I più colpiti dal fenomeno gli anziani soli e le famiglie più numerose, soprattutto quelle che vivono nel Mezzogiorno. La crisi colpisce i giovani e le donne!
Un italiano su 4 è a rischio povertà o esclusione sociale: il 24,7% della popolazione, più o meno 15 milioni. A dare l’allarme l'Istat nel rapporto annuale diffuso oggi, secondo cui si tratta di un "valore superiore alla media Ue (23,1%)". In particolare, le persone più a rischio sono gli anziani soli e le famiglie più numerose, soprattutto quelle che vivono nel Mezzogiorno, che si conferma l'area più depressa della penisola.Il rapporto conferma anche che sono i giovani la categoria più colpita dalla crisi economica: nel biennio 2009-2010 si registrano 501mila occupati in meno nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 29 anni. In totale, il numero degli occupati è diminuito di 532 mila unità. Al saldo negativo dei giovani si aggiunge infatti il calo di 322 mila unità nella fascia d'età compresa tra i 30 e i 49 anni cui si contrappone l'incremento di 291 mila unità tra gli over 50.
Nel 2008-2009 circa 800.000 madri italiane (pari all’8,7% delle donne che lavorano o hanno lavorato in passato) hanno dichiarato di essere state licenziate o messe in condizioni di doversi dimettere in occasione o a seguito di una gravidanza. A subire più spesso questo trattamento, si legge nel dossier, "non sono e donne delle generazioni anziane ma le più giovani (il 13,1% delle madri nate dopo il 1973), le residenti nel Mezzogiorno (10,5) e le donne con un titolo di studio basso (10,4)".
Fonte: http://www.fastweb.it
23 maggio 2011
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