Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa arrestato dalla gendarmeria
vaticana, abita con la famiglia nella stessa palazzina, all'interno
della Città del Vaticano, in cui vive la madre di Emanuela Orlandi, la
ragazza scomparsa nel 1983 e mai ritrovata.
Al terzo e ultimo piano dell'edificio le tapparelle di casa Gabriele sono abbassate. Nessuno risponde al citofono, sul quale accanto al nome del maggiordomo di Ratzinger appare quello della moglie Manuela Citti. Inutile anche cercare di parlare con qualcuno dei vicini. La signora Gabriele e i tre figli della coppia si sarebbero trasferiti nella casa di Ostia, sul litorale di Roma, secondo quanto si dice.
Nel cortile i due posti parcheggio riservati alla famiglia Gabriele, come indicano dei cartelli al muro, sono occupati da una Ford Mondeo e da una Opel Agila. Poco più in la un altro posto è destinato alla famiglia Orlandi. A pochi metri dalla palazzina si trovano il parcheggio e gli uffici della gendarmeria vaticana, che ha arrestato Gabriele con l'accusa di aver trafugato lettere private del pontefice.
Al terzo e ultimo piano dell'edificio le tapparelle di casa Gabriele sono abbassate. Nessuno risponde al citofono, sul quale accanto al nome del maggiordomo di Ratzinger appare quello della moglie Manuela Citti. Inutile anche cercare di parlare con qualcuno dei vicini. La signora Gabriele e i tre figli della coppia si sarebbero trasferiti nella casa di Ostia, sul litorale di Roma, secondo quanto si dice.
Nel cortile i due posti parcheggio riservati alla famiglia Gabriele, come indicano dei cartelli al muro, sono occupati da una Ford Mondeo e da una Opel Agila. Poco più in la un altro posto è destinato alla famiglia Orlandi. A pochi metri dalla palazzina si trovano il parcheggio e gli uffici della gendarmeria vaticana, che ha arrestato Gabriele con l'accusa di aver trafugato lettere private del pontefice.
Fonte: http://roma.repubblica.it
Una lettera anonima arrivata prima delle confessioni di Sabrina
Minardi. E ripescata oggi tra i faldoni dell’inchiesta, visto che sembra
coincidere perfettamente con la storia, salvo in un particolare: nessun
complotto. Solo un monsignore, e De Pedis come persona che ha smaltito
il cadavere. Ne parla il Corriere della Sera:
È anonima, evidentemente, scritta da persona informatissima. Perlomeno di quel che sarebbe successo di lì a breve. Il testo «anticipa» la confessione- choc e sembra preparare il terreno alla pista della banda della Magliana. Allude, lancia messaggi in codice. A leggerla bene, chissà quanti indizi contiene. «Prima di tutto la notizia peggiore ma forse liberatoria: Emanuela è morta la notte della sua scomparsa…», premette la misteriosa autrice, che dice di sé: «Nel 1983 ero l’amante di De Pedis, non per amore ma per trasgressione. Facevo da autista e segretaria… Ritiravo buste al banco di Santo Spirito dell’Eur e le consegnavo a politici, magistrati, poliziotti, preti…». In pratica, è l’autoritratto della Minardi, che parlò anche di incontri di «Renatino» con Andreotti.
Fonte: http://www.giornalettismo.com
VATICANO - Arrestato il maggiordomo del Papa era il corvo della Santa sede!
Sarebbe Paolo Gabriele la spia del Vaticano. Il
cameriere di Ratzinger è stato arrestato questa mattina dalla
gendarmeria vaticana perché in possesso di documenti riservati. "La
fragilità umana c'è a qualunque livello” ha commentato il cardianle
Angelo Bagnasco riguardo la tensione che si vive nello stato pontificio.
Ieri è stato "silurato" il presidente dello Ior...
