June 2005
He turned Russia into a giant concentration camp, killing tens of millions of people. So why do so many Russians regard him as a hero and long for another Joseph Stalin?
"He's the man who created our country. How can you not love him?" proclaims one elderly lady. "He was just, honest. When he died, we were all crying." Stalin has long been admired by the older generation, who grew up in a world where the Soviet Union was respected and feared. The difference now is that some of their grandchildren agree. "For me, he's the figure who played the greatest role in the 20th century," states 23 year old Alexei Sidorov. For the first time in decades, new statues of Stalin are going up. Streets and parks are being named after him and there's fresh interest in his life. But that's angering as many Russians as it's pleasing. "Stalin, in my opinion, shouldn't be remembered at all," states Joe Glazer. He was arrested in one of Stalin's purges and sent to the gulags. But increasingly he finds himself in a minority. "People need a hero," explains human rights worker Grigory Shvedov. For todays Russians, a strongman like Stalin is just what the country needs.
Produced by ABC Australia
Distributed by Journeyman Pictures
Fonte: http://www.youtube.com/user/journeymanpictures
"La Politica è una cosa difficile, talvolta terribile, ma tuttavia umana! Anche nella Politica ci deve essere il disgusto, la pulizia! Non ci si può sporcare di fango, nemmeno per un'idea alta!" (Boris Eltsin - "Il diario del Presidente")
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lunedì 11 maggio 2009
Stalin Nostalgia - Russia...
Elezioni Politiche del 1968...Aldo Moro: 31/mo anniversario della morte...
Ecco chi governava in Italia nel 1968...
ROMA - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha reso omaggio alla memoria di Aldo Moro, deponendo una corona di fiori in via Caetani a Roma, davanti alla lapide che ricorda il sacrificio dell'ex leader della Democrazia cristiana, rapito e poi ucciso dalle Brigate rosse il 9 maggio 1978.
Napolitano, e' arrivato accompagnato dal Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, in via Caetani, alle 9:30 e si e' soffermato per alcuni secondi in raccoglimento davanti alla lapide di Moro. Trentuno anni fa il corpo di Moro, ucciso con diversi colpi d'arma da fuoco, venne trovato nel portabagagli di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Caetani, a due passi dalla sede del Pci di via delle Botteghe Oscure e a poca distanza da quella della Dc di piazza del Gesu'. Il sequestro di Moro duro' 54 giorni.
IN VIA CAETANI L'OMAGGIO DI ALFANO, ALEMANNO E MARRAZZO
ROMA - Le Istituzioni hanno reso omaggio oggi alla memoria di Aldo Moro deponendo corone di fiori in via Caetani a Roma, davanti alla lapide che ricorda il sacrificio dell'ex leader della Democrazia cristiana, rapito e poi ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978. Oltre al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a rendere omaggio al ricordo di Moro, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, il vicepresidente della Provincia di Roma, Cecilia D'Elia. In via Caetani anche il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, il comandante provinciale dei Carabinieri, Vittorio Tomasone, l'assessore alla Scuola della Regione Lazio, Silvia Costa, e il segretario regionale dell'Udc e parlamentare, Luciano Ciocchetti. Nella strada, oggi pervasa dal silenzio, dove 31 anni fu ritrovata la Renault 4 rossa con all'interno il cadavere di Moro, si sono succeduti momenti di solenne raccoglimento. ''Aldo Moro ha pagato con la vita il suo essere uno dei grandi costruttori della democrazia moderna - ha detto D'Elia -, il terrorismo tento' di spezzare quella pratica della politica e del dialogo solidale che Moro stava innestando nella cultura e nella nostra societa' e intorno alla quale il grande statista stava costituendo un processo di rinnovamento''.
FINI, RICORDARE VITTIME TERRORISMO E' DOVERE PER TUTTI
ROMA - ''Ricordare le vittime del terrorismo e' un dovere per tutti e per le Istituzioni credo che il modo migliore onorarne il sacrificio sia fare tutto quello che e' in loro potere per garantire che le colpe e le responsabilita' di questi atti tragici siano accertate senza omissioni e senza verita' di comodo''. Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, giunto in via Caetani a Roma per commemorare Aldo Moro. Per Fini, bisogna ''soprattutto far si' che tutti coloro che si sono resi colpevoli paghino il debito che hanno contratto con la giustizia''. (ANSA)
Fonte: http://notizie.tiscali.it/ e http://www.youtube.com/user/Sibilla60
Omaggio al Presidente Aldo Moro...
