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sabato 23 settembre 2023

VENERDI' 22 SETTEMBRE 2023, ALLE ORE 19:45, MUORE A ROMA GIORGIO NAPOLITANO, PRESIDENTE EMERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA, AVEVA 98 ANNI...

PRESIDENTE EMERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Addio a #Napolitano, presidente due volte: segnò la storia della #RepubblicaItaliana. Camera ardente al Senato!

L'ex presidente è morto alle 19.45 di Venerdì #22Settembre 2023, è stato il primo nella storia della Repubblica Italiana ad essere #presidente due volte.


ROMA (Lazio - Italia) 22 Settembre 2023 - si è spento a #Roma, all'età di 98 anni, nella Clinica Salvator Mundi, al Gianicolo, il Presidente emerito della Repubblica, #GiorgioNapolitano. L'ex Capo di Stato era ricoverato da 4 mesi. Accanto a lui, la famiglia e il consulente per la comunicazione, amico di una vita, Giovanni Matteoli. Al senatore a vita avevano staccato le macchine, che ne garantivano anche la respirazione, all'inizio della settimana, ma il suo cuore ha continuato a battere per giorni prima di fermarsi. La Camera ardente per il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano sarà allestita a Palazzo Madama, come annunciato da Ignazio La Russa. Il sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano ha disposto che si celebrino le esequie di Stato. Non sarà così necessario convocare un Cdm straordinario. "A seguito del decesso del Presidente emerito della Repubblica senatore di diritto e a vita Giorgio Napolitano - si legge nel provvedimento - si dispone, dal 22 settembre 2023 fino al giorno della celebrazione delle esequie di Stato, l'esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell'intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all'estero. Il giorno delle celebrazioni delle esequie di Stato sarà dichiarato lutto nazionale". Cronisti e cameramen avevano affollato gli ingressi della casa di cura in attesa di notizie. Ma senza grandi risultati, visto che l'ingresso nell'edificio per loro era stato reso sempre off limits su espressa richiesta della famiglia e per disposizione della direzione della clinica. Numerosi agenti delle forze dell'ordine, con tanto di auto parcheggiate a Largo Berchet, davanti all'entrata di quello che è il primo ospedale internazionale privato, vigilavano sugli ingressi. I due figli Giulio e Giovanni, insieme alla moglie Clio Maria Bittoni, 89 anni, sono andati a trovarlo quasi ogni giorno.

