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ACCADDE OGGI ESATTAMENTE 38 ANNI FA, IL 26 APRILE 1986: DISASTRO NUCLEARE DI #CERNOBYL! #URSS #CCCP #UNIONESOVIETICA #MOSCA #KIEV #RUSSIA #UCRAINA #PRYPIAT #STORIA

#AccaddeOggi esattamente 38 anni fa: #Sabato #26Aprile 1986, il disastro di #Černobyl' avvenne alle ore 1:23:46 del mattino,...

venerdì 21 dicembre 2018

mercoledì 19 dicembre 2018

北京(中國) - 2018年12月18日 - 中國國家主席習近平承諾“一個新的奇蹟,甚至更大,這將留下深刻印象的世界”:紀念40年改革開放的“奇蹟”的基礎有用解除擺脫貧困7.4億人,並把北京第二大經濟體的作用,習近平說,“5000年的文明,”沒有人能告訴中國,他們應該或不應該做的事情。“下一步的改革開放,不為” 。“沒有人是在一個位置,迫使中國人應該怎樣或什麼不應該做的”霸道“和”在其他國家或我們的步驟放棄“為代價的增長現在,他在慶典過程中添加習近平 - 下降而北京面臨挑戰的外交和貿易從美國王牌 - “我們必須堅決改革有什麼可以而且必須改變,我們必須堅決不改革有什麼不可以,不應該改變。”中國不CER習說,霸權及其發展“不會對他人構成威脅”。中國“將在犧牲別人追求的”從未自己的發展,“他在一個專門為亞洲,歐洲和非洲,皮帶道,這是他在2013年推出之間的基礎設施連接的主動通道放心羲和”不會放棄從來沒有其合法權益“。 “無論中國發展多少,我們都永遠不會尋求霸權,”他補充說。 - Il Presidente Cinese Xi Jinping promette "un nuovo miracolo, persino più grande, che impressionerà il mondo!"

XI JINPING - PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA POPOLARE CINESE E DEL
PARTITO COMUNISTA CINESE (PCC)
 
PECHINO (CINA) - 18 Dicembre 2018 - Il presidente cinese Xi Jinping promette "un nuovo miracolo, persino più grande, che impressionerà il mondo": commemorando i 40 anni d'apertura e riforme alla base del "miracolo" utile a sollevare dalla povertà 740 milioni di persone e portare Pechino al ruolo di seconda economia mondiale, Xi ha ricordato che "con una civilizzazione di oltre 5.000 anni "nessuno può dire alla Cina quello che deve o non deve fare". Avanti con apertura e riforme, no a "egemonia" e a "crescita a spese di altre nazioni o rinuncia al nostro passo". "Nessuno è nella posizione di imporre al popolo cinese cosa dovrebbe o cosa non dovrebbe fare". Ora, ha aggiunto Xi Jinping durante le celebrazioni - che cadono mentre Pechino fronteggia la sfida diplomatica e sul commercio da parte degli Usa di Trump - "dobbiamo risolutamente riformare quello che deve e può essere cambiato, e risolutamente non dobbiamo riformare quanto non può e non deve essere cambiato". La Cina non cerca l'egemonia, e il suo sviluppo "non pone minacce ad altri" ha detto Xi. La Cina "non perseguira' mai il proprio sviluppo a scapito di altri", ha assicurato Xi in un passaggio dedicato all'iniziativa di connessione infrastrutturale tra Asia, Europa e Africa, Belt and Road, da lui lanciata nel 2013, e "non rinuncerà mai ai suoi diritti e interessi legittimi". "Non importa quanto la Cina si sviluppi, non cercheremo mai l'egemonia", ha aggiunto.
 
