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mercoledì 9 settembre 2009
毛主席在开国大典的讲话 - Proclaims People's Republic of China...
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中华人民共和国开国大典
Opening Ceremony of the People's Republic of China, 1 October 1949: 60 anni fà la Rivoluzione Maoista in Cina che ha portato al potere il PCC...
1949: 60 anni fà la lunga marcia trionfale di Mao in Cina!!!
In Cina si festeggiano i 60 anni dalla presa del potere del Partito Comunista Cinese guidato dall'allora grande Leader Mao Tse Tung....o detto anche Mao ze Dong...
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lunedì 7 settembre 2009
ESCLUSIVO: LE PRIME FOTOGRAFIE SCATTATE DURANTE LA BIOPSIA AL CORPO DEL PRESIDENTE KENNEDY DOPO IL SUO ASSASSINIO! IL PIU' FAMOSO OMICIDIO DEL MONDO!
(Sopra, il cranio squarciato dal proiettile mortale!)
(Sopra, il profilo del defunto Presidente Kennedy!)John F. Kennedy è stato il quarto Presidente degli Stati Uniti ad essere assassinato e l'ottavo a morire durante il mandato.
Il 22 novembre JF Kennedy e la moglie Jacqueline atterrarono con l'Air Force One all'aeroporto Love Field di Dallas, salirono su una limousine Lincoln sedendo nella parte posteriore, mentre sui sedili centrali (ribaltabili) sedettero John Connally, governatore del Texas, e sua moglie.
Il corteo del presidente imboccò l'angolo di Houston Street con Elm Street e la limousine rallentò in prossimità della curva mentre il Presidente ed il Governatore salutavano la folla. Pochi secondi dopo diversi colpi di arma da fuoco furono esplosi in direzione della vettura: uno di essi colpì J.F.K. alla testa, causando un'ampia ferita, rivelatasi poi mortale.
Immediatamente la Limousine si diresse verso il Parkland Memorial Hospital, dove i dottori Carrico e Perry, dopo disperati tentativi tra cui una tracheotomia ed alcune iniezioni, non poterono fare altro che constatare la morte del Presidente degli Stati Uniti d'America.
Responsabile dell'assassinio venne ritenuto Lee Harvey Oswald, un impiegato della Texas School Book in Dealey Plaza.Subito fu catturato per l'assassinio di un poliziotto e in seguito imputato anche dell'assassinio del presidente Kennedy ma lui non confessò mai e sostenne di essere un capro espiatorio[6][7]. Oswald fu interrogato a caldo dalla polizia per circa 18 ore ma di quest'interrogatorio non c'è traccia nel Rapporto Warren, inoltre Oswald non subì mai un regolare processo perché venne ucciso a sua volta due giorni dopo l'arresto dal gestore di un night club Jack Ruby, che subito arrestato ed interrogato sul motivo del suo gesto profferì frasi da squilibrato, come: volevo fare un piacere a Jacqueline. [senza fonte].
Il rapporto HSCA confermò la ricostruzione della Warren Commission, ma individuò con una probabilità del 96% un quarto sparo, ad opera di un secondo tiratore, presumibilmente appostato su di una collinetta erbosa (Grassy Knoll) situata sul lato destro di Elm street. Di tale presunto sparo, tuttavia, non rimase traccia alcuna ad eccezione di una registrazione audio compiuta da un poliziotto motociclista. Successive ricerche, tuttavia, dimostrarono che la registrazione avvenne circa un minuto dopo la sparatoria.
WCR Hearings, Volume XVI, pag. 977, Commission Exhibit n. 385[8],[9] che mostra uno schema fatto al Bethesda Naval Hospital, il 22 Novembre 1963, dalle ore 18 alle ore 4,23 del 23 Novembre dal Comdr. James J. Humes, del Presidente Kennedy, che evidenzia l'entrata e l'uscita del proiettile nell'area del collo[10],[11] quando la Commissione Warren non era stata ancora istituita.
WCR Hearings, Volume XVI, pag. 977, Commission Exhibit n. 386, che mostra l'aspetto posteriore del foro nell'area del collo ed anche il risultato del colpo alla testa[12].