“La fragilità umana c'è a qualunque livello” ha commentato così il
cardianle Angelo Bagnasco la tensione che c'è in Vaticano. Qualcuno dei
fedeli già lo immaginava da solo, qualcuno lo sospettava dopo lo
scandalo sui preti pedofili, i soldi dati dallo Ior a Don Verzè su cui
indaga la procura di Milano, e ora perfino un arresto. Il maggiordomo
del papa Paolo Gabriele, identificato come il corvo perché rivelava i
segreti della Santa sede. Ce ne sarebbe di materiale per i migliori
giallisti o registi. Gabriele, 'aiutante di camera' della famiglia
pontificia, in sostanza il cameriere del papa, è stato arrestato questa
mattina dalla gendarmeria vaticana: era in possesso di documenti
riservati.
Lo ha detto padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della
Santa Sede, rispondendo a delle domande della stampa, come informa la
Radio Vaticana. Il gesuita ha spiegato che "l'attività di indagine
avviata dalla Gendarmeria" sulla diffusione di documenti riservati
vaticani "secondo istruzioni ricevute dalla Commissione cardinalizia e
sotto la direzione del Promotore di Giustizia, ha permesso di
individuare una persona in possesso illecito" di tale materiale. "Questa
persona - ha aggiunto - si trova ora a disposizione della magistratura
vaticana per ulteriori approfondimenti".
Fonte: http://mobile.ilmanifesto.it
La gendarmeria vaticana arresta la presunta spia del Papa!
Terremoto nella Santa Sede. Il maggiordomo di fiducia di Ratzinger sotto interrogatorio da parte dei magistrati vaticani: sarebbe lui il divulgatore dei documenti riservati consegnati a Nuzzi per il suo libro. È stato individuato dalla Gendarmeria in possesso di documenti riservati. Appena ieri il "licenziamento" del presidente dello Ior, la banca vaticana!
La notizia è stata diffusa dall’agenzia Ansa. Sarebbe in stato di arresto un uomo che lavora all’interno della Città del Vaticano come cameriere del Papa. L’uomo è Paolo Gabriele, “aiutante di camera” dal 2006 della famiglia pontificia. In altri termini, sarebbe il maggiordomo di fiducia, uno dei pochissimi laici ammessi nella cerchia del Papa. Oltre a lui, ci sono anche quattro donne laiche, coordinate da una suora tedesca.Gabriele, che aiuta il Papa a vestirsi e gli serve pranzo e cena, accede a tutte le porte, scale e ascensori tra i più riservati del mondo; è presente a tutte le udienze. È stato individuato dalla Gendarmeria del Vaticano come in possesso di documenti riservati. Questa mattina Paolo Gabriele è stato ascoltato in un interrogatorio dal promotore di giustizia vaticano, Nicola Picardi. L’uomo “è a disposizione della magistratura vaticana”.
L’indagine della Gendarmeria vaticana sulla diffusione di documenti segreti è stata confermata da padre Federico Lombardi, spiegando che questa persona si trova ora “a disposizione della magistratura vaticana per ulteriori approfondimenti”.
Padre Lombardi, rispondendo a delle domande della stampa, ha detto che “l’attività di indagine avviata dalla Gendarmeria” sulla diffusione di documenti segreti vaticani “secondo istruzioni ricevute dalla Commissione cardinalizia e sotto la direzione del Promotore di Giustizia, ha permesso di individuare una persona in possesso illecito” di tale materiale. “Questa persona – ha aggiunto il direttore della Sala Stampa vaticana – si trova ora a disposizione della magistratura vaticana per ulteriori approfondimenti”. Gabriele è cittadino vaticano e risiede entro le Mura con la moglie e tre figli.