 
Xi Jinping  _  (習近平T, 习近平S, Xí JìnpíngP; Pechino, 15 giugno 1953) è un politico cinese, Segretario generale del Partito Comunista Cinese dal 15 novembre 2012 e Presidente della Repubblica popolare cinese dal 14 marzo 2013.  La sua nomina a segretario avvenne al termine del XVIII Congresso del partito comunista del 2012. In tale occasione venne anche eletto capo della Commissione militare centrale del Partito Comunista Cinese.  Fa parte del gruppo dei Taizi, ovvero dei "principi rossi", che riunisce i figli e i nipoti dei protagonisti della "Lunga Marcia" e della vittoria del 1949, politicamente in una posizione mediana rispetto al Tuanpai, il gruppo degli ex giovani comunisti, e al gruppo di Shanghai, influenzato da posizioni liberiste. Il 15 novembre 2012 al termine del XVIII Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese Xi Jinping è stato eletto segretario generale del Partito Comunista Cinese. Nello stesso giorno è stato nominato anche capo della Commissione militare centrale. Si tratta delle due cariche più importanti all'interno del Partito Comunista Cinese, in precedenza detenute dal segretario uscente Hu Jintao. Il fatto che Xi Jinping abbia assunto in quest'occasione entrambi gli incarichi viene interpretato come un segno della compiuta transizione dalla vecchia alla nuova leadership. Il 14 marzo 2013, secondo una consuetudine che prevede che il segretario generale acceda alla massima carica istituzionale dello stato, Xi Jinping è stato eletto presidente della Repubblica dall'Assemblea nazionale del popolo, riunitasi per l'elezione del nuovo governo della repubblica. Xi e gli ideologi del partito hanno coniato l'espressione "Sogno Cinese" per descrivere il piano generale del leader per il futuro della Cina. Dal 2013 la frase è emersa a simbolo di una ideologia quasi ufficiale del partito. L'espressione prende probabilmente ispirazione dal concetto di Sogno Americano. The Economist ha notato come la natura astratta e apparentemente aperta del concetto, che non prescrive nessuna precisa politica, sia un cambiamento volontario rispetto al gergo altamente ideologico dei suoi predecessori. Sebbene il Sogno Cinese sia stato inizialmente interpretato come analogo al Sogno Americano (che enfatizza l'auto miglioramento e le opportunità individuali), l'uso dello slogan in contesti ufficiali dal 2013 ha assunto un carattere più nazionalista: la parola "Sogno" è stata costantemente collegata alla frase "la grande resurrezione della Nazione Cinese". Le implicazioni politiche del "Sogno Cinese" rimangono non chiare. Xi ha usato per la prima volta l'espressione durante un'importante visita al Museo nazionale della Cina, il 29 novembre 2012, in occasione di un'esibizione sulla "resurrezione nazionale". Da allora l'espressione è diventata lo slogan politico simbolo dell'era Xi. Xi Jinping ha affermato, l’8 giugno 2013, durante il suo incontro con il presidente americano Barack Obama, che il sogno cinese significa la prosperità del paese, la ripresa della nazione e la felicità del popolo. Ed è anche il sogno di cooperazione, di sviluppo, di pace e di win-win. Il sogno cinese è simile a quello americano, ed a quello del popolo di tutto il mondo, ossia, la ricerca alla felicità. Il 18 settembre 2017 i media di stato cinesi hanno annunciato che il Comitato centrale del Partito Comunista Cinese aveva deciso che la filosofia politica di Xi, comunemente chiamata "il pensiero di Xi Jinping" dai media occidentali, sarebbe entrata nella costituzione cinese. Xi ha parlato per la prima volta dei suoi "Pensieri sul Socialismo con Caratteristiche Cinesi per una Nuova Era" nel discorso di apertura del diciannovesimo congresso del partito nell'ottobre 2017. Il Comitato permanente dell'ufficio politico del Partito Comunista Cinese ha aggiunto, nel suo commento al discorso, "di Xi Jinping" dopo "Pensieri". Xi stesso ha descritto il Pensiero come parte di un più ampio progetto di "Socialismo con caratteristiche cinesi" (un'espressione che si deve a Deng Xiaoping) che vede la Cina a uno "stadio primario di socialismo". Nei documenti ufficiali del partito e nelle dichiarazioni dei colleghi di Xi, il Pensiero è definito una continuazione del Marxismo-Leninismo, del Pensiero di Mao Tse Tung, della Teoria di Deng Xiaoping, delle "Tre rappresentanze" e della Prospettiva di Sviluppo Scientifico. L'insieme di queste dottrine rappresenta il "Marxismo adattato alle condizioni cinesi" e alla situazione contemporanea. Il 24 ottobre 2017, nella sua ultima sessione, il Diciannovesimo Congresso del Partito ha approvato l'incorporazione del Pensiero di Xi Jinping nella Costituzione del Partito Comunista Cinese. Fin dalla sua elezione Xi ha affermato ripetutamente la supremazia del Partito Comunista, riprendendo le parole di Deng Xiaoping secondo il quale riforme economiche efficaci possono avere luogo solo sotto la guida di un partito unico. Secondo Xi il Partito Comunista è l'unico partito legittimo e costituzionale e da esso deriva la legittimità della così detta "linea di massa": in altre parole il partito rappresenta gli interessi della grande maggioranza delle persone comuni. Xi ha mostrato di prediligere un potere politico fortemente centralizzato come mezzo per una ristrutturazione economica di larga scala. Xi crede che la Cina debba seguire "il proprio cammino" e che un governo forte e autoritario sia parte integrale del "modello cinese", basato su un "sistema di valori socialista" visto come in contrapposizione ai valori occidentali. Così come il partito deve controllare la vita politica dello stato, le autorità centrali del partito devono esercitare un controllo completo e diretto su tutte le attività del partito. Ciò nonostante Xi e i suoi seguaci riconoscono le sfide alla legittimità della guida comunista, in particolare la corruzione dei funzionari di partito. La risposta a queste sfide, secondo il programma di Xi, è duplice: da una parte rinforzare il partito dall'interno, imponendo una stretta disciplina e iniziando un'ampia campagna anti-corruzione; dall'altra l'organizzazione di campagne propagandistiche sulla "linea di massa" nello stile di Mao.  Le politiche di Xi sono state definite come "economicamente liberali ma politicamente conservatrici" da Cheng Li della Brookings Institution. Xi è sposato con Peng Liyuan, sua seconda moglie, dal 1987. Peng è una cantante di discreto successo, nonché membro dell'Esercito Popolare di Liberazione e deputata al Comitato nazionale della Conferenza politica consultiva del popolo. La loro vita impegnata li tiene frequentemente separati. La coppia ha una figlia di nome Xi Mingze, che ha studiato a Harvard sotto pseudonimo, onde evitare possibili favoritismi.
 


sabato 15 dicembre 2018

Anche Frans Timmermans plaude ad un PARTITO DEMOCRATICO unito, il PD è attualmente il piu' grande PARTITO di SINISTRA in EUROPA, rappresentato dall'esercito degli EUROPARLAMENTARI usciti da quel fantastico 41 % di VOTI raccolti alle elezioni Europee del 2014; ma chi è Frans Timmermans, il candidato del Partito Socialista Europeo per il dopo Juncker?