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha reso omaggio alla memoria di Aldo Moro, deponendo una corona di fiori in via Caetani a Roma, davanti alla lapide che ricorda il sacrificio dell'ex leader della Democrazia cristiana, rapito e poi ucciso dalle Brigate rosse il 9 maggio 1978. Napolitano, e' arrivato accompagnato dal Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, in via Caetani, alle 9:30 e si e' soffermato per alcuni secondi in raccoglimento davanti alla lapide di Moro. Trentuno anni fa il corpo di Moro, ucciso con diversi colpi d'arma da fuoco, venne trovato nel portabagagli di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Caetani, a due passi dalla sede del Pci di via delle Botteghe Oscure e a poca distanza da quella della Dc di piazza del Gesu'. Il sequestro di Moro duro' 54 giorni.
IN VIA CAETANI L'OMAGGIO DI ALFANO, ALEMANNO E MARRAZZO
ROMA - Le Istituzioni hanno reso omaggio oggi alla memoria di Aldo Moro deponendo corone di fiori in via Caetani a Roma, davanti alla lapide che ricorda il sacrificio dell'ex leader della Democrazia cristiana, rapito e poi ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978. Oltre al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a rendere omaggio al ricordo di Moro, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, il vicepresidente della Provincia di Roma, Cecilia D'Elia. In via Caetani anche il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, il comandante provinciale dei Carabinieri, Vittorio Tomasone, l'assessore alla Scuola della Regione Lazio, Silvia Costa, e il segretario regionale dell'Udc e parlamentare, Luciano Ciocchetti. Nella strada, oggi pervasa dal silenzio, dove 31 anni fu ritrovata la Renault 4 rossa con all'interno il cadavere di Moro, si sono succeduti momenti di solenne raccoglimento. "Aldo Moro ha pagato con la vita il suo essere uno dei grandi costruttori della democrazia moderna - ha detto D'Elia -, il terrorismo tentò di spezzare quella pratica della politica e del dialogo solidale che Moro stava innestando nella cultura e nella nostra società e intorno alla quale il grande statista stava costituendo un processo di rinnovamento"
FINI, RICORDARE VITTIME TERRORISMO E' DOVERE PER TUTTI
ROMA - ''Ricordare le vittime del terrorismo e' un dovere per tutti e per le Istituzioni credo che il modo migliore onorarne il sacrificio sia fare tutto quello che e' in loro potere per garantire che le colpe e le responsabilita' di questi atti tragici siano accertate senza omissioni e senza verita' di comodo''. Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, giunto in via Caetani a Roma per commemorare Aldo Moro. Per Fini, bisogna ''soprattutto far si' che tutti coloro che si sono resi colpevoli paghino il debito che hanno contratto con la giustizia''.
Fonte: http://blog.libero.it e http://www.youtube.com/user/vicenzapopolare
Aldo Moro - A 31 anni dall'uccisione di Moro: «Il futuro è nella memoria!»
Dalla tribuna politica in TV del 1960...
Il ricordo di Aldo Moro, di cui domani cade il 31° anniversario dalla morte, nelle parole del Coordinamento del Partito Democratico di Corato e del presidente del Centro Studi Politici “A. Moro “ Vito De Leo.
«Non è più tempo di polemiche e ricostruzioni - scrive il Coordinamento del Partito Democratico di Corato - per tentare di mettere in luce ritardi, ombre, negligenze riguardo al caso Moro; per noi è ora di meditare in modo approfondito sulla testimonianza di vita e sugli insegnamenti dello Statista brutalmente rapito ed ucciso.
1978-2009: tanti gli anni trascorsi, ma il pensiero di Aldo Moro e il Suo stile non possono non rimanere nei cuori di noi Democratici che abbiamo appreso da Lui la cultura della coalizione, la capacità di interpretare la nostra stessa identità in relazione con le altre, in dialogo e in ascolto con chi crede in ragioni comuni alle nostre.
Aldo Moro è morto solo per l’anagrafe; la vita Gli è stata tolta, ma nessuno può togliere, cancellare la Sua memoria.
Egli è vivo in noi, in ogni parola che diciamo in difesa delle nostre idee, in ogni momento da noi speso per la politica, perché scevri da pietosi spot comunicativi berlusconiani.
Il solo modo civile di dare oggi testimonianza della vita, morale e politica, di Aldo Moro ci sembra quello di rimanere stretti ai Suoi ammonimenti, duri e pietrosi:” Questo paese non si salverà, la stagione dei diritti si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere”.
La storia, allora, per il Nostro, ma anche per noi, deve essere aiutata e sostenuta dalla volontà dell’uomo e la politica va intesa come dovere, perché il giusto ed autentico servizio alla Democrazia si concretizza, restando estranei ai tanti balletti di sigle e di nomi, aspiranti narcisi, autentici nani e maldestre ballerine, che tentano di assurgere al ruolo di egemoni culturali della politica».
