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martedì 19 settembre 2023

"Clandestino" #LIVE - #francescogabbani - #9Settembre2023 - #marinadicarrara - #carrarafiereventi - #carrara - #massacarrara - #toscana

SABATO 9 SETTEMBRE 2023 - MARINA DI CARRARA
SABATO 9 SETTEMBRE 2023 - MARINA DI CARRARA

PER IL GIORNO DEL SUO 41° #COMPLEANNO #FRANCESCOGABBANI HA CHIUSO IL SUO TOUR ESTIVO #CIVUOLEUNFIORE NELLA SUA CITTA' NATALE: #CARRARA #CAPITALEMONDIALEDELMARMO, NEL PIAZZALE DEL COMPLESSO FIERISTICO #CARRARAFIEREEVENTI DOVE HA ACCOLTO 10MILA FAN! #CONCERTO STREPITOSO, DALLE 21:30 FINO AD OLTRE LE 23:30 HA CANTATO E SUONATO TUTTI I SUOI MAGGIORI SUCCESSI ODIERNI E DEL PASSATO, DELIZIANDO IL PUBBLICO CON LE SUE #CANZONI DEGLI ESORDI, DI QUANDO #GABBANI NON ERA NESSUNO, ERA CONOSCIUTO SOLO DAI SUOI CONCITTADINI E DA POCHI ALTRI #FAN! IN QUESTO #VIDEO #LIVE PROPRIO IL #9SETTEMBRE2023 RIPERCORRE I SUOI 10 ANNI (2013 - 2023) CON IL SUO PRIMO SUCCESSO #CLANDESTINO, ALL'EPOCA LO PROPONEVA NEI VARI #PUB, #DISCOPUB ED ALTRI LOCALI PRIVATI, POCHE CENTINAIA DI PERSONE TRA IL PUBBLICO, ADESSO 10MILA PERSONE DAL VIVO ED ALTRETTANTE CENTINAIA DI MIGLIAIA, FORSE QUALCHE MILIONE, ALLA #TV SULLA DIRETTA CHE #RTL HA VOLUTO DEDICARE COME REGALO AL GRANDE FRANCESCO GABBANI!!! Francesco Gabbani (Carrara, #9Settembre 1982) è un cantautore e polistrumentista italiano. Nel corso della sua carriera ha vinto per due volte il #FestivaldiSanremo, rispettivamente nel 2016 nella categoria "Nuove Proposte" con il brano #Amen (ottenendo anche il Premio "Emanuele Luzzati", il Premio della Critica "Mia Martini" e il Premio "Sergio Bardotti" per il miglior testo) e nel 2017 nella categoria "Big" con il brano #OccidentalisKarma (ottenendo anche il Premio #TIMmusic), diventando il primo cantante nella storia del Festival di Sanremo ad aver vinto nelle due principali categorie della manifestazione canora in due edizioni consecutive. Nel 2017 è stato scelto come rappresentante dell'Italia all'#EurovisionSongContest 2017, dove si è piazzato al sesto posto. Si è poi classificato al secondo posto al Festival di Sanremo 2020 con il brano Viceversa, ottenendo il Premio TIM Music 2020. Nato a Carrara il 9 settembre 1982 in una famiglia proprietaria di un negozio di strumenti musicali, ha modo di avvicinarsi alla musica già in tenera età. A quattro anni, infatti, inizia con la batteria e a 9 anni con la chitarra. Suona anche il pianoforte e il basso e ha lavorato come fonico e tecnico di palco. Inizia il suo percorso artistico come musicista suonando blues, funk e jazz. Prima di completare gli studi presso il Liceo Classico "E. Repetti" di Carrara, a diciotto anni firma il suo primo contratto discografico e registra con il progetto #Trikobalto un album prodotto da Alex Neri e Marco Baroni dei #PlanetFunk. I video dei due singoli estratti entrano in rotazione sulle principali emittenti televisive musicali e permettono ai Trikobalto di esibirsi nei principali festival italiani, tra i quali l'Heineken Jammin' Festival, di partecipare alle serate targate #RockTV e di aprire al BlueNote di Milano, l'unica data italiana degli #Oasis. Nel 2010, sulla scia del successo del primo disco, arriva per i Trikobalto l'uscita del secondo album, "Necessità primarie", prodotto da Marco Patrignani. Segue un tour in Francia e la realizzazione del video di "Preghiera maledetta". I Trikobalto sono scelti come supporter dell'unica data italiana degli #Stereophonics e sono tra gli ospiti al Palafiori di #Sanremo durante l'edizione 2010 del #Festival. In primavera Gabbani lascia la band e firma un nuovo contratto discografico per la realizzazione del suo primo progetto solista. Nel corso del 2011 Gabbani pubblica quattro singoli: Italia 21, Un anno in più, Estate e Maledetto amore, quest'ultimo tratto dalla colonna sonora del film L'amore fa male di Mirca Viola. Nel 2014 esce il suo primo album in studio da solista, Greitist Iz, dal quale è stato estratto il singolo I dischi non si suonano. Nel 2015 inizia a collaborare con BMG Rights Management in qualità di autore e firma un contratto di esclusiva. Nell'autunno 2015 si presenta a Sanremo Giovani con il brano Amen, composto dal cantautore stesso su testo del paroliere #FabioIlacqua, superando il concorso canoro che gli consente l'ammissione di diritto al 66º Festival di Sanremo nella categoria "Nuove Proposte". Inizialmente eliminato dalla competizione, dopo aver perso una sfida contro la cantante Miele, è riammesso in gara poiché una verifica rileva che la votazione è stata falsata da un problema tecnico nella sala stampa. La ripetizione delle operazioni di voto capovolge il risultato precedente, permettendo così a Gabbani di superare l'eliminatoria. Ammesso alla finale del 12 febbraio, il cantautore si classifica al 1º posto, trionfando nella categoria "Nuove Proposte". In questa occasione gli vengono anche assegnati il Premio della Critica "Mia Martini", il Premio "Sergio Bardotti" per il miglior testo e il Premio "Emanuele Luzzati". Nei mesi successivi alla vittoria il singolo sanremese riscosse un buon successo commerciale, raggiungendo la quattordicesima posizione della classifica.