FRANS TIMMERMANS
Frans Timmermans sarà il candidato del Partito Socialista Europeo, il principale partito europeo del centrosinistra, a prendere il posto di Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione Europea dopo le elezioni europee del 2019.
Timmermans verrebbe eletto presidente qualora il suo partito dovesse ottenere più seggi alle elezioi al Parlamento Europeo. Secondo il meccanismo dello Spitzenkandidat, infatti il partito europeo che avrà ottenuto più seggi avrà anche il diritto di indicare il presidente della Commissione.
Il Partito popolare europeo (Ppe) invece ha scelto come candidato il tedesco Manfred Weber. (qui il suo profilo). Ma chi è Frans Timmermans. Non tutti sanno che il politico olandese, nato a Maastricht il 6 maggio 1961, parla molto bene l’italiano ed è molto affezionato al nostro Paese. Perché? Semplice, ci ha passato diversi anni della sua infanzia. Nel 1972, a undici anni, infatti, si trasferì a Roma presso l’ambasciata olandese dove il padre era archivista.
Nella capitale ha conosciuto la Roma (la squadra di calcio, ndr) di cui è diventato un grande tifoso. “Dopo quarant’anni sono rimasto romano e romanista”, le sue parole.
Ogni tanto, quando gli impegni politici glielo permettono, lo si può trovare sugli spalti dell’Olimpico in compagnia del figlio e di qualche amico.
Oltre all’italiano Timmermans parla sei lingue. Ottima e lunga la carriera politica e diplomatica, iniziata nell’esercito olandese e proseguita per molti anni nel parlamento olandese.
È una persona molto stimata negli ambienti europei: fino a tre anni fa veniva descritto come un “astro nascente” del centrosinistra europeo.
Dal primo novembre 2014 è vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per la migliore legislazione, le relazioni interistituzionali, lo stato di diritto e la carta dei diritti fondamentali.
Juncker inoltre gli ha spesso assegnato compiti difficili e poco popolari, come negoziare il controverso accordo sui migranti con la Turchia.
Ora il grande salto? Riuscirà a conquistare la presidenza della Commissione Europea dopo le elezioni europee del 2019.
 

Fonte: L'Espresso settimanale
Fonte: L'Espresso settimanale
Fonte: L'Espresso settimanale
Appartenente al Partito del Lavoro (PvdA), è stato Ministro degli esteri dal 5 novembre 2012 al 17 ottobre 2014.
È stato un diplomatico e ha lavorato all'ambasciata olandese a Mosca.
Nel novembre 2018, in vista delle elezioni europee del 2019, viene indicato dal Partito del Socialismo Europeo come candidato alla presidenza della Commissione europea.
 


venerdì 14 dicembre 2018

LE PRIMAVERE ARABE DEL 2011 (FOMENTATE DAI PAESI OCCIDENTALI, IN PRIMIS STATI UNITI CON BARACK OBAMA - HILLARY CLINTON E DALL'UNIONE EUROPEA CON ANGELA MERKEL - NICOLAS SARKOZY) HANNO CAUSATO IL PIU' GRANDE DISASTRO UMANITARIO A LIVELLO PLANETARIO DOPO IL SECONDO DOPO-GUERRA! MILIONI DI CIVILI STERMINATI DURANTE LE GUERRE CIVILI IN LIBIA, SIRIA, EGITTO, IRAQ, LIBANO E YEMEN...IN SIRIA SOPRATTUTTO DOVE LA GUERRA CONTINUA DA 8 ANNI, SEI MILIONI DI SIRIANI HANNO LASCIATO IL PAESE, OLTRE UN MILIONE DI SIRIANI SONO DECEDUTI SOTTO I BOMBARDAMENTI O UCCISI DIRETTAMENTE DAI MILIZIANI DELL'ISIS, LA COMUNITA' CRISTIANA IN IRAQ ED IN SIRIA E' STATA COMPLETAMENTE CANCELLATA DALLA FACCIA DELLA TERRA: QUASI TUTTI STERMINATI, I POCHI SOPRAVISSUTI SONO EMIGRATI IN MEZZO MONDO! NEGLI ULTIMI 6 ANNI IN ITALIA SONO SBARCATI PIU' DI 500.000 PROFUGHI! NICOLAS SARKOZY IN PRIMIS, DOVREBBE ESSERE PROCESSATO PER AVER COMMESSO CRIMINI CONTRO L'UMANITA' CAUSANDO QUESTO DISASTRO: RIAPRIRE IL TRIBUNALE SPECIALE DELL'AJA OGGI E' DAVVERO UNA PRIORITA'!


















 
Fonte: www.focus.it 


I DUE IMPRENDITORI, UNO ITALIANO: CUCINELLI, UNO CINESE: JACK MA, HANNO CREATO AZIENDE CHE NONOSTANTE LA CRISI ECONOMICA, CONTINUANO A CRESCERE E CREARE PROFITTI, POSTI DI LAVORO E FATTURATI DA RECORD! TUTTO GRAZIE ALLA LORO ESPERIENZA MA SOPRATTUTTO GRAZIE ALLA LORO UMANITA'!!!

CUCINELLI: GRAZIE ALLA SUA GUIDA, LA SUA AZIENDA E' IN CRESITA
JACK MA HA FONDATO ALI BABA AZIENDA IN CRESCITA
DOPO AVER CREATO UN IMPERO ECONOMICO CON ALI BABA, JACK MA SI RITIRA DAL GRUPPO
 Fonte: www.lanazione.it


mercoledì 5 dicembre 2018

Tsunami in Iwaki City, Fukushima prefecture, Japan 2011 - Tsunami in Indonesia 2004 - Tutta la potenza distruttrice della natura...

Tsunami in Iwaki City, Fukushima prefecture
Tsunami in Iwaki City, Fukushima prefecture
 5 Biggest Tsunami Caught On Camera         


TENIAMOCI STRETTO QUESTO NOSTRO PARTITO DEMOCRATICO: IL PD SARA' PIU' FORTE DI PRIMA, NON CAMBIERA' NOME E NE SIMBOLO, SARA' RIFORMATO DALL'INTERNO...