WCR Hearings, Volume XVI, pag. 978-983, Commission Exhibit n. 387 [13],[14], Cartella clinica dell'autopsia del Presidente Kennedy, fatta al Naval Medical School, Bethesda, Md. il 22 novembre 1963 dalle ore 18 alle ore 4,23 del giorno successivo[15].
WCR Hearings, Volume XVI, pag. 984, Commission Exhibit n. 388 [16][17], disegno schematico dalla descrizione fatta dal Comdr. James J. Humes che mostra lo stato del cranio del presidente Kennedy visto da sopra[18].
WCR Hearings, Volume XVI, pag. 985, Commission Exhibit n. 389 [19],[20], quadro dal film di Abraham Zapruder poco prima del momento in cui il presente Kennedy viene colpito alla testa[21].
WCR Hearings, Volume XVI, pag. 986, Commission Exhibit n. 390[22],[23] quadro dal film di Abraham Zapruder nel momento in cui il presente Kennedy viene colpito alla testa.[24].
WCR Hearings, Volume XVI, pag. 987-989, Commission Exhibit n. 391
[25],[26] rapporto supplementare dell'autopsia No. A63-272, del presidente John F. Kennedy, al Naval Medical School, che fornisce una descrizione macroscopica di quel che rimane del cervello[27].
Secondo i teorici della cospirazione, l'unica postazione dalla quale si sarebbe potuto avere la visuale per uno sparo il cui proiettile potesse effettuare una traiettoria compatibile con le ferite di Kennedy è la staccionata nei pressi della collinetta erbosa, ma la foto Polaroid scattata da Mary Moorman, non inquadra nessun tiratore in quel luogo: si tratta solamente di macchie di fogliame.Malgrado ciò, le fotografie successive, mostrano molte persone correre verso la collinetta, dalla quale, interrogate successivamente, diranno di aver sentito esplodere i colpi.Ad ogni modo, non sono mai stati trovati, né nel corpo del Presidente, né in quello del governatore, né sull'automobile né in qualunque altro punto della Dealey Plaza prove che rimandassero a un'altra arma da fuoco o a proiettili differenti rispetto a quelli sparati dal Carcano. Gli esperti ipotizzano che il quarto colpo, fosse un proiettile esplosivo, che non ha lasciato tracce.
La commissione Warren non ha accertato se il fucile aveva sparato quel giorno. Il test del nitrato, che dette esito negativo per Oswald, ufficialmente fu dichiarato illeggibile.
Sotto la presidenza di Bill Clinton considerato come il nuovo Kennedy, alla fine del 1998, grazie all'Assassination Record Review Board (ARRB), è stato messo a disposizione del pubblico tutto il materiale che le istituzioni posseggono relativamente all'attentato di Dallas.
La visita presidenziale nello Stato del Texas era la prima concordata tra JFK, Lyndon Baines Johnson e il governatore texano John Connally, durante un incontro dei tre a El Paso (Texas), il 6 giugno 1963[28]
Il presidente Kennedy decise di intraprendere il viaggio con in mente tre obbiettivi principali:
la ricerca di capitali per la campagna presidenziale del partito democratico
ottenere consensi per ricandidarsi alle elezioni del novembre 1964
visto che la lista Kennedy-Johnson aveva a malapena vinto in Texas nel 1960 (e nella città di Dallas aveva perso), Kennedy avrebbe voluto cercare una rappacificazione politica tra i leader del Partito Democratico texano che sembravano in lotta tra loro.
Il viaggio fu annunciato per la prima volta nel mese di settembre 1963.Il percorso del corteo fu stabilito il 18 novembre e reso noto pubblicamente intorno al 22.
La terza settimana di ottobre 1963 Lee Harvey Oswald trovò impiego a tempo pieno al deposito di libri della Texas School a $ 1,25 orari (circa $ 7,64 nel 2006), sicuramente grazie a Ruth Paine, un’amica della moglie di Lee, Marina, presso la quale quest’ultima si era trasferita con i figli.
Il 24 ottobre 1963, durante i festeggiamenti a Dallas del U.N.Day, l’ambasciatore Adlai Stevenson II fu deriso, spintonato, e colpito da sputi. La polizia di Dallas, timorosa che un simile comportamente potesse verificarsi anche durante la visita del presidente, aumentò le misure precauzionali, mettendo in atto il maggior stato di sicurezza nella storia della città.
