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lunedì 8 giugno 2009

Marco Travaglio - "Perchè in Italia non si rispettano le regole?" - Annozero - 04/06/2009

RISULTATI DEFINITIVI DELLE ELEZIONI EUROPEE 2009:

Affluenza, exit-poll, proiezioni, dati ufficiali e principali commenti politici: Il sussidiario.net segue in diretta gli aggiornamenti sulle elezioni europee e amministrative 2009. Alle ore 22 urne chiuse in tutta Italia: al via lo spoglio per le elezioni europee. Per quanto riguarda le amministrative invece lo spoglio prende il via alle 14 di lunedì, con precedenza alle elezioni provinciali.


Ore 8:45

Pdl primo partito nelle Marche e in Umbria

Alle Europee il Pdl ha superato il Pd, diventando il primo partito delle Marche: 35,2% dei voti, contro il 29,9% dei democratici. Alle precedenti elezioni europee la lista Uniti nell'Ulivo aveva ottenuto il 35,8%, mentre Forza Italia era al 19,1% e Alleanza nazionale al 12,7.

In Umbria, roccaforte storica della sinistra, il Pdl ottiene il 35,8% dei voti contro il 33,9% dei voti del Pd.

Ore 08:15


Mancano pochissime sezioni alla conclusione dello scrutinio del voto per le elezioni europee (lo spoglio è stato effettuato al 96%) e, salvo piccoli aggiustamenti, resta sostanzialmente confermata la situazione che fin da subito dopo la chiusura dei seggi si era delineata.

In particolare il Pdl arriva e supera di qualche decimale il 35%, mentre il Pd si assesta a poco più del 26%. Vola la Lega nord che supera il 10,5%, mentre l'Idv sfiora l'8%. L'Udc conferma le proprie posizioni a quasi il 6,5%.

Confermata l'esclusione di Prc-Pdc, Sinistra e Libertà, Lista Pannella-Bonino e Mpa-La destra. La lista che è andata più vicina alla soglia del 4% è stata quella di Rifondazione e Comunisti italiani, ma si è fermata al 3,3%.

Tra le novità l'affermazione del Pdl come primo partito in regioni storicamente di sinistra come le Marche e l'Umbria. Per un punto percentuale non riesce intanto il sorpasso della Lega sul Pdl in Veneto.

Ore 08:02

Risultati definitivi Elezioni europee 2009 - CIRCOSCRIZIONE NORD-ORIENTALE
11622 sezioni su 11622

Votanti: 6597587 (72,2%)

LISTA VOTI % SEGGI

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 1.779.700 - 28,1 % PARTITO DEMOCRATICO 1.775.589 - 28,0 % LEGA NORD 1.205.330 - 19,0 % DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 455.220 - 7,2 % UNIONE DI CENTRO 353.776 - 5,6 % LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 163.692 - 2,6 % RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 148.336 - 2,3 % SVP 142.465 - 2,2 % SINISTRA E LIBERTA' 133.850 - 2,1 % PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATO 47.284 - 0,7 % FIAMMA TRICOLORE 44.011 - 0,7 % LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 42.410 - 0,7 % FORZA NUOVA 31.401 - 0,5 % LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 7.929 - 0,1 %

Ore 07:31

Risultati definitivi Elezioni europee 2009 - CIRCOSCRIZIONE INSULARE

7114 sezioni su 7114

Votanti: 2682339 (47,1%)

LISTA VOTI % IL POPOLO DELLA LIBERTA' 894.485 - 36,5 % PARTITO DEMOCRATICO 612.076 - 25,0 % LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 304.548 - 12,4 % UNIONE DI CENTRO 255.764 - 10,4 % DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 184.213 - 7,5 % RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 69.121 - 2,8 % SINISTRA E LIBERTA' 56.575 - 2,3 % LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 44.651 - 1,8 % FIAMMA TRICOLORE 15.219 - 0,6 % LEGA NORD 9.150 - 0,4 % LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 5.492 - 0,2 %

Ore 06:50

Risultato definitivo in Toscana.

PARTITO DEMOCRATICO 805.424 38,7

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 654.478 31,4

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 141.105 6,8

RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 106.779 5,1

UNIONE DI CENTRO 96.731 4,6

LEGA NORD 89.920 4,3

SINISTRA E LIBERTA' 73.518 3,5

LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 54.077 2,6

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATO 20.974 1,0

FIAMMA TRICOLORE 17.895 0,8 FORZA NUOVA 9.497 0,4

LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 8.205 0,4

LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 2.468 0,1

Ore 06:40

Risultato definitivo elezioni Europee in Sicilia.

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 692.340 36,4 -

PARTITO DEMOCRATICO 415.680 21,9 -

LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 297.155 15,6 -

UNIONE DI CENTRO 225.964 11,9 -

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 135.457 7,1 -

RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 42.692 2,2 -

SINISTRA E LIBERTA' 40.278 2,1 -

LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 29.832 1,6 -

FIAMMA TRICOLORE 11.690 0,6 -

LEGA NORD 5.060 0,3 -

LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 3.496 0,2


Ore 06:38


Risultato definitivo delle elezioni Europee a Napoli.

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 162.773 41,0 -

PARTITO DEMOCRATICO 108.834 27,4 -

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 39.560 10,0 -

RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 20.364 5,1 -

UNIONE DI CENTRO 20.343 5,1 -

SINISTRA E LIBERTA' 17.507 4,4 -

LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 13.922 3,5 -

LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 8.692 2,2 -

FIAMMA TRICOLORE 2.285 0,6 -

LEGA NORD 1.396 0,4 -

LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 824 0,2 -

FORZA NUOVA 763 0,2

Ore 06:31

Risultato definitivo delle elezioni Europee della regione Marche.

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 312.103 35,2 -

PARTITO DEMOCRATICO 265.186 29,9 -

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 78.991 8,9 -

UNIONE DI CENTRO 63.403 7,2 -

LEGA NORD 48.455 5,5 -

RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 36.972 4,2 -

SINISTRA E LIBERTA' 28.485 3,2 -

LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 20.189 2,3 -

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATO 9.809 1,1 -

FIAMMA TRICOLORE 9.216 1,0 -

FORZA NUOVA 6.410 0,7 -

LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 4.762 0,5 -

LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 1.721 0,2


Ore 06:25

Risultato definitivo delle elezioni europee in Liguria. IL POPOLO DELLA LIBERTA' 292.319 34,4 - PARTITO DEMOCRATICO 253.019 29,8 - LEGA NORD 83.785 9,9 - DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 73.407 8,6 - UNIONE DI CENTRO 42.146 5,0 - RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 33.278 3,9 - LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 24.836 2,9 - SINISTRA E LIBERTA' 19.557 2,3 - PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATO 8.831 1,0 - FIAMMA TRICOLORE 5.133 0,6 - LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 4.893 0,6 - FORZA NUOVA 3.801 0,4 - LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 1.958 0,2 - AUTONOMIE LIBERTE' DEMOCRATIE 1.384 0,2 - VALLEE D'AOSTE 1.241 0,1


Ore 06:15

Risultato definitivo delle elezioni europee in Emilia Romagna. PARTITO DEMOCRATICO 980.549 38,9 - IL POPOLO DELLA LIBERTA' 690.601 27,4 - LEGA NORD 279.608 11,1 - DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 182.687 7,2 - UNIONE DI CENTRO 118.243 4,7 - RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 77.364 3,1 - LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 67.716 2,7 - SINISTRA E LIBERTA' 50.727 2,0 - PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATO 25.741 1,0 - FIAMMA TRICOLORE 17.866 0,7 - LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 14.488 0,6 - FORZA NUOVA 12.381 0,5 - LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 2.960 0,1 - SVP 2.333 0,1

Ore 06:10

Risultato definitivo delle elezioni europee a Milano. IL POPOLO DELLA LIBERTA' 231.249 37,2 - PARTITO DEMOCRATICO 156.372 25,1 - LEGA NORD 73.060 11,7 - DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 48.961 7,9 - LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 33.931 5,4 - UNIONE DI CENTRO 24.176 3,9 - RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 21.600 3,5 - SINISTRA E LIBERTA' 18.499 3,0 - LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 4.657 0,7 - FIAMMA TRICOLORE 2.689 0,4 - FORZA NUOVA 2.656 0,4 - PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATO 2.510 0,4 - LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 919 0,1 - AUTONOMIE LIBERTE' DEMOCRATIE 574 0,1 - VALLEE D'AOSTE 343 0,0

Ore 06:08

Risultato definitivo delle elezioni europee nella città di Bologna. PARTITO DEMOCRATICO 91.517 40,4 - IL POPOLO DELLA LIBERTA' 61.504 27,1 - DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 20.108 8,9 - LEGA NORD 13.383 5,9 - LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 11.518 5,1 - UNIONE DI CENTRO 10.101 4,4 - SINISTRA E LIBERTA' 7.310 3,2 - RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 6.073 2,7 - PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATO 1.472 0,6 - FIAMMA TRICOLORE 1.300 0,6 - LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 1.035 0,4 - FORZA NUOVA 877 0,4 - LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 388 0,2 SVP 203 0,1

