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venerdì 5 settembre 2014

Alla fine si è capito chi c’era sul volo MH-17 della Malaysian Airlines abbattuto in Ucraina, tutto sembra collegarsi all'epidemia Ebola: coincidenza o fatalità?

Circa 100 passeggeri del volo Malaysia Airlines  abbattuto sull’Ucraina giovedi erano scienziati e ricercatori esperti di AIDS diretti in Australia per una conferenza.

L’oOrganizzazione Mondiale della Sanità ha comunicato che anche il suo portavoce, Glenn Thomas, era anche tra le vittime.

La Conferenza Internazionale sull’AIDS si svolge a Melbourne questo fine settimana, organizzata dalla International AIDS Society, che ha rilasciato una dichiarazione a seguito dello schianto.

“L’International AIDS Society (IAS) oggi esprime la sua sincera tristezza nel ricevere la notizia che un certo numero di colleghi e amici in viaggio per partecipare alla 20 ª Conferenza Internazionale sull’AIDS che si terrà a Melbourne, in Australia, erano a bordo del volo della Malaysia Airlines MH17 che si è schiantato in Ucraina. In questo momento incredibilmente triste e sensibile , IAS invia condoglianze alle persone care di coloro che sono morti in questa tragedia “. 

"Spariscono anni di conoscenza". "C'è un enorme sentimento di tristezza qui, le persone sono in un mare di lacrime nei corridoi - spiega Clive Aspin, uno dei ricercatori australiani della conferenza - . Queste persone erano le migliori e le più brillanti, gente che ha dedicato gran parte della propria carriera a combattere questo virus terribile. Tutto questo è devastante". Per molti colleghi che si preparano alla conferenza "la conoscenza andata perduta è insostituibile". "Su quel volo c'erano degli scienziati che guidavano la ricerca mondiale", dicono.  "La cura per l'Aids poteva essere su quell'aereo, semplicemente non lo sappiamo", ha detto al network Abc, Trevor Stratton, da anni impegnato nella lotta alla malattia. La conferenza si terrà regolarmente, con la partecipazione anche di Bill Clinton e Bob Geldof.

GRABOVO - L'aereo malese abbattuto in Ucraina cancella 289 vite. Ma la notizia che da ore rimbalza sui notiziari di tutto il mondo nasconde un altro dramma. Su quel volo viaggiavano almeno sei esperti di fama mondiale per la lotta all'Aids (all'inizio di era parlato di almeno cento, cifra poi smentita). Fra loro c'erano ricercatori, rappresentanti delle Ong e volontari. Dovevano partecipare alla 20esima Conferenza internazionale contro la malattia, che si apre domenica a Melbourne, in Australia. Un lutto definito "devastante per la ricerca contro l'Aids" dai rappresentanti dell'International Aids Society, che organizza l'incontro di Melbourne. Sul Boeing c'era Joep Lange, ricercatore olandese fra i pionieri della lotta all'Hiv ed ex presidente della International Aids Society. Nel 2001 Lange aveva fondato la Ong internazionale Pharmaccess per l'accesso alle cure.

Il pioniere degli studi sull'Hiv. Era partito da Amsterdam con la moglie per condividere con altri colleghi gli studi che seguiva da una vita. Lascia quattro figli. "Il  professor Lange è stato uno degli artefici dello studio dell'Aids e dell'impatto sociale che questa malattia ha comportato a livello mondiale - afferma Umberto Tirelli, direttore scientifico del Cro di Aviano - ed è stato il paladino dei pazienti con Hiv, spesso penalizzati e senza voce in capitolo almeno nelle prime fasi della epidemia". Viaggiava con la moglie, aveva più di 350 pubblicazioni nel campo delle terapie antiretrovirali. "Per me Joep era come un fratello - ricorda da Melbourne Stefano Vella, ricercatore dell'Istituto Superiore di Sanità e fra gli estensori delle linee guida Oms sull'Aids - abbiamo collaborato per molti anni, e lui era diventato presidente della società subito dopo di me, ci conoscevamo bene. Era un paladino dell'accesso alle cure e del riconoscimento dei diritti umani, paradossalmente non garantiti in Russia e Ucraina". Per Vella la tragedia non fermerà la ricerca, pur avendo posto fine alla vita "di tante persone impegnate in una battaglia che finora ha avuto molti successi. Il movimento e l'impegno a livello mondiale sull'Aids è grandissimo, e forse quanto è accaduto servirà a dare nuovo vigore a chi resta".

