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sabato 13 giugno 2009

Gheddafi al Senato - Roma 11/06/2009

La calorosa accoglienza al Senato della Repubblica Italiana da parte delle Istituzioni. Contestato solo dall' IDV.

Fonte: http://www.youtube.com/user/girmawinet

Video Gheddafi recevuto da Berlusconi a Palazzo Chigi...

Roma. Gheddafi ricevuto a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ma la Libia fa parte dell'Unione europea? Il dubbio potrebbe legittimamente venire a chi, passando questo pomeriggio davanti a Palazzo Chigi, guarda le bandiere esposte sul portone centrale della sede della presidenza del Consiglio dove si tiene l'incontro tra Silvio Berlusconi e Muhammar Gheddafi. La disposizione delle bandiere di Palazzo Chigi, infatti, forse per un errore, è quella prevista quando vengono esposti i vessilli di due Stati membri dell'Unione: al centro la bandiera blu stellata dell'Ue ed ai lati le bandiere nazionali dell'Italia e del Paese ospite (in questo caso quella verde della Libia). Visto che, però, la Libia non fa parte dell'Ue, la bandiera italiana, secondo le regole del cerimoniale, avrebbe dovuto sventolare dal pennone centrale, con da una parte il vessillo della Libia e dall'altra quello europeo.
Servizio di Anna Maria Tinghino

Fonte: http://www.youtube.com/user/wwwc6tvRoma

MUAMMAR GHEDDAFI E LE DONNE ROMA 12/6/2009

MUAMMAR GHEDDAFI E LE DONNE: L'incontro a Roma trà il leader Libico e l'imprenditoria femminile Italiana...

giovedì 11 giugno 2009

Chi è Gheddafi? La vita dello storico leader Libico!

Clicca sopra l'immagine per leggere la biografia
on-line dello storico Leader Libico Gheddafi...

Serracchiani e De Magistris su Gheddafi in Italia...

Il parere di Debora Serracchiani e Luigi de Magistris sulla visita a Roma del Colonnello Gheddafi ad 8 e Mezzo, puntata del 10 Giugno 2009...

Fonte: http://www.youtube.com/user/girmawinet

SILVIO BERLUSCONI...analisi psicologia del Premier!!!

Visto da Agadez, l'ultimo abbraccio tra il premier Silvio Berlusconi e il colonnello Muhammar Gheddafi è una beffa. In questa splendida città di fango rosso in mezzo al Sahara in Niger, l'accordo sull'immigrazione ratificato a Tripoli il 2 marzo scorso è già carta straccia. Da Agadez i camion e i fuoristrada stracarichi di emigranti africani che sperano di arrivare a Lampedusa, in Italia o in Europa hanno ripreso i loro viaggi verso la Libia. Il traffico è ripartito come ai tempi d'oro. Sotto lo sguardo indifferente e spesso interessato dell'esercito libico che controlla la pista di rocce e sabbia alla frontiera di Tumu, nel silenzio del deserto.
Gheddafi, a sud del Sahara, oggi è soltanto un esecutore di decisioni prese a Parigi. Per fermare o rallentare la marcia dei clandestini verso il loro futuro, Berlusconi dovrebbe piuttosto chiedere l'intervento del presidente francese Nikolas Sarkozy: perché la via ai trafficanti di uomini è stata riaperta proprio grazie alla guerra dei tuareg. Una guerra per l'uranio sostenuta dalla Francia nella regione di Agadez. Da novembre 2008 migliaia di persone sono passate dalla città rossa per andare a nord. Con un record di partenze tra gennaio e febbraio: quasi 10 mila ragazzi e ragazze in fuga dall'Africa occidentale. Dalla prossima estate capiremo se questa generazione di ventenni avrà trovato lavoro in Libia o apparirà nei telegiornali sui barconi alla deriva nel Mediterraneo. Il loro obiettivo, dicono, è arrivare in Italia o da qualche parte in Europa.
Il 24 febbraio Berlusconi ha incontrato Sarkozy. Ma non gli ha parlato di immigrazione. I due hanno discusso di ritorno all'energia nucleare in Italia. E di contratti per miliardi di euro da oggi al 2030 a vantaggio di Parigi. Areva, il colosso statale del nucleare francese, ha bisogno di nuovi clienti. Perché dal 2012 la società avrà così tanto uranio a disposizione che, per ammortizzare un investimento iniziale di 1,2 miliardi di euro, deve trovare subito qualcuno disposto a comprarlo. Altrimenti rischia di pagare cara la crisi finanziaria in cui è caduta. Tutto quell'uranio, però, non è ancora arrivato in Francia. Per il momento è in Niger, vicino ad Agadez: a Imouraren, sotto la sabbia nel mega-giacimento che comincerà a produrre fra tre anni, il secondo al mondo dopo McArthur River in Canada.
Quello che nella sua visita a Roma il 24 febbraio Sarkozy non ha detto a Berlusconi è che la Francia in Niger ha giocato una partita sporca. Come era abituata a fare in Africa ai tempi del generale Charles de Gaulle. E solo alla fine Areva è riuscita a strappare al Canada e alla Cina la concessione per il mega-giacimento di Imouraren. Ma Sarkozy nemmeno ha raccontato a Berlusconi che i tuareg, sostenuti dagli 007 francesi nei giochi di guerra, si sono rimessi a trafficare con gli emigranti che vogliono approdare in Italia. In fondo, si tratta sempre di energia e forza lavoro destinate ad alimentare l'economia europea. La differenza è che i minerali di uraninite trasformati in sali di uranio viaggiano protetti fino agli impianti di arricchimento in Francia. Gli emigranti sono invece sottoposti a ogni tipo di violenze e il 12 per cento muore prima di arrivare in Europa.
È italiano uno dei testimoni di questo gioco sporco francese. Un commerciante di Torino, T. P., 50 anni, fermato per immigrazione clandestina in Niger. Abitava ad Agadez. Ha trascorso qualche mese nel deserto con i guerriglieri tuareg. E quando ha tentato di lasciare il Niger è finito in commissariato. La polizia l'ha messo sotto torchio e lui che aveva il permesso di soggiorno scaduto, in cambio della liberazione ha dovuto raccontare quello che sapeva. Alla fine è stato espulso.