Per approfondimenti:

venerdì 8 settembre 2023

ACCADDE OGGI ESATTAMENTE 40 ANNI FA: IL 9 SETTEMBRE 1983 IL SESTO DELITTO DEL MOSTRO DI FIRENZE CHE UCCISE I DUE RAGAZZI TEDESCHI IN VACANZA, RUSCH E MAYER!

 

LA PIAZZOLA DI VIA DEI GIOGOLI

 

VILLA "LA SFACCIATA" IN VIA DEI GIOGOLI

                                                9 Settembre 1983, Giogoli: 

il fiume, l’abbandono e il mostro che uccide ancora...

VIA DEI GIOGOLI - VILLA "LA SFACCIATA"
FIRENZE (TOSCANA) - A Giogoli, a meno di un chilometro in linea d’aria dalla piazzola dove la sera del 9 Settembre 1983 due ragazzi tedeschi decisero di parcheggiare il loro pulmino Volkswagen, nasce il torrente Vingone, testimone del primo duplice omicidio collegato al mostro di Firenze. Il corso d’acqua, dopo aver bagnato per circa 13 chilometri la campagna fiorentina, attraversa Signa, scorrendo sotto a Via di Castelletti, per poi sfociare nell’Arno. E’ proprio in Via del Vingone che la signora Laura, quel venerdì 9 settembre, dall’interno della sua autovettura, nota un individuo scendere a piedi, verosimilmente da Via di Giogoli. L’uomo ha tra i 40 ed i 45 anni di età, è alto circa un metro e settanta e indossa una maglietta celeste con delle strisce rosse orizzontali, pantaloni scuri, ha capelli folti, lisci e tirati indietro. Non è la prima volta che nominiamo una maglietta a strisce. Avevamo posto l’attenzione su questo particolare anche in occasione della prima parte relativa al delitto di Baccaiano quando, Bruno e Carlo Alberto, verso le ore 22,45 del 19 giugno 1982, in concomitanza con l’ora del duplice delitto Mainardi – Migliorini, nel percorrere a bordo di una Vespa la strada provinciale, all’uscita di una curva, a circa un centinaio di metri dal luogo del delitto, si ritrovarono improvvisamente davanti ad un uomo, alto circa un metro e settanta, capelli scuri, con pantaloni chiari e con maglietta per metà a strisce scure e chiara fino al petto, che al suono del clacson, si lasciò scivolare nella cunetta laterale alla carreggiata. Ancora un uomo che cammina nella notte, ancora un cielo senza luna, ancora un torrente, ancora un abbandono, ancora un mezzo fermo in mezzo alla campagna fiorentina. Si tratta di un furgone, un camper che era arrivato a Giogoli il pomeriggio del 9 settembre 1983 dopo aver provato a fermarsi in altre piazzole, tra cui una in via degli Scopeti, ma che in più delle occasioni era stato fatto allontanare perché zone con divieto di lunga sosta. E’ una notte senza luna e due giovani tedeschi residenti a Monaco, Uwe Rush e Horst Mayer, in vacanza sulle colline fiorentine, stanno chiacchierando oppure sono sul punto di addormentarsi all’interno del veicolo, quando vengono raggiunti da almeno sette colpi di arma da fuoco. Mayer verrà ucciso sul colpo da due proiettili, uno in regione occipitale e l’altro addominale che trapassa fegato, cuore e polmone sinistro. Il terzo colpo non mortale nella regione glutea sinistra. Il corpo del ragazzo ventiquattrenne verrà rinvenuto sulla brandina da notte assolutamente composto e senza minimo segno di auto difesa. Rusch invece verrà raggiunto da quattro colpi complessivi di cui uno mortale in regione zigomatica sinistra con coinvolgimento della zona occipitale. Gli altri tre colpi non mortali sono alla mano, alla coscia ed al labbro superiore e dimostrano una volontà di difesa nei confronti dell’aggressore; il corpo del ragazzo verrà ritrovato sul fondo del camper evidenziando un tentativo di ricerca di riparo da quei colpi improvvisi che provenivano dall’esterno del furgone. E’ probabile che l’assassino abbia sparato il primo colpo mortale nei confronti di Mayer dalla fiancata destra del camper per poi spostarsi sul lato sinistro del veicolo sparando ancora due colpi su Mayer ormai deceduto. Un colpo ancora dal lato sinistro ferisce solamente Rusch ed ecco che l’aggressore si sposta ancora sul lato destro mentre il ragazzo ancora in vita cerca riparo sul fondo del camper. Spara ancora un colpo ferendo nuovamente Rusch, ma non con esito mortale. E’ questo che costringe l’assassino a salire a bordo del furgone per finire il ragazzo e poi darsi alla fuga, accompagnato dalla musica dell’autoradio rimasta accesa e che via via si fa sempre più lontana. Sarà Rolf Reinecke, un abitante di una delle dependance di Villa La Sfacciata, a scoprire i cadaveri dei due ragazzi, il giorno successivo e a quasi 24 ore dal momento della morte. Sul posto arrivano i Carabinieri che evidenziano due fori da proiettile all’altezza dei vetri della fiancata destra , due su quelli di sinistra ed uno, che ha trapassato la parte in lamiera della carrozzeria del lato sinistro. Tuti i colpi sono in entrata. I bossoli recuperati sono solamente quattro: uno all’esterno nei pressi della ruota posteriore sinistra, uno all’altezza del lato destro della cabina anteriore e due all’interno della cabina posteriore. Tutti hanno la lettera H impressa sul fondello e sono stati sparati da una calibro 22 l.r. I due sportelli della cabina di guida sono chiusi, il portellone di ingresso alla cabina posteriore semiaperto o accostato. Sul retro, all’altezza della marmitta, un’evidente macchia ematica macchia il terreno. A poca distanza dal furgone, pagine strappate dalla rivista pornografica Golden Gay, a carattere omo/bisessuale, lasciate con ogni probabilità da pochi giorni visto lo stato di conservazione non ancora alterato né