Cari amici,
un progetto editoriale mi frulla nel cervello: dare vita ad un periodico "militante" da distribuire in tutta Italia. Ovvio e scontato: le idee camminano sulle gambe degli uomini. Anche i giornali hanno bisogno di una sorta di "distribuzione diretta", non avendo noi i soldi e gli strumenti degli altri.
Dirigo e pubblico un giornale ("Ciaoeuropa") e vorrei potenziarlo con una serie di "redazioni locali". Al limite con una serie di "supplementi" da allegare al modello centrale. Offro una forma di "associazione imperfetta". Nel senso che ciascuno degli eventuali aderenti potrebbe fissare le modalità organizzative delle "redazioni locali" e/o dei "supplementi".
Chi è interessato mi contatti. Prometto che risponderò a tutti...
un progetto editoriale mi frulla nel cervello: dare vita ad un periodico "militante" da distribuire in tutta Italia. Ovvio e scontato: le idee camminano sulle gambe degli uomini. Anche i giornali hanno bisogno di una sorta di "distribuzione diretta", non avendo noi i soldi e gli strumenti degli altri.
Dirigo e pubblico un giornale ("Ciaoeuropa") e vorrei potenziarlo con una serie di "redazioni locali". Al limite con una serie di "supplementi" da allegare al modello centrale. Offro una forma di "associazione imperfetta". Nel senso che ciascuno degli eventuali aderenti potrebbe fissare le modalità organizzative delle "redazioni locali" e/o dei "supplementi".
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Frau Merkel "parla tedesco" ma "argomenta in giudaico"!
Mi è capitato di leggere che Frau Merkel, Cancelliera della Repubblica Federale Tedesca, è "figlia di un pastore luterano" e "figlia di mamma ebrea". Leggendo una simile notizia, ho fatto spallucce: "E che vuol dire? Si vuole forse enunciare una sorte di determinismo tra la propria nascita e il proprio essere? Roba da razzismo più o meno biologico". Contrariamente a quello che dicevano i Nazisti, io non penso e non credo che le "virtù" si trasmettano da padre in figlio. E, contrariamente a quello che sostengono gli Ebrei, io non penso e non credo che le "colpe" dei padri si trasmettano ai figli e ai nipoti.
Oggi temo che dovrò fare chiarezza nel mio modo di pensare e concepire il mondo e le vicende umane. Leggo, difatti, che Frau Merkel è andata a Gerusalemme ed ha tenuto alla Knesset uno strano discorso (1). Lo ha tenuto inframmezzando la lingua tedesca e la lingua ebraica. E, poiché lo "argomentare" di Frau Merkel distrugge molte delle mie certezze (1), cercherò di analizzarlo.
Nella prima parte del suo discorso Frau Merkel accetta la "vulgata holocaustica" nella sua interezza: 6 milioni di morti e tutti morti perché gassati. E’ la versione ufficiale, autentica "propaganda di guerra". La verità è molto diversa. Perché, se è vero che gli Ebrei subirono molti lutti e crudeli sofferenze, quel numero è certamente esagerato. E, in ogni caso, molte delle morti non sono da attribuire a "volontà omicida", ma alle crudeli condizioni tipiche di un campo di concentramento. Sia come sia, su questa prima parte del discorso di Frau Merkel io non metterei bocca. Limitandomi ad osservare che ciascuno è "libero" di credere a qualsiasi "leggenda". Tanto per dire: io credo fermamente che Romolo e Remo sono figlio di Marte e sono stati allevati dalla "Lupa romana"; gli Ebrei, invece, credono che Dio sia sceso sulla terra a "stringere alleanza con Abramo" ai danni dei popoli della Terra. Dio, dunque, che noi chiamiamo il "Buon Dio", avrebbe creato i tutti i popoli; ma avrebbe dato tutti i popoli in mano al popolo ebraico. Sono leggende. Ed è giusto che ciascuno coltivi le sue, sorridendo più o meno beffardo alle leggende altrui.
Quello che, invece, non mi convince è la conclusione che Frau Merkel trae da certi suoi convincimenti fideistici. Totale solidarietà allo "Stato di Israele" ed impegno a sostenerlo nelle sue richieste di impedire che l’Iran si doti dell’energia atomica. Perché ci si può chiedere se Frau Merkel, parlando in lingua tedesca, enunci un "fatto vero e reale" (il genocidio) e la responsabilità dei Tedeschi in quel fatto orribile oppure si faccia sciocca ripetitrice di una impostura propagandistica. Ma le conclusioni dovrebbero essere univoche: se i Tedeschi hanno realmente commesso quei delitti, siano i Tedeschi a pagarne le conseguenze.
Perché quale che sia la verità storica, è fuori discussione che i "fatti" si sono sviluppati in Europa e sono stati commessi dai Tedeschi. Pertanto non si vede e non si capisce perché dovrebbero essere i Palestinesi a pagare per le colpe dei Tedeschi. E perché, sempre per colpa dei Tedeschi, l’Iran dovrebbero subire delle limitazioni che non vengono applicate agli USA, alla Russia, alla Cina, all’India e al Pakistan.