ALLE EUROPEE 2019 VOTA PD
Esistono più di cento ragioni per lamentarsi del PD, partendo dai suoi ritardi per arrivare alle sue inadeguatezze e passando per il peso di portare su di sé le sacrosante aspettative di una comunità politica in carne e ossa che vi dedica ogni giorno tempo e passione.
Ma esiste una ragione che più di ogni altra deve spingerci a difenderlo dalla narrazione (o dall’auspicio) di certa stampa sulla sua “irrilevanza”: non sappiamo ancora quale sarà il profilo politico, la leadership e la sostanza dell’alternativa che alle prossime elezioni legislative si contrapporrà ai kamikaze gialloverdi; ma sappiamo con certezza che quell’alternativa non potrà che ruotare intorno al Partito Democratico, che in ogni caso ne rappresenterà l’asse centrale e il principale serbatoio di idee e di consenso. La possibilità stessa di sconfiggere il disegno nazionalpopulista, e con esso il trascinamento dell’Italia dentro il pozzo dell’isolamento e della decrescita, passa dunque per la tenuta e la ripresa di un PD capace sia di conservare il proprio elettorato sia di rivolgersi a quella parte del paese che si sta accorgendo del catastrofico inganno gialloverde.
Significa forse che dovremmo tenerci il PD così com’è? Ovviamente no: tutto (o quasi) andrebbe cambiato dentro e intorno al PD, anche perché fin dalla sua nascita troppo poco è stato fatto per adeguarne la forma e il funzionamento ad un contesto che andava già cambiando con ritmi rapidissimi. In questo senso la sconfitta del 4 marzo è solo parte di un problema più ampio, perché la crisi della rappresentanza politica che riguarda tutta Europa precede quella sconfitta di almeno un decennio e ha concorso anche fuori d’Italia all’affermazione delle ricette sovraniste.
Dalle nostre parti quella crisi ha assunto forme particolarmente violente e pericolose, che con Lega e Cinque Stelle si saldano in un attacco alle basi stesse della nostra convivenza repubblicana. Ragione di più per difendere uno strumento e una comunità che hanno resistito – persino nella sconfitta – alla valanga sovranista più di quanto non sia accaduto in altri paesi europei che non avevano conosciuto, come l’Italia dei primi anni Novanta, una crisi radicale dei vecchi partiti repubblicani e che per questo non si erano dovuti attrezzare come noi con partiti capaci non di frammentare ma di aggregare culture e tradizioni politiche diverse.
Dentro la casa del PD tutto è da migliorare, da rimettere in ordine, da allargare, da rendere più efficace e più inclusivo soprattutto verso quelle forme di protagonismo della società civile ed economica che finalmente segnalano l’aprirsi di una crepa sostanziale nel rapporto tra il governo e l’Italia reale. E in questo senso anche il congresso, per quanto tardivo, rappresenta la duplice occasione sia per un confronto laico e non troppo drammatizzato tra opzioni di leadership diverse, sia per una discussione sul paese che vorremmo dopo la sconfitta dei nazionalpopulisti.
Perché in fin dei conti quello che davvero conterà, quando gli italiani dovranno nuovamente scegliere a chi affidare le chiavi della casa comune, saranno le offerte politiche che sapremo mettere in campo. I kamikaze gialloverdi non si estingueranno per cause naturali né si consumeranno in un falò autoprodotto, ma saranno sconfitti da una proposta di governo alternativa. E prima di buttar via il famoso bambino con la famosa acqua sporca, teniamoci stretto un partito che anche nel momento più difficile della sua giovane storia sta mostrandosi capace di restarne l’unico baricentro possibile.
 
 
 

venerdì 30 novembre 2018

Kenya: Silvia Romano, vestita col niqab per non farla riconoscere? I sequestratori ormai sono circondati...si spera in una felice conclusione di questa terribile vicenda!

Kenya - La giovane volontaria, secondo fonti locali, è tenuta in ostaggio a Malindi, dove i rapitori "le hanno tagliato le treccine"!
Silvia Romano, la volontaria italiana rapita in Kenya, secondo quanto fonti locali "è stata costretta a indossare un niqab" che lascia scoperti solo gli occhi, e i sequestratori "le mettono fango sul viso e sulle mani" per non farla riconoscere. La giovane è tenuta in ostaggio a Malindi, dove i rapitori "le hanno tagliato le treccine". I malviventi sono però ormai "circondati" e "appare difficile" possano avanzare ulteriormente verso la Somalia. Secondo le fonti, "e' naturale che i rapitori abbiano fatto questo, perchè si trovano in una zona a prevalenza musulmana caratterizzata dalla presenza di tribù di origini somale, tra cui gli 'Orma' a cui appartengono i sequestratori. Si tratta di comunita' dedite alla pastorizia e all'agricoltura nelle quali il niqab è molto diffuso. Giorni fa, l'emittente keniana Ntv aveva riferito che alcuni abitanti della zona costiera, dove è stata rapita Silvia, "hanno visto la volontaria italiana con i suoi rapitori". Gli abitanti "delle comunità di Garsen e Bombi, coinvolti nelle ricerche, si sono addentrati nella foresta", ha affermato la tv. Intanto, la situazione sul campo lascia intuire - spiegano alcuni osservatori - che l'operazione per la liberazione della ragazza è entrata in uno stadio avanzato. A Garsen, oltre 100 chilometri a nord di Malindi, sede della base di polizia 'Tana Delta' dove opera il centro di coordinamento dell'operazione, i militari keniani supportati da agenti dell'intelligence italiana stringono sempre di più il cerchio attorno ai rapitori, stremati da giorni di clandestinità nella foresta circostante. Si ipotizza che la banda, secondo alcune fonti nella foresta ci sarebbero più di tre persone a tenere in ostaggio Silvia, volesse tentare la fuga attraversando il fiume Tanta, o forse navigandolo, verso le regioni somale dominate dagli Shabaab, uno dei pochi gruppi terroristici africani ancora legato ad Al Qaeda.
Fonte: www.tgcom24.com - www.lanazione.it

mercoledì 28 novembre 2018

VERSO IL CONGRESSO NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO: E' UFFICIALE, LE PRIMARIE CI SARANNO IL 3 MARZO 2019

PRIMARIE PD IL 3 MARZO 2019 - CONGRESSO PD
 













 