dalla vegetazione né dall’umidità di settembre. Il duplice omicidio di due ragazzi entrambi di sesso maschile non rientra nelle sue abitudini, ma la firma lasciata dalla pistola e dai proiettili non lascia dubbi, il mostro di Firenze è tornato a colpire. Una domanda deve essere posta a questo punto al lettore: perché di venerdì, perché, non come di consuetudine, in un giorno prefestivo? Chiaro che la risposta non può essere certezza, ma proviamo a ragionare. Sappiamo che il giorno 8 settembre Mayer e Rusch vengono avvistati sulla piazzola degli Scopeti (combinazione eclatante per noi che sappiamo ciò che avverrà nella stessa piazzola l’8 settembre di due anni più tardi sempre ad altri due stranieri accampati), probabilmente vengono fatti allontanare da qualcuno e arrivano nella giornata del 9 a Giogoli. Qui, la testimonianza del signor Pratesi: prima dell’arrivo dei due tedeschi un uomo alto circa 170 cm, con capelli scuri tirati all’indietro ed una maglietta a strisce bianche e blu, sostava in piedi sulla piazzola, con la schiena ricurva in atteggiamento da osservatore e con lo sguardo rivolto verso il campo che collega Via di Giogoli a Via del Vingone. Durante il sopralluogo eseguito dopo il ritrovamento dei cadaveri, gli investigatori noteranno come un’altra anomalia contraddistingua questo delitto. L’assassino per la prima volta utilizza due differenti tipi di munizioni, a piombo nudo e ramati, per commettere lo stesso omicidio. I proiettili ramati, posti con ogni probabilità in cima alla pila del caricatore, vengono utilizzati qualora si voglia penetrare materiali più solidi o a maggiore distanza mentre quelli a piombo nudo sono più adatti per colpi prossimi e diretti con basse penetrazioni all’interno del materiale da raggiungere. Verranno repertate, inoltre, alcune pagine volutamente sfrangiate con una lama, della rivista Golden Gay ritrovate in ottimo stato di conservazione della carta, a pochi metri dal luogo del delitto. Ma di cosa parla in generale Golden Gay? Un tribunale segreto dichiara e riconosce alcune persone come colpevoli di pregiudizio nei confronti degli omosessuali e delega ad un gruppo di agenti segreti, i Golden Gay, di rendere giustizia alle innocenti vittime di omofobia. “I super eroi” puniscono tutti coloro che in qualche maniera si rendono colpevoli di discriminazione e al tempo stesso rivalutano la personalità delle loro vittime. Nello specifico quel numero ritrovato a Giogoli trattava di un’ingiusta persecuzione di un omosessuale accusato di omicidio. Fatto questo ragionamento e provando a tentare un’interpretazione dei fatti, tutto il materiale in nostro possesso ci porta a credere che non sia molto perseguibile la strada ufficiale che vorrebbe il mostro in errore di valutazione. Non crediamo che avesse scambiato uno dei due ragazzi per una donna, non crediamo che la rivista Golden Gay testimoni solamente la presenza abituale di guardoni, non valutiamo casuale la caratteristica delle munizioni ed il posizionamento del furgone nella piazzola degli Scopeti il giorno 8 settembre. Molto più semplice, per noi, considerare Giogoli come un atto rappresentante una sfumatura umana dell’assassino che deve e vuole colpire per riappropriarsi del proprio ruolo. Il mostro uccide e lascia una piccola confessione della sua personalità; lo fa di venerdì, non può aspettare il sabato, non può farsi sfuggire nuovamente quel furgone Volkswagen, non vuol perdere di vista quei due ragazzi stranieri. Perizie successive al delitto cercheranno ancora una volta di disegnare fisicamente un identikit del mostro basandosi su certezze, a nostro avviso, alquanto azzardate. Visto il livello da terra dei finestrini del furgone, si stabilisce che l’assassino non può avere un’altezza inferiore al metro e ottanta centimetri. Non si considera la condizione del terreno della piazzola, non si considera la distanza di eventuali alberi dal furgone, non si considerano le capacità di un uomo che sa muoversi perfettamente nei boschi e nel buio. Al di là di questo, per capire cosa accadde nei mesi successivi al duplice omicidio di Giogoli, vi consigliamo nuovamente di ritornare al racconto di Signa  ed al racconto di Villacidro. Facciamo comunque un breve riepilogo: I due ragazzi tedeschi sono morti da due giorni ed una chiamata anonima avverte i carabinieri che Antonio Vinci, figlio di Salvatore Vinci e nipote di Francesco, detiene presso la propria abitazione una gran quantità di armi. Scatta la perquisizione che non porta a nulla se non a raccogliere e verificare gli alibi del giovane Vinci per la notte in cui è stato commesso il duplice omicidio di Giogoli. Sempre l’11 settembre ricevettero una visita da parte dei carabinieri anche Salvatore e Giovanni Vinci. Alla richiesta di alibi Salvatore dichiarerà: “…Nel pomeriggio e nella serata di venerdì 9 corrente sono stato sempre in casa ad eccezione di un’uscita che ho fatto per un intervento in Via della Chiesa, 42, ciò verso le ore 16:00. (Salvatore Vinci è titolare della ditta Pronto Intervento Casa ed esegue prestazioni di vario genere presso i titolari delle abitazioni che lo contattano telefonicamente. Si tratta di manutenzioni ordinarie e straordinarie di piccola entità, n.d.a) Successivamente alle ore 19:30/20:00 ho accompagnato a Prato la signora Antonietta, la quale esegue le pulizie a casa. Da Prato sono tornato verso le 21:00 e quindi non sono più