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martedì 24 dicembre 2019

BUON NATALE, BUONE FESTE E BUON ANNO NUOVO E CHE SIA UN 2020 DI PACE E SERENITÀ PER TUTTO IL MONDO!

BUON NATALE 2019 E BUONE FESTE DI FINE ANNO E INIZIO ANNO A TUTTI I POLITICI, ISCRITTI, ELETTORI E SIMPATIZZANTI DEL PARTITO DEMOCRATICO...AUGURI DI BUONE FESTE A TUTTI GLI INTERNAUTI DEL MONDO!!!

venerdì 6 dicembre 2019

Chinese machine for making building bricks - آلة صينية لصنع طوب البناء - Macchina Cinese per fabbricare mattoni per costruzioni edili... 中國製磚機

中國製磚機

 
لقد استثمرت الصين منذ فترة طويلة في أفريقيا من خلال تنفيذ سياسة اقتصادية ممتازة ، استثمارات مهمة تساعد الشعب الأفريقي على التقدم في المجتمع المدني والاقتصادي!  في هذه الحالة ، تبيع شركة صينية آلات صنع الطوب!  البريد الإلكتروني: linda@zcjk.com أو الموقع الإلكتروني: www.zcjk.com
 
China has long invested in Africa through the implementation of an excellent economic policy, important investments that help the African people to advance in civil and economic society!  In this case, a Chinese company sells brick-making machines!  The e-mail: linda@zcjk.com or website: www.zcjk.com
 
THE PRICE
La Cina ha da tempo investito in Africa attraverso l'attuazione di un'eccellente politica economica, importanti investimenti che aiutano il popolo africano ad avanzare nella società civile ed economica!  In questo caso, un'azienda cinese vende macchine per fabbricare i mattoni!  Contattare per info e-mail: linda@zcjk.com o visitate direttamente il sito web dell'azienda: www.zcjk.com
 

中國長期以來通過實施出色的經濟政策在非洲投資,這是有助於非洲人民在公民和經濟社會中進步的重要投資!在這種情況下,一家中國公司出售製磚機!聯繫信息電子郵件:linda@zcjk.com或直接訪問公司網站:www.zcjk.com
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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giovedì 14 novembre 2019

URINARE IN UNA FERMATA DEL BUS IN PUBBLICA PIAZZA, ASPETTANDO CHE L'AUTOBUS PARTA, POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO SIMBOLO DI DISSENSO CONTRO LA POLITICA DEI NOSTRI COMUNI IN ITALIA??? UNA DONNA MENTRE URINA IN PUBBLICO IMPRECA CONTRO TUTTO E CONTRO TUTTI...VIDEO DIVERTENTE...

UNA CITTADINA MASSESE CONTRO FASCISTI, NAZISTI, COMUNISTI...
E CONTRO IL SINDACO DI MASSA FRANCESCO PERSIANI (CENTRO-DESTRA)
UNA CITTADINA MASSESE CONTRO FASCISTI, NAZISTI, COMUNISTI...
E CONTRO IL SINDACO DI MASSA FRANCESCO PERSIANI (CENTRO-DESTRA)