Il portavoce dell'Oms. Tra le vittime c'è anche un portavoce dell'Organizzazione mondiale della Sanità, il 49enne britannico Glenn Thomas. Vite spezzate. Fra gli esperti in lutto c'è chi è convinto che fra i ricercatori in viaggio, c'era qualcuno che vrebbe presentato alla conferenza il risultato di uno studio. Dati e analisi, che potrebbero essere andati distrutti su quell'aereo precipitato nell'est dell'Ucraina. Speranze che si cancellano. Sparisce sicuramente la conoscenza e l'esperienza di persone che avevano studiato per anni questo tema. Sul  volo MH17 della Malaysia Airlines diretto a Kuala Lumpur, c'erano volontari, attivisti delle Ong, ma anche alcuni ricercatori di Hiv. Saranno ricordati in queste ore da diverse istituzioni scientifiche internazionali, dall'Ecdc all'Oms, che su twitter saluta Thomas. - Scarica questo articolo in PDF
Glenn Thomas, autorevole consulente dell’OMS a Ginevra, esperto in AIDS e, soprattutto, in Virus Ebola, era a bordo del Boeing 777 della Malaysia Airlines abbattuto ai confini tra l’Ucraina e la Russia.
Glenn Thomas era anche il coordinatore dei media ed era coinvolto nelle inchieste che stavano portando alla luce le controverse operazioni di sperimentazione di virus Ebola nel laboratorio di armi biologiche presso l’ospedale di Kenema. Ora che questo laboratorio è stato chiuso per volontà del Governo della Sierra Leone, emergono ulteriori particolari in merito agli interessi che nascosti dietro la sua gestione.
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Glenn Thomas, autorevole consulente dell’OMS a Ginevra, esperto in AIDS e, soprattutto, in Virus Ebola, era a bordo del Boeing 777 della Malaysia Airlines abbattuto ai confini tra l’Ucraina e la Russia.
Bill e Melinda Gates hanno connessioni con i laboratori di armi biologiche situati a Kenema, epicentro dell’epidemia di Ebola sviluppatasi dall’ospedale dove erano in corso trial clinici sugli esseri umani per lo sviluppo del relativo vaccino, e ora, a seguito dell’avvio di un’indagine informale, emerge il nome di George Soros che, tramite la sua Fondazione, finanzia lo stesso laboratorio di armi biologiche.
Glenn Thomas era a conoscenza di prove concrete che dimostravano come il laboratorio aveva manipolato diagnosi positive per Ebola [per conto della Tulane University] al fine di giustificare un trattamento sanitario coercitivo alla popolazione e sottoporla al trattamento sperimentale del vaccino che, in realtà, trasmetteva loro Ebola. Glenn Thomas aveva rifiutano di andare avanti con il cover up, a differenza di taluni che lavorano al nostro Istituto Superiore di Sanità e sono adesso ben sono consapevoli che Glenn Thomas è stato assassinato.
ebolamh17
I canali ufficiali dei media non hanno mai riportato una sola notizia in merito alla presenza del laboratorio di armi biologiche a Kenema, men che meno la disposizione di chiusura, né l’ordine di interrompere la sperimentazione di Ebola da parte della Tulane University. Quindi, quali altri canali ci sono rimasti perché queste informazioni diventino di pubblico dominio, e siano diffuse attraverso le reti sociali, se anche l’OMS e le istituzioni sanitarie evitano di rilasciare informazioni e di agire?
Il miliardario George Soros, attraverso la Fondazione Soros Open Society, per molti anni ha attuato“investimenti significativi“ nel “triangolo della morte Ebola” della Sierra Leone, Liberia e Guinea. Pertanto,George Soros avevaun movente per uccidere il portavoce OMS Glenn Thomas per fermare la diffusione di notizie attraverso i canali ufficiali che l’epidemia di Ebola è stata orchestrata a tavolino in un laboratorio di armi biologiche.
EbolaAlert
MH17
L’Olanda è un paese frastornato dalla rabbia e dall’impossibilità di spiegare le ragioni del disastro, a tal punto da avanzare una indagine per crimini di guerra. Ancor più disorientato è il suo Primo Ministro che, dopo aver chiesto di rimpatriare 40 corpi delle vittime MH17, afferma che “le rimanenti 200 vittime saranno rimpatriate in treno“. Ma se gli olandesi erano solo in 193, da dove saltano fuori tutti gli altri?
In merito al treno che trasporta i corpi delle rimanenti vittime, restano altrettante colossali incongruenze sui numeri riferiti dalle diverse fonti: gli esperti internazionali parlano di 282 corpi mentre Kiev riferisce che nei 5 vagoni refrigerati vi sono 252 corpi. Queste cifre fanno ulteriormente a cazzotti con la lista ufficiale dei 298 passeggeri.
In tutto questo marasma è particolarmente interessante il totale silenzio dei media ufficiali in merito alla notizia della chiusura del laboratorio di Kenema pubblicata sulla pagina Facebook del Ministero della Salute della Sierra Leone.

