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venerdì 31 agosto 2012

Un giovane su tre disoccupato: la disoccupazione sale al 35,3%. Mai così male dal lontano 1993...il dramma del minatore della Sulcis che si ferisce a un polso con un coltello in diretta TV!

Il tasso di disoccupazione a luglio resta stabile al 10,7%, lo stesso livello di giugno, il più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Su base annua il tasso è in rialzo di 2,5 punti. Lo rileva l'Istat (dati destagionalizzati, stime provvisorie).
Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre 2012 risulta pari al 10,5%, in crescita di 2,7 punti percentuali su base annua. Lo rileva l'Istat in base a dati grezzi. Si tratta del tasso più alto, in base a confronti tendenziali, dal secondo trimestre del 1999.
GIOVANI - Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a luglio è al 35,3%, in aumento di 1,3 punti percentuali su giugno e di 7,4 punti su base annua. Lo rileva l'Istat (dati destagionalizzati e provvisorie). Il ritmo di crescita annuo della disoccupazione giovanile è triplo rispetto a quello complessivo. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 618 mila.
Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni nel secondo trimestre del 2012 sale al 33,9%, dal 27,4% del secondo trimestre 2011. Lo rileva l'Istat (dati grezzi). E' il tasso più alto, in base a confronti tendenziali, dal secondo trimestre del 1993, inizio delle serie storiche.
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni) nel secondo trimestre 2012 tocca un picco del 48% per le ragazze del Mezzogiorno. Lo rileva l'Istat (dati grezzi).


Sopra, il minatore si ferisce in diretta TV

Video operaio Sulcis si ferisce in minierSi è ferito tagliandosi le vene di un polso con un coltellino durante un incontro con i giornalisti nella miniera di Nuraxi Figus. Protagonista dell'episodio un operaio della Carbosulcis che è stato accompagnato in superficie e trasferito immediatamente all'ospedale di Carbonia. Le sue condizioni sono buone, ha riportato solo ferite superficiali. Stefano Meletti, questo il nome dell'operaio ferito, durante l'incontro con la stampa ha gridato "è questo che dobbiamo fare, ci dobbiamo tagliare?". Il suo è stato un gesto velocissimo. Meletti, sindacalista delle Rsu, è stato bloccato dai colleghi. L'episodio è una testimonianza del clima di tensione che accompagna la protesta e l'intera vertenza Carbosulcis. "Siamo pronti a tutto - ha detto un altro rappresentante sindacale, indicando la stanza blindata dove sono custoditi oltre 690 chili di esplosivo e 1.221 detonatori - È il momento dell'esplosivo!"

 

Potrebbe interessarti: http://www.today.it/politica/video-operaio-sulcis-ferisce-coltello.html
Leggi le altre notizie su: http://www.today.it/ o seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930

venerdì 9 settembre 2011

DENUNCIA CONTRO GLI UNICI E VERI EVASORI FISCALI: GLI USURAI LEGALIZZATI!


6800 MILIARDI DI EURO di EVASIONE FISCALE denunciati da Albamediterranea, evasi non dal presunto "ladro di galline" ma dai grandi USURAI
quali la BCE, La Banca d'Italia, i detentori del gioco "d'azzardo legale!" 
 
IO AGGIUNGO: (Senza dimenticare anche l'evasione fiscale sporca della Mafia, della Camorra, della 'Ndrangheta, della Sacra Corona Unita, della Massoneria, dei poteri forti e degli speculatori di ogni genere!)
 
Basta scagliare il canecerbero-esattore EQUITALIA contro gli inermi, mentre voi falsificate bilanci e irretite i popoli con la moneta-debito.
Invece di salassare i cittadini con la scusa del DEBITO-TRUFFA, le tasse facciamole pagare a questi zozzoni usurai non a chi la ricchezza la crea per davvero: NOI, i cittadini.
E' il tempo di agire. Fate girare e invitate le persone a presentare autonomamente la stessa denuncia. Devono sapere che sappiamo e non l'accetteremo più.
Quì sotto il link al testo della denuncia:

Fonte: http://www.youtube.com/user/ALBAMED

venerdì 19 giugno 2009

Sulla "Guardia Nazionale Italiana" si è fatto troppo rumore per nulla...

In merito alla questione delle così ribattezzate “Ronde Nere” ma in realtà denominate “Guardia Nazionale Italiana” organizzazione O.N.L.U.S. nata alla luce del nuovo decreto legge sulla sicurezza e cioè senza finalità di profitto economico, vorrei intervenire per esprimere il mio disappunto sulla sollevazione di così tanto polverone per screditare sul nascere tutti quei cittadini che vogliono impegnarsi non solo per tutelare la propria sicurezza personale ma anche per tutelare la pubblica sicurezza ed i beni altrui, del nostro prossimo.
Perché nelle G.N.I. che sono attualmente sotto indagine dall’Autorità Giudiziaria di Milano, città in cui sono state presentate per la prima volta la settimana scorsa, possono esercitare tutti quei cittadini che non abbiano avuto precedenti penali in materia di giustizia, senza distinzione di età e di sesso, senza vincoli ed obblighi di appartenenza partitica o ideologica così come invece si vorrebbero bollare.
Non sarebbe altro che un bene se anche per le strade delle nostre Provincie, soprattutto nei periodi Estivi, vigilassero i membri delle “G.N.I.” che servirebbero se non altro come deterrente a furti, rapine, scippi, danni alle auto in sosta, imbrattamenti e danneggiamenti di monumenti e opere storiche, spaccio di droga davanti alle scuole o davanti ai giardini pubblici soprattutto nelle ore serali ecc. ecc. perché come sappiamo proprio in questi mesi estivi, con le persone che vanno al mare ed in vacanza, aumentano a dismisura i furti all’interno di case, ville e appartamenti privati, oltre ai vari furti con scasso ai danni di bar e tabaccherie.
Le forze dell’ordine con i pochi mezzi e uomini che hanno a disposizione non riescono a sopperire a tutte le incombenze che dovrebbero affrontare soprattutto durante l’Estate con l’aumento a dismisura della popolazione locale grazie all’incremento del soggiorno turistico nelle nostre coste e nelle nostre Città d'Arte.
Le così dette ronde avranno il compito di sostenere il lavoro delle Forze dell’Ordine già di per sé impegnativo, invece di screditare e gettare fango bisognerebbe portare rispetto a questi cittadini che senza scopi di lucro vogliono impegnarsi per il solo bene della collettività e per la tutela dei cittadini onesti che vivono, faticano e lavorano con il rischio quotidiano di vedersi scippare tutti i sacrifici e tutti i risparmi di una vita.
Troppo rumore per nulla…dunque e solidarietà al Maresciallo dei Carabinieri in pensione Calzetta che purtroppo si è dimesso dalla guida delle “G.N.I.” grazie anche al discretivo ed alle mistificazioni che in questi giorni hanno investito Saya e tutta l’organizzazione O.N.L.U.S. per una pura ed inutile questione ideologica che non c’è.
A.M.

sabato 14 marzo 2009

Il Comune è nella paralisi! Saltano i grandi progetti per il caos traffico! E manca un piano di sviluppo! Ma assunzioni e consulenze si moltiplicano!!

