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venerdì 6 marzo 2009

The case against Tariq Aziz - 29 Apr 2008...

Al Jazeera's Owen Fay reports on the families of 42 businessmen at the heart of the trial against Tariq Aziz. The former Deputy Prime Minister will also face the death penalty if convicted on charges related to the execution of 42 businessmen in 1992.

Saddam Trial May 24 2006 Tariq Aziz (ARABIC)

Bagdad - È stato assolto stamani dal Tribunale speciale iracheno (Tsi) l’ex vice primo ministro Tareq Aziz, accusato assieme ad altri sette gerarchi del deposto regime, di aver favorito l’esecuzione di 42 commercianti e uomini d’affari nel 1992 a Baghdad. Lo riferisce la tv di Stato irachena con una scritta in sovrimpressione. Nello stesso processo, la corte ha emesso quattro condanne a morte per altrettanti ex gerarchi del regime di Saddam Hussein tra i quali, Alì Hassan al Majid, meglio conosciuto come "Alì il chimico". Secondo l’agenzia irachena, "la Corte ha predisposto la liberazione di Tareq Aziz". Nel 2003, all’indomani della caduta di Bagdad, Aziz si era consegnato "spontaneamente" alle forze Usa che lo hanno tenuto nel carcere Usa all’aeroporto internazionale di Bagdad.

Le condanne Sono stati assolti, oltre a Tareq Aziz, tre importanti dirigenti baatisti: Ugla Abd Saqer, Ibrahim Saheb e Sayf al Din al Mashhadani. Gli imputati sono accusati di esser responsabili dell’uccisione nel 1999 di sciiti durante le proteste popolari scoppiate nelle regioni meridionali del Paese in seguito all’uccisione dell’allora autorità religiosa sciita Muhammad Sadeq al Sadr.

Terza condanna a morte per "Alì il chimico" Nello stesso processo ha ricevuto la sua terza condanna a morte Alì Hassan al Majid, noto come "Alì il Chimico". Dal 26 gennaio, Aziz è imputato anche in un altro processo assieme ad altri 15 ex dirigenti del deposto regime, tra cui due fratellastri di Saddam Hussein e lo stesso al Majid, con l’accusa di essere responsabili dell’uccisione e deportazione di curdi sciiti iracheni all’inizio degli anni ’80.

Tareq Aziz assolto dal Tribunale Speciale in Iraq...


Tareq Aziz

L'ex numero due di Saddam Hussein, Tareq Aziz, e' stato assolto dal Tribunale speciale iracheno (Tsi) nel processo per l'esecuzione di 42 commercianti e uomini d'affari nel 1992 a Baghdad. Lo riporta "Peacereporter" citando la tv di Stato irachena. Aziz era accusato assieme ad altri sette gerarchi del deposto regime, di aver favorito la strage. Detenuto dal 2003, Aziz ha subito un progressivo deteriorarsi delle sue condizioni di salute. Per questo la sua famiglia e la sua difesa avevano chiesto il rilascio, ma la Corte non ha mai accettato. Restano per lui in atto altre inchieste rispetto ai crimini commessi dal regime di Saddam. Aziz era stato per anni al centro della vita politica irachena, in patria e all'estero. In quanto cristiano, si era spesso recato in visita in Italia, l'ultima volta nel 2003, per tentare attraverso il Vaticano una mediazione che impedisse l'invasione dell'Iraq.

(02 marzo 2009)

Fonte: http://www.repubblica.it



Raul Castro: chi è il nuovo Capo di Stato Cubano, fratello del Leader Maximo Fidel Castro e Rivoluzionario insieme al Che...


Raul Castro fratello di Fidel è il nuovo Capo di Stato Cubano

Figlio di galiziani immigrati a Cuba, è il fratello di Fidel Castro, è stato artefice, insieme a questi, a Ernesto "Che" Guevara e ad altri personaggi come Camilo Cienfuegos, della rivoluzione cubana e della politica interna del nuovo regime.

Da giovane partecipò a numerose manifestazioni studentesche di protesta contro il dittatore Fulgencio Batista, il cui colpo di stato aveva tra l'altro impedito al fratello Fidel di candidarsi alle elezioni del 1952. Dopo che la loro denuncia contro Batista non era stata presa in considerazione, i due fratelli organizzarono un assalto armato alla caserma Moncada a Santiago di Cuba nella Provincia di Oriente, il 26 luglio 1953. La mossa ebbe risultati negativi: molti rivoltosi morirono e altri, come lui stesso, furono condannati a vari anni di carcere.