Ore 06:00

Elezioni: EUROPEE; ITALIA ED ESTERO IN COMPLESSO


57406 sezioni su 64328 - Lista, voti, %

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 9.771.233 - 34,8 %

VALLEE D'AOSTE 32.425 - 0,1 %

PARTITO DEMOCRATICO 7.400.805 - 26,4 %

SVP 142.433 - 0,5 %

LEGA NORD 3.039.543 - 10,8 %

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 2.213.575 - 7,9 %

AUTONOMIE LIBERTE' DEMOCRATIE 26.136 - 0,1 %

UNIONE DI CENTRO 1.791.189 - 6,4 %

RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 935.686 - 3,3 %

SINISTRA E LIBERTA' 847.304 - 3,0 %

LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 693.370 - 2,5 %

LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 606.256 - 2,2 %

FIAMMA TRICOLORE 216.969 - 0,8 %

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATO 159.085 - 0,6 %

FORZA NUOVA 133.148 - 0,5 %

LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 58.224 - 0,2 %

Ore 05:00



Situazione Italia + estero (52.705 su 64328) - Lista, Voti, %



IL POPOLO DELLA LIBERTA' 8.871.783 34,59%

VALLEE D'AOSTE 30.881 0,12 %

PARTITO DEMOCRATICO 6.819.580 26,59 %

SVP 141.053 0,55 %

LEGA NORD 2.822.323 11,00 %

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 1.998.537 7,79 %

AUTONOMIE LIBERTE' DEMOCRATIE 24.223 0,09 %

UNIONE DI CENTRO 1.610.016 6,27 %

RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI 852.191 3,32 %

SINISTRA E LIBERTA' 763.325 2,97 %

LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BONINO 631.705 2,46 %

LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL.DI CENTRO 561.075 2,18 %

FIAMMA TRICOLORE 196.973 0,76 %

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 148.439 0,57 %

FORZA NUOVA 121.704 0,47 %

LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 51.781 0,20 %



Ore 04:31



EUROPEE: ROMA (DEFINITIVO)



Elezioni: EUROPEE; Roma 2600 sezioni su 2600

Votanti: 1308323 (56,6%)

LISTA VOTI %



IL POPOLO DELLA LIBERTA' 492.004 - 38,6 %

PARTITO DEMOCRATICO 403.230 - 31,6 %

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 123.915 - 9,7 %

UNIONE DI CENTRO 55.569 - 4,4 %

LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 51.627 - 4,0 %

SINISTRA E LIBERTA' 50.592 - 4,0 %

RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 46.496 - 3,6 %

LEGA NORD 12.488 - 1,0 %

FIAMMA TRICOLORE 11.346 - 0,9 %

LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 9.374 - 0,7 %

FORZA NUOVA 9.277 - 0,7 %

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATO 6.469 - 0,5 %

LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 2.012 - 0,2 %



Ore 04:00



Frena il Pdl, il Pd arretra rispetto alle politiche, crescono la Lega e, soprattutto, l'Idv di Antonio Di Pietro. Il voto delle europee che emerge dalle proiezioni, segnato da un forte astensionismo (ha votato solo il 67% degli elettori contro l'80% delle politiche di un anno fa e il 71% delle europee 2004), lascia l'amaro in bocca al partito di Silvio Berlusconi, anche perché il presidente del Consiglio aveva chiesto agli elettori un consenso alla sua leadership, "mettendoci la faccia" e presentandosi candidato in tutte le circoscrizioni. Il vero vincitore, nel centrodestra, è la Lega, che guadagna voti e si avvicina alla soglia del 10%, superata solo nel 1996.



Ore 03:55



Elezioni: EUROPEE; ITALIA 38759 sezioni su 61428 LISTA VOTI %



IL POPOLO DELLA LIBERTA' 6.171.288 - 34,1 % PARTITO DEMOCRATICO 4.956.437 - 27,4 % LEGA NORD 1.937.257 - 10,7 % DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 1.402.463 - 7,7 % UNIONE DI CENTRO 1.119.394 - 6,1 % RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - CO 606.177 - 3,3 % SINISTRA E LIBERTA' 533.006 - 2,9 % LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BO 453.316 - 2,5 % LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL 407.607 - 2,2 % SVP 122.224 0,7 FIAMMA TRICOLORE 137.258 - 0,7 % PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATO 108.331 - 0,6 % FORZA NUOVA 85.144 - 0,4 % LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 33.805 - 0,2 % VALLEE D'AOSTE 23.179 - 0,1 % AUTONOMIE LIBERTE' DEMOCRATIE 16.133 - 0,1 %



Ore 03:13



Ottava proiezione Dinamiche Rai, riguardante i voti per il Parlamento europeo, Italia - Liste. Copertura 93%



Il Popolo della Libertà 35,0 % Partito Democratico 26,1 % Lega Nord 9,7 % Di Pietro-Italia dei Valori 8,0 % Unione di Centro 6,7 % Sinistra e Libertà-Fed. dei Verdi 3,4 % Rif. Comunista-Sin. Europea-Com. Italiani 3,3 % La destra-Mpa-Pensionati-All. di Centro 2,4 % Lista Marco Pannella 2,8 % Altre liste 2,6 %



Ore 03:05



Quarta proiezione Dinamiche Rai, riguardante i voti per il Parlamento europeo, Italia - Seggi. Copertura 93%



Il Popolo della Libertà 29 Partito Democratico 21 Lega Nord 8 Di Pietro-Italia dei Valori 7 Unione di Centro 6 Sinistra e Libertà-Fed. dei Verdi - Rif. Comunista-Sin. Europea-Com. Italiani - La destra-Mpa-Pensionati-All. di Centro - Lista Marco Pannella - Altre liste 1



Ore 02:57 - Commento Pdl - Berlusconi e Cicchitto



"A questo risultato ha contribuito la forsennata campagna contro di me che ha portato i suoi effetti", è stato il suo commento con i più vicini. Una delusione compensata dalla considerazione che tra i partiti al governo in Europa, il centrodestra italiano è stato tra quelli che hanno tenuto meglio.



"E' evidente che su di noi pesa l'astensionismo, soprattutto al Sud - afferma il capogruppo dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto - ma si dimostra che l'area di governo si consolida, con l'avanzamento dell'alleato della Lega, mentre è il Pd a crollare, perdendo 6-7 punti percentuali e venendo cannibalizzato dall'IdV. L'offensiva delle sinistre si è rivelata un boomerang".



Ore 02:50 - Commento Pd - Fassino



Nella sede del Pd, a parlare con telecamere e giornalisti in un climax di ottimismo è stato per tutti Piero Fassino, l'uomo che in altre occasioni metteva la faccia anche davanti alle sconfitte più dure. "Si dava per certa - è l'analisi dell'ex segretario Ds - una rotta del Pd che non c'é stata così come non c'é stato lo sfondamento di Berlusconi che ai quattro venti indicava la cifra del 45 per cento. La realtà è un' altra e cioé che le opposizioni unite raggiungono il 51 per cento e non il Pdl più la Lega". Previsioni non dipinte neanche nei più rosei scenari che al tempo stesso consegnano ai big del partito, stando ai primi dati, una nuova geografia del Pd visto che ci sarebbe una perdita di voti nelle roccaforti rosse, un dato buono al nord e un calo al sud, sebbene l'astensionismo sembra aver punito soprattutto il Pdl.



Ore 02:20 - Commento Udc - Pierferdinando Casini



«Per correttezza devo dire che Berlusconi non ci ha mai dato nessun segnale di nessun tipo». Così risponde il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, a Bruno Vespa, che gli chiede di un possibile riavvicinamento con il Pdl. «Noi sediamo come il Pdl nel Partito popolare europeo, di cui siamo fondatori - aggiunge Casini - Ma siamo all'opposizione nel Parlamento italiano e con molta serenità seguiamo il governo quando fa la cosa giusta. È importante - conclude - essere seri nelle intenzioni».



Ore 02:13 - Commento Idv - Antonio Di Pietro



«L'Italia dei Valori da domani non è più opposizione, ma alternativa al governo Berlusconi. Noi, infatti, proponiamo un modello di governo diverso dal suo, più attento ai lavoratori e alle persone che hanno bisogno». Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, dopo aver letto i dati elettorali del 39% delle sezioni, si concede a fotografi e telecamere per un commento. Continua a mostrarsi cauto, ma intanto, la sua analisi è già proiettata verso il domani, soprattutto, quando gli viene chiesto se cambierà il suo rapporto con l'alleato Pd: «Io non ho posto l'aut-aut a nessuno. Né intendo farlo. Finora l'aut-aut l'ha dato solo Casini al Pd. Ma e' chiaro che adesso i Democratici dovranno scegliere da che parte stare e con chi stare». Il leader dell'Idv dichiara quindi sia in diretta su Sky Tg24, sia a Porta a Porta che «c'è bisogno di un cambio generazionale della classe politica di questo Paese». E lui è pronto a fare la sua parte: «Il 22 giugno avremo il nostro esecutivo nazionale - avverte - e molto probabilmente toglieremo il nome dal simbolo. Abbiamo presentato candidati di altissima qualità e la gente, anche per questo, sembra che ci abbia premiato».



Ore 02:10



Il Pd, che le ultime stime rese note dall'Europarlamento danno a 23 eurodeputati, potrebbe essere il primo partito nazionale all'interno del gruppo del Partito socialista europeo, se decidesse di aderire al gruppo del Pse all'assemblea di Strasburgo. Man mano che lo spoglio delle schede procede in Italia si delinea un testa a testa con la Germania, che, al momento, potrebbe inviare all'europarlamento 23 deputati della Spd. Sembra fuorigioco la Spagna, il cui Psoe al momento è dato a 21 eurodeputati. Nell'ultima stima, per quanto riguarda gli altri partiti italiani che hanno superato lo sbarramento del 4%, il Pdl si aggiudica 29 eurodeputati, l'Udc 5, la Lega 8, e l'Idv 7.

Ore 1:42

Quinta proiezione Dinamiche Rai, riguardante i voti per il Parlamento europeo, Italia - Liste. Copertura 50%

Il Popolo della Libertà 34,5% Partito Democratico 26,5% Lega Nord 9,5% Di Pietro-Italia dei Valori 8,0% Unione di Centro 6,6% Sinistra e Libertà-Fed. dei Verdi 3,2% Rif. Comunista-Sin. Europea-Com. Italiani 3,3% La destra-Mpa-Pensionati-All. di Centro 2,1% Lista Marco Pannella 2,7% Altre liste 3,6%

Ore 01:38

Proiezione Dinamiche Rai, riguardante i voti per il Parlamento europeo, Italia - Seggi.

Il Popolo della Libertà 29 Partito Democratico 22 Lega Nord 8 Di Pietro-Italia dei Valori 7 Unione di Centro 5 Sinistra e Libertà-Fed. dei Verdi - Rif. Comunista-Sin. Europea-Com. Italiani - La destra-Mpa-Pensionati-All. di Centro - Lista Marco Pannella - Altre liste 1

Ore 01:30

La proiezione dei seggi dei gruppi al parlamento Europeo in composizione dinamica: clicca qui

Ore 01:18 - Commento Pdl - Maurizio Lupi

«Il dato preoccupante è che il Partito democratico recupera consensi non con la politica ma con l'antiberlusconismo. E cioè attaccando Berlusconi con polemiche che non hanno nulla a che vedere con le elezioni europee». Lo afferma Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera, commentando nella sede del partito i risultati parziali delle elezioni europee. Per quanto riguarda il Pdl, Lupi sottolinea: «Ha pagato l'astensionismo, si attesterà tra il 36-36,5 e cioè un punto al di sotto delle politiche ma quattro punti sopra rispetto alle europee».

Ore 01:16 - Commento Pd

La cautela è ancora d'obbligo in attesa che si arrivi almeno al 15% delle schede scrutinate ma comincia ad aumentare la soddisfazione nella sede del Pd per l'esito delle Europee. Una soddisfazione che nasce sia da una tenuta del Pd ma soprattutto dal risultato deludente, secondo le proiezioni, del Pdl. «Gli italiani hanno capito e reagito» è il commento che gira tra i big del Pd riuniti al secondo piano della sede nazionale in via del Nazareno. Dalla preoccupazione iniziale per un calo dei votanti, si è passati tra i Democratici ad un cauto ottimismo. anche perché, visto il crollo dei partiti socialisti europei, nel dato italiano si è vista la conferma del progetto del Pd, nato dalla fusione degli ex Ds e degli ex della Margherita. Ma è soprattutto la percentuale del Pdl ad aver creato una certa sorpresa tra i Democratici che temevano che l'astensione avrebbe colpito in primo luogo il Pd e non il Partito del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Ore 1:11 - Commento Lega - Roberto Maroni

Anche in questa tornata elettorale 'si conferma la maggiore affluenza nelle circoscrizioni del nordovest con il 72,75%, nordest con il 71,89% e centro con il 72,13%'. Lo ha detto il ministro dell'interno, Roberto Maroni, commentando dati non ancora del tutto definitivi. Si registra invece 'un'affluenza piu' bassa nell'Italia meridionale (64,21%), molto molto bassa - ha proseguito - nell'Italia insulare (47,33% contro 64,75% delle precedenti elezioni europee)'. Il ministro dell'interno ha poi sottolineato che 'quest'anno per la prima volta tutti i dati sono on-line e quindi anche quelli relativi all'affluenza sono aggiornati in tempo reale e possono essere consultati da tutti'.

Ore 1:10

È uscita la quarta proiezione Digis per Sky Tg24, riguardante i voti per il Parlamento europeo aggiornata alle ore 01:00. Il Pdl è sempre in testa al 35,6%, seguito dal Pd al 26,3%. Poi la Lega al 9,2%. PDL 35,6; PD 26,3; LEGA NORD 9,2; IDV 8,6; UDC 6,5; SL+VERDI 3,4; RC+CI 2,8; PDA 2,4; RADICALI 2,8; ALTRI 2,4.

Ore 1:00

Ecco i dati relativi alla quarta proiezione Dinamiche Rai, riguardante i voti per il Parlamento europeo. Il Pdl resta attestato al 35%, il Pd si piazza al 26,8%. Terzo partito la Lega al 9,5%. Il Popolo della Libertà 35,0; Partito Democratico 26,8; Lega Nord 9,5; Di Pietro-Italia dei Valori 8,0; Unione di Centro 6,1;Sinistra e Libertà-Fed. dei Verdi 2,9; Rif. Comunista-Sin. Europea-Com. Italiani 3,4; La destra-Mpa-Pensionati-All. di Centro 2,2; Lista Marco Pannella 2,6; Altre liste 3,5.

Ore 0:50

Europee, Italia, quarto instant poll (ore 00.15) IPR per La7 e Repubblica.it (campione 5.000 elettori). Rifondazione Comun.-Comunisti Ital. 2,5- 3,5 % Sinistra e Liberta' 2,5- 3,5 % Partito Democratico 25,0-27,0 % Di Pietro - Italia dei Valori 7,0- 9,0 % UDC - Unione di Centro 5,0- 7,0 % Il Popolo della Liberta' 34,0-37,0 % Lega Nord 9,0-10,5 % L'Autonomia (La Destra-MPA- Pens.-All.Centro) 1,0- 3,0 % Lista Pannella-Bonino 2,5- 3,5 Altri* 2,0- 4,0 * %


Ore 00:45

Dati Ufficiali Italia + Estero Elettori 50.341.226

Sezioni Italia 7.307 su 61.428 - 11,89 %

Comunicazioni UE 8 su 2.900 0,27 %

Liste Voti %

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 909.486 31,97% VALLEE D'AOSTE 2.393 0,08% PARTITO DEMOCRATICO 850.232 29,89% SVP 30.104 1,05% LEGA NORD 290.264 10,20% DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 221.745 7,79% AUTONOMIE LIBERTE' DEMOCRATIE 1.889 0,06% UNIONE DI CENTRO 169.504 5,95% RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI 100.707 3,54% SINISTRA E LIBERTA' 78.086 2,74% LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BONINO 71.898 2,52% LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL.DI CENTRO 59.595 2,09% FIAMMA TRICOLORE 21.334 0,75% PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 19.481 0,68% FORZA NUOVA 13.168 0,46% LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 4.414 0,15% Totale 2.844.300

Ore 00:25

Terza proiezione Digis per Sky Tg24, riguardante i voti per il Parlamento europeo, Italia - Liste e Seggi. Ore 00.05 PDL 36,0% PD 26,5% LEGA NORD 9,8% IDV 8,3% UDC 6,3 SL+VERDI 3,3% RC+CI 2,5% PDA 2,0% RADICALI 2,6% ALTRI 2,7%

Ore 00:14

Seconda proiezione Dinamiche Rai, riguardante i voti per il Parlamento europeo, Italia - Liste. Copertura 12% Il Popolo della Libertà 35,0% Partito Democratico 26,8% Lega Nord 9,6% Di Pietro-Italia dei Valori 8,3% Unione di Centro 6,4% Sinistra e Liberta'-Fed. dei Verdi 3,0% Rif. Comunista-Sin. Europea-Com.Italiani 3,3% La destra-Mpa-Pensionati-All. di Centro 2,1% Lista Marco Pannella 3,0% Altre liste 2,5%

Ore 24:00

Terzo Instant Poll Ipr: Pdl 34,5-38,5% Pd 25,5-28,5% Nel terzo Instant Poll di Ipr per Repubblica si stringe il distacco tra i due partiti maggiori: Pdl 34,5-38,5% Pd 25,5-28,5%. Idv ha una forchetta 7-9%, Udc 5-7%, Lega Nord 8-11%, Sinistra e Libertà 2,5-4%.

Ore 23.45

Proiezioni Sky: Pdl 38,5%, Pd 26,5% Proiezioni Sky: il Pdl otterrebbe il 38,5%; il Pd il 26,5%; la Lega Nord il 10%; l'Italia dei Valori il 8,1%. L'Udc il 5,7%. Sinistra e libertà-Verdi si è fermata al 3%, l'alleanza di Sinistra europea-Prc-Pdci al 3%.

Ore 23:40

Ultime proiezioni Rai: Pdl al 35,4%, Pd al 26,7% Le ultime proiezioni vedono il PDL al 35,4%; il PD fra il 26,7%, mentre assegnano a Sinistra e Libertà il 3,3%, a Rifondazione comunista il 3,2% La Destra MPA 2,1%ai Radicali 3,1% .