ROMA - In Italia c'è un'azienda che va in controtendenza. Se la crisi mondiale morde come mai, le fabbriche chiudono, i negozi sono deserti, le famiglie boccheggiano e le banche falliscono, il Comune di Roma assume con ritmi frenetici. Nemmeno fossimo in pieno boom anni '60. La nuova gestione firmata Gianni Alemanno crede nel capitale umano. Precari doc, amici degli amici, figli di, esperti assortiti e professori universitari, un contrattino non lo si nega a nessuno. Basta che il candidato sia vicino all'area politica giusta. In fondo a destra, of course. Dalla trionfale scalata in Campidoglio è passato meno di un anno, ma alla faccia del buco in bilancio e delle promesse, il sindaco ha chiamato alla sua corte la bellezza di 182 collaboratori esterni. Escludendo agosto e i weekend, tra segreterie, uffici stampa, assessorati e distacchi si conta in media un'assunzione al giorno. Un esercito che costerà alle casse pubbliche, tra stipendi e oneri previdenziali, 18 milioni e mezzo di euro. La mostruosa somma andrà rifinanziata alla fine del 2010: la grande maggioranza dei contratti scade a dicembre del prossimo anno. Non è tutto. 'L'espresso' ha spulciato le delibere complete comunali e di giunta, dall'assunzione del caposegreteria del sindaco Antonio Lucarelli (maggio 2008) a quella di Emilio Frezza, testa d'uovo del Cnipa diventato il 25 febbraio nuovo direttore del dipartimento Telecomunicazioni. Ebbene: sul totale delle poche delibere fin qui approvate, oltre un terzo delle decisioni hanno riguardato poltrone e scrivanie. Per mandare avanti la capitale e mantenere la parola data in campagna elettorale, dal punto di vista operativo non si è fatto nulla. O quasi.Avanti sprechi "Le assunzioni? Normale spoil system", sostiene il centrodestra. Ma i numeri non tornano. E, soprattutto, fanno a cazzotti con gli impegni del sindaco, grande accusatore del sistema di potere targato Veltroni. "Si devono ridurre gli sprechi. Cancelleremo le consulenze, le nomine e le integrazioni economiche dettate da logiche politiche", tuonava Alemanno. E invece eccoti l'assunzione in blocco della lobby dell'Unire, l'Unione nazionale per l'incremento delle razze equine, a cui l'ex ministro dell'Agricoltura è assai legato: se Franco Panzironi è diventato amministratore dell'Ama, il figlio Dario è finito nella segreteria del sindaco (due anni e rotti di contratto costano ai romani 164 mila euro), mentre Raffaele Marra, assunto come dirigente, sembra destinato a diventare il nuovo capo della Multiservizi. Anche un altro dipendente dell'ente, Marco Mugavero, ha avuto un comando nel gruppo consiliare del Pdl. "Da questa radicale opera di disboscamento", chiosava Gianni, "trarremo le risorse necessarie per valorizzare i dipendenti comunali e per stabilizzare il precariato attraverso un concorso". I soldi sono finiti altrove, tanto che persino i vincitori del bando chiuso l'anno scorso (400 amministrativi e 600 vigili) non sono ancora entrati in servizio. Lavora a pieno ritmo, invece, il figlio del direttore dell'Ice Umberto Vattani, il giovane Andrea, chiamato a gestire le relazioni internazionali e il cerimoniale di Alemanno fino al 2013, per una modica spesa di 488 mila euro. Nessun risparmio nemmeno per i direttori di dipartimento e i loro vice: invece di promuovere tecnici interni, il sindaco ne ha assunti una trentina nuovi di zecca. Sergio Gallo, ex giudice e neo capo di gabinetto, costa 292 mila euro l'anno. Maurizio Meschino, spalla legale di Veltroni, pesava sul bilancio quattro volte meno. Luigi Di Gregorio, ricercatore di scienze politiche e autore con Angelo Mellone di un saggio sulla politica, è stato piazzato alla Semplificazione amministrativa, mentre Umberto Broccoli è da luglio il nuovo sovrintendente. Laureato in archeologia cristiana e già direttore del Castello di Giulio II a Ostia, con il tempo Broccoli s'è buttato sulla tv: autore e conduttore di 'Telesogni', 'Luna Park', 'Signori illustrissimi' e 'Amando', striscia sulla poesia, tutti i giorni continua a condurre un programma radio, 'Con parole mie'. Il sabato è in diretta con 'In Europa'. Da sovrintendente, costa al Comune 396 mila euro. Solo fino al 2010, dopo bisognerà staccare un altro assegno. Stesso trattamento per Alessandro D'Armini, messo alla guida della Mobilità. Considerato vicino ad An, direttore generale dell'assessorato regionale ai Trasporti sia con Storace che con Marrazzo, è una celebrità nel settore impianti a fune: nel 2005, rilanciando un progetto del padre, ha proposto la realizzazione di una funivia per l'attraversamento dello stretto di Messina. Pure per la comunicazione non c'è crisi che tenga. C'è un direttore apposito per pubblicizzare l'attività dell'amministrazione che in due anni e mezzo prenderà, tra redditi lordi e oneri aggiunti, 328 mila euro, mentre il contratto del capo dell'Uffico stampa, l'enfant prodige Simone Turbolente, sfiora i 400 mila. Gli addetti stampa neo assunti sono ben 24, per un costo che, solo per il 2008 e il 2009, supera gli 1,4 milioni di euro. Anche per la task-force per la sicurezza Alemanno non ha badato a spese. L'ex generale Mario Mori, sotto processo a Palermo con l'accusa di favoreggiamento al boss Bernardo Provenzano, è stato messo a capo dell'ufficio insieme a tre collaboratori di rango, per uno stanziamento complessivo che, in stipendi, arriva al milione di euro. Con meno soldi il Comune ha prorogato il contratto a tre architetti, 17 geometri e 13 istruttori economici.
Capitale immobile "Il sindaco si sta rivelando un dux troppo molle, zavorrato anche dall'ambizione di trasformarsi in un leader nazionale", dice un esponente di Forza Italia deluso: "Le correnti, da quella di Umberto Croppi a quella di Fabio Rampelli, passando per Andrea Augello e Gianni Sammarco, lo asfissiano chiedendo deleghe a iosa e poltrone a go-go. Lui non sa dire di no, sennò gli fanno saltare il numero legale in consiglio. Le pare sensato una delega speciale 'ai rapporti con il mondo cattolico', o quella 'alla memoria di Roma'? Per non parlare di quella sul 'Tevere'. Siamo al ridicolo, qui servono fatti". Se l'immagine dell'Alemanno 'moralizzatore' sta naufragando, quella del buon amministratore stenta a decollare. Roma sembra immobile. I grandi investimenti sono bloccati. Nonostante un cospicuo numero di opere, cofinanziate dalle Regione, da capitali statali o privati, debbano solo essere messe a gara e aprire i cantieri: il Comune dovrebbe mettere la sua quota e iniziare i lavori. Per l'allargamento di via Tiburtina, per la realizzazione del ponte della Scafa a Fiumicino e di quello dei Congressi, per il sottopasso a via Colombo, lo svincolo degli Oceani, oltre a rotatorie, passante e nuove strade, sono già sul tavolo 230 milioni di euro. Opere di interesse prioritario. Come quelle finanziate dai fondi per Roma Capitale (anni 2007-2009), che superano i 350 milioni. "Il Campidoglio dovrebbe chiedere finanziamenti e accendere i bulldozer", spiega un lobbista vicino a importanti costruttori: "Ma la giunta tergiversa perché, invece che puntare su grandi appalti veltroniani, preferisce frazionare i soldi per lavori più piccoli, in modo da accontentare una platea più vasta di imprenditori. Ma un piano infrastrutturale per ora non c'è, l'economia è ferma". Persino alcune linee della metropolitana rischiano di non vedere la luce. Alemanno aveva garantito "il potenziamento del trasporto pubblico su ferro e il decongestionamento del traffico", ma poi ha tagliato i soldi per le linee B2 e D. "Risorse non ci sono", ripetono dalla giunta. Qualche sforzo, forse, varrebbe la pena di farlo: la rete metropolitana di Roma, con i suoi 37 chilometri, è la più corta tra le città occidentali. Senza voler far paragoni con le solite Londra (408 km) e Parigi (211 km), persino la piccola Oslo e Praga hanno più binari. "Niente soldi in cassaforte", è la nenia. Ma alla società Met.Ro. sono state comunque effettuate una quarantina di assunzioni: sette dirigenti (tra cui Massimo Davenia, uomo vicino a Storace) e 33 funzionari. E altro denaro verrà speso per il bando milionario per i servizi di vigilanza delle stazioni. Un contratto da 101 milioni (il bando scade il 23 marzo) a cui mira anche l'Italpol della famiglia Gravina, che ha vinto la vecchia gara con altre aziende riunite in un'Ati. Stavolta qualcuno ha storto il naso, perché il fratello del generale Mori, l'ex capitano dei carabinieri Alberto, ha collaborato per molti anni con l'Italpol. "Ma da un annetto non lavora più con noi", ribatte Domenico Gravina, "la gara è europea, noi abbiamo tutti i requisiti. Siamo il primo istituto della città".Sindaco da Formula1 Il bilancio del primo anno al governo di Roma del genero di Pino Rauti è magro. "Manca un progetto di sviluppo coerente, si va a tentoni", dicono i critici. Gli ultimi episodi di violenza sessuale hanno sancito la débâcle sulla sicurezza, cavallo di battaglia del centrodestra. Le strade, dopo la revoca dell'appalto alla Romeo, restano devastate da buche killer, tanto che il prefetto Giuseppe Pecoraro ha inviato una lettera all'assessore ai Lavori pubblici. "È a rischio la pubblica incolumità", ha scritto preoccupato. La partita dell'Acea è stata gestita ancora peggio: la decisione di sfiduciare l'ad Andrea Mangoni e boicottare l'accordo con i soci francesi di Suez-Gdf non è stata apprezzata dal mercato, che ha fatto precipitare il titolo dell'ex municipalizzata di 10 punti. Mischiando il sacro al profano, pure la decisione di far cantare Franco Califano per l'8 marzo è sembrata figlia del dilettantismo. Di certo, dalle regole della movida ai destini della teca che protegge l'Ara Pacis, dalle torri di Renzo Piano alla Nuvola di Massimiliano Fuksas, il sindaco e i suoi cambiano idea un giorno sì e l'altro pure. "Retromanno", il nomignolo affibbiato con ironia da Dagospia.
Ma c'è poco da ridere. La soluzione della questione-spazzatura, con la discarica di Malagrotta stracolma ai limiti, è al di là da venire. Pure l'emergenza abitativa non è stata, nonostante gli annunci, ancora affrontata: di investimenti per l'edilizia economica agevolata nemmeno l'ombra, nessuna decisione neppure sui cambi di destinazione d'uso di strutture adattabili in alloggi. Il primo cittadino sembra concentrato soprattutto sul progetto della Formula 1 all'Eur, un'ipotesi che piace anche a esponenti della sinistra per l'indotto che potrebbe generare. Il Gran Premio dovrebbe partire nel 2013, i lavori prevedono opere di qualificazione e la costruzione della mitica Porta dell'Eur. Tra gli altri sarà un amico di Alemanno, Riccardo Mancini, a seguire da vicino l'iniziativa. L'imprenditore, che ha organizzato l'ultima campagna e finanziato (con 50 mila euro) quella del 2006, ha avuto in passato qualche guaio con la giustizia: considerato vicino al gruppo estremista Avanguardia nazionale (l'Ansa lo cita in un lancio del 1988), è stato poi scagionato da ogni accusa. Oggi, a parte le cariche in società per il riciclaggio dei rifiuti e diverse partecipazioni in aziende immobiliari, commerciali e petrolifere, ha una consulenza gratuita con Eur Spa. L'obiettivo è quello di diventarne l'amministratore delegato. "È l'astro nascente, uno dei consiglieri più ascoltati dal sindaco", bisbigliano al Campidoglio.Esclusa la suggestione di veder sfrecciare le Ferrari e le McLaren sulla Colombo, le idee per rilanciare la città sono bloccate ai box. Il consiglio comunale non ha fatto altro che ratificare le decisioni dei municipi (gli organismi di quartiere, ndr) e l'elenco delle delibere presentate dalla giunta disegna un'impietosa radiografia del modello Alemanno. Calma piatta: in quasi un anno si conta l'approvazione del programma per la sicurezza stradale, l'istituzione di una commissione per le strisce blu, qualche intervento edilizio, 'la concessione gratuita di un automezzo Fiat Ducato all'Istituto Pia Società Figlie di San Paolo'. A dicembre si registra la nascita del premio Roma per la Pace, a gennaio un progetto per la riqualificazione del Mausoleo di Augusto, a febbraio le nuove tariffe per la cremazione, senza dimenticare l'iscrizione del Comune al 'Major Cities of Europe It Users Group'. Lo sport, vecchio pallino della destra, è il settore dove ci si è mossi di più: tra piani regolatori dell'impiantistica, istituzioni di comitati tecnico-scientifici e progetti per nuove palestre, i giovani romani potrebbero presto rinvigorire i muscoli, sognando, tra una flessione e una serie di addominali, un posto al Campidoglio.


