"La Politica è una cosa difficile, talvolta terribile, ma tuttavia umana! Anche nella Politica ci deve essere il disgusto, la pulizia! Non ci si può sporcare di fango, nemmeno per un'idea alta!" (Boris Eltsin - "Il diario del Presidente")
Visualizzazioni totali delle visite sul blog "Mitrokhin" dalla sua nascita: 08 Novembre 2007
Classifica settimanale delle news piu' lette sul blog Mitrokhin...
-
TORRI CRISTIANO CANTAUTORE CANALE YOUTUBE DI CRISTIANO TORRI CANALE UFFICIALE DI TORRI CRISTIANO SU SPOTIFY PROFILO FACEBOOK DI TORRI CRISTI...
-
A sinistra il simbolo storico del Ku Klux Klan, a destra il logo della compagnia telefonica della Vodafone Ku Klux Klan ( KK...
-
Il Generale Augusto Pinochet Ugarte , nato a Valparaiso il 25 novembre 1915, è passato alla storia come uno dei più disumani dittatori del N...
-
k1比赛中最荒诞的一幕 Sport dall'Estremo Oriente...
-
Clicca su questo link per leggere la storia del bombardamento atomico di Hiroshima in Giappone il 6 Agosto 1945, esattamente 79 anni fa! 👈...
Cerca nel blog
Translator (Translate blog entries in your language!)
Post in evidenza
"I MIEI BRANI" 🎸🎶💞 TUTTI I VIDEO UFFICIALI DI TORRI CRISTIANO CANTAUTORE DI CARRARA (MS) - TOSCANA
TORRI CRISTIANO CANTAUTORE CANALE YOUTUBE DI CRISTIANO TORRI CANALE UFFICIALE DI TORRI CRISTIANO SU SPOTIFY PROFILO FACEBOOK DI TORRI CRISTI...
sabato 15 ottobre 2011
동영상 애기엄마대학생
Etichette:
동영상 애기엄마대학생
Italy, Italia
Nord Corea
동영상 애기엄마대학생
Etichette:
화면음악 김정일화
Italy, Italia
Nord Corea
giovedì 13 ottobre 2011
National Transitional Council forces in Libya continue to bombard small pockets of Sirte where Gaddafi loyalists are in a last stand...
Al Qaida. Ayman al Zawahri punta dritto alla Libia!
TUNISI - Ayman al Zawahri tenta di entrare nello scenario del Nord Africa delle rivoluzioni (più o meno riuscite) e delle guerre. E lo fa con l'ennesimo video nel quale punta dritto alla Libia, chiedendo a chi è riuscito a sconfiggere Muammar Gheddafi di istituire nel Paese la Sharia, la legge islamica, e nel contempo di scacciare il nemico che, per il numero uno di al Qaeda, ha le fattezze degli occidentali scesi in campo al fianco degli insorti.
Un messaggio inequivocabile che si inserisce a pieno titolo in quel disegno che vede oggi nel Nord Africa e nel Sahel il miglior teatro per portare avanti la "guerra" di al Qaeda, e vuole porre le basi per un califfato, spesso auspicato un po' ovunque, ma che evidentemente vede in Libia e, quindi, in Algeria i ‘terreni' più ‘facili'.
Gli argomenti che al Zawahri ha toccato nel suo video (13 minuti, persi nell'immensità della Rete e trovati da un sito specializzato nell'analisi delle comunicazioni degli integralisti islamici) sono quelli di sempre: attaccano l'Occidente e i nuovi ‘crociati' che ne sono i testimoni in arme e chiedono alle popolazioni di quei Paesi sino a ieri retti da dittature dichiaratamente laiche (Tunisia e Libia su tutte) di ribellarsi e riportare ogni frammento della vita quotidiana ai dettami dell'islam. Ma ora al Zawahri sembra avere messo più a fuoco la strategia di al Qaeda e incita gli algerini a rivoltarsi contro il "tiranno" - il presidente Abdelaziz Bouteflika - e a buttarlo (come hanno fatto tunisini e libici con Ben Ali e Gheddafi) nella pattumiera.