Alle tre reti televisive di Dallas erano stati assegnati compiti diversi: la WBAP-TV (NBC), con base a Fort Worth, avrebbe seguito la colazione ufficiale del presidente prima di partire per Dallas, la WFAA-TV (ABC) si sarebbe dovuta occupare dell’arrivo del presidente e del corteo. La KRLD-TV (CBS) avrebbe dovuto seguire il discorso del presidente al Trade Mart.
Sull' auto capofila (una Ford bianca) si trovavano:
alla guida il capo della polizia di Dallas, Jesse Curry
sul sedile anteriore destro, l’agente dei Servizi Segreti Winston Lawson
sul sedile posteriore sinistro, lo sceriffo Bill Decker
sul sedile posteriore destro, l’agente Forrest Sorrels
Sulla Lincoln Continental del 1961, modello SS100X:
alla guida, l’agente Bill Greer
sul sedile anteriore destro, l’agente Roy Kellerman
sul sedile di mezzo a sinistra, Nellie Connally
sul sedile di mezzo a destra, il governatore del Texas John Connally
sul sedile posteriore sinistro, la First lady Jacqueline Kennedy
sul sedile posteriore destro, il Presidente JFK
Sulla Cadillac Halfback decapottabile:
alla guida, l’agente Sam Kinney
sul sedile anteriore destro, l’agente Emory Roberts
sul predellino anteriore sinistro, l’agente Clint Hill
sul predellino posteriore sinistro, l’agente Bill McIntyre
sul predellino anteriore destro, l’agente John Ready
sul predellino posteriore destro, l’agente Paul Landis
sul sedile di mezzo a sinistra, l’assistente del presidente, Kenneth O'Donnel
sul sedile di mezzo a destra, l’assistente del presidente, David Powers
sul sedile posteriore sinistro, l’agente Gorge Hockey
sul sedile posteriore destro, l’agente Glen Bennet
Sulla Lincol 1963 quattro posti, decapottabile:
alla guida, l’ufficiale di pattuglia responsabile, Hurchel Jacks
sul sedile anteriore destro, l’agente Rufus Youngblood
sul sedile posteriore sinistro, il senatore Ralph Yarborough
sul sedile posteriore destro, il vicepresidente Lyndon B. Johnson
sul sedile posteriore, tra i due, la moglie del vice presidente Claudia Alta Taylor Johnson
Su una Varsity blindata:
alla guida il capo della polizia di Stato texana
a fianco l’assistente del vice presidente, Cliff Carter
a destra, l’agente Jerry Kivett
sul sedile posteriore gli agenti Woody Taylor e Lem Johns
Sull’auto della stampa, prestata dalla compagnia telefonica:
alla guida l’impiegato della compagnia dei telefoni
a fianco il giornalista della United Press International (UPI), Merriman Smith
a destra, l’assistente di stampa della Casa Bianca, Malcolm Kiluff [29]
sul sedile posteriore, Jack Bell della Associated Press, Robert Baskin del The Dallas Morning News e Bob Clark della ABC
Sull' auto della Stampa locale:
Bob Jackson, The Dallas Times Herald
Tom Dillard, The Dallas Morning News
Mal Couch, WFAA-TV
Precedevano e seguivano il corteo numerosi agenti di polizia in motocicletta.
Il corteo presidenziale viaggiò senza incidenti per quasi tutto il percorso, con due sole fermate per permettere al presidente Kennedy di stringere la mano dapprima ad alcune suore cattoliche e poi ad alcuni bambini. Poco prima che la limousine voltasse su main Street, un uomo corse verso l’auto, ma venne bloccato da un’agente dei Servizi segreti e spinto via.
Alle 12.29, la Limousine entrò in Dealey Plaza dopo aver svoltato a destra di 90° da Main Street su Houston Street. Oltre due dozzine tra foto amatori e professionisti, attendevano il passaggio del presidente. Alle 12.30, il presidente Kennedy lentamente passava di fronte al deposito di libri della Texas School, la limousine compì una svolta a sinistra di 120° di fronte al deposito, che dista solo 20 metri (circa 65 piedi).