(12 marzo 2009)

martedì 3 febbraio 2009

L'Italia dei Massoni verso lo sfascio...

Posted by Picasa

(Clicca sull'immagine per ingrandirla...)

E' stata varata dopo tante discussioni la nuova riforma che regolarizza l'utilizzo delle intercettazioni telefoniche da parte della Magistratura durante le indagini...CHE COSA HANNO COSI' TANTO DA NASCONDERE I NOSTRI POLITICI ITALIANI??? DI COSA HANNO PAURA???

Il Popolo dell’Omerta’


Di Marco Travaglio - 14 giugno 2008

L’avessero fatta scrivere alla Banda Bassotti con la consulenza di un repartino psichiatrico, sarebbe venuta meglio. La cosiddetta riforma delle intercettazioni varata ieri dal governo durante la partita della Nazionale (come il decreto Biondi del ‘94) è quanto di peggio si possa immaginare: un misto di impunità, omertà, asineria e demenza.
Il problema, per questi qua non sono i reati, ma chi li scopre e li racconta. Galera per chi dispone e pubblica intercettazioni; per chi viene beccato a delinquere al telefono, invece, la pena massima è la presidenza del Consiglio e quella minima la presidenza di Raifiction. Mentre in America arrestano un costruttore nel cui cantiere un operaio è morto sul lavoro, in Italia chi ammazza i lavoratori rischia poco o nulla, ma chi lo smaschera rischia grosso. Oggi, fosse già stata in vigore la legge porcata, non conosceremmo ancora le telefonate di Fazio e dei furbetti del quartierino, di Moggi e dei designatori arbitrali, e tutti gli scandali politico-finanziari degli ultimi 5 anni: i processi non sono ancora iniziati. Né sapremmo nulla delle tangenti a Genova e a Perugia. E neppure degli scannamenti alla clinica Santa Rita. Per due fondamentali motivi: i giornalisti non avrebbero potuto pubblicare le intercettazioni, salvo rischiare 3 anni di galera (senza contare le multe agli editori); e comunque non avrebbero avuto nulla da scrivere, perché i magistrati le intercettazioni non avrebbero potuto comunque disporle (i decreti del gip autorizzavano ascolti per truffa e falso in atto pubblico e solo dopo si sono scoperti i casi di lesioni e omicidi; ma la truffa e il falso sono puniti fino a 6 anni, ben al disotto del nuovo limite di 10). Insomma, la premiata macelleria Santa Rita sarebbe ancora in attività e gli scannatori seguiterebbero a squartare seni e fegati, reni e polmoni. Non basta ancora, perché c’è un altro paio di delizie di alto valore psichiatrico. 1) Se, intercettando uno per un reato, si scopre che ne ha commesso un secondo, l’intercettazione è utilizzabile per il primo, ma non per il secondo (se mi ascoltano per una discarica abusiva e scoprono che ci sciolgo nell’acido i cadaveri, l’intercettazione non può essere usata nel processo per gli omicidi). 2) Le intercettazioni non potranno più essere autorizzate da un gip, ci vorrà un collegio di 3 giudici: una follia che allunga i tempi e intasa i tribunali, oltre a essere insensata (il gip da solo può condannare per omicidio, ma non intercettare). 3) Le intercettazioni non potranno protrarsi per più di 3 mesi (quella alla Santa Rita son durate quasi un anno, scoprendo molti casi e prove per incastrare colpevoli). Norma geniale nelle catture latitanti e nei rapimenti. Sequestrano un bambino? Bisogna sperare che i sequestratori lo liberino entro 3 mesi, perché al novantesimo giorno, caschi il mondo, gli apparecchi di ascolto vengono disattivati. Tempo scaduto. Provenzano latita da 43 anni? Si tengono sotto controllo per anni parenti e amici, nella speranza che prima o poi qualcuno si lasci sfuggire qualcosa o commetta un passo falso. In futuro, grazie al governo della sicurezza, della tolleranza zero e dell’antimafia, bisognerà staccare tutto dopo 3 mesi. E il boss è al sicuro per il resto dei suoi giorni. Completa il quadro la lista dei reati per cui sarà impossibile intercettare: a parte quelli contro la Pubblica amministrazione (reinseriti su richiesta della Lega in cambio del lodo Schifani-2 per cancellare i processi al premier), tutti quelli puniti con pene inferiori ai 10. Reati minori? Nemmeno per sogno. Reati gravissimi come quelli contro l’ambiente, la salute e la sicurezza sul lavoro; tutti i reati fiscali, dall’evasione alle truffe Iva, dall’aggiotaggio all’ insider trading (intercettabili dal 2006 in base di una legge della Cdl per recepire la direttiva europea sul market abuse, quella che ha consentito la scoperta delle scalate Bnl, Antonveneta ed Rcs); il contrabbando e l’usura, specialità delle mafie; i sequestri di persona semplici, i sequestri di minori, le truffe allo Stato e agli enti pubblici o sui fondi europei; persino le associazioni per delinquere e financo lo spaccio di droga (quello che poi consente, risalendo per li rami, di sgominare i grandi cartelli del narcotraffico). Da qualunque parte la si guardi, è una legge salvacriminali. Inutile «migliorarla». Peggio è, meglio è: referendum, referendum!

