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19 MARZO FESTA DEL PAPÀ ❤️ AUGURI A TUTTI I BABBI, PADRI, PAPÀ DEL MONDO!

#19marzofestadelpapà: anche i papà e i babbi più deboli e fragili, per i propri figli sono EROI! Buona #festadelpapà a tutti i...

domenica 25 maggio 2008

Torri Gemelle...

Le immagini più significative di quell'11 Settembre 2001...

UFO vicino alle Torri Gemelle?

Un elicottero riprende uno strano oggetto non identificato di fianco alle Torri Gemelle a New York...

TG1 dell' 11 Settembre 2001...

Così dava la notizia il TG1 RAI...

11 settembre 2001...

I misteri del più grave e grande attentato terroristico dei nostri giorni...

11 settembre 2001 - (Torri Gemelle) Particolari Strani...

Alcune anomalie di quel tragico giorno dell'attentato alle Torri Gemelle di New York...

11 settembre 2001: Strano oggetto sotto il boeing?

Che cosa c'era attaccato alla pancia dell'areo di linea che si schiantò contro la torre Sud del WTC a New York nella mattina dell'11 Settembre 2001? Ancora tanti sono i misteri...

I misteri dell'attentato: 11 settembre 2001...

Un documentario Americano sulla tragedia dell'attentato avvenuto nel fatidico 11 Settembre 2001 a New York cerca di svelare alcuni inquietanti interrogativi...ancora quanti misteri non sono stati svelati all'opinione pubblica Mondiale???

Mafia Italiana...

Le principali Mafie Italiane...

LATITANTI RICERCATI: MAFIA - CAMORRA - NDRANGHETA!

Una sequenza fotografica dei tanti uomini ricercati per reati di Mafia! Spesso e volentieri pluriomicidi e assassini lasciati a piede libero dallo Stato Italiano!!!

'Ndrangheta 6 morti (San Luca, Duisburg)

Mafia, Camorra, 'Ndrangheta, Sacra Corona Unita...le principali organizzazioni criminali che da almeno 50 anni e oltre stanno mettendo in ginocchio le regioni del Sud e l'intera Nazione, con la complicità inoltre di una parte dello Stato corrotto e colluso, queste organizzazioni criminali che sono le dirette responsabili di migliaia e migliaia di morti, oltrechè dei traffici illeciti di droga, denaro sporco, armi, prostitute e immigrazione clandestina!!!

Camorra a Napoli e in Campania...

La piaga del crimine organizzato che mette in ginocchio il popolo Italiano...con la complicità dello Stato Italiano colluso con la Mafia e la Massoneria!!!

Spazzatura a Napoli...

Ecco come, nel 2007, la Politica Italiana collusa con la Mafia, la Camorra, la 'Ndrangheta e la Massoneria...ha ridotto il Sud Italia! La bellissima Napoli invasa dai rifiuti di ogni genere!!! I finanziamenti Statali ed Europei che servivano per la costruzione di nuove discariche, per la costruzione di inceneritori e che servivano alla costruzione di impianti per il riciclo della spazzatura...sono stati destinati alla Mafia ed ai Politici corrotti!!! Il Presidente della Regione Campania Bassolino ed il Sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino, da decenni politici locali della vecchia guardia della Democrazia Cristiana Campana, sono i diretti responsabili del disastro ecologico perchè in 15 anni non hanno saputo o meglio, non hanno avuto la precisa volontà di intervenire per risolvere il grande problema dello smaltimento dei rifiuti!!! Già come si diceva poc'anzi, lo Stato Italiano, soprattutto al Sud, non è mai veramente esistito ed anzi è sempre stato colluso con la Mafia, la Camorra, la 'Ndrangheta e la Massoneria degli affaristi e speculatori edilizi!!!

I giorni della faida!

L'Italia in mano alla Mafia, alla Massoneria, alla Politica collusa con il malaffare...uno Stato da demolire e ricostruire completamente!!!

Ruoppolo Teleacras - Scarcerato Giuseppe Riina!

Terribile...documento sulla liberazione del figlio di Riina! Il figlio del Boss sanguinario, complice col padre, diventa a sua volta un Boss Mafioso!!! L'Italia Repubblica delle Cosche Mafiose...la Democrazia non esiste più in Italia!!!

Mafia, il figlio del boss Riina esce dal carcere!

Ecco ciò che succede in Italia...lo Stato Italiano garantisce la libertà ai Mafiosi ed agli assassini e perseguisce gli innocenti, gli onesti...

Riina il Boss Mafioso depone in aula!

Il Boss dei Boss depone in aula di giustizia...il sanguinario Totò Riina ha comandato la Mafia Siciliana per 40 anni...una parte dello Stato Italiano è stato complice dei suoi crimini più efferrati, soprattutto è stato complice dell'assassinio dei Giudici Falcone e Borsellino, lo Stato Italiano ha permesso alla Mafia di comandare nel Sud del Paese per arricchirsi a sua volta...moltissimi politici si sono arricchiti facendo affari illeciti con la Mafia!!! Collusione, concussione, corruzione...la Democrazia è stata demolita da questi intrecci criminali!!!

Richieste di Toto Riina allo Stato!

Toto Riina, il Capo dei Capi, il Boss dei Boss, il supremo Capo Mafioso, sanguinario, duro, grezzo, spietato...per 40 anni ha fatto il bello e cattivo tempo in Sicilia, ha comandato ed ha dettato regole e leggi per tutta la Mafia Siciliana!!! Ed è il responsabile di migliaia di omicidi, ma soprattutto è il responsabile dell'uccisione dei Giudici Falcone e Borsellino!!!

I protagonisti del Maxiprocesso di Palermo!

Il maxi-processo alla Mafia...i successi giudiziari dei Giudici Falcone e Borsellino vengono resi vani da uno Stato assente, colluso, corrotto...lo Stato della Repubblica Italiana, la Prima Repubblica nata dalle ceneri della Resistenza Partigiana!!! La Democrazia malata nata dal sangue della guerra civile del '43-'45!!!

La sentenza del Maxiprocesso di Palermo!

La sentenza del maxi-processo alla Mafia degli anni '80...

Buscetta e la Mafia sfila al Maxiprocesso di Palermo!

Il grande maxi-processo contro la Mafia degli anni '80, causa prima della condanna a morte dei Giudici Falcone e Borsellino!!!

Totò Cuffaro non partecipa alla commemorazione di Falcone!