Ore 23:30

Nuovi Instat Poll: Pdl 37/41, Pd 26/30 Le ultime proiezioni vedono il PDL all'interno di una "forchetta" che va dal 37 al 41%; il PD fra il 26 e il 30%, mentre assegnano a Sinistra e Libertà il 3%, a Rifondazione comunista il 2,5% ai Radicali l'1,8% .

Ore 23.20

In Francia vince il partito di Sarkozy: 28% In Francia l'Ump, il partito del presidente Nicolas Sarkozy, alle europee è risultato primo partito con il 28%. Segue il partito socialista con il 16,8%. Terza forza è "Europe ecologie" con il 16,2%. Il partito di estrema destra "Front National" ha ottenuto il 6,5%. Si tratta di un chiaro ribaltamento dei risultati del 2004, quando il Ps era di gran lunga il numero uno con il 28,9%, mentre l'Ump era fermo al 16,64%.

Ore 23:15

Proiezione Digis per Sky: Pdl 39%, Pd 27,5% Prima proiezione Digis per Sky Tg24, riguardante i voti per il Parlamento europeo. Pdl 39%, Pd 27,5%, Lega Nord 9,5%, Idv 7,8%, Udc 5,3%, SL Verdi 3%, Rifondazione 2%, PDA 2%, Radicali 1,8%

Ore 23:00

Stime Europa: Ppe primo gruppo, Pse i forte calo Il Ppe si conferma il primo gruppo al Parlamento europeo con 263-273 seggi, mentre il gruppo dei socialisti subisce un forte ridimensionamento attestandosi, nelle prime stime a 155-165 seggi. Buona affermazione dei Verdi che si aggiudicano 52-56 seggi.

Ore 22:45

In Ungheria, come in molti altri paesi, affermazione della destra In Ungheria il partito conservatore di opposizione Fidesz ha vinto le elezioni, conquistando 56,37% dei voti, ma la grande sorpresa è il risultato dell'estrema destra: 14,77% e 3 eurodeputati su 22. I socialisti al governo sono stati sconfitti, secondo gli analisti, in conseguenza della grave crisi economica e finanziaria del Paese, mentre la vittoria della Fidesz di Viktor Orban era largamente prevedibile.

Ore 22:15

Confermato il minimo storico dell’affluenza L'affluenza alle elezioni europee del 2009 in tutti i Paesi dell'Ue è stata del 43,24%, il minimo storico anche rispetto al 44,4% della media dei votanti calcolata tra il 2004 e il 2007 (quando hanno votato Romania e Bulgaria). Lo ha reso noto il Parlamento europeo.

Ore 22:00

Seggi chiusi. Instant Poll Ipr: Pdl 39/43, Pd 27/31 Istant poll sui risultati a cura di Ipr Marketing: Prc tra il 2e il 4%, Sinistra e Libertà 1-3%, Pd 27-31%, Idv 5-8%, Udc 3,7-5,7%, Pdl 39-43%, Lega Nord 6,5-10,5%, L’Autonomia 1-3%, Lista Pannella-Bonino 1-3%, altri 1-3%.

Ore 21:45

Stime affluenza Ue 43,01%, minimo storico Le prime stime per l'affluenza alle urne a livello europeo sono del 43,01%. Il dato è stato diffuso dal Parlamento europeo ed è stato elaborato dall'istituto Tns. Se confermato, il dato segna il minimo storico rispetto a tutte le precedenti elezioni. Nel 2004 la partecipazione era stata del 45,47 per cento.

Ore 21:30

I dati sull’affluenza alle 19 L'affluenza definitiva alle elezioni europee alle 19 è del 52,86%, inferiore a quella del precedente voto del 2004 che era del 58,55%. Alle elezioni per il rinnovo di 4.095 consigli comunali (Sicilia esclusa) ha votato, fino alle ore 19 di oggi, il 64,29% degli aventi diritto. Lo rende noto il ministero dell'Interno. Alle precedenti omologhe consultazioni (in alcuni casi si votò di domenica e lunedì), la percentuale era stata del 66,94%. Per le elezioni provinciali ha votato fino alle ore 19 di oggi il 56,84% degli elettori. Lo rende noto il ministero dell'Interno. Nella precedente omologa tornata elettorale l'affluenza era stata del 60,56%.

Fonte: http://www.ilsussidiario.net

Mastella sulla sua candidatura alle Europee con il Pdl: "E' stata una scelta strategica!!!"

Non vola, anzi frena, il Popolo delle Libertà. Scende il Partito Democratico. Deciso balzo della Lega Nord e dell'Italia dei Valori. Stando ai risultati provvisori degli scrutini di 63995 sezioni su 64328, il primato del Pdl si ridimensione rispetto ai primi Instant Poll e proiezioni. Non il 45%, dunque, come sperava il Cavaliere in campagna elettorale, ma il 35,26 per cento. Cresce, anche se di stretta misura, il Pdl, rispetto alle europee 2004 (aveva incassato il 21% con Forza Italia e l'11,5% con Alleanza nazionale), ma cala di poco più di 2 punti percentuali rispetto alle Politiche 2008, quando il Pdl aveva incassato il 37,4 per cento.
In Veneto il testa a testa Pdl-Lega premia il partito del premier con un solo punto di vantaggio su quello di Bossi. In Sicilia, complice il massiccio astensionismo, il Pdl (36%) perde dieci punti rispetto alle politiche, ma l'Mpa del governatore Lombardo fallisce l'ingresso a Strasburgo.

Il Pd, raggiunge invece il 26,13 per cento. Il Partito democratico risulta quindi in perdita di poco più di 7 punti percentuali rispetto alle Politiche 2008 (aveva incassato il 33,2%) e di poco meno di 5 punti rispetto alle europee 2004, con l'Ulivo al 31,1 per cento.

La Lega Nord tocca la vetta del 10,2 per cento. Più un raddoppio, dunque, spesso evocato in campagna elettorale, rispetto alle europee 2004, nelle quali aveva raccolto il 5% dei consensi. Il Carroccio incassa più voti alle europee 2009 anche rispetto all'8,3% riportato alle politiche 2008 (+ 1,9 punti percentuali).

Cresce l'Italia dei valori di Di Pietro (8%): un aumento esponenziale rispetto al 2,1% incassato alle europee 2009 e al 4,4% delle politiche 2008. L'Unione di centro con il 6,51% migliora il risultato riportato alle politiche 2008 (5,6%) e alle europee 2004 (5,9 per cento). Fuori dal Parlamento europeo, in base alle prime proiezioni, Rifondazione comunisti italiani (con il 3,38%) e Sinistra e libertà (3,12%), il Polo dell'autonomia (2,22%) e la lista Bonino-Pannella (2,42 per cento).

8 giugno 2009
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Fonte: http://www.ilsole24ore.com

LA PAR CONDICIO VIOLATA: SILVIO BERLUSCONI AVEVA DIFFUSO SONDAGGI OTTIMISTICI A FAVORE DEL PDL, LA PROVA, FIRENZE 2 GIUGNO 2009

Dal Viminale sono stati diffusi i dati finali dello scrutinio che di seguito vi riportiamo in valore percentuale per quelle liste che hanno superato lo sbarramento del 4% necessario per poter eleggere i 72 membri da inviare al parlamento europeo:

PDL 35,26 a cui va aggiunto lo 0,10 della lista Vallee d’Aoste; PD 26,13 a cui va aggiunto lo 0,46 della lista SVP;
Lega Nord 10,20;
Di Pietro Italia dei Valori 7,99 a cui va aggiunto lo 0,08 della lista Autonomie Libertè Democratie;
Unione di Centro 6,51.

[61.427 sezioni su 61.428.]

giovedì 4 giugno 2009

NON VOTARE PDL E PD IL 6-7 GIUGNO 2009 ASTIENITI E NON RECARTI ALLE URNE! ABBASSIAMO IL QUORUM E PROTESTIAMO CONTRO LE BANCHE, L'USURA, LA CORRUZIONE!

Il 6-7 Giugno stiamo a letto poi andiamo al mare!



