Un ragazzo libero...
Scritto da Salvatore Borsellino
Sabato 31 Gennaio 2009 21:42
Mi ha telefonato un minuto fa Sonia Alfano, con la voce rotta, mi ha
detto che è morto Giuseppe Gatì, un ragazzo libero, un ragazzo
coraggioso, un ragazzo che qualche settimana fa aveva contestato
Vittorio Sgarbi presso la biblioteca comunale di Agrigento.
Quello che successe allora ve lo faccio raccontare da lui stesso.
Con alcuni amici laltro giorno mi sono recato presso la biblioteca
comunale di Agrigento per contestare con volantini e videocamera
Vittorio Sgarbi. Ci siamo soffermati su due punti in particolare:
la condanna in via definitiva per truffa aggravata ai danni dello
stato, e quella in primo e secondo grado, poi andata prescritta,per
diffamazione del giudice Caselli. Dopo quasi due ore di ritardo ecco
che arriva,in sala la gente rumoreggia e fischia. Subito dopo aver
preso la parola,naturalmente con qualche volgarità annessa, inizia la
nostra contestazione. Nel video non si vedono o sentono certe cose.
Sono stato subito preso e spintonato da un vigile, mentre qualcuno tra
la folla mi rifilava calci e insulti. Sgarbi, prima chiedeva che
venisse sottratta la videcamera alla mia amica, e dopo cercava lui
stesso di impossessarsene. Ma è importante sapere cosa succede dopo.
I miei amici vanno via perchè impauriti, mentre io vengo trattenuto
dai vigili. Si avvicina un uomo in borghese, che dice di appartenere al
le forze dellordine e cerca di perquisirmi perchè vuole la videocamera
(che ha portato via la mia amica). Io dico che non puo farlo e lui mi
minaccia e mi mette le mani addosso. Arriva un altro personaggio, e
minaccia di farmela pagare,ma i vigili lotengono lontano. Dopo vengo
preso e portato in una sala appartata della biblioteca,dove la polizia
prende i miei documenti e il telefonino. Chiedo di vedere un avvocato
(ce nera addirittura uno in sala che voleva difendermi),per conoscere
i miei diritti,ma mi rispondono di no. Mi identificano piu volte e mi
perquisiscono. Poi mi intimano di chiamare i miei amici, per farsi
consegnare la videocamera, ma io mi rifiuto. Arriva di nuovo il
presunto appartenente alle forze dellordine in borghese e mi dice
sottovoce che lui dirà di esser stato aggredito e minacciato da me.
Non mi fanno parlare, non mi posso difendere. Dopo oltre unora e mezza
mi dicono che non ci sono elementi per essere trattenuto ulteriormente,
mi fanno fermare il verbale di perquisizione e mi congedano con una
frase che non posso dimenticare: Devi capire che ti sei messo contro
Sgarbi, che è stato onorevole e ministro.
Quando mi ha telefonato Sonia stavo lavorando al computer, come 17 anni
fa,quando mi chiamò mia moglie e mi disse che stavano dicendo alla
televisione che c'era stato un attentato a Palermo, in Via D'Amelio.
Ho provato una sensazione troppo simile a quella di allora.
Si,lo so,è una cosa diversa,allora era stato una attentato,un attentato
che aveva provocato una strage. Questa volta dicono che è stato un
filo scoperto,un filo sul quale sembra che Giuseppe abbia camminato
mentre lavorava vicino a un silos pieno di latte. L'autopsia dirà se
le cose sono andate come si legge in questo momento nelle prime notizie
di agenzia.Ma io sento un nodo alla gola che non si scioglie...
VIDEO REALIZZATO DA :
LONGO PASQUALE
canale su youtube :
http://it.youtube.com/user/lince54x
canale tv su internet :
http://www.mogulus.com/ANZIOTELENEWS
email : longo49x@yahoo.it
TAG DI RICERCA SU GOOGLE : ANZIOTELENEWS
colonna sonora :
Gigi D'agostino-Il padrino remix
Video e audio ripresi da :
Giuseppe Gatì è morto - HA OSATO CONTESTARE
IL SINDACO VITTORIO SGARBI
http://it.youtube.com/user/giuseppegat
http://it.youtube.com/watch?v=mgsQe4w...
http://it.youtube.com/watch?v=9ebPQzn...
