SABATO 22 NOVEMBRE 2014: MARINA DI CARRARA
MARINA DI CARRARA - In duemila sono scesi in strada: mamme e bambini, tanti pensionati, professionisti e disoccupati. Insieme sotto lo stesso “ombrello” in un sabato pomeriggio uggioso e piovoso: «A difesa della città». Quattro parole – la “cifra” di questa manifestazione che chiede le dimissioni di sindaco e Giunta – stampate sullo striscione che apre il corteo: giallo e azzurro. Come i colori della città. Come le tinte della Carrarese: a prepararlo, gli ultrà della squadra cittadina. Per Carrara è la seconda manifestazione, nell’arco di due settimane, dopo il dramma dell’alluvione. A promuoverla, il Movimento cittadino – che si è autobattezzato Assemblea permanente – e che da più di due settimane presidia la sala di rappresentanza di Palazzo civico. Ad oltranza. «Siamo contenti – dice alla fine Matteo Bogazzi, scrittore 33enne, del gruppo comunicazione Assemblea permanente – È stato un bel corteo, pacifico. Duemila persone. Adesso speriamo che tutti questi cittadini ci sostengano anche nei prossimi giorni. Ci aspetta una settimana dura», per il termine della quale il sindaco Angelo Zubbani ha fatto sapere che sarebbe opportuno liberare la sala di rappresentanza “occupata”.
Intanto sul mare, l’ultimo capitolo. La chiusa della giornata. Un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti raggiunge la spiaggia libera che costeggia la Passeggiata Segnanini. Lì c’è la loro Fenice (nella foto). Una Fenice fatta dei legni che il mare lascia generoso sulla spiaggia. È una scultura, che si staglia sull’orizzonte sgombro. Da lì a poco le daranno fuoco: «Perché Carrara deve risorgere – dice la giovane Sara – come la Fenice. E ognuno deve fare la sua parte, coi propri strumenti. Noi siamo artisti e abbiamo fatto questo».
La manifestazione attraverso Twitter: #alluvionecarrara
Fonte: http://iltirreno.gelocal.it
Fonte: http://iltirreno.gelocal.it