Anche il governatore Connally fu colpito e curato al Parkland Hospital per ferite alla schiena, al petto, al polso e alla coscia sinistra. Sebbene ci siano controversie su quando egli sia stato ferito, esperti forensi della Commissione Warren e della H.S.C.A. credono che le sue prime reazioni siano state simultanee a quella del Presidente e che i due uomini sarebbero stati colpiti con una singola pallottola (quella che procurò le prime ferite a Kennedy).
« Bollettino KLIF da Dallas: A quanto si dice, tre colpi d’arma da fuoco sono stati indirizzati al corteo del Presidente Kennedy oggi in centro città. Radio KLIF sta appurando le numerose notizie: restate sintonizzati »
I telespettatori della ABC-TV locale di Dallas seguivano una sfilata di abiti femminili quando improvvisamente apparve il giornalista Jay Watson, senza fiato, accorso alla stazione in Dealey Plaza:
« Buon pomeriggio signore e signori. Vogliate scusarmi se sono senza fiato, ma circa 10-15 minuti fa un tragico evento è accaduto nella città di Dallas. Lasciatemi dire questo (diede brevemente un’occhiata al foglio che teneva alla mano sinistra) e io vorrei… vogliate scusarmi se sono senza fiato. Un bollettino, proveniente dalla Sala Stampa di Dallas: il Presidente Kennedy e il governatore John Connally sono stati feriti da colpi d’arma da fuoco nel centro di Dallas »
Quelle annunciate dal giornalista Don Gardner alle 13.36 CST dalla ABC Radio network furono le prime notizie rese pubblicamente alla nazione sulla sparatoria:
« Interrompiamo questo programma per trasmettervi questo rapporto speciale della ABC Radio. C’è un rapporto speciale da Dallas, Texas. Tre colpi d’arma da fuoco hanno colpito il corteo del Presidente Kennedy oggi in centro a Dallas, Texas. Questa è la ABC Radio »
Quattro minuti dopo, il telegiornale della CBS interruppe la soap opera “As the world turns” con il primo rapporto di Walter Cronkite:
« Bollettino della CBS News, A Dallas, Texas, tre colpi d’arma da fuoco hanno colpito il corteo del Presidente Kennedy. Le prime notizie dicono che il Presidente Kennedy ha riportato serie ferite da questa sparatoria. »
Nel contempo, la ABC e la NBC interruppero le trasmissioni. Dal quartier generale a New York, la WABC-TV, diramò la sua prima notizia alle 13.42, interrompendo “Father knows best”.
Tre minuti dopo, l’annunciatore televisivo Don Pardo, interruppe la sit-com “Bachelor Father” della WNBC-TV con la notizia.
Intorno alle 14.00, tutte le networks avevano sospeso la regolare programmazione televisiva per aggiornamenti con i maggiori dettagli che arrivavano da Dallas.
L’annuncio ufficiale della morte del Presidente fu data circa 40 minuti dopo; nessun programma regolare o commerciale fu mandato in onda fino al martedì seguente.
La televisione, per la prima volta nella storia, seguì una diretta non-stop per quattro giorni. L’assassinio del presidente Kennedy fu la più lunga ininterrotta sequenza di notizie nella storia della televisione fino alle ore 9.00 dell’11 settembre 2001, quando le network andarono in diretta per 72 ore consecutive in seguito all’attacco terroristico alle Torri gemelle di New York ed al Pentagono di Washington.
Lo stesso giorno alcune testate giornalistiche uscirono in edizione straordinaria per dare la notizia. Uno fra tanti il The Goshen News datato 22 novembre 1963 con il titolo "JFK IS DEAD!!" pubblicando quanto ancora poco si sapeva.
« È vero che Oswald è stato in Unione Sovietica, ma anche che ne è uscito con l'aiuto del senatore Tower, considerato uomo dell'estrema destra! »
(Mauro Calamandrei[30])
Quando Oswald fu visto anche dalla segretaria del deposito al primo piano, aveva una bottiglia di soda acquistata ad un distributore automatico in sala da pranzo[senza fonte]. Verso le 12.33 Oswald lasciò il deposito della Texas School e la Commissione concluse che Oswald aveva percorso una distanza minima di 105 metri (346 piedi) dalla finestra esterna del sesto piano al primo piano Commessione Warren cap.? e pag.?[senza fonte].Il fucile un Mannlicher-Carcano del peso di circa 3,6 chilogrammi (8 libbre), calibro 6,5 millimetri, con un mirino telescopico a 4 ingrandimenti, venne ritrovato alle 13.22 dalla polizia di Dallas, vicino alla finestra del 6° piano, posizionato verticalmente, appoggiato sul calcio[senza fonte]. Dopo il ritrovamento, il fucile fu fotografato[senza fonte] prima di essere toccato.
Alle 12.40 circa, il portone della Texas School Book, fu chiuso dalle autorità[senza fonte]. Fuori, intanto, polizia, detective, testimoni e altre persone si dirigevano verso la collinetta erbosa, nel parcheggio retrostante e al magazzino della ferrovia (dalle 12.30 alle 12.39 circa)[senza fonte]. La zona intorno al Dealey Plaza e i palazzi non furono isolati e dopo soli 10 minuti dall’assassinio, alcune fotografie mostrano veicoli che andavano e venivano su Elm Street, intorno alla scena del crimine.
Alle 13.00 dopo aver preso un autobus e un taxi, Oswald ritornò alla sua camera nella pensione di North Beckely Street al numero 1026 e, come disse la proprietaria, ne uscì verso 13.03 – 13.04, quando lo vide l’ultima volta alla fermata dell autobus.
Dalle 13.00 alle 13.35 Johnny Calvin Brewer, che lavorava come manager al negozio di calzature “Hardy’s” vicino al teatro sul Jefferson Bd., dichiarò che Oswald si voltò verso la via e si nascose all’entrata del negozio non appena sentì le sirene della polizia. Quando Oswald lasciò il negozio, Brewer lo seguì e lo vide entrare al cinema senza pagare, dato che la giovane donna allo sportello, Julie Postal, era distratta. Brewer avvertì la donna che a sua volta informò la polizia di Dallas intorno alle 13.40. Al cinema diversi testimoni videro Oswald spostarsi e cambiare diverse volte il posto.
Almeno due dozzine di poliziotti, sceriffi e detective arrivarono al Texas Theatre perché avevano individuato Oswald come l'assassino di Tippit.Quando tentarono di arrestarlo erano circa le 13.50; Oswald reagì, secondo la polizia, tentando di sparare al proprietario, ma venne bloccato.
Alle 15.01, ora di Dallas, solo un’ora dopo che Oswald fu portato alla prigione di Dallas, il direttore dell’FBI J.Edgar Hoover, scrisse un memorandum al suo assistente. Ho chiamato il procuratore generale a casa sua e gli ho detto che penso di avere tra le mani l’uomo che ha ucciso il presidente Kennedy. [modifica]
Nel frattempo la situazione al Parkland Memorial Hospital precipitò. Mentre i giornalisti aumentavano, un reverendo diede l'estrema unzione al presidente. I dottori lavorarono freneticamente per salvargli la vita, ma le sue condizioni erano disperate. Alle 13.00 dopo che l’attività cardiaca era cessata, e dopo il rito dell’estrema unzione, il presidente John F.Kennedy fu dichiarato morto.
Il personale medico della sala traumatologica n.1 che aveva curato il presidente disse che il presidente era “moribondo” e che non aveva chance di sopravvivenza quando arrivò all’ospedale.
Il prete che somministrò l' estrema unzione dichiarò al The New York Times che il presidente era morto poco dopo il suo arrivo all’ospedale.
Il governatore Connally intanto subì due interventi chirurgici.
Il nuovo presidente degli Stati Uniti, Lyndon Johnson, ordinò che l’annuncio della morte del Presidente Kennedy fosse dato solo dopo che lui avesse lasciato l’ospedale. Nonostante che il presidente fosse dichiarato morto alle 13.00, l’annuncio fu dato quindi mezz’ora più tardi.All’incirca alle 13.33, il segretario della Casa Bianca Malcolm Kilduff, diede l’annuncio ufficiale nella sala conferenze dell’ospedale con giornalisti e membri dello staff medico.
