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martedì 2 dicembre 2014
MANIFESTAZIONE ANTI-ZUBBANI A MARINA DI CARRARA: OLTRE 2000 CITTADINI IN PIAZZA PER INVOCARE LE DIMISSIONI DEL SINDACO E DELLA GIUNTA COMUNALE DI CARRARA!!!
SABATO 22 NOVEMBRE 2014: MARINA DI CARRARA
MARINA DI CARRARA - In duemila sono scesi in
strada: mamme e bambini, tanti pensionati, professionisti e disoccupati.
Insieme sotto lo stesso “ombrello” in un sabato pomeriggio uggioso e
piovoso: «A difesa della città». Quattro parole – la “cifra” di questa
manifestazione che chiede le dimissioni di sindaco e Giunta – stampate
sullo striscione che apre il corteo: giallo e azzurro. Come i colori
della città. Come le tinte della Carrarese: a prepararlo, gli ultrà
della squadra cittadina. Per Carrara è la seconda manifestazione,
nell’arco di due settimane, dopo il dramma dell’alluvione. A
promuoverla, il Movimento cittadino – che si è autobattezzato Assemblea
permanente – e che da più di due settimane presidia la sala di
rappresentanza di Palazzo civico. Ad oltranza. «Siamo contenti – dice
alla fine Matteo Bogazzi, scrittore 33enne, del gruppo comunicazione
Assemblea permanente – È stato un bel corteo, pacifico. Duemila persone.
Adesso speriamo che tutti questi cittadini ci sostengano anche nei
prossimi giorni. Ci aspetta una settimana dura», per il termine della
quale il sindaco Angelo Zubbani ha fatto sapere che sarebbe opportuno
liberare la sala di rappresentanza “occupata”.
I “presidianti” del Comune chiedono le dimissioni di
sindaco e giunta. Un centinaio invece i partecipanti alla protesta alla
foce del Carrione per la difesa dell'ambiente (video di Giovanna
Mezzana)
E mentre la testa continua con gli slogan, la gente, a latere, parla di
Imu, di Tasi, di tasse da pagare. A poche decine di metri dalla piazza
il corteo si ferma. Sulla destra, con le spalle a Carrara, c’è qualcosa
che attira l’attenzione. Un lenzuolo sulla facciata di una casa. C’è
scritto: «Non chiederò risarcimenti. Non voglio i vostri soldi. La
dignità non è in vendita. Non potete comprare il silenzio». C’è chi si
ferma impietrito a leggere, mentre gli scatti fotografici a quel
lenzuolo si moltiplicano. Il corteo arriva a Marina. La piazza è già
piena, decine e decine di persone attendevano qui l’arrivo della
manifestazione. In un lampo spunta un gazebo – probabilmente era già
pronto – con appese (come panni stesi) le “civette” della stampa locale
che fermano gli eventi di questi giorni. Parte la campagna informativa.
Il Movimento dei presidianti – forte del proprio successo – racconta
alla cittadinanza che cosa sta facendo dentro quella sala “occupata” di
Palazzo civico. Intanto, di fronte al “book” che raccoglie le firme per
mandare a casa la Giunta si forma una fila. In tanti vogliono dare la
loro adesione. L’evento sta per concludersi. C’è chi si riversa al bar.
Pausa caffè. Focaccina con prosciutto per gli ultrà che ce l’hanno messa
tutta.
Intanto sul mare, l’ultimo capitolo. La chiusa della giornata. Un
gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti raggiunge la spiaggia
libera che costeggia la Passeggiata Segnanini. Lì c’è la loro Fenice (nella foto).
Una Fenice fatta dei legni che il mare lascia generoso sulla spiaggia. È
una scultura, che si staglia sull’orizzonte sgombro. Da lì a poco le
daranno fuoco: «Perché Carrara deve risorgere – dice la giovane Sara –
come la Fenice. E ognuno deve fare la sua parte, coi propri strumenti.
Noi siamo artisti e abbiamo fatto questo».
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