NON VOTIAMO-ASTENSIONE DI MASSA DALLE URNE


SABATO 6 e DOMENICA 7 GIUGNO 2009 in Italia ed in 27 Paesi membri dell'Unione Europea si voterà per il rinnovo del Parlamento Europeo, l'area politica SOCIAL-POPOLARE invita tutti gli aventi diritto di voto a DISERTARE IN MASSA le urne, invita a NON RECARSI AI SEGGI ELETTORALI PER VOTARE!!! Anche il NON VOTO è un diritto acquisito, anche il NON VOTO è una forma di protesta PASSIVA ma EFFICACE perchè l'abbassamento drastico e repentino del QUORUM sarà un forte segnale di dissenso alle politiche scellerate dei nostri governi Nazionali!!! NON VOTARE questi nostri rappresentanti politici significherà non votare per l'Europa delle Banche e del Capitalismo sfrenato e selvaggio, NON VOTARE il 6-7 Giugno 2009 significa protestare contro la criminalità organizzata, contro il Governo Berlusconi che latita nel settore del sociale, NON VOTARE significa dire un NO secco all'usura, allo sfruttamento sul posto di lavoro, al lavoro nero, al lavoro precario ed alla disoccupazione, NON VOTARE significa dire NO all'Europa dei RICCHI che diventano sempre più RICCHI a discapito dei più POVERI!!! NON VOTARE significa dire NO e significa PROTESTARE contro il caro-vita, l'Euro che ogni giorno dimezza le nostre buste paga ed il nostro potere d'acquisto!!! NON VOTARE significa dire NO al nostro Governo Berlusconi che ancora non ha aumentato i salari e gli stipendi della popolazione costretta a vivere e sopravvivere con delle misere buste paga che ancora vengono pagate come allo stato delle vecchie Lire bloccate dall'anno 2000 e non vengono ancora adeguate all'attuale e reale tenore di vita!!! NON VOTARE significa protestare contro il caro-affitti, contro il mercato immobiliare che non viene controllato dal Governo!!! NON VOTARE significa protestare contro il caro-tasse, contro l'aumento del costo dei libri scolastici e delle spese mediche!!! NON VOTARE in poche parole significa dire BASTA alle bugie della politica, alle false promesse elettorali ed agli inganni dei nostri Governi!!! NON VOTARE significa dire BASTA all'immigrazione clandestina e selvaggia nel nostro Paese ed in Europa!!! NON VOTARE significa dire BASTA alla povertà, alla miseria, all'ingiustizia sociale della nostra società moderna!!! NON VOTARE è un diritto di chi è ormai disgustato dalla politica, dalla mafia, dal malaffare, dalla corruzione!!! RICORDATI DI NON VOTARE!!!
IL 6-7 GIUGNO 2009 NON VOTARE PER IL PDL (POPOLO DELLE LIBERTA') GUIDATO DA BERLUSCONI E FINI!!! NON VOTARE PER IL PD (PARTITO DEMOCRATICO) GUIDATO DA FRANCESCHINI, VELTRONI E D'ALEMA)!!! NON VOTARE PER L'IDV (ITALIA DEI VALORI) GUIDATO DALL'EX MAGISTRATO ANTONIO DI PIETRO!!! NON VOTARE PER LA LEGA NORD GUIDATA DA BOSSI E MARONI!!! OGGI CHI VOTA PDL E PD NON HA NESSUNA DIFFERENZA E NESSUN VALORE, PDL E PD SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA, MOLTISSIMI LORO ESPONENTI POLITICI FANNO PARTE DI LOGGE MASSONICHE E LOBBY ECONOMICHE MOLTO POTENTI E INFLUENTI; STESSI POLITICI DI DESTRA E DI SINISTRA SI RITROVANO LEGATI A DOPPIO FILO DA FORTI INTERESSI ECONOMICI DI PARTE, DEL RESTO E' NATURALE CHE QUESTI INDIVIDUI GUARDINO PRIMA AL PROPRIO TORNACONTO ED AI PROPRI INTERESSI ECONOMICI PRIVATI!!! PERCHE' DUNQUE VOTARLI??? ESSI HANNO L'AMBIZIONE DI ENTRARE IN PARLAMENTO A STRASBURGO SOLO PER INTRECCIARE FITTE CORRISPONDENZE POLITICHE E FINANZIARIE AL SOLO SCOPO DI ARRICCHIRSI E DI ARRICCHIRE I PROPRI FEDELISSIMI A DISCAPITO DELL'INTERESSE COMUNITARIO E SOCIALE!!! NON VOTATE NE' PDL NE' PD PERCHE' SONO I DUE PIU' GRANDI PARTITI POLITICI ITALIANI CHE HANNO I PIU' GRANDI INTERESSI ECONOMICI, POLITICI E FINANZIARI, DUNQUE VANNO OSTACOLATI E L'ABBASSAMENTO DEL QUORUM POTREBBE ESSERE UN GRAVE DANNO PER QUESTI SCHIERAMENTI POLITICI E PER TUTTI QUEGLI AFFARISTI SENZA SCRUPOLI CHE VOGLIONO UTILIZZARE L A POLITICA SOLO PER I PROPRI INTERESSI PRIVATI!!!

IL 6-7 GIUGNO 2009 RICORDATEVI BENE DI:

NON VOTARE PDL
(POPOLO DELLE LIBERTA')

NON VOTARE PD
(PARTITO DEMOCRATICO)

NON VOTARE
LEGA NORD e ITALIA DEI VALORI

ASTENETEVI DALLE URNE - ASTENSIONE TOTALE

PER TUTTI COLORO CHE NON POSSONO FARE A MENO DI RECARSI ALLE URNE, L'AREA SOCIAL-POPOLARE CONSIGLIA DI FAVORIRE CON IL PROPRIO VOTO TUTTE LE PICCOLE LISTE POLITICHE QUALI:
1) MPA-ALLEANZA DI CENTRO-LA DESTRA-PENSIONATI
2) FORZA NUOVA
3) SINISTRA CRITICA-SINISTRA' e LIBERTA'
4) RIFONDAZIONE COMUNISTA-COMUNISTI ITALIANI
VOTANDO PER I PICCOLI PARTITI POLITICI FAVORIRETE LE LISTE POLITICHE PIU' PICCOLE CHE NON SONO INQUINATE E CORROSE DAI GRANDI INTERESSI MASSONICO-CAPITALISTI DEI GRANDI GRUPPI POLITICI CHE DETENGONO OGGI IL POTERE REALE!!!
SE INVECE CREDI CHE NON POTRESTI MAI VOTARE PER UNO DEI PICCOLI PARTITI POLITICI CHE STANNO A DESTRA E SINISTRA DEGLI SCHIERAMENTI ATTUALI, ASTIENITI E NON VOTARE!!! NON ANDARE ALLE URNE!!!
Alexander Mitrokhin

mercoledì 3 giugno 2009

Parata Militare - 2 Giugno 2009 a Roma...

Una piccola e felice realtà economica: l'Isola di Guernsey!Situata tra le isole del Canale a sud della Gran Bretagna, Guernsey è così piccola che è stata in grado di rimanere sotto il radar abbastanza a lungo per tentare un po' di finanza sperimentale senza far drizzare le antenne dell'establishment bancario internazionale che normalmente ha il controllo di tutto ciò. Quando al governo di Guernsey servono finanziamenti, emette semplicemente la moneta di cui ha bisogno. Questo è quello che, nel 1994, il dottor Bob Plain, professore di Sociologia alla Southern Illinois University, ha scritto al riguardo di questa straordinaria isola:

"Nel 1816 i suoi frangiflutti si stavano sbriciolando, le sue strade erano piene di fango e larghe solo un metro e mezzo. Il debito di Guernsey era di 19.000 sterline, le entrate annuali erano di 3.000 sterline delle quali 2.400 dovevano essere utilizzate per pagare gli interessi sul proprio debito. Non bisogna sorprendersi se la gente lasciava l'isola e l'occupazione era scarsa.

Poi il governo creò e diede in prestito nuove banconote di stato esenti da interesse, per un valore di 6.000 sterline. All'incirca 4.000 sterline furono utilizzate per iniziare le riparazioni dei frangiflutti. Nel 1820, furono emesse altre 4.500 sterline, di nuovo esenti da interesse. Nel 1821, altre 10.000; 1824, 5.000; 1826, 20.000. Entro il 1837, 50.000 sterline erano state emesse senza interessi per il loro utilizzo primario in progetti come frangiflutti, strade, il mercato, chiese e college.

Questa somma più che raddoppiò l'offerta di moneta dell'isola in questo periodo di tredici anni, ma non ci fu inflazione. Nel 1914, mentre i britannici limitavano l'espansione della propria offerta monetaria a causa della prima guerra mondiale, la popolazione di Guernsey iniziò ad emettere, nei successivi quattro anni, altre 142.000 sterline e non si fermo più. Entro il 1958, furono emesse più di 542.000 sterline, tutte senza inflazione."

Guersney ha una tassa sul reddito, ma questa è relativamente bassa (un "blando" 20 percento), semplice e che non permette scappatoie. Non esiste la tassa di successione, nessuna tassa sui capital gains e nessun debito federale. Le banche commerciali servono i mutuanti privati ma il governo in sé non va mai in debito. Quando vuole creare alcune opere pubbliche o dei servizi, viene semplicemente emesso il denaro necessario per pagare il lavoro. Il governo di Guernsey emette moneta propria da quasi due secoli. In questo arco di tempo, l'offerta di denaro è cresciuta di circa 25 volte rispetto alla sua dimensione originaria, ma l'economia non è stata toccata dall'inflazione sui prezzi ed è rimasta fiorente e stabile.

Come ha potuto crescere l'offerta di denaro di 25 volte senza creare un'inflazione galoppante?
Abbiamo un'inflazione sui prezzi quando la "domanda" (la moneta) aumenta più rapidamente dell' "offerta" (beni e servizi). Come sottolineava l'economista britannico John Maynard Keynes, l'aggiunta di nuova moneta all'economia non spinge al rialzo i prezzi fintanto che il denaro viene utilizzato per produrre nuovi beni e servizi perché l'offerta aumenterà insieme alla domanda.

Questa modifica alla classica "teoria quantitativa della moneta" ci aiuta a spiegare quel dato paradossale che riguarda il "mistero economico" cinese. La Cina è riuscita a mantenere bassi i prezzi dei propri prodotti per migliaia di anni, sebbene l'offerta di moneta sia stata continuamente foraggiata con l'oro e l'argento del mondo, e ora con i dollari, poiché quelle valute sono affluite per pagare i prodotti cinesi a basso costo.