« Il presidente John Fitzegarald Kennedy è morto oggi approssimativamente alle 1:00 p.m., qui a Dallas. È morto per una ferita di arma da fuoco al cervello. Per quanto riguarda l'assassinio del Presidente, per ora non ho altri particolari[31]... »
(Malcolm Kilduff)
Alle 2:38 EST, quando Walter Cronkite della CBS fece riferimento alle spaventose dimostrazioni a Dallas contro l'ambasciatore Adlai Stevenson II del mese precedente, ci fu un susseguirsi di notizie discordanti sulla morte del Presidente. Quando arrivò poi la conferma, Cronkite rimase in silenzio qualche secondo, poi lesse l'annuncio :
« Da Dallas, Texas, l’improvvisa apparentemente ufficiale, morte del Presidente Kennedy all’1.00 p.m. CST, 2.00 EST, circa 38 minuti fa. (Breve pausa, Cronkite si schiarisce la gola, cerca di regolare le notizie scioccanti) Il Vice presidente Lyndon Johnson ha lasciato l’ospedale di Dallas, ma non sappiamo cosa succederà. Probabilmente pronuncerà a breve il giuramento e diventerà il 36° presidente degli Stati Uniti »
Alla NBC, Chet Huntley, Bill Ryan e Frank McGee condussero da New York con rapporti di David Brinkley da Washington, l’affiliata WBAP-TV (ora KXSA-TV) da Fort Worth, e Robert MacNeil (via telefono) dal Parkland Hospital. Durante i primi 35 minuti ci furono grosse difficoltà tecniche di collegamento tra Fort Worth TV e l’ospedale, tanto che in un primo momento Huntley alluse alla morte di Franklin Delano Roosevelt, interrotto da Ryan che leggeva la notizia della Associated Press sulla morte del presidente citando come fonti i preti cattolici che gli avevano dato l’estrema unzione.Poco dopo la NBC passò a Charles Murphy della WBAP-TV a Fort Worth che suffragando con bollettini della polizia di Dallas, notificò la morte ufficiale del presidente. Alle 2.39 pm. McGee, che aveva appena ripetuto le notizie di MacNeil arrivate in diretta, stabilì una connessione audio, annunciando che aveva MacNeil in linea con nuovi rapporti da Parkland.La prima parte risultò senza audio:"Il segretario della Casa Bianca.... Malcolm Kilduff... ha appena annunciato che il Presidente Kennedy.... morto intorno all'1.00 CST, circa 35 minuti fa...."A questo punto, arrivò l'audio. Mcgee continua a ripetere i frammenti:"...dopo una sparatoria (dopo una sparatoria).... da un assalitore sconosciuto (da un assalitore sconosciuto)....mentre il corteo passava nel centro di Dallas (mentre il corteo passava nel centro di Dallas)".Dopo la telefonata, McGeen fu visto asciugarsi gli occhi.
Dalla radio locale KLIF, Gary Delaune, Gordon McLendon e Joe Long (che avevano commentato l'arrivo del Presidente all'aeroporto Love Field), trasmisero la notizia come la ricevettero. Sotto stress, cercavano di dividere le fonti ufficiali da quelle non ufficiali, soprattutto quelle che riguardassero la morte del presidente. All'incirca alle 2.38 pm. Long trasmise questo flash ufficiale:"Il Presidente Kennedy è morto, Gordon. Questo è il comunicato ufficiale."Alle 14.05 il corpo del presidente JFK lasciò l’ospedale e fu trasportato sull’Air Force One. Per molti studiosi questa fu un’azione illegale, perché il corpo venne spostato senza prima aver fatto effettuare un esame forense dal coroner di Dallas secondo le leggi dello Stato del Texas; la morte del presidente, allora catalogata come un crimine di Stato e non federale, sarebbe dovuta sottostare alle leggi del Texas.
All’ambasciata americana e ai consolati di tutto il mondo i centralini furono sommersi di chiamate e il personale, scosso, spesso non rispose neppure.
Furono aperti registri per le condoglianze; la morte del Presidente stemperò la guerra fredda ed entrambe le parti espressero dolore e cordoglio.
Domenica 24 la salma fu trasportata al Campidoglio in Washington dove per tutto il giorno e la notte, centinaia di migliaia di persone resero omaggio al presidente.
