco Travaglio - AnnoZero - Rai 2 - 8 Ottobre 2009...



VAURO ad ANNOZERO 8.10.2009

Annozero...

Attentato contro la presenza militare italiana in Afghanistan...

È stato un ordigno a provocare questa mattina un'esplosione davanti alla caserma dell'esercito di via Perrucchetti, a Milano in zona Forze Armate. Due i feriti: una persona di nazionalità libica di 35 anni, che aveva con sè l'ordigno, e un militare di servizio in caserma. Il primo è considerato in gravi condizioni, con codice rosso, e il personale del 118 sta provvedendo a intubarlo e a stabilizzarlo prima di provvedere al suo trasferimento al più vicino ospedale, mentre il militare presenterebbe ferite lievi.

L'uomo è entrato nella caserma approfittando dell'ingresso di un'auto, una Punto bianca, portando una cassetta degli attrezzi. Poi, bloccato dai militari sotto il tiro delle armi d'ordinanza, dopo un febbrile scambio di battute, avrebbe tentato di lanciare l'ordigno urlando "via dall'Afghanistan". Ancora non si sa se abbia tentato di farsi saltare in aria o se invece la bomba gli sia esplosa in mano.

Secondo i primi accertamenti, riferiti sul posto dall'assessore provinciale Giovanni De Nicola, l'uomo sarebbe arrivato ieri da Napoli e avrebbe quindi trascorso la notte a Milano prima di recarsi, stamattina, alla caserma. Secondo altre indiscrezioni, ancora da verificare, prima dell'esplosione l'attentatore avrebbe gridato una frase riferita alla presenza militare italiana in Afghanistan......

ATTENTATO A MILANO IN UNA CASERMA MILITARE "ANDATE VIA DALL'AFGHANISTAN" E SI FA ESPLODERE!!!

ATTENTATO A MILANO IN UNA CASERMA MILITARE "ANDATE VIA DALL'AFGHANISTAN" E SI FA ESPLODERE...

L'Islam pericoloso anche in Italia...

Il pericolo di trovarsi a vivere accanto a immigrati islamici fanatici e pericolosi è vivo...

Islamici preparavano attentati nel Milanese...oggi quel sospetto si è concretizzato!!!

Dopo pedinamenti e registrazioni ambientali, due marocchini sono stati arrestati dalla Digos di Milano con l'accusa di preparare una serie di attentati a Milano, tra gli obbiettivi figuravano gli uffici della Questura ed un supermercato!!! A 10 quasi un anno di distanza da questi arresti...oggi quei sospetti a Milano si sono concretizzati con l'attentato al Comando dei Carabinieri...da tempo si sapeva che Al Qaeda con le sue cellule terroristiche "dormienti" avrebbe colpito anche l'Italia!!! Anche nell'ultimo messaggio registrato di Bin Laden dopo l'attentato alle truppe Italiane a Kabul aveva inserito il territorio Italiano tra i futuri obbiettivi politici da colpire con gli attentati suicida!!!

giovedì 8 ottobre 2009

I 15 GIUDICI CHE HANNO BOCCIATO IL LODO ALFANO - 07/10/09

I 15 GIUDICI CHE HANNO BOCCIATO IL LODO ALFANO - ROMA - (07/10/2009)

Emilio Fede commenta a mala voglia la bocciatura del Lodo Alfano...

TG4 del 07/10/2009 ore 18.55, Emilio Fede rosica commentando la bocciatura del Lodo Alfano...

Lodo Alfano bocciato, la gente grida a Berlusconi: "In galera!!!"

07 ottobre 2009, dopo la pronuncia della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano, dichiarato incostituzionale, il Premier viene contestato fuori dal Palazzo Grazioli da alcuni cittadini che gridano: "Fatti processare!!!" e "In galera!!!"

Lodo Alfano bocciato, Berlusconi si sfoga a Porta a Porta 2a parte 2/2

http://ilpopolosovrano.splinder.com Seconda parte del monologo delirante del presidente Berlusconi a Porta a Porta dopo la bocciatura del Lodo Alfano.
"Il governo va avanti".
"Sappiamo tutti dei rapporti tra i Presidenti della Repubblica e i giudici della Corte Costituzionale".

Berlusconi insulta Rosy Bindi a Porta a Porta....

Durante lo sfogo dopo la bocciatura del Lodo Alfano, Berlusconi insulta Rosy Bindi: "Ho sempre pensato che lei fosse più bella che intelligente!"

Lodo Alfano bocciato, Berlusconi si sfoga a Porta a Porta 1a parte 1/2

http://ilpopolosovrano.splinder.com Il monologo delirante del presidente Berlusconi a Porta a Porta dopo la bocciatura del Lodo Alfano.
"La consulta non è un organo di garanzia, ma un organo politico, di sinistra".
"Il Presidente della Repubblica aveva garantito che la norma sarebbe stata approvata con la sua firma".
A Rosy Bindi: "Ho sempre pensato che lei fosse più bella che intelligente".
"Abbiamo una minoranza organizzata di giudici di sinistra".
"Tutti i programmi, tranne quello di Vespa, di sinistra".
"Menomale che Silvio cè".
"Abbiamo il 70% di gradimento degli italiani".

Lodo Alfano bocciato, Berlusconi contro tutti: "Mi fanno un baffo"

Il Premier commenta la sentenza sfavorevole della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano. Attacca la sinistra, i Giudici, il Capo dello Stato, l'Informazione, la Stampa......

Lodo Alfano Bocciato - La reazione di Berlusconi: i Giudici della Corte Costituzionale sono tutti di Sinistra!!!

La Corte Costituzionale ha bocciato il Lodo Alfano...intensa giornata Politica del 07 Ottobre 2009...

Lodo Alfano bocciato: è ILLEGITTIMO! (07.10.2009)

Il Lodo Alfano è illegittimo: è questa la sentenza emessa dai 15 giudici costituzionali riuniti dal pomeriggio di ieri in camera di consiglio segreta a Palazzo della Consulta.

Marco Travaglio spiega il Lodo Alfano...

Il giornalista prova a spiegare gli effetti del Lodo Alfano, fra le interruzioni degli onorevoli Castelli e Ghedini. Da una vecchia puntata di Anno Zero...

Signoraggio e crisi economica Mondiale...

Spiegazione sul signoraggio bancario e sulla crisi economica Mondiale...

Il signoraggio bancario spiegato in 6 minuti e 40 secondi...

Parlano Marco Della Luna, Pierluigi Paoletti e Nino Galloni.

Interviste, riprese e montaggio: Nikola Duper...

Paolo Franceschetti - Massoneria e società - 1/12

Paolo Franceschetti - Massoneria e società...

Conferenza del 13.9.09 presso Harmonia Mundi Roma a cura del DAVID ICKE MEETUP di MILANO e ROMA.....

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Paolo Franceschetti - Massoneria e società...

Conferenza del 13.9.09 presso Harmonia Mundi Roma a cura del DAVID ICKE MEETUP di MILANO e ROMA.....

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Paolo Franceschetti - Massoneria e società...

Conferenza del 13.9.09 presso Harmonia Mundi Roma a cura del DAVID ICKE MEETUP di MILANO e ROMA.....

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Paolo Franceschetti - Massoneria e società...

Conferenza del 13.9.09 presso Harmonia Mundi Roma a cura del DAVID ICKE MEETUP di MILANO e ROMA.....

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Paolo Franceschetti - Massoneria e società...

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Paolo Franceschetti - Massoneria e società...