Il Presidente della Regione Sicilia Cuffaro ed i suoi amici Politici collusi con i Mafiosi non partecipa alla commemorazione della morte del Giudice Falcone! Come abbiamo visto prima, Cuffaro nel 1992 già aveva attacato pubblicamente Falcone quando ancora era in vita durante la trasmissione TV del Maurizio Costanzo Show! L'altra metà di un'Italia vergognosa...l'Italia del potere Massonico-Mafioso che affama il suo popolo!!!

Paolo Borsellino si scaglia contro i politici!

Subito dopo l'uccisione del Giudice Falcone, Paolo Borsellino evidenzia in un'intervista l'anomalia della classe politica Italiana: anche il Giudice sapeva che una parte della classe politica Italiana era collusa con la Mafia e con la Massoneria!!! Lo Stato specialmente in Sicilia non è mai esistito realmente...tutt'oggi lo Stato nel Sud Italia è debole, non è presente!!!

Folla inferocita contro i politici ai funerali di Borsellino!

"E' finito tutto!" Il Giudice Caponnetto dopo l'uccisione di Falcone e Borsellino così si esprime! La Sicilia oramai è in balia completa della Mafia, il Sud Italia è in balia della criminalità organizzata, l'intera Italia è in balia della Mafia, della Massoneria, della Politica corrotta e collusa!!!Ancora oggi la nostra Patria non è libera, anzi...ancora di più è stretta sotto la morsa della corruzione più bieca e della criminalità più esasperata!!!

Intervista a Paolo Borsellino...

Appena qualche tempo dopo l'attentato Mafioso di Capaci che uccise il Giudice Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, suo collega ed amico, viene intervistato dal giornalista del TG5 Lamberto Sposini...poco tempo dopo quell'intervista, Borsellino viene anch'egli ucciso in un attentato Mafioso!!!

Intervista a Paolo Borsellino...

Un importante documento inedito sull'ultima intervista al Giudice Paolo Borsellino, ucciso anche lui dalla Mafia come il suo amico e collega Giovanni Falcone! Pure lui, Paolo Borsellino, è stato abbandonato dallo Stato che lui stesso serviva...

Giovanni Falcone: la strage di Capaci!

Giovanni Falcone...come tanti altri ucciso non solo dalla Mafia, ma anche da uno Stato colluso con il crimine organizzato, colluso con la Massoneria Esoterica che lega insieme affaristi, speculatori, politici e magistrati corrotti!!!

Totò Cuffaro disse: sono Mafioso ma non mi Dimetto!

Ecco il rampollo dell'ex DC che avete visto e udito nel video precedente durante la trasmissione di Maurizio Costanzo del 1992: 15 anni dopo, in veste di Presidente della Regione Sicilia, indagato per presunti reati di Mafia! Sappiamo poi cosa successe dopo: Falcone e Borsellino uccisi dalla Mafia con tanti altri uomini di Stato, innocenti...e Cuffaro assolto dai reati di Mafia ma condannato per gli altri reati di concussione e corruzione!!!

Costanzo Show: Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone!

Siamo nei primi anni '90, poco tempo prima che il giudice Giovanni Falcone, che nel video vedete ospite della trasmissione Maurizio Costanzo Show, fosse ucciso a Rapaci in Sicilia da un attentato Mafioso...ad un certo punto viene intervistato un giovane politico Siciliano, rampollo della Democrazia Cristiana Siciliana, quel giovane è l'attuale Onorevole Cuffaro, l'ex-Presidente della Regione Sicilia in quota al PDL di Berlusconi, indagato per presunti reati e per presunte collusioni con la Mafia Siciliana! Cuffaro in questo video vuole screditare Falcone difendendo la Sicilia, difendendo la DC (Cuffaro dice: "Abbiamo la classe politica migliore d'Italia!") ed insinuando che la Mafia in Sicilia in realtà non esiste!!! La corruzione della Prima Repubblica è all'appice della sua ipocrisia...una Democrazia fondata sul crimine e sul terrore!!!

REPUBBLICA ITALIANA...

Articolo 1
"L'Italia è una Repubblica Democratica, fondata sulla Mafia e sulla Massoneria.
La sovranità appartiene ai Mafiosi ed ai Massoni, che la esercitano nelle forme a loro più consone e più convenute senza tener conto della legge e della Costituzione"!

domenica 18 maggio 2008

FIRMA CONTRO LA MAFIA, LA MASSONERIA, LE SETTE SATANICHE!

FIRMA ANCHE TU PER ESPRIMERE IL TUO DISSENSO CONTRO LA MAFIA, LA MASSONERIA, LE SOCIETA' SEGRETE, LE SETTE SATANICHE E IL TERRORISMO A SFONDO RELIGIOSO E POLITICO! LIBERIAMO LA NOSTRA REPUBBLICA ITALIANA DAL CRIMINE ORGANIZZATO! (Clicca sul simbolo della Repubblica Italiana quì sopra per visualizzare la pagina della raccolta firme! Sostieni la petizione!)

Michela Vittoria Brambilla...

Le sue più belle immagini riprese dal web...

Michela Vittoria Brambilla...

Una delle più belle donne della Politica Italiana: Michela Vittoria Brambilla! Insieme alla Carfagna, alla Meloni, alla Prestigiacomo...l'imbarazzo è solo nella scelta!!! Mitrokhin ama le rosse dunque vota la Brambilla a Miss Politica 2008!!!

MIchela Vittoria Brambilla sexy esordi TV | www.sexydigg.com

Gli esordi in TV della Presidentessa dei Circoli delle Libertà Michela Vittoria Brambilla...in quota al PDL di Silvio Berlusconi!!!

Migliaia ai funerali di Lorena a Niscemi...

