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#19marzofestadelpapà: anche i papà e i babbi più deboli e fragili, per i propri figli sono EROI! Buona #festadelpapà a tutti i...

sabato 29 dicembre 2012

The Cuban Wives, un documentario sui cinque Cubani detenuti in America sarà proiettato a Roma...

 The Cuban Wives racconta la tragica vicenda dei Cinque Cubani detenuti negli Stati Uniti dal 1998. Il loro crimine: il tentativo di proteggere il loro paese dagli attacchi terroristi di noti gruppi paramilitari provenienti da Miami, Florida.
Perché i Cinque sono in carcere? Quale sarà il futuro dei rapporti cubano-americani? Il Presidente Obama può fare la differenza nella risoluzione del caso? Sono chiamati a rispondere personalità implicate nella vicenda e nelle relazioni tra i due stati.
Il documentario include racconti intimi delle mogli e madri di questi uomini e rivela una storia d’amore e di resistenza in nome della giustizia. Nell’intimità delle loro case, siamo portati a condividere piccoli segreti e fragili speranze in un’atmosfera in cui l’assenza dei propri cari diventa presente tanto quanto la battaglia quotidiana per la loro liberazione.
E proprio per l’interesse del tema, segnalo che Di.Co.Spe. Università Roma Tre e l’Associazione Culturale Mimesi’S hanno il piacere di invitarci alla proiezione di “The Cuban Wives” il film documentario di Alberto Antonio Dandolo.
L’evento ha avuto luogo Mercoledì 19 Dicembre 2012
ore 20,30
presso Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
scalinata di via Milano 9a, Roma

 
Sono intervenuti:
il regista Alberto A. Dandolo, il direttore del Di.Co.Spe.
prof. Giorgio De Vincenti,
il consigliere per gli affari culturali del presidente del Consiglio di Stato cubano Raul Castro, Abel Prieto.
La serata è stata realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata di Cuba e il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste

Lingue originali: Spagnolo, Inglese | Sottotitoli: Italiano
Pagina web
www.thecubanwives.com
di Ida Garberi

China: Vice premier demands breaking administrative barriers in market...

Chinese Vice Premier Li Keqiang (R) presides over a forum on regional development along the Yangtze River, China's longest waterway, in Jiujiang, east China's Jiangxi Province, Dec. 28, 2012. (Xinhua/Huang Jingwen)

NANCHANG, Dec. 29 (Xinhua) -- Chinese Vice Premier Li Keqiang has urged local governments to break down unreasonable administrative barriers to foster a unified market via reforms in the country's economic system.
Reforms should respect the law of the market, because the market's force is irreplaceable, Li said at a forum held Friday in Jiujiang, east China's Jiangxi Province.
He also called for efforts to close the gap between urban and rural areas as well as those among different regions in China, as the potential of less-developed areas will provide huge momentum for China's economic development and the improvement of people's lives.
The forum focused on regional development along the Yangtze River, China's longest waterway, and it was attended by provincial-level officials including Jiangxi Party Chief Su Rong and Governor Lu Xinshe, Hubei Party Chief Li Hongzhong and Hunan Governor Xu Shousheng.
Administrative boundaries are not market territories, and governments should shift their functions and cast off restrictions within specific sectors as well as those among local authorities, Li Keqiang said.
In order to secure energetic and robust development, He urged forming a single market across the country and ensuring the free flow of market factors according to market rules.
He also told local governments to provide support for the market in terms of trans-regional transportation networks and streamlined job market and social security systems.
The path to China's sustainable and healthy development lies in the transformation of the development pattern and the adjustment of the economic structure. The greatest mission in the adjustment is boosting domestic demand, and there is huge potential in the central and western regions in this regard, he said.
Li said the regions along the Yangtze River are a lever to spur development in central and western China.
Li noted that the average urban Chinese resident makes three times more than his rural counterpart, and the average per capita GDP in the eastern regions was almost eight times that of some western ones.
To solve this problem, he urged working for urbanization, modern agriculture, urban-rural integration and the integration of development in the regions along the Yangtze River.
"It is like a game of Go chess. The developments in the board's corners and around the sides are vital, but the moves in the center are important, as well," Li said.
He required efforts to promote opening up both domestically and abroad, in order to boost demand.
Moreover, Li called for efforts to maintain the rule of law in the economy and to provide equal rights, equal opportunities and fair rules for all market participants.
Fair market competition will also create more jobs for the public, Li said.
At Friday's forum, Li also listened to reports and suggestions from local officials on relevant issues and held discussions with them.