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Paolo Franceschetti - Massoneria e società - 8/12

Paolo Franceschetti - Massoneria e società...

Conferenza del 13.9.09 presso Harmonia Mundi Roma a cura del DAVID ICKE MEETUP di MILANO e ROMA.....

Paolo Franceschetti - Massoneria e società - 9/12

Paolo Franceschetti - Massoneria e società...

Conferenza del 13.9.09 presso Harmonia Mundi Roma a cura del DAVID ICKE MEETUP di MILANO e ROMA.....

Paolo Franceschetti - Massoneria e società - 10/12

Paolo Franceschetti - Massoneria e società...

Conferenza del 13.9.09 presso Harmonia Mundi Roma a cura del DAVID ICKE MEETUP di MILANO e ROMA.....

Paolo Franceschetti - Massoneria e società - 11/12

Paolo Franceschetti - Massoneria e società...

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Paolo Franceschetti - Massoneria e società - 12/12

Paolo Franceschetti - Massoneria e società...

Conferenza del 13.9.09 presso Harmonia Mundi Roma a cura del DAVID ICKE MEETUP di MILANO e ROMA.....

Solange Manfredi - Tecniche dei poteri occulti - 6/6

Solange Manfredi - Tecniche dei poteri occulti...

Conferenza del 13.9.09 presso Harmonia Mundi Roma a cura del DAVID ICKE MEETUP di MILANO e ROMA....

Solange Manfredi - Tecniche dei poteri occulti - 5/6

Solange Manfredi - Tecniche dei poteri occulti...

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Solange Manfredi - Tecniche dei poteri occulti - 4/6

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Solange Manfredi - Tecniche dei poteri occulti - 3/6

Solange Manfredi - Tecniche dei poteri occulti...

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Solange Manfredi - Tecniche dei poteri occulti - 2/6

Solange Manfredi - Tecniche dei poteri occulti...

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Solange Manfredi - Tecniche dei poteri occulti - 1/6

Solange Manfredi - Tecniche dei poteri occulti...

Conferenza del 13.9.09 presso Harmonia Mundi Roma a cura del DAVID ICKE MEETUP di MILANO e ROMA....

Club di Roma - Ambientalismo e Nuovo Ordine Mondiale...

Club di Roma - Ambientalismo e Nuovo Ordine Mondiale...

martedì 6 ottobre 2009

Allarme della Banca Mondiale: "90 milioni di nuovi poveri entro un anno!!!"

La crisi economica ancora in corso potrebbe tradursi, entro la fine del prossimo anno, in 90 milioni di nuovi poveri. A lanciare l'allarme è stata la Banca Mondiale che ha messo l'accento sulla necessità di disporre della quantità necessaria di risorse per finanziare le necessità future dei paesi in via di sviluppo. Per questo ha fissato per la primavera 2010 l'appuntamento ufficiale per valutare definitivamente se i fondi a sua disposizione sono adeguati o se ci sia necessità di un aumento di capitale. Se si dovesse arrivare ad un aumento di capitale, si tratterebbe della prima operazione di questo tipo in 20 anni per l'istituto presieduto da Robert Zoellick. "Per proteggere i poveri, sollecitiamo i nostri membri a portare avanti gli impegni per incrementare gli aiuti e la loro efficacia" è stata la dichiarazione del Development Commitee, riunitosi oggi, anche perché "i paesi in via di sviluppo giocano un ruolo importante nella ripresa globale ed il loro progresso sarà essenziale per una crescita futura".
L'importanza dell'economia "verde" - Una crescita che dovrà comunque avere un occhio di riguardo per l'ambiente e portare ad un'economia "più verde" come l'ha definita il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi. In questo senso, ha osservato Draghi, la Banca Mondiale è un "partner chiave nel finanziare la transizione a una economia 'piu' verdé ed alleviare l'impatto del cambio climatico nei paesi in via di sviluppo". Sforzo questo che supera però largamente le risorse disponibili delle istituzioni per lo sviluppo e ha bisogno, secondo il governatore "dell'unione fra le limitate risorse pubbliche ed una più ampia fonte di capitale privato". Il Development Committee vede con particolare favore l'impegno della Banca Mondiale a utilizzare tutto il plafond di risorse a sua disposizione e quello di fornire finanziamenti per oltre 100 miliardi di dollari in tre anni. E tornando al nodo delle risorse Zoellick ha messo in guardia dal rischio che la Banca Mondiale, principale 'prestatore' per il sostegno allo sviluppo mondiale potrebbe andare incontro a seri rischi finanziari entro la metà del prossimo anno se le domande di prestiti continueranno a progredire ai livelli attuali.
Polemiche alla francese - Ma ci sono paesi che non sembrano voler sposare la tesi dell'iniezione di maggiori risorse a favore della Banca Mondiale. Per il ministro francese delle Finanze Christine Lagarde, ad esempio, "l'istituto ha a disposizione la giusta quantità di risorse per assistere i propri membri e queste sono lontane dall'esaurirsi. In linea con la tendenza generale cui si è assistito ultimamente ad accordare maggior peso negli organismi internazionali ai paesi meno rappresentati, anche all'interno della Banca Mondiale verranno rivisti i meccanismi di governance, portando ad un aumento di almeno il 3% dei diritti di voto a favore dei paesi in via di sviluppo e delle economie in transizione. Nelle riunioni di Istanbul la Banca Mondiale ha inoltre dato il via libera a un trust fund a sostegno dell'iniziativa da 20 miliardi per la sicurezza alimentare lanciata all'Aquila. Ed ha disegnato una 'crisis facility' per aiutare i 79 paesi più poveri del mondo concedendo loro prestiti a tasso zero.

05 ottobre 2009



Fonte: Redazione Tiscali http://notizie.tiscali.it

lunedì 5 ottobre 2009

Anno zero - Chi è Giampaolo Tarantini? - Marco Travaglio 24/09/2009

Marco Travaglio illustra l'ambiguo profilo del discusso personaggio di Giampaolo Tarantini successivamente l'intervista alla Escort Patrizia D'Addario...da Anno Zero! 24 Settembre 2009 

ECCO PERCHE' LA SINISTRA ITALIANA E' ALLA DERIVA DELL'IPOCRISIA E DELL'INETTITUDINE: ANCHE NOI FACCIAMO 10 DOMANDE AL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA!!!