NISCEMI (Caltanissetta) - Da un balcone che affaccia sulla piazza della chiesa di Niscemi è sceso un lenzuolo. Sopra c'è una lunga frase. Ha un titolo: "E' nata una stella". E comincia così: "Questo pensiero va a una farfalla violata, ferita, negata alla vita da tre assassini freddi e spietati". I compagni di classe di Lorena, che aprono il corteo funebre di circa mille persone, sorreggono uno striscione: "Nel cielo c'è un altro angelo, Lorena sarai sempre con noi". Non si trovano più la parole per la rabbia e il dolore per la morte di Lorena, la ragazza di 14 anni uccisa da un branco di coetani che già che c'erano l'hanno anche buttata in un pozzo. Le urla verrano fuori dopo, semmai. E allora Niscemi affida la sua disperazione a lenzuoli e striscioni per l'ultimo saluto alla piccola Lorena. Giuseppe Cultraro, il papà, pone solo una condizione: "Non vogliamo in chiesa i genitori dei tre minori che hanno ucciso mia figlia". Nella chiesa madre, in piazza del municipio, dove si celebra il funerale, ci sono moltissime persone e tante corone di fiori, tutte bianche: arrivano dai vigili del fuoco, di cui fa parte il papà di Lorena, dall'Istituto tecnico commerciale di Niscemi, frequentato dalla ragazza, e poi il liceo scientifico Leonardo da Vinci e tanti altri enti e istituzioni. E' arrivato anche un messaggio del Presidente del Senato Renato Schifani che scrive: "E' stata stroncata la vita di una ragazza, poco più che bambina, colpita da una cieca violenza che le nostre coscienze faticano a concepire". Nell'omelia il parroco, don Lino Mallia, ha invitato i giovani a "non vivere da parassiti". "Non accontentatevi di essere così e così" ha detto. "Io da giovane pensavo di vivere da eroe. Non c'è stata l'occasione. A voi dico siate eroi audaci e forti. Forti per andare contro corrente per dissociarvi dai vili e qualunquisti per non accettare compromessi per non arrendersi per non lasciarsi trascinare da tendenze che intruppano nella massa come pecore ammucchiate. Siate forti per non essere alimentati delle stesse porcherie di cui si alimentano i porci, per non vivere da parassiti".
La nonna di Lorena ha avuto un mancamento. E' forte la commozione della gente che è venuta a salutare la ragazza e non riesce a spiegarsi come qualcosa di così brutale e insensato possa essere successo così vicino. Le amiche hanno ricordato Lorena dopo il parroco: "Noi forse non ti abbiamo capito. Perdonaci", hanno detto. Un'altra testimonianza: "La tua morte non è stata inutile, sarà un seme di verità che germoglierà tra noi". Un'altra ragazza ha detto ancora: "Oggi, dopo la tua scomparsa, nessuno di noi si sente più sicuro. Abbiamo paura per quello che ci potrà accadere domani. Ti ringraziamo Lorena. Tu ci hai fatto capire tante cose". Poco dopo, la bara bianca è uscita dalla chiesa, scortata da un lungo applauso.

(17 maggio 2008)

L'orrore di Niscemi...la ragazzina 14enne uccisa dagli amichetti!!!

Niscemi - È morta per asfissia da strangolamento Lorena Cultraro (nella foto a sinistra), la ragazza di 14 anni uccisa e gettata in una cisterna nelle campagne di Niscemi. Lo ha stabilito il medico legale che venerdì 16 ha effettuato l’autopsia sul cadavere.
La ragazza ha lividi sul corpo e sul viso, causati dai calci e dai pugni ricevuti prima di essere strangolata con il cavo di un’antenna tv.
Il medico ha asportato l’utero per effettuare analisi più approfondite con l’obiettivo di stabilire se Lorena poteva essere incinta, come sostenuto dai tre ragazzi arrestati dai carabinieri con l’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. L’esito si conoscerà nei prossimi giorni.
Intanto sabato si svolgeranno nella Chiesa Madre di Niscemi i funerali di Lorena. E il paese sarà in lutto, come proclamato dal sindaco Giovanni Di Martino.
Dopo aver confessato il delitto, uno dei tre ragazzi ha chiesto al giudice se poteva andare a casa. Secondo il Giornale di Sicilia, nella caserma dei carabinieri di Niscemi, aveva appena finito di raccontare agli investigatori e al magistrato l’orrore dell’omicidio. Quando ha finito avrebbe detto:
“Signor giudice, le ho confessato tutto. Ora posso andare a casa?”. A quel punto, riferisce il quotidiano, il magistrato del tribunale dei minori gli ha gridato: “Ma lo capisci che hai confessato un omicidio? Ma dove vuoi andare?”.
Ieri il gip ha confermato il fermo dei tre minorenni che hanno confessato di aver ucciso la ragazzina, trovata morta in un pozzo martedì scorso. Nessuno dei tre giovani, tutti minorenni, potrà essere condannato all’ergastolo. La pena massima prevista dal codice è di trent’anni, con la possibilità di una riduzione di pena fino a un terzo.
I calci, i pugni e gli schiaffi prima dell’omicidio i tre ragazzi (di 15, 16 e 17 anni) li avevano confessati anche prima dell’autopsia.
Avevano detto di aver massacrato di botte Lorena e di averla tolta di mezzo perché i loro incontri a sfondo sessuale e il rischio che lei fosse rimasta incinta li avrebbe messi nei guai con le rispettive fidanzatine.
Fino al giorno del ritrovamento del corpo di Lorena avevano però cercato di depistare le indagini, fornendo ai carabinieri false informazioni sui movimenti della ragazza e sugli orari dei loro spostamenti effettuati il 30 aprile scorso, giorno in cui la quattordicenne è stata uccisa. E il 13 maggio scorso, quando l’agricoltore Paolo Avila di 68 anni, denuncia alle 12.30 ai carabinieri di aver trovato un cadavere nella propria cisterna in campagna, la notizia raggiunge subito i tre responsabili del delitto, che nel frattempo avevano già i telefoni sotto controllo, perché sospettati.
Alle 13.02 Giuseppe chiama Domenico e lo avvisa che “Lorena è stata trovata dentro un pozzo” e l’amico gli risponde di informarsi “se è vero”. Dalla conversazione colpisce l’atteggiamento di Domenico, che è alquanto freddo, distaccato e tranquillo alla notizia appresa da Giuseppe. Quest’ultimo, però, appare preoccupato. Domenico si mette subito al telefono e chiama Alessandro, il più piccolo del gruppo, e gli dice: “Vieni a casa mia che ti devo dire una cosa”. Anche in questo caso emerge il carattere autoritario o meglio prevalente rispetto agli altri due ragazzi.

Proprio Domenico che invia l’sms con il quale comunica ad Alessandro che si doveva “ammazzare Lorena”.
Il quadro complessivo viene poi tracciato da Alessandro, che ricostruisce le fasi del delitto. Accuse poi confermate davanti ai carabinieri dagli altri due complici.
Il padre di uno dei ragazzini:
Perdono. Per sé, ma non per il figlio che ha confessato l’assurdo omicidio di Lorena Cultraro.Chiede di essere perdonato il padre di uno dei ragazzi minorenni, autoaccusatisi del delitto della 14enne di Niscemi, provincia di Caltanissetta. Un ragazzina picchiata con calci e pugni, strangolata con un’antenna tv. Gettata in un pozzo come nei peggiori film dell’orrore.