Il 25 novembre 1963 fu il giorno del funerale e giornata di lutto nazionale.
Mentre veniva trasmesso il funerale, le vie delle città erano deserte; scuole, uffici, negozi e fabbriche erano quasi tutti chiusi. Chi rimase aperto consentì di assistere ai servizi commemorativi. Le campane delle chiese suonarono a lutto e in alcune città gli ufficiali di polizia indossarono la fascia nera.
Fu ordinato il silenzio nazionale alle 12.00 EST (17.00 UTC) per cinque minuti, all’inizio del funerale.
Centinaia di migliaia di persone in Europa, in Unione Sovietica e Giappone guardarono il funerale trasmesso via satellite dalle TV.
Tutte le religioni ed i fedeli commemorarono Kennedy. La maggior parte dei capi di Stato espresse il proprio dolore e molti governi chiesero ai loro cittadini di riconoscere il dolore degli Stati Uniti come se fosse il proprio, assistendo ad una commemorazione con bandiere a mezz’asta.
Per settimane dopo il funerale, continuarono ad essere celebrate funzioni commemorative per il giovane Presidente.
la raccolta di testimonianze contenuta nella relazione Warren[32]
le fotografie che accompagnano la relazione Warren
la registrazione dei colpi sparati[33]
la registrazione filmica dell'assassinio fatta da Abraham Zapruder[34]
E. Howard Hunt[1], indica il responsabile politico[35];[36]
Madeleine Duncan Brown[2], indica il responsabile politico[37]
Lee Harvey Oswald sarebbe il capro espiatorio[38]
Secondo l'ipotesi di un complotto, resta da dare un nome all'organizzatore e al responsabile operativo, ad un radiotelefonista e al suo compagno che si vedrebbero nelle fotografie, ed eventualmente ad almeno altri tre tiratori ed altri fiancheggiatori.
"Il racconto di Oswald" di Norman Mailer, Bompiani, 1995 ISBN 88-452-2653-0
"Il Presidente: la lunga storia di una breve vita" di Gianni Bisiach, Grandi tascabili economici Newton, 1993 ISBN 88-7983-301-4
J.F.Kennedy: The assassination...(L'assassinio del Presidente degli Stati Uniti J.F.K.)
Un documento segreto allunga nuove ombre sull' omicidio del 1963. La polizia USA avrebbe potuto prevenire l'assassinio e l'attentato a Kennedy: l' FBI venne avvertita del complotto contro l' allora Presidente degli Stati Uniti sarebbe stato organizzato da una formazione razzista!
------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ Un documento segreto allunga nuove ombre sull' omicidio del ' 63. La polizia americana avrebbe potuto prevenire l' assassinio TITOLO: Attentato a Kennedy: l' Fbi venne avvertita Il complotto contro l' allora presidente sarebbe stato organizzato da una formazione razzista - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON . Nuove, angoscianti rivelazioni sull' assassinio del presidente americano John Kennedy sono venute alla luce ieri, nel suo trentunesimo anniversario. Paiono avvalorare la tesi del complotto. Una settimana prima che Kennedy venisse ucciso a Dallas, l' Fbi, la potente polizia federale, sarebbe stata avvertita dell' attentato. Ma non avrebbe adottato provvedimenti. Lo affermano alcuni documenti della polizia di Miami, in Florida, sino a lunedi' protetti dal segreto, resi pubblici ieri. L' Fbi, interpellata dai giornalisti, ha dichiarato che svolgera' un' inchiesta. "Per ora non possiamo fare commenti" ha detto un portavoce. "Sembra strano che una segnalazione del genere, se veramente ebbe luogo, fosse rimasta senza seguito", ha aggiunto. Il piu' bruciante dei documenti di Miami e' un memorandum dell' agente Sam Hebert, datato 15 novembre ' 63 (Kennedy mori' il 22 sera successivo il 23 in Italia). Hebert scrive di essere stato informato da un noto agitatore di estrema destra, William Somersett, "che qualcuno sparera' al presidente dagli ultimi piani di un edificio adibito a uffici di Dallas". E aggiunge di avere avvertito l' Fbi: "Oggi mi ha chiamato l' agente segreto Jameson, vuole mettersi in