SUCCEDE SOLO IN ITALIA - E' noto a tutti ormai che da molte settimane è tornata in auge su tutti i quotidiani Nazionali e soprattutto sulla testata che guarda più a Sinistra di ogni altro giornale della carta stampata Italiana ovvero La Repubblica, la notizia che ha fatto tremare mezzo mondo della Politica Italiana: il Premier Silvio Berlusconi avrebbe spesso invitato nelle sue residenze private come consuetudine bellissime e giovanissime ragazze che facevano capo ad una Escort di nome Patrizia D'Addario che a sua detta anche lei stessa avrebbe passato una notte insieme al Premier nella sua camera da letto a Villa Certosa; l'accusa velata di favoreggiamento ed istigazione alla prostituzione di giovani veline, ballerine, modelle e ragazze immagine prezzolate con veri e propri cachet a seconda delle "prestazioni" richieste e soddisfatte è stata una bomba ad orologeria che esplodendo nei momenti meno opportuni ha di fatto contribuito ed accelerato la pratica di separazione richiesta dalla oramai ex-moglie del Premier Veronica Lario.
In cambio di soldi e favori personali piccoli e grandi, queste giovanissime e bellissime ragazze capeggiate dalla Escort Patrizia D'Addario in combutta con l'Imprenditore Pugliese Giampaolo Tarantini, sarebbero state disposte a partecipare a grandi e piccole feste private organizzate in alcune residenze private del Premier Silvio Berlusconi deliziando i ricchi e ricchissimi commensali con la propria bellezza e presenza ma non solo...in alcune dichiarazioni di alcune ragazze che hanno confessato ai vari giornalisti delle loro comparsate in queste feste VIP si legge anche di "buste" piene zeppe di soldi (10.000,00 Euro) offerte oltre lo "stipendio" base di presenza per andare a letto con i ricchi ed importanti commensali se non addirittura insieme allo stesso Premier Berlusconi!!! Affermazioni veritiere? False? Tendenziose? Oggettivamente c'è del vero che la signora Patrizia D'Addario è stata spesso immortalata in centinaia di fotografie a fianco del Premier Berlusconi in diverse circostanze ed in diversi luoghi, c'è del vero che alle centinaia di feste e festicciole VIP organizzate nelle varie residenze private del Premier Berlusconi sono state immortalate in centinaia di fotografie moltissime ragazze immagine, bellissime e giovanissime modelle, veline o presunte tali o aspiranti tali...insomma in ogni caso quì non esiste ancora in Italia il reato penale per cui un Premier, un'imprenditore di successo, un attore o chiunque possa disporre di ingenti risorse economiche non debba invitare o anche "pagare" nei limiti consentiti dalla legge la presenza di bellissime e giovani ragazze immagine; insomma, considerando il fatto che sino ad oggi non esistono prove tangibili per cui queste ragazze siano andate a letto con il Premier o con chiunque altro potesse essere stato presente a quelle feste o party in cambio di denaro o peggio "costrette" con la forza!!! Esistono in Italia e nel mondo migliaia di Agenzie che professionalmente e legalmente offrono come servizio la presenza di bellissime ragazze immagine che sotto paga presenziano ai Convegni Politici e Industriali, alle colazioni, ai pranzi ed alle cene di lavoro dei ricchi industriali o di uomini d'affari che nè fanno richiesta specifica...ciò significa che queste ragazze immagine o di accompagnamento così come le vogliamo chiamare debbano diventare per forza di cose delle prostitute; se poi in forma privata i così detti "clienti" di queste Agenzie contattano le ragazze immagine per altri "servizi" non previsti dal protocollo e queste consenzientemente accettano in cambio di soldi o costosi regali, in questo caso sono "affari" loro...nessuno le ha costrette, nessuno le ha minacciate...il problema è solo morale nel senso che magari trà queste bellissime ragazze immagine ci può stare anche quella "disperata" che è precipitata contro voglia all'ultimo "stadio" sociale dunque non nè può fare a meno per la propria sopravvivenza economica ed allora magari è "scorretto" sempre sul piano morale "proffittare" di queste esigenze che rendono la ragazza immagine debole e fragile, facilmente raggirabile, malleabile, succube del "Dio" denaro, la disinibiscono e la lobotomizzano ad ogni facile proposta.
In questo caso poi il Premier Berlusconi è stato raggirato lui stesso, è stato tradito ed ingannato prima di tutto dalla sua "amica" Patrizia D'Addario in primis e dall'imprenditore arrivista ed egoista Tarantini, unico e vero CRIMINALE in tutta questa torbida faccenda che ha creato falsi miti ed ha risvegliato nauseanti moralismi degni degli anni '50 e '60 del secolo passato.
Il Premier Berlusconi ha peccato di grande ingenuità, si è fidato di queste loschi personaggi ed ha "mangiato" la polpetta avvelenata, sì perchè Tarantini e la D'Addario sin dal primo giorno avevano pianificato tutta la storia ben sapendo che un'affare del genere per un Premier di uno dei più importanti Stati dell'Unione Europea avrebbe scatenato una tempesta politica di immani e gravissime proporzioni; ma c'è di più, il mostro a due teste D'Addario-Tarantini è stato da subito lotizzato ed utilizzato come "Cavallo di Troia" della morale e della politica da un PD e da una certa Sinistra Italiana che da tempo aspettava l'occasione propizia per sferrare un attacco senza eguali nel passato in maniera tale da cercare di costringere il Premier Berlusconi a rassegnare le dimissioni ed a sperare nella caduta della Legislatura per tornare alle elezioni e magari vincerle, spuntarla con una campagna basata e fondata sulla moralità per tornare a guidare il Governo Italiano...un piano "diabolico" che in realtà poi oggi "sputtana" tutta la Sinistra Italiana avvelenata da un anti-Berlusconismo dissacrante, nauseante, devastante per tutta la Sinistra stessa.
Sinistra IPOCRITA dunque e Sinistra perdente, distratta, fanatica e spregiudicata che pur di averla vinta non esita a smascherare le proprie contraddizioni, le proprie nefandezze, i propri errori di base; che la Sinistra Italiana sia allo sbando politico lo è chiaro da tempo, sin da prima della propria cocente sconfitta alle passate elezioni Europee.
Le 10 domande "moraliste" pubblicate su LA REPUBBLICA poi evidenziano la DERIVA IPOCRITA delle idee e dei programmi di un PD allo sbaraglio; il popolo Italiano schiacciato nella morsa di una crisi economica da cui a fatica cerchiamo tutti di uscirne, esige BEN ALTRE RISPOSTE che non le risposte alle 10 domande formulate da La Repubblica e sul quando e come il Premier Belusconi abbia conosciuto il padre di Letizia Noemi non gliene può fregare di meno come non gliene può fregare di meno il fatto se è vero o no che il Premier Berlusconi mantenga economicamente la figlia "velina" o se il Premier Berlusconi abbia davvero deciso le candidature politiche delle liste del PDL con il padre di Letizia Noemi...in definitiva all'operaio metalmeccanico che rischia il posto di lavoro essendo in cassa-integrazione così come al giovane laureato e disoccupato o alla casalinga pensionata non gliene può fregare di meno!!!
La Sinistra Italiana si è persa in un bicchiere d'acqua pieno di veleno gossipato, ha da tempo tralasciato i veri e gravi problemi del paese e della società Italiana che soprattutto nelle sue classi più deboli stà soffrendo le pene dell'inferno!!!
Berlusconi paga o non paga le Escort??? E' l'unico interrogativo che la Sinistra Italiana assetata di Potere e di Gloria si pone oggi???




ECCO INVECE LE 10 DOMANDE CHE PONIAMO NOI AL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA:




1) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER COME PENSA DI RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE SOPRATTUTTO IN FORTE CRESCITA NEL MERIDIONE E COME PENSA DI INNALZARE IL TENORE DI VITA DELLA CLASSE MEDIO-BASSA SOCIALE ITALIANA CHE SOFFRE PIU' DI TUTTI? (OPERAI E IMPIEGATI IN PRIMIS)




2) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER COME PENSA DI RISOLVERE IL PROBLEMA DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE CHE NON HANNO ACCESSO AI CREDITI BANCARI E RISCHIANO DI CHIUDERE IN QUANTO STROZZATE DALL'ELEVATA PRESSIONE FISCALE ITALIANA?




3) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER COME PENSA DI RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA POVERTA' CRESCENTE DELLA CLASSE MEDIA ITALIANA CHE PER COLPA DELL'ELEVATA PRESSIONE FISCALE, DEL CROLLO DEL POTERE D'ACQUISTO DEI PROPRI STIPENDI, STA' SCOMPARENDO LENTAMENTE ED INESORABILMENTE COMPROMETTENDO L'INTERA ECONOMIA COMMERCIALE DEI CONSUMI E DI CONSEGUENZA INFLIGGENDO GRAVI DANNI AL TERZIARIO ED ALL'INDOTTO?




4) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER COME INTENDE REGOLARE L'ECONOMIA LEGATA ALL'EDILIZIA E ALL'IMMOBILIARE DEL NOSTRO PAESE LASCIATA AL COMPLETO SBARAGLIO DI UN'ECONOMIA DI MERCATO SELVAGGIA IN CUI LE REGOLE SONO POCHE E POCO CHIARE, UN MERCATO IMMOBILIARE IN CUI IL PREZZO DEGLI AFFITTI E' AUMENTATO A DISMISURA A PARI PASSO DEL PREZZO DEGLI IMMOBILI IN VENDITA? COME PUO' UNA FAMIGLIA MONOREDDITO CON 1200,00 EURO AL MESE PAGARE UN AFFITTO DI 400,00 O PEGGIO 500,00/600,00 EURO, SOSTENERE I FIGLI A SCUOLA E SOPRAVVIVERE? LE BANCHE NON CONCEDONO PIU' I MUTUI E SPESSO MOLTE PERSONE SONO COSTRETTE AD ACCETTARE AFFITTI-USURA...PERCHE' NON AVETE CHIESTO AL PREMIER DI REGOLAMENTARE UNA VOLTA PER TUTTE IL MERCATO IMMOBILIARE DELLA COMPRA/VENDITA E DELL'AFFITTO, MAGARI CONCEDENDO SGRAVI FISCALI A CHI AFFITTA EQUAMENTE E LEGALMENTE I PROPRI IMMOBILI A TERZI?




5) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER CHE COSA INTENDE FARE PER MIGLIORARE IL SERVIZIO PUBBLICO DELLA SCUOLA E DELL'UNIVERSITA' NEGLI ANNI A VENIRE? MAGARI DOMANDANDOGLI ANCHE CHE COSA HA E SE HA IN PROGRAMMA IDEE VALIDE E SERI INTERVENTI PER NON FARE PIU' FUGGIRE DALL'ITALIA I NOSTRI MIGLIORI RICERCATORI CHE SONO FUORI USCITI DAI NOSTRI ATENEI?




6) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO PUBBLICAMENTE AL PREMIER CHE COSA INTENDE FARE CONCRETAMENTE PER MIGLIORARE L'EFFICIENZA DEL NOSTRO SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO? CHE IN TALUNI E MOLTI CASI HA FATTO ACQUA DA TUTTE LE PARTI?




7) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER CHE COSA INTENDE FARE PER MIGLIORARE L'EQUIPAGGIAMENTO ED AUMENTARE L'ORGANICO DELLE NOSTRE FORZE DELL'ORDINE, SOPRATTUTTO DI QUELLE STANZIATE NELLE REGIONI A PIU' ALTO TASSO DI CRIMINALITA' ORGANIZZATA? VISTO E CONSIDERANDO I TAGLI CHE SONO STATI FATTI IN PASSATO AI FONDI DESTINATI ALLE FORZE DELL'ORDINE, COME SI INTENDE CONTRASTARE LA MAFIA E LA CAMORRA?




8) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER CHE COSA INTENDE FARE PER MIGLIORARE LA LEGISLAZIONE CHE REGOLA GLI APPALTI PUBBLICI RENDENDOLA PIU' TRASPARENTE E PIU' SICURA, IMMUNE DALLE VARIE INFILTRAZIONI MAFIOSE SOPRATTUTTO AL SUD? E COME INTENDE REGOLARE LA LEGISLAZIONE CHE REGOLA L'EDILIZIA PRIVATA RENDENDOLA PIU' SICURA NELLE ZONE PIU' A RISCHIO DI TERREMOTI E DI ALLUVIONI?




9) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER SE INTENDE FINALMENTE RISOLVERE IL PROBLEMA DEL SERVIZIO PENSIONISTICO ITALIANO ATTINGENDO DA ALTRE RISORSE OLTRE CHE DAL MERCATO DEL LAVORO, AUMENTANDO LE PENSIONI SOCIALI, RENDENDO TOTALMENTE GRATUITI PER TUTTI I PENSIONATI IN DIFFICOLTA' ECONOMICA I MEDICINALI, I MEZZI PUBBLICI, I SERVIZI SANITARI E LE VISITE MEDICHE SOPRATTUTTO PER I PENSIONATI DELLE FASCE PIU' BASSE?




10) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER BERLUSCONI IL RENDICONTO PUBBLICO DI TUTTI QUEI PUNTI DEL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL CHE SONO STATI REALMENTE ESEGUITI, PROGRAMMA CHE ERA STATO SOTTOSCRITTO E FIRMATO COME UN "CONTRATTO" DALLO STESSO PREMIER IN TV NELLA PASSATA CAMPAGNA ELETTORALE?




Ci sarebbero migliaia di altri quesiti da rigirare al quotidiano La Repubblica per il Premier Berlusconi....in ogni caso il fatto che la Sinistra pensi solo al Gossip, al problema di Noemi Letizia e di come l'abbia conosciuta, al problema delle Escort a Villa Certosa e a Palazzo Grazzioli se è vero o no che andavano a letto con il Presidente del Consiglio pagate o meno....la dice lunga su come la Sinistra Italiana affronti il problema reale del Paese: la crisi economica e la povertà crescente trà le famiglie Italiane!!!
Pensare al progresso sociale ed economico dell'Italia è l'unica vera risposta che la Politica Italiana tutta DEVE dare a tutti gli onesti cittadini che lavorano e pagano le troppe tasse di questa bellissima ma disagiata Nazione!!!




Alexander Mitrokhin


Dalle 10 domande verso il Premier alla querela contro La Repubblica...la Telenovela continua e la trama è la solita: far cadere la Legislatura!!!