VERSO LE ELEZIONI EUROPEE 2019

Approvato il regolamento: il 2 Febbraio 2019 la convenzione nazionale, il 12 Dicembre 2018 il termine ultimo per presentare le candidature: la Direzione del Pd ha deciso: primarie il 3 Marzo 2019. Unanimità sul regolamento congressuale (con 4 astensioni).
Queste dunque le tappe verso il congresso #dem: convenzione nazionale il 2 Febbraio 2018, gazebo convocati per il 3 Marzo 2019, termine ultimo per la presentazione della candidature il 12 Dicembre 2018.
Darsi una leadership forte e una linea politica chiara. Il Congresso del Pd servirà a questo. Sembrano ovvietà. Però a nostro avviso bisognerebbe fare un po’ di chiarezza.
Secondo noi, per esempio, l’idea che nessun candidato ottenga il 50 per cento alle primarie è molto debole. Per il semplice fatto che ai gazebo verrà naturale polarizzare il voto sui due più forti emersi dai congressi di circolo. D’altronde finora è stato così: alle primarie sono sempre andati tre candidati e uno di loro ha preso più del 50.
Ma anche ove nessuno conquistasse la maggioranza e si dovesse decidere in Assemblea nazionale, secondo noi dovrebbe trattarsi di una proclamazione formale, essendo chiaro e condiviso che il primo arrivato alle primarie è il vincitore. Insomma, niente giochetti e meno che mai ribaltoni (tipo, il secondo e il terzo si mettono d’accordo contro il primo). Ci vorrebbe un agreement fra i tre candidati: chi arriva primo ai gazebo ha vinto, punto e basta. Se ha preso meno del 50% sarà un problema suo quello di rafforzarsi via via ma intanto il segretario è lui. Questa è la nostra personale convinzione.
Molti si lamentano della poca chiarezza circa le proposte dei vari candidati. Comprendiamo il rilievo ma confidiamo che nelle prossime settimane i candidati facciano capire meglio cosa vogliono e in cosa si differenziano fra loro. Sarebbe utile che producessero dei testi scritti – per carità, non di 100 pagine che non leggerebbe nessuno – nelle quali prospettare con chiarezza soprattutto due cose.
La prima riguarda la mitica “linea politica”. Cosa si vuol fare per accelerare la crisi del sistema gialloverde? Come si intende costruire un’ipotesi di governo riformista? Che tipo di rapporti si vogliono instaurare con pezzi fondamentali di società con cui si è perso il legame? Infine, che tipo di organizzazione si vuole dare ad un partito in gran debito di ossigeno? Non è poco. Ma a otto mesi dalla batosta del 4 marzo è ora di rialzarsi dal tappeto e guardare avanti: rendiamoci conto che qui è possibile che si vada a votare l’anno prossimo per le politiche (oltre che per le Europee).
Forse tenendo conto di questa obiettiva urgenza, ieri Walter Veltroni ha detto a Piazzapulita  che bisogna offrire  all’elettorato di Cinque Stelle un discorso “coinvolgente”: è talmente giusto che riteniamo che esso vada rivolto non solo a chi ha votato per Di Maio e Di Battista ma a tutti gli italiani. Cioè: bisogna avanzare una proposta “nazionale”, di governo, riformista. Per parlare ad un Paese che fra non molto avvertirà tutta la delusione per l’esperimento gialloverde ed avere una proposta di governo da sottoporre ai cittadini e alla forze politiche.
Infine, una notazione sulla questione della coincidenza fra segretario e candidato premier. Un forte leader di partito – un “capo” – è naturaliter candidato a palazzo Chigi. È lui la figura su cui il Pd deve puntare per candidarsi a governare. Il problema è che, rientrati (sciaguratamente) in un sistema proporzionale, bisognera fare i conti con gli alleati della coalizione, ed è possibile che questi ultimi non accetteranno il leader del Pd come capo del governo ma convergeranno su un’altra figura. E allora che si fa? Si sventola lo Statuto? Si ritorna dunque al gioco politico fra alleati: può non piacere ma è così. Qui non abbiamo la soluzione tecnica per dirimere la questione, ma il problema esiste. Tocca ai candidati prospettare la soluzione.
Con un lungo post su Facebook Matteo Richetti ha annunciato questa mattina il suo ritiro dalla corsa alla segreteria. Il senatore dem ha spiegato le motivazioni ed ha annunciato il suo sostegno a Maurizio Martina.
Richetti ha comunicato ai suoi sostenitori che Martina “ha accettato di fare sue le nostre proposte e il nostro stile. La nostra proposta su nuove generazioni, tirocini, praticantato, stage, protezione sociale europea, economia green sarà integralmente nel suo programma”.

Il messaggio

Ho promesso che avrei fatto politica diversamente. E’ il tempo di mantenere la promessa, anche se quando l’ho fatta credevo di darle vita in un altro modo. Arriva un tempo in cui servono fatti, per questo faccio spazio ad una nuova sfida. Servono gesti concreti che rendano credibili le parole. Piazza del Popolo me la ricordo. Molti mi chiedevano di candidarmi, ma tutti ancora di più ci chiedevano unità.
I nostri militanti li ho incontrati. Molti mi chiedevano di restare in campo, ma tutti ci chiedevano di non essere solo la somma di individualità.  I nostri elettori li ho ascoltati. Ho chiamato letteralmente al telefono anche quelli che non ci votano più. Nessuno ci chiedeva un nome solo. Un leader e basta. Tutti invece ci chiedevano di tornare credibili. Di chiudere con i litigi e le faide interne e di aprire al meglio della società.  Serve una alternativa forte, inclusiva, responsabile. Bisogna unire le forze.  Per me è difficile. Non potete capire quanto. 
Ma metto via ogni forma di ambizione per questo. Molti amici, incontrati in questi mesi intensi di iniziative e discussioni, mi hanno invitato a unire le forze, gli intenti, in un unico progetto con Maurizio Martina. Lui si è candidato dicendo “mi candido, anzi ci candidiamo”. Sono state le mie identiche parole. In tanti mi hanno chiesto un gesto di responsabilità. Un sacrificio personale. “Per andare oltre ogni tifoseria, pro e anti”. E’ stata anche la mia volontà. Oggi ho chiamato Maurizio. Gli ho promesso lealtà e sostegno, ma gli ho chiesto radicalità e coraggio. 
Maurizio ha accettato di fare sue le nostre proposte e il nostro stile. La nostra proposta su nuove generazioni, tirocini, praticantato, stage, protezione sociale europea, economia green sarà integralmente nel suo programma. Sosterremo Maurizio alla segreteria in una corsa comune, in cui contribuiremo con la nostra presenza, i nostri comitati, le nostre idee, alla campagna congressuale. 
Voglio dire una cosa, soprattutto ai più giovani: questo gesto di responsabilità, lo faccio soprattutto per voi. Per non sprecare il nostro percorso. Perciò, moltiplichiamo il nostro impegno, la nostra passione, il nostro entusiasmo. Non lasceremo nessuno solo. Porteremo le nostre idee in una esperienza grande, con generosità e disinteresse. Raccogliamo l’invito a lavorare insieme, ad essere generazione che prepara le prossime, a faticare e studiare, a chiederci cosa dare prima di cosa prendere.
Anche questo, soprattutto questo, è fare politica #diversamente.