Al TgRai Sicilia l’uomo, che non era inquadrato in volto, condanna senza mezzi termini il gesto del figlio: “Se è vero che lo ha fatto - dice - non lo perdono neppure io. Porgo ai genitori di Lorena le mie più sentite condoglianze e chiedo loro di perdonare me, non mio figlio. Ho vergogna persino di uscire da casa”.
Signor Giudice ho confessato l’omicidio, posso andare a casa…
E sono, coetanei, ragazzini di 14 anni o poco più, senza coscienza della vita e del dolore, per aver ammazzato una loro “amichetta”…
Quanto timore della legge possono avere “ragazzini” che “ragionano” in questo modo ?
Ma soprattutto:
Perchè ?
Chi accusare in questi casi, la famiglia o la società ?
Un abbraccio sincero da parte di tutti noi, alla famiglia di Lorena.


Lorena, uccisa a 14 anni...l'orrore!!!

La terribile storia di Niscemi...la brutalità di una delle tante storie di questa nostra Democrazia "dannata"!!! L'Italia è uno Stato di "cartapesta"...

sabato 17 maggio 2008

I demoni rossi...

(La copertina del libro "I demoni rossi")

Di Daniele Lembo - E’ in uscita, per i tipi della MA.RO EDITRICE di Copiano (PV), il nuovo libro Daniele Lembo dal titolo “I DEMONI ROSSI”.Il prolifico Giornalista e saggista, nel suo nuovo lavoro tratta dei mezzi corazzati italiani nel secondo conflitto mondiale. Il titolo Demoni Rossi è mutuato dall’inno dei carristi le cui parole sono, a dir poco, travolgenti:” Baldo carrista/lancia al vento del tuo cuore la canzone/ che è l’inno tuo di fede e di passione/per la tua Patria, per il Re, per il tuo Duce. E canta il core/l’accompagna col suo ritmo anche il motore/ dice a chi lo guida nel cimento:“ Demone rosso avanti tu sei fra tutti quanti il re dell’ardimento”Secondo l’autore, il tema della preparazione bellica italiana nel secondo conflitto mondiale è stato più volte affrontato dando vita, purtroppo, a tesi storiche basate più su luoghi comuni e sui “sentito dire” che su un serio e coscienzioso studio delle passate vicende nazionali. In troppi hanno affrontato gli studi storici avvalendosi di notizie frammentarie e spesso partigiane in quanto frutto, il più delle volte, della radicata e compiaciuta abitudine di parlare male di tutto ciò che è avvenuto in Italia nel Ventennio fascista. Un modo di fare che ha trasformato la Storia di quella guerra italiana in una sorta di racconto mitologico. Come quel conflitto sia poi andato a finire è cos a nota a tutti. La guerra fu persa e, se è vero che anche nella sconfitta bisogna essere capaci di mantenere la dignità, c’è da dire che quella guerra non fu persa nel migliore dei modi. Nel dopoguerra, in molti si sarebbero improvvisati strateghi e tutti costoro si sarebbero rivelati infallibili nella scienza dei “ma” e dei “se”, indicando con certezza quali erano stati gli errori che si sarebbero dovuti accuratamente evitare nel conflitto passato. Tutti questi esperti militari del giorno dopo sarebbero stati accomunati dal fatto di voler spiegare le ragioni della sconfitta con l’insufficiente e vetusto armamento ed equipaggiamento delle Forze Armate Italiane. Con il tempo, poi, che la disfatta fosse stata causata dai carri armati di latta e dai biplani di legno è diventata una professione di fede dell’intero popolo italiano, insomma una sorta di dogma storico/religioso nazionale. Per il vasto pubblico, quindi, la seconda guerra mondiale è e resterà lo scontro bellico al quale gli uomini del Regio Esercito presero parte calzati di scarpe fatte di cartone e armati con fucili ‘91 e carri armati giocattolo, meglio conosciuti come “scatole di sardine”.A fronte di un modo di fare Storia per luoghi comuni, ma che rischiano di sostituire alla Storia una vulgata popolare, con questo nuovo lavoro, Daniele Lembo intende fornire al lettore almeno una chiave di lettura che lo metta in condizione di comprendere, con maggiore serenità, quale fu la realtà italiana dei mezzi e delle forze corazzate in quel conflitto. E’ un tentativo esperito da Lembo, di fornire un piccolo e sereno contributo alla verità storica. Il volume si articola in dodici capitoli. Nel primo capitolo si tratta dell’impiego dei carri in Africa Orientale e in Spagna e, in particolare, del Carro Veloce italiano. Dal capitolo secondo al sesto i temi affrontati sono: La dottrina circa l’impiego dei carri armati e la situazione in Italia in vista del conflitto; I primi combattimenti sul fronte delle Alpi e su quello africano; La guerra in Africa settentrionale; L’attacco all’Italia e la caduta del Fascismo; l’Armistizio e l’impiego dei carri da parte delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana. Dopo aver affrontato l’argomento dei carri stranieri valutati dal Regio Esercito, quelli di preda bellica e dell’acquisizione di carri armati tedeschi, nel capitolo ottavo e nono, l’autore, dedica spazio ad alcune considerazioni sui carri italiani e sulla produzione nazionale. Quasi come un appendice, i due ultimi capitoli sono dedicati ai treni armati italiani nel periodo tra le due guerre e nel secondo conflitto mondiale. Si tratta di un’opera agevole che, in poco più di cento pagine, sviluppa l’argomento in modo gradevole e leggibile. Il libro ruota intorno ad un assioma, secondo il quale la quale i mezzi corazzati italiani, quando furono guidati da mani esperte, impiegati in massa e non si trovarono in condizioni di scandalosa inferiorità numerica, non sfigurarono di fronte al nemico. Ne fu prova la vittoria a Bir El Gobi, dove si dimostrò ch e la Divisione italiana Ariete poteva, se impiegata in battaglia nei dovuti modi, contrastare e sconfiggere le forze corazzate britanniche, anche quando queste erano in evidente sovrannumero. In conclusione, si tratta di un lavoro destinato ai giovani perché sappiano e ricordino chi, in quella guerra, è rimasto sotto la neve di Russia, soldato di ghiaccio, o a sentinella in un mare di sabbia, a fare la guardia al sogno di una Patria più grande e più bella. La finalità dell’opera è resa chiara dalla dedica del libro: “Verso le ore 15,30 della giornata in cui i carri della Divisione Ariete sostennero quello che fu il loro ultimo combattimento a El Alamein, un ufficiale carrista avrebbe inviato il seguente messaggio radio: =Carri armati nemici fatta irruzione a sud; Ariete accerchiata . Trovasi circa cinque km. N-O Bir el Abd. Carri Ariete Combattono=.Questo libro è dedicato a quell’uomo, ma è dedicato anche a mio figlio Matteo e ai suoi amici sperando che imparino che nella vita non è necessario vincere, ma è indispensabile combattere e mantenere fede agli impegni del dovere e dell’onore.”
L'opera si avvale delle illustrazioni a cura dell’ottimo Sergio Pietruccioli, i cui lavori sono visionabili sul sito : http://www.cestra.eu/franco/MilitaryInPictures/chisiamo.htm
Per contattare l’autore: danielelembo@email.it Per contattare Sergio Pietruccioli: sergio.pi46@gmail.comEdizioni MA.RO. EDITRICE .- Copiano, costo Euro 20.