LA SCOPERTA DI UN INSOSPETTABILE GRUPPO COMPOSTO DA 12 PERSONE, TRA CUI ANCHE APPARENTEMENTE INNOCUI IMPIEGATI DI BANCA, TUTTI RESIDENTI NEL SENESE E COLLE VAL D'ELSA (TOSCANA), APPARTENENTI ALL'EVERSIONE NERA, IN PRATICA VERI TERRORISTI DELL'ESTREMA DESTRA, CI FA CAPIRE COME OGGI IL LIVELLO DI GUARDIA DEMOCRATICA SI SIA ALZATO PERICOLOSAMENTE...LA NOSTRA COSTITUZIONE REPUBBLICANA SEMBRA TORNARE OGGI AD ESSERE MINACCIATA E MINACCIATA E' ANCHE LA NOSTRA LIBERTA' SOCIALE ED INDIVIDUALE, LA NOSTRA SICUREZZA CHE A RAGIONE, COME DICE L'EX-MINISTRO DEGLI INTERNI MARCO MINNITI, E' SOPRATTUTTO LIBERTA'! IL RAZZISMO E LE DISCRIMINAZIONI RELIGIOSE STANNO TORNANDO VIOLENTEMENTE DI MODA NEL NOSTRO VIVERE QUOTIDIANO, NESSUNO E' PIU' AL SICURO IN ITALIA ED IN EUROPA: NON SIAMO AL SICURO DENTRO LE NOSTRE CHIESE CRISTIANE COSI' COME NON SIAMO PIU' SICURI DENTRO UNA MOSCHEA O DENTRO UNA SINAGOGA...CIO' E' GRAVE!!! RICORDATE GLI ATTACCHI ALLE MOSCHEE IN SVEZIA DEL 15 MARZO 2019? A CHRISTCHURCH PRECISAMENTE...QUI A META' ARTICOLO PER CHI RIESCE POTRA' VEDERE IL VIDEO INTEGRALE DI UNO DEI RAZZISTI CHE HA POSTATO LA DIRETTA SU FACEBOOK MENTRE UCCIDEVA DECINE DI PERSONE A SANGUE FREDDO, PER LA SOLA COLPA DI ESSERE IMMIGRATI DI RELIGIONE ISLAMICA...UN VIDEO CHE RAGGELA IL SANGUE NON TANTO PER LE CRUDE IMMAGINI MA PER LA FREDDEZZA APPUNTO DI QUESTO RAGAZZO SVEDESE CHE UCCIDE SENZA RIMORSI E SENZA PIETA' PERSONE, ESSERI UMANI CHE MAGARI NON CONOSCEVA NEPPURE...ANCHE IN ITALIA APPUNTO SIAMO A RISCHIO E DOBBIAMO RINGRAZIARE TUTTE LE NOSTRE FORZE DELL'ORDINE E TUTTI GLI UOMINI DELLA NOSTRA INTELLIGENCE CHE SONO I MIGLIORI DEL MONDO, PER IL LORO LAVORO E LA LORO LOTTA QUOTIDIANA CONTRO TERRORISMO, EVERSIONE E MAFIE DI OGNI GENERE!!! IL PARTITO DEMOCRATICO RIMANE L'ULTIMO BALUARDO POLITICO IN ITALIA PER ARGINARE QUESTA FOLLIA CHE A 70 ANNI DALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE STA TORNANDO IN VOGA NELLA NOSTRA SOCIETA' E REALTA' DI TUTTI I GIORNI: QUELLO CHE E' IL RAZZISMO PIU' SCHIFOSO E BECERO!!!

12.11.2019 - COLLE VAL D'ELSA (SIENA) - (TOSCANA)  Le indagini sarebbero partite da alcune conversazioni sui social, intercettate dagli investigatori della Digos, che inneggiavano all'odio razziale, al fascismo e al nazismo. Gli indagati, intercettati, avevano l'intenzione di costituire, come spiegano gli investigatori, una "struttura qualificata pronta per ogni evenienza!" La Digos cerca nei campi gli ordigni lasciati dagli estremisti di destra, che sarebbero almeno NOVE.
 
 
L'ARSENALE RITROVATO DALLA DIGOS
L’intenzione era quella di far saltare la moschea di Colle Val d’Elsa, in provincia di Siena, sabotando le tubature del gas. Il piano è stato sventato dalla polizia di Firenze e Siena che ha notato la presenza costante attorno l’edificio di un uomo di 60 anni, ora agli arresti per detenzione illecita di esplosivo e parte di ordigni bellici. Con lui anche il figlio di 22 anni. 12 in tutto gli indagati per detenzione abusiva di armi correlata alla costituzione di un’associazione con finalità eversiva nell’operazione coordinata dalla Dda.
Gli agenti, insieme agli uomini della Digos, hanno perquisito casa, capannoni e uffici, nei comuni di Sovicille e Poggibonsi e nel centro di Siena, di proprietà degli indagati, tutti presunti appartenenti ad ambienti di estrema destra: da quanto appreso dalla forze dell’ordine, durante i controlli sarebbe stato trovato dell’esplosivo e dei residuati bellici, così come armi, alcune delle quali regolarmente dichiarate. Tanto da richiedere l’intervento degli artificieri.
Dalle intercettazioni della polizia è emersa l’ipotesi che gli indagati avessero l’intenzione di costituire, come spiegano gli investigatori, una “struttura qualificata pronta per ogni evenienza”, una sorta di “guardia nazionale repubblicana” chiamata a intervenire “armi alla mano, senza chiamare le forze dell’ordine e fare giustizia sommaria“. Si lamentavano però che “noi, come ci si muove, siamo non guardati a vista… di più !”.
La indagini restano aperte: “Al momento – precisa il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo – non abbiamo riscontri di correlazione con formazioni politiche di estrema destra già esistenti. La perquisizione è il primo atto di un’inchiesta ancora da sviluppare”. Le indagini sarebbero partite da alcune conversazioni, intercettate dagli investigatori della Digos sui social, che inneggiavano all’odio razziale e al fascismo: su Facebook il senese di 60 anni Andrea Chesi, dipendente della Banca Monte dei Paschi e nostalgico del fascismo e del nazismo, divulgava foto e scritte inneggianti le Ss, Adolf Hitler e Benito Mussolini.
L'ARSENALE RITROVATO DALLA DIGOS
Nel dettaglio: in una foto si vede il 60enne con addosso una mimetica delle Ss a bordo di un sidecar militare, in altre immagini l’uomo compare a Dongo, paesino sul Lago di Como dove venne catturato Mussolini nell’aprile 1945, intento a fare il saluto romano e mentre mima con le mani il gesto di sparare a un cartello dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani d’Italia. E ancora: una foto in cui il 60enne, che sulla sua pagina Facebook si qualifica come segretario della federazione di Siena del “Movimento Idea Sociale”, impugna un lanciarazzi e un album accompagnato dalla musica dell’inno ufficiale del partito nazista. Tra i 12 indagati c’è anche la moglie, di 52 anni, del 60enne. Sul profilo social della donna sono state pubblicate foto del marito davanti alla tomba di Mussolini a Predappio.
Secondo gli investigatori, il 60enne aveva l’abitudine di recuperare esplosivo da ordigni bellici inesplosi di cui era alla continua ricerca, sia nel territorio senese che in altre province. “Se devo tirare una pistolettata non mi faccio problemi… la destra estrema è una filosofia di vita“, diceva il 60enne intercettato.
 