I candidati alla segreteria

Nonostante il ritiro di Matteo Richetti la corsa alla segreteria dem rimane a 7, infatti a Boccia, Corallo, Damiano, Martina, Minniti e Zingaretti si è unita Maria Saladino, iscritta al Partito democratico dal 2014 e già candidata alle ultime Elezioni Europee nel Collegio Italia Meridionale.
 

 
 

lunedì 26 novembre 2018

25 Novembre: "NON UNA DI MENO" - Non dimentichiamo in questa giornata internazionale contro la violenza sulle donne, non solo tutte coloro che sono state assassinate, ma anche tutte quelle che sono sopravvissute ai sopprusi ma che hanno con sé i segni indelebili di questi atti scellerati ed inumani!

Non solo assassinate, spesso anche sfregiate con l'acido! La follia degenerativa della gelosia, apice dell'egoismo più bieco dei sentimenti umani, scatena nella mente degli uomini quel pensiero per cui: "Meglio saperti morta piuttosto che di un altro!" O peggio: colpire nel più profondo della femminilità, cancellare la bellezza ed i connotati della donna, renderla mostruosa agli occhi degli altri uomini, renderla INDESIDERABILE al resto della popolazione maschile! Chi sfregia con l'acido a volte è peggio di un assassino...invito i parlamentari del Partito Democratico a varare una legge per cui, chi acquista taniche o barattoli di un qualsiasi acido o soda caustica, venga immediatamente registrato e segnalato alle forze dell'ordine, così come succede per il porto d'armi...cittadini che non hanno consorzi, cooperative o imprese agricole, chi non fa un mestiere attinente all'utilizzo di sostanze chimiche altamente pericolose e nocive, per legge gli dovrebbe  essere impedito l'acquisto di questi materiali se non sotto una seria e comprovata giustificazione! Perché ad oggi se un uomo anche appena 18enne, entra in una ferramenta o acquista barattoli di sostanze chimiche online, può farlo liberamente senza darne conto a nessuno...così come ha fatto colui che ha avvelenato un'intera famiglia con il veleno acquistato proprio via web...veleni per topi, acidi e sostanze chimiche varie, soda caustica...sono come vere e proprie armi!
 
 
 

Storia
 

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
L'Assemblea Generale dell'ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981.
Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Il 25 novembre 1960, infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.

In Italia

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
In Italia solo dal 2005 alcuni centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata. Ma negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty International celebrano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali.
Nel 2007 almeno 100.000 donne (40.000 secondo la questura) hanno manifestato a Roma "Contro la violenza sulle donne", senza alcun patrocinio politico. È stata la prima manifestazione su questo argomento che ha ricevuto una forte attenzione mediatica, anche per le contestazioni che si sono verificate a danno di alcuni ministri e di due deputate. Nel 2016, il 26 novembre, il movimento delle donne, organizzato intorno alla sigla "Non una dimeno" scende sulle strade di Roma in una imponente manifestazione contro la violenza alle donne con la presenza di 200.000 donne.
Dal 2006 la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna promuove annualmente il Festival "La violenza illustrata", unico festival nel panorama italiano interamente dedicato alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Ormai centinaia di iniziative in tutta Italia vengono organizzate in occasione del 25 novembre per dire no alla violenza di genere in tutte le sue forme.
 
Fonte: www.wikipedia.it
25 NOVEMBRE - GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

venerdì 23 novembre 2018

giovedì 22 novembre 2018

FINALMENTE I CITTADINI ITALIANI HANNO PIÙ TUTELE: IN TOSCANA GRAZIE AL PD (fonte: IL TIRRENO)

In Toscana grazie al gruppo consigliare del PARTITO DEMOCRATICO, i cittadini Italiani non saranno più discriminati o penalizzati all'interno delle graduatorie per l'assegnazione degli alloggi popolari! #PD - #PARTITODEMOCRATICO
 

sabato 17 novembre 2018

giovedì 13 settembre 2018

김정일 국방 위원장 축하드립니다. 김정은과 북한 주민들에게 평화, 사회 경제적 진보, 평화로운 삶을위한 축복을 전하는 위대한 지도자의 축하 !!! 1948 년 9 월 9 일 북한 인민 공화국에서 태어났다. ... 42 년 전 위대한 북한 공산당 탄생 ! - Congratulations to Chairman Kim Jong Il. Congratulations to Kim Jong Un and the great leader of peaceful, socio-economic progress and peaceful life for the North Korean people! He was born on September 9, 1948, in the People's Republic of North Korea. ... 42 years ago, the Great North Korean Communist Party was born! - La Corea del Nord ha festeggiato i suoi 70 anni! (1948 - 2018) - 시진핑 (중국) : 북한의 건국 기념일의 70 주년에 대한 축하의 메시지 ...

김정일 국방 위원장 축하드립니다. 김정은과 북한 주민들에게 평화, 사회 경제적 진보, 평화로운 삶을위한 축복을 전하는 위대한 지도자의 축하 !!! 1948 년 9 월 9 일 북한 인민 공화국에서 태어났다. ... 42 년 전 위대한 북한 공산당 탄생 !