5 Agosto 1938: Dalla rivista Difesa della Razza il Manifesto degli Scienziati!

(Un manifesto del 1938:
l'Italia Fascista si difende dalla Massoneria, dal Comunismo e dall'Ebraismo)
1. Le razze umane esistono. La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica, materiale, percepibile con i nostri sensi. Questa realtà è rappresentata da masse, quasi sempre imponenti di milioni di uomini simili per caratteri fisici e psicologici che furono ereditati e che continuano ad ereditarsi.Dire che esistono le razze umane non vuol dire a priori che esistono razze umane superiori o inferiori, ma soltanto che esistono razze umane differenti.
2. Esistono grandi razze e piccole razze. Non bisogna soltanto ammettere che esistano i gruppi sistematici maggiori, che comunemente sono chiamati razze e che sono individualizzati solo da alcuni caratteri, ma bisogna anche ammettere che esistano gruppi sistematici minori (come per es. i nordici, i mediterranei, i dinarici, ecc.) individualizzati da un maggior numero di caratteri comuni. Questi gruppi costituiscono dal punto di vista biologico le vere razze, la esistenza delle quali è una verità evidente.
3. Il concetto di razza è concetto puramente biologico. Esso quindi è basato su altre considerazioni che non i concetti di popolo e di nazione, fondati essenzialmente su considerazioni storiche, linguistiche, religiose. Però alla base delle differenze di popolo e di nazione stanno delle differenze di razza. Se gli Italiani sono differenti dai Francesi, dai Tedeschi, dai Turchi, dai Greci, ecc., non è solo perché essi hanno una lingua diversa e una storia diversa, ma perché la costituzione razziale di questi popoli è diversa. Sono state proporzioni diverse di razze differenti, che da tempo molto antico costituiscono i diversi popoli, sia che una razza abbia il dominio assoluto sulle altre, sia che tutte risultino fuse armonicamente, sia, infine, che persistano ancora inassimilate una alle altre le diverse razze.
4. La popolazione dell'Italia attuale è nella maggioranza di origine ariana e la sua civiltà ariana. Questa popolazione a civiltà ariana abita da diversi millenni la nostra penisola; ben poco è rimasto della civiltà delle genti preariane. L'origine degli Italiani attuali parte essenzialmente da elementi di quelle stesse razze che costituiscono e costituirono il tessuto perennemente vivo dell'Europa.
5. È una leggenda l'apporto di masse ingenti di uomini in tempi storici. Dopo l'invasione dei Longobardi non ci sono stati in Italia altri notevoli movimenti di popoli capaci di influenzare la fisionomia razziale della nazione. Da ciò deriva che, mentre per altre nazioni europee la composizione razziale è variata notevolmente in tempi anche moderni, per l'Italia, nelle sue grandi linee, la composizione razziale di oggi è la stessa di quella che era mille anni fa: i quarantaquattro milioni d'Italiani di oggi rimontano quindi nella assoluta maggioranza a famiglie che abitano l'Italia da almeno un millennio.
6. Esiste ormai una pura "razza italiana". Questo enunciato non è basato sulla confusione del concetto biologico di razza con il concetto storico-linguistico di popolo e di nazione ma sulla purissima parentela di sangue che unisce gli Italiani di oggi alle generazioni che da millenni popolano l'Italia. Questa antica purezza di sangue è il più grande titolo di nobiltà della Nazione italiana.
7. È tempo che gli Italiani si proclamino francamente razzisti. Tutta l'opera che finora ha fatto il Regime in Italia è in fondo del razzismo. Frequentissimo è stato sempre nei discorsi del Capo il richiamo ai concetti di razza. La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose. La concezione del razzismo in Italia deve essere essenzialmente italiana e l'indirizzo ariano-nordico. Questo non vuole dire però introdurre in Italia le teorie del razzismo tedesco come sono o affermare che gli Italiani e gli Scandinavi sono la stessa cosa. Ma vuole soltanto additare agli Italiani un modello fisico e soprattutto psicologico di razza umana che per i suoi caratteri puramente europei si stacca completamente da tutte le razze extra-europee, questo vuol dire elevare l'Italiano ad un ideale di superiore coscienza di se stesso e di maggiore responsabilità.
8. È necessario fare una netta distinzione fra i Mediterranei d'Europa (Occidentali) da una parte gli Orientali e gli Africani dall'altra. Sono perciò da considerarsi pericolose le teorie che sostengono l'origine africana di alcuni popoli europei e comprendono in una comune razza mediterranea anche le popolazioni semitiche e camitiche stabilendo relazioni e simpatie ideologiche assolutamente inammissibili.
9. Gli ebrei non appartengono alla razza italiana. Dei semiti che nel corso dei secoli sono approdati sul sacro suolo della nostra Patria nulla in generale è rimasto. Anche l'occupazione araba della Sicilia nulla ha lasciato all'infuori del ricordo di qualche nome; e del resto il processo di assimilazione fu sempre rapidissimo in Italia. Gli ebrei rappresentano l'unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia perché essa è costituita da elementi razziali non europei, diversi in modo assoluto dagli elementi che hanno dato origine agli Italiani.
10. I caratteri fisici e psicologici puramente europei degli Italiani non devono essere alterati in nessun modo. L'unione è ammissibile solo nell'ambito delle razze europee, nel quale caso non si deve parlare di vero e proprio ibridismo, dato che queste razze appartengono ad un ceppo comune e differiscono solo per alcuni caratteri, mentre sono uguali per moltissimi altri. Il carattere puramente europeo degli Italiani viene alterato dall'incrocio con qualsiasi razza extra-europea e portatrice di una civiltà diversa dalla millenaria civiltà degli ariani.

sabato 10 maggio 2008

La lista dei Ministri del Governo Berlusconi!

Il Premier Italiano Silvio Berlusconi rende nota la compagine del nuovo Governo!

Giuramento del Governo Berlusconi IV - 2° parte

8 Maggio 2008: il Governo Berlusconi giura sulla Costituzione Italiana davanti al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano!