Era già da qualche anno che il Presidente emerito della Repubblica aveva problemi di salute. Era stato operato una prima volta all'addome all'ospedale Spallanzani di Roma il 21 maggio del 2022 e l'intervento era stato eseguito dall'equipe del professor Giuseppe Maria Ettorre. Un secondo intervento lo aveva subito subito dopo aver lasciato il Quirinale, all'inizio del 2015, dopo due anni dall'inizio del suo secondo mandato. Il 24 aprile del 2018, nove giorni dopo aver parlato con il nuovo Presidente delle Repubblica, Sergio Mattarella, durante le consultazioni avviate dopo le elezioni, era stato ricoverato al San Camillo per un improvviso malore. E qui era stato sottoposto ad un altro complicato intervento all'aorta eseguito dal professor Francesco Musumeci. È stato l'uomo delle riforme a tutti i costi, napoletano di gran classe, elegante e 'pignolo', come egli stesso si è definito. Giorgio Napolitano, morto alle 19.45 di ieri è stato il primo nella storia della Repubblica ad essere presidente due volte: rieletto al Quirinale nel 2013 dopo la prima volta del 2006. Attento ad ogni dettaglio, lavoratore instancabile, profondo conoscitore della vita parlamentare e delle dinamiche politiche dell'intera storia repubblicana. Sempre accompagnato con discrezione dalla moglie Clio, ha iniziato il primo settennato, nel 2006, gioendo per la vittoria dell'Italia ai mondiali di calcio di Berlino e ha concluso i quasi due anni del secondo mandato con qualche rimpianto per non essere riuscito a vedere del tutto compiuti quei cambiamenti istituzionali per i quali tanto si è speso. Ma soprattutto 're Giorgio' ha dovuto affrontare quello che in molti considerano il periodo più buio degli ultimi 50 anni, navigando a vista tra gli scogli di una durissima crisi economica. E lo ha fatto con una convinzione incrollabile: che l'Italia avesse bisogno di stabilità politica. In nome di questo principio ha cercato sempre di evitare scioglimenti anticipati della legislatura. Certamente il momento peggiore - che ha coniugato amarezza personale e preoccupazione istituzionale - è stato il suo coinvolgimento indiretto nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia con l'eccezionale deposizione alla Corte di Palermo salita in trasferta al Quirinale. Quella di Napolitano non è stata infatti una presidenza leggera né facile. Ma ha mantenuto sempre l'impegno preso il 15 maggio del 2006 quando promise solennemente davanti alle Camere che non sarebbe mai stato il capo dello Stato della maggioranza che lo aveva eletto, ma che avrebbe sempre guardato all'interesse generale del Paese. E così è stato, visto che dopo essere salito sul Colle più alto della politica italiana con i soli voti del centrosinistra, ha chiuso il primo settennato con l'aperto sostengo del centrodestra. Un sostegno che si è via via raffreddato durante lo storico bis nel 2013 al Quirinale che ha visto Silvio Berlusconi condannato e spesso i suoi all'attacco politico del presidente. L'elezione del 2006 non era per niente scontata. La sua provenienza dal Pci lo faceva guardare con sospetto dal centrodestra berlusconiano. Ma il fatto di essere il primo dirigente comunista a diventare presidente della Repubblica non ha impedito al Cavaliere di riservargli, dopo poco, pubbliche lodi. Fino alla richiesta di far restare lui al Quirinale per superare quella turbolenta fase politica. Un Parlamento annichilito, dopo aver bruciato nel segreto dell'urna calibri come Franco Marini e Romano Prodi gli consegnò di nuovo lo scettro del Colle, inondandolo di applausi mentre Napolitano teneva nell'aula di Montecitorio un discorso durissimo nei confronti di un'intera classe politica. Le sue capacità di tenuta psicologica e mediazione gli sono state unanimemente riconosciute negli anni. Persino la Lega ha dovuto inizialmente riconoscergli l'impegno sul fronte del federalismo, nonostante più volte il capo dello Stato abbia redarguito il Carroccio sul tema dell'Unita nazionale. Lasciata con dispiacere l'amatissima casa nel rione Monti, ha dedicato grande attenzione alle relazioni internazionali. Indubitabile è stata infatti la stima che ha goduto all'estero: Washington, ad esempio, lo ha sempre considerato uno fra gli interlocutori più autorevoli e affidabili. Europeista convinto, Napolitano ha sempre sostenuto l'indispensabilità dell'Unione europea convincendosi via via che, così come in Italia, solo decise riforme dell'euroburocrazia potevano frenare il distacco dei cittadini e raffreddare il populismo crescente. Affabile e cortese, dai toni sempre misurati, si è trovato a dover affrontare un muro contro muro solo con Grillo e il suo movimento, visto dal capo dello Stato, almeno nelle sue componenti più estreme, come il germe dell'antipolitica. Uno degli elementi caratterizzanti della sua presidenza è' stato il tentativo di parlare all'Italia intera, di sedare lo scontro fra le correnti (a partire da quelle del Pd), di promuovere il dialogo fra le forze politiche nell'interesse del Paese. Compito non facile durante gli anni turbolenti dei suoi mandati. I primi due dei quali li passa monitorando le fibrillazioni che tengono il governo Prodi costantemente sul filo del rasoio. Fino alla caduta e al ritorno del Cavaliere a palazzo Chigi. I successivi tre anni scorrono nello sforzo di arginare l'attivismo di Berlusconi, evitando che le furiose polemiche sulle leggi ad personam prima e sugli scandali sessuali poi minassero la saldezza delle istituzioni. Tentando di non fare sconti al centrodestra, ma preferendo l'arma della moral suasion a quella, ben più dirompente, del rinvio dei provvedimenti alle Camere. Ma il passaggio che lo consegnerà alla storia come 're Giorgio' (così lo incoronò il New York Times) è quello che nel novembre 2011 porta Mario Monti a palazzo Chigi. I critici parleranno di Repubblica presidenziale, di interpretazione estensiva delle sue prerogative. Evitato il default, l'Italia non riesce però a schivare la recessione. L'immagine del governo tecnico del presidente risulta danneggiata. I risultati elettorali che non diedero una maggioranza chiara, i veti incrociati dei partiti spinsero quindi Napolitano a nominare Enrico Letta sulla base di una larga intesa. Poi l'ascesa irrefrenabile di Renzi con il quale, nonostante la differenza di età, ha saputo costruire un rapporto sincero e pragmatico. Napolitano ha rassegnato le dimissioni il 14 gennaio 2015. È divenuto poi senatore di diritto a vita quale presidente emerito della Repubblica.

venerdì 22 luglio 2022

L'EX PREMIER MARIO DRAGHI

Draghi, la crisi di governo in diretta. Sciolte le Camere, si vota il 25 Settembre 2022.
Il premier: per i saluti c'è tempo!

Mattarella scioglie le Camere, si va a elezioni anticipate. Monito del Quirinale sui tempi del Pnrr. #Draghi invita i ministri a rimettersi al lavoro per affrontare inflazione e pandemia. Il governo presenterà comunque la nota al Def. Tabella serrata per le elezioni. Piazza Affari lima il calo allo 0,7%. Lo spread Btp-Bund a 229 punti. | Occhi puntati su Bce e Draghi | Piazza Affari subito negativa | Il diario della giornata al Senato | L'Italia resta senza paracadute | La commozione alla Camera e la battuta sul cuore dei banchieri | Le dichiarazioni di Mattarella


di Anna Messia e Angela Zoppo: 





