TEHERAN (23 giugno) - Le centinaia di arrestati nelle proteste a Teheran riceveranno condanne talmente severe da «dare una lezione» a tutta la popolazione. Lo ha affermato il vice capo dell'apparato giudiziario, Ebrahim Raisi, citato oggi dall'agenzia Irna. Raisi ha sottolineato che tutti devono ricordare il sermone pronunciato nella preghiera collettiva di venerdì dalla Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, che ha ordinato la cessazione delle manifestazioni. «L'intera nazione - ha aggiunto - deve fare attenzione a quello che dice, coloro che tengono discorsi devono stare attenti a quello che dicono e chi scrive deve tenere sotto controllo quello che scrive».
Guardiani: voto regolare. Il Consiglio dei Guardiani, l'organo incaricato di sovrintendere alla regolarità delle elezioni iraniane, ha rigettato qualsiasi ipotesi di annullamento delle presidenziali del 12 giugno. Lo afferma la tv di Stato. «Non ci sono state irregolarità rilevanti nella consultazione elettorale e non c'è quindi alcuna possibilità che il voto venga annullato», afferma Abbas Ali Kadkhodaei, portavoce dei Guardiani citato dal sito web di Press Tv.
Giuramento Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad presterà giuramento in parlamento con il suo governo tra il 26 luglio e il 19 agosto. Lo riferisce l'agenzia Irna.
Manifestazione contro Gb. Prima annunciata e poi annullta a Teheran una manifestazione organizzata dai sostenitori del presidente rieletto Mahmoud Ahmadinejad per protestare di fronte all'ambasciata britannica per quelle che definiscono le ingerenze di Londra negli affari interni iraniani. Il ministero dell'Interno iraniano aveva detto che la manifestazione non era stata autorizzata. «Nessuna autorizzazione è stata accordata per la manifestazione davanti all'ambasciata britannica» ha detto il ministero sul suo sito internet. Poi è arrivato l'annuncio degli studenti che annullavano la loro protesta.
Annuncio e smentita richiamo ambasciatore Londra. Un deputato iraniano ha questa mattina annunciato il richiamo a Teheran dell' ambasciatore a Londra per consultazioni, ma una fonte del ministero degli esteri ha smentito questa ipotesi. Lo riferiscono agenzie iraniane. Mahmud Ahmadi, il deputato che ha parlato del richiamo dell'ambasciatore, ha partecipato ieri ad un incontro tra la commissione esteri e sicurezza nazionale del parlamento ed il ministro degli esteri Manucher Mottaki. Alla radio Irib il deputato ha raccontato che «è stato deciso di richiamare l'ambasciatore iraniano a Londra per un tempo limitato per avere informazioni ed un completo rapporto sugli eventi e sulle interferenza britanniche negli affari interni iraniani». Successivamente una fonte del ministero degli esteri ha smentito che sia stata presa questa decisione.
Fermato giornalista del Washington Times. La sicurezza iraniana ha fermato un giornalista a Teheran che lavora per il giornale americano Washington Times. Lo ha annunciato la tv satellitare al-Arabiya. Sembra che il giornalista fermato abbia la cittadinanza greca. Non si conoscono al momento maggiori dettagli sulla vicenda.
Mir Hossein Moussavi ha incontrato alti esponenti del clero iraniano per discutere delle presunte frodi elettorali e delle uccisioni di manifestanti durante le manifestazioni di piazza a Teheran. È quanto riporta oggi il sito del leader dell'opposizione iraniana, precisando che l'incontro è avvenuto ieri e senza fornire ulteriori dettagli riguardo alle persone che hanno partecipato all'incontro.
Frattini: mano tesa. «Dovremo continuare a sostenere la politica del presidente Obama di una mano tesa nel quadro di un impegno serio dell'Iran per fermare il programma nucleare». Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a margine di un convegno in Campidoglio. «Non dobbiamo farli noi i conteggi delle schede. Non dobbiamo sostituirci noi alle autorità iraniane, ma dobbiamo ascoltare la voce di quei milioni di iraniani che chiedono quanto meno trasparenza». «Confermiamo l'importanza che l'Iran non si isoli dalla comunità internazionale e confermi in qualche modo di voler essere un attore costruttivo, almeno per quanto riguarda la stabilizzazione della regione». Il titolare della Farnesina si è detto dispiaciuto di «questa occasione (il G8 di Trieste, ndr) che l'Iran ha perduto, di dare un proprio contributo positivo». «Ma è evidente - ha spiegato ancora Frattini - che a Trieste non si sarebbe potuto fare finta di niente con la situazione che c'è oggi in Iran».
Fonte: http://www.youtube.com/user/neoumanesimo
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lunedì 29 giugno 2009
IRAN - NEDA : UN SIMBOLO - SEVERISSIME CONDANNE PER GLI ARRESTATI A TEHERAN -
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