La spiegazione keynesiana è che i prezzi sono rimasti stabili perché il denaro è stato utilizzato per produrre più beni, aumentando l'offerta insieme alla domanda.

Si tenga presente che nella creazione di denaro con le entrate contabili, il governo farebbe solamente quello che le banche fanno quotidianamente. Ogni volta che una banca concede un prestito, essa crea nuovo denaro (vedi l'articolo di E. Brown, "Dollar Deception: How Banks Secretly Create Money," http://www.webofdebt.com/articles, 3 luglio 2007). Nella Costituzione, il potere di creare denaro è stato delegato esclusivamente al Congresso, ma quel potere ora è stato usurpato da un cartello di banche private. Il Congresso deve solamente riprendersi il proprio potere di emettere moneta.

Con l'imminente crollo del mercato immobiliare e dei mercati di credito globale, ci sono chiari segnali che ci stiamo dirigendo verso un'altra Grande Depressione. Possiamo uscirne nello stesso modo con cui ne uscì Franklin Roosevelt, iniettando moneta nell'economia sotto forma di grossi investimenti pubblici nelle infrastrutture.

Ma invece di prendere a prestito il denaro dalle banche che esse creano dal nulla, lasciando il governo pesantemente in debito, questa volta il governo dovrebbe provare a creare il denaro da solo, esente da debiti e da interessi.

Se la popolazione di Guernsey può finanziare le infrastrutture con il denaro emesso dal governo, anche noi possiamo farlo. La riforma monetaria non è stata più un argomento politico chiave dai tempi delle depressioni dell'ultimo decennio dell'800 e degli anni '30 del secolo scorso. E' tempo di affrontare di nuovo questo problema.

E' una piccola curiosià ripresa da "Signoraggio.com"

A.M.

2 giugno 2009...la 63/esima Festa della Repubblica Italiana a Roma!!!

E' il nuovo modello a cui mi ispiro e per coloro che mi chiedevano in che consisteva questa forma di Governo, posso intanto premettere che è una nuova concezione dello Stato inteso come "madre" protettiva verso il proprio popolo...oggi lo Stato è un'accozzaglia di leggi burocratiche che spesso non vengono applicate nella loro interezza e per di più queste leggi non proteggono i suoi cittadini ma li lascia in balia degli eventi sociali ed economici senza intervenire decisamente quando il caso singolo o di massa lo richiede!!! Le Istituzioni odierne lanciano spesso appelli per la difesa della famiglia come nucleo naturale della nostra società ma nel concreto non intervengono poi per mantenere fede ai loro proclami...la Repubblica Social-Popolare vuole dare coesione al popolo e nel popolo vuole costruire le sue fondamenta!!! Il bene comunitario deve prevalere su ogni altra logica egoistica di alcun potere temporale e materiale; lo Stato deve avere una natura molto centralistica, inoltre l'acqua, l'energia elettrica, il gas ed ogni altra fonte di energia deve essere NAZIONALIZZATA così come dovranno essere NAZIONALIZZATE le banche, i trasporti (Bus, Ferrovie dello Stato, Aeroporti) ed i servizi di natura primaria lasciando ai privati una parte del capitale e delle azioni (60% allo Stato, 40% ai Privati), lo Stato inoltre sarà garante del cittadino e farà da ferreo controllore all'interno dell'economia di mercato che non sarà debellata ma incentivata su un più equo rapporto tra le parti concorrenti reintroducendo inoltre la sovranità monetaria (sarà lo Stato stesso a stampare e produrre la carta-moneta della valuta nazionale).
Alcuni interventi dovranno essere fatti su ispirazione di alcuni principi-cardine che avevano costituito le basi della RSI come ad esempio la partecipazione agli utili di impresa degli operai ed il sistema Corporativo.
Ritornando sui principi della difesa della famiglia come nucleo naturale ed importante per la società, la Repubblica Social-Popolare applicherebbe per il diritto alla casa il progetto del Mutuo Sociale; per ogni Provincia verrebbe istituita la carica di Commissario Politico che farebbe da garante per i cittadini dello Stato Centrale e del Governo controllando l'operato delle amministrazioni locali in modo da verificare l'applicazione reale di tutte le normative sia a livello politico sia a livello giudiziario da parte delle prefetture e della magistratura locali.
Nella Repubblica Social-Popolare il cittadino dovrà sentirsi tutelato, sostenuto, aiutato e protetto dalla sua nascita fino alla sua naturale morte; lo Stato dovrà essere onnipresente, protettivo finanche a farsi percepire come presenza quasi alla pari di DIO! Niente e nessuno dovrà essere tralasciato, abbandonato, dimenticato!!!
Nella Repubblica Social-Popolare dovranno essere debellate e sradicate definitivamente le piaghe della Mafia, della Massoneria, delle Sette Sataniche e di tutte le altre nefaste loggie e associazioni segrete che inquinano la vita sociale ed economica della collettività.
Repubblica Social-Popolare è: socializzazione, tradizione culturale e nazional-popolare, solidarietà popolare, unità, stato sociale, disciplina, legge, ordine, giustizia popolare, Dio, Patria, Famiglia, pacificazione nazionale, bene comune, pace!!!
La strada da percorrere...quella forma di Governo che secondo me è la più appropriata!!!

A.M.

Crispiano 2 Giugno 2009 Festa della Repubblica Italiana...

E ci siamo arrivati: la Repubblica Italiana ha compiuto il 2 Giugno i suoi primi 63 anni di vita! Come di consueto, per il giorno del suo compleanno il Governo Italiano ha organizzato a Roma la mastodontica parata militare corredata dalle piroette aeree delle famosissime Frecce Tricolori; tanti anni sono passati da quel fatidico 1946, moltissimi suoi protagonisti dell'epoca sono oramai defunti, qualcuno vive ancora come il Senatore a vita Giulio Andreotti il quale ha raggiunto la veneranda età di 90 anni.
Tanti anni sono passati ma anche tanta acqua è passata sotto i ponti di questa anziana "Signora Repubblica" nata dalle ceneri di un Regime Fascista distrutto e sconfitto da 5 anni di sanguinosa guerra; la Repubblica Italiana è figlia di un Referendum che ha chiamato alle urne il popolo Italiano per decidere se continuare a governare il Paese con la Monarchia di Casa Savoia o scegliere un sistema Repubblicano...ed il popolo aveva deciso tra vari sospetti di brogli elettorali che la famiglia Reale doveva andarsene, doveva lasciare Roma.
Dopo l'Assemblea Costituente che aveva sancito la nascita della nostra "Magna Carta" Costituzionale, il potere del Paese andò dritto in mano alla Democrazia Cristiana che stravinse le elezioni del 1948 e da quel giorno la DC il potere non lo lasciò mai più...i Democristiani dello scudo crociato governarono la Nazione, cambiando alleanze e strategie a seconda delle convenienze e delle necessità del momento, per almeno più di 40 anni e solo gli scandali delle tangenti e della corruzione politica scoperchiata dall'inchiesta "Mani Pulite" del 1992 guidata dal pool di giudici Milanesi tra cui vi era anche l'attuale Onorevole Antonio Di Pietro, riuscirono a strappare il Governo del Paese dalle fauci della "Balena Bianca"! (Così era soprannominata la vecchia DC)
La Democrazia Cristiana con i suoi incauti alleati ha avuto sicuramente dei pregi, primo tra tutti quello di aver salvaguardato la democrazia in Italia ed aver allontanato il pericolo di una rivoluzione Bolscevica in una Nazione che vanta una tradizione Cristiana e Cattolica secolare; purtroppo però sono stati più i difetti che i pregi: la DC in 40 anni di Governo ha contribuito all'ascesa dei politicanti corrotti, all'aumento della criminalità organizzata, al rafforzamento della Mafia in Sicilia e nel Sud Italia, ha impoverito le casse finanziarie dello Stato, ha aperto i confini ad un immigrazione selvaggia senza un minimo controllo, ha affamato l'economia Nazionale e grazie ai suoi errori, oggi l'Italia è diventata il fanalino di coda e l'ultima ruota del carro d'Europa perdendo prestigio e credibilità a livello Internazionale.
Quella che oggi si è festeggiata è una Repubblica allo sbando, una Repubblica Italiana che stenta a rimettersi in piedi, una Repubblica devastata dalla povertà diffusa, dal malessere generale di un popolo che per la maggior parte dei suoi componenti fatica ad arrivare alla fine del mese perchè ha visto i propri stipendi dimezzati dal caro-vita grazie all'assenza totale del controllo dei prezzi da parte dello Stato, prezzi che sono raddoppiati se non triplicati rispetto a 6 anni fa, cioè dal 2002, anno in cui è entrato in circolazione l'Euro, moneta unica di un Europa delle Banche e non dei popoli.
Mentre oggi si festeggia questa Repubblica delle "Banane" una parte considerevole degli Italiani vive oggi al limite della soglia di sopravvivenza, il Sud è preda della malavita organizzata, la sicurezza pubblica non esiste più, la corruzione politica è arrivata ai massimi livelli e nel Mondo siamo secondi solo alla Bulgaria, corruzione per altro che ha invaso gli ambienti non solo della Politica ma anche del mondo dell'economia, della giustizia, dell'informazione, delle forze dell'ordine e degli organi Statali ad ogni livello.
Oggi in Italia tutto sembra lecito, non esiste più la certezza della pena, tutto è in mano alla Mafia, alla Massoneria, ai centri di potere occulti che hanno un solo ed unico scopo: arricchirsi quanto più sia possibile con l'aiuto del malaffare e depredando le casse del Governo ad ogni angolo ed ogni latitudine.
Io spero, per il bene di tutti, che questa Repubblica ormai recalcitrante, fine solo a se stessa, muoia presto sperando anche in una nuova alba dove tutti i responsabili del tracollo dell'Italia paghino caramente per le proprie nefandezze.
Auguri, cara amata-odiata Repubblica Italiana...