Piazza Affari ha aperto le contrattazioni perdendo quasi il 2% nella giornata che sancisce la fine del governo Draghi, per chiudere  con una perdita più contenuta dello 0,7%, mentre lo spread Btp-Bund dopo essersi riportato a 233 punti è sceso a 229, segnando comunque un rialzo del 6%. Il rendimento del Btp decennale è salito ancora al 3,6%. Che sarebbe stata una partenza al ribasso lo si era capito anche dall'andamento del future sul Ftse-Mib di mercoledì, chiuso in calo dell'1,6% tra forti oscillazioni. L'addio di Mario Draghi a Palazzo Chigi si consuma così nelle stesse ore in cui la Bce - che Draghi ha a lungo presieduto - annuncerà il primo rialzo dei tassi dopo 11 anni (tra lo 0,25 e lo 0,50%). Sarà questo uno dei principali driver del mercato per tutte le piazze europee, ma non c'è dubbio che per Piazza Affari lo sarà anche il termometro politico come è emerso ieri in Borsa a mano a mano che dal Senato è parso chiaro che anche il cosiddetto centro-destra di governo (Lega, Forza Italia, Udc) stesse maturando lo strappo con Draghi, confermato dal non-voto sulla fiducia, al pari del Movimento 5 Stelle. 

20:00 Draghi, ci sarà tempo per i saluti. Ora mettiamoci al lavoro su Pnrr e inflazione.


Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora rimettiamoci al lavoro. Lo ha detto il premier dimissionario Mario Draghi nell'intervento introduttivo al consiglio dei Ministri tenuto in serata. Ora dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell’attività che potremo svolgere nelle prossime settimane, nei limiti del perimetro che è stato disegnato. In particolare, dobbiamo far fronte alle emergenze legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, all’inflazione e al costo dell’energia. Dobbiamo portare avanti l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – anche per favorire il lavoro del Governo che ci succederà.

19:40 Carfagna prende le distanze da Forza Italia.


La ministra per il sud Mara Carfagna prende le distanze da FI e avvia riflessione "Per questioni di stile non esprimo giudizi su come Forza Italia ha gestito questa crisi, assumendo una decisione che non ho condiviso, che sono convinta vada contro l'interesse del Paese e di cui non ho mai avuto l'opportunita' di discutere in una sede di partito", ha detto, "Sono grata al presidente Berlusconi per le opportunita' che mi ha offerto e la fiducia che mi ha testimoniato in questi anni, ma quanto accaduto ieri rappresenta una frattura con il mondo di valori nei quali ho sempre creduto che mi impone di prendere le distanze e di avviare una seria riflessione politica".

19:20 La tabella di marcia verso le elezioni, le liste il 21 e 22 agosto.


Le liste dei candidati entro i prossimi 30 giorni, con deposito dei simboli a ridosso di Ferragosto: questa in sintesi la tabella di marcia verso le elezioni del 25 settembre, data stabilita dal Consiglio dei ministri sulla base dell'articolo 61 della Costituzione. Il 27 luglio è il termine entro il quale il ministero degli Interni deve inviare a quello degli Esteri gli elenchi degli elettori all'estero. Dal 12 al 14 agosto, invece, i partiti dovranno depositare al Viminale i contrassegni e i simboli elettorali, mentre 21 e 22 agosto sono i giorni designati per la presentazione delle liste.

18:00 Mattarella scioglie le Camere. Si vota il 25 settembre. 


Ora è ufficiale, si vota il 25 settembre. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, dopo che Draghi è andato al Quirinale a co-firmare il decreto di scioglimento delle Camere."Come ufficialmente comunicato ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni come previsto. Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l'ultimo atto. La situazione politica ha condotto a questa decisione. La discussione il voto e la modalità hanno reso evidente l'assenza di prospettive per una nuova maggioranza". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando dal Quirinale. La tempistica conferma perciò le elezioni per domenica 25 settembre. La preoccupazione del presidente della Repubblica ora è per l'agenda politica. "Davanti alle Camere ci sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell'interesse del Paese. A queste esigenze si affianca l'attuazione nei tempi concordati del Pnrr" (qui il video con la dichiarazione integrale di Mattarella).

17:50 Firmato il decreto di scioglimento delle Camere. Ftse-Mib -0,7%, Spread Btp-Bund a 229.


Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi. Il decreto di scioglimento sarà consegnato ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti. Lo fa sapere il Quirinale, da dove a breve dovrebbe parlare Mattarella.

17:30 Draghi da Mattarella. Ftse-Mib -1%, Spread Btp-Bund a 231.