Giuramento del Governo Berlusconi IV - 1° parte

8 Maggio 2008: il Governo Berlusconi giura sulla Costituzione Italiana davanti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano!

8 Maggio 2008: Vladimir Putin nuovo Premier della Russia...

L'Ex-Presidente della Federazione Russa giura sulla Costituzione e diventa Capo del Governo Russo, la Duma ad ampia maggioranza ha votato la fiducia al nuovo Premier...

Medvedev nuovo Presidente della Russia...

Il 7 Maggio 2008 Medvedev giura sulla Costituzione e diventa il nuovo Presidente della Federazione Russa...

Dmitrij Anatol'evič Medvedev, chi è il nuovo Presidente della Federazione Russa!

Dmitrij Anatol'evič Medvedev (in russo Дмитрий Анатольевич Медведев [?]) (Leningrado, 14 settembre 1965) è un politico russo. Dal 7 maggio 2008 ha assunto la carica di Presidente della Federazione Russa.
Medvedev si laurea presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Leningrado nel 1987 insieme a Ilja Eliseev, Anton Ivanov, Nikolaj Vinničenko e Konstantin Čujčenko, e nel 1990 consegue un dottorato in Diritto privato dalla stessa Università. Nel 1990 lavora all'Agenzia Municipale Sovietica per il petrolio di Leningrado. Tra il 1991 e il 1999 è docente nell’Università in cui si è laureato, ora denominata Università Statale di San Pietroburgo. Dal 1991 al 1996 è stato fra gli esperti del Comitato per le relazioni esterne dell’ufficio del sindaco di San Pietroburgo, comitato presieduto da Vladimir Putin.
Nel novembre del 1993 Medvedev gestisce l’ufficio legale della Ilim Pulp, una società con sede a San Pietroburgo. Nel 1998 è eletto membro del Consiglio di amministrazione della cartiera Bratskij LPK Lavora per la Ilim Pulp fino al 1999.
Nel novembre del 1999 diventa uno dei tanti amministratori di San Pietroburgo portati ai vertici dello Stato da Vladimir Putin. A dicembre dello stesso anno diventa capo delegato dello staff presidenziale. Dmitrij Medvedev diventa uno dei politici più vicini al Presidente Putin durante le elezioni del 2000, quando è posto a capo del quartier generale della campagna elettorale. Dal 2000 al 2001 è presidente del cda di Gazprom, nel quale siede anche fra il 2001 e il 2002, nel giugno di quell’anno ritorna presidente fino al 2003, nell’ottobre 2003 sostituisce Aleksander Vološin divenendo capo dello staff presidenziale.
Nel novembre 2005 è nominato da Putin Primo Ministro, presidente del Consiglio per lo sviluppo dei progetti prioritari nazionali e presidente del Presidio del Consiglio. Dmitrij Medvedev è considerato un moderato liberale e pragmatico, abile amministratore e fedele di Putin. È stato inoltre proclamato come candidato alle prossime presidenziali russe dal partito del presidente Putin, Russia Unita, ed è stato eletto come successore di quest'ultimo, entrando in carica il 7 maggio.[[1]]

Fonte: http://it.wikipedia.org

8 Maggio 2008: Putin giura a Mosca, Berlusconi giura a Roma! Pronto il Governo Italiano!

Roma - Per primo ha giurato il presidente del Consiglio Berlusconi, pronunciando la formula di rito e firmando per accettazione il decreto di nomina che subito viene controfirmato dal capo dello Stato.
Ogni ministro segue la stessa procedura: pronuncia la formula, firma l'accettazione, attende la controfirma di Napolitano e viene congedato con una doppia stretta di mano del presidente del Consiglio e del presidente della Repubblica. I ministri sono 21, quattro in meno del governo Prodi. Tra gli altri, Tremonti all'Economia, Maroni agli Interni, Frattini agli Esteri, Alfano alla Giustizia, La Russa alla Difesa. Anche Bossi e Calderoli ministri, rispettivamente per le riforme e per la semplificazione legislativa. Quattro le donne. Dopo il giuramento l'incontro con Romano Prodi per il passaggio di consegne. I due si sono stretti la mano davanti alle telecamere e ai fotografi. Prima del Consiglio dei ministri, c'e' il tradizionale passaggio di consegne sancito dallo cambio della campanella d'argento che serve ad aprire e chiudere le riunioni di governo.Lunedi' prossimo verranno nominati i sottosegretari, mercoledì la fiducia alla Camera e giovedì al Senato. Il nuovo esecutivoNel quarto governo Berlusconi della storia della Repubblica ci sono 21 ministri, 12 di spesa e 9 senza portafoglio. Sono quattro le donne responsabili di un dicastero, 13 le 'new entry'. Quattro sono i ministri della Lega: Roberto Maroni agli Interni, Luca Zaia alle Politiche Agricole, Umberto Bossi alle Riforme, Roberto Calderoli al ministero nuovo di zecca per la Semplificazione, un dicastero dedicato alla delegificazione. Quattro anche i ministri di An: oltre a Ignazio La Russa alla Difesa e Altero Matteoli alle Infrastrutture, il braccio di ferro con Fi ha portato l'ingresso nella squadra di Governo di Andrea Ronchi, che si occupera' di Politiche Ue, e di Giorgia Meloni alle Politiche Giovanili. A completare la squadra, la pattuglia 'azzurra': alla fine i due nodi di Giustizia e Welfare si sono sciolti a favore di Angelino Alfano e Maurizio Sacconi. Giulio Tremonti, come noto da tempo, tornera' ad essere responsabile dell'Economia, Franco Frattini degli Esteri, Claudio Scajola si occupera' di Sviluppo Economico, Elio Vito di Rapporti con il Parlamento, Raffaele Fitto di Rapporti con le Regioni, Renato Brunetta di Pubblica Amministrazione e innovazione. Poi le tre donne di Forza Italia: Stefania Prestigiacomo all'Ambiente, Mara Carfagna alle Pari Opportunita', Maria Stella Gelmini all'Istruzione. Siedera' in consiglio dei ministri anche il leader della Dc Gianfranco Rotondi che sara' responsabile dell'Attuazione del Programma. Gianni Letta tornera' a ricoprire il ruolo di sottosegretario alla presidenza del consiglio mentre Paolo Bonaiuti sara' portavoce del Governo. Nessuna poltrona di ministro per Michela Vittoria Brambilla che pero', come annunciato dallo stesso Berlusconi, sara' viceministro alla salute. Il primo Consiglio dei ministri 'operativo' e' gia' fissato: come promesso in campagna elettorale da Silvio Berlusconi si terra' a Napoli il 16 maggio.