Il 2 dicembre del 1956, dopo aver goduto di un'amnistia, Raùl Castro dall'esilio volontario in Messico partì alla volta di Cuba su una piccola imbarcazione, il Granma, insieme al fratello Fidel e ad altri rivoluzionari per dare inizio alla lotta di liberazione.Il Movimento del 26 di luglio , dopo un'abile guerriglia condotta soprattutto nella Sierra Maestra, scacciò Batista da Cuba e pose Fidel Castro a capo del governo (1 gennaio 1959).

Di ideologia comunista (pare che aderì al marxismo contemporaneamente a Che Guevara e quindi prima rispetto al fratello), Raúl Castro venne nominato Ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie immediatamente dopo la rivoluzione; nel 1965 aggiunse a questa carica anche quella di secondo segretario del comitato centrale del Partito Comunista Cubano, e nel 1976 primo vice-presidente del Consiglio di Stato, diventando in tal modo il numero due del governo dell'isola caraibica (dopo, ovviamente, il lìder maximo).

Già considerato delfino del fratello (L'articolo 94 della Costituzione Cubana del 1976 infatti afferma che: "In caso di assenza, malattia o morte del Presidente del Consiglio di Stato, il suo incarico sarà preso dal primo vice-presidente"), il 31 luglio 2006 Fidel Castro, a causa di un problema all'intestino, gli ha ceduto temporaneamente i poteri; poteri che poi ha acquisito in maniera definitiva e ufficiale il 24 febbraio 2008[1], dopo la rinuncia del fratello Fidel alla presidenza. I suoi detrattori sostengono che egli, avendo vissuto all'ombra del fratello, non abbia le capacità di prendere in mano le redini del paese (ed altri critici interni affermano che all'interno del PCC ci siano giovani leader più capaci di lui); secondo i suoi sostenitori invece egli è l'unico uomo che può far continuare in sicurezza la tradizione castrista dell'isola.

Dal 31 luglio 2006 al 24 febbraio 2008 ha posto in essere modeste riforme all'interno dello stato cubano.

Il 26 luglio 2007, in occasione dei festeggiamenti per l'assalto al Cuartel Moncada, ha onestamente riconosciuto che i salari sono bassi ed è necessario introdurre riforme di struttura per migliorare la vita della gente, chiedendo alla popolazione di parlare dei problemi e delle soluzioni in appositi incontri pubblici.

Dopo il passaggio oltremodo distruttivo tra la fine di agosto e l'inizio di settembre 2008 di due uragani, Gustav e Ike, che hanno provocato danni per 10 miliardi di dollari, molti lo hanno criticato perché non è stato presente in televisione e sui luoghi colpiti. In verità in quei giorni tutte le personalità più in vista del partito sono state presenti sui luoghi molteplici del disastro. Ciò perché per il Presidente cubano conta che non un uomo, ma il partito, che incarna lo Stato, sia presente nei momenti difficili.

Nel mese di ottobre 2008 in una intervista all'attore americano Sean Penn ha dichiarato che Cuba è disposta da pari a dialogare col nuovo Presidente americano Barack Obama in un luogo neutrale, dunque anche nella base navale americana di Guantanamo, in territorio cubano.

Il 14 dicembre 2008 ha effettuato la prima visita all'estero, da quando è Capo di Stato, in Venezuela, dove è stato accolto con tutti gli onori dal Presidente Chavez.

Alcuni giorni dopo, il 16 dello stesso mese, si è recato in Brasile per la Cumbre del Gruppo di Rio, nel quale Cuba è stata ammessa, dove in modo molto chiaro ha affermato che il suo paese non è disposto a fare nessun gesto unilaterale nei confronti degli Stati Uniti, per la eliminazione del bloqueo, che dura dal 1962, e che il governo cubano è disposto a liberare i dissidenti a patto che gli Stati Uniti liberino i cinque eroi cubani, accusati di spionaggio.

Il 2 marzo 2009 la televisione cubana ha annunciato su decisione del Consiglio di Stato una profonda ristrutturazione nell'ambito del governo, dal quale vengono allontanati ben 11 ministri, tra cui quello degli esteri Perez Roque e il segretario del governo Carlos Lague, fedelissimi di Fidel Castro,poi dimessisi con una lettera inviata a Raul Castro da tutti gli incarichi parlamentari e di partito, ed accorpati 4 ministeri in due.