«Domani - scrive invece il prof. De Leo - ricorrerà il 31° anniversario dell’uccisione del presidente della Democrazia Cristiana on. Aldo Moro ad opera delle Brigate rosse, che lo rapirono il 16 marzo 1978 dopo aver ucciso i suoi cinque uomini di scorta. Il Parlamento ha individuato in questa data “Il giorno della memoria” dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi.
Pochi giorni fa, trovandomi a Roma, son voluto tornare in Via Caetani, dove, al centro, una lapide ricorda: “Cinquantaquattro giorni dopo il suo barbaro rapimento, venne ritrovato in questo luogo, la mattina del 9 maggio 1978, il corpo crivellato di proiettili di Aldo Moro. Il suo sacrificio freddamente voluto con disumana ferocia da chi tentava inutilmente d’impedire l’attuazione di un programma coraggioso e lungimirante a beneficio dell’intero popolo italiano resterà quale monito e insegnamento a tutti i cittadini per un rinnovato impegno di unità nazionale nella giustizia, nella pace, nel progresso sociale”.
Ho rivissuto con commozione quei tragici momenti. Dopo cinque processi e due inchieste parlamentari, molti misteri permangono ancora sulla tragica vicenda che segna il passaggio verso la seconda repubblica. I brigatisti sono oggi tutti liberi o in semilibertà. Chi c’era dietro di loro? Molti amici dello statista negarono l’attendibilità alle sue 86 lettere dal carcere. Eppure sono autentiche. Il partito della fermezza vinse sul debole partito della trattativa.
Con queste brevi note, tuttavia, non desidero rivangare un passato tutto ancora da decifrare. Desidero, invece, fare memoria di un uomo che, con forza, determinazione e coraggio ha affrontato la vita con il passo leggero delle idealità, affermando che volontà ed impegno sono sufficienti a sostenere i sogni di una politica a misura d’uomo.
Che la memoria ci restituisca la dolcezza di un ricordo di cui vorremmo riappropriarci, perché è proprio quell’uomo, con la sua presenza fisica, la sua onestà intelletuale, la sua tenerezza umana, la sua cultura giuridica e la sua azione politica che, ancora oggi a 31 anni dalla sua morte, ci manca.
Alla domanda che rivolsi lo scorso anno alla figlia Agnese, in occasione della presentazione del suo libro promossa dalla Comunità Braccianti presieduta dal prof. Peppino Scaringella, su come fosse nata l’idea di pubblicare un libro particolarmente intimo come “Un uomo così” così mi rispose: “Mi interessava soprattutto fermare il ricordo di Aldo Moro come uomo e come padre. Successivamente ho accolto il suggerimento di far conoscere la figura di mio padre alle nuove generazioni, a chi non l’ha conosciuto, a chi lo ricorda esclusivamente come vittima dei terroristi”.
Agnese Moro, insomma, ha inteso soprattutto restituire un’immagine di suo padre diversa da quella politica rendendo pubblico “il suo lato più intimo, perché Aldo Moro non appartiene solo alla sua famiglia, ma a tutti gli italiani che l’hanno amato”. E noi siamo sicuramente tra questi.
Se alla scomparsa dell’uomo siamo ormai rassegnati, non lo siamo alla scomparsa del mare di ricordi, della storia della sua tragica vicenda politica, della verità sul suo tragico destino.
“Abbiamo tutti idee diverse, culture diverse, eppure siamo impegnati ognuno a suo modo, ad escludere cose mediocri per fare spazio a quelle grandi. Ecco, io credo che la mediocrità sia il nostro grande avversario in questo momento, io credo che sia un mondo che ci porta tutto sommato ad amare la mediocrità, perché ci toglie l’idea che possiamo fare cose importanti.” (Aldo Moro)»
Fonte: http://www.coratolive.it e http://www.youtube.com/user/gjoja2007
Russian Military Parade 2009 (russian weapons) / Desfile Militar Ruso 2009 (armas rusas)
Russian weapons - Armas rusas
Вооружённые силы Российской Федерации
Предназначены для ведения разведки группировок противника, обеспечения завоевания господства (сдерживания) в воздухе, защиты от ударов с воздуха важных военно-экономических районов (объектов) страны и группировок войск, предупреждения о воздушном нападении, поражения объектов, составляющих основу военного и военно-экономического потенциала противника, поддержки с воздуха Сухопутных войск и сил флота, десантирования воздушных десантов, перевозки войск и материальных средств по воздуху.
The Russian military is divided into the following branches: Ground Forces, Navy, and Air Force. There are also three independent arms of service : Strategic Missile Troops, Military Space Forces, and the Airborne Troops.
Russia possesses the largest stockpile of nuclear weapons in the world. Russia's Strategic Rocket Forces controls its land-based nuclear warheads, while the Navy controls the submarine based missiles and the Air Force the air based warheads. Russia's nuclear warheads are deployed in four areas:
Land based immobile (silos), like RS-24.