Fonte: http://www.rai.it/

8 Maggio 2008: Berlusconi giura a Roma, Putin giura a Mosca! Pronto il Governo Russo!

MOSCA - A poco piu' di 24 ore dal passaggio di consegne presidenziali al suo delfino Dmitri Medvedev, Vladimir Putin ha ottenuto oggi come candidato premier il voto di fiducia dalla Duma, il ramo basso del parlamento, tornando cosi' alla carica ricoperta per alcuni mesi nel 1999. A suo favore 392 voti, un dato record, garantito dall'appoggio non solo del partito da lui guidato (Russia Unita), ma anche da Russia Giusta e dai liberal democratici del leader ultranazionalista Vladimir Zhirinovski. I voti contrari sono stati 56, quelli dei comunisti. Nessun astenuto. Ora Putin ha una settimana di tempo per presentare a Medvedev la squadra di governo. La votazione e' avvenuta dopo un intervento in aula di un'ora di Putin, che ha toccato i principali temi sociali ed economici: riduzione dell'inflazione ad una cifra (ora e' al 14%), aumento dei salari minimi, riforma della legislazione finanziaria, fiscale e tributaria, per agevolare investimenti e sviluppo, maggiori liberta' e tutele nelle attivita' imprenditoriali, lotta al sommerso e ai raid economici illegali. Nel suo discorso, seguito da Medvedev e interrotto da numerosi applausi, Putin ha illustrato le linee guida del suo programma, che ricalca quello delle recenti campagne elettorali per le legislative e per le presidenziali. Il premier intende riportare l'inflazione sotto il 10%, abbassare le tasse il piu' possibile per l'educazione, la sanita' e le case, ma anche nel settore petrolifero, dove circa l'80% dei profitti finisce nelle casse dello Stato. Putin ha auspicato anche un maggior coinvolgimento dei privati nello sviluppo delle infrastrutture e ulteriori nuove dotazioni militari, attualmente ''insufficienti''. ''Il supporto all'esercito e alla marina restera' una della maggiori priorita' per noi'', ha assicurato. Putin ha proposto anche un miglioramento delle legislazione in materia finanziaria. Il premier, infine, ha promesso di combattere alcolismo e fumo, fenomeni ''disastrosi'' per la Russia. Dopo l'intervento, Putin ha risposto a sei domande, due per partito (il suo, Russia Unita, ha rinunciato a interrogare il proprio leader).


Fonte: www.ansa.it

Russia, 7 Maggio 2008: Medvedev giura da presidente e promette libertà!

MOSCA - Dmitry Medvedev ha giurato oggi sulla Costituzione diventando presidente della Russia, e appena due ore più tardi ha nominato il suo predecessore Vladimir Putin primo ministro, inaugurando un'inedita forma di governo "doppio".
Medvedev - ex avvocato 42enne e alleato di Putin di vecchia data - nei suoi primi commenti dopo la cerimonia al Cremlino nella Sala di Sant'Andrea ha posto l'accento sulla libertà e sul ruolo della legge.
"Ritengo che i miei obiettivi principali saranno proteggere le libertà civili ed economiche", ha detto il neopresidente durante la cerimonia trasmessa in diretta dalla televisione di stato.
"Dobbiamo combattere per un sincero rispetto della legge e superare il nichilismo legale, che intralcia seriamente lo sviluppo della modernità".
Poco dopo, come da protocollo, il governo guidato dal premier Viktor Zubkov si è dimesso, aprendo la strada per la nomina di Putin al suo posto.
Il nuovo presidente riceve in eredità un'economia in crescita spinta dai prezzi del petrolio, ma dovrà affrontare una serie di sfide tra cui corruzione, aumento dell'inflazione, diminuzione della popolazione, industria e agricoltura che crescono a rilento e relazioni sempre più tese con le ex repubbliche sovietiche confinanti e l'Occidente.
Prima del giuramento di Medvedev, Putin - che appariva malinconico - è entrato al Cremlino da solo, ha salutato la guardia presidenziale e ha ringraziato i russi per la fiducia che gli hanno accordato nei suoi due mandati quadriennali.

9 Maggio 2008: Prima “Giornata della memoria” in ricordo di Aldo Moro!

(Aldo Moro prigioniero, fotografato dai terroristi)

L’Italia ricorda Aldo Moro a 30 anni esatti dalla sua uccisione. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deposto stamane una corona di gerbere e orchidee sotto la stele in bronzo che ricorda il ritrovamento del cadavere del Presidente della Dc il 9 maggio del 1978.Dopo un sequestro durato 55 giorni, il cadavere di Aldo Moro venne infatti ritrovato nel portabagagli di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Castani, a metà strada tra le sedi della Dc e del Pci.Si concluse così la più fosca vicenda della Prima repubblica, iniziata il 16 marzo con il rapimento di Moro e la strage di via Mario Fani.
Accanto alla corona del Capo dello Stato figurano quelle del Partito Democratico e dell’Associazione ‘I popolari’, dell’Associazione Partigiani cristiani, del presidente della Regione Lazio, del presidente del Consiglio dei Ministri, del Comune di Roma, della Provincia di Roma, dei Deputati e dei Senatori del Partito Democratico, del presidente della Camera dei deputati, della Democrazia Cristiana, del presidente del Senato della Repubblica e dell’Udc.
In mattinata si terrà al Quirinale la cerimonia per la prima “Giornata della memoria”, istituita con la legge numero 56 del 4 maggio 2007, al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi. Per l’occasione la Presidenza della Repubblica ha realizzato il volume “Per le vittime del terrorismo nell’Italia repubblicana”. Nel pomeriggio, nella sala delle Colonne della Camera, si terrà il convegno “Aldo Moro tra Memoria e Storia” organizzato dall’Accademia di studi Storici intitolata al presidente della Dc.
Ma per non scordare quel periodo buio della storia della Repubblica e le vittime del terrorismo, in tutto il Paese sono in programma diverse iniziative e commemorazioni.
Moro, Casini: “Ricordiamone senso identità e volontà dialogo”

Ieri, 9 Maggio 2008, l'Italia ha ricordato l'uccisione dello Statista Aldo Moro avvenuta 30 anni fa!

30 anni fa Moro ucciso dalle BR.
Napolitano commemora le vittime del terrorismo!

"Dedichiamo l'incontro di oggi in Quirinale alle vittime di quell'attacco armato alla Repubblica che seminò ferocia e dolore". Queste le prime parole pronunciate dal capo dello Stato Giorgio Napolitano al Quirinale nel corso della cerimonia per ricordare le vittime del terrorismo a 30 anni dal ritrovamento del cadavere di Aldo Moro in via Caetani, a Roma. Cossiga, informato della presenza dei Moro, ha deciso di non entrare nella sala dove si è tenuta la cerimonia.
Dopo aver unito nel ricordo tutti militari italiani caduti nell'adempimento del loro dovere ("sono certo che anche al loro sacrificio si rivolgerà pubblico omaggio in questa giornata") Napolitano ha citato le vittime di Ustica, della Uno bianca, della mafia e della criminalità organizzata. Ma, ha argomentato, le vittime del terrorismo hanno una loro specificità, anche perché era mancato a lungo in Italia "un riconoscimento proiettato nel futuro" come quello deciso dal Parlamento per la data di oggi.
L'emozione di Napolitano"Non si possono sfogliare quelle pagine senza provare profonda commozione: ricordiamo tutte le vittime, dalle più illustri a quelle rimaste più in ombra, qualunque fosse la loro ispirazione politica", ha detto Napolitano. In molti casi i parenti delle vittime del terrorismo in Italia hanno vissuto il loro dolore con un lacerante sentimento di solitudine e di abbandono: "Non può essere, non deve essere così", ha proseguito Napolitano.
Perché Moro con Moro "si colpì il perno principale su cui poggiava la democrazia repubblicana". Dopo di lui le BR colpirono ancora, in una "successione casuale e non facilmente immaginabile, incalzante e angosciosa". In Moro "i terroristi individuarono il nemico più consapevole, che aveva identificato nel '68 la crisi che attraversava la società" e cercava una di dare risposta con l'azione politica alle nuove sollecitazioni dei tempi. Basta tribune ai terroristi"Non dovrebbero esserci tribune per simili figuri", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano stigmatizzando la visibilità e lo spazio che viene dato agli ex terroristi in televisione e su altri media. In particolare ha citato l'intervista dell'ex brigatista che uccise Carlo Casalegno che ha detto di provare solo "rammarico" per i familiari delle vittime. "Il rispetto della memoria purtroppo è spesso mancato proprio da parte di responsabili delle azioni terroristiche", ha aggiunto il presidente.
Avverte, infatti, Napolitano: "Chi abbia regolato i propri conti con la giustizia, ha il diritto di reinserirsi nella società ma con discrezione e misura e mai dimenticando le sue responsabilita' morali anche se non piu' penali. Cosi' come -afferma rivolto ai 'cattivi maestri'- non dovrebbero dimenticare le loro responsabilita' morali tutti quanti abbiano contribuito a teorizzazioni aberranti e a campagne di odio e di violenza da cui sono scaturite le peggiori azioni terroristiche; o che abbiano offerto al terrorismo motivazioni, attenuanti, coperture e indulgenze fatali". Queste sono le ragioni, spiega il presidente della Repubblica, per cui "si doveva e si deve dar voce non a chi ha scatenato la violenza terroristica ma a chi l'ha subita, a chi ne ha avuto la vita spezzata, ai famigliari delle vittime e anche a quanti sono stati colpiti, sopravvivendo ma restando per sempre invalidati". Ecco allora che "si deve dar voce a racconti di verità sugli anni di piombo, ricordando quelle terribili vicende, come sono state vissute dalla parte della legge e dello Stato democratico, dalla parte di una umanità dolorante. E' a questa parte, ai famigliari delle vittime, a tutti i colpiti dallo stragismo e dal terrorismo, che lo Stato deve restare vicino. Solo cosi' -conclude Napolitano- con questo rispetto per la memoria, si potrà rendere davvero omaggio al sacrificio di tutti".
Analisi degli anni di piombo "Ci sarà da riflettere ancora e a fondo, anche se molto si è lavorato, sulla genesi e sulla fisionomia dei fenomeni di stragismo e terrorismo politico di cui è stata teatro l'Italia. E' c'è da augurarsi che si riesca ancora ad indagare, anche in sede giudiziaria, su singoli fatti di devastante portata: che si riesca ad accertare pienamente la verità, come chiedono le associazioni delle famiglie delle vittime". In mattinataPoco prima lo stesso presidente della Repubblica Napolitano aveva deposto una corona in via Caetani, davanti alla lapide che ricorda il sacrificio di Aldo Moro. Napolitano e' arrivato in via Caetani alle 9,45 e si e' soffermato in raccoglimento davanti alla lapide che ricorda quel tragico 9 maggio di trent'anni fa, quando il presidente Moro "fu freddamente ucciso con disumana ferocia da chi tentava inutilmente di impedire un programma coraggioso e lungimirante". Nella strada erano gia' presenti vari esponenti politici tra cui Gerardo Bianco, Franco Pisanu, Gianfranco Rotondi, Mauro Cutrufo, Luigi Zanda, Vannino Chiti e Rosy Bindi. C'erano anche il prefetto di Roma Carlo Mosca e il questore della capitale Marcello Fulvi.Anche Francesco Cossiga si è recato in Via Caetani a deporre una corona di fiori ma non ha partecipato alla commemorazione di Moro e di tutte le vittime del terrorismo al Quirinale dove è presente la famiglia dello statista. Cossiga, assieme a Giulio Andreotti e Benigno Zaccagnini, è considerato dalla famiglia di Moro responsabile politicamente (allora era ministro dell'Interno) della morte del leader democristiano e nelle lettere che Moro scrisse dalla sua prigionia i vertici della Dc sono accusati di non voler fare niente per salvarlo. Per questa ragione, Cossiga, che si era recato al Quirinale, informato della presenza dei Moro, ha deciso di non entrare nella sala dove e' in corso la cerimonia.

domenica 4 maggio 2008

"I Love America"

I love America, io amo l'America...in quanti sarebbero disposti a dirlo? Eppure essa rimane uno dei pochi baluardi delle libertà individuali dell'essere umano! Con tutti i suoi pregi e difetti, l'America è l'unico dei caposaldi della difesa della democrazia occidentale! Con la sua massoneria, il suo capitalismo sfrenato, la sua mafia finanziaria...l'America oggi è ancora per tutti noi "indispensabile"!!!

Alice Cooper - "Clones(we're all)"

Il sistema economico-politico della nostra società moderna, del capitalismo e del consumismo ci vuole tutti omologare come "Cloni"? Sembrerebbe di sì, in questo videoclip del 1980 Alice Cooper già lo preannunciava...

Alice Cooper - "Clones"

Nel 1980 la rockstar Alice Cooper aveva già preannunciato il problema dei rifiuti e del loro relativo smaltimento...tutt'oggi nel Sud Italia questo problema è ancora una spiacevolissima realtà!!!

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!