Draghi ha lasciato Palazzo Chigi Draghi per recarsi al Quirinale. Dovrà controfirmare il decreto di scioglimento delle Camere, firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alle 18 è previsto il Consiglio dei ministri. Il Governo Draghi predisporrà la Nadef, la Nota di aggiornamento del Def che viene presentata annualmente entro il 27 settembre per aggiornare le previsioni economiche e finanziarie del Documento di economia e finanze. La legge di bilancio verrà invece definita a approvata dal Governo che si formerà dopo le elezioni. Il premier dimissionario, spiegano inoltre fonti governative, manterrà l'agenda internazionale. I presidenti di Senato, Alberta Casellati, e Camera, Roberto Fico, si sono alternati a colloquio con Mattarella, che dovrebbe parlare a breve, rivolgendo un messaggio alle forze politiche ma anche al Paese. Il Consiglio dei Ministri è convocato alle 18 per definire il perimetro per il «disbrigo degli affari correnti», come chiesto a Draghi dallo stesso Mattarella.

15:07 C'è accordo politico sul ddl concorrenza in aula lunedì. Ftse Mib -2,26%, Spread Btp-Bund 231.


Ci sarebbe l'accordo politico per consentire il via libera al ddl Concorrenza la cui discussione generale è prevista in aula lunedì 25 luglio. "Grazie a Fratelli d'Italia e a tutto il centrodestra sarà stralciato l'articolo 10 dal ddl Concorrenza per tutelare i tassisti, come chiesto nell'odierna conferenza dei capigruppo. È questo l'unico modo per difendere il comparto dalla sleale competizione che metterebbero in campo le multinazionali per soddisfare la loro voglia di speculazione su un servizio pubblico. Dobbiamo salvaguardare i posti di lavoro e garantire l'intero sistema che rischiava di essere smantellato da questa assurda proposta". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. Intanto lo spread continua a salire ed è arrivato a 231 punti base con il Ftse Mib che accelera in flessione con una perdita del 2,6%

14:15 Al voto il 25 settembre o il 2 ottobre. Ftse Mib -1,3%, Spread Btp-Bund 221.

Cambiano le possibili date per le elezioni. Ora si parla del 25 settembre, o in alternativa del 2 ottobre. Sulla data del 25 settembre si è espressa anche l'Ucei, l'Unione delle Comunità ebraiche italiane, chiarendo che la giornata non pone ostacoli. La solennità che inizia la sera consente ai fedeli di religione ebraica di esercitare il proprio diritto al voto nelle ore precedenti. "La preoccupazione è naturalmente per le sorti del Paese, con una profonda crisi politica che si aggiunge alle gravissime questioni economico-finanziarie, sociali e umanitarie sulle quali il governo e le massime istituzioni erano impegnate", aggiunge l'Ucei in una nota. Intanto, Forza Italia perde un altro componente. Lascia anche il senatore Andrea Cangini, che ieri ha votato la fiducia al governo Draghi in dissenso dal partito.

13:45 Di Maio: al voto presto per salvare la manovra. Ftse Mib -1,4%, Spread Btp-Bund 228.


"Prima si va a a votare e meglio è, prima si fanno le elezioni e meglio è, almeno cerchiamo di salvare la legge di bilancio ed evitare l'esercizio provvisorio". Così il ministro degli Esteri e leader di Italia per il Futuro, Luigi Di Maio. Scetticismo invece sulle possibilità di salvare il Pnrr. "Le riforme non si potranno fare". Di Maio ha aggiunto che per la prossima campagna elettorale sarà importante portare avanti l' agenda Draghi. Infine, una stoccata ai 5 Stelle. "Da oggi esistono due tipologie di forze politiche, quelle che hanno tifato per l'Italia e quelle che hanno tifato contro l'Italia, che hanno scommesso contro. Sicuramente c'è il partito di Conte, che non è piu' il Movimento 5 stelle: io avevo contribuito a fondarlo, ed era una forza politica che creava governi, non li sfasciava". 

12:25 Il segretario del Pd Letta, se vinciamo riprendiamo il filo Draghi. Ftse Mib -1,40%, Spread Btp-Bund a 232.


Se vinciamo noi potremo riprendere filo Draghi. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, aggiungendo che "ieri c'è stato un vulnus nei confronti del Paese". Per quanto riguarda le imminenti elezioni Letta ha aggiunto che "Discuteremo e decideremo della conformazione della nostra
proposta, sul nostro progetto e programma, sulle modalita' con cui affronteremo il voto, partendo dal fatto che abbiamo questa legge
elettorale. Compagni di strada e modalita' con cui questo avverra' verra' deciso insieme, collegialmente. E' evidente che il voto di ieri impatta
molto fortemente". Intanto lo spread riprende a crescere arrivando a 232 punti

12:15 Verso elezioni il 18 settembre. Ftse Mib -1,6%, Spread Btp-Bund a 226.


Si delinea il possibile calendario elettorale dopo le dimissioni di Draghi. La data probabile per andare a votare è quella di domenica 18 settembre. Previsto oggi nel tardo pomeriggio il consiglio dei ministri per delineare l'agenda degli affari correnti che il governo uscente deve sbrigare.

12:00 Fico informa la Camera delle dimissioni di Draghi. Ftse Mib -1,7%, Spread Btp-Bund a 226.


Ripresa per pochi minuti la seduta alla Camera, il presidente Roberto Fico ha letto la breve dichiarazione di Mario Draghi, che ha confermato le dimissioni e informato della presa d'atto da parte del presidente della Repubblica: il governo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti. Ora la seduta è nuovamente sospesa, riprenderà dopo la conferenza dei capigruppo.