Fonte: http://wildgretapolitics.wordpress.com

sabato 3 gennaio 2009

2009: INIZIA LA PRIMA TAPPA VERSO LA RIVOLUZIONE SOCIALPOPOLARE!!!

Per l'anno nuovo, per questo 2009 appena iniziato, il blog Mitrokhin inizierà l'esposizione teorica a tappe del nuovo pensiero SOCIALPOPOLARE che ha l'ambizione di costruire e di modellare quella che in futuro dovrà essere una vera e propria RIVOLUZIONE CULTURALE e SOCIALE, rivoluzione che ovviamente dovrà nascere dalle coscienze popolari e dalle masse costituenti l'ossatura del popolo Italiano.
Questa rivoluzione culturale si prefigge, sempre con ambizione, di azzerrare l'attuale sistema politico Italiano senza spargimenti di sangue ovviamente e senza violenza se non con la sola violenza culturale ed intellettuale...se non con la sola violenza politica che dovrà contrastare il potentissimo sistema che oggi vive grazie e solo grazie al clientelismo, al malaffare, al malgoverno ed alla politica corrotta e collusa, alla paura che sapientemente e scaltramente viene alimentata e diffusa dallo stesso sistema politico che ci governa, sia esso guidato dal Centro-Destra o dal Centro-Sinistra non fà differenza (ricordate il "pizzino" di Italo Bocchino in quota al PDL che trà l'altro è stato indagato per i gravi reati di collusione politica in quanto grande amico dell'Imprenditore Romeo)...una delle armi che la rivoluzione culturale utilizzerà sarà senz'altro quella della contro-informazione giornalistica e politica!!! Smascherare le falsità del sistema politico e dell'informazione assoggettata al potere sarà una delle priorità assolute per cui la rivoluzione culturale si prefigge!!! Dunque seguiteci sempre più numerosi perchè in questo prossimo 2009 se nè leggeranno delle belle...ancora buon anno a tutti!!!

Alexander Mitrokhin

domenica 23 novembre 2008

Torino, crolla il tetto di un liceo, muore uno studente di 17 anni!

TORINO - Un giovanissimo studente del liceo scientifico Darwin a Rivoli, comune della prima cintura torinese, è morto questa mattina in seguito al crollo di un soffitto di un'aula. Altri venti ragazzi sono rimasti feriti, di cui quattro in gravi condizioni. La vittima si chiamava Vito Scafidi, aveva 17 anni e abitava a Pianezza, località a pochi chilometri dalla scuola. Il giovane frequentava la quarta G e si trovava nella sua classe, al primo piano, durante l'intervallo, quando il soffitto è crollato. Già nella notte un albero ad alto fusto era caduto nel cortile del complesso scolastico. I soffitti delle aule vicine hanno retto ma ci sono vistose crepe. Un cedimento strutturale - non il vento o il maltempo - sarebbe la causa del crollo, forse il cedimento di un tubo di ghisa tra il soffitto e la controsoffittatura. E' questa una delle ipotesi ora al vaglio dei tecnici che stanno effettuando i rilievi all'interno dell'aula in cui si è verificato l'incidente. C'è anche chi ha parlato di scricchiolii avvertiti prima del crollo. Tutti i giovani e i docenti sono stati evacuati mentre le ambulanze continuano a portare via i ragazzi feriti o contusi. I giovani feriti sono stati portati in quattro ospedali diversi: i più gravi sono quattro, tre dei quali sono stati trasportati all'ospedale Cto di Torino e un quarto all'ospedale Molinette. Altri 14 feriti meno gravi sono stati trasportati al san Luigi di Orbassano e all'ospedale di Rivoli. Andrea M., il più grave tra i tre ricoverati al Cto, ha riportato la frattura e la lussazione della terza vertebra lombare con lesione del midollo spinale e sarà sottoposto a intervento per togliere l'osso che comprime il midollo. I medici hanno confermato che il rischio di una paralisi completa è concreto ma per capire se ci sarà il recupero della mobilità bisognerà aspettare da alcune settimane a sei mesi. A Federica A. è stata diagnosticata una prognosi di 60-90 giorni per fratture alla prima vertebra ma senza lesione del midollo. Cinzia P. ha invece contusioni e una trauma cranico lieve. Tutti e tre i ragazzi sono sotto choc post traumatico ma sanno che un loro compagno è morto.
Il crollo del soffitto è avvenuto nella sede principale del liceo scientifico Darwin, in viale papa Giovanni XXIII (ha anche una succursale in via san Bartolomeo). La scuola è un edificio dei primi anni del Novecento, situato sulla collina di Rivoli. Nato come seminario, ha subito l'ultima ristrutturazione negli anni Settanta quando è stata realizzata una nuova ala dell'edificio. L'incidente, che si è verificato nella parte vecchia dell'istituto, potrebbe essere avvenuto in relazione al fortissimo vento che tira da ieri sul torinese, ma secondo Gerardo Ferito, del comando provinciale dei vigili del fuoco di Torino, il crollo "potrebbe non essere stato provocato dal maltempo". "Tutti i feriti sono stati estratti dalle macerie e sono in zona sicura", ha detto il funzionario. "Dai primi elementi visibili - secondo i vigili del fuoco - sembra che la causa non sia da imputare alle forti raffiche i vento". Il crollo ha interessato "un'unica aula dove è crollato il controsoffitto, fatto di laterizi". La tragedia potrebbe quindi essere dovuta a un crollo strutturale le cui cause sono ancora da accertare. Sul posto si sono recati i carabinieri della compagnia di Rivoli e il questore di Torino, Aldo Faraoni. Anche il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e il sostituto procuratore Cesare Parodi sono arrivati a Rivoli per fare un primo sopralluogo. "Abbiamo il dovere di dare spiegazioni a questo nuovo dramma, abbiamo il dovere di dare risposte a quanto è accaduto innanzitutto alla famiglia della vittima e a tutti gli altri genitori" ha detto Guariniello che ha aperto un'inchiesta procedendo per disastro colposo e omicidio colposo a carico di ignoti. Cesare Parodi ha quindi spiegato "la morte è avvenuta per un trauma violento,ma abbiamo comunque disposto l'autopsia. Ora l'importante è capire perché questa tragedia si è verificata".
http://www.repubblica.it (22 novembre 2008)

mercoledì 19 novembre 2008

STATO ITALIANO CANAGLIA: I MAFIOSI LIBERI E GLI ITALIANI ONESTI PERSEGUITI!!!

IN BREVE: C'e' l'ufficiale giudiziario. Lei si uccide a BOLOGNA - Si e' gettata da una finestra ed e' caduta su una "volante" ferma sotto casa, mentre un ufficiale giudiziario - forzata la porta - entrava nell'appartamento. Cosi' si e' uccisa a Bologna F.B., 66 anni. La donna da tempo non pagava le spese dell'appartamento di sua proprieta', e rifiutava di far eseguire alcuni lavori: per questo motivo era intervenuto l'ufficiale giudiziario.

venerdì 24 ottobre 2008

La Repubblica Italiana è nemica del suo popolo: la crisi dei mutui, il caro vita, il lavoro precario…


