E, allora, trovata una laida vecchia bagascia, la vestirono di vesti sontuose e dissero: "ecco a voi la "DEMOCRAZIA"!
Si dice che, in Italia, siano pochi a leggere i giornali. Vero. Pochissimi che, leggendo i giornali, ci riflettano su. Vogliamo provarci assieme?
"Identità" ed "ingegneria legislativa"
Il "Corriere della Sera" del 22 marzo 2008, pubblica in prima pagina un brillante editoriale di Giovanni Sartori (1). Ottimo articolo e bene argomentato. Nel quale si mette in luce una discrasia tra la legge elettorale che fissa degli sbarramenti ai "nanetti" (per la Camera dei deputati: 2% se ci si presenta in coalizione, 4% se ci si presenta da soli; per il Senato: 4% se ci si presenta in coalizione, 8% se ci si presenta da soli) e la legge sul finanziamento dei partiti che fissa lo sbarramento allo 1%. Tutto vero. Tutto giusto. Solo che….
Solo che viene da chiedersi: "che democrazia è mai codesta"? Si dice, si afferma, si predica e si sbraita che "la democrazia assicura la rappresentanza popolare". Solo che hanno inventato il "premio di maggioranza" per chi ottiene più voti e lo "sbarramento" per chi non arriva ad un minimo di voti. Sartori ci propone di "alzare lo sbarramento" anche per quanto riguarda il rimborso delle spese elettorali. E, allora, solo un riccone come Berlusconi oppure dei mestatori che rubano a man salva sulla cosa pubblica potranno partecipare alle elezioni che, sempre più stancamente, si svolgono in Italia. E’ il caso di chiamarla ancora "DEMOCRAZIA"?
Domanda: nel 1945 gli USA ci hanno "liberato". E ci hanno imposto, con il Trattato di Pace 2 particolari limitazioni: 1. non dovevamo perseguire coloro che, durante la guerra, avevano collaborato per la vittoria degli Alleati; 2. dovevamo proibire la ricostituzione, sotto qualsiasi forma, del Partito Nazionale Fascista. Sono poi arrivati degli "allegri burloni" che hanno varato delle leggine con le quali si sanziona la "apologia del fascismo". Senza vedere e senza capire che quel vergognoso Trattato di Pace (indegno per chi ce lo ha dettato ed indegno per chi lo ha sottoscritto) costituisce una smaccata "apologia del fascismo". E, difatti, se l’Italia si impegna a non "perseguire i traditori della Patria" e a proibire la "rinascita del fascismo", questo suona: a) il Fascismo fu un movimento patriottico; b) i traditori sono e restano dei traditori; c. gli antifascisti sono, nella migliore ipotesi dei "babbei" che non avevano capito niente e, nella peggiore ipotesi, sono anche loro dei "traditori".
Viene, dunque, da chiedersi: ci hanno tolto la "identità", ci hanno tolto la "sovranità"; hanno proibito il "patriottismo" e deriso il "civismo". E, fatto questo, vorrebbero che l’Italia cammini a forza di "legislazione costituzionale"? A me sembrano tante "vergini folli" che attingono l’acqua con il paniere. E a voi?
"Dulce et decorum est pro Patria mori"
Leggo che gli USA ricorrono ai "contractors" non solo per fare la guerra ma anche per gestire la "intelligence" (2). Passi per la guerra. In fondo si tratta di "liberare/ammazzare" altri popoli. Ma l’intelligence serve al controllo dei cittadini. Solo che, con la scusa della "lotta al terrorismo", hanno messo sotto controllo la vita di tutti gli americani. Con risultati scandalosi: pare che i 3 candidati a Presidente degli USA fossero spiati (3). Se poi si tratta di "iniziativa dei singoli" oppure di un "potere occulto" che tutto controlla e su tutto rivendica l’ultima parola è da verificare. Tutto questo a noi dovrebbe dire qualcosa. Chi non rammenta le "trame nere"? E le "brigate rosse"? E la "strategia della tensione"? E i mille misteri irrisolti e non chiariti di questa "Italya liberata", sulla quale, da 60 anni, hanno scorazzato e scorazzano i services di mezzo mondo?
