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mercoