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martedì 7 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo: 150 morti accertati, migliaia di sfollati e centinaia di feriti...

L'AQUILA - Un terremoto di 5,8 gradi della scala Richter è avvenuto alle 3,32 con epicentro in Abruzzo, a circa 1o km dall'Aquila. La scossa è stata nettamente avvertita in tutto il centro Italia dalla Romagna a Napoli. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha firmato lo stato d'emergenza (mobilitando Esercito, Aeronautica e Carabinieri) e ha affidato la gestione a Guido Bertolaso, ha deciso di recarsi subito all'Aquila per accertarsi di persona della situazione. Arrivato aall'Aquila anche il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e quello delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli. Il capo della Protezione Civile, che è giunto all'Aquila, ha parlato di una

L'AQUILA - Una scossa di questa intensità «era impossibile da prevedere». Lo dice il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, rispondendo alle polemiche per l'allarme lanciato giorni fa da un ricercatore dei laboratori del Gran Sasso.

STATO D'EMERGENZA - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha firmato un decreto per lo stato d'emergenza nazionale. Bertolaso è nominato automaticamente commissario straordinario del governo per la gestione della situazione in Abruzzo. È subito andato a L'Aquila dove sta sorvolando in elicottero le zone devastate. Il premier ha annullato un viaggio in Russia previsto per oggi e anche lui è partito per l'Abruzzo. «La situazione non ha precedenti in questo duemila - ha detto Berlusconi -. Ci sono questi due o tre edifici e anche abitazioni importanti che sono crollati e lì temiamo veramente che ci siano altri morti in aggiunta a quelli che conosciamo. Il nostro Paese è sottoposto a queste scosse». Il leader del Pd, Dario Franceschini, ha giudicato positivamente la scelta del premier di restare in Italia: «Ha fatto bene» ha detto ai cronisti che gli chiedevano un parere. Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, ha nel frattempo convocato un vertice operativo per mettere a punto i provvedimenti più urgenti ed è stata convocata al ministero del Lavoro l'Unità di crisi che sarà presieduta dal ministro Sacconi.

FONDI A DISPOSIZIONE - Nel decreto del governo, ha spiegato il premier, ci sono «fondi a disposizione di Bertolaso, che può decidere tutte le spese che deve sostenere». Le spese, ha aggiunto, «non sono però ancora valutabili, si potrà valutare tutto dopo: ancora i numeri non li conosciamo». Berlusconi ha chiesto ai cittadini di limitare gli spostamenti nella zona colpita dal sisma: la viabilità «è da accertare anche sulle strade, bisogna astenersi dal mettersi in macchina per non intasare i soccorsi». Anche il capo della polizia Antonio Manganelli ha lanciato un appello ai cittadini abruzzesi, chiedendo di «non intasare le vie di comunicazione e di lasciare libero il passaggio alle carovane del personale sanitario e di soccorso». Berlusconi ha aggiunto che «si sta monitorando la situazione che non richiede delle decisioni particolari aldilà del decreto che è già stato attuato. Non abbiamo ancora tutti i dati sui danni che il sisma ha potuto provocare. A Roma la scossa è durata molto a lungo, c'è stato un grande spavento, qualche vetro rotto ma non abbiamo notizie di crolli. Adesso vediamo in tutte le altre situazioni locali».

PREVISIONI IMPOSSIBILI - Bertolaso ha poi spiegato così l'impossibilità di prevedere il sisma: «La commissione grandi rischi presieduta da Franco Barberi si è riunita a LAquila con tutti i tecnici locali, con il prefetto vicario e lassessore regionale della Protezione civile, cerano tutti i più importanti sismologi compreso Enzo Boschi dellistituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Li ho mandati lì proprio perché a seguito di queste continue scosse nella zona avevo bisogno di avere elementi. E le conclusioni della commissione nazionale, massimo organo tecnico-scientifico dItalia, erano che non si poteva assolutamente prevedere che cosa sarebbe accaduto nei giorni successivi. Mi aspetto che di ovviamente questo se ne parlerà a lungo. È ben evidente che non avremmo mai immaginato di dover evacuare una intera regione come lAbruzzo senza sapere quello che sarebbe accaduto successivamente. Purtroppo, aldilà di tenere tutta la struttura allertata e dopo cinque minuti eravamo già in sala operativa a lavorare, non potevamo fare altro».

COLLABORAZIONE DI TUTTI - «È la peggiore tragedia dall'inizio di questo millennio - ha aggiunto Bertolaso -. Siamo ai primi numeri, abbiamo delle segnalazioni molto serie sul centro storico dellAquila e il numero delle zone colpite, soprattutto i piccoli centri, sta crescendo. Molte zone risultano interessate da questa drammatica vicenda». Mobilitate colonne mobili dei vigili del fuoco di tutta Italia e le protezioni civili di tutta Italia stanno convergendo a LAquila. «Chiediamo la collaborazione degli italiani - ha aggiunto - per stare vicini a questa tragedia ed evitare di intasare le strade».

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ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
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