김정일 국방 위원장 축하드립니다. 김정은과 북한 주민들에게 평화, 사회 경제적 진보, 평화로운 삶을위한 축복을 전하는 위대한 지도자의 축하 !!! 1948 년 9 월 9 일 북한 인민 공화국에서 태어났다. ... 42 년 전 위대한 북한 공산당 탄생 !
Congratulations to Chairman Kim Jong Un. Congratulations to Kim Jong Un and the great leader of peaceful, socio-economic progress and peaceful life for the North Korean people! He was born on September 9, 1948, in the People's Republic of North Korea. ... 42 years ago, the Great North Korean Communist Party was born!
 
9 Settembre 2018 (Pyongyang) - La parata è stata caratterizzata da molte unità dell’Esercito che a passo d’oca e perfettamente sincronizzate hanno lasciato la piazza ai gruppi civili, agli infermieri, agli studenti e ai lavoratori edili.
Alla fine della parata di due ore, Kim Jong Un ha alzato il braccio dell’inviato speciale cinese, Li Zhanshu, che è anche il terzo membro del Partito Comunista Cinese, in segno di ritrovata sintonia dell’antica amicizia tra i due popoli, anche se l’assenza del presidente cinese Xi Jinping potrebbe indicare che Pechino ha ancora qualche riserva sulle iniziative di Kim.
 di quest’anno sono state l’assenza dei missili balistici di ultima generazione e il tono, relativamente più soft, usato da Kim Yong Nam, capo del parlamento della Corea del Nord, nel suo discorso di apertura, in cui ha sottolineato gli obiettivi economici del regime, non la sua potenza nucleare, anzi ha invitato i militari a lavorare per costruire l’economia del Paese.
L’assenza di missili balistici a lungo raggio e intercontinentali, che lo scorso anno hanno infastidito il Presidente Trump, culminato con una raffica di insulti reciproci, è stata una scelta importante tesa ad allentare le tensioni tra i due Paesi. 
Nonostante il summit di Singapore, il dialogo sembra attraversare una fase di stallo. Il presidente Donald Trump, ha fatto sapere che Kim Jong Un gli ha inviato una lettera da cui si aspetta una risposta “positiva”. La lettera: è stata consegnata ieri al confine del 38esimo parallelo e recapitata a Mike Pompeo.
Domani Kim Jong Un incontrerà a Pyongyang il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in per discutere di come muovere dal su accennato impasse sulle sue armi nucleari.

 
2018년 9월 9일 (평양) - 퍼레이드는 거위 단계에서 많은 육군 부대에 의해 표시되었다 완벽 시민 단체, 간호사, 학생 및 건설 노동자에 사각형을 왼쪽으로 동기화 된.
2 시간 끝에서, 김정일은 퍼레이드도, 두 사람 사이의 고대 우정의 새로 발견 된 조화의 기호에 중국 공산당의 세 번째 멤버 인 중국의 특사 암, 리 Zhanshu를 제기 사이진핑 (Xi Jinping) 중국 대통령의 부재로 인해 베이징이 여전히 김 위원장의 이니셔티브에 대해 일부 유보를하고 있음을 알 수있다.
 올해는 그가 경제 목표를 강조하는 그의 개회사에서 김영남 북한의 의회의 머리에 의해 사용되는 비교적 부드러운 탄도 미사일과 톤, 최신 세대의 부재있다 반대로 원자력 발전소는 국가 경제 건설을 위해 군대를 초청했다.
상호 모욕의 공세와 남중 대통령 트럼프 짜증 한 지난해 장거리 탄도 미사일과 대륙간 항공편의 부재는, 두 나라 사이의 긴장을 완화하기위한 중요한 결정이었다.
싱가포르 정상 회의에도 불구하고 대화는 교착 상태를 겪고있는 것으로 보입니다. 도널드 트럼프 (Donald Trump) 대통령은 김정은이 "긍정적 인"대답을 기대하는 편지를 김정은에게 보냈다고 말했다. 이 편지는 어제 38 번 국경에서 전달되어 마이크 폼페이 (Mike Pompey)에게 전달되었습니다.
내일 핵무기를 통해 언급 한 막 다른 골목에서 이동하는 방법을 논의하기 위해 평양에서 김정은, 한국 문재인 대통령을 만날 것입니다.
 
시진핑 (중국) : 북한의 건국 기념일의
70 주년에 대한 축하의 메시지
 
9 월 3, 일반 클릭당 비용 (CPC) 중앙위원회 비서와 중국 상태, 시진핑의 머리, 김정은, 국무원의 북한 조선 로동당의 사장 겸 회장의 축하의 메시지를 보냈습니다 북한 국경일 70 주년. 그의 메시지에서 시진핑은 조선 민주주의 인민 공화국의 건국 70 주년에 즈음하여, 중국 공산당, 중국 정부, 중국 사람들의 그 자신의 이름 대신에, 대통령에 따뜻한 축하와 진심으로 소원을 표현했다 사이핑은 북한 노동당, 북한 정부, 북한 주민들에게 북한을 통치하고 있으며, 조선 민주주의 인민 공화국 창립 이래 70 년 동안 북한 주민들은 혁명의 원인과 사회주의의 건설에서 뚜렷한 성공을 얻었다. 최근 몇 년 동안 북한 대통령은 북한 사회당의 원인을 새로운 역사적 국면으로 만들기 위해 일련의 긍정적 인 조치를 취하고 경제적 사회적 발전 측면에서 중요한 결과를 달성하면서 북한 당과 국민을 이끌었다. 무엇있는 중국의 대통령이 그가 말했다 것은 진심으로 felice.Xi 금평 중국과 북한이 좋은 이웃임을 강조했다. 전통적 양국 간 우호 관계는 양측 모두에게 공통적 인 부를 나타낸다. 당과 중국 정부는 친절한 협력 중국과 북한에 대한 높은 관심을 지불; 보안, 통합하고 중국 - 북한이 당과 중국 정부의 지속적인 오리엔테이션있는 최선의 방법으로 개발할 수 있습니다. 올해 시진핑은 우리가 더 양국 관계의 발전 방향을 명확히 할 수있는 북한의 대통령, 세 회담을했다. 시진핑은 양국 및 그 국민에게 더 큰 혜택을 가져다 함께 북한, 중국과 북한의 건강하고 안정적인 장기 발전의 대통령 홍보뿐만 아니라 지역의 평화와 안정을 촉진 할 것이다.

