http://it.euronews.net/ Considerato un riformista liberale, poi diventato un combattente fino all'ultimo a fianco del padre Muhammar Gheddafi, Saif al Islam è ora pronto a entrare in un carcere olandese, consegnandosi al tribunale penale internazionale dell'Aja da cui è ricercato per crimini di guerra. La notizia, diffusa dal Consiglio nazionale transitorio libico, non è confermata dal Tpi.
LIBIA (TRIPOLI) - Consegnarsi alla Corte penale internazionale, che lo annovera fra i suoi ricercati. È l'obiettivo di Saif al Islam Gheddafi, figlio dell'ex raìs di Libia ucciso dai ribelli dopo la caduta del regime. Ed è il paradosso del nuovo corso nel Paese che si è liberato del dittatore e dello strapotere della sua famiglia. Il figlio del tiranno, il cui regime non aveva mai riconosciuto il tribunale, oggi chiede invece di consegnarsi per evitare la fine del padre Muammar. La Cpi - riferisce il procuratore del tribunale dell'Aia, Luis Moreno-Ocampo - è in contatto indiretto con Saif. Il figlio di Gheddafi «dice di essere innocente e che proverà la sua non colpevolezza. Stiamo intrattenendo conversazioni informali per vedere se ha intenzione di consegnarsi alla Corte. Sappiamo che può contare anche su un'opzione diversa perch´ sembra che un gruppo di mercenari voglia scortarlo in un altro Paese, probabilmente nello Zimbabwe», ha proseguito il procuratore, aggiungendo che i soldati potrebbero provenire dal Sudafrica. Il figlio del colonnello, considerato in passato il suo erede politico, avrebbe chiesto chiarimenti sul suo futuro nel caso venisse assolto dalla Corte dell'Aia. Moreno-Ocampo gli ha spiegato con chiarezza che potrà chiedere ai giudici di mandarlo in un Paese diverso dalla Libia.
Se Saif procedesse nel tentativo di essere accolto da uno Stato africano che non fa parte dello Statuto di Roma, l'ufficio del procuratore della Cpi ha fatto sapere che valuterà anche «la possibilità di intercettare velivoli nello spazio aereo per procedere ad un arresto». Ocampo ha assicurato che la Cpi «raddoppierà i suoi sforzi» perch´ siano eseguiti gli arresti non solo di Saif Al-Islam, ma anche dell'ex capo dei servizi segreti libici Abdallah Al-Senoussi, anche lui ricercato (e finora sfuggito) dalla giustizia internazionale.
Se Saif procedesse nel tentativo di essere accolto da uno Stato africano che non fa parte dello Statuto di Roma, l'ufficio del procuratore della Cpi ha fatto sapere che valuterà anche «la possibilità di intercettare velivoli nello spazio aereo per procedere ad un arresto». Ocampo ha assicurato che la Cpi «raddoppierà i suoi sforzi» perch´ siano eseguiti gli arresti non solo di Saif Al-Islam, ma anche dell'ex capo dei servizi segreti libici Abdallah Al-Senoussi, anche lui ricercato (e finora sfuggito) dalla giustizia internazionale.
Fonte: http://www.ilgiornale.it
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