Nei giorni scorsi il Vaticano aveva definito «atto criminoso» la pubblicazione di documenti riservati e di lettere private al Papa in un libro del giornalista Gianluigi Nuzzi, “Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI”. Il libro pubblica centinaia di documenti che svelano la quotidiana affannosità della Chiesa, tra affari molto poco trasparenti e congiure di palazzo. È il Gabriele l’uomo che anonimamente ha consegnato i documenti scottanti a Nuzzi? Secondo atre fonti in Vaticano si tratta di un errore: l’uomo è indicato come assolutamente devoto e affezionato al Papa.
È di appena ieri sera la notizia della sfiducia al presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi. Il banchiere guidava lo Ior, l’Istituto per le opere di religione, considerata la banca vaticana, dal 2009, senza essere riuscito a risolvere i principali problemi di relazione con il sistema bancario italiano ed europeo. Era anche circolata la voce che “il corvo” fosse lui.
Fonte: http://www.ilvostro.it
Gli inquirenti convinti di aver scoperto il corvo responsabile delle
fughe di notizie. Una svolta, ma nel giallo ci sono ancora troppi
misteri. Anche se non si ha la certezza che sia davvero il "corvo", quello che la
gendarmeria vaticana ha fermato, di certo Paolo Gabriele, il
maggiordomo del Papa era in possesso di documenti che non avrebbe dovuto
avere. Il sospetto è che possa averli fatti uscire fuori dalle mura
vaticane. Ma questa è una circostanza oggetto in queste ora delle
indagini, sulle quali il Vaticano mantiene il più stretto riserbo. Già
padre Federico Leonardi aveva fatto sapere una persona "si trova ora a
disposizione della magistratura vaticana per ulteriori approfondimenti".
Appunto Paolo Gabriele, assistente di camera del Papa.
Una mole ingente di documenti riservati è stata trovata dalla Gendarmeria Vaticana in un appartamento di via di Porta Angelica, dove abita con la moglie e i tre figli Paolo Gabriele, l'assistente di camera, cioè il maggiordomo, di Benedetto XVI. Romano, poco più che 40enne, l'uomo lavora nell'appartamento pontificio dal 2006, ed è stato inserito nella Famiglia del Papa dopo essere stato a servizio del prefetto della Casa Pontificia, monsignor James Harwey.
Ieri pomeriggio Gabriele è stato prima fermato dagli agenti comandati dall'ispettore generale Domenico Giani e poi interrogato dal promotore di giustizia, Nicola Picardi, che lo ha dichiarato in arresto.
A quanto si è appreso, i sospetti sul maggiordomo sono stati raccolti dalla Commissione Cardinalizia che indaga sulle fughe di notizie direttamente nell'appartamento del Papa. E se anche qualcuno ora si domanda in Vaticano se si tratti del "Corvo" o di un "capro espiatorio", sembra molto difficile che l'arresto sia stato compiuto con leggerezza trattandosi di un "familiare" del Papa.
Una mole ingente di documenti riservati è stata trovata dalla Gendarmeria Vaticana in un appartamento di via di Porta Angelica, dove abita con la moglie e i tre figli Paolo Gabriele, l'assistente di camera, cioè il maggiordomo, di Benedetto XVI. Romano, poco più che 40enne, l'uomo lavora nell'appartamento pontificio dal 2006, ed è stato inserito nella Famiglia del Papa dopo essere stato a servizio del prefetto della Casa Pontificia, monsignor James Harwey.
Ieri pomeriggio Gabriele è stato prima fermato dagli agenti comandati dall'ispettore generale Domenico Giani e poi interrogato dal promotore di giustizia, Nicola Picardi, che lo ha dichiarato in arresto.
A quanto si è appreso, i sospetti sul maggiordomo sono stati raccolti dalla Commissione Cardinalizia che indaga sulle fughe di notizie direttamente nell'appartamento del Papa. E se anche qualcuno ora si domanda in Vaticano se si tratti del "Corvo" o di un "capro espiatorio", sembra molto difficile che l'arresto sia stato compiuto con leggerezza trattandosi di un "familiare" del Papa.
Fonte: http://www.globalist.it
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