A.M.

Protezione Civile: la parata del 2 giugno 2009 a Roma...

Istat 2007-2008: Le masse popolari non arrivano sino alla fine del mese!

Retribuzioni da fame. Più della metà delle famiglie sopravvive con meno di 1.900 euro al mese. I siciliani sono i più poveri. Cresce il numero di chi rinuncia a cercare un lavoro regolare ed onesto!
(Il Bolscevico n. 25/2008) Non ci vuole una grande fantasia per immaginare che Italia viene fuori dal Rapporto Istat per l'anno 2007, presentato dal suo presidente, Luigi Biggeri, alla Camera dei deputati il 28 maggio scorso. È un'Italia dai bassi salari dove cresce la povertà, dove gran parte delle famiglie popolari fa fatica a pagare l'affitto e non arriva alla fine del mese. È un'Italia dove crescono le diseguaglianze sociali e la precarietà, dove chi è più ricco diventa più ricco e chi è più povero diventa più povero, dove le differenze uomo donna e Nord Sud non si assottigliano ma si allargano, dove i disoccupati disperati rinunciano persino a cercare lavoro. È un'Italia che vede svilupparsi il fenomeno dell'emigrazione dal Sud al Nord del Paese per sfuggire alla disoccupazione. È un'Italia che registra amplissime delocalizzazioni di stabilimenti produttivi all'estero da parte di grandi-medie aziende e una percentuale alta di aziende che pur non aumentando la produttività aumentano i profitti attraverso un più accentuato sfruttamento della mano d'opera.
REDDITI: La fotografia che ne esce dai dati Istat è a dir poco desolante: il 50% delle famiglie non supera i 1.900 euro al mese. Ciò vuol dire che ve ne sono anche di quelle che di euro ne prendono meno. Infatti, mentre le retribuzioni del Centro-Nord si avvicinano alla media europea, quelle del Mezzogiorno calano a precipizio sulla media dei paesi più disuguali come il Portogallo, la Lettonia e la Grecia. Gli anziani soli percepiscono i redditi più bassi, e tra questi le donne sole con più di 65 anni. Il 20% delle famiglie con i redditi più bassi percepisce complessivamente solo l'8% del reddito totale. Mentre vi è un altro 20% delle famiglie con i redditi più elevati che si pappa una quota di ricchezza prodotta pari al 38% del totale. Questo gruppo percepisce un reddito medio di circa 5 volte superiore. È Bolzano la città con il reddito medio familiare più elevato: circa 32.000 euro all'anno contro una media nazionale di 27.736 euro. Segue la Lombardia con oltre 31.500 euro. In fondo alla classifica si trova la Sicilia con poco meno di 21.000 euro, con un divario di 10.000 mila euro in meno rispetto al reddito medio familiare percepito nel Nord d'Italia.Il fatto è che in Italia le retribuzioni crescono molto meno che in altri paesi europei. In 10 anni, dal 1995 al 2006, le retribuzioni orarie reali sono aumentate del 4,7% a fronte di una crescita cinque o sei volte più consistente registrata in Francia e in Svezia. L'impoverimento medio degli italiani rispetto all'insieme degli abitanti Ue-15 è di circa 13 punti percentuali. Un tracollo se si pensa che ancora nel 2000 il valore del reddito per abitante degli italiani era superiore di 4.
POVERTA': I bassi salari, frutto di una costante perdita di potere di acquisto a causa dell'inflazione che ha ripreso a galoppare (+ 5% alimentari, + 9% energetici nel primo trimestre 2008), di un mancato recupero in modo adeguato delle retribuzioni nei rinnovi del contratti di lavoro nazionali, dell'espandersi del lavoro precario, producono povertà anzitutto nei ceti meno abbienti, ma anche in strati del "ceto medio". In questo senso i dati Istat sono assai preoccupanti per non dire drammatici. Vediamoli: Il 14,6% delle famiglie arriva con molta difficoltà alla fine del mese, il 28,4% non riesce a fronteggiare una spesa imprevista di 600 euro, il 66,1% non è riuscita a risparmiare niente nell'ultimo anno. Più nel dettaglio: almeno una volta il 4,2% delle famiglie non ha avuto denaro sufficiente per comprare cibo; il 10,4% per pagare spese mediche; il 7% per il trasporto; l'11,7% per pagare le tasse; il 6,8% per acquistare vestiti; il 13,1% delle famiglie per pagare rate di mobili o altri beni; il 9,4% per fare fronte alle bollette di gas, luce o telefono; il 3,7% per l'affitto mensile o il mutuo casa.A proposito di quest'ultimo argomento: il 61% delle famiglie che pagano il mutuo considera pesante il carico finanziario che ne deriva, mentre la metà degli affittuari giudica onerose le spese per il canone. Inoltre, il 47,4% delle famiglie reputa pesanti le spese generali per la casa e il 45,8% considera gravosi i debiti diversi dal mutuo. Non c'è il dato sulle morosità, in paurosa crescita, che riguarda quelle famiglie che. per varie ragioni, non riescono più a pagare il mutuo o l'affitto e per questo perdono la casa acquistata o sono sfrattate.
OCCUPAZIONE: I dati Istat su occupazione-disoccupazione vanno saputi leggere per non cadere in errore. Vero è che dal 1999 i numeri della disoccupazione sono scesi. Nel rapporto si legge che nel 2007 in Italia sono poco più di un milione i senza lavoro, cioè un milione meno di quelli registrati dieci anni prima. Ma questo "calo" della disoccupazione non è stato accompagnato, almeno dal 2003 in poi, da un aumento significativo del tasso di occupazione. Perché? Semplice, si è allargata l'area della "inattività". Nel 2007 quella che viene chiamata "zona grigia" delle persone interessate a lavorare, ma scoraggiate sulle possibilità di trovare l'impiego conta quasi 3 milioni di persone (+318.000 rispetto al 2004). L'incidenza degli "inattivi" aumenta con il crescere degli anni e nelle regioni meridionali (48%) dove ci sono minori possibilità d'impiego e maggiore sfiducia.In ogni caso, il tasso di occupazione in Italia (segnalato dall'Istat) pari al 62,5% rimane lontano dalla media europea attorno al 70%. È un problema che riguarda soprattutto il Mezzogiorno che segna un misero 52% di tasso di occupazione, 17 punti in meno rispetto al Nord (69%). Ma le disuguaglianze non finiscono qui: il tasso occupazionale nazionale maschile è al 74% mentre quello femminile non supera il 51% con ben 23 punti di disparità di genere. Nel Mezzogiorno 6 donne su 10 tra i 15 e i 64 anni risultano "inattive".
PIL E PROFITTI: Uno dei motivi non secondari di quanto descritto è la scarsa crescita economica dell'Italia: 1,4% nel 2007 rispetto al 2,5% dell'Unione europea dei 27 paesi. Un altro motivo altrettanto importante è l'atteggiamento assunto dalle aziende finalizzato unicamente al profitto. Le imprese italiane hanno una redditività tra le più alte d'Europa, che non deriva dalla crescita produttiva ma dallo sfruttamento intenso dei lavoratori. Il rapporto cita 1 milione e 600 mila aziende che consegue livelli di redditività superiori alla media del suo settore ma con livelli di produttività inferiori. Inoltre, circa la metà delle grandi imprese industriali italiane ha ormai trasferito all'estero, in paesi dove utilizzano forza lavoro a bassissimo costo e godono di più favorevoli agevolazioni fiscali, parte dei propri processi produttivi.
DAL SUD AL CENTRO-NORD PER LAVORO: Ancora molto sostenute risultano le migrazioni per lavoro all'interno dei confini nazionali, quasi tutte dal Sud al Centro-Nord d'Italia. Riguardano lavoratori italiani in cerca di occupazione ma anche e in maggioranza lavoratori stranieri residenti. Complessivamente gli spostamenti dentro i confini nazionali sono stati in media di 1 milione e 300 mila all'anno nel periodo tra il 2002 e il 2005. Le mete, in prevalenza Milano, Bergamo, Roma, Torino, Verona, Emilia-Romagna, Toscana, Marche.
IMMIGRATI: Al primo gennaio 2008 gli immigrati residenti in Italia sono 3,5 milioni, pari al 5,8% della popolazione italiana (+454 mila rispetto al gennaio 2007). Le comunità più numerose sono quelle romena (654 mila circa), albanese (400 mila), marocchina (370 mila), cinese (160 mila circa), Ucraina (135.000). I migranti presenti in Italia sono prevalentemente giovani e in età attiva: uno su cinque è minorenne, uno su due ha un'età tra i 18 e i 39 anni. Si trovano in maggioranza nel Nord e nel Centro del Paese: 36,3% nel Nord-ovest, 27% nel Nord-est, 24,8% nel Centro e l'11,6% nel Mezzogiorno. Crescono i ricongiungimenti familiari. Aumentano i matrimoni con almeno uno sposo straniero celebrati in Italia: oltre 34.000 nel 2006. Il matrimonio misto più frequente è quello tra lo sposo italiano e la sposa straniera, specie dell'est europeo.Sempre nel 2006, 58 mila i bambini nati da coppie di genitori stranieri, pari al 10,3% del totale dei nati della popolazione residente. Le straniere residenti hanno avuto in media 2,5 figli ciascuna, il doppio di quelli partoriti dalle italiane (1,26). In seguito ai nati e ai ricongiungimenti familiari cresce il numero dei minorenni stranieri residenti giunti al primo gennaio 2007 a 666 mila. Di conseguenza aumentano gli studenti di cittadinanza straniera: più che raddoppiati negli ultimi cinque anni scolastici, diventati oltre 500 mila nel 2006/2007, pari al 5,6% del totale degli studenti. Il tasso di delinquenza tra i migranti regolari è pari al 2%, quasi lo stesso registrato tra gli italiani. Percentuali che salgono tra i migranti non in regola con il permesso di soggiorno, verosimilmente spinti dal bisogno. Non per caso più alte risultano le denunce per borseggio, furti e contrabbando.Non c'è dubbio, in conclusione, che la questione sociale, in primis quella salariale e delle pensioni, in Italia è peggiorata notevolmente e progredisce verso livelli sempre più intollerabili di cui portano la responsabilità i governi di "centro-destra" e di "centro-sinistra" che si sono succeduti, nonché il padronato e i vertici sindacali per ciò che compete loro.