Fonte: http://www.youtube.com/user/vlang61

Gheddafi a Roma: il leader libico lascia Palazzo Chigi dopo l'incontro con Silvio Berlusconi!!!

Quelle che vedete sono le immagini che ho girato dalla galleria Alberto Sordi poco dopo le 20.00 del 10 giugno del 2009 nel momento in cui la "Guida" libica lascia Palazzo Chigi dopo aver visto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Per farvi comprendere quanto il Governo italiano non abbia lasciato nulla al caso vi segnalo la presenza di un'ambulanza della mezzaluna rossa in Piazza Colonna. Il numero delle macchine della polizia che segue Gheddafi è impressionante. I preparativi per la partenza sono durati almeno 15 minuti. Questa è la mia "sintesi". La macchina di Gheddafi è quella bianca che si vede passare al 4:51 del video.

Fonte: http://www.youtube.com/user/lanfranco65

Berlusconi abbraccia Gheddafi a Roma (10/06/2009)

L'incontro trà Berlusconi e Gheddafi in Italia...

Ruoppolo Teleacras - Berlusconi e Gheddafi...

Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 26 agosto 2008. Contro il dilagare dell'immigrazione clandestina verso Lampedusa. Il Ministro degli Interni, Maroni, annuncia: "Berlusconi vola in missione a Tripoli" (Per il video seleziona Alta qualità in basso a destra dello schermo)
Ecco il testo:
''Impossible mission'', missione impossibile. Perche' sono state tante le missioni da Roma a Cartagine. E tutte sono fallite. Non solo durante l'epoca romana. Nel recente passato consoli e centurioni sono partiti da Palazzo Chigi verso la Libia. Adesso sara' Silvio Berlusconi a bussare alla porta del Re Pirro del terzo millennio, Gheddafi. Lo stesso Gheddafi che, ironia della sorte, il 15 aprile dell' 86 lancio' due missili scud verso Lampedusa. L'obiettivo e' scongiurare un'altra guerra punica, piu' di 2mila anni dopo, quando Cartagine, adesso la Libia, si e' trasformata nella ''Saratoga'' dell'immigrazione clandestina, la base marina di lancio delle carrette dei migranti, centinaia al mese, migliaia ogni anno. Dopo le giornate dell'esplosione del Centro d'accoglienza di Lampedusa, quasi 2 mila presenze, un record senza precedenti storici, il Ministro degli Interni, Roberto Maroni, annuncia: '' Berlusconi sara' a Tripoli e firmera' un accordo''. Controlli incrociati tra motovedette italiane e libiche per frenare i flussi clandestini, per invertire subito la rotta delle barche con la prua verso Lampedusa. La domanda legittima: perche' gli altri tentativi di accordarsi con la Libia sono falliti ? E' lo stesso Maroni che risponde, senza usare mezzi termini o perifrasi del politichese: '' i libici vogliono piu' soldi''. Ed allora Berlusconi affila le armi della diplomazia e, forse, anche il suo portafogli sara' piu' pesante quando sara' a Tripoli. Forse Berlusconi, amico storico di Craxi, ricordera' a Gheddafi il favore dell'85, quando Craxi rifiuto' di consegnare agli Stati Uniti ed a Ronald Reagan i terroristi del dirottamento dell'Achille Lauro. Chissa', forse adesso sara' la volta buona.

Fonte: http://www.youtube.com/user/Bestiacane

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!