uscito. Ieri, 10 corrente, sono uscito di casa alle ore 8:00 e sono andato a prendere Antonietta…” Da verifiche effettuate successivamente si appurò che Salvatore aveva fornito come alibi quello di una prostituta di nome Luisa Meoni di cui torneremo a parlare più nel dettaglio quando arriveremo cronologicamente agli ultimi mesi del 1984. Facile è comprendere come le indagine girino attorno alla famiglia Vinci e come il duplice omicidio del 1968 venga considerato la chiave di volta dell’intera inchiesta. Francesco Vinci continua a rimanere in carcere pur essendo evidente la sua estraneità ai fatti collegati all’omicidio dei due tedeschi e di fronte all’ennesimo confronto con il giudice istruttore Rotella, che cercava di capire se esistessero legami di parentela tali da indurre qualcun altro a commettere un nuovo duplice omicidio pur di vederlo scarcerato, continua a dichiararsi innocente non capendo perché Stefano Mele insista con le proprie dichiarazioni. Nel frattempo Della Monica e Vigna firmano un mandato di cattura per Antonio Vinci che, pur essendo uscito incolume da una perquisizione domiciliare, si sarebbe fatto cogliere in flagranza di reato mentre trasportava una valigia piena di armi non denunciate. Il giovane Vinci si giustificherà dicendo che le armi non erano di sua proprietà, ma che le aveva solamente trovate casualmente ed aveva deciso di farci un po’ di soldi nel rivenderle; giustificazione accettata dalla corte che settimane più tardi lo processerà dichiarandolo estraneo ai fatti. Ma non è questo il punto, la cosa importante sta nel fatto che la procura si muove sulla pista sarda e vuol vedere le differenti reazioni dei vari protagonisti una volta reclusi in carcere; ciò che interessava agli inquirenti era mantenere agli arresti Francesco e contestualmente trovare un motivo per arrestare anche il nipote Antonio. Mentre Francesco e l’amato nipote Antonio sono entrambi reclusi, con la speranza che prima o poi cedano raccontando qualche verità, Stefano Mele, altro elemento chiave della vicenda, viene nuovamente convocato dagli inquirenti nel mese di gennaio del 1984. E’ in uno di questi confronti che Stefano Mele in buona sostanza ritratterà su Francesco Vinci ammettendo di non ricordare più nulla di quella sera del 1968. A questo punto gli inquirenti provano a cambiare strada e interrogano il fratello di Stefano Mele, Giovanni. L’interrogatorio scatta a seguito di alcune segnalazioni relative a strani comportamenti tenuti da Giovanni con alcune donne, in particolare con una tal Jolanda che riferisce ai carabinieri di come il Mele ami fare l’amore in auto nei pressi di un cimitero abbandonato, di sapere che è in possesso di un grosso coltello e di come si vanti delle grandi dimensioni del proprio pene. Il 24 gennaio fu eseguita una perquisizione a casa di Giovanni Mele, che dalla morte della sorella Antonietta condivideva con il cognato Piero Mucciarini. Furono trovate corde, riviste pornografiche, lame di varie dimensioni tra cui due bisturi e piantine delle colline fiorentine con zone contrassegnate e appunti del tipo “1 dicembre, luna piena, giorno favorevole”. Contestualmente fu sequestrato al fratello Stefano un biglietto stropicciato da lui conservato nel portafoglio con la scritta: “RIFERIMENTO DI NATALE RiguaRDO LO ZIO PIETO Che avesti FATO il nome doppo SCONTATA LA PENA come RisuLTA DA ESAME Ballistico dei colpi sparati”. Fu chiesto a Stefano Mele chi avesse scritto quel biglietto. “Il biglietto l’ha scritto mio fratello….quella notte con me erano tutti e due, mio fratello Giovanni e Piero…..E’ vero che il bambino vide il Mucciarini sul luogo del delitto….Dopo il delitto gli altri due se ne tornarono con la macchina, io invece accompagnai il bambino…” Il 25 gennaio 1984, in sede di conferenza stampa, gli inquirenti annunciarono l’imminente scarcerazione di Francesco Vinci (imminente, ma non immediata) ed il mandato di cattura per Giovanni Mele e per il senese Piero Mucciarini accusati di essere gli autori del duplice omicidio del 1968 e sospettati di tutti gli altri duplici omicidi attribuiti al mostro di Firenze. Sono in ordine il quarto e quinto “mostro” ad essere sbattuti in prima pagina e mentre il giudice Rotella dichiarava che i fiorentini avrebbero potuto dormire sonni tranquilli, dal secondo piano del tribunale di Piazza San Firenze il Procuratore Carabba lo smentiva con un invito ai giovani a stare attenti a non prendersi colpi di fresco la sera in campagna. La spaccatura tra gli uffici del Giudice Istruttore e quelli dei Sostituti Procuratori stava mostrando i primi segni di scarsa reciproca tolleranza. Le prime rotture si sarebbero trasformate in faglie non risanabili negli anni a seguire e quelle stesse crepe sarebbero divenute voragini dove far precipitare, senza alcun motivo, tutto l’impianto investigativo sulla pista sarda. Sospendiamo il racconto che è pieno inverno e con tre persone, legate al delitto del 1968, in carcere. Nella prossima puntata vi racconteremo di alcune strane morti che colpirono Firenze proprio tra il 1983 ed il 1984. Nel frattempo ci apprestiamo a fare l’ennesimo spostamento tra le colline fiorentine. Torniamo nel Mugello, dopo la prima sosta del 1974, con un viaggio lungo 10 mesi , 52 chilometri e la sensazione di essere in procinto di raccontare il momento più orrendo di tutta questa vicenda, l’apice di una follia ormai inarrestabile.