11:45 Draghi non parlerà alla Camera. Ftse-Mib -2%, Spread Btp-Bund a 224.

Il presidente del Consiglio dimissionario, Mario Draghi, non interverrà in Aula alla Camera, dove era atteso alle 12 alla ripresa della seduta. Sarà quindi il presidente della Camera, Roberto Fico, a leggere ai deputati una comunicazione del premier. Nel pomeriggio si terrà poi un consiglio dei ministri per fissare il perimetro degli affari correnti. Tra le ipotesi, c'è quella di chiudere comunque l'iter parlamentare del disegno di legge sulla concorrenza, una delle riforme legate al Pnrr, ma su questo, secondo fonti parlamentari, è in corso un confronto tra i gruppi dell' ormai ex maggioranza. Ci sarebbe l'accordo per stralciare le misure sui taxi.

11:18 Brunetta lascia Forza Italia dopo la Gelmini Ftse-Mib -2,05%, Spread Btp-Bund a 229 punti.

Anche il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta lascia Forza Italia. Lo ha annunciato in una nota affermando che "non votando la fiducia a Draghi, Forza Italia ha tradito la sua storia e i suoi valori. Non sono io che lascio, è Forza Italia che lascia se stessa".  Ieri era stata la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, a lasciare il partito, aggiungendo che "Forza Italia ha definitivamente voltato le spalle agli italiani, alle famiglie, alle imprese, ai ceti produttivi e alla sua storia, e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini".

10:40 Fico e Casellati al Quirinale oggi pomeriggio. Ftse-Mib -2,7%, Spread Btp-Bund a 228 punti.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà nel pomeriggio al Quirinale i Presidenti di Camera, Roberto Fico, e Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dopo aver preso atto delle dimissioni di Mario Draghi, che alle 12 è nuovamente atteso alla Camera. La giornata sui mercati procede nervosa, col rendimento decennale italiano in aumento di 21 punti. Ora sfiora il 3,6%. 

10:10 Mattarella prende atto delle dimissioni "reiterate" di Draghi. Ftse-Mib -2,1%, Spread Btp-Bund a 234 punti.

"Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il Governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti". Così la nota del Quirinale dopo il colloquio tra Mattarella a il presidente del Consiglio, Mario Draghi

9:50 Draghi esce dal Colle. Ftse-Mib -1,9%, Spread Btp-Bund a 225 punti.

Mario Draghi ha lasciato il Quirinale, dove si era recato a colloquio con il presidente Sergio Mattarella dopo le brevi comunicazioni alla Camera. Un incontro durato circa mezz'ora. Tecnicamente, il governo mercoledì al Senato ha ottenuto la fiducia, e ci sono due alternative. La prima è che Mattarella accetti le dimissioni: in quel caso, il governo rimarrà in carica per il disbrigo degli affari correnti, ossia l'ordinaria amministrazione. La seconda opzione è che Mattarella rifiuti per la seconda volta le dimissioni e sciolga le Camere. In questo caso Draghi sarebbe ancora nella pienezza dei poteri e lo resterebbe fino alla formazione del nuovo governo. Ma questa seconda ipotesi è data per meno probabile. Secondo fonti governative, Draghi tornerà alla Camera ma potrebbe non prendere la parola. Intanto, salle 10 è in programma un'assemblea del gruppo del M5S alla Camera. Lo ha reso noto il capogruppo Davide Crippa. Quella del Pd sarà trasmessa in streaming sui profili Facebook Deputati PD e PD nazionale.

9:15 Draghi annuncia le dimissioni. Ftse-Mib -2% Spread Btp-Bund a 229 punti.


Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha brevemente preso la parola nell'aula della Camera. Tanti e lunghi gli applausi appena ha ringraziato i deputati, il premier ha sdrammatizzato con una battuta: "Anche il cuore dei banchieri centrali viene usato qualche volta", poi ha fatto la sua stringata comunicazione. "Alla luce dell'esito delle votazioni di ieri al Senato, chiedo di sospendere la seduta perché mi sto recando dal presidente della Repubblica". La decisione delle dimissioni, scontata dopo la drammatica giornata di ieri al Senato dove gli è stata votata la fiducia con appena 95 sì, è stata comunicata all'inizio della discussione generale. La seduta alla Camera riprenderà alle 12, secondo le indicazioni che lo stesso Draghi ha dato al presidente Roberto Fico. Non sarà necessario un consiglio dei ministri, perchè Draghi aveva già comunicato le sue dimissioni in quella sede la settimana scorsa. Intanto il segretario del Pd, Enrico Letta, riunirà i gruppi parlamentari per fare il punto sulla crisi di govern, subito dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio alla Camera, nella Sala del Mappamondo di Montecitorio. La segreteria si riunirà, invece, nella Sala David Sassoli del Nazareno. 