 
 
September 9, 2018 (Pyongyang) - The parade was characterized by many units of the Army which, in perfect synchronization, left the square to the civil groups, nurses, students and construction workers.At the end of the two-hour parade, Kim Jong Un raised the arm of the Chinese special envoy, Li Zhanshu, who is also the third member of the Chinese Communist Party, as a sign of a newfound understanding of the ancient friendship between the two peoples, even if the absence of Chinese President Xi Jinping could indicate that Beijing still has some reservations about Kim's initiatives.
 
this year was the absence of the latest generation ballistic missiles and the relatively softer tone used by Kim Yong Nam, head of the North Korean parliament, in his opening speech, in which he highlighted the economic objectives
of the regime, not its nuclear power; on the contrary, it invited the military to work to build the country's economy.The absence of long-range and intercontinental ballistic missiles, which last year annoyed President Trump, culminating with a flurry of mutual insults, was an important choice aimed at easing tensions between the two countries.Despite the Singapore summit, the dialogue seems to be going through a deadlock. President Donald Trump said that Kim Jong Un sent him a letter from which he expects a "positive" answer. The letter was delivered yesterday at the border of the 38th parallel and delivered to Mike Pompey.Tomorrow Kim Jong Un will meet with South Korea's president Moon Jae-in in Pyongyang to discuss how to move from the aforementioned impasse on his nuclear weapons.
 
Xi Jinping (China): congratulatory message for the
70th anniversary of the National Day of North Korea
 
On 9 September, the Secretary-General of the CCP Central Committee and Chinese Head of State, Xi Jinping, sent a congratulatory message to Kim Jong-un, chairman of the North Korean Labor Party and president of the Council of State, for the 70th anniversary of the National Day of North Korea.In his message, Xi Jinping said that on the occasion of the 70th anniversary of the founding of the Democratic People's Republic of Korea, on behalf of the Chinese Communist Party, the Chinese government, and the Chinese people, he expressed his warm congratulations and sincere wishes to the president from North Korea, and through him, to the North Korean Labor Party, the North Korean government and the North Korean people.Xi Jinping said that in the 70 years since the founding of the Democratic People's Republic of Korea, the North Korean people have achieved an evident success in the cause of the revolution and the construction of socialism. In recent years, the North Korean president has led the North Korean Party and people, implementing a series of positive measures and achieving important results in terms of economic and social development, causing the cause of North Korean socialism to enter a new historical phase. What the Chinese president said was genuinely happy.Xi Jinping stressed that China and North Korea are good neighbors. Traditional bilateral friendship represents a common wealth for both sides. The Chinese Party and Government pay close attention to the Sino-North Korean friendly cooperation relations; guaranteeing, consolidating and developing Sino-North Korean relations in the best possible way are the firm orientation of the Chinese Party and government. This year Xi Jinping had three talks with the president of North Korea, which made it possible to further clarify the direction of the development of bilateral relations. Xi Jinping intends to promote, together with the President of North Korea, a healthy and stable long-term development of Sino-North Korean relations, bringing even better benefits to the two countries and their peoples, as well as fostering regional peace and stability.
 
Xi Jinping (Cina): messaggio di congratulazioni per il 70esimo anniversario della Giornata nazionale della Corea del Nord
 
Il 9 settembre il segretario generale del Comitato centrale del PCC e capo di Stato cinese, Xi Jinping, ha inviato un messaggio di congratulazioni a Kim Jong-un, presidente del Partito del Lavoro della Corea del Nord e presidente del Consiglio di Stato, per il 70esimo anniversario della Giornata Nazionale della Corea del Nord. Nel suo messaggio, Xi Jinping ha affermato che in occasione del 70esimo anniversario della fondazione della Repubblica Democratica Popolare di Corea, a nome del Partito Comunista Cinese, del governo cinese, del popolo cinese e a nome suo, esprime calorose congratulazioni e un sincero augurio al presidente della Corea del Nord, e attraverso di lui, al Partito del Lavoro della Corea del Nord, al governo nordcoreano e al popolo nordcoreano.Xi Jinping ha affermato che, nei 70 anni trascorsi dalla fondazione della Repubblica Democratica Popolare di Corea, il popolo nordcoreano ha ottenuto un successo evidente nella causa della rivoluzione e della costruzione del socialismo. Negli ultimi anni, il presidente nordcoreano ha guidato il Partito e il popolo nordcoreani, attuando una serie di misure positive ed ottenendo  importanti risultati in termini di sviluppo economico e sociale, facendo sì che la causa del socialismo nordcoreano entrasse in una nuova fase storica. Cosa di cui il presidente cinese si è detto sinceramente felice.Xi Jinping ha sottolineato che la Cina e la Corea del Nord sono buoni vicini. L'amicizia tradizionale bilaterale rappresenta una ricchezza comune per le due parti. Il Partito e il governo cinesi prestano alta attenzione alle relazioni di cooperazione amichevole sino-nordcoreane; garantire, consolidare e sviluppare nel migliore dei modi le relazioni sino-nordcoreane sono il fermo orientamento del Partito e del governo cinesi. Quest'anno Xi Jinping ha avuto tre colloqui con il presidente della Corea del Nord, che hanno permesso di chiarire ulteriormente la direzione dello sviluppo delle relazioni bilaterali. Xi Jinping intende promuovere, insieme al presidente della Corea del Nord, uno sviluppo sano e stabile di lungo periodo delle relazioni sino-nordcoreane, portando ancora migliori benefici ai due paesi e ai rispettivi popoli, oltre che favorire la pace e la stabilità regionale.
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 


ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!