胡锦涛强调:奋力创造全面建成小康社会的新成就

胡锦涛在江苏考察工作时强调

全面深入学习贯彻党的十八大精神

奋力创造全面建成小康社会新成就

12月26日至29日,国家主席胡锦涛在江苏考察工作。这是胡锦涛在盐城市大中镇恒北村同村民亲切交谈,深入了解推动城乡发展一体化情况。新华社记者李学仁摄
新华社南京12月29日电(记者邹声文、郭奔胜)2013年元旦即将到来之际,国家主席胡锦涛来到江苏考察工作,看望慰问干部群众,向大家致以新年的美好祝福。胡锦涛在考察时强调,紧密联系实际,坚持学以致用,全面深入学习贯彻党的十八大精神,奋力创造全面建成小康社会的新成就。
26日至29日,胡锦涛在江苏省委书记罗志军和省长李学勇陪同下,前往南京、无锡、泰州、盐城等地的企业、乡村和学校,实地了解学习贯彻党的十八大精神、推动经济社会又好又快发展情况。
江苏如何推进实施创新驱动发展战略、加快转变经济发展方式?胡锦涛来到多个企业和产业园区,深入调研这方面情况。在南京晨光集团、江宁无线谷、盐城国家物联网产业研究院,胡锦涛走进繁忙的生产车间、现代化的实验室和琳琅满目的产品展厅,听介绍、问情况,同大家一道探讨科技创新之道。他指出,科技创新是提高社会生产力和综合国力的战略支撑。转变经济发展方式,实现国家发展目标,一定要深化体制改革,加强自主创新,掌握更多核心关键技术,提高科技成果转化率,充分发挥科技引领、创新驱动对经济发展的重要作用。在扬子江药业集团、泰州中国医药城,胡锦涛特别强调,药品生产直接关系人民群众的身体健康。作为药品生产企业,一要确保质量,二要注重研发,让人民群众吃上安全管用的药品。
江苏如何加快推动城乡发展一体化?胡锦涛专程前往无锡市华西村、盐城市恒北村考察这方面情况。华西村在老书记吴仁宝和村党组织的带领下,解放思想、埋头苦干,走出了一条共同致富的路子。胡锦涛察看了村容村貌,参观了华西之路展厅,还来到华西农林科技示范园了解华西村发展现代农业情况。看到华西村经济发展、环境优美,家家户户过上了小康生活,胡锦涛非常高兴。他握着吴仁宝的手说:“华西村不愧是农村社会主义现代化建设的一面旗帜。你们的实践有力地证明,中国特色社会主义道路是强国富民的正确道路。”他希望华西村以党的十八大精神为指针,继续创新发展思路,深化改革开放,加快转型步伐,为促进城乡共同繁荣探索新经验、作出新贡献。在果树种植专业村恒北村,胡锦涛详细询问村里发展特色经济、完善公共服务、改善群众生活情况,对恒北村大力促进城乡发展一体化表示赞许。胡锦涛还考察了刚刚建成通车的泰州长江公路大桥,要求江苏统筹规划、加紧推进基础设施建设,为推动全省各地经济社会协调发展提供有力支撑。
有110年历史的江苏省泰州中学,是全国百所知名中学之一。胡锦涛兴致勃勃地参观了校史陈列馆,视察了校内设施,还在学校的花园里种下一棵银杏树。得知泰州中学近年来教育教学改革成果丰硕,胡锦涛勉励学校全面贯彻党的教育方针,不断提高教书育人水平,为国家培养出更多优秀人才。听说胡主席来到了学校,学生们兴奋地走出教室热情欢迎。胡锦涛同大家亲切交谈,他语重心长地说:“中学时期是一个人成长的重要阶段,对人的一生影响深远。希望同学们珍惜现在良好的学习环境,打好知识基础,培育优良品德,练就强健体魄,做到全面发展,将来在国家建设的伟大实践中创造优秀的业绩。我相信,长江后浪推前浪,一代更比一代强!”胡主席饱含真情、充满期望的话语,让青年学子们深受感动、倍受鼓舞。
位于盐城的新四军纪念馆通过大量文物史料,集中展示了新四军艰苦卓绝的抗战历程和为中国革命作出的重要贡献。胡锦涛在参观时强调,党的十八大开启了全面建成小康社会的新征程。我们一定要发扬革命前辈光荣传统,继续艰苦奋斗,不断攻坚克难,把革命老区建设好,让老区人民过上更加美好的生活。
考察期间,胡锦涛对江苏省这些年来的工作给予充分肯定,希望江苏广大干部群众在以习近平同志为总书记的党中央领导下,始终坚持科学发展不动摇,加快转变发展方式不松劲,率先全面建成小康社会,率先基本实现现代化。
栗战书和中央有关部门负责同志陪同考察。