I dati statistici sono micidialmente precisi: solo in Toscana ogni anno vengono eseguiti circa 3000 pignoramenti, cioè almeno 3000 famiglie Italiane perdono la propria casa acquistata con un mutuo bancario (solo in questo modo il popolo del ceto medio può permettersi di comprare casa) ma la nuova e grave crisi finanziaria internazionale ha di fatto peggiorato la situazione già di per sé drammatica per cui nel 2008 i pignoramenti potrebbero molto facilmente salire a 4000 mentre 9000 sarebbero le famiglie Toscane che saranno a rischio di perdere definitivamente il proprio immobile!
Al centro dell’emergenza ci sarebbero i mutui contratti dalle famiglie Toscane, la regione che abbiamo preso per analizzare i dati, tra l’anno 2003 all’anno 2006 che sono i più colpiti nelle rate.
Ma anche i mutui contratti negli altri anni non se la passano di certo bene; da analizzare poi l’aumento del caro vita, l’euro impazzito che strozza le famiglie già messe in crisi dalla disoccupazione, dal lavoro precario e dallo sfruttamento da parte di uno Stato che non tutela più i suoi cittadini ed anzi possiamo tranquillamente sottolineare che la Repubblica Italiana lido dei mafiosi e dei corrotti è il nemico numero uno del suo popolo!!!
Sempre i dati statistici questa volta ripresi dal Ministero della Giustizia…o dell’Ingiustizia forse è meglio ribattezzarlo, parlano di un aumento nel primo semestre dell’anno in tutta Italia pari al 17% di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari, solo in Toscana l’aumento schizza al 25%!!!
Le esecuzioni immobiliari sono spesso e sempre messe in moto dalle banche verso tutti i propri clienti inadempienti che smettono di pagare le rate mensili dei mutui troppo care, oramai salite alle stelle, aumentate a cifre al di fuori della realtà.
Ad aiutare le banche, autentiche organizzazioni di usurai legalizzati, ci pensa il nostro buon vecchio Stato Italiano che con i suoi Governi asserviti ai banchieri e speculatori finanziari di ogni razza ha varato nuove leggi che facilitano e semplificano le procedure di pignoramento ed esecuzioni immobiliari da parte delle banche e degli istituti di credito…sempre il nostro buon vecchio Stato Italiano poi se né frega se gli operai, gli impiegati ed i lavoratori dipendenti non riescono ad arrivare a fine mese, non riescono più a sostenere i propri figli a scuola, non riescono più a fare la spesa quotidiana per vivere perché i propri stipendi sono rimasti lì fermi, congelati al potere d’acquisto dell’anno 2002 con le vecchie Lire mentre il caro vita si è triplicato in Euro dimezzando le buste paga di tutti.
Lo Stato Italiano se né frega se ci sta poco lavoro in giro, se la disoccupazione avanza, se il lavoro c’è ma è sempre e solo precario.
Oggi nella nostra società aumenta in proporzione il prezzo di qualsiasi prodotto alimentare o di consumo ma diminuisce sempre di più il valore degli stipendi che non vengono aumentati se non di pochi spiccioli; infine lo Stato Italiano aumenta pure le tasse su ogni cosa, su ogni operazione finanziaria, su tutti i suoi servizi che offre ai propri cittadini ma sempre in maniera più scadente e meno adatta alle esigenze di ognuno di noi.
L’ultima follia che fortunatamente si è sventata grazie ad uno dei pochissimi Ministri seri che abbiamo, Tremonti, è il recente tentativo del nostro Governo di varare un decreto salva - manager…cioè lo Stato Italiano avrebbe voluto con quel decreto “salvare” il posto di lavoro ai manager bancari responsabili della crisi dei mutui e del mezzo fallimento di tutto il sistema bancario Nazionale…questi signori oltre ad aver bruciato tutti i risparmi dei cittadini Italiani, oltre ad aver speculato sulle operazioni finanziarie arricchendo solo le proprie tasche ed oltre ad aver quasi portato l’intera Italia alla bancarotta ed al fallimento totale, avrebbero voluto continuare a mantenere il proprio posto di lavoro e di comando con l’avvallo e la protezione stessa del Governo Italiano!!!
Vergogna!!! Il Governo Italiano avrebbe anzi dovuto varare un decreto “SALVA FAMIGLIE”!!! Altro che salva - manager falliti…invece le casse dello Stato avrebbero dovuto aiutare le famiglie che sono in difficoltà nel pagare i mutui per gravi problemi di lavoro e finanziari ed avrebbe dovuto sostenere queste famiglie Italiane soprattutto per evitare i pignoramenti bancari delle loro case!!!
Dunque tutto ciò è intollerabile e la situazione sociale Italiana è in piena emergenza: i poveri sono in aumento esponenziale visto e considerato il dato attendibile della Caritas che registra oggi un cittadino Italiano ogni tre poveri che chiedono aiuto alle mense pubbliche per poter mangiare un piatto caldo a pranzo e a cena.
Tanti pensionati Italiani e tante famiglie che non c’è la fanno piu’ a vivere, si rivolgono agli sportelli della Caritas non solo per mangiare ma anche per vestirsi…oltre che per chiedere aiuti economici per pagare l’affitto di casa o le bollette dei consumi di acqua, luce e gas.
Ora io domando a tutti voi elettori Italiani, ora io domando a tutti voi internauti Italiani e Stranieri…se questo è un popolo, se questa è una Nazione civile e progredita, se questa nostra Democrazia sia giusta e retta, se questo nostro Stato è presente ed equo…perché oggi nel terzo millennio dobbiamo assistere a questo scempio vergognoso? A questa regressione culturale ed economica causata dai politici mafiosi e corrotti, avidi di denaro e di potere, di ogni partito politico e di ogni schieramento ed ideale? Perché dobbiamo ancora tollerare questa Repubblica Italiana nemica stessa del proprio popolo, nata dalle ceneri di una guerra civile fratricida che ha consegnato in mano ai Catto - Comunisti il potere di depredare le casse dello Stato, di distruggere il sistema sociale in virtù degli interessi di pochi boiardi eletti che hanno scritto una Costituzione sana e valida nei principi ma vuota nei contenuti e nell’applicazione pratica? I nostri governanti non si accorgono di una realtà drammatica che sta peggiorando di giorno in giorno, perché essi vivono oramai completamente distaccati da quella stessa realtà che diventerà ben presto la loro rovina…la miseria diventerà la lapide della loro tomba.
Ancora pochi anni di questo disastro e sarà l’ora di una rivoluzione senza precedenti, la rivoluzione dei giusti, l’uragano politico che in molti in silenzio aspettano…la Repubblica Italiana così come è nata nel secondo dopo – guerra dovrà a tal fine essere smantellata completamente per fare spazio alla rinascita Nazionale e Popolare che vedrà la costruzione di un nuovo e vero modello di Stato!!! Uno Stato giusto ed equo che non sarà piu’ nemico del proprio popolo ma invece né sarà il “PADRE” e la “MADRE”…uno Stato che sarà la “FAMIGLIA” di tutti gli Italiani onesti e retti che dovranno essere protetti, aiutati, sostenuti dal governo…per i nemici del popolo invece ci sarà solo la certezza della morte.
Alexander Mitrokhin

Fonti notizie dati statistici:
Dal quotidiano Il Tirreno Domenica 19 Ottobre 2008 pag. 3 in Primo Piano: "MUTUI EMERGENZA SOCIALE"!

mercoledì 20 agosto 2008

LA BALLATA DELLA VECCHIA BALDRACCA...

OOOH Sì...questa è la ballata della vecchia baldracca,
e la canto a te mia Repubblica Italiana,
oooh sì...questa è la ballata della vecchia battona,
che ha insozzato le nostre strade di escrementi di ogni genere:
ci hai lasciato le strade
invase da un'orda d'immigrati senza controllo,
ci hai lasciato le strade piene di transessuali, omosessuali,
prostitute di ogni razza e di ogni dove...
ooooh sì io ti canto la ballata della vecchia baldracca,
ubriaca di sangue, sesso finto e denaro...
Tu ci lasci in mano a Mafiosi, Massoni e Usurai
e mi gridi in faccia indignata: "Fascista! Fascista!"
Mi punti il dito e mi mandi alla gogna,
ma la tua bocca puzza peggio di quella fogna
in cui mi vorresti infilare!!!
Tu ci lasci marcire, Tu ci lasci morire...
Tu ci dai fame, povertà e miseria!!!
Ooooh sì...io ti canterò sempre
la ballata della vecchia baldracca!!!

sabato 16 agosto 2008

Quando sarà l'ora della rivoluzione taglieremo la gola alla "vecchia baldracca"!


“Noi non prendiamo ordini dallo Stato! E’ lo Stato che prende ordini da noi! Non è lo Stato che ci ha creato, siamo noi che abbiamo creato lo Stato! Il Partito è vivo, vivo…solido come una roccia! Finché anche uno solo di noi avrà fiato in corpo, alimenterà con il suo respiro il Partito e lo renderà ancora più forte, come già abbiamo fatto in passato! Allora il tamburo si unirà al tamburo, la bandiera alla bandiera, le truppe alle truppe, Gau a Gau! Ed un popolo dapprima diviso confluirà in una enorme colonna e si metterà in marcia formando una sola nazione unita!”