(riproduzione riservata)

Fonte:https://www.milanofinanza.it/news/draghi-la-crisi-di-governo-in-diretta-sciolte-le-camere-si-vota-il-25-settembre-il-premier-per-i-saluti-202207210922192161

Ultimo aggiornamento: 21/07/2022 alle ore 20:43







venerdì 1 marzo 2013

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Serve un governo, non posso sciogliere le Camere!”

Il Capo dello Stato incalza i partiti: “Ora bisogna trovare una soluzione!”
 
PIERLUIGI BERSANI, LEADER DEL P.D.
ROMA - Pier Luigi Bersani lancia un programma di sette-otto punti su cui votare la fiducia a un governo di centrosinistra. Beppe Grillo rimarca il “niet” alle apertura del Pd. Silvio Berlusconi propone di fare una nuova legge elettorale e poi tornare subito al voto. Il rebus del futuro governo sembra lontano da una soluzione. Il problema è che nessuna forza politica sembra in grado di avere la maggioranza in Senato. In questa situazione di incertezza Giorgio Napolitano interviene per lanciare un messaggio chiaro ai partiti: «Andare a rivotare non mi interessa. Non ho potere di scioglimento delle Camere». 
Il Capo dello Stato ha parlato con i giornalisti uscendo dall’Università Von Humboldt di Berlino, dove ha tenuto una «lecture». «Dubito che un nuovo presidente possa pensare solo a sciogliere le Camere». «Bisogna vedere come dare un governo all’Italia... Poi nel merito non entro». E sulle idee di Bersani taglia corto: «Non ho letto il suo programma». Ma comunque «Potremo superare le difficoltà che ci sono davanti nelle prossime settimane, dando un’immagine giusta del nostro paese». Lo ha detto Napolitano sottolineando anche che ogni volta che si vota «come in altri paesi, in un processo democratico ci sono delle incognite. Siamo sereni abbiamo fiducia nelle nostre potenzialità». 
Quanto al suo futuro, Napolitano assicura che «la decisione è automatica, quando sono finiti i 7 anni bisogna procedere all’elezione di un nuovo presidente. Non esistono proroghe, non esistono elezioni a tempo». Il capo dello Stato s’è poi soffermato sulla crisi economica. Secondo Napolitano, in una Unione Europea «che ha abbracciato i valori di una economia sociale e di mercato, non si può non lanciare l’allarme per il configurarsi in Europa di una grave questione sociale», o nascondere «la tendenza delle nostre economie a generare meno occupazione, scarsa occupazione, cattiva occupazione». «Qui si pone e risulta ineludibile, oggi più che mai, il discorso sulle istituzioni, sulle regole, sui canali di rappresentanza della volontà popolare. In questo campo si sono prodotti vuoti e distorsioni, di cui largamente si nutrono le posizioni di disincanto e sfiducia verso la costruzione europea». 

martedì 22 novembre 2011

Chi è Mario Monti? Il nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano è un alto rappresentante della grande Finanza e dell'Economia Mondiale ed Europea...ecco la verità su colui che fu in passato definito il "Saddam Hussein" della Politica Economica Mondiale! Il Governo dei Banchieri che ha commissariato il voto libero e democratico degli Italiani sta per varare un programma tutto "lacrime e sangue" a danno solo e sempre della povera gente che lavora e che soffre...



Sopra, il video sulle "strane" verità o 
coincidenze sul nuovo Premier Mario Monti...


 Sopra, il simbolo della Massoneria...

Presidente dell'Università Bocconi dal 1994. Commissario europeo per il Mercato Interno tra il 1995 e il 1999 (Commissione Santer), sotto la Commissione Prodi riveste il ruolo di Commissario europeo per la Concorrenza fino al 2004. Il 9 novembre 2011 viene nominato Senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il successivo 13 novembre, a seguito delle dimissioni del Governo Berlusconi IV, riceve, sempre da Napolitano, l'incarico per la formazione di un nuovo governo, accettandolo con riserva[1]. Il 16 novembre 2011 Monti scioglie la riserva e propone al Presidente della Repubblica la lista dei Ministri da nominare[2].

Attività accademica [modifica]

Figlio di un direttore di banca e nipote[3] del banchiere pubblico Raffaele Mattioli si diploma all'Istituto Leone XIII di Milano. Nel 1965 consegue la laurea in economia presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano e trascorre un anno all'Università di Yale (Stati Uniti), con una borsa di studio[4], avendo come professore James Tobin, Premio Nobel per l'economia nel 1981.[5] Nel 1969 è professore ordinario presso l'Università degli Studi di Trento.
Dal 1970 insegna presso l'Università degli Studi di Torino[6], che lascia nel 1985 per diventare professore di economia politica presso l'Università Bocconi di Milano, dove diventa direttore dell'Istituto di Economia Politica.
Monti è chiamato a rivestire incarichi di rilievo in commissioni governative e parlamentari: è relatore della commissione sulla difesa del risparmio finanziario dall'inflazione (1981), presidente della commissione sul sistema creditizio e finanziario (1981-1982), membro della Commissione Sarcinelli (1986-1987) e del Comitato Spaventa sul debito pubblico (1988-1989)[7]. Dal 1988 al 1990 è vicepresidente della Comit.
Sempre alla Bocconi assume la carica di Rettore (1989-1994) e successivamente quella di Presidente (1994), alla morte di Giovanni Spadolini.