IL VIDEO INTEGRALE DI UNO DEGLI ATTACCHI
 
Christchurch, il 15 Marzo 2019 ci fu l'attacco in due moschee in Nuova Zelanda: che causarono 49 morti. La strage  fu ripresa in diretta Facebook on-line...
 
 
Christchurch -  (SVEZIA) - "Sentivo le urla strazianti dei tanti colpiti a morte. Sono rimasto immobile, pregando Dio di essere risparmiato. I killer hanno ucciso alla mia destra e alla mia sinistra. Poi si sono spostati nella stanza dove pregavano le donne e da lì sono arrivate altre urla che non riesco a dimenticare. Siamo fuggiti in massa, coperti di sangue...". E' la drammatica testimonianza raccolta dalla Afp da uno dei sopravvissuti alla strage della moschea di Al Noor, una delle due colpite nella città neozelandese di Christchurch. Un uomo che non vuole dire il suo nome: "Sono ancora terrorizzato". Al Noor è una delle due moschee colpite ieri in Nuova Zelanda durante la preghiera del Venerdì. Qui un commando di quattro persone guidate da un ventottenne australiano, Brenton Tarrant, ha assassinato 41 persone, mentre altre otto sono morte in una seconda moschea. Tarrant e i suoi hanno trasmesso live su Facebook il massacro. Poco prima online aveva pubblicato un manifesto dove si descriveva come "un normale uomo bianco". E affermava: "Mi sono ispirato alla strage compiuta ad Utoya, in Norvegia, da Anders Breivik nel 2011. Voglio uccidere gli stranieri invasori".
Gli attacchi sono avvenuti intorno alle 13.40 ora locale - l'1.40 del mattino in Italia - è il bilancio delle vittime è di almeno quarantanove morti. Tanto che la premier della Nuova Zelanda Jacinta Arden ha subito affermato in diretta televisiva: "E' uno dei giorni più bui della Nuova Zelanda. Siamo davanti a un atto di violenza senza precedenti".
Il primo allarme è arrivato dalla moschea di Al Noor, dove c'erano almeno 300 persone raccolte nella preghiera del venerdì. I killer hanno prima attaccato la sezione maschile e poi si sono spostati nella sala preghiere femminile. Poco dopo il secondo assalto alla moschea di Masjid nel sobborgo di Linwood. La dinamica del secondo attacco non è ancora chiara, ma comporterebbe delle auto cariche di esplosivi. A sparare invece sarebbe stato un commando formato da 3 uomini e una donna, che la polizia è successivamente riuscita a fermare. Ma si teme che ci siano altri complici, parte di una rete molto più larga.
"Il ritrovamento di esplosivi" ha detto il commissario di polizia neozelandese, Mike Bush, durante la prima concitata conferenza stampa "sottolinea la serietà dell'attacco". Tanto più che nelle stesse ore il centro della città era pieno di giovani diretti alla loclale manifestazione per il clima degli studenti, che per ragioni di sicurezza è stata poi cancellata. Fra gli scampati ci sono anche gli atleti della nazionale di cricket del Bangladesh che stavano aspettando dei compagni di squadra in ritardo in un parco, proprio per recarsi alla preghiera nella moschee sotto attacco. Sono riusciti a fuggire tutti illesi: ma il match di sabato con la nazionale neozelandese è stato comunque cancellato.
Non sembrano esserci dubbi sul fatto che matrice dell'attacco è il razzismo anti islamico. Poco prima della strage sui social era infatti apparso un manifesto di 87 pagine "anti-immigrati e anti-musulmani" che è stato poi cancellato. Secondo le prime ricostruzioni uno dei killer è di nazionalità australiana: lo ha confermato anche il premier di quel paese, Scott Morrison. Si tratta di un uomo bianco, tra i 30 e i 40 anni che indossava un'uniforme militare quando ha aperto il fuoco. A rendere ancora più odioso l'episodio, è la comparsa, in un tweet postato da uno terrorirsti di una
lista di eventi storici e di nomi di assassini di migranti scritti su alcuni caricatori di armi automatiche, dove compare anche quello dell'italiano Luca Traini, che nel 2018 tentò una strage di migranti a Macerata ferendo sei persone. "Sono sconcertato" ha detto Giancarlo Giulianielli, il legale di Traini. "Sono certo che anche Luca condannerà la strage. Ha rivisto il suo gesto e lo ha stigmatizzato in pubblico".
Il live della strage trasmesso su Facebook, subito ritirato dalla rete, sta purtroppo ancora circolando. Al punto che la polizia della Nuova Zelanda ha "esortato con forza" media e popolazione a non condividere quei 17 minuti di sangue girati e postati da uno dei killer. Anche molti utenti hanno esortato i social a rimuovere le terribili immagini. E infatti si è subito mossa anche Facebook, con il portavoce locale, Mia Garlick, che poche ore dopo ha confermato che il video della strage è stato rimosso.Per ragioni di sicurezza tutte le moschee del Paese sono state chiuse. Evacuate anche molte scuole.