Andrea Ceccherini

(ANDREA CECCHERINI NON E' IL PERSONAGGIO DEL VIDEO)

Fonte: https://www.sienanews.it/in-evidenza/9-settembre-1983-giogoli-il-fiume-labbandono-il-mostro-che-uccide-ancora/ 

RUSCH E MAYER

IL FURGONE VOLKSWAGEN DI RUSCH-E-MAYER

LA PIAZZOLA DI VIA DEI GIOGOLI LUOGO DEL DELITTO

giovedì 7 settembre 2023

MOSTRO DI FIRENZE - 2023 IL CASO E' STATO RIAPERTO? (COLD CASE) - FIRENZE - TOSCANA - ITALIA

IL MISTERO DEI DELITTI DEL MOSTRO DI FIRENZE

UNO DEI MISTERI ITALIANI PIU' SCOTTANTI E SCONVOLGENTI E' SENZA DUBBIO IL CASO IRRISOLTO, O MEGLIO, IL MISTERO ITALIANO PER ECCELLENZA: IL MOSTRO DI FIRENZE (#mostrodifirenze) DOMENICA 12 MARZO 2023 NOI AGLI SCOPETI A #FIRENZE CI SIAMO STATI! #SCOPETI #TOSCANA #ITALIA - #MostrodiFirenze, si riapre il caso: nuove prove agghiaccianti, coinvolto anche un bambino?!? By #CindyDelfini -1 Marzo 2023 - Il caso del Mostro di Firenze ha sconvolto l’Italia degli anni ’70 e ’80. Oggi, a distanza di vent’anni dalla condanna dei responsabili, nuove e agghiaccianti prove sono venute a galla. Soprannominato inizialmente il “maniaco delle coppiette”, il Mostro di Firenze ha sconvolto l’Italia degli anni ’70 e ’80 affermandosi come il primo #serialkiller della storia del Paese. Tra il 1968 ed il 1985 una scia di sangue ha terrorizzato la provincia di Firenze. Secondo la giustizia italiana che ha emesso le condanne otto coppie hanno perso la vita per mano di Pietro Pacciani, conosciuto anche con il soprannome “il Vampa” per via del suo temperamento poco mite, e dei suoi “compagni di merende” Mario Vanni e Giancarlo Lotti. A distanza di più di vent’anni dalla condanna dei responsabili, nuove prove sono venute a galla. La discussione intorno alla vicenda non si è ancora chiusa. L’avvocato Alessio Fioravanti ha chiesto in un’istanza presentata recentemente di riaprire il caso del Mostro di Firenze, alla luce di nuovi indizi. Secondo il legale, i responsabili non avrebbero ucciso “solamente” le otto coppie per cui sono stati condannati. La morte di Milva Malatesta potrebbe essere aggiunta alla serie di uccisioni. La 31enne è stata trovata priva di vita dopo essere stata bruciata nella sua auto insieme al figlio Mirko, di appena tre anni. Mostro di Firenze, i nuovi indizi sulle morti sospette. I corpi si trovavano a Barberino Val d’Elsa, non molto distante dalla zona sud di Firenze. Era il 19 agosto del 1993: a detta dell’avvocato, Milva sarebbe stata uccisa perché era a conoscenza dei crimini commessi da Pacciani e Vanni. Non sarebbe quindi una coincidenza la morte di suo padre, Renato Malatesta, che è stato trovato impiccato nella sua abitazione la Vigilia di Natale del 1980. Il ritrovamento del suo cadavere ha destato fin da subito sospetti. I suoi piedi, infatti, toccavano terra. Alquanto insolito per un suicidio. Tuttavia la morte potrebbe apparire meno bizzarra se si pensa al fatto che la madre di Milva, Maria Antonietta Sperduto, aveva testimoniato contro i responsabili degli omicidi, accusandoli di averla violentata. Pacciani e Vanni avrebbero quindi preso di mira la famiglia Malatesta, togliendo la vita a Milva e Renato nell’intento di metterli a tacere. Luciano Malatesta, fratello di Milva, si è rivolto all’avvocato Fioravanti incaricandolo di presentare l’istanza. A detta del legale, ci sarebbero “elementi incontrovertibili” per aggiungere l’omicidio della 31enne nella lista di uccisioni del Mostro di Firenze e dei suoi “compagni di merenda”. Quella di Milva Malatesta non sarebbe l’unica morte sospetta, come spiegato in un articolo del settimanale #DiPiù. Francesco Vinci è stato trovato deceduto pochi giorni prima: la sua scomparsa potrebbe essere collegata ai crimini di Pacciani e Vanni, intenzionati a liberarsi di ogni possibile testimone. Insomma a quanto pare la storia criminosa del mostro di Firenze non è ancora terminata.

mercoledì 18 gennaio 2023

Необходима крупная всемирная мирная конференция между Россией, Украиной и Соединенными Штатами Америки при посредничестве ООН и Евросоюза с исключительным участием Турции и представителей правительства Китая - Необхідна велика всесвітня мирна конференція між Росією, Україною та Сполученими Штатами Америки за посередництвом ООН та Євросоюзу з винятковою участю Туреччини та представників уряду Китаю - A major world peace conference is needed between Russia, Ukraine and the United States of America, mediated by the UN and the European Union, with the exclusive participation of Turkey and representatives of the Chinese government!!!