Adolf Hitler


La Repubblica Italiana, nata dal sangue della guerra civile del 1943-45 e nata dalle ceneri del passato regime Fascista caduto in disgrazia dopo la sua entrata in guerra nel 10 Giugno 1940 e sconfitto assieme al suo alleato regime Nazional-Socialista Tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, si presenta oggi come una “vecchia baldracca” di 62 anni, deformata e decaduta, avida solo di denaro e potere.
Non avendo più quel fascino e quella bellezza che la contraddistingueva nei suoi primi decenni di vita, la bella Italia che ha “ingannato” intere generazioni dal Nord al Sud “ricattando” i suoi “sudditi” moralmente e politicamente grazie alla paura del ritorno del Fascismo prima e allo spauracchio di un pericolo di Sovietizzazione del paese dopo che lei stessa inculcava alle masse, oggi che ancora cerca di riproiettare all’interno della società quel “terrore” dell’incubo Nazi-Fascista con i suoi continui ricordare degli anniversari solenni di ogni eccidio compiuto durante la guerra nel nostro paese, anniversari a cui la gente partecipa sempre in minor misura ed enfasi rispetto ai suoi anni migliori, questa “vecchia baldracca” è oggi l’ombra di sé stessa, destinata ad una morte certa che lei non vuole accettare e rifiuta.
Ostinatamente continua a vivere “depredando” le casse del suo stesso popolo che in verità non ha mai amato ma ha sempre finto, e finto bene, di amare.
Ed i suoi Governanti che vivono sempre più distaccati dalla vita reale hanno ormai perso il senso vero della realtà, ci lasciano in balia di questa “baldracca” che ha aperto le sue coscie deprimenti ad un immigrazione selvaggia e senza sosta, ci lasciano nelle mani di questa "vecchia baldracca" che se né infischia se le famiglie Italiane non riescono più a sopravvivere, non riescono più ad arrivare alla fine del mese con i propri stipendi impoveriti dall’euro, dal caro-vita, dall’economia di mercato dell’Unione Europea, economia crudele e selvaggia che non lascia sconti ai poveri ed arricchisce le tasche solo di chi è già ricco di per sé.
Lo Stato in Italia non esiste più e con il futuro “Federalismo Fiscale” i politici da Nord a Sud si preparano a dividersi le ricchezze di questa “vecchia” e recalcitrante Repubblica che a loro offre soldi e potere, a noi comuni mortali solo sacrifici, miserie e povertà di ogni genere.
E’ giunta l’ora di tagliare la gola a questa “vecchia baldracca” con le nostre stesse mani!!!


Derzawa

domenica 22 giugno 2008

Incredibile: La Cassazione condanna le Iene «illecito il narco-test ai Parlamentari»!!!

La Cassazione ha confermato la condanna per violazione della privacy dei parlamentari nei confronti dei due giornalisti delle Iene Davide Parenti e Matteo Viviani ritenuti colpevolì di avere prelevato, «con un comportamento ingannevole e fraudolento», tamponi di sudore di 50 deputati e 16 senatori per accertare la positività all’uso di stupefacenti. La pena è solo pecuniaria in quanto le due Iene avevano ottenuto dal Gip di Roma la commutazione, in multa, della pena detentiva pari a cinque mesi e dieci giorni. Senza successo Parenti e Viviani hanno sostenuto di non aver leso la privacy degli onorevoli dal momento che «i loro accertamenti non permettevano di associare l’esito del test a persone note». Ad avviso della Cassazione, il fatto che nel servizio televisivo andato in onda su Italia 1, le Iene avessero diffuso la notizia che alcuni onorevoli, pur rimasti anonimi, erano positivi al test antidroga ha fatto si che «tutti i parlamentari potessero essere indiscriminatamente sospettati di assumere stupefacenti con la conseguenza che ogni membro del Senato o della Camera dei deputati, nonchè la istituzione parlamentare, ha subito un nocumento alla sua immagine pubblica ed alla sua onorabilità». Le due Iene Parenti e Viviani si erano serviti di una truccatrice che con un tampone raccoglieva il sudore dei parlamentari. Da questi «campioni organici» le analisi avevano evidenziato 16 test positivi alle droghe, 12 dei quali riferiti al consumo di cannabis e 4 a quello di cocaina. La Suprema Corte - con la sentenza 23086 della III Sezione Penale - ha sottolineato che i giornalisti devono rispettare «i limiti del diritto di cronaca» e possono trattare «i dati personali» solo se riguardano fatti e abitudini «rese note direttamente dagli interessati o attraverso un loro comportamento pubblico». Non attenendosi a questa regola gli ermellini hanno confermato per le Iene, la condanna per violazione della «normativa in materia di protezione dei dati personali».

lunedì 2 giugno 2008

Una Repubblica allo sbando...

E ci siamo arrivati: la Repubblica Italiana ha compiuto oggi i suoi primi 62 anni di vita! Come di consueto, per il giorno del suo compleanno il Governo Italiano ha organizzato a Roma la mastodontica parata militare corredata dalle piroette aeree delle famosissime Frecce Tricolori; tanti anni sono passati da quel fatidico 1946, moltissimi suoi protagonisti dell'epoca sono oramai defunti, qualcuno vive ancora come il Senatore a vita Giulio Andreotti il quale ha raggiunto la veneranda età di 90 anni.
Tanti anni sono passati ma anche tanta acqua è passata sotto i ponti di questa anziana "Signora Repubblica" nata dalle ceneri di un Regime Fascista distrutto e sconfitto da 5 anni di sanguinosa guerra; la Repubblica Italiana è figlia di un Referendum che ha chiamato alle urne il popolo Italiano per decidere se continuare a governare il Paese con la Monarchia di Casa Savoia o scegliere un sistema Repubblicano...ed il popolo aveva deciso tra vari sospetti di brogli elettorali che la famiglia Reale doveva andarsene, doveva lasciare Roma.
Dopo l'Assemblea Costituente che aveva sancito la nascita della nostra "Magna Carta" Costituzionale, il potere del Paese andò dritto in mano alla Democrazia Cristiana che stravinse le elezioni del 1948 e da quel giorno la DC il potere non lo lasciò mai più...i Democristiani dello scudo crociato governarono la Nazione, cambiando alleanze e strategie a seconda delle convenienze e delle necessità del momento, per almeno più di 40 anni e solo gli scandali delle tangenti e della corruzione politica scoperchiata dall'inchiesta "Mani Pulite" del 1992 guidata dal pool di giudici Milanesi tra cui vi era anche l'attuale Onorevole Antonio Di Pietro, riuscirono a strappare il Governo del Paese dalle fauci della "Balena Bianca"! (Così era soprannominata la vecchia DC)
La Democrazia Cristiana con i suoi incauti alleati ha avuto sicuramente dei pregi, primo tra tutti quello di aver salvaguardato la democrazia in Italia ed aver allontanato il pericolo di una rivoluzione Bolscevica in una Nazione che vanta una tradizione Cristiana e Cattolica secolare; purtroppo però sono stati più i difetti che i pregi: la DC in 40 anni di Governo ha contribuito all'ascesa dei politicanti corrotti, all'aumento della criminalità organizzata, al rafforzamento della Mafia in Sicilia e nel Sud Italia, ha impoverito le casse finanziarie dello Stato, ha aperto i confini ad un immigrazione selvaggia senza un minimo controllo, ha affamato l'economia Nazionale e grazie ai suoi errori, oggi l'Italia è diventata il fanalino di coda e l'ultima ruota del carro d'Europa perdendo prestigio e credibilità a livello Internazionale.
Quella che oggi si è festeggiata è una Repubblica allo sbando, una Repubblica Italiana che stenta a rimettersi in piedi, una Repubblica devastata dalla povertà diffusa, dal malessere generale di un popolo che per la maggior parte dei suoi componenti fatica ad arrivare alla fine del mese perchè ha visto i propri stipendi dimezzati dal caro-vita grazie all'assenza totale del controllo dei prezzi da parte dello Stato, prezzi che sono raddoppiati se non triplicati rispetto a 6 anni fa, cioè dal 2002, anno in cui è entrato in circolazione l'Euro, moneta unica di un Europa delle Banche e non dei popoli.
Mentre oggi si festeggia questa Repubblica delle "Banane" una parte considerevole degli Italiani vive oggi al limite della soglia di sopravvivenza, il Sud è preda della malavita organizzata, la sicurezza pubblica non esiste più, la corruzione politica è arrivata ai massimi livelli e nel Mondo siamo secondi solo alla Bulgaria, corruzione per altro che ha invaso gli ambienti non solo della Politica ma anche del mondo dell'economia, della giustizia, dell'informazione, delle forze dell'ordine e degli organi Statali ad ogni livello.
Oggi in Italia tutto sembra lecito, non esiste più la certezza della pena, tutto è in mano alla Mafia, alla Massoneria, ai centri di potere occulti che hanno un solo ed unico scopo: arricchirsi quanto più sia possibile con l'aiuto del malaffare e depredando le casse del Governo ad ogni angolo ed ogni latitudine.
Io spero, per il bene di tutti, che questa Repubblica ormai recalcitrante, fine solo a se stessa, muoia presto sperando anche in una nuova alba dove tutti i responsabili del tracollo dell'Italia paghino caramente per le proprie nefandezze.
Auguri, cara amata-odiata Repubblica Italiana...
Alexander Mitrokhin