12月1日至6日,国家主席胡锦涛在贵州考察工作。这是胡锦涛在毕节市普底彝族小镇向各族群众亲切致意。新华社记者 鞠鹏 摄
新华社贵阳12月6日电(记者邹声文)国家主席胡锦涛近日在贵州考察工作时强调,深入学习贯彻党的十八大精神,切实把思想和行动统一到党的十八大精神上来,把智慧和力量凝聚到实现党的十八大确定的各项任务上来,为实现全面建成小康社会的宏伟目标而团结奋斗。
隆冬时节的黔中大地,处处涌动着学习贯彻党的十八大精神的热潮。12月1日至6日,胡锦涛在贵州省委书记、省长赵克志陪同下,深入遵义、毕节、贵阳等地的企业、乡村和社区,实地了解广大干部群众学习贯彻党的十八大精神、推动经济社会发展情况,同各族干部群众共商科学发展大计。 >>>详细阅读

11月9日,胡锦涛同志参加党的十八大江苏代表团讨论。新华社记者 王晔 摄
新华社北京11月9日电(记者 李灿、李斌)胡锦涛同志9日上午在参加十八大江苏代表团讨论时指出,党的十八大报告是新形势下夺取中国特色社会主义新胜利的政治宣言和行动纲领。我们要以学习、贯彻、落实十八大精神为新起点,深刻认识肩负的责任和使命,继续团结奋斗,在推进中国特色社会主义伟大事业中取得新的更大成绩。 >>>详细阅读

Fonte: http://www.gov.cn

 相关链接

· 胡锦涛在中南海会见来京述职的梁振英、崔世安



· 胡锦涛在北京接受三国新任驻华大使递交的国书



· 胡锦涛就康涅狄格州枪击事件向美国总统致慰问电



· 胡锦涛在贵州考察时强调深入学习贯彻十八大精神



· 国家主席胡锦涛在人民大会堂会见俄罗斯国防部长



· 胡锦涛习近平复电马英九:继续推动两岸和平发展

La tragedia di due nordcoreani delusi dal Sud: Tornati al Nord hanno rilasciato una conferenza stampa a Pyongyang!