KIEV (UCRAINA) - Serve una grande conferenza mondiale di pace tra Russia, Ucraina e Stati Uniti d'America, mediata da Onu e Unione Europea, con la partecipazione esclusiva della Turchia e di rappresentanti del governo cinese! Il Presidente Ucraino Zelensky ed il Presidente Russo Putin dovranno un giorno incontrarsi faccia a faccia per porre fine alle ostilità, come a Yalta i grandi della terra dovranno sedersi intorno ad un tavolo per ristabilire un equilibrio, un nuovo ordine mondiale multipolare! The Ukrainian President Zelensky and the Russian President Putin will one day have to meet face to face to put an end to hostilities, as in Yalta the greats of the earth will have to sit around a table to restore a balance, a new multipolar world order! Президенту Украины Зеленскому и президенту России Путину однажды придется встретиться лицом к лицу, чтобы положить конец боевым действиям, как в Ялте великим мира сего придется сесть за стол, чтобы восстановить баланс, новый многополярный миропорядок ! 烏克蘭總統澤倫斯基和俄羅斯總統普京有一天將不得不面對面會面以結束敵對行動,就像在雅爾塔,這個世界的偉人將不得不坐下來恢復平衡,恢復多極世界新秩序!Президенту України Володимиру Зеленському та президенту Росії Путіну колись доведеться зустрітися віч-на-віч, щоб припинити бойові дії, як у Ялті, великим світу цього доведеться сісти за стіл і відновити баланс, новий багатополярний світовий порядок! Ukrayna Devlet Başkanı Volodymyr Zelensky ve Rusya Devlet Başkanı Putin, düşmanlıkları durdurmak için bir gün yüz yüze görüşmek zorunda kalacaklar, tıpkı Yalta'da olduğu gibi, bu dünyanın büyüklerinin masaya oturup eski haline dönmesi gerekecek. denge, yeni bir çok kutuplu dünya düzeni!


Zelensky, Macron and Putin in December 2019

Russian President Vladimir Putin and Ukrainian President Volodymyr Zelensky met for the first time at a summit in Paris. The leaders are trying to find a way to end five years of fighting in Ukraine.
Elizabeth Palmer reports.

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venerdì 22 luglio 2022

L'EX PREMIER MARIO DRAGHI

Draghi, la crisi di governo in diretta. Sciolte le Camere, si vota il 25 Settembre 2022.
Il premier: per i saluti c'è tempo!

Mattarella scioglie le Camere, si va a elezioni anticipate. Monito del Quirinale sui tempi del Pnrr. #Draghi invita i ministri a rimettersi al lavoro per affrontare inflazione e pandemia. Il governo presenterà comunque la nota al Def. Tabella serrata per le elezioni. Piazza Affari lima il calo allo 0,7%. Lo spread Btp-Bund a 229 punti. | Occhi puntati su Bce e Draghi | Piazza Affari subito negativa | Il diario della giornata al Senato | L'Italia resta senza paracadute | La commozione alla Camera e la battuta sul cuore dei banchieri | Le dichiarazioni di Mattarella


di Anna Messia e Angela Zoppo: 





Piazza Affari ha aperto le contrattazioni perdendo quasi il 2% nella giornata che sancisce la fine del governo Draghi, per chiudere  con una perdita più contenuta dello 0,7%, mentre lo spread Btp-Bund dopo essersi riportato a 233 punti è sceso a 229, segnando comunque un rialzo del 6%. Il rendimento del Btp decennale è salito ancora al 3,6%. Che sarebbe stata una partenza al ribasso lo si era capito anche dall'andamento del future sul Ftse-Mib di mercoledì, chiuso in calo dell'1,6% tra forti oscillazioni. L'addio di Mario Draghi a Palazzo Chigi si consuma così nelle stesse ore in cui la Bce - che Draghi ha a lungo presieduto - annuncerà il primo rialzo dei tassi dopo 11 anni (tra lo 0,25 e lo 0,50%). Sarà questo uno dei principali driver del mercato per tutte le piazze europee, ma non c'è dubbio che per Piazza Affari lo sarà anche il termometro politico come è emerso ieri in Borsa a mano a mano che dal Senato è parso chiaro che anche il cosiddetto centro-destra di governo (Lega, Forza Italia, Udc) stesse maturando lo strappo con Draghi, confermato dal non-voto sulla fiducia, al pari del Movimento 5 Stelle. 

20:00 Draghi, ci sarà tempo per i saluti. Ora mettiamoci al lavoro su Pnrr e inflazione.


Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora rimettiamoci al lavoro. Lo ha detto il premier dimissionario Mario Draghi nell'intervento introduttivo al consiglio dei Ministri tenuto in serata. Ora dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell’attività che potremo svolgere nelle prossime settimane, nei limiti del perimetro che è stato disegnato. In particolare, dobbiamo far fronte alle emergenze legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, all’inflazione e al costo dell’energia. Dobbiamo portare avanti l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – anche per favorire il lavoro del Governo che ci succederà.

19:40 Carfagna prende le distanze da Forza Italia.


La ministra per il sud Mara Carfagna prende le distanze da FI e avvia riflessione "Per questioni di stile non esprimo giudizi su come Forza Italia ha gestito questa crisi, assumendo una decisione che non ho condiviso, che sono convinta vada contro l'interesse del Paese e di cui non ho mai avuto l'opportunita' di discutere in una sede di partito", ha detto, "Sono grata al presidente Berlusconi per le opportunita' che mi ha offerto e la fiducia che mi ha testimoniato in questi anni, ma quanto accaduto ieri rappresenta una frattura con il mondo di valori nei quali ho sempre creduto che mi impone di prendere le distanze e di avviare una seria riflessione politica".

19:20 La tabella di marcia verso le elezioni, le liste il 21 e 22 agosto.


Le liste dei candidati entro i prossimi 30 giorni, con deposito dei simboli a ridosso di Ferragosto: questa in sintesi la tabella di marcia verso le elezioni del 25 settembre, data stabilita dal Consiglio dei ministri sulla base dell'articolo 61 della Costituzione. Il 27 luglio è il termine entro il quale il ministero degli Interni deve inviare a quello degli Esteri gli elenchi degli elettori all'estero. Dal 12 al 14 agosto, invece, i partiti dovranno depositare al Viminale i contrassegni e i simboli elettorali, mentre 21 e 22 agosto sono i giorni designati per la presentazione delle liste.

18:00 Mattarella scioglie le Camere. Si vota il 25 settembre. 


