Risultati elezioni Europee e Amministrative del 06/07 giugno 2009 in Italia!!!

In virtù dello sbarramento al 4%, al Parlamento europeo, a conclusione delle elezioni, solamente i rappresentanti di cinque partiti occuperanno le poltrone in Europa. Trattasi del PDL di Berlusconi, con ben 29 seggi, il Partito Democratico, con 22 rappresentanti, la Lega con 9 eletti, l’IDV di Antonio di Pietro con sette seggi e l’UDC di Casini con cinque.

Per quanto riguarda il PDL, Silvio Berlusconi, candidato di bandiera, ha raccolto 2,7 milioni di voti dopo essersi candidato in tutte le circoscrizioni; ma se il “successo” di Berlusconi era scontato, ci sono da segnalare alcuni casi “clamorosi” di candidati che hanno fatto, specie sul fronte del centrosinistra, il pieno di voti.

E’ il caso di David Sassoli, noto giornalista della RAI, che ha raccolto la bellezza di 400 mila preferenze guadagnandosi così con un suffragio un posto al Parlamento europeo; ancor più sonoro è il risultato di Luigi De Magistris, candidato dell’Italia dei Valori, che ha superato la quota dei 415 mila voti ed anche quelli presi dallo stesso Antonio Di Pietro.

In Friuli Venezia Giulia, sponda Partito Democratico, grande exploit di Debora Serracchiani che nella propria circoscrizione ha addirittura preso più voti di Silvio Berlusconi; ma le elezioni europee 2009 hanno fatto registrare anche delle sconfitte, soprattutto per tutti i candidati delle liste minori e di quelle della sinistra radicale.

I candidati ed i leader di Rifondazione Comunista, Verdi, Sinistra e Libertà, Comunisti Italiani e lista Pannella-Bonino, in linea con quanto accaduto alle elezioni politiche, restano infatti fuori dal Parlamento europeo incassando un’altra cocente sconfitta figlia di divisioni nella sinistra antagonista che, senza una svolta finalizzata a ricompattare progetti, liste, simboli e programmi, rischia di rimanere ai margini anche a causa di un sistema elettorale che per loro è penalizzante.
Se alle elezioni europee il PDL non ha di certo perso, ma non ha neanche sfondato quel muro del 40% “pronosticato” dal Premier Berlusconi, alle elezioni amministrative 2009 il successo del centrodestra appare alquanto netto, e conferma la tendenza che vede in Europa avanzare i partiti con vocazione più conservatrice rispetto alle social-democrazie.

Il centrodestra, infatti, ha strappato al Partito Democratico la bellezza di quindici province, con il maggior numero di cambi della guardia in Lombardia, Campania ed Abruzzo. A livello di comuni e province, l’Italia sul fronte elettorale appare spacca in tre: al Nord prevale il centrodestra ma con un palese dominio della Lega; al Centro regge il Partito Democratico, specie in Toscana ed Emilia Romagna, da sempre “roccaforti” della Sinistra, mentre al Sud il PDL, salvo alcune eccezioni, domina in lungo ed in largo.

Molte sfide avranno comunque la “coda” del ballottaggio: in particolare, a Firenze, la carica di Sindaco se la giocheranno Giovanni Galli del centrodestra e Matteo Renzi del centrosinistra; il ballottaggio per il comune di Bologna, allo stesso modo, vedrà Alfredo Cazzola contro il candidato del centrosinistra Flavio Delbono che sul filo di lana non ha conseguito quel 50% più un voto necessario per vincere al primo turno.

Per quanto riguarda le comunali, anche a Padova e Bari si andrà al ballottaggio, mentre per la provincia gli elettori saranno chiamati a scegliere in sede di ballottaggio anche a Torino e Venezia; c’è grande attesa anche per il ballottaggio alla provincia di Milano, dove Filippo Penati del centrosinistra se la vedrà con Guido Podestà che al primo turno ha raccolto quasi il 49% dei consensi.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it