ROMA - Nuovo attacco di Silvio Berlusconi a Repubblica. Il premier va dai giudici e chiede un risarcimento danni per un milione di euro al Gruppo L'Espresso. A suo giudizio le domande formulate il 26 giugno da Giuseppe D'Avanzo sono "diffamatorie". Per la prima volta nella storia dell'informazione italiana gli interrogativi di un giornale finiscono davanti a un tribunale civile. La citazione in giudizio del presidente del Consiglio, firmata il 24 agosto, riguarda, oltre alle "dieci nuove domande" anche un articolo del 6 agosto dal titolo ""Berlusconi ormai ricattabile" media stranieri all'attacco: Le Nouvel Observateur teme infiltrazioni della mafia russa", un servizio che riportava i giudizi della stampa di tutto il mondo sul caso italiano. Invitati a comparire al Tribunale di Roma Giampiero Martinotti, autore del pezzo contestato, il direttore responsabile di Repubblica Ezio Mauro e il gruppo L'Espresso. Oltre a Repubblica, Berlusconi vuole querelare anche alcuni giornali stranieri: Ghedini ha detto all'agenzia di stampa britannica Reuters di avere proceduto legalmente contro giornali in Francia e Spagna e di aver chiesto ad avvocati britannici "di valutare, in accordo con le leggi dei loro Paesi, i casi più gravi di vera diffamazione". In particolare, le azioni legali riguardano Le Nouvel Observateur e il quotidiano spagnolo El Pais per aver pubblicato le foto degli ospiti del premier a Villa Certosa.
Al centro dell'iniziativa legale del presidente del Consiglio sono però le domande rivolte a Silvio Berlusconi, "ripetutamente pubblicate sul quotidiano La Repubblica" e "per più di sessanta giorni", come sottolineano i suoi avvocati. Si tratta, per il premier, di "domande retoriche" che "non mirano ad ottenere una risposta del destinatario, ma sono volte a insinuare nel lettore l'idea che la persona "interrogata" si rifiuti di rispondere". Domande alle quali il capo del governo non ha mai risposto, come noto. Per Berlusconi sono "palesemente diffamatorie" perché "il lettore è indotto a pensare che la proposizione formulata non sia interrogativa, bensì affermativa ed è spinto a recepire come circostanze vere, realtà di fatto inesistenti". L'esposizione del "Dr. Silvio Berlusconi, nato a Milano il 29 settembre 1936", inizia dall'articolo di Martinotti che da Parigi riporta i servizi della stampa estera dedicati al caso Berlusconi. Servizi quel giorno numerosi e scandalizzati, come sottolinea l'attacco del pezzo: "Sesso, potere e menzogne!": il titolo del Nouvel Observateur, in edicola oggi riassume alla perfezione la valanga di commenti della stampa estera sul nostro presidente del Consiglio. I giornali di tutto il mondo, di destra e di sinistra, moderati o progressisti, non sanno più come qualificare le gesta berlusconiane: si passa dalla "libidine geriatrica" (The Independent) a un capo del governo "graffiato dalla figlia" (Le Figaro), che "gli dà lezioni" (The Daily Telegraph), "gli fa la morale" (Elle) e che lo biasima con un "vergogna, papà!" (l'australiano News)". Di quella cronaca, basata solo su citazioni testuali, è in particolare un articolo del settimanale francese Nouvel Observateur quello che ha fatto scattare la reazione di Berlusconi. L'autore Serge Raffy scrive sull'Observateur che "con lo scorrere delle rivelazioni, l'ipotesi di un'infiltrazione della mafia russa al vertice dello Stato italiano prende consistenza". E parla poi "di una registrazione che rischia di alimentare ancor più lo scandalo" che coinvolgerebbe Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. Secondo Berlusconi, Repubblica, "con l'espediente di riportare il contenuto del settimanale francese ha pubblicato ancora una volta - nel quadro della ben nota polemica di questi ultimi mesi - notizie non veritiere, riportando circostanze che in alcun modo corrispondono alla situazione di fatto e di diritto realmente esistente". Conclusione: "Il danno arrecato al Dr. Berlusconi è pertanto enorme" sia per il "ruolo del protagonista", sia perché la notizia è stata diffusa da "un quotidiano con ampia tiratura e diffusione e destinato ad un elevato numero di lettori". Da qui la richiesta di danni per un milione di euro oltre a una somma, da stabilire, "a titolo di riparazione".


Le mancate risposte di Silvio Berlusconi: dalle veline a Noemi Letizia, fino alle accuse di Patrizia D'Addario!