Commissario Europeo [modifica]

Monti, allora rettore della Bocconi, è indicato come candidato italiano per la nomina a commissario europeo nel 1994 dal governo Berlusconi I, assieme alla radicale Emma Bonino. Jacques Santer, presidente della commissione, gli assegna le deleghe a Mercato Interno, Servizi Finanziari e Integrazione Finanziaria, Fiscalità ed Unione Doganale.
Nel 1999 la Commissione Santer si dimette in blocco, a causa della forza mediatica di uno scandalo legato a cattive pratiche di gestione ed amministrazione da parte di alcuni commissari. Tuttavia, nel rapporto redatto dal Comitato di Esperti Indipendenti, a sua volta istituito secondo volere del Parlamento Europeo, il nome di Monti non compare tra i responsabili di casi di frode, cattiva gestione e nepotismo presi in esame.
Nel 1999 Monti viene confermato commissario europeo dal governo D'Alema I, che indica Prodi come secondo rappresentante per la Commissione UE, di cui lo stesso Prodi diviene presidente, e riceve la delega alla Concorrenza. Sotto la sua guida la Commissione Europea approfondisce il ruolo di controllo della concorrenza, inaugurando il procedimento contro la Microsoft (tuttora in corso) e bloccando nel 2001 la proposta di fusione tra General Electric e Honeywell, considerata contraria alle normative antitrust.
Nel 2004 il governo Berlusconi II decide di non indicarlo per un terzo mandato nella commissione Barroso, indicando invece come unico candidato Rocco Buttiglione, poi sostituito da Franco Frattini dopo il rigetto della candidatura di Buttiglione da parte del Parlamento Europeo.

Attività scientifica [modifica]

Uno dei risultati più importanti della sua attività di ricerca in campo economico è il modello di Klein-Monti che descrive il comportamento di una banca in regime di monopolio, risultato degli studi paralleli di Monti e del premio Nobel Lawrence Klein.
Monti ricopre la carica di presidente dell'Università Bocconi.

Collaborazioni con organismi internazionali [modifica]

 


Monti parla all'ESMT.

È stato il primo presidente del "Bruegel", un "Comitato di analisi delle politiche economiche" (think-tank), nato a Bruxelles nel 2005, composto e finanziato da 16 Stati membri dell'UE, e 28 imprese multinazionali.
Dal 2010 è inoltre presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller[8] e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg[9].
Dal 2005 è international advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute[10][11], presieduto dalla economista statunitense Abby Joseph Cohen.
È advisor della Coca Cola Company[11].
Nel 2010, su incarico del Presidente della Commissione Europea Barroso, ha redatto un libro bianco (Rapporto sul futuro del mercato unico) contenente misure considerate necessarie per il completamento del mercato unico europeo[12].
È editorialista de Il Corriere della Sera e autore di numerose pubblicazioni.

La nomina a senatore a vita [modifica]

Il 9 novembre 2011 è nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ai sensi del secondo comma dell'articolo 59 Cost., avendo illustrato la Patria per altissimi meriti in campo scientifico e sociale[13][14].


 Mario Monti, al Quirinale, presenta il nuovo Consiglio dei Ministri (2011)

Presidente del Consiglio dei Ministri [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Governo Monti.
Il 13 novembre 2011, a seguito delle dimissioni di Silvio Berlusconi, riceve da Napolitano l'incarico per la formazione di un nuovo governo, accettandolo con riserva. Il 16 novembre scioglie la riserva e legge la lista dei ministri incaricati, priva di personalità politiche. Oltre alla carica di Presidente del Consiglio ricopre anche quella di Ministro dell'Economia e delle Finanze ad interim.


Il Governo Monti, al Quirinale dopo il giuramento.
Nel pomeriggio del 16 novembre 2011, alle ore 17 circa, in ossequio all'articolo 93 Cost., Mario Monti ha prestato giuramento con i Ministri incaricati presso il Quirinale nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed è diventato il nuovo Presidente del Consiglio[15].

Idee e iniziative politiche [modifica]

In economia Monti sostiene il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici[16].
Si è espresso a favore delle riforme portate avanti, nei rispettivi campi, dal Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e dall'amministratore delegato di FIAT Sergio Marchionne. Di Silvio Berlusconi ha criticato il magnetismo comunicativo con cui è riuscito ad alimentare, in moltissimi italiani, un sogno sul presente. [17]
Il 15 settembre 2010 Monti ha dato il suo appoggio all'iniziativa del gruppo Spinelli, fondato per rinvigorire la spinta federalista nell'Unione Europea. Assieme a lui, hanno dichiarato il proprio supporto Jacques Delors, Daniel Cohn-Bendit, Guy Verhofstadt, Andrew Duff, Elmar Brok.