Land-based mobile, like SS-27 Topol M.
Submarine based, like SS-N-30 Bulava.
Air-based warheads of the Russian Air Forces' strategic bomber force
The Navy consists of four fleets:
Baltic Fleet (HQ at Baltiysk in the enclave of Kaliningrad Oblast).
Pacific Fleet (HQ at Vladivostok).
Northern Fleet (HQ at Severomorsk).
Black Sea Fleet (HQ at Sevastopol, Ukraine. (In 2005, the Ukrainian government agreed that Russia would be allowed to lease several base areas around Sevastopol until 2017.)
Armed Forces of the Russian Federation
Military manpower
(Source mostly CIA World Factbook)
Military age 18 years of age
Availability males age 18-49: 35,247,049 (2005 est.)
Fit for military service males age 18-49: 21,000,000 (2006 est.)
Reaching military age annually 821,103 (2008 est.)
Active troops 1,037,000 Total troops 3,796,100
Military expenditures
$34 billion USD(2009)
MOSCA - Il leader comunista Ziuganov ha polemizzato oggi con le autorità durante la Parata militare in Piazza Rossa per la copertura del mausoleo di Lenin, pavesato con il Tricolore russo come lo scorso anno. "Coprire il mausoleo di Lenin non è il modo migliore per ricordare la propria storia. Non bisogna mentire con la propria storia", ha dichiarato alla stampa Ziuganov poco prima della sfilata. A suo avviso "con la Parata si conserva il senso di sicurezza del Paese e quindi bisogna continuarla a fare".
PARATA PIAZZA ROSSA CON MEDVEDEV E PUTIN
MOSCA - E' cominciata alle 10 in punto (le 8 italiane) nella Piazza Rossa di Mosca, in una splendida giornata di sole, la tradizionale Parata militare per celebrare il Giorno della Vittoria sovietica contro il nazismo della Seconda guerra mondiale, di cui ricorre il 64.mo anniversario. Una Parata da nuovo record nella quale sfileranno con le nuove divise oltre nove mila militari e piu' di cento tra carri armati, complessi missilistici (tra cui per la prima volta S-400) aerei ed elicotteri. Nella tribuna allestita davanti alle mura del Cremlino, sotto il mausoleo di Lenin, coperto per l'occasione dal Tricolore, sono presenti fianco a fianco il presidente Dmitri Medvedev e il premier Vladimir Putin.
CONCLUSA PARATA SU PIAZZA ROSSA CON BOMBARDIERI
MOSCA - Con il sorvolo a bassa quota sulla Piazza Rossa di Mosca di una settantina tra elicotteri e aerei militari, tra cui alcuni bombardieri strategici, si e' conclusa dopo un'ora la Parata militare per il 64.mo anniversario della vittoria sovietica contro la Germania nazista nella Seconda guerra mondiale, una delle ricorrenze piu' importanti e sentite nel Paese. Nella Piazza, davanti a migliaia di spettatori, tra cui numerosissimi veterani di guerra, hanno sfilato i vari Corpi delle Forze armate, tra cui quello che conquisto' Berlino nel maggio del 1945. I militari sono stati passati in rassegna dal comandante del Distretto militare di Mosca, Valeri Gherasimov. Alle loro spalle, all'ingresso dei magazzini Gum, due grandi stelle dorate, una con l'emblema del Cremlino e la scritta ''Vittoria!'' e l'altra con la falce e il martello. Uno dei momenti piu' spettacolari della Parata, insieme all'esibizione aerea, e' stato il passaggio dei mezzi blindati e dei semoventi con i giganteschi missili balistici intercontinentali. Nel suo breve intervento, il ministro della Difesa, Anatoli Serdiukov, ha ricordato che ''il giorno della vittoria e' un segnale per chi tenta l'avventura militarista'' ed ha ammonito che ''la stabilita' si garantisce rispettando il diritto internazionale''.
Fonte: http://ansa.it/ e http://www.youtube.com/user/ruzlanz
World War 2 - Victory Day 2009 [PART 7/7]
Military Parade 2009
9th May 2009
World War 2 Victory Day
Fonte: http://www.youtube.com/user/kirillrost
World War 2 - Victory Day 2009 [PART 6/7]
Military Parade 2009
9th May 2009
World War 2 Victory Day
Fonte: http://www.youtube.com/user/kirillrost
World War 2 - Victory Day 2009 [PART 5/7]
Military Parade 2009
9th May 2009
World War 2 Victory Day
Fonte: http://www.youtube.com/user/kirillrost
World War 2 - Victory Day 2009 [PART 4/7]
Military Parade 2009
9th May 2009
World War 2 Victory Day
Fonte: http://www.youtube.com/user/kirillrost
ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!