Al di là della ritualità delle dichiarazioni di al Zawahri, quelle di ieri sembrano dare un segnale diverso perché chiudono, ideologicamente, il cerchio che sul terreno vede impegnata al Qaeda nel Maghreb. La posta in palio è molto alta, più di quel che può apparire, perché il medico egiziano con le sue parole sembra lanciare un appello a tutte le forze che si riconoscono nella filosofia oltranzista della rete del terrore di scegliere l'Algeria per agire, dove peraltro Aqmi, guidata dall'emiro Droukdel, è a corto di risultati e falcidiata nei suoi quadri dirigenti.
In questi anni Bouteflika, pure artefice della legge di pacificazione nazionale che ha indotto molti esponenti del partito islamico armato algerino a lasciarsi alle spalle il passato, si trova a combattere quotidianamente con attentati e imboscate, dopo avere - con riforme che appaiono peralto abbastanza blande - allontanato per il momento lo spettro di una rivoluzione in casa sua. Una guerra di logoramento che vede ogni giorno aggiornati i suoi bilanci, perché se l'Esercito continua a "neutralizzare" (é così che dicono le autorità di Algeri) i miliziani, i terroristi di Aqmi inanellano attacchi, anch'essi letali. Ma, a differenza dello scenario libico, quello algerino non é a se stante, perché l'Algeria è la chiave di volta del Sahel e se al Qaeda dovesse prevalere il rischio reale è che il terrorismo islamico si trovi spalancate due porte: la prima verso il Mediterraneo e l'Europa, la terra dei "crociati"; la seconda verso gli Stati dell'Africa equatoriale, che vivono una ribollente stagione politica.
Fonte: http://www.americaoggi.info/
Etichette:
al-qaeda,
estremisti islamici,
Gheddafi,
Guerra civile,
guerra in Libia,
Islam,
Libia,
nord-africa,
Politica Estera,
Ribellione,
rivolta,
rivolta armata,
Rivoluzione,
tripoli
Italy, Italia
Libia
sabato 8 ottobre 2011
The "libyan rebel" a bunch of coward jihadi gangsters...
SIRTE (LIBIA) - Forze del Cnt libico con almeno 100 veicoli sui quali sono montate armi pesanti, hanno lanciato l'assalto alla parte meridionale di Sirte, tragli ultimi bastioni fedeli a Muammar Gheddafi. Lo afferma un giornalista della Reuters sul posto.
I combattenti avanzano gridando 'Allahu Akbar', 'Dio e'grande'. Secondo la fonte questa è solo una delle offensive in corso da più parti su Sirte.I combattenti anti-Gheddafi hanno preso il controllo di un'importante arteria stradale d'accesso a Sirte mentre sparatorie infuriano ancora nel centrodella città, roccaforte delle forze lealiste al vecchio regime.
Arrivati da est, i militanti del Consiglio Nazionale di Transizione sono riusciti a impossessarsi di questa lunga strada a due corsie, che controlla l'accesso da sud a Sirte, e stanno progressivamente avanzando verso il centro
"Le ultime battaglie sono sempre le peggiori e le più terribili: oggi la lotta a Sirte è feroce". Lo ha detto il presidente del Consiglio nazionale ditransizione libico, Mustafà Abdel Jalil, nel corso di una conferenza stampa a Tripoli insieme ai ministri della Difesa italiano e inglese, Ignazio La Russa e Liam Fox. Ieri, ha sottolineato, "ci sono stati 15 morti e 180 feriti".
"I nostri combattenti - ha spiegato Jalil - devono affrontare i cecchini appostati sui palazzi della città. Chiedo alla comunità internazionale diaiutarci offrendo cure mediche ai nostri feriti, coprendo le spese con i fondi congelati". Non appena "avremo preso il controllo di Sirte - ha proseguito il presidente del Cnt - verrà annunciata la liberazione della Libia. Serve il pieno controllo delle frontiere aeree, marine e terrestri: ciòvelocizzerà la formazione del Governo provvisorio". Quanto a Gheddafi, ha osservato, "finché sarà libero costituirà un pericolo per la Libia e per il mondo intero!"
Fonte: http://www.ansa.it/
Etichette:
Gheddafi,
Guerra civile,
guerra in Libia,
Libia,
NATO,
nord-africa,
Politica Estera,
rivolta,
rivolta armata,
Rivoluzione,
tripoli,
UE,
Unione Europea,
USA
Italy, Italia
Sirte, Libia
Iscriviti a:
Commenti (Atom)
ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!