Di Gianni Fraschetti

Erano solo sei i ricercatori nel campo dell’Aids a bordo del Boeing 777 della Malaysia Airlines, abbattuto giovedì scorso ai confini tra l’Ucraina e la Russia, e non un centinaio come ricostruito sulla base delle prime notizie. A comunicare il numero degli esperti nel campo dell’Aids, vittime dell’incidente, che avrebbero dovuto partecipare a una conferenza internazionale delle Nazioni Unite a Melbourne, è stato lo stesso presidente della International Aids Society, il premio Nobel francese Francoise Barre-Sinoussi che ha aggiunto “Questo numero potrebbe essere poco più elevato, ma non tanto da raggiungere le cifre che erano state annunciate“.
Tra questi ricordiamo Joep Lange, ricercatore olandese ex presidente della Società internazionale sull’Aids. Lange era uno dei massimi esperti mondiali di Aids e dal 2002 al 2004 è stato presidente dell’International Aids Society, che organizza la Conferenza internazionale. Nel 2001 ha fondato la PharmAccess Foundation [di cui era tuttora presidente], un’associazione non profit con base ad Amsterdam molto attiva, che punta a migliorare l’accesso alle terapie anti-Aids nei Paesi in via di sviluppo. Infine Lange aveva più di 350 pubblicazioni nel campo delle terapie antiretrovirali e ha fondato la rivista accademica Antiviral Therapy.
Ciò che però rende inquietante l’accaduto è la presenza fra le vittime di Glenn Thomas, autorevole consulente dell’OMS a Ginevra, esperto in AIDS e, soprattutto, in Virus Ebola. Pertanto, in questo caso, non possiamo non notare alcuni parallelismi con quanto avvenne  poco prima della diffusione dell’allarme pandemico dell’influenza suina, come abbiamo riportato nel nostro articolo EBOLA: emergono responsabilità da parte dell’OMS. Basti pensare anche all’incidente aereo [un altro triste "déjà vu"] che decapitò il Governo polacco poco dopo essersi rifiutato di firmare un contratto capestro con le industrie farmaceutiche per acquistare forniture di vaccini pandemici nel 2009.
Ma, al di là delle fosche trame di cronaca nera, vorremmo soffermarci sui riflessi internazionali in merito a quanto sta accadendo in Africa, con l’epidemia di Ebola, sfuggita di mano. Per esempio, ad oggi, non si conosce il livello di allerta stabilito dall’OMS per l’epidemia del virus Ebola in Guinea; e da più fonti emergono piani per spostare l’emergenza in atto al massimo livello 6 pandemico. In sostanza, lo scoppio dell’epidemia virale in Guinea potrebbe essere orchestrato nell’identico modo in cui venne attivata la falsa pandemia influenzale H1N1 del 2009.
Ebola, Mers, Vaiolo, febbre dei Caraibi, Antrace, Aviaria, etc. etc., rappresentano solo alcuni dei virus che consentono all’OMS di assumere poteri di emergenza in base alle nuove procedure.
Altrettanto singolare è notare che la conferenza delle Nazioni Unite sull’AIDS è sponsorizzata da Bill e Melinda Gates, i quali hanno connessioni con i laboratori di armi biologiche situati a Kenema, epicentro dell’epidemia di Ebola sviluppatasi [quasi certamente ] dall’ospedale dove erano [sono?] in corso trial clinici sugli esseri umani per lo sviluppo del relativo vaccino.
Mentre i media riportano storielle in cui il virus Ebola sarebbe ricomparso a causa dei gorilla, degli scimpanzé, oppure a causa della deforestazione, lultime notizie riportate dalla Reuters, tra l’altro, non nascondono l’escalation di un conflitto in atto tra le persone dell’Africa occidentale e il personale medico occidentale, con la chiara ammissione cheil ricovero è visto come una condanna a morte. E questa storia si ripete un po’ troppo spesso da quelle parti; basta consultare una scheda del 2010 dei Centers for Disease Control and Prevention [CDC] dove si ammette candidamente che Ebola proviene e si diffonde dagli ospedali.
Considerato poi che gli scienziati che lavorano nel laboratorio di armi biologiche, presso il Kenema Hospital, hanno pubblicato un articolo affermando che il ceppo del virus Ebola Zaire è in circolazione in Africa occidentale dal 2006, sarebbe interessante conoscere:
  1. che cosa ha reso il virus Ebola Zaire così micidiale tutto ad un tratto?
  2. come mai centinaia di persone sono morte in Africa occidentale nello spazio di poche settimane, quando non è stata riportata una sola morte negli otto anni precedenti?
  3. da dove proviene questa improvvisa variante mortale del virus?