Quello che mi accingo a narrare in questa pagina è una storia molto triste, i cui protagonisti, entrambi nordcoreani, sono stati vittime della propaganda e della diffidenza reciproca di due nazioni divise e ancora ferocemente in guerra fra loro, anche se si tratta ora solo più di una guerra di menzogne da entrambe le parti.
Attorno al 2008 la venticinquenne Ko Jong Nam e il ventitreenne Kim Kwang Hyok, che allora non si conoscevano, insoddisfatti della vita che conducevano in Nord Corea e illusi dalla propaganda sudcoreana che dipinge il Sud Corea come una specie di paradiso in terra, affrontando un gravissimo pericolo personale fuggono indipendentemente dal Nord per passare al Sud, dove sperano di essere accolti a braccia aperte.
Il Centro di reinsediamento dei rifugiati nordcoreani, un’organizzazione sudcoreana nata per aiutare chi diserta dalla Corea del Nord, trova per l’uno e per l’altra una qualche sistemazione per i primi tempi. Passano i mesi e queste due persone non riescono a trovare un lavoro decente, probabilmente vivono di stenti, circondati dalla diffidenza nei loro confronti da parte dei locali che li considerano dei disertori e dei potenziali traditori.
I due si incontrano nel 2009, si innamorano, si sposano e hanno un bambino. Ma, senza un lavoro stabile, la vita è quasi impossibile. Lui, a quanto pare, ha la tubercolosi e, anche per questo motivo, non viene assunto, lei segue un corso da infermiera, ma per il momento non trova lavoro. Quello che pensavano potesse essere un paradiso si rivela per loro un inferno, tanto da portarli alla disperazione.
In questa tragedia, che ci arriva per sentito dire, conta molto anche il fatto che, da entrambe le parti, quello che ci viene comunicato può non essere l’intera verità. Si tratta sempre di propaganda, da una parte e dall’altra. Chi ci va di mezzo sono queste due persone e il loro figlioletto, che non sono i protagonisti di un un romanzo di fantasia, ma persone reali coinvolte in una vicenda più grande di loro. Comunque vada a finire la cosa, è certo che non avranno mai più una vita normale.
L’articolo che viene qui sotto riportato è tratto dalla pagina “Daegu Stunned by Re-defection Press Conference” pubblicato il 9 novembre 2012 dal quotidiano su Internet DailyNK, mentre le fotografie sono tratte dalla pagina “Daegu Re-Defectors Give Press Conference” dello stesso quotidiano che riporta le immagini della conferenza trasmessa dalla televisione nordcoreana come sono state ricevute nella Corea del Sud.
In questi giorni nel Sud Corea sta montando un movimento di rabbia contro l’Agenzia nordcoreana per la sicurezza nazionale (North Korean National Security Agency, o NSA) che cerca di adescare i nordcoreani fuggiti al Sud per farli tornare al Nord. Si vedano gli articoli Re-defections Chalked Up by Musan NSA e North Must Leave the Defectors Alone! pubblicati in data 13 novembre 2012.
Una nota linguistica: In coreano il termine usato per indicare una persona che è fuggita dalla Corea del Nord e che si è rifugiata nella Corea del Sud è 탈북자 (letteralmente “persona fuggita dal Nord”), molto meno dispregiativo del termine “defector” (disertore) usato comunemente dai quotidiani sudcoreani in inglese. In italiano il termine “disertore” viene usato quasi esclusivamente per indicare un “soldato che abbandona furtivamente e contro il giuramento prestato la propria bandiera” (Vocabolario della lingua italiana di Devoto-Oli).

L’articolo del DailyNK:

L’8 novembre 2012 una coppia di nordcoreani tornata in Nord Corea a settembre dopo aver vissuto per circa quattro anni nella città di Daegu, in Sud Corea, ha tenuto una conferenza stampa a Pyongyang. Secondo l’agenzia di informazioni statale nordcoreana Korean Central News Agency (KCNA) i due hanno lasciato la Corea del Sud perché “delusi dalla sua società ingannevole, corrotta, ingiusta e ineguale”.

La conferenza stampa rilasciata da Kim e Ko a Pyongyang l’8 novembre 2012. I due sono al tavolo centrale sul fondo, attorniati da numerosi giornalisti.
Molti a Daegu sono costernati per l’apparizione alla televisione centrale della Corea del Nord dei due residenti della città sudcoreana, qualificatisi come gli ultimi nordcoreani tornati in Nord Corea perché delusi dalla natura della società sudcoreana.
Nella comunità dei nordcoreani che hanno disertato il loro paese e che ora risiedono al Sud ci sono forti dubbi sulle vere ragioni che hanno spinto il ventisettenne Kim Kwang Hyok e la ventinovenne moglie Ko Jong Nam a tornare al Nord.
Un funzionario del Centro di reinsediamento dei rifugiati nordcoreani (‘Hana Center’) di Daegu, che ha aiutato Kim a sistemarsi nella città dopo la sua defezione avvenuta nel 2008, ha detto: “Suo fratello minore e sua madre vivono anch’essi a Daegu, e sono stati assolutamente sorpresi di vederlo mentre teneva una conferenza stampa in Nord Corea. Non riescono a capirlo e sono davvero molto frustrati.”
Non soltanto i due sono tornati in Nord Corea dopo essersi incontrati e sposati in Corea del Sud nel 2009, ma hanno anche portato con sé nella Corea del Nord il loro figlio di due anni, come si nota nel filmato della conferenza stampa di Pyongyang.
Secondo uno degli amici di Kim che vive a Daegu, uno dei principali motivi di confusione per chi lo ha conosciuto è il fatto che lui era diventato un devoto cattolico quando viveva in Corea del Sud, mentre la religione è qualcosa che il Nord Corea non approva.