contatto con Somersett". Somersett non ha fatto il nome dell' attentatore, non lo conosce: sa solo che usera' "un fucile di grosso calibro, ad alta precisione". E' certo che sia una congiura. Dai documenti risulta che non si tratta di un "si dice". Infatti l' agitatore di destra consegna alla polizia di Miami la registrazione di un suo colloquio del precedente 5 novembre col miliardario Joseph Milteer, il leader del "Consiglio dei Cittadini bianchi" in Georgia, un gruppo conservatore paramilitare. Nel nastro si sente la voce di Milteer: "Kennedy e' un uomo finito... Lo faranno fuori... Hanno una buona arma". Somersett chiede se il complotto non verra' scoperto. "No, non lasceranno traccia" risponde Milteer "daranno qualcuno in pasto al pubblico, ma non si sapra' mai la verita' ". La documentazione della polizia di Miami e' corredata da una seconda registrazione, datata 23 novembre ' 63, il giorno dopo l' assassinio. Di nuovo si sente la voce di Milteer: "Hai visto? Ci sono voluti molti soldi, ma ce l' hanno fatta". In quel momento lo sparatore, l' ex marine Lee Oswald, e' nelle mani della polizia di Dallas. Somersett chiede se non parlera' : "No, non parlera' " risponde Milteer sicuro. "Hanno fatto in modo che sembri una congiura castrista. Si sono infiltrati nella organizzazione "Giustizia per Cuba", tra i comunisti". Il 24, Lee Oswald viene ucciso sotto gli occhi degli agenti di Dallas da Jack Ruby, che morira' poi in carcere. L' agenzia di stampa Associated Press, che ha esaminato attentamente i documenti, ha fatto alcune precisazioni che infittiscono il giallo. Ha riferito che tre anni fa, un poliziotto di Miami in pensione, Kay Everett, le racconto' di avere ascoltato le registrazioni. E preciso' che esse erano state consegnate sia alla Commissione Warren, formata dal presidente Johnson, il successore di Kennedy, per fare luce sull' omicidio, sia alle due Commissioni formate piu' tardi dal Congresso allo stesso scopo. Nessuna delle tre Commissioni chiamo' tuttavia Somersset e Milteer a testimoniare. Somersset e Milteer sono morti anni fa, portandosi il segreto nella tomba, e difficilmente La Casa Bianca e il Congresso riapriranno il dossier Kennedy. Ma i documenti di Miami accentueranno la richiesta che l' Fbi pubblichi tutto cio' che ha sull' omicidio del presidente e non il poco che ha consegnato agli archivi nazionali. Nel ' 63 l' Fbi era diretta da Herbert Hoover, il suo fondatore, un nemico di Kennedy e del fratello Bob, il ministro della giustizia, e cio' getta un' ombra sul suo operato. Nel suo celebre film, "J.F.K", criticato da quanti affermano che Oswald agi' da solo, il regista Oliver Stone sostenne la tesi del complotto. La attribui' addirittura all' estrema destra della polizia e delle forze armate.
Caretto Ennio
Pagina 9
(23 novembre 1994) - Corriere della Sera
Fonte: http://archiviostorico.corriere.it e http://www.youtube.com/user/kepr1
martedì 1 settembre 2009
70 anni dallo scoppio della II Guerra Mondiale...
1° Settembre 1939 - 1° Settembre 2009: 70°esimo anniversario dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale...
Fonte: http://www.youtube.com/user/StudiamoItaliano
Berlusconi a Tripoli: OTTIMO il primo anniversario Italo-Libico!!!
Sivio Berlusconi a Tripoli per celebrare insieme al colonnello Gheddafi il primo anniversario del trattato di amicizia italo-libico. Non sarà presente invece alle manifestazioni che culmineranno il primo settembre in occasione dei quaranta anni di potere del leader Gheddafi. Le Frecce Tricolori invece ci saranno e solcheranno i cieli libici sia oggi che martedì: una doppia esibizione che aveva suscitato molte polemiche nei giorni scorsi ma che ieri è stata confermata dal ministro della difesa Ignazio La Russa.
Fonte: http://www.youtube.com/user/cioccolatoevaniglia
ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!