Ora è ufficiale, si vota il 25 settembre. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, dopo che Draghi è andato al Quirinale a co-firmare il decreto di scioglimento delle Camere."Come ufficialmente comunicato ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni come previsto. Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l'ultimo atto. La situazione politica ha condotto a questa decisione. La discussione il voto e la modalità hanno reso evidente l'assenza di prospettive per una nuova maggioranza". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando dal Quirinale. La tempistica conferma perciò le elezioni per domenica 25 settembre. La preoccupazione del presidente della Repubblica ora è per l'agenda politica. "Davanti alle Camere ci sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell'interesse del Paese. A queste esigenze si affianca l'attuazione nei tempi concordati del Pnrr" (qui il video con la dichiarazione integrale di Mattarella).

17:50 Firmato il decreto di scioglimento delle Camere. Ftse-Mib -0,7%, Spread Btp-Bund a 229.


Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi. Il decreto di scioglimento sarà consegnato ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti. Lo fa sapere il Quirinale, da dove a breve dovrebbe parlare Mattarella.

17:30 Draghi da Mattarella. Ftse-Mib -1%, Spread Btp-Bund a 231.

Draghi ha lasciato Palazzo Chigi Draghi per recarsi al Quirinale. Dovrà controfirmare il decreto di scioglimento delle Camere, firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alle 18 è previsto il Consiglio dei ministri. Il Governo Draghi predisporrà la Nadef, la Nota di aggiornamento del Def che viene presentata annualmente entro il 27 settembre per aggiornare le previsioni economiche e finanziarie del Documento di economia e finanze. La legge di bilancio verrà invece definita a approvata dal Governo che si formerà dopo le elezioni. Il premier dimissionario, spiegano inoltre fonti governative, manterrà l'agenda internazionale. I presidenti di Senato, Alberta Casellati, e Camera, Roberto Fico, si sono alternati a colloquio con Mattarella, che dovrebbe parlare a breve, rivolgendo un messaggio alle forze politiche ma anche al Paese. Il Consiglio dei Ministri è convocato alle 18 per definire il perimetro per il «disbrigo degli affari correnti», come chiesto a Draghi dallo stesso Mattarella.

15:07 C'è accordo politico sul ddl concorrenza in aula lunedì. Ftse Mib -2,26%, Spread Btp-Bund 231.


Ci sarebbe l'accordo politico per consentire il via libera al ddl Concorrenza la cui discussione generale è prevista in aula lunedì 25 luglio. "Grazie a Fratelli d'Italia e a tutto il centrodestra sarà stralciato l'articolo 10 dal ddl Concorrenza per tutelare i tassisti, come chiesto nell'odierna conferenza dei capigruppo. È questo l'unico modo per difendere il comparto dalla sleale competizione che metterebbero in campo le multinazionali per soddisfare la loro voglia di speculazione su un servizio pubblico. Dobbiamo salvaguardare i posti di lavoro e garantire l'intero sistema che rischiava di essere smantellato da questa assurda proposta". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. Intanto lo spread continua a salire ed è arrivato a 231 punti base con il Ftse Mib che accelera in flessione con una perdita del 2,6%

14:15 Al voto il 25 settembre o il 2 ottobre. Ftse Mib -1,3%, Spread Btp-Bund 221.

Cambiano le possibili date per le elezioni. Ora si parla del 25 settembre, o in alternativa del 2 ottobre. Sulla data del 25 settembre si è espressa anche l'Ucei, l'Unione delle Comunità ebraiche italiane, chiarendo che la giornata non pone ostacoli. La solennità che inizia la sera consente ai fedeli di religione ebraica di esercitare il proprio diritto al voto nelle ore precedenti. "La preoccupazione è naturalmente per le sorti del Paese, con una profonda crisi politica che si aggiunge alle gravissime questioni economico-finanziarie, sociali e umanitarie sulle quali il governo e le massime istituzioni erano impegnate", aggiunge l'Ucei in una nota. Intanto, Forza Italia perde un altro componente. Lascia anche il senatore Andrea Cangini, che ieri ha votato la fiducia al governo Draghi in dissenso dal partito.

13:45 Di Maio: al voto presto per salvare la manovra. Ftse Mib -1,4%, Spread Btp-Bund 228.


"Prima si va a a votare e meglio è, prima si fanno le elezioni e meglio è, almeno cerchiamo di salvare la legge di bilancio ed evitare l'esercizio provvisorio". Così il ministro degli Esteri e leader di Italia per il Futuro, Luigi Di Maio. Scetticismo invece sulle possibilità di salvare il Pnrr. "Le riforme non si potranno fare". Di Maio ha aggiunto che per la prossima campagna elettorale sarà importante portare avanti l' agenda Draghi. Infine, una stoccata ai 5 Stelle. "Da oggi esistono due tipologie di forze politiche, quelle che hanno tifato per l'Italia e quelle che hanno tifato contro l'Italia, che hanno scommesso contro. Sicuramente c'è il partito di Conte, che non è piu' il Movimento 5 stelle: io avevo contribuito a fondarlo, ed era una forza politica che creava governi, non li sfasciava". 

12:25 Il segretario del Pd Letta, se vinciamo riprendiamo il filo Draghi. Ftse Mib -1,40%, Spread Btp-Bund a 232.


Se vinciamo noi potremo riprendere filo Draghi. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, aggiungendo che "ieri c'è stato un vulnus nei confronti del Paese". Per quanto riguarda le imminenti elezioni Letta ha aggiunto che "Discuteremo e decideremo della conformazione della nostra
proposta, sul nostro progetto e programma, sulle modalita' con cui affronteremo il voto, partendo dal fatto che abbiamo questa legge
elettorale. Compagni di strada e modalita' con cui questo avverra' verra' deciso insieme, collegialmente. E' evidente che il voto di ieri impatta
molto fortemente". Intanto lo spread riprende a crescere arrivando a 232 punti

12:15 Verso elezioni il 18 settembre. Ftse Mib -1,6%, Spread Btp-Bund a 226.