  4. per caso, la nuova “variante” del virus Ebola Zaire proviene da un laboratorio di armi biologiche degli Stati Uniti?
  5. sempre “per caso” gli scienziati che lavorano presso il laboratorio di armi biologiche del Kenema Hospital stanno somministrando alla popolazione locale un ceppo del virus Ebola, particolarmente letale, prodotto dalla bioingegneriacome parte delle sperimentazioni cliniche della Tekmira Pharmaceuticals Corporation, iniziate nel mese di gennaio, destinate ad una coorte di “esseri umani sani”, e finanziata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti?
Orbene, un nuovo studio pubblicato dagli scienziati del laboratorio di armi biologiche porta conferme a molte di queste domande.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità [OMS], per voce dei suoi consulenti, conferma di non aver mai considerato Ebola come emergenza pandemica e gli stessi consulenti affermano che non potrebbe mai esserci uno scenario in cui Ebola potrebbe diventare pandemia. Solo i virus presenti nell’aria hanno questa possibilità, mentre le epidemie di Ebola sono sempre state caratterizzate da eventi molto localizzati. Dobbiamo credergli? Ovviamente NO!
In primo luogo perché in molte nazioni europee permangono  tutt’ora in vigore le fasi pandemiche da 1 a 6; in secondo luogo perché vi sono ricerche che dimostrano come Ebola può essere trasmesso per via aerea, in un laboratorio, se c’è un incidente di laboratorio [come è effettivamente avvenuto]; in terzo luogo perché, come nel caso della pandemia H1N1, anche questa volta l’OMS si rifiuta di svelare gli eventuali conflitti di interesse tra gli esperti di Ebola.
Secondo le nuove linee guida e le FAQ dell’OMS, esiste ancora il potere di dichiarare il livello 6 di emergenza pandemica attraverso la nuova definizione, sostanzialmente equivalente, di “Emergenza Sanitaria Pubblica di Rilevanza Internazionale” [PHEIC]. Il termine “Emergenza Sanitaria Pubblica di Rilevanza Internazionale” è definito nella  International Health Regulations [IHR 2005] come
"un evento straordinario che è determinato a costituire un rischio per la salute pubblica ad altri Stati attraverso la diffusione internazionale di malattie, potenzialmente da richiedere una risposta internazionale coordinata"
Questa definizione implica che una situazione: è grave, improvvisa, insolita o inattesa; comporta implicazioni per la salute pubblica al di là del confine nazionale dello Stato colpito; e può richiedere un’azione internazionale immediata. La responsabilità di determinare se un evento è all’interno di questa categoria è demandata al direttore generale dell’OMS, che richiede la successiva convocazione di un comitato di esperti [Comitato di Emergenza IHR]. Secondo le linee guida provvisorie ogni dichiarazione sarà basata sulla valutazione del rischio” e “in linea con l’obiettivo principale della guida“. Pertanto, il Comitato di Emergenza IHR consiglierà l’OMS a produrre la dichiarazione di pandemia. Glenn Thomas era fra questi, e l’hanno ucciso perché in disaccordo con taluni piani organizzati?
Per la seconda volta, in soli cinque anni, l’umanità è nuovamente di fronte a un tentativo di annientamento globale attuato attraverso armi biologiche, camuffate nell’ambito di piani pandemici, perché ci siamo rifiutati di prenderci cura di noi stessi, tranne che del nostro iPhone, del nostro iPad, dei nostri smartphone, dei nostri tablet, delle vacanze al mare, dei mondiali di calcio, delle mode e del conto banca.
Noi proseguiamo a scrivere ai sordi, nella speranza che non siano anche ciechi, sulla necessità di analizzare le fiale dei vaccini che somministrano ai nostri figli. Ogni indagine costa al laboratorio Nanodiagnostics di Modena, diretto dal Dottor Stefano Montanari,  un patrimonio e, a maggior ragione, se nessuno tra coloro che strepitano, e ci contattano piagnucolando, è disposto a separarsi da un Euro, a darci una mano per affrontare le spese, ben comprenderete che il futuro è tutt’altro che privo di infauste insidie che rimarranno funzionali agl’interessi dell’industria farmaceutica che, di fronte a questo sgangherato menefreghismo, può dormire sonni tranquilli a tal punto da ammazzare come mosche le persone più scomode.

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ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!