di GIUSEPPE D'AVANZO

ROMA - La sera del 26 aprile Silvio Berlusconi festeggiava Noemi a Casoria. È giunto il tempo, due mesi dopo, di tirare le somme. Bisogna annotare con cura le bugie ascoltate; interrogarsi sulle ragioni dei troppi silenzi; afferrare il filo rosso che da una storia (le «veline») ci ha condotto in un’altra (Noemi) e in un’altra ancora (le prostitute a Palazzo Grazioli) fino alla soglia di una quarta (le feste del presidente). Giorno dopo giorno, si è definita sempre meglio la «licenziosità» del capo del governo, «la scelta sciagurata degli amici di bisboccia, la sciatteria in certe relazioni e soprattutto la caratterizzazione ostentatoria di tutti i suoi comportamenti privati» (Giuliano Ferrara, Panorama, 26 giugno). Quel filo si riannoda intorno a un «grandioso sé», lascia nudo un potere e un abuso di potere che si immagina senza contrappesi e irresponsabile.Da due mesi, Berlusconi parla senza dire. Ci scherza su alquanto imbarazzato e come ossessivo, ma tace l’essenziale. Il tempo non è passato invano, però. Le dieci domande che Repubblica ha ritenuto di rivolgergli il 14 maggio hanno trovato più di una risposta, nonostante il loquace mutismo del presidente del consiglio. A volte, anche i silenzi sanno parlare. C’è oggi materia viva per eliminare qualche interrogativo e proporne altri, nuovi e dunque necessari e urgenti.«Chi è incaricato di una funzione pubblica deve chiarire», dice Silvio Berlusconi (Porta a Porta, 5 maggio). All’alba di questa storia, il premier sembra sapere che il significato etico e politico di accountability presuppone trasparenza; impegno a dichiararsi; rendiconto di quel che si è fatto e si fa; assunzione di responsabilità; censurabilità delle condotte riprovevoli – anche private – perché è chiaro a tutti che non ci può essere una radicale contrapposizione «tra il modo in cui un uomo di potere tratta coloro che gli sono vicini (la sua morale) e il modo in cui governa i cittadini e risponde a loro (la sua politica)»(Carlo Galli, Repubblica, 22 giugno).Berlusconi, in apparenza, è animato da buone intenzioni, dunque. Deve, presto e in fretta, liberarsi di tre grattacapi che gli vengono dalla famiglia (con le accuse di Veronica Lario), dalla sua area politica (con i rilievi critici di farefuturo). Gli rimproverano di voler candidare alle elezioni per il parlamento di Strasburgo “veline”, giovani o giovanissime donne che egli ha già promosso nello spettacolo e gli tengono compagnia con assiduità nel tempo libero, a Villa Certosa, a Palazzo Grazioli. Gli si contesta la frequentazione di minorenni e un’ossessione per il sesso che pregiudica il suo equilibrio (Veronica Lario, Repubblica, 3 maggio). Gli si chiede dei rapporti con la minorenne di Napoli di cui ha voluto festeggiare il 18° anno (Repubblica, 28 aprile). Berlusconi è tentato dal rovesciare il tavolo, come gli è abituale. Parla di “complotto”. Di fronte all’evidenza che il fuoco è “amico”, lascia perdere e appronta una difesa che vuole essere conclusiva. Concede due interviste ufficiali (Corriere, Stampa, 4 maggio, 4 maggio). Chiacchiera ufficiosamente e in libertà (ancora Corriere e Stampa, nei giorni successivi al 4 maggio). Si confessa alla tv pubblica francese durante il tg delle 20 (France 2, 6 maggio). Rifiuta – è vero – un’intervista a Repubblica (13 maggio), ma promette di «spiegare tutto» (Cnn International, 25 maggio).Berlusconi è categorico, quasi minuzioso nella ricostruzione delle sue mosse. «Non avevamo messo in lista nessuna velina» (Corriere, 4 maggio). «Io frequenterei delle diciassettenni? E’ una cosa che non posso sopportare. Io sono amico del padre [di Noemi], punto e basta. Lo giuro!» (Stampa, 4 maggio). «Sono andato a Napoli per discutere di candidature con il padre di Noemi» (Porta a Porta, 5 maggio), con cui «ho un’antica amicizia di natura politica», peraltro «Noemi, la figlia dei miei amici, l’ho vista tre, quattro volte, sempre accompagnata dai genitori» (France 2, 6 maggio).Le affermazioni del capo del governo non reggono alla verifica dei fatti. Repubblica scopre (21 maggio) che il 19 novembre 2008, a Villa Madama, la minorenne Noemi siede al tavolo presidenziale, in occasione della cena offerta dal governo alle griffe del made in Italy, raccolte nella Fondazione Altagamma. La ragazza è sola, non accompagnata da alcun familiare, accanto al presidente del consiglio e a Leonardo Ferragamo, Santo Versace, Paolo Zegna, Laudomia Pucci. Sola e minorenne – e non accompagnata dai suoi genitori ma da un’amica minorenne (Roberta O.) – Noemi è anche a Villa Certosa, a ridosso del Capodanno, tra il 26/27 dicembre 2008 e il 4/5 gennaio 2009. Lo rivela a Repubblica (24 maggio) Gino Flaminio, un operaio di 22 anni legato sentimentalmente a Noemi dal 28 agosto 2007 al 10 gennaio 2009. Gino, in contrasto con le dichiarazioni del Cavaliere, svela anche quando Berlusconi si mette in contatto con la minorenne Noemi. Che sia la prima volta glielo racconta lei stessa. Accade nell’autunno del 2008 (ultimi giorni di ottobre, primi di novembre). Soltanto otto mesi fa. Berlusconi telefona direttamente alla ragazza alle prese con i compiti di scuola. Nessuna segreteria. Nessun centralino. Nessun legame con la famiglia della ragazza. Berlusconi (che ha davanti una collezione di foto di Noemi) le dice parole di ammirazione per la sua «purezza», per il suo «volto angelico». Dopo quel primo contatto, ne seguono altri (Gino ascolta la voce del premier in tre o quattro telefonate) fino all’invito a trascorrere dieci giorni – senza i genitori – a Punta Lada.Le rivelazioni raccolte da Repubblica costringono il premier a correggere precipitosamente il tiro. Non può negare la presenza di Noemi a Villa Madama. Ammette che la minorenne, anzi le due minorenni hanno festeggiato il Capodanno con lui, non accompagnate dai familiari. Non può confessare però che – uomo di 73 anni, con impegnative responsabilità pubbliche – trascorre il pomeriggio a telefonare a minorenni che conosce soltanto attraverso book fotografici fornitigli dagli uomini di Mediaset (nel caso di Noemi è Emilio Fede, dice Flaminio). Appresta allora una nuova favoletta per spiegare come, quando e perché ha conosciuto il padre di Noemi, Elio Letizia, e cancellare l’imbarazzante ma decisivo ricordo di Gino. E’ la quarta versione che, nel corso del tempo, ci viene proposta. Ricordiamo le precedenti.
1. «Era l’autista di Bettino Craxi» (Ansa, 29 aprile, l’agenzia di stampa rimuoverà poi la pagina dall’archivio in rete);
2. «Elio è un mio amico da tanti anni, con lui ho discusso delle candidature europee« (Porta a Porta, 5 maggio);
3. «Conosco i genitori, punto e basta» (France 2, 6 maggio). Anche la quarta ricostruzione di quell’amicizia viene cucinata in malo modo. Berlusconi scarica su Elio Letizia l’onere del racconto. Elio Letizia liquida per intero lo sfondo politico dell’amicizia. Non azzarda a dire che è stato un militante socialista né conferma di aver discusso con il presidente del consiglio chi dovesse essere eletto a Strasburgo. Dice Letizia che la «vera conoscenza [con Silvio] ci fu nel 2001». Elio sa – racconta – che a Berlusconi piacciono «libri e cartoline antiche» e nelle sale dell’hotel Vesuvio di Napoli (maggio 2001) gli propone di regalargliene qualche esemplare. Nasce così un legame che diventa un’affettuosa amicizia quando Anna e Elio Letizia sono colpiti dalla sventura di perdere il figlio Yuri in un incidente stradale. Berlusconi si fa vivo con una «lettera accorata e toccante». Letizia decide di presentare la sua famiglia al presidente del consiglio nel «dicembre del 2001»: «A metà dicembre io e mia moglie andammo a Roma per acquisti e, passando per il centro storico, pensai che fosse la volta buona per presentare a Berlusconi mia moglie e mia figlia» (il Mattino, 25 maggio). Dunque: il capo del governo «per la prima volta vide Anna e Noemi» nel dicembre del 2001 non in pubblico ma nella residenza privata del premier, a palazzo Grazioli, o a Palazzo Chigi. Noemi ha soltanto dieci anni. Il ricordo di Elio Letizia non coincide con quello di Silvio Berlusconi. Nello stesso giorno, la memoria del capo del governo disegna un’altra scena decisamente differente da quella che ha in mente Elio Letizia. Quando Berlusconi ha incontrato per la prima volta Noemi? «La prima volta che ho visto questa ragazza è stato a una sfilata», risponde il premier (Corriere, 25 maggio). Quindi, in un luogo pubblico e non nei suoi appartamenti pubblici o privati. Non nel 2001, come dice Elio, ma più avanti nel tempo perché Noemi avrebbe avuto l’età adatta per «sfilare» (quattordici, quindici, sedici anni, 2005, 2006, 2007).Le «bugie bianche» di Berlusconi (il Foglio, 25 maggio) non possono nascondere qualche sconcertante punto fermo. È vero, il capo del governo «frequenta minorenni», come ha detto Veronica Lario e dimostrato Repubblica. Il presidente del consiglio non riesce con qualche attendibilità a dire come ha conosciuto i Letizia cosicché le parole di Gino Flaminio acquistano più credibilità e maggiore verosimiglianza. Il quadro compromesso e degradato dell’accountability del capo del governo è confermato addirittura dal racconto di Noemi, mai smentito (e oggi è troppo tardi per farlo). «[Berlusconi, “papi”] mi ha allevata (…) Lo adoro. Gli faccio compagnia. Lui mi chiama, mi dice che ha qualche momento libero e io lo raggiungo a Roma, a Milano. Resto ad ascoltarlo. Ed è questo che desidera da me. Poi, cantiamo assieme. (…) [Da grande vorrò fare] la showgirl. Mi interessa anche la politica. Sono pronta a cogliere qualunque opportunità. (…) Preferisco candidarmi alla Camera, al parlamento. Ci penserà papi Silvio» (Corriere del Mezzogiorno, 28 aprile).Noemi conferma non solo l’abitudine di Berlusconi a frequentare minorenni, ma rafforza anche l’altra questione decisiva di questa storia: la pretesa di «far uso dei bei volti e dei bei corpi di persone che con la politica non hanno nulla a che fare». Manovra che denota «l’impoverimento della qualità democratica di un Paese» (FFWebMagazine, periodico della fondazione Farefuturo). Come – per fare solo tre nomi – Angela Sozio (Grande Fratello), Chiara Sgarbossa (miss Veneto), Cristina Ravot (cantante ammiratissima da Berlusconi che la voleva imporre al festival di Sanremo prima che al parlamento di Strasburgo), Noemi ritiene di poter ottenere da Berlusconi l’opportunità di fare spettacolo o, in alternativa, di essere eletta in parlamento. Televisione o seggio in parlamento, uguali sono. Le aspettative di Noemi, sollecitate dalle promesse di Berlusconi, sono in linea con le riflessioni critiche della signora Lario («Ciarpame senza pudore»). È documentata, allora, anche la seconda accusa che colpiva il capo del governo: per lui il corpo delle donne è «un gingillo» utile per «proiettare una (falsa) immagine di freschezza e rinnovamento» politico. S’invera lo «scarso rispetto per le istituzioni e per la sovranità popolare» del leader del Popolo della Libertà (Fondazione farefuturo). Di fronte a due punti fermi (è vero, frequenta minorenni; è vero, candida nelle assemblee elettive i «bei corpi» che gli sono stati vicini), incalzato da domande a cui non può rispondere, Berlusconi si corregge di nuovo per tirarsi fuori da una catastrofe politica e comunicativa, domestica e internazionale. A Palazzo Chigi, dunque in un luogo che più ufficiale non si può, dice: «Non ho detto niente» (Ansa e Agi, 28 maggio). Pretende che gli si creda. Lo abbiamo sentito dire, spiegare, ricordare in pubblico, in voce e in video – e sempre mentire. Ora, con quattro parole («Non ho detto niente»), intende resettare la storia così come egli stesso ce l’ha raccontata. Esige che il potere delle sue parole sia, per noi, indiscusso. Comanda di dimenticare ciò che ricordiamo e ci impone di credere vero ciò che egli dice vero (e noi sappiamo bugiardo). «Non ho detto niente» dovrebbe ripulire dalla lavagna le sue menzogne. Gli interessa ora andare al sodo per salvare la faccia e – forse – un destino politico che vede compromesso (compromessa appare la sua ascesa al Quirinale). Vuole rispondere soltanto a una domanda: ha avuto «rapporti piccanti» con Noemi? Se la pone da solo. Risponde: «Assolutamente no, ho giurato sulla testa dei miei figli e sono consapevole che se fossi uno spergiuro mi dovrei dimettere, un minuto dopo averlo detto» (Radiocor, 28 maggio). Non chiarisce che cosa siano i «rapporti piccanti», per il lessico e la fantasia erotica di uomo come lui.Sesso e politica. Politica e sesso. “Privato” che si fa “pubblico”. “Pubblico” che deve subire gli abusi di potere di un privato. Di questo impasto ci parlano le pratiche del Cavaliere che rinviano con immediatezza al suo dispositivo di governo, e quindi alla cosa pubblica e non soltanto ai comportamenti privati di un uomo. Lo “scandalo” dell’affare è in queste relazioni scorrette compensate da promesse di incarichi pubblici, è nelle accertate menzogne che screditano chi governa e il Paese che da lui è governato. Di questo dovrebbe rispondere il premier in pubblico se davvero avesse compreso che accountability è l’esatto contrario di arbitrio e menzogna. Il capo del governo vive un clima psichico alterato. È la terza accusa della moglie: «[Silvio] non sta bene» (Repubblica, 3 maggio). La patologica sexual addiction di Berlusconi si sfoga in festicciole viziose. Anima “spettacolini” affollati da venti, trenta, quaranta ragazze: “farfalline” coccolate mentre il “sultano” indossa un accappatoio di un bianco accecante; “tartarughine” travestite da Babbo Natale; “bamboline” che mimano, in villa e tra i fiori, il matrimonio con «papi» (Repubblica, 12 giugno). Frequente la presenza di “squillo”, “escort”, “ragazze immagine” abituate a incontrare sceicchi sulle rive del Golfo Persico. La scena, accennata esplicitamente da Veronica Lario, ancora sfumata nei contorni con Noemi, si definisce con nitore quando prende la parola Patrizia D’Addario, “escort di lusso”, un modo per dire prostituta di caro prezzo. Il palcoscenico, anche acusticamente esplorato, è illuminato a giorno, ora. Si possono vedere con chiarezza i gesti, sentire le parole, ascoltare le voci anche nelle stanze più intime e protette (il bagno, la camera da letto) del palazzo presidenziale. Il linguaggio si fa esplicito, crudo. Come, senza sottintesi, sono le condotte, le logiche, gli esiti.Patrizia è ingaggiata (2000 euro) da un amico del Cavaliere che ingrassa i suoi affari e la sua influenza pagando “squillo” da accompagnare alle feste del presidente a Roma, in Sardegna. Patrizia varca, per la prima volta, la soglia di Palazzo Grazioli il 15 ottobre 2008. Patrizia, «una volta entrata in una stanza affrescata all’interno della residenza del presidente del Consiglio, si trova davanti venti ragazze e il suo primo pensiero è: ‘Ma questo è un harem!’». (Sunday Times, 21 giugno).Patrizia osserva, curiosa: «Mentre la gran parte di noi, come ci era stato detto, indossava abiti neri corti e trucco leggero, due ragazze che stavano sempre vicine, avevano pantaloni lunghi (...) Erano due escort lesbiche che lavorano sempre in coppia» (Repubblica, 25 giugno). Patrizia, quella sera, non resta a Palazzo. Ci ritornerà, il 4 novembre. «Sono tornata dopo un paio di settimane, esattamente la sera dell’elezione di Barack Obama» (Corriere, 17 giugno).Patrizia registra quel che sente. Fotografa – appena può – quel che vede. Lo fa sempre, con tutti, da sempre. Questa volta, la seconda volta da Berlusconi, Patrizia rimane a Palazzo per una notte di sesso con il capo del governo. Il Cavaliere – dopo cena, visione dei film che lo mostrano accanto ai potenti della Terra, le solite canzoni e la ola – chiede alla donna di aspettarlo nel «letto grande» (Repubblica, 20 giugno). «Berlusconi mi ha telefonato la sera stessa, appena sono arrivata a Bari. E qualche giorno dopo Gianpaolo mi ha invitata a tornare. Ma io ho rifiutato (…) Gianpaolo ha voluto il mio curriculum perché mi disse che volevano candidarmi alle Europee (…) Quando sono cominciate le polemiche sulle veline, il segretario di Gianpaolo mi ha chiamata per dirmi che non era più possibile (…) [mi è stata allora] proposta la lista “La Puglia prima di tutto” [per il rinnovo del consiglio comunale]. Io ho accettato subito» (Corriere, 17 giugno). I ricordi di Patrizia sono confermati dalle due «ragazze-immagine» (qualsiasi cosa significhi l’eufemismo) che sono con lei: Lucia Rossini (Repubblica, 21 giugno) e Barbara Montereale. Che dice: «Sapevano tutti a quella cena che lei [Patrizia] era una escort. Presumo anche il presidente». (Repubblica, 20 giugno). Le due ragazze ridono, scherzano, si fotografano allegre nella toilette del presidente del consiglio, come padrone del campo.Le parole, le testimonianze incrociate, le