Vita privata [modifica]

È sposato dal 1970 con Elsa Antonioli (classe 1944), volontaria della Croce Rossa Italiana, da cui ha avuto due figli[18].

Opere [modifica]

  • Problemi di economia monetaria, a cura di, Milano, Etas Kompass, 1969.
  • Gli obiettivi delle banche, i tassi di interesse e la politica monetaria, Milano, Tamburini, 1970.
  • Analisi degli effetti monetari e finanziari delle politiche di bilancio regionale e locali. Un rapporto metodologico, Milano, Tamburini, 1974.
  • Per un'analisi mensile della politica monetaria e finanziaria italiana, Milano, O. Capriolo, 1974.
  • Ricerca sul sistema creditizio, I, Quadro generale, con Tommaso Padoa-Schioppa, Roma, Ente per gli studi monetari, bancari e finanziari Luigi Einaudi, 1976.
  • Che cosa si produce come e per chi. Manuale italiano di microeconomia, con Onorato Castellino, Mario Deaglio, Elsa Fornero, Sergio Ricossa, Giorgio Rota, Torino, Giappichelli, 1978.
  • Il sistema creditizio e finanziario italiano. Relazione della Commissione di studio istituita dal Ministro del tesoro, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1982.
  • L'Italia e la Repubblica federale di Germania in cammino verso l'unione economica e monetaria europea, con Franco Bruni, Milano, Centro di economia monetaria e finanziaria, Universita commerciale Luigi Bocconi, 1989.
  • Autonomia della Banca centrale, inflazione e disavanzo pubblico: osservazioni sulla teoria e sul caso italiano, con Franco Bruni, in Mario Arcelli (a cura di), Il ruolo della banca centrale nella politica economica, Bologna, Il Mulino, 1992. ISBN 88-15-03754-3.
  • Il governo dell'economia e della moneta. Contributi per un'Italia europea, 1970-1992, Milano, Longanesi, 1992. ISBN 88-304-1099-3.
  • Il mercato unico e l'Europa di domani. Rapporto della Commissione europea, presentato da, Milano, Il Sole-24 Ore libri, 1997. ISBN 88-7187-815-9.
  • Intervista sull'Italia in Europa, Roma-Bari, Laterza, 1998. ISBN 88-420-5090-3.

Introduzione, prefazioni, presentazioni [modifica]

Onorificenze [modifica]

Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana

«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— Roma, 27 dicembre 1992[19]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana

«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— Roma, 29 novembre 2004[20]

Note [modifica]

  1. ^ Napolitano da' l'incarico a Mario Monti. ANSA.it. URL consultato il 13 novembre 2011.
  2. ^ Monti scioglie la riserva, ecco la lista dei ministri. Il Sole 24 Ore. URL consultato il 16 novembre 2011.
  3. ^ Giorgio Dell'Arti. Ma chi è davvero Monti e riuscirà a salvare l'Italia?
  4. ^ Alberto Bisin. il boss
  5. ^ Jeremy Clift. Super Mario and the Temple of Learning in Finance and Development. International Monetary Fund, giugno 2005
  6. ^ http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/429298/
  7. ^ Mario Monti, il tecnico diventato politico. Giornalettismo, 9 novembre 2011. URL consultato il 10 novembre 2011.
  8. ^ (EN) Leadership European Group. Commissione trilaterale. URL consultato il 10 novembre 2011.
  9. ^ (EN) Steering committee. Gruppo Bilderberg. URL consultato il 10 novembre 2011.
  10. ^ Goldman Sachs, Monti nell' «advisory board», agenzia dal Corriere della Sera del 14 dicembre 2005.
  11. ^ a b Scheda biografica di Mario Monti dal sito ufficiale della Commissione Europea.
  12. ^ Mario Monti. Una nuova strategia per il mercato unico: al servizio dell'economia e della società europea. Commissione europea, 9 maggio 2010. URL consultato il 10 novembre 2011.
  13. ^ Mario Monti senatore a vita, per molti è investitura. AGI-Agenzia Giornalistica Italia, 9 novembre 2011. URL consultato il 10 novembre 2011.
  14. ^ Il Presidente Napolitano ha nominato Senatore a vita il prof. Mario Monti in www.quirinale.it. Presidenza della Repubblica Italiana, 9-11-2011. URL consultato il 13-11-2011.
  15. ^ Monti ha giurato al Quirinale. ANSA.it. URL consultato il 16 novembre 2011.
  16. ^ Mario Monti. ANSA, 9 novembre 2011. URL consultato il 10 novembre 2011.
  17. ^ Meno illusioni per dare speranza. Corriere.it, 2 gennaio 2011. URL consultato il 13 novembre 2011.
  18. ^ Elsa, una first lady crocerossina.. style.it. URL consultato il 17-11-2011.
  19. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  20. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Voci correlate [modifica]

Altri progetti [modifica]

Collegamenti esterni [modifica]

 Fonte: http://it.wikipedia.org

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