Si delinea il possibile calendario elettorale dopo le dimissioni di Draghi. La data probabile per andare a votare è quella di domenica 18 settembre. Previsto oggi nel tardo pomeriggio il consiglio dei ministri per delineare l'agenda degli affari correnti che il governo uscente deve sbrigare.

12:00 Fico informa la Camera delle dimissioni di Draghi. Ftse Mib -1,7%, Spread Btp-Bund a 226.


Ripresa per pochi minuti la seduta alla Camera, il presidente Roberto Fico ha letto la breve dichiarazione di Mario Draghi, che ha confermato le dimissioni e informato della presa d'atto da parte del presidente della Repubblica: il governo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti. Ora la seduta è nuovamente sospesa, riprenderà dopo la conferenza dei capigruppo.

11:45 Draghi non parlerà alla Camera. Ftse-Mib -2%, Spread Btp-Bund a 224.

Il presidente del Consiglio dimissionario, Mario Draghi, non interverrà in Aula alla Camera, dove era atteso alle 12 alla ripresa della seduta. Sarà quindi il presidente della Camera, Roberto Fico, a leggere ai deputati una comunicazione del premier. Nel pomeriggio si terrà poi un consiglio dei ministri per fissare il perimetro degli affari correnti. Tra le ipotesi, c'è quella di chiudere comunque l'iter parlamentare del disegno di legge sulla concorrenza, una delle riforme legate al Pnrr, ma su questo, secondo fonti parlamentari, è in corso un confronto tra i gruppi dell' ormai ex maggioranza. Ci sarebbe l'accordo per stralciare le misure sui taxi.

11:18 Brunetta lascia Forza Italia dopo la Gelmini Ftse-Mib -2,05%, Spread Btp-Bund a 229 punti.

Anche il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta lascia Forza Italia. Lo ha annunciato in una nota affermando che "non votando la fiducia a Draghi, Forza Italia ha tradito la sua storia e i suoi valori. Non sono io che lascio, è Forza Italia che lascia se stessa".  Ieri era stata la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, a lasciare il partito, aggiungendo che "Forza Italia ha definitivamente voltato le spalle agli italiani, alle famiglie, alle imprese, ai ceti produttivi e alla sua storia, e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini".

10:40 Fico e Casellati al Quirinale oggi pomeriggio. Ftse-Mib -2,7%, Spread Btp-Bund a 228 punti.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà nel pomeriggio al Quirinale i Presidenti di Camera, Roberto Fico, e Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dopo aver preso atto delle dimissioni di Mario Draghi, che alle 12 è nuovamente atteso alla Camera. La giornata sui mercati procede nervosa, col rendimento decennale italiano in aumento di 21 punti. Ora sfiora il 3,6%. 

10:10 Mattarella prende atto delle dimissioni "reiterate" di Draghi. Ftse-Mib -2,1%, Spread Btp-Bund a 234 punti.

"Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il Governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti". Così la nota del Quirinale dopo il colloquio tra Mattarella a il presidente del Consiglio, Mario Draghi

9:50 Draghi esce dal Colle. Ftse-Mib -1,9%, Spread Btp-Bund a 225 punti.

Mario Draghi ha lasciato il Quirinale, dove si era recato a colloquio con il presidente Sergio Mattarella dopo le brevi comunicazioni alla Camera. Un incontro durato circa mezz'ora. Tecnicamente, il governo mercoledì al Senato ha ottenuto la fiducia, e ci sono due alternative. La prima è che Mattarella accetti le dimissioni: in quel caso, il governo rimarrà in carica per il disbrigo degli affari correnti, ossia l'ordinaria amministrazione. La seconda opzione è che Mattarella rifiuti per la seconda volta le dimissioni e sciolga le Camere. In questo caso Draghi sarebbe ancora nella pienezza dei poteri e lo resterebbe fino alla formazione del nuovo governo. Ma questa seconda ipotesi è data per meno probabile. Secondo fonti governative, Draghi tornerà alla Camera ma potrebbe non prendere la parola. Intanto, salle 10 è in programma un'assemblea del gruppo del M5S alla Camera. Lo ha reso noto il capogruppo Davide Crippa. Quella del Pd sarà trasmessa in streaming sui profili Facebook Deputati PD e PD nazionale.

9:15 Draghi annuncia le dimissioni. Ftse-Mib -2% Spread Btp-Bund a 229 punti.


Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha brevemente preso la parola nell'aula della Camera. Tanti e lunghi gli applausi appena ha ringraziato i deputati, il premier ha sdrammatizzato con una battuta: "Anche il cuore dei banchieri centrali viene usato qualche volta", poi ha fatto la sua stringata comunicazione. "Alla luce dell'esito delle votazioni di ieri al Senato, chiedo di sospendere la seduta perché mi sto recando dal presidente della Repubblica". La decisione delle dimissioni, scontata dopo la drammatica giornata di ieri al Senato dove gli è stata votata la fiducia con appena 95 sì, è stata comunicata all'inizio della discussione generale. La seduta alla Camera riprenderà alle 12, secondo le indicazioni che lo stesso Draghi ha dato al presidente Roberto Fico. Non sarà necessario un consiglio dei ministri, perchè Draghi aveva già comunicato le sue dimissioni in quella sede la settimana scorsa. Intanto il segretario del Pd, Enrico Letta, riunirà i gruppi parlamentari per fare il punto sulla crisi di govern, subito dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio alla Camera, nella Sala del Mappamondo di Montecitorio. La segreteria si riunirà, invece, nella Sala David Sassoli del Nazareno. 

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Fonte:https://www.milanofinanza.it/news/draghi-la-crisi-di-governo-in-diretta-sciolte-le-camere-si-vota-il-25-settembre-il-premier-per-i-saluti-202207210922192161

Ultimo aggiornamento: 21/07/2022 alle ore 20:43







ITALIA-CINA

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