Kim Kwang Hyok e la moglie nel corso della conferenza stampa
“Attorno a giugno dell’anno scorso, Kim ha manifestato il suo convincimento religioso andando ad un ritiro sul monte Woomyeon a Seoul,” ha ricordato l’amico. “A quell’epoca fece alcune chiamate video a sua moglie: appariva felice e io pensai che la loro relazione fosse veramente bella.”
Tuttavia, la coppia era perseguitata da problemi di salute. In particolare, Kim soffriva di tubercolosi (TBC), e questo significava che non poteva trovare lavoro. D’altra parte, come spiega il funzionario del Centro Hana: “Anche se la vita era per loro difficile a causa di problemi finanziari, sua moglie aveva appena ottenuto una licenza da assistente infermiera e stava per trovare lavoro.”
Così, considerando che Kim veniva curato per la sua tubercolosi e che sua moglie era in una buona posizione per avere un lavoro molto presto, è difficile pensare che ci fosse un motivo per tornare in Nord Corea in questa circostanza particolare. Di conseguenza, c’è chi a Daegu pensa che le autorità della Corea del Nord possano aver minacciato il resto della famiglia di Kim per far rientrare la coppia al Nord.
Nella loro apparizione televisiva, i due hanno detto che la delusione per la vita in Corea del Sud li ha spinti a tornare al Nord, con Ko che marchia la società sudcoreana come “ingannevole e corrotta” e Kim che dichiara che “da nessuna parte si possono trovare gentili sentimenti umani” nella Corea del Sud “ingiusta e ineguale”.
In particolare, Ko ha affermato che il loro bambino sarebbe stato condannato a sopportare terribili discriminazioni e sofferenze se non avessero preso la decisione di tornare al Nord Corea, e che la sua decisione era stata incoraggiata dall’avere assistito a una visita che Kim Jong Un (l’attuale leader nordocoreano) aveva fatto in un asilo nido a Pyongyang con sua moglie Ri Sol Joo.
Le autorità sudcoreane hanno confermato che la coppia si è effettivamente insediata nella Corea del Sud prima del loro rientro al Nord, ma non sono state ancora in grado di confermare la strada seguita e il metodo del loro ritorno in Nord Corea, e neppure il motivo che li ha spinti a tornarvi.

La Corea del Nord sfida il mondo e lancia un razzo nello Spazio! Gli Usa: provocazione. Pyongyang: un diritto!

L'Onu: "Volata la risoluzione del 1874, a rischio pace e stabilità!" Profondo rammarico di Mosca.

Il razzo Nord-Coreano che ha portato un satellite in orbita
14:51 - La Corea del Nord ha confermato di aver effettuato il previsto lancio (rilevato anche dal Norad americano e dai comandi militari dei Paesi vicini) del razzo a lunga gittata, e che "il satellite è entrato in orbita". Il Giappone ha immediatamente chiesto all'Onu la convocazione del Consiglio di sicurezza, mentre la Casa Bianca, che ha assicurato che "resterà vigile", ha definito l'operazione "un atto altamente provocatorio" da parte di Pyongyang.
Gli Stati Uniti lavoreranno ora con i loro partner nei colloqui a sei per individuare "azioni appropriate" contro la Corea del Nord. "La comunità internazionale - ha sottolineato la Casa Bianca - deve mandare un chiaro messaggio alla Corea del Nord, che le violazioni alle risoluzioni dell'Onu hanno delle conseguenze". Mosca ha espresso "profondo rammarico".
Il missile a tre stadi Unha-3 è precipitato in mare dopo aver sorvolato il Giappone in un percorso di 2.500 chilometri. Il lancio è stato rilevato alle 9.49 (ora coreana) su una rotta verso sud, con un primo stadio caduto nel mar Giallo e il secondo nelle acque del Pacifico a est delle Filippine.