2 Giugno 2008: la Repubblica Italiana festeggia il 60° anniversario!

(Il monumento al milite ignoto - Roma)


Roma - Con la tradizionale parata militare, alla presenza delle maggiori cariche dello Stato, è stata celebrata la Festa della Repubblica. La parata in via dei Fori Imperiali, chiusa dalle Frecce Tricolori, ha visto sfilare sotto la pioggia 7.200 tra militari e civili. Il presidente Napolitano ha sottolineato il ruolo fondamentale delle Forze Armate come custodi e garanti della Costituzione repubblicana.
''Anche quest'anno, le Forze Armate hanno ben rappresentato lo spirito e le motivazioni che le animano ed il significato innovativo del loro costante impegno al servizio del Paese e della comunità internazionale, per la pace, per la sicurezza e lo sviluppo della società umana, in piena coerenza con il dettato costituzionale e con le esigenze della complessa fase storica che viviamo'', è uno dei passaggi del messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Il Tricolore si serve con coraggio, costanza e determinazione, facendo bene il proprio dovere fino in fondo", si legge nel messaggio del ministro della Difesa Ignazio La Russa inviato alle Forze armate e a tutto il personale civile della Difesa in occasione della Festa della Repubblica. "Queste donne e questi uomini avranno sempre alle loro spalle il governo del Paese", ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini giungendo alla tribuna d'onore della parata militare per la Festa della Repubblica. Per il presidente della Camera Gianfranco Fini il messaggio di ieri del Capo dello Stato, è stato un messaggio, "alto, condiviso, certamente impregnato di quella passione civile che caratterizza il mandato del presidente Napolitano". Per il premier Silvio Berlusconi bagno di folla alla fine della cerimonia lungo il percorso che lo ha portato a Palazzo Grazioli.

domenica 25 maggio 2008

REPUBBLICA ITALIANA...

Articolo 1
"L'Italia è una Repubblica Democratica, fondata sulla Mafia e sulla Massoneria.
La sovranità appartiene ai Mafiosi ed ai Massoni, che la esercitano nelle forme a loro più consone e più convenute senza tener conto della legge e della Costituzione"!

domenica 18 maggio 2008

FIRMA CONTRO LA MAFIA, LA MASSONERIA, LE SETTE SATANICHE!

FIRMA ANCHE TU PER ESPRIMERE IL TUO DISSENSO CONTRO LA MAFIA, LA MASSONERIA, LE SOCIETA' SEGRETE, LE SETTE SATANICHE E IL TERRORISMO A SFONDO RELIGIOSO E POLITICO! LIBERIAMO LA NOSTRA REPUBBLICA ITALIANA DAL CRIMINE ORGANIZZATO! (Clicca sul simbolo della Repubblica Italiana quì sopra per visualizzare la pagina della raccolta firme! Sostieni la petizione!)

sabato 10 maggio 2008

8 Maggio 2008: Putin giura a Mosca, Berlusconi giura a Roma! Pronto il Governo Italiano!

Roma - Per primo ha giurato il presidente del Consiglio Berlusconi, pronunciando la formula di rito e firmando per accettazione il decreto di nomina che subito viene controfirmato dal capo dello Stato.
Ogni ministro segue la stessa procedura: pronuncia la formula, firma l'accettazione, attende la controfirma di Napolitano e viene congedato con una doppia stretta di mano del presidente del Consiglio e del presidente della Repubblica. I ministri sono 21, quattro in meno del governo Prodi. Tra gli altri, Tremonti all'Economia, Maroni agli Interni, Frattini agli Esteri, Alfano alla Giustizia, La Russa alla Difesa. Anche Bossi e Calderoli ministri, rispettivamente per le riforme e per la semplificazione legislativa. Quattro le donne. Dopo il giuramento l'incontro con Romano Prodi per il passaggio di consegne. I due si sono stretti la mano davanti alle telecamere e ai fotografi. Prima del Consiglio dei ministri, c'e' il tradizionale passaggio di consegne sancito dallo cambio della campanella d'argento che serve ad aprire e chiudere le riunioni di governo.Lunedi' prossimo verranno nominati i sottosegretari, mercoledì la fiducia alla Camera e giovedì al Senato. Il nuovo esecutivoNel quarto governo Berlusconi della storia della Repubblica ci sono 21 ministri, 12 di spesa e 9 senza portafoglio. Sono quattro le donne responsabili di un dicastero, 13 le 'new entry'. Quattro sono i ministri della Lega: Roberto Maroni agli Interni, Luca Zaia alle Politiche Agricole, Umberto Bossi alle Riforme, Roberto Calderoli al ministero nuovo di zecca per la Semplificazione, un dicastero dedicato alla delegificazione. Quattro anche i ministri di An: oltre a Ignazio La Russa alla Difesa e Altero Matteoli alle Infrastrutture, il braccio di ferro con Fi ha portato l'ingresso nella squadra di Governo di Andrea Ronchi, che si occupera' di Politiche Ue, e di Giorgia Meloni alle Politiche Giovanili. A completare la squadra, la pattuglia 'azzurra': alla fine i due nodi di Giustizia e Welfare si sono sciolti a favore di Angelino Alfano e Maurizio Sacconi. Giulio Tremonti, come noto da tempo, tornera' ad essere responsabile dell'Economia, Franco Frattini degli Esteri, Claudio Scajola si occupera' di Sviluppo Economico, Elio Vito di Rapporti con il Parlamento, Raffaele Fitto di Rapporti con le Regioni, Renato Brunetta di Pubblica Amministrazione e innovazione. Poi le tre donne di Forza Italia: Stefania Prestigiacomo all'Ambiente, Mara Carfagna alle Pari Opportunita', Maria Stella Gelmini all'Istruzione. Siedera' in consiglio dei ministri anche il leader della Dc Gianfranco Rotondi che sara' responsabile dell'Attuazione del Programma. Gianni Letta tornera' a ricoprire il ruolo di sottosegretario alla presidenza del consiglio mentre Paolo Bonaiuti sara' portavoce del Governo. Nessuna poltrona di ministro per Michela Vittoria Brambilla che pero', come annunciato dallo stesso Berlusconi, sara' viceministro alla salute. Il primo Consiglio dei ministri 'operativo' e' gia' fissato: come promesso in campagna elettorale da Silvio Berlusconi si terra' a Napoli il 16 maggio.

Fonte: http://www.rai.it/

9 Maggio 2008: Prima “Giornata della memoria” in ricordo di Aldo Moro!

(Aldo Moro prigioniero, fotografato dai terroristi)

L’Italia ricorda Aldo Moro a 30 anni esatti dalla sua uccisione. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deposto stamane una corona di gerbere e orchidee sotto la stele in bronzo che ricorda il ritrovamento del cadavere del Presidente della Dc il 9 maggio del 1978.Dopo un sequestro durato 55 giorni, il cadavere di Aldo Moro venne infatti ritrovato nel portabagagli di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Castani, a metà strada tra le sedi della Dc e del Pci.Si concluse così la più fosca vicenda della Prima repubblica, iniziata il 16 marzo con il rapimento di Moro e la strage di via Mario Fani.
Accanto alla corona del Capo dello Stato figurano quelle del Partito Democratico e dell’Associazione ‘I popolari’, dell’Associazione Partigiani cristiani, del presidente della Regione Lazio, del presidente del Consiglio dei Ministri, del Comune di Roma, della Provincia di Roma, dei Deputati e dei Senatori del Partito Democratico, del presidente della Camera dei deputati, della Democrazia Cristiana, del presidente del Senato della Repubblica e dell’Udc.
In mattinata si terrà al Quirinale la cerimonia per la prima “Giornata della memoria”, istituita con la legge numero 56 del 4 maggio 2007, al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi. Per l’occasione la Presidenza della Repubblica ha realizzato il volume “Per le vittime del terrorismo nell’Italia repubblicana”. Nel pomeriggio, nella sala delle Colonne della Camera, si terrà il convegno “Aldo Moro tra Memoria e Storia” organizzato dall’Accademia di studi Storici intitolata al presidente della Dc.
Ma per non scordare quel periodo buio della storia della Repubblica e le vittime del terrorismo, in tutto il Paese sono in programma diverse iniziative e commemorazioni.
Moro, Casini: “Ricordiamone senso identità e volontà dialogo”

Ieri, 9 Maggio 2008, l'Italia ha ricordato l'uccisione dello Statista Aldo Moro avvenuta 30 anni fa!