Se sulla stampa internazionale, prima di questa decisione, si pensava che Raul subisse l'influenza del fratello, dopo questa ristrutturazione governativa si è concordi sul fatto che a comandare sia il Presidente del Consiglio di Stato.

Nel periodo precedente il 24 febbraio 2008 ha ottenuto l'aumento dei prezzi prefissati degli alimenti che i contadini vendono allo Stato, il pagamento dei debiti di questo nei loro confronti, il regolamento sulle indiscipline nell'ambito del lavoro, il diritto di introdurre dall'estero i dvd, pagando alla dogana il valore in cuc, la firma dei trattati internazionali sui diritti umani.

Nominato Capo del Consiglio di Stato il 24 febbraio 2008, ha permesso di acquistare dal 1°aprile 2008 computer (ma senza accesso a Internet), ventilatori ed altri utensili tecnologici che prima di quella data erano vietati loro, dal 14 aprile di poter comprare un telefonino e registrarne il contratto.

Queste libertà, però, si pagano in cuc, la seconda moneta, entrata in circolazione nell'isola nel 1994, che ha sostituito la divisa americana alla fine del 2004;1 cuc vale 25 pesos.

Si è semplificato, inoltre, il regolamento per il trasferimento in proprietà ai singoli o alle famiglie, dopo 20 anni di affitto, delle case dello Stato.

Dal settembre 2008, immediatamente dopo il passaggio degli uragani distruttivi, la polizia, su direttiva del governo, ha iniziato una dura lotta contro il mercato nero, originato dai furti a danno dello stato.

Si sono avute aperture anche sul fronte dei diritti umani e dei civili, il vero problema che separa Cuba dalla comunità internazionale, nonché sulla libertà di circolazione.

Si è permesso dal 31 marzo ai cubani di frequentare gli hotels di lusso per turisti, autorizzate le operazioni chirurgiche gratuite del cambio del sesso nelle strutture pubbliche ai transessuali, introdotto la moratoria alla pena di morte.

Durante il primo periodo di governo di Raul 31 luglio 2006-31 luglio 2008 i prigionieri politici sono scesi da 316 a 219, anche se le detenzioni di alcuni giorni sono aumentate.

Sulla questione salariale l'11 luglio 2008 davanti al Parlamento ha affermato che per lo Stato cubano è importante l'uguaglianza dei diritti, non l'egualitarismo dei salari, e che, chi lavora di più, deve essere remunerato di più, affossando così uno dei principi base del socialismo cubano.

Per far fronte agli aumenti dei prezzi internazionali degli alimenti ed alle importazioni soprattutto dagli USA, alcuni giorni dopo il discorso davanti alla Assemblea de Poder Popular, il Consiglio di Stato ha emanato il decreto legge n.259/2008 col quale si concedono in usufrutto ad enti giuridici e persone fisiche terre statali incolte, che sono stimate intorno al 50%.

Dal 17 settembre 2008 lo Stato cubano ha iniziato la distribuzione delle terre oziose, dopo che dalla stessa data ha permesso ai contadini e alle cooperative di opzionarle. Fino al 22 gennaio 2009, secondo il vice ministro dell'Agricoltura, citato dal quotidiano Trabajadores, sono stati distribuiti 450 mila ettari di terra.

Si sono aumentate dal 1° maggio 2008 le pensioni minime da 167 a 200 pesos mensili ed è stata introdotta l'eliminazione del tetto dei salari, che è diventata obbligatoria per tutte le imprese dal 1° gennaio 2009.

Dal 22 gennaio 2009 è entrata in vigore la legge approvata nel dicembre 2008 dall'Assemblea Nazionale del Potere Popolare, che ha aumentato l'età pensionabile da 60 a 65 per gli uomini, da 55 a 60 per le donne e il periodo lavorativo da 25 a 30 anni, nell'arco, però, di 7 anni, ha riconosciuto ai lavoratori autonomi con regolare licenza il diritto di ricevere la pensione e ha permesso il cumulo di pensione e stipendio ai lavoratori subordinati.

Infine, con decreto legge n.260/2008 del Consiglio di Stato, per riempire vuoti di organico, dovuti ai bassi salari ed ai pensionamenti, si è permesso ai maestri e professori in pensione di ritornare al lavoro, cumulando alla pensione il salario.


Fonte: http://it.wikipedia.org

Festeggiamenti del 55esimo anniversario dell'inizio della Rivoluzione Cubana...

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[Tg5 del 27 luglio 2008]

Maoismo in Cina - Mao Tze Dong e la rivoluzione culturale...

