Sopra, il video dell'arrivo di Gheddafi in Italia...
(LIBIA) - TRIPOLI - Mu’ammar Gheddafi è nato a Sirte nel 1942, quando la città faceva parte della provincia italiana di Misurata. L’ex dittatore libico ha frequentato fino ai 19 anni la scuola coranica della sua città natale. In quegli anni viene in contatto con le idee dell’allora presidente egiziano Gamal Abd el-Nasser.
A 26 anni si iscrive all’accademia militare di Bengasi. Dopo un periodo in Gran Bretagna diventa capitano a 27 anni. Il 26 agosto 1969 è protagonista di un colpo di stato che destituisce il re Sayyd Hasan I, da pochi giorni succeduto a Idris I. La critica alla monarchia libica era di essere troppo servile nei confronti dell’Europa. Il regime instaurato in Libia si trasforma in una dittatura. Gheddafi ha cercato di coniugare il panarabismo con la socialdemocrazia. Tuttavia al regime “democratico” della Libia mancavano paletti fondamentali come il multipartitismo. Nei confronti degli italiani presenti in Libia Gheddafi, negli anni ’70, adotta una linea dura: nel 1970 vengono confiscati tutti i beni agli italiani presenti sul territorio. La politica estera di Gheddafi negli anni ’70 e ’80 è anti-israeliana e anti-americana: il leader libico supporta l’OLP di Arafat e l’IRA irlandese. Nel 1988 ha luogo la strage di Lockerbie, a proposito della quale nel 2011 l’ex ministro al-Jalil ha rivelato le responsabilità di Gheddafi. Dal 1988 la Libia è sotto un pesante embargo. Gli anni 2000 vedono un riavvicinamento tra Gheddafi e gli Usa e iniziative di distensione nei confronti dell’Italia. Nel febbraio del 2011 inizia la guerra civile libica che porterà alla morte del dittatore.
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