NO, non vi richiamerò Sparta e/o Roma antica. Qualcuno potrebbe dire: "roba da beceri fascisti". Vi rammenterò, invece, la Costituzione: "La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio…" (l’articolo 52 è stato "sospeso"); mentre l’articolo 11 ("L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali") i nostri politici lo interpretano che "non si possono fare guerre nell’interesse dell’Italia" ma si possono fare le guerre per le "multinazionali yankees". Perché i nostri politici sono tanto "spudoratamente cretini" da trovare delle differenze tra le parole di Mussolini che ci inviava in Abissinia per "portarci la civiltà romana" e le parole di Bush che ci manda in Afganistan e in Iraq per "esportarvi la democrazia". Io dico che costoro sono i soliti "collaborazionisti" che aiutarono gli Alleati a vincere la 2a Guerra Mondiali e che, ancora, servono i loro antichi padroni. Voi cosa ne dite?
"ALITALIA" è quella cosa….
Sulla crisi di "ALITALIA" tutti propongono bene, quando c’è da dire dei nostri "diritti". Tutti tacciono quando ci sarebbe da fare un chiaro e limpido discorso sui nostri "doveri". Nel frattempo coloro che hanno le mani in pasta svendono la compagnia di bandiera.
Nessuna meraviglia. Un "popolo liberato" è un "popolo servo". Senza democrazia di popolo, senza esercito di popolo, senza economia di popolo. Ma su tutti noi volano, voraci, mille avvoltoi interni ed esteri. Ci hanno "liberato". Ed ora ci divorano vivi.
Si dice che, in Italia, siano pochi a leggere i giornali. Vero. Pochissimi che, leggendo i giornali, ci riflettano su. Vogliamo provarci assieme?
"Identità" ed "ingegneria legislativa"
Il "Corriere della Sera" del 22 marzo 2008, pubblica in prima pagina un brillante editoriale di Giovanni Sartori (1). Ottimo articolo e bene argomentato. Nel quale si mette in luce una discrasia tra la legge elettorale che fissa degli sbarramenti ai "nanetti" (per la Camera dei deputati: 2% se ci si presenta in coalizione, 4% se ci si presenta da soli; per il Senato: 4% se ci si presenta in coalizione, 8% se ci si presenta da soli) e la legge sul finanziamento dei partiti che fissa lo sbarramento allo 1%. Tutto vero. Tutto giusto. Solo che….
Solo che viene da chiedersi: "che democrazia è mai codesta"? Si dice, si afferma, si predica e si sbraita che "la democrazia assicura la rappresentanza popolare". Solo che hanno inventato il "premio di maggioranza" per chi ottiene più voti e lo "sbarramento" per chi non arriva ad un minimo di voti. Sartori ci propone di "alzare lo sbarramento" anche per quanto riguarda il rimborso delle spese elettorali. E, allora, solo un riccone come Berlusconi oppure dei mestatori che rubano a man salva sulla cosa pubblica potranno partecipare alle elezioni che, sempre più stancamente, si svolgono in Italia. E’ il caso di chiamarla ancora "DEMOCRAZIA"?