Mao Tse Dong e la rivoluzione culturale


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Fidel Castro...

La Rivoluzione Cubana del 1959...

ERNESTO CHE GUEVARA - Discorso ai Lavoratori Cubani...1959


Il discorso del Che dopo la Rivoluzione Cubana del 1959 ai lavoratori...

Fidel Castro e la Rivoluzione Cubana...

1- Il Movimento 26 Luglio,
fondato e diretto da Fidel Castro.
Esso si era formato a partire dal Partito ortodosso che rappresentava la piccola borghesia radicale, nazionalista, antimperialista ed aveva polarizzato anche settori popolari nella lotta contro la dittatura e l'imperialismo. Tra le adesioni pi� significative, quella del Che Guevara.
Questo movimento non si ispira quindi alla tradizione comunista, ma al pensiero umanista, libertario, antimperialista, di José Martí. Non sorge come partito classista, ma come un �fronte�, nazionalista e antimperialista, di forze diverse, con una marcata preoccupazione unitaria. All'interno del movimento, prevale la scelta della lotta armata, che crea il suo strumento nell'esercito ribelle.

2- Il Direttorio Rivoluzionario 13 Marzo , particolarmente forte nei settori studenteschi. Con esso il Movimento 26 Luglio lancia un manifesto congiunto prima dello sbarco del Granma. Nella sua dialettica interna finisce col prevalere la linea della lotta armata dell'esercito ribelle.

3- Il Partito Socialista Popolare , comunista, di obbedienza sovietica, che fino a pochi mesi prima della vittoria aveva guardato con sospetto il movimento �piccolo borghese� di Fidel Castro. Dopo la presa del potere, Castro considera prioritaria l'unificazione di queste organizzazioni. Per lui una delle lezioni più importanti della storia cubana e in particolare di José Martí è appunto questa: la disunione dei rivoluzionari ha fatto fallire molte battaglie; solo l'unità delle forze rivoluzionarie garantisce il loro successo.
L'unificazione viene facilitata dal fatto che le varie componenti organizzate del movimento rivoluzionario finiscono col riconoscere il ruolo dirigente di Castro. Particolarmente significativa al riguardo la decisione di Blas Roca, Segretario Generale del Partito Socialista Popolare, di sciogliere il partito e di riconoscere Fidel Castro come leader di tutto il movimento. Decisione indubbiamente eccezionale nella storia dei partiti comunisti. Per parte sua, Castro dopo la vittoria dichiara di non appartenere più al Movimento 26 Luglio, ma al più ampio movimento rivoluzionario.
Il processo di unificazione così innescato passa attraverso varie tappe:
1- La direzione rivoluzionaria decide di creare una nuova organizzazione unitaria, costituita da quadri selezionati e legati alle masse, denominata ORI (Organizzazioni Rivoluzionarie Integrate).
La realizzazione del progetto viene affidata al Partito Socialista Popolare (PSP), data la sua esperienza organizzativa e il prestigio di cui gode fra le masse. Segretario della ORI viene nominato Anibal Escalante, dirigente del PSP. Ma poco tempo dopo esplode un conflitto che mette in luce la difficoltà di unificare tendenze così diverse. Escalante cerca infatti di imporre alla nuova organizzazione la linea del PSP, affidando i posti chiave a militanti di quel partito.
Il 26 marzo 1962 Escalante ed i suoi quadri vengono attaccati pubblicamente da Fidel Castro, che li accusa di settarismo e di distanza dalle masse. È la prima �rettifica�. La ORI viene sciolta.
2- Nello stesso anno 1962 prende avvio un nuovo sforzo di unificazione e si crea il PURS (Partito Unito della Rivoluzione Socialista). Esso si distingue dall'ORI per l'esplicita professione di socialismo, che è una reazione della rivoluzione all'invasione di Playa Girón; e soprattutto per la preoccupazione di vicinanza alle masse (s'introduce allora la prassi che i candidati al partito siano selezionati dai compagni di lavoro).
3- Il 3 ottobre 1965 nasce il Partito Comunista di Cuba e si considera superata la distinzione fra le componenti. Però l'unità giuridica e organizzativa non può sopprimere la diversità, anzi il contrasto fra le matrici culturali, che rimane presente attraverso la storia cubana e ne marca le varie fasi. La matrice umanistica e popolare sarà costantemente alimentata dalla tradizione autoctona; quella economicista ed autoritaria, dall'influsso sovietico.

Fonte: http://isole.ecn.org/

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!