 



venerdì 8 novembre 2019

HAPPY BIRTHDAY BLOG MITROKHIN: OGGI IL BLOG DI ALEXANDER MITROKHIN COMPIE 12 ANNI...8 NOVEMBRE 2007 - 8 NOVEMBRE 2019...IL BLOG FUORI DALLE RIGHE!!!

HAPPY BIRTHDAY BLOG MITROKHIN: OGGI IL BLOG DI ALEXANDER MITROKHIN
COMPIE 12 ANNI...8 NOVEMBRE 2007 - 8 NOVEMBRE 2019
HAPPY BIRTHDAY BLOG MITROKHIN: OGGI IL BLOG DI ALEXANDER MITROKHIN
COMPIE 12 ANNI...8 NOVEMBRE 2007 - 8 NOVEMBRE 2019
 12 ANNI FA NASCEVA SUL WEB IL BLOG MITROKHIN, UN BLOG CHE E' SEMPRE STATO FUORI DALLE RIGHE
BUON COMPLEANNO!!!

giovedì 25 luglio 2019

20 LUGLIO 1969 - 20 LUGLIO 2019: A 50 ANNI DALLO SBARCO DEL PRIMO UOMO SULLA LUNA...

20 LUGLIO 1969 - LO SBARCO SULLA LUNA
LA PARODIA DEGLI IMAGINE DRAGONS
SULL'ALLUNAGGIO DEL 20 LUGLIO 1969
"On Top Of The World" (2013) 
 
U.S.A. (NASA) - L’obiettivo principale della missione Apollo 11 era portare per la prima volta un essere umano sulla Luna. E così è stato. Il 20 luglio del 1969 gli astronauti Neil Armstrong ed Edwin “Buzz” Aldrin furono i protagonisti del primo allunaggio nella storia dell’umanità.
La navicella spaziale partì il 16 luglio dal Kennedy Space Center e dopo circa tre giorni entrò nell’orbita lunare. A questo punto Amstrong e Aldrin si spostarono nel Modulo Lunare Eagle, mentre il terzo membro della missione, Michael Collins, rimase nel Modulo di Comando Columbia, la parte della navicella destinata a riportare gli astronauti sulla Terra.
Queste sono le prime immagini di un essere umano sulla Luna, viste nel 1969 in diretta da almeno 600 milioni di persone in tutto il mondo, nella versione restaurata dalla NASA.