30 anni fa Moro ucciso dalle BR.
Napolitano commemora le vittime del terrorismo!

"Dedichiamo l'incontro di oggi in Quirinale alle vittime di quell'attacco armato alla Repubblica che seminò ferocia e dolore". Queste le prime parole pronunciate dal capo dello Stato Giorgio Napolitano al Quirinale nel corso della cerimonia per ricordare le vittime del terrorismo a 30 anni dal ritrovamento del cadavere di Aldo Moro in via Caetani, a Roma. Cossiga, informato della presenza dei Moro, ha deciso di non entrare nella sala dove si è tenuta la cerimonia.
Dopo aver unito nel ricordo tutti militari italiani caduti nell'adempimento del loro dovere ("sono certo che anche al loro sacrificio si rivolgerà pubblico omaggio in questa giornata") Napolitano ha citato le vittime di Ustica, della Uno bianca, della mafia e della criminalità organizzata. Ma, ha argomentato, le vittime del terrorismo hanno una loro specificità, anche perché era mancato a lungo in Italia "un riconoscimento proiettato nel futuro" come quello deciso dal Parlamento per la data di oggi.
L'emozione di Napolitano"Non si possono sfogliare quelle pagine senza provare profonda commozione: ricordiamo tutte le vittime, dalle più illustri a quelle rimaste più in ombra, qualunque fosse la loro ispirazione politica", ha detto Napolitano. In molti casi i parenti delle vittime del terrorismo in Italia hanno vissuto il loro dolore con un lacerante sentimento di solitudine e di abbandono: "Non può essere, non deve essere così", ha proseguito Napolitano.
Perché Moro con Moro "si colpì il perno principale su cui poggiava la democrazia repubblicana". Dopo di lui le BR colpirono ancora, in una "successione casuale e non facilmente immaginabile, incalzante e angosciosa". In Moro "i terroristi individuarono il nemico più consapevole, che aveva identificato nel '68 la crisi che attraversava la società" e cercava una di dare risposta con l'azione politica alle nuove sollecitazioni dei tempi. Basta tribune ai terroristi"Non dovrebbero esserci tribune per simili figuri", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano stigmatizzando la visibilità e lo spazio che viene dato agli ex terroristi in televisione e su altri media. In particolare ha citato l'intervista dell'ex brigatista che uccise Carlo Casalegno che ha detto di provare solo "rammarico" per i familiari delle vittime. "Il rispetto della memoria purtroppo è spesso mancato proprio da parte di responsabili delle azioni terroristiche", ha aggiunto il presidente.
Avverte, infatti, Napolitano: "Chi abbia regolato i propri conti con la giustizia, ha il diritto di reinserirsi nella società ma con discrezione e misura e mai dimenticando le sue responsabilita' morali anche se non piu' penali. Cosi' come -afferma rivolto ai 'cattivi maestri'- non dovrebbero dimenticare le loro responsabilita' morali tutti quanti abbiano contribuito a teorizzazioni aberranti e a campagne di odio e di violenza da cui sono scaturite le peggiori azioni terroristiche; o che abbiano offerto al terrorismo motivazioni, attenuanti, coperture e indulgenze fatali". Queste sono le ragioni, spiega il presidente della Repubblica, per cui "si doveva e si deve dar voce non a chi ha scatenato la violenza terroristica ma a chi l'ha subita, a chi ne ha avuto la vita spezzata, ai famigliari delle vittime e anche a quanti sono stati colpiti, sopravvivendo ma restando per sempre invalidati". Ecco allora che "si deve dar voce a racconti di verità sugli anni di piombo, ricordando quelle terribili vicende, come sono state vissute dalla parte della legge e dello Stato democratico, dalla parte di una umanità dolorante. E' a questa parte, ai famigliari delle vittime, a tutti i colpiti dallo stragismo e dal terrorismo, che lo Stato deve restare vicino. Solo cosi' -conclude Napolitano- con questo rispetto per la memoria, si potrà rendere davvero omaggio al sacrificio di tutti".
Analisi degli anni di piombo "Ci sarà da riflettere ancora e a fondo, anche se molto si è lavorato, sulla genesi e sulla fisionomia dei fenomeni di stragismo e terrorismo politico di cui è stata teatro l'Italia. E' c'è da augurarsi che si riesca ancora ad indagare, anche in sede giudiziaria, su singoli fatti di devastante portata: che si riesca ad accertare pienamente la verità, come chiedono le associazioni delle famiglie delle vittime". In mattinataPoco prima lo stesso presidente della Repubblica Napolitano aveva deposto una corona in via Caetani, davanti alla lapide che ricorda il sacrificio di Aldo Moro. Napolitano e' arrivato in via Caetani alle 9,45 e si e' soffermato in raccoglimento davanti alla lapide che ricorda quel tragico 9 maggio di trent'anni fa, quando il presidente Moro "fu freddamente ucciso con disumana ferocia da chi tentava inutilmente di impedire un programma coraggioso e lungimirante". Nella strada erano gia' presenti vari esponenti politici tra cui Gerardo Bianco, Franco Pisanu, Gianfranco Rotondi, Mauro Cutrufo, Luigi Zanda, Vannino Chiti e Rosy Bindi. C'erano anche il prefetto di Roma Carlo Mosca e il questore della capitale Marcello Fulvi.Anche Francesco Cossiga si è recato in Via Caetani a deporre una corona di fiori ma non ha partecipato alla commemorazione di Moro e di tutte le vittime del terrorismo al Quirinale dove è presente la famiglia dello statista. Cossiga, assieme a Giulio Andreotti e Benigno Zaccagnini, è considerato dalla famiglia di Moro responsabile politicamente (allora era ministro dell'Interno) della morte del leader democristiano e nelle lettere che Moro scrisse dalla sua prigionia i vertici della Dc sono accusati di non voler fare niente per salvarlo. Per questa ragione, Cossiga, che si era recato al Quirinale, informato della presenza dei Moro, ha deciso di non entrare nella sala dove e' in corso la cerimonia.

martedì 25 marzo 2008

Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano è sempre in ritardo!

Oggi, 25 marzo 2008, il Presidente della Repubblica, on. Giorgio Napolitano, ha rievocato l’eccidio delle Fosse Ardeatine. E, come si usa in questa "democrazia antifascista nata dalla resistenza", ha usato parole pesanti contro i nazisti. La cosa fa ben sperare. E’ possibile, difatti che, quando i sionisti, saranno sconfitti in Palestina, Napolitano troverà il tempo di esecrare le rappresaglie che Israele commette, quasi giornalmente, contro i Palestinesi.
Uomo assennato Napolitano. Che, prima di condannare, aspetta che la Storia faccia il suo corso. Nel 1956 esaltò l’armata sovietica che schiacciava la rivolta ungherese; ma, nel 2006, andò in Ungheria a commemorare le vittime di quella repressione. Oggi commemora le vittime delle Fosse Ardeatine, condannando le rappresaglie naziste. Ma state certi che, tra alcuni decenni, commemorerà le vittime palestinesi, vittime delle rappresaglie israeliane. Quel giorno, purtroppo, Leone Paserman e Riccardo Pacifici, della Comunità ebraica romana, non saranno presenti. Pazienza.
Come vedete, viene il tempo per tutto, Basta avere fede.

Ciaoeuropa

NAPOLITANO ALLE FOSSE ARDEATINE: "NON DIMENTICHEREMO"
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Ansa, 25 marzo 2008, ore 12,52

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
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