Genova - L'allarme a Genova persiste visto che il maltempo continua imperterrito a fare danni, dispersi, feriti e vittime (5 di queste in un androne di un condominio).
E' di pochi minuti fa la notizia di una nuova esondazione che ha invaso via Ferreggiano, vista in diretta TV. Siamo in un momento critico. Le richieste di soccorso ai vigili del fuoco sono ancora tantissime. Macchine ovunque trascinate dall'acqua. Gli abitanti di Genova hanno raccontato la situazione e continuano a farlo attraverso i tantissimi video e foto amatoriali fatti con i loro telefonini. Parecchie zone della città di Genova sono isolate. Le zone collinari franano come quanto accaduto a S.Fruttuoso.
E' attivo il numero verde 800177797 per le emergenze sull'alluvione genovese. Allerta massima visto che i metereologi e la protezione civile annunciano che il maltempo si protrarrà ancora per le prossime ore e fino a domenica su tutto il Nord-est e si teme che arrivi con la stessa intensità in centro Italia sul versante tirrenico, Sardegna e Sicilia. I venti forti di scirocco accompagnati da burrasche si sposteranno anche su Lazio e le regioni meridionali tirreniche.
Chiusi impianti sportivi e scuole in attesa della riapertura possibile solo dopo che la viabilità sia ripristinata, si spera in 2 giorni. Sarà allestito provvisoriamente un ponte per permettere gli spostamenti dei mezzi e si sta valutando l'idea di una nuova strada attraverso l'ospedale di San Martino.
La partita Genoa-Inter sospesa.
Traffico impazzito in zona Marassi, nonostante il divieto di circolazione.
L' Amiu e l' Aster stanno lavorando cono autospurghi, pompe idrovore e pale meccaniche per pulire edifici e strade piene di fango nelle aree Sturla, Fereggiano e bassa Val Bisagno.
Anche il capo del dipartimento della Protezione Civile e Commissario straordinario per l'alluvione, Franco Gabrielli, è appena giunto in città.
L'allerta si sposta anche in Piemonte in provincia di Alessandria dove in 12 ore è venuta giù una ingente quantità di acqua. Famiglie di Ovada evacuate per precauzione e livelli dei fiumi tenuti sotto costante controllo.
La rabbia esplode verso il sindaco Vincenzi incoraggiato alle dimissioni. Don Gallo condanna perchè il territorio non ha difese e ora si piangono i morti e gli ingenti danni.Come sempre ci si rende conto che è stesso l'uomo, incoscientemente, a causare tutto questo. Ironia della sorte rileggendo le parole della canzone "Genova per noi" di Conte "...che ben sicuri mai non siamo, che quel posto dove andiamo, non c'inghiotte e non torniamo più..."
Fonte: http://www.casertanews.it
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