immagini, i documenti fonici non possono più confondere quel che abbiamo sotto gli occhi. Quel che la signora Lario chiama “malattia”, l’effetto distruttivo di un narcisismo sgomento dinanzi alla vecchiaia, un’autostima che esige sempre, a ogni occasione l’ammirazione riservata alla giovinezza, alla celebrità, al fascino rendono vulnerabile e gravemente indifeso il capo del governo e l’autorevolezza del suo ufficio. C’è un fondo di onnipotenza nei suoi comportamenti, come se ogni azione gli fosse consentita. È circondato da prosseneti che lucrano vantaggi personali cercandogli in angoli d’Italia ragazze sempre nuove, sempre più giovani, sempre più rapaci e spregiudicate, spesso sostenute nella loro cinica ambizione dalle famiglie, da mammà e papà. Vogliono un successo dove che sia, in tivvù o nella politica. Il premier può concederglielo con una telefonata, se vuole. Gli danno pressione. Lo pretendono. E’ il quadro che ha già proposto Veronica Lario. «Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile» (Repubblica, 3 maggio). La difesa di Berlusconi, di fronte a questa rappresentazione di se stesso e della fenomenologia del suo potere, è violenta fino alla spietatezza contro i testimoni della sua vita; è prepotente contro l’informazione che non sceglie la taciturnità imposta al servizio pubblico radiotelevisivo e accettata - con l’eccezione del Tg3 - di buon grado. E tuttavia, quando affronta le circostanze che sono emerse, quella manovra è maldestra. Niccolò Ghedini, avvocato del Cavaliere, nell’ansia di sfuggire al reato ora che una prostituta parla di tariffe, trattative e pagamenti, ammicca complice agli italiani che si sentono “puttanieri” irredimibili, anche se spesso soltanto fantasiosi, nella convinzione che quel peccato possa essere presto perdonato urbi et orbi. Il lemma che adopera (gli appare il più onesto e concreto) peggiora il clima e deteriora ancor più l’immagine del premier. «Ancorché fossero vere le indicazioni di questa ragazza [Patrizia], e vere non sono, il premier sarebbe, secondo la ricostruzione, l’utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile». (Affari italiani, 17 giugno). Come se l’affare fosse legale e non politico. L’errore dell’avvocato convince Berlusconi a muovere in prima persona. Lo fa secondo le sue prassi consolidate. Dai fogli patinati di un settimanale di famiglia, nega quel che è accaduto. «Non c’è nulla nella mia vita privata di cui io mi debba scusare (…) Non ho [di Patrizia] alcun ricordo. Ne ignoravo il nome e non ne avevo in mente il viso. Non mi ero reso conto [che fosse una prostituta]» (Chi, 24 giugno). Tace che ancora il 27 gennaio, il suo amico di Bari chiama Patrizia per dirle (la telefonata è registrata): «[Il presidente] ti vuole vedere la prossima settimana a Roma» (Corriere, 21 giugno). Vedere lei, proprio lei: Patrizia, con quella faccia che ora non ricorda, con quel nome che ha dimenticato, forse ripensando soltanto al suo corpo. Questa volta - direttamente e non attraverso i suoi giornali e attaché (lo ha fatto per Gino Flaminio) - scatena l’ordinaria menzogna distruttiva contro Patrizia D’Addario: «[Le è stato] dato un mandato molto preciso e benissimo retribuito» (Chi, 24 giugno). Dovrebbe offrire un riscontro anche labile della sua accusa anche perché ha avuto il tempo e ha le risorse per raccoglierlo. Non lo fa. Dovrebbe comprendere che la denunzia, anche se inventata, conferma la sua vulnerabilità. La mostra, la dimostra. Se c’è un ricattatore dietro le parole di Patrizia D’Addario, la responsabilità è soltanto di chi dissennatamente le ha aperto le porte di casa. Dice: «Può capitare di sbagliare ospiti» (Ansa, 25 giugno), ma il punto è proprio questo: quanti sono gli “ospiti sbagliati” che si sono seduti alla sua tavola? E che intenzioni hanno?Il fatto è che il Cavaliere si tiene lontano da fatti che, per la loro solidità, possono fulminarlo. Preferisce scavare nella differenza tra sé e gli altri, tutti gli altri che soltanto ricordano quel che ha detto e giurato o le menzogne che ha sottoscritto con la sua faccia, i suoi discorsi. Non pare curarsene. Dice: «Io sono fatto così. E gli italiani così mi vogliono. Ho il 61 per cento. Io sono buono, generoso, leale, (attenzione) sincero, mantengo le promesse, sono un mattatore, un intrattenitore» (Ansa, 25 giugno). Soltanto un malvagio può non amarlo. In fondo, la politica è questo per il capo del governo: la legittimità del suo potere lo autorizza - crede - a creare un’ostilità interna, un conflitto permanente tra chi è con lui e chi, perché lontano da lui o critico, deve essere considerato “estraneo”, “nemico”, ”eversore”. È «odio e invidia» (Ansa, 24 giugno) chiedergli conto delle sue condotte pubbliche, del suo stato di salute, di una vita spericolata, delle contraddizioni radicali del suo agire: ha prostitute nel suo letto, ma legifera per punire chi frequenta le prostitute; invoca per sé la privacy ma vuole scrivere le norme della nostra privacy, dalla procreazione al “fine vita”. È un «progetto eversivo» contro il suo governo e contro il Paese chiedergli di essere trasparente. «Le calunnie contro di me, le veline, le minorenni, Mills (è un testimone che ha corrotto salvandosi da una condanna), i voli di Stato (che utilizza per trasferire amiche, musici, ballerine) , hanno costituito una campagna di scandalo molto negativa all'estero per il nostro paese e credo sia un comportamento colpevole da chi l'ha pensato e organizzato, [credo che sia] un progetto eversivo perché la finalità è quella di costringere a far decadere un presidente del consiglio eletto dagli italiani (...). Se questa non è eversione, ditemi voi cos’è». (Adnkronos, 13 giugno). La sola soluzione che intravede alla crisi che lo affligge è la riduzione al silenzio o la rovina economica della stampa che non racconta come vere le sue fiabe. «Bisognerebbe non avere dei media che tutti i giorni cantano la canzone del catastrofismo e credo che anche voi [imprenditori] dovreste operare di più in questa direzione. Per esempio: non date pubblicità a chi si comporta così» (Asca, 13 giugno). Il rosario di incoerenze, menzogne, abusi di potere di Silvio Berlusconi sollecita a rinnovargli alcune domande che possono essere conclusive:
1. Quando, signor presidente, ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Quante volte ha avuto modo d’incontrarla e dove? Ha frequentato e frequenta altre minorenni?
2. Qual è la ragione che l’ha costretta a non dire la verità per due mesi fornendo quattro versioni diverse per la conoscenza di Noemi prima di fare due tardive ammissioni?
3. Non trova grave, per la democrazia italiana e per la sua leadership, che lei abbia ricompensato con candidature e promesse di responsabilità politiche le ragazze che la chiamano «papi»?
4. Lei si è intrattenuto con una prostituta la notte del 4 novembre 2008 e sono decine le “squillo” che, secondo le indagini della magistratura, sono state condotte nelle sue residenze. Sapeva che fossero prostitute? Se non lo sapeva, è in grado di assicurare che quegli incontri non l’abbiano resa vulnerabile, cioè ricattabile – come le registrazioni di Patrizia D’Addario e le foto di Barbara Montereale dimostrano?
5. È capitato che “voli di Stato”, senza la sua presenza a bordo, abbiano condotto nelle sue residenze le ospiti delle sue festicciole?
6. Può dirsi certo che le sue frequentazioni non abbiamo compromesso gli affari di Stato? Può rassicurare il Paese e i nostri alleati che nessuna donna, sua ospite, abbia oggi in mano armi di ricatto che ridimensionano la sua autonomia politica, interna e internazionale?
7. Le sue condotte sono in contraddizione con le sue politiche: lei oggi potrebbe ancora partecipare al Family Day o firmare una legge che punisce il cliente di una prostituta?
8. Lei ritiene di potersi ancora candidare alla presidenza della Repubblica? E, se lo esclude, ritiene che una persona che l’opinione comune considera inadatta al Quirinale, possa adempiere alla funzione di presidente del consiglio?
9. Lei ha parlato di un «progetto eversivo» che la minaccia. Può garantire di non aver usato né di voler usare intelligence e polizie contro testimoni, magistrati, giornalisti?
10. Alla luce di quanto è emerso in questi due mesi, quali sono, signor presidente, le sue condizioni di salute? (26 giugno 2009)

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!