INTERVISTA ALL'ON.DI PIETRO SUI BENI CONFISCATI ALLA MAFIA
http://it.youtube.com/watch?v=bqpY47f...
http://www.lamiaterraladifendo.it/
"La Politica è una cosa difficile, talvolta terribile, ma tuttavia umana! Anche nella Politica ci deve essere il disgusto, la pulizia! Non ci si può sporcare di fango, nemmeno per un'idea alta!" (Boris Eltsin - "Il diario del Presidente")
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lunedì 9 febbraio 2009
DEDICATO AL CORAGGIO DI GIUSEPPE GATI'...
Funerali di Giuseppe Gatì...
Sabato 31 gennaio 2009, muore Giuseppe Gatì, un ragazzo di 22 anni di Campobello di Licata, a causa di un incidente sul lavoro. Nonostante la giovane età, Peppe è stato un modello di tenacia, grinta e di amore per la propria terra. Un ragazzo solare che ha preferito rimanere qui e lottare per la sua terra. I funerali si sono svolti il 4 febbraio alla Chiesa Madre di Campobello. Video trasmesso da TeleJato...
Giuseppe Gatì è morto...
E' morto Giuseppe Gatì, il coraggioso ragazzo che ha gridato "W Caselli" e che ha pubblicamente contestato l'Onorevole Vittorio Sgarbi ad Agrigento...il ragazzo è morto accidentalmente sul proprio posto di lavoro, solo ed in circostanze ancora poco chiare...oppure un tragico destino della vita???
Vittorio Sgarbi contestato...
L'Onorevole Vittorio Sgarbi durante una contestazione contro di lui all'interno di una bibblioteca di Agrigento...
ARTCICOLO 21. Libertà di che? Contestatore di Sgarbi aggredito ad Agrigento...
La Procura della Repubblica di Agrigento ha contestato i reati d resistenza e lesioni a pubblico ufficiale ad ad almeno cinque persone, di cui solo una identificata. Il commissario della polizia municipalr Giuseppe Ragusa èstao refertato con una prognosi di 3 giorni: "Sarebbe stato aggredito da almeno tre persone mentre tentava di impedire ad una delle manifestanti di riprendere quanto stava accadendo in sala con una telecamera!".
Contestazione a Vittorio Sgarbi ad Agrigento...
Un mese o poco più fà ad Agrigento questo ragazzo, Giuseppe Gatì, osò contestare l'Onorevbole Vittorio Sgarbi, reo di aver spesso criticato l'operato della Magistratura e del Pool Anti-Mafia...infine pure Sgarbi peccherebbe di qualche "macchia" sul proprio operato Politico in questi ultimi anni a Roma e nel Sud Italia...questo ragazzo che vedete nel video è morto purtroppo poco tempo dopo l'accaduto in circostanze tragiche e misteriose sul proprio posto di lavoro in campagna e sembrerebbe che durante questo grave incidente di lavoro il ragazzo fosse solo...non ci sarebbero testimonianze sull'accaduto!!!
martedì 3 febbraio 2009
L'Italia dei Massoni verso lo sfascio...
(Clicca sull'immagine per ingrandirla...)
E' stata varata dopo tante discussioni la nuova riforma che regolarizza l'utilizzo delle intercettazioni telefoniche da parte della Magistratura durante le indagini...CHE COSA HANNO COSI' TANTO DA NASCONDERE I NOSTRI POLITICI ITALIANI??? DI COSA HANNO PAURA???
Il Popolo dell’Omerta’
Di Marco Travaglio - 14 giugno 2008
L’avessero fatta scrivere alla Banda Bassotti con la consulenza di un repartino psichiatrico, sarebbe venuta meglio. La cosiddetta riforma delle intercettazioni varata ieri dal governo durante la partita della Nazionale (come il decreto Biondi del ‘94) è quanto di peggio si possa immaginare: un misto di impunità, omertà, asineria e demenza.