A me pare che Frau Merkel, dichiarando vero e reale il "genocidio" commesso in Germania dai Tedeschi, voglia spalleggiare eventuali altri genocidi da consumare in Palestina e nel Vicino Oriente. E, allora, concludo: "Frau Merkel, ha parlato in lingua tedesca alla Knesset ma ha sposato le motivazioni e le argomentazioni della Stato di Israele". Motivazioni ed argomentazioni che non hanno alcuna consistenza logica. Che poi lo abbia fatto perché "tedesca", perché "figlia di pastore luterano" o perché "figlia di madre ebrea" lo lascio alla sua coscienza. Ammesso che ne abbia una.
Il "Fascismo"?
E’ una "variabile dipendente"!
Ai tempi del "bieco tiranno" era di moda la storiella di Pierino. A cui la maestra diceva: "Pierino, tu sei figlio della Lupa". Solo che Pierino si vedeva dire dalla madre: "figlio di un cane" e dal padre: "figlio di troia". E, allora, Pierino si chiedeva sconsolato: "di chi sono figlio io?".
Altri tempi. Poi vennero gli Yankees a "liberarci". E, da allora, gli Ebrei presero ad insegnarci la storia, confondendoci le idee. Tanto per dire: a Gerusalemme ci sta una "commissione di Giusti" che premia i "Giusti", coloro che si sono adoperati a salvare gli Ebrei nel corso della 2a Guerra Mondiale. Hanno premiato i "Giusti" che salvarono migliaia di Ebrei in Grecia, hanno premiato i "Giusti" che salvarono migliaia di Ebrei in Jugoslavia, hanno premiato i "Giusti" che salvarono migliaia di Ebrei in Francia, hanno premiato i "Giusti" che salvarono migliaia di Ebrei in Ungheria; ma si guardano bene dal premiare S. M. Vittorio Emanuele III° e S. E. il Cavaliere Benito Mussolini. Eppure…. Eppure fa parte della storia che in Italia c’era una "feroce dittatura", c’era la "OVRA" (servizio spionistico del "bieco regime"), c’era il "SISMI" (servizio di spionaggio militare). Possibile che il Re e il Duce non sapessero di tutti questi "Giusti" che salvavano migliaia di Ebrei? Sapevano e, in qualche caso, esiste documentazione che dimostra che "sapevano ed assentivano".
In ogni caso è sempre la Storia a dirimere il problema: il primo rastrellamento di Ebrei avvenne a Roma il 16 Ottobre 1943. Il Regime Fascista crollò il 25 Aprile 1943, lo Stato Italiano collassò l’8 settembre 1943. E, fino a quella data, nessun Ebreo, vivente in Italia e nei territori soggetti alle autorità italiane, fu consegnato ai Tedeschi. Eppure la "Commissione dei Giusti" si guarda bene dall’inserire nell’elenco dei "Giusti" Vittorio Emanuele di Savoia e Benito Mussolini. Vatti a fidare dei "Giusti" e delle loro "Commissioni di Giusti"! Fanno politica spicciola anche loro.
***
E che il tutto si svolga all’insegna della politica spicciola e dello scambio di favori e di prebende ce lo illustra il "Corriere della Sera" (1). Succede, dunque, che Berlusconi, volendo vincere le elezioni, sta candidando tutti. Candida Alessandra (la mussolina) e candida Giuseppe (Ciarrapico), che, a giudizio unanime, vengono definiti "fascisti" o, quanto meno, "fascistoidi". Ma candida anche gli "ebrei.doc" Alessandro Ruben e Fiamma Nirenstein. E tutti a criticare: Berlusconi, candidando Alessandra e Giuseppe, si è "spostato a destra". Anzi, ha messo i gagliardetti alle sue schiere elettorali. E di queste scemenze sono strapieni i giornali e le RAITV.
Solo che qualcuno, a sinistra, osa un discorso che, giustamente, è stato giudicato "sacrilego" (1). Vauro disegna e "Il Manifesto" pubblica una vignetta nella quale Fiamma Nirenstein, la "ebrea.doc" che si candida nel Popolo delle Libertà viene raffigurata come il "mostro Frankestein" con sul petto la "stella di David", il "fascio littorio" e il logo del PdL. E, allora, apriti cielo! Interviene Abraham Foxman, direttore della "Anti Defamation League" che bolla come "antisemita" la vignetta e chiede a Vauro e a "Il Manifesto" delle pubbliche scuse.
Convengo che la Nierenstein e Foxman hanno mille ragioni e che Vauro e "Il Manifesto" hanno mille torti. E difatti, da tempo immemorabile, si dice e si insegna: "scherza con i fanti, ma lascia stare i santi". Vauro e "Il Manifesto" hanno infranto quell’antico insegnamento. Non sanno, dunque, che gli Ebrei hanno avuto la "Shoah"? E che non è lecito criticare gli Ebrei senza incorrere nell’accusa di "antisemitismo"? Stiano al loro posto e non critichino gli Ebrei, soprattutto quando hanno torto marcio.
Che dire a Vauro e a "Il Manifesto" accusati di "antisemitismo"? Credete che un "benvenuti camerati" è appropriato?
Al fine di una migliore distribuzione su scala nazionale e con lo scopo di promuovere delle "sinergie militanti" coi vari gruppi costituiti, il quindicinale "CIAOEUROPA" promuove un censimento delle Associazioni, delle Case Editrici, dei Centri Librari e dei singoli operanti in Italia.
Offre a tutti visibilità sul giornale "Ciaoeuropa",
e sui Forum in cambio di un impegno minimo.
Darsi presenti a: CIAOEUROPA,
casella postale 82, 92100 Agrigento.
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