I fatti del 15 ottobre a Roma, quelli della non manifestazione degli Indignati italiani che si è guadagnata le pagine dei maggiori quotidiani del mondo solo per i le auto incendiate, le spranghe alzate, gli assalti alle forze dell'ordine e la stupidità di un manipolo di incappucciati, hanno eco anche a Torino dove la Digos monitora l'azione dei centri sociali più reazionari.
In una riunione del Consiglio comunale, in corso stamane, il sindaco Piero Fassino, ha risposto ad una interpellanza della Lega Nord sulla ipotizzata presenza di infiltrati torinesi. "Ho già chiesto al prefetto - ha detto Fassino - di esaminare questa situazione in una riunione del Comitato per la Sicurezza e per l'Ordine Pubblico per individuare assieme quali siano le decisioni che vanno assunte".
Sul sito di Askatasuna, uno dei centri sociali "incriminati", hanno scritto che:
"Al 15 ottobre ci si è arrivati in una situazione assurda, dove gli organizzatori dei comizi finali in piazza San Giovanni, avevano desistito da tempo di sfilare verso i palazzi del potere romano, che era l'unica cosa incisiva in una giornata del genere. Le iniziative dei giorni scorsi volevano smorzare e incanalare una rabbia diffusa e irrapresentabile che oggi si è manifestata in tutta la sua espressione. (...) La giornata di oggi, piazza San Giovanni nella fattispecie, si è trasformata in ore di resistenza di massa alle forze dell'ordine (...) Magari non è comprensibilissimo ai più, ma le ore di resistenza romana odierna hanno detto chiaro e tondo (...) che ribellarsi è qualcosa che può unire, e che può succedere.
Oggi poteva solo succedere qualcosa in più dei piani prestabiliti, era normale, era nell'aria, spiace che ci sia chi non lo ha voluto vedere e si è voluto coccolare il suo orticello fatto di qualche poltroncina con Sel alle prossime elezioni".
Oggi poteva solo succedere qualcosa in più dei piani prestabiliti, era normale, era nell'aria, spiace che ci sia chi non lo ha voluto vedere e si è voluto coccolare il suo orticello fatto di qualche poltroncina con Sel alle prossime elezioni".
Quanto basta per tenere la tensione sugli avvenimenti recenti ancora alta per giorni.
Fonte: http://torino.blogosfere.it
Nessun commento:
Posta un commento