Pyongyang: "E' un nostro diritto legittimo!"La Corea del Nord ha ribadito di avere "diritto legittimo" di lanciare razzi a uso civile e ha assicurato che continuerà il suo programma spaziale. "Non importa ciò che dicono gli altri - ha detto il portavoce del ministero degli Esteri - continueremo a perseguire il nostro legittimo diritto di lanciare satelliti".

Ventilata l'ipotesi di test nucleari:
La Corea del Nord invita poi a mantenere la calma dopo che Usa, Corea del Sud e Giappone hanno deciso di lavorare per nuove sanzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu, "per evitare che la situazione prenda direzioni indesiderabili". Lo riporta l'agenzia Kcna, ventilando l'ipotesi un test nucleare.

Condanna decisa di Seul:
La Corea del Sud ha condannato "con decisione" il lancio del razzo effettuato dalla Corea del Nord violando le risoluzioni dell'Onu e destabilizzando la regione, a partire dalla penisola coreana. "Il nostro governo condanna con forza davanti alla comunità la Corea del Nord per aver ignorato i ripetuti avvertimenti e le richieste di annullare l'operazione optando per il mantenimento delle provocazioni", ha detto il portavoce del ministro degli Esteri, Kim Sung-Hwan.

Onu: "A rischio pace e stabilità!"
Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha condannato l'azione con cui la Corea del Nord ha "violato la risoluzione 1874". La messa in orbita del satellite, per l'Onu, è un atto "tanto più deplorevole perché sfida la chiamata unificata e forte della comunità internazionale" e per le "conseguenze che l'atto provocatorio può avere su pace e stabilità".

Contro Pyongyang anche Cina e Giappone
:
Pechino ha sottolineato che Pyongyang "deve rispettare" le risoluzioni dell'Onu che le vietano l'uso di strumenti balistici. "Tutte le parti coinvolte - commenta l'agenzia ufficiale Nuova Cina - dovrebbero mantenere la mente fredda e astenersi dal gettare benzina sul fuoco affinché la situazione resti sotto controllo". Tokyo, invece, secondo quanto riferito dai media giapponesi, avrebbe chiesto la convocazione urgente di un Consiglio di sicurezza dell'Onu.
 

 

 

La Juche: l'ideologia ufficiale della Repubblica Popolare Democratica di Corea!

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Corea del Nord

Questa voce è parte della serie:
Politica della Corea del Nord








Altri stati · Atlante
La Torre Juche a Pyongyang.
Con il termine Juche (주체 사상 /tɕutɕʰe/, simile a Giu-ce) si indica l'ideologia ufficiale della Repubblica Popolare Democratica di Corea, nonché il sistema politico su cui si basa. Significa letteralmente "corrente principale" o "corrente tradizionale", ma viene spesso reso come "autosufficienza"; la sua origine risiede in un discorso di Kim Il-sung dove si riferisce all'"Idea di Juche", che identifica le masse Coreane come gli artefici dello sviluppo della nazione. Il Juche viene usato per giusticare diverse scelte dell'organo politico nord-coreano, come la ricerca d'indipendenza dalle Superpotenze, un forte apparato militare e l'impiego prioritario delle risorse nazionali. Kim Il-sung descrisse il Juche come l'idea secondo cui "l'uomo è il padrone di ogni cosa e decide ogni cosa".