Apollo 11
Emblema missione
Apollo 11 insignia.png
Dati della missione
OperatoreNASA
NSSDC ID1969-059A
SCN04039
Nome veicolomodulo di servizio e di comando di Apollo 11 e modulo lunare dell'Apollo 11
Modulo di comandoCM-107
Modulo di servizioSM-107
Modulo lunareLM-5
VettoreSaturn V SA-506
Codice chiamatamodulo comando:
Columbia
modulo lunare:
Eagle
Lancio16 luglio 1969
13:32:00 UTC
Luogo lanciocomplesso di lancio 39
Allunaggio20 luglio 1969
20:17:40 UTC
Mare della Tranquillità
0° 40′ 26,69″ N,
23° 28′ 22,69″ E
(based on the IAU
Mean Earth Polar Axis
coordinate system)
Durata EVA lunare2 h 31 min 40 s
Tempo su superficie lunare21 h 36 min 20 s
Ammaraggio24 luglio 1969
16:50:35 UTC
Sito atterraggioOceano Pacifico (13°19′N 169°09′W / 13.316667°N 169.15°W13.316667; -169.15)
Nave da recuperoUSS Hornet
Durata8 giorni, 3 ore, 18 minuti e 35 secondi
Peso campioni lunari21,55 chilogrammi (47,5 lb)
Proprietà veicolo spaziale
Peso al lancio45 702 kg
Peso al rientro4 932 kg
Parametri orbitali
Orbitaorbita selenocentrica
Numero orbite lunari30
Tempo in orbita lunare59 h 30 min 25,79 s
Apoapside lunare122,4 km
Periapside lunare100,9 km
Periodo2 h
Inclinazione1,25°
Equipaggio
Numero3
MembriNeil Armstrong
Michael Collins
Buzz Aldrin
 
Programma Apollo
Missione precedenteMissione successiva
Apollo 10Apollo 12
Apollo 11 fu la missione spaziale che portò i primi uomini sulla Luna, gli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin, il 20 luglio 1969 alle 20:17:40 UTC. Armstrong fu il primo a mettere piede sul suolo lunare, sei ore più tardi dell'allunaggio, il 21 luglio alle ore 02:56 UTC. Aldrin arrivò 19 minuti dopo. I due trascorsero circa due ore e mezza al di fuori della navicella, e raccolsero 21,5 kg di materiale lunare che riportarono a Terra. Il terzo membro della missione, Michael Collins (pilota del modulo di comando), rimase in orbita lunare mentre gli altri due erano sulla superficie; dopo 21,5 ore dall'allunaggio, gli astronauti si riunirono e Collins pilotò il modulo di comando Columbia nella traiettoria di ritorno sulla Terra. La missione terminò il 24 luglio, con l'ammaraggio nell'Oceano Pacifico.
Lanciata da un razzo Saturn V dal Kennedy Space Center, il 16 luglio alle 13:32 UTC, Apollo 11 fu la quinta missione con equipaggio del programma Apollo della NASA. La navicella spaziale Apollo era costituita da tre parti: un Modulo di Comando (CM) che ospitava i tre astronauti ed è l'unica parte rientrata a Terra, un modulo di servizio (SM), che forniva il modulo di comando di propulsione, energia elettrica, ossigeno e acqua, e un Modulo Lunare (LM). La navicella entrò in orbita lunare dopo circa tre giorni di viaggio e, una volta raggiunta, gli astronauti Armstrong e Aldrin si spostarono sul modulo lunare Eagle con cui discesero nel Mare della Tranquillità. Dopo aver messo piede sulla Luna e aver effettuato la prima passeggiata lunare della storia, gli astronauti utilizzarono lo stadio di ascesa di Eagle per lasciare la superficie e ricongiungersi a Collins sul modulo di comando. Sganciarono, quindi, Eagle prima di effettuare le manovre che li avrebbero portati fuori dall'orbita lunare verso una traiettoria in direzione della Terra ove ammararono nell'Oceano Pacifico il 24 luglio dopo più di otto giorni nello spazio.
La prima passeggiata lunare fu trasmessa in diretta televisiva per un pubblico mondiale. Nel mettere il primo piede sulla superficie della Luna Armstrong commentò l'evento come "un piccolo passo per [un] uomo, un grande balzo per l'umanità". Apollo 11 concluse la corsa allo spazio intrapresa dagli Stati Uniti e dall'Unione Sovietica nello scenario più ampio della guerra fredda, realizzando l'obiettivo nazionale che il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy aveva definito nel 1961 in occasione di un discorso davanti al Congresso degli Stati Uniti: "prima che finisca questo decennio, di far atterrare un uomo sulla Luna e farlo tornare sano e salvo sulla Terra".

 
 
Di seguito, alcune delle immagini più celebri
dell’iconica missione Apollo 11:
 

Neil Armstrong, Michael Collins, Edwin “Buzz” Aldrin
 











 
 

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!