Il problema, per questi qua non sono i reati, ma chi li scopre e li racconta. Galera per chi dispone e pubblica intercettazioni; per chi viene beccato a delinquere al telefono, invece, la pena massima è la presidenza del Consiglio e quella minima la presidenza di Raifiction. Mentre in America arrestano un costruttore nel cui cantiere un operaio è morto sul lavoro, in Italia chi ammazza i lavoratori rischia poco o nulla, ma chi lo smaschera rischia grosso. Oggi, fosse già stata in vigore la legge porcata, non conosceremmo ancora le telefonate di Fazio e dei furbetti del quartierino, di Moggi e dei designatori arbitrali, e tutti gli scandali politico-finanziari degli ultimi 5 anni: i processi non sono ancora iniziati. Né sapremmo nulla delle tangenti a Genova e a Perugia. E neppure degli scannamenti alla clinica Santa Rita. Per due fondamentali motivi: i giornalisti non avrebbero potuto pubblicare le intercettazioni, salvo rischiare 3 anni di galera (senza contare le multe agli editori); e comunque non avrebbero avuto nulla da scrivere, perché i magistrati le intercettazioni non avrebbero potuto comunque disporle (i decreti del gip autorizzavano ascolti per truffa e falso in atto pubblico e solo dopo si sono scoperti i casi di lesioni e omicidi; ma la truffa e il falso sono puniti fino a 6 anni, ben al disotto del nuovo limite di 10). Insomma, la premiata macelleria Santa Rita sarebbe ancora in attività e gli scannatori seguiterebbero a squartare seni e fegati, reni e polmoni. Non basta ancora, perché c’è un altro paio di delizie di alto valore psichiatrico. 1) Se, intercettando uno per un reato, si scopre che ne ha commesso un secondo, l’intercettazione è utilizzabile per il primo, ma non per il secondo (se mi ascoltano per una discarica abusiva e scoprono che ci sciolgo nell’acido i cadaveri, l’intercettazione non può essere usata nel processo per gli omicidi). 2) Le intercettazioni non potranno più essere autorizzate da un gip, ci vorrà un collegio di 3 giudici: una follia che allunga i tempi e intasa i tribunali, oltre a essere insensata (il gip da solo può condannare per omicidio, ma non intercettare). 3) Le intercettazioni non potranno protrarsi per più di 3 mesi (quella alla Santa Rita son durate quasi un anno, scoprendo molti casi e prove per incastrare colpevoli). Norma geniale nelle catture latitanti e nei rapimenti. Sequestrano un bambino? Bisogna sperare che i sequestratori lo liberino entro 3 mesi, perché al novantesimo giorno, caschi il mondo, gli apparecchi di ascolto vengono disattivati. Tempo scaduto. Provenzano latita da 43 anni? Si tengono sotto controllo per anni parenti e amici, nella speranza che prima o poi qualcuno si lasci sfuggire qualcosa o commetta un passo falso. In futuro, grazie al governo della sicurezza, della tolleranza zero e dell’antimafia, bisognerà staccare tutto dopo 3 mesi. E il boss è al sicuro per il resto dei suoi giorni. Completa il quadro la lista dei reati per cui sarà impossibile intercettare: a parte quelli contro la Pubblica amministrazione (reinseriti su richiesta della Lega in cambio del lodo Schifani-2 per cancellare i processi al premier), tutti quelli puniti con pene inferiori ai 10. Reati minori? Nemmeno per sogno. Reati gravissimi come quelli contro l’ambiente, la salute e la sicurezza sul lavoro; tutti i reati fiscali, dall’evasione alle truffe Iva, dall’aggiotaggio all’ insider trading (intercettabili dal 2006 in base di una legge della Cdl per recepire la direttiva europea sul market abuse, quella che ha consentito la scoperta delle scalate Bnl, Antonveneta ed Rcs); il contrabbando e l’usura, specialità delle mafie; i sequestri di persona semplici, i sequestri di minori, le truffe allo Stato e agli enti pubblici o sui fondi europei; persino le associazioni per delinquere e financo lo spaccio di droga (quello che poi consente, risalendo per li rami, di sgominare i grandi cartelli del narcotraffico). Da qualunque parte la si guardi, è una legge salvacriminali. Inutile «migliorarla». Peggio è, meglio è: referendum, referendum!
Fonte: http://wildgretapolitics.wordpress.com
Violenza sessuale su una rumena, fermati 5 suoi connazionali...
Dopo la violenza, avevano già fatto le valigie per scappare, come il branco di stupratori di Guidonia. Cinque rumeni tra i 20 e i 33 anni, nessun precedente penale e un impiego stagionale come braccianti agricoli nelle campagne della Sibaritide.
La loro vittima, di 21 anni, ha però trovato il coraggio di denunciarli e di bloccare la fuga. Ed ha anche il coraggio di farsi vedere, di chiedere giustizia, per sè, per il marito e per il loro bimbo di cinque mesi rimasto in Romania.
ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!