Domanda: nel 1945 gli USA ci hanno "liberato". E ci hanno imposto, con il Trattato di Pace 2 particolari limitazioni: 1. non dovevamo perseguire coloro che, durante la guerra, avevano collaborato per la vittoria degli Alleati; 2. dovevamo proibire la ricostituzione, sotto qualsiasi forma, del Partito Nazionale Fascista. Sono poi arrivati degli "allegri burloni" che hanno varato delle leggine con le quali si sanziona la "apologia del fascismo". Senza vedere e senza capire che quel vergognoso Trattato di Pace (indegno per chi ce lo ha dettato ed indegno per chi lo ha sottoscritto) costituisce una smaccata "apologia del fascismo". E, difatti, se l’Italia si impegna a non "perseguire i traditori della Patria" e a proibire la "rinascita del fascismo", questo suona: a) il Fascismo fu un movimento patriottico; b) i traditori sono e restano dei traditori; c. gli antifascisti sono, nella migliore ipotesi dei "babbei" che non avevano capito niente e, nella peggiore ipotesi, sono anche loro dei "traditori".
Viene, dunque, da chiedersi: ci hanno tolto la "identità", ci hanno tolto la "sovranità"; hanno proibito il "patriottismo" e deriso il "civismo". E, fatto questo, vorrebbero che l’Italia cammini a forza di "legislazione costituzionale"? A me sembrano tante "vergini folli" che attingono l’acqua con il paniere. E a voi?
"Dulce et decorum est pro Patria mori"
Leggo che gli USA ricorrono ai "contractors" non solo per fare la guerra ma anche per gestire la "intelligence" (2). Passi per la guerra. In fondo si tratta di "liberare/ammazzare" altri popoli. Ma l’intelligence serve al controllo dei cittadini. Solo che, con la scusa della "lotta al terrorismo", hanno messo sotto controllo la vita di tutti gli americani. Con risultati scandalosi: pare che i 3 candidati a Presidente degli USA fossero spiati (3). Se poi si tratta di "iniziativa dei singoli" oppure di un "potere occulto" che tutto controlla e su tutto rivendica l’ultima parola è da verificare. Tutto questo a noi dovrebbe dire qualcosa. Chi non rammenta le "trame nere"? E le "brigate rosse"? E la "strategia della tensione"? E i mille misteri irrisolti e non chiariti di questa "Italya liberata", sulla quale, da 60 anni, hanno scorazzato e scorazzano i services di mezzo mondo?
NO, non vi richiamerò Sparta e/o Roma antica. Qualcuno potrebbe dire: "roba da beceri fascisti". Vi rammenterò, invece, la Costituzione: "La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio…" (l’articolo 52 è stato "sospeso"); mentre l’articolo 11 ("L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali") i nostri politici lo interpretano che "non si possono fare guerre nell’interesse dell’Italia" ma si possono fare le guerre per le "multinazionali yankees". Perché i nostri politici sono tanto "spudoratamente cretini" da trovare delle differenze tra le parole di Mussolini che ci inviava in Abissinia per "portarci la civiltà romana" e le parole di Bush che ci manda in Afganistan e in Iraq per "esportarvi la democrazia". Io dico che costoro sono i soliti "collaborazionisti" che aiutarono gli Alleati a vincere la 2a Guerra Mondiali e che, ancora, servono i loro antichi padroni. Voi cosa ne dite?
"ALITALIA" è quella cosa….
Sulla crisi di "ALITALIA" tutti propongono bene, quando c’è da dire dei nostri "diritti". Tutti tacciono quando ci sarebbe da fare un chiaro e limpido discorso sui nostri "doveri". Nel frattempo coloro che hanno le mani in pasta svendono la compagnia di bandiera.
Nessuna meraviglia. Un "popolo liberato" è un "popolo servo". Senza democrazia di popolo, senza esercito di popolo, senza economia di popolo. Ma su tutti noi volano, voraci, mille avvoltoi interni ed esteri. Ci hanno "liberato". Ed ora ci divorano vivi.
Antonino Amato
"Il finanziamento dei nanetti" in "Corriere della Sera" del 22 marzo 2008, pagina 1;
"Una nuova agenzia con satelliti e maghi per controllare tutto" in "Corriere della Sera" del 22 marzo 2008, pagina 2;
"Spiati i passaporti dei 3 candidati USA" in "Corriere della Sera" del 22 marzo 2008, pagina 2.
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