Note: Il neo-Governo Berlusconi ha 5 anni di tempo per risollevare in parte le sorti del paese...noi tutti ci auguriamo che abbia ben appreso la lezione di qualche anno prima...per non riconsegnare l'Italia nelle mani dei Comunisti dovrà necessariamente abbandonare per un pò le sue visioni liberal-capitaliste per accentuare una politica sociale più forte e più radicata all'interno delle istituzioni sia centrali che locali!!!

A.M.

2 giugno 2009 - parata piu' sobria: risparmiato un milione di euro per i terremotati d'Abruzzo!!!

I dati statistici sono micidialmente precisi: solo in Toscana ogni anno vengono eseguiti circa 3000 pignoramenti, cioè almeno 3000 famiglie Italiane perdono la propria casa acquistata con un mutuo bancario (solo in questo modo il popolo del ceto medio può permettersi di comprare casa) ma la nuova e grave crisi finanziaria internazionale ha di fatto peggiorato la situazione già di per sé drammatica per cui nel 2008 i pignoramenti potrebbero molto facilmente salire a 4000 mentre 9000 sarebbero le famiglie Toscane che saranno a rischio di perdere definitivamente il proprio immobile!
Al centro dell’emergenza ci sarebbero i mutui contratti dalle famiglie Toscane, la regione che abbiamo preso per analizzare i dati, tra l’anno 2003 all’anno 2006 che sono i più colpiti nelle rate.
Ma anche i mutui contratti negli altri anni non se la passano di certo bene; da analizzare poi l’aumento del caro vita, l’euro impazzito che strozza le famiglie già messe in crisi dalla disoccupazione, dal lavoro precario e dallo sfruttamento da parte di uno Stato che non tutela più i suoi cittadini ed anzi possiamo tranquillamente sottolineare che la Repubblica Italiana lido dei mafiosi e dei corrotti è il nemico numero uno del suo popolo!!!
Sempre i dati statistici questa volta ripresi dal Ministero della Giustizia…o dell’Ingiustizia forse è meglio ribattezzarlo, parlano di un aumento nel primo semestre dell’anno in tutta Italia pari al 17% di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari, solo in Toscana l’aumento schizza al 25%!!!
Le esecuzioni immobiliari sono spesso e sempre messe in moto dalle banche verso tutti i propri clienti inadempienti che smettono di pagare le rate mensili dei mutui troppo care, oramai salite alle stelle, aumentate a cifre al di fuori della realtà.
Ad aiutare le banche, autentiche organizzazioni di usurai legalizzati, ci pensa il nostro buon vecchio Stato Italiano che con i suoi Governi asserviti ai banchieri e speculatori finanziari di ogni razza ha varato nuove leggi che facilitano e semplificano le procedure di pignoramento ed esecuzioni immobiliari da parte delle banche e degli istituti di credito…sempre il nostro buon vecchio Stato Italiano poi se né frega se gli operai, gli impiegati ed i lavoratori dipendenti non riescono ad arrivare a fine mese, non riescono più a sostenere i propri figli a scuola, non riescono più a fare la spesa quotidiana per vivere perché i propri stipendi sono rimasti lì fermi, congelati al potere d’acquisto dell’anno 2002 con le vecchie Lire mentre il caro vita si è triplicato in Euro dimezzando le buste paga di tutti.
Lo Stato Italiano se né frega se ci sta poco lavoro in giro, se la disoccupazione avanza, se il lavoro c’è ma è sempre e solo precario.
Oggi nella nostra società aumenta in proporzione il prezzo di qualsiasi prodotto alimentare o di consumo ma diminuisce sempre di più il valore degli stipendi che non vengono aumentati se non di pochi spiccioli; infine lo Stato Italiano aumenta pure le tasse su ogni cosa, su ogni operazione finanziaria, su tutti i suoi servizi che offre ai propri cittadini ma sempre in maniera più scadente e meno adatta alle esigenze di ognuno di noi.
L’ultima follia che fortunatamente si è sventata grazie ad uno dei pochissimi Ministri seri che abbiamo, Tremonti, è il recente tentativo del nostro Governo di varare un decreto salva - manager…cioè lo Stato Italiano avrebbe voluto con quel decreto “salvare” il posto di lavoro ai manager bancari responsabili della crisi dei mutui e del mezzo fallimento di tutto il sistema bancario Nazionale…questi signori oltre ad aver bruciato tutti i risparmi dei cittadini Italiani, oltre ad aver speculato sulle operazioni finanziarie arricchendo solo le proprie tasche ed oltre ad aver quasi portato l’intera Italia alla bancarotta ed al fallimento totale, avrebbero voluto continuare a mantenere il proprio posto di lavoro e di comando con l’avvallo e la protezione stessa del Governo Italiano!!!
Vergogna!!! Il Governo Italiano avrebbe anzi dovuto varare un decreto “SALVA FAMIGLIE”!!! Altro che salva - manager falliti…invece le casse dello Stato avrebbero dovuto aiutare le famiglie che sono in difficoltà nel pagare i mutui per gravi problemi di lavoro e finanziari ed avrebbe dovuto sostenere queste famiglie Italiane soprattutto per evitare i pignoramenti bancari delle loro case!!!
Dunque tutto ciò è intollerabile e la situazione sociale Italiana è in piena emergenza: i poveri sono in aumento esponenziale visto e considerato il dato attendibile della Caritas che registra oggi un cittadino Italiano ogni tre poveri che chiedono aiuto alle mense pubbliche per poter mangiare un piatto caldo a pranzo e a cena.
Tanti pensionati Italiani e tante famiglie che non c’è la fanno piu’ a vivere, si rivolgono agli sportelli della Caritas non solo per mangiare ma anche per vestirsi…oltre che per chiedere aiuti economici per pagare l’affitto di casa o le bollette dei consumi di acqua, luce e gas.
Ora io domando a tutti voi elettori Italiani, ora io domando a tutti voi internauti Italiani e Stranieri…se questo è un popolo, se questa è una Nazione civile e progredita, se questa nostra Democrazia sia giusta e retta, se questo nostro Stato è presente ed equo…perché oggi nel terzo millennio dobbiamo assistere a questo scempio vergognoso? A questa regressione culturale ed economica causata dai politici mafiosi e corrotti, avidi di denaro e di potere, di ogni partito politico e di ogni schieramento ed ideale? Perché dobbiamo ancora tollerare questa Repubblica Italiana nemica stessa del proprio popolo, nata dalle ceneri di una guerra civile fratricida che ha consegnato in mano ai Catto - Comunisti il potere di depredare le casse dello Stato, di distruggere il sistema sociale in virtù degli interessi di pochi boiardi eletti che hanno scritto una Costituzione sana e valida nei principi ma vuota nei contenuti e nell’applicazione pratica? I nostri governanti non si accorgono di una realtà drammatica che sta peggiorando di giorno in giorno, perché essi vivono oramai completamente distaccati da quella stessa realtà che diventerà ben presto la loro rovina…la miseria diventerà la lapide della loro tomba.
Ancora pochi anni di questo disastro e sarà l’ora di una rivoluzione senza precedenti, la rivoluzione dei giusti, l’uragano politico che in molti in silenzio aspettano…la Repubblica Italiana così come è nata nel secondo dopo – guerra dovrà a tal fine essere smantellata completamente per fare spazio alla rinascita Nazionale e Popolare che vedrà la costruzione di un nuovo e vero modello di Stato!!! Uno Stato giusto ed equo che non sarà piu’ nemico del proprio popolo ma invece né sarà il “PADRE” e la “MADRE”…uno Stato che sarà la “FAMIGLIA” di tutti gli Italiani onesti e retti che dovranno essere protetti, aiutati, sostenuti dal governo…

A.M.

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!