Indice

Teoria

Kim Il-sung diede origine al concetto di Juche il 28 dicembre 1955 nel discorso Sull'eliminazione del dogmatismo e del formalismo e della instaurazione di Juche nel lavoro ideologico.
L'idea Juche è un amalgama di neo-confucianesimo e di stalinismo, che mira a creare una società comunista e priva di classi sociali, al contempo permeata dal culto tipico dell'autorità e degli antenati. Negli anni l'idea ha preso sempre più forma, divenendo allo stato attuale una vera e propria ideologia.
Juche ha ufficialmente rimpiazzato tanto le religioni tradizionali quanto l'ideologia marxista, ponendo come principi cardini l'autoritarismo e il culto della personalità nei confronti prima del "Presidente Eterno" Kim Il-sung e poi di suo figlio, il "Caro Leader" Kim Jong-il. Juche predica infatti un'assoluta fedeltà tanto al Partito dei Lavoratori di Corea quanto al comandante supremo.

Società

Al tempo della dinastia Choson c'era una forte differenza tra le classi alte e le classi basse, mentre la Corea del Nord ha creato un'unica massa sociale unificata, definita genericamente "popolo". Invece di una gerarchia basata sulle convenzioni sociali o sulle classi, il governo coreano si prefigge di dividere la popolazione nelle tre classi di contadini, lavoratori e samuwon (intellettuali e lavoratori professionisti), dove ogni settore è equalmente importante. La classe samuwon consiste di impiegati, piccoli commercianti, burocrati, professori e scrittori, ed è stata creata col fine di incrementare l'educazione e l'alfabetizzazione della Corea del Nord. La maggior parte delle nazioni comuniste considera soltanto i contadini e/o i lavoratori, come in URSS dove gli intellettuali non erano una classe a sé stante bensì una zona intermedia tra il proletariato e la borghesia.
L'enfasi sull'istruzione deriva dal concetto di Lenin secondo cui lavoratori e contadini analfabeti sono inabili alla lotta politica, ma anche dalla necessità di creare una classe di lavoratori altamente qualificati in vista della crescita economica. Questo credo è simboleggiato anche dallo stemma della Corea del Nord, dove falce e martello sono accompagnati da una penna. Secondo alcuni però il Juche è responsabile dell'industrializzazione a tappe forzate e della conseguente trascuratezza del settore agricolo, la cui crisi negli anni Novanta ha causato una carestia che ha colpito duramente il popolo della Corea del Nord, in modo non dissimile da quanto avvenuto in URSS negli anni Venti e Trenta[senza fonte].

Calendario

La Corea del Nord ha assunto una variante del Calendario Gregoriano basata sul Juche. Tale variante prevede che l'anno 1 parta dall'anno di nascita di Kim Il-sung e cioè il 1912 (ufficialmente non esiste una data di morte, in quanto il "Presidente Eterno" non è considerato morto, ma solo asceso in cielo). Tale calendario è stato assunto nel 1997. In genere, però, il calendario Juche è utilizzato a fianco di quello gregoriano. L'anno viene perciò talvolta indicato in questo modo: Juche 100 (2011).

Altrove nel mondo

In Francia, il partito Juche di Francia si ispira all'ideologia Juche.

Note

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Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891Roma, 27 aprile 1937) è stato un politico, filosofo e giornalista italiano. Tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia, venne incarcerato dal regime fascista di Benito Mussolini. Gramsci è considerato uno dei più originali pensatori della tradizione marxista, e tra i suoi contributi più riconosciuti c'è il concetto di egemonia culturale, considerato uno strumento di mantenimento dello status quo in una società capitalista.
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"Finché ci sarà uno stato non ci sarà libertà. Quando ci sarà libertà non ci sarà uno stato."
Vladimir Lenin
"Il marxismo è la filosofia insuperabile del nostro tempo."
Jean-Paul Sartre
"Il crollo del socialismo in alcuni paesi non significa che abbia fallito: ha perso una battaglia."
Fidel Castro
"Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio."
Dolores Ibárruri
"Gli scioperi, il boicottaggio, il parlamentarismo, la manifestazione, la dimostrazione: tutte queste forme di lotta sono buone come mezzi che preparano e organizzano il proletariato. Ma nessuno di questi mezzi è atto a distruggere l'ineguaglianza esistente. È necessario concentrare tutti questi mezzi in un mezzo principale e decisivo, è necessario che il proletariato insorga e conduca un attacco decisivo contro la borghesia, per distruggere dalle fondamenta il capitalismo. Questo mezzo principale e decisivo è precisamente la rivoluzione socialista."
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