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19 MARZO FESTA DEL PAPÀ ❤️ AUGURI A TUTTI I BABBI, PADRI, PAPÀ DEL MONDO!

#19marzofestadelpapà: anche i papà e i babbi più deboli e fragili, per i propri figli sono EROI! Buona #festadelpapà a tutti i...

martedì 27 febbraio 2018

DOMENICA 4 MARZO 2018 VOTA IL PARTITO DEMOCRATICO - FAI UNA X SUL SIMBOLO DEL PD

LO SPOT ELETTORALE DEL PD 

Prendersi Cura delle Persone

Per rafforzare e difendere il modello sociale europeo, dobbiamo innanzitutto rendere più europeo e più universale lo stato sociale italiano.
 

DOMENICA 4 MARZO 2018 VOTA IL
PARTITO DEMOCRATICO -
FAI UNA X SUL SIMBOLO DEL PD
 
DOMENICA 4 MARZO 2018 VOTA IL
PARTITO DEMOCRATICO -
FAI UNA X SUL SIMBOLO DEL PD


lunedì 26 febbraio 2018

IL PROGRAMMA DEL PARTITO DEMOCRATICO SUL PROBLEMA IMMIGRAZIONE IN PILLOLE

VOTARE PD PER CONTINUARE A CRESCERE INSIEME - AVANTI PERCHÉ L'ITALIA NON SI FERMA - DOMENICA 4 MARZO 2018 SI VOTA DALLE ORE 7:00 ALLE ORE 23:00 - VOTARE È FACILE BASTA SEGNARE UNA X SUL SIMBOLO DEL PARTITO POLITICO PRESCELTO: NOI TI CONSIGLIAMO DI SCEGLIERE IL PD
 

EMERGENZA IMMIGRAZIONE
"Vorrei che ci liberassimo da una sorta di senso di colpa. Noi non abbiamo il dovere morale di accogliere in Italia tutte le persone che stanno peggio. Se ciò avvenisse sarebbe un disastro etico, politico, sociale e alla fine anche economico. Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro." - Matteo Renzi - AVANTI, PERCHE' L'ITALIA NON SI FERMA (2017)

Tutto vero ma solo in parte: nel 2009 e nel 2010 le #PrimavereArabe erano #fantapolitica, tutto il #nordafrica era stabile (Egitto, Siria, Yemen e Libia in primis) l'#ISIS era #fantascienza...il calo degli #sbarchi del 2017 è pur vero ma grazie al #GovernoGentiloni con l'operato del #MinistrodegliInterni #Minniti...
 
DOMENICA 4 MARZO 2018 VOTA PD
FAI UNA X SUL SIMBOLO DEL 
PARTITO DEMOCRATICO 
MATTEO RENZI -
SEGRETARIO NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO


DOMENICA 4 MARZO 2018 VOTA PD
FAI UNA X SUL SIMBOLO DEL 
PARTITO DEMOCRATICO 

 
Rivedere il Trattato di Dublino, firmato nel 2003 da Silvio Berlusconi. Dopo giorni di attendismo, prudenza e appelli a «tenere bassi i toni», sui migranti Matteo Renzi si gioca la carta delle regole europee: «A chi mi accusa di averle cambiate rispondo che non sono stato io, ma un mio predecessore». Il leader di Forza Italia, appunto. 

Alla destra e ai 5 Stelle il segretario del Pd chiede di battersi insieme per questa «battaglia di principio». Cioè cambiare Dublino, la convenzione che assegna al Paese di primo sbarco l’obbligo di accogliere il richiedente asilo. Questa la contromossa di Renzi, che ha visto come la morte violenta di Pamela e la tentata strage di Macerata abbiano impresso una spinta ulteriore alle forze politiche che tuonano contro gli immigrati. Non potendo inseguire la destra sul suo terreno, l’ex premier accentua il profilo rassicurante della coalizione, nel tentativo di attrarre quei moderati spaventati dai toni di Matteo Salvini. Il leader della Lega non intende abbassarli. Se andrà al governo «tutti i centri culturali islamici illegali verranno chiusi, specialmente se alterano principi fondamentali come legalità e trasparenza». Non a caso domani Salvini sarà a Umbertide, dove è in costruzione un grande centro culturale islamico. Renzi dissente, ma evita le polemiche. Il leitmotiv è «non attaccheremo i nostri avversari soffiando sul fuoco della paura, non ci abbasseremo nella lotta col fango di chi vuole lucrare mezzo punto di sondaggio sfruttando l’odio e l’inquietudine». Il leader del Pd la chiama «linea di civiltà». Rivendica di aver salvato molte vite in mare «perché era giusto farlo», ma poiché ha capito quanto sia rischioso sottovalutare le paure degli italiani ricorda anche di aver «bloccato le partenze, perché era impossibile continuare così». Lunedì il segretario sarà a Firenze con Marco Minniti per un confronto dal titolo «Il Pd e la sicurezza», a riprova che il 4 marzo vince chi riesce a placare l’ansia degli elettori. Per Mariastella Gelmini (FI) la sinistra non è mai riuscita a risolvere il problema dell’immigrazione, mentre il centrodestra ha un piano che dice «stop agli sbarchi, ricorsi veloci e più rimpatri, basta permessi umanitari e accoglienza solo a chi ne ha diritto». A sentire la dem Deborah Serracchiani i risultati si vedono, «con Minniti gli arrivi sono diminuiti del 43%». Gregorio Fontana sta ai numeri di Berlusconi («620 mila sbarcati e mezzo milione di clandestini»), una situazione che per Forza Italia non si risolve abolendo il Trattato di Dublino: «Nel 2003 nessuno poteva prevedere che la mala gestione del Pd avrebbe portato ai numeri odierni». E adesso? Antonio Tajani prende distanza dalle frasi di Salvini, però invita a non minimizzare: «Nel 2050 avremo due miliardi e mezzo di africani e si prevedono spostamenti biblici. Serve un grande Piano Marshall».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: http://www.corriere.it

martedì 20 febbraio 2018

MATTEO RENZI DEL PARTITO DEMOCRATICO OSPITE DA MASSIMO GILETTI A NON E' L'ARENA SU LA7

MATTEO RENZI OSPITE A LA7
 
Lavoro di qualità e non assistenzialismo
 
Il lavoro è stato al centro dell’azione di governo nell’ultima legislatura. Avevamo obiettivi chiari: volevamo dare corpo a una nuova idea di lavoro, liberato dalla condizione di ostaggio delle ideologie. E per farlo, attraverso il Jobs act, abbiamo puntato su una forma più moderna di lavoro subordinato, combattendo il lavoro precario e privo di tutele. Siamo orgogliosi dei risultati: un milione di occupati in più dal febbraio 2014 a oggi, di cui più della metà con contratti a tempo indeterminato, il crollo delle false collaborazioni autonome a partita Iva, lo smart work per liberare chi lavora dai vincoli del tempo e del luogo di lavoro, un sostegno al reddito per i disoccupati grazie alla Naspi (che non discrimina più in base all’età e ha raggiunto un livello di copertura tra i più generosi in Europa) e un sistema di misure nazionali di politiche attive del lavoro (che ha già consentito la creazione di quasi 200 mila nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato per i giovani e per i disoccupati del Sud).
Più occupazione, più stabilità, più tutele.
Rimangono tuttavia molti nodi irrisolti, che saranno il cuore della nostra azione di governo nei prossimi cinque anni. Tra i tanti, ce ne sono cinque che sono più problematici degli altri. Il primo: l’Italia è ancora quintultima in tutta l’Unione Europea per crescita delle retribuzioni. In Germania e Francia i salari crescono a un ritmo sette volte superiore. Si scrive salari che non salgono, ma si legge produttività che non cresce. Il secondo: il lavoro è ancora troppo costoso per le imprese, che devono sobbarcarsi l’onere di contributi che raggiungono il 33% della retribuzione, percentuale che disincentiva il datore di lavoro ad assumere a tempo indeterminato. Il terzo: l’occupazione femminile è bassa, spesso per assenze di tutele adeguate per il reinserimento, e in particolare per il reinserimento dopo la maternità. Tra gli uomini, la percentuale di chi viene pagato poco o male è pari al 22,9%, tra le donne sale al 61,5%. Il quarto: in Italia la transizione tra scuola e lavoro è troppo lunga, molto più di quanto lo sia nel resto dell’Europa: 14 mesi dal momento del diploma o della laurea al primo contratto. Il quinto: esiste un problema di competenze che non facilitano l’incontro tra domanda e offerta, più che in altri paesi.
 
 

sabato 17 febbraio 2018

IL CAVALIERE SI SBUGIARDA DI NUOVO: DOPO AVER DIMENTICATO CHE GLI ACCORDI DI DUBLINO SULL'IMMIGRAZIONE IN EUROPA FURONO SIGLATI E FIRMATI DAL SUO GOVERNO NEL 2003, NEL 2009 SILVIO BERLUSCONI IN TUNISIA, TRAMITE UN INTERVISTA AD UNA TV ARABA, INVITAVA I TUNISINI A VENIRE IN ITALIA PROMETTENDO LAVORO, ACCOGLIENZA E BENESSERE SOCIALE PER TUTTI! VOTARE PD - PARTITO DEMOCRATICO - VOTARE PER RENZI PREMIER IL 4 MARZO 2018; UNICA ALTERNATIVA PER UN'ITALIA PIU' FORTE IN EUROPA E NEL MONDO!



NEL 2009 SILVIO BERLUSCONI IN TUNISIA, TRAMITE UN INTERVISTA AD UNA TV ARABA, INVITAVA I TUNISINI A VENIRE IN ITALIA PROMETTENDO LAVORO, ACCOGLIENZA E BENESSERE SOCIALE PER TUTTI! VOTARE PER FORZA ITALIA E PER IL CENTRO-DESTRA SIGNIFICA SPEZZARE LA CONTINUITA' DI GOVERNO PD!
DAL CANALE DI MATTEO RENZI SU YOUTUBE:
 
 
Quando Berlusconi invitò i tunisini: "Casa e lavoro in Italia!"
 
Anche la strage di Lampedusa ha messo in scena lo spettacolo di una politica sguaiata e incompetente, che non sa quello che dice. I piranha della Lega hanno chiamato in causa Laura Boldrini e Cecile Kyenge, quasi che i disperati del Corno d’Africa seguissero con un tablet le loro dichiarazioni e le loro interviste, prima di mettersi in viaggio. Nessuno ha osato colpire ancora più in alto, citando Papa Francesco, che andò a Lampedusa l’8 luglio scorso, dicendo che quei morti (circa 20 mila, dal 1988 ad oggi) erano “una spina nel cuore” . E sì che le parole di un Papa hanno un effetto planetario. E nessuno ha citato Silvio Berlusconi, che ad agosto del 2009 alla tv tunisina garantì ai ragazzi e alle ragazze di quel paese “una casa e un lavoro” se fossero venuti in Italia. La più folle e irresponsabile delle dichiarazioni.
Ma aver citato la Bossi Fini come causa diretta della tragedia, come hanno fatto Guglielmo Epifani, Matteo Renzi e altri esponenti della sinistra, è di una superficialità che lascia sconcertati. Questa pessima legge, che andrebbe certamente e al più presto cambiata, non ha tuttavia impedito che, soltanto nel corso del 2013, le nostre forze navali salvassero dal mare ben 3.500 persone. La tragedia è avvenuta perché il sistema Frontex, l’agenzia europea che si occupa del pattugliamento delle frontiere esterne degli Stati membri, e si avvale di 26 elicotteri, 22 aerei e 113 navi, stavolta – e non è la prima – ha fatto cilecca.
Da Frontex l’Italia ha ricevuto 137 milioni soltanto per il 2013. Forse non bastano, forse non vengono impiegati al meglio. Ma è impossibile non vedere per tante ore un barcone brulicante di migranti, partito dal porto libico di Misurata e arrivato a mezzo miglio da Lampedusa. Le leggi del mare e la Convenzione di Amburgo del 1979, obbligano gli Stati a soccorrere i naufraghi. Certo, l’Italia non può fare da sola, e questa tragedia servirà a far sì che l’Unione si faccia carico del problema con modifiche normative e aumentate risorse, proclamando una guerra a tutto campo ai mercanti di esseri umani.
Ma noi abbiamo le nostre responsabilità: prima fra tutte, quella di aver firmato un Trattato con la Libia (lo impostò Amato nel gabinetto Prodi, lo sottoscrisse Berlusconi e lo confermò la Cancellieri nel governo Monti) senza imporre a questo paese di aderire alla Convenzione di Ginevra sui rifugiati politici. E’ dalla Libia che partono gli scafisti ed è lì che chi fugge dall’inferno viene internato, torturato, depredato. Grosso modo la metà dei migranti che salgono sui barconi è alla ricerca di asilo politico o di un permesso umanitario. A conti fatti, anche l’Onu fa ben poco per questa gente.
La Bossi-Fini regola l’ingresso dei migranti economici, e non dei richiedenti asilo. Lo fa nel peggiore dei modi perché pretende che chi entra nel nostro paese abbia già un contratto in tasca, senza che il datore di lavoro l’abbia mai visto in faccia e all’opera. Così, crea soltanto irregolari e va rivista. Ma non confondiamo i temi.
Mario Morcone, per molti anni alla guida del dipartimento dell’Immigrazione del ministero dell’Interno, concorda su questo punto e lo scrive sul “Sole 24 Ore”: “La Bossi-Fini non è più rispondente in molte sue parti alle nuove realtà imposte dalla globalizzazione e, soprattutto, dalle tante crisi regionali; per onestà, tuttavia, ritengo che questo non ha diretto effetto sugli sbarchi e sui viaggi della speranza”.
 
 
 


VOTARE PD SIGNIFICA VOTARE PER UN PROGRAMMA SERIO, ONESTO E RAZIONALE!!! VOTARE PARTITO DEMOCRATICO SIGNIFICA VOTARE PER UN PARTITO DI GOVERNO CHE POTRA' VERAMENTE RISOLVERE L'EMERGENZA IMMIGRAZIONE!!! MIGRANTI CHE NON SI ACCONTENTANO DI 500 € AL MESE COME INCENTIVO ALL'INSERIMENTO NELLA SOCIETA' ITALIANA MA NE VOGLIONO ADDIRITTURA 2000 €...LAURA BOLDRINI, PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI IN QUOTA E CANDIDATA CON LIBERIEUGUALI DI PIETRO GRASSO, AUSPICA E SI AUGURA ALTRA IMMIGRAZIONE DI MASSA IN ITALIA ED IN EUROPA, L'ESTREMA SINISTRA NON HA VOTI E GIOCA LA CARTA PRO-IMMIGRAZIONE SOGNANDO L'ESODO DI MEZZO CONTINENTE AFRICANO VERSO I PAESI DELL'UNIONE EUROPEA...UNA FOLLIA COLLETTIVA!!! VOTARE PD - VOTARE MATTEO RENZI IL 4 MARZO 2018 SIGNIFICA VOTARE PER LA STABILITA' ECONOMICA E SOCIALE DEL PAESE...PER CONTARE DI PIU' IN EUROPA! VOTARE PARTITO DEMOCRATICO SIGNIFICA VOTARE CONTRO L'AUSTERITY E CONTRO I BUROCRATI DI BRUXELLES!!! VOTARE PD PER DARE CONTINUITA' AL BUON LAVORO DI MINNITI E DEI MINISTRI DEM!!!

Laura Boldrini di "LIBERIEUGUALI" è FAVOREVOLE ad una immigrazione di massa in Italia ed in Europa, è candidata con Pietro Grasso alle elezioni politiche del 4 Marzo 2018 ...
Il Governo Italiano offre 500 € al mese per ogni PROFUGO come incentivo per l'inserimento e l'integrazione nella nostra società, ma a loro non basta è troppo poco: chiedono 2000 € al mese!
 
I PUNTI PRINCIPALI DEL PIANO MINNITI (MINISTRO DELL'INTERNO) CANDIDATO PER IL PARTITO DEMOCRATICO (PD) ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 4 MARZO 2018  PER CONTROLLARE E ARGINARE L'IMMIGRAZIONE DI MASSA NEL NOSTRO PAESE:


Linea dura sui rimpatri forzati: Nella visione del Viminale, la prima e più fondamentale esigenza pare una soltanto: rimandare a casa quanti più “irregolari” possibili. E davvero, perché “il foglio di via non basta: chi non ha diritto a restare deve essere riportato nel paese di provenienza”.

Estensione del sistema della detenzione amministrativa: Nell’attesa di stipulare e rendere esecutivi altri accordi come quelli già siglati ed ottenere così l’accelerazione delle procedure di rimpatrio, la soluzione principe pare sempre quella della detenzione amministrativa. Il secondo elemento della ricetta di Minniti è infatti quello dell’estensione del sistema della detenzione amministrativa per gli immigrati. Quadruplicazione della capienza – dai nemmeno 400 posti attuali a 1600 – tramite l’apertura di nuovi centri, che, nella visione del Ministro, con gli attuali Centri di identificazione e espulsione (Cie) non dovrebbero avere proprio niente a che fare. Centri nuovi, nomi nuovi – da Cie a Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) – uno in ogni regione, dovrebbero essere “di piccole dimensioni, con governance trasparente e poteri di accesso illimitato per il Garante dei detenuti”.

Accorciare i tempi delle procedure d’asilo con aspetti positivi: l’investimento in accoglienza diffusa e rimpatri volontari e l’impegno per la trasparenza. Nelle linee programmatiche presentate da Minniti ci sono anche dei buoni propositi: all’eccessivo affidamento sui rimpatri forzati – assai lontani da essere usati come extrema ratio e anzi identificati come strumento fondamentale della strategia di gestione dei flussi – si affianca comunque la volontà di raddoppiare i fondi per i programmi di rimpatrio volontario assistito (RVA), l’alternativa umana su cui è importante investire. Poi c’è l’impegno per garantire un maggior coinvolgimento degli enti locali nella rete Sprar e far quindi crescere l’accoglienza diffusa e integrata. E infine tentativi di migliorare la trasparenza di un sistema notoriamente ed insopportabilmente opaco: da un lato, la rivoluzione degli appalti di gestione per i servizi dei centri per gli immigrati “lottizzati” (e cioè non a gara unica ma ciascuno messo a gara singolarmente) già approvata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac); dall’altro, l’estensione del mandato del Garante nazionale dei detenuti sui centri.  


     Ecco le linee guida di Minniti per governare l'accoglienza
 
Il Viminale presenta il Piano nazionale di integrazione per i titolari di protezione internazionale. Regole da rispettare e cooperazione con gli enti locali per assicurare a tutti, italiani compresi, una convivenza sostenibile.
L'Italia si dota di un piano organico per gestire il flusso di migranti titolari di protezione internazionale. Le linee guida serviranno a inserire i migranti all'interno di percorsi di integrazione, una volta riconosciuto a chi ne ha diritto lo status di rifugiato politico o la protezione internazionale: si tratta di 74.853 persone attualmente presenti sul territorio italiano. Il piano, presentato ieri dal ministero dell'Interno, è uno strumento previsto dalla Costituzione, quando all'articolo 3 recita che “lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”. Gli obiettivi sono due: garantire una vita dignitosa a chi arriva nel nostro paese e, allo stesso tempo, permettere alle istituzioni – soprattutto a quelle locali – di governare in modo efficace l'accoglienza. Per questo, spiega il Viminale, cittadini italiani e titolari di protezione internazionale avranno pari obblighi e doveri perché possa essere garantita una pacifica convivenza.

Con un sistema di accoglienza diffusa – che prevede il coinvolgimento di enti nazionali, locali e settore privato – si affrontano i diversi aspetti dell'inserimento dello straniero nel nostro paese: dal piano abitativo, all'inserimento nel mondo del lavoro, passando per il diritto alla salute. Ma gli "ospiti" dovranno anche rispettare regole precise e inderogabili: oltre al dovere di imparare la lingua italiana, dovranno anche rispettare la laicità dello stato, l'uguaglianza di genere, il rispetto delle libertà personali. La libertà religiosa – precisa inoltre il testo del Viminale – non può essere normata per legge: sono piuttosto il confronto e la conoscenza reciproca che alimentano la tolleranza interconfessionale. Gli imam, nei casi della popolazione musulmana, dovranno rivolgere i propri sermoni in italiano e le moschee dovranno essere aperte a tutti, dice il piano, proprio per garantire la conoscenza reciproca e, allo stesso tempo, scongiurare casi di integralismo religioso. L'obiettivo è quello di creare un sistema di collaborazione virtuoso tra centro e periferia, che garantisca ai rifugiati e a coloro che possono avvalersi di protezione internazionale di condurre una vita dignitosa e sostenibile. Nel rispetto, però, di chi ospita.

ISTRUZIONE E CULTURA - Per "realizzare un concreto percorso di inserimento sociale e per l'accesso al mercato del lavoro" va resa obbligatoria la partecipazione ai corsi di lingua svolti nelle strutture del sistema di accoglienza e favorita la partecipazione a corsi di lingua offerti sul territorio per la formazione degli adulti.

INGRESSO AL LAVORO - Il Piano - attraverso la collaborazione di servizi per l'impiego, sindacati e associazioni datoriali - mira a "promuovere tirocini di formazione e orientamento all'apprendistato"; "favorire l'accesso al credito per supportare start-up d'impresa"; "incentivare la partecipazione al Servizio civile nazionale".
 
Tanta paura, meno migranti (ecco i numeri)
Rispetto all'anno scorso gli sbarchi sono diminuiti del 21,16 per cento. La maggior parte arriva dalla Nigeria ed è ospitata in Lombardia. Ecco la fotografia aggiornata della situazione: 
   
DIRITTO ALLA SALUTE - Il documento raccomanda di "aumentare le attività di prevenzione", con particolare riferimento a vaccinazioni, screening e tutela della salute materno-infantile, e di potenziare la formazione ad hoc del personale sanitario.

ALLOGGIO E RESIDENZA - Due gli input del Piano: "creare le condizioni per includere i titolari di protezione nei piani di emergenza abitativa regionali e locali" e "mappare il patrimonio abitativo pubblico inutilizzato per verificare la potenziale destinazione ad uso abitativo".

VOLONTARIATO - Il Viminale si propone di "attuare processi di partecipazione e cittadinanza attiva", anche attraverso il fondamentale contributo delle associazioni del Terzo settore: va promossa "la partecipazione alle attività di volontariato sul territorio" e vanno potenziati "i percorsi di socializzazione (sportivi e culturali) riservati ai minori".

CONTRO LE DISCRIMINAZIONI - Per contrastare lo sfruttamento dei "soggetti più vulnerabili", il Piano prevede di rafforzare la rete dei centri per la tutela e l'assistenza delle vittime di tratta e delle associazioni che si occupano di tutela delle donne e di "sperimentare la mediazione di comunità o di quartiere" a partire dalle aree in cui sono presenti i centri Sprar. 
 







 
 
 
 
 
 


ECCO I PUNTI PRINCIPALI DEL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI MATTEO RENZI PER CONTRASTARE LA POVERTA' IN ITALIA E PER AIUTARE LE FAMIGLIE ITALIANE IN DIFFICOLTA' - IL 4 MARZO 2018 VOTA E FAI UNA X SUL SIMBOLO DEL PD

IL PARTITO DEMOCRATICO
CONTRO LA POVERTA'
LE PROPOSTE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI MATTEO RENZI PER AIUTARE LE FAMIGLIE ITALIANE IN DIFFICOLTA' - IL 4 MARZO 2018 VOTA CON UNA X PD






mercoledì 7 febbraio 2018

Quando negli anni '90 uno spot diceva: "Una telefonata può salvarti la vita!"

MIGRADVISOR, difficile quasi a pronunciare questa parola che individua un'applicazione che può veramente salvare una vita! Vi ricordate dello spot della Telecom Italia degli anni '90? Il cellulare non era ancora un must e l'offerta era indirizzata alle linee fisse: "Una telefonata può salvarti la vita!" Con Massimo Lopez del famoso Trio che in procinto di essere fucilato dal plotone della famigerata Legione Straniera chiedeva come ultimo desiderio di fare una telefonata a casa e...quella telefonata non finiva più! Ecco...questa applicazione innovativa è più o meno un salvavita non solo per gli immigrati ma anche per i clochard, per i nostri putroppo poveri Italiani che sono finiti loro malgrado a vivere su una strada, sotto un ponte, dentro le stazioni e aeroporti, dentro una macchina sfasciata o dentro un camper abbandonato! L'APP totalmente gratuita collegata al GPS guida in base al territorio, il bisognoso verso le strutture che possono aiutarlo ad avere un posto al caldo, cibo, vestiario o altro...questo vale indistintamente sia per gli Italiani che per gli immigrati...migliaia di volontari sono pronti ad accogliere tutti senza distinzione di razza, sesso, religione o condizione sociale...proprio come è scritto nella nostra Costituzione Italiana! Oggi più che mai è vero: il telefono può salvare una vita!!!
 
Alexander Mitrokhin
 

Dietro il raid punitivo di Luca Traini a Macerata, possibile ritorno del vecchio schema della strategia della tensione? Strane analogie con gli anni di piombo e forse non è un caso che l'estremista abbia deciso di agire proprio all'inizio ufficiale della campagna elettorale...

ANNI DI PIOMBO '70 - '80
Macerata (Italia) - Questa volta il più intelligente è stato Matteo Renzi che responsabilmente non ha strumentalizzato la gravissima vicenda di #Macerata per criminalizzare un intero partito politico (la #LegaNord) ed i suoi #elettori che non sono, ovviamente, tutti pazzi, assassini ed esaltati razzisti come lo è stato #LucaTraini! Negli anni '70 e '80 detti #annidipiombo, pezzi deviati dei #servizisegreti dello #Stato individuavano sia a #Destra sia a #Sinistra, gli indiv...idui più fragili, fanatici e frustrati per armarli, pagarli e usarli allo scopo di fomentate le tensioni sociali più delicate, creare caos, scompigliare i fragili equilibri politici al fine di danneggiare prima quella, poi un'altra fazione #politica, a seconda delle convenienze del momento storico!!! Torna il vecchio schema della #strategiadellatensione? Mi puzza strano che proprio nel secondo giorno ufficiale dall'inizio della #campagnaelettorale questo estremista di #estremadestra che non apparteneva ufficialmente a nessun gruppo politico, sia entrato in azione in solitaria, perché purtroppo le sue gesta sono servite a rialzare la tensione e lo scontro sociale tra gli elettori delle diverse forze politiche in campo per le #elezionipolitiche del prossimo #4Marzo2018! Non è un caso che la prossima #manifestazione #antifascista sia stata indetta per #Sabato10Febbraio2018, il #10Febbraio è il #GiornodelRicordo per commemorare le migliaia di morti innocenti #Italiani che dal 1943 in poi furono uccisi dai #partigiani Titini in #Jugoslavia nelle zone dell'Istria e della Dalmazia...il ricordo delle #foibe!!! #realpolitik
 
Alexander Mitrokhin
 
LA TRISTE VICENDA DI PAMELA MASTROPIETRO
PAMELA MASTROPIETRO E' STATA UCCISA?
LUCA TRAINI ENTRA IN AZIONE A MACERATA
LUCA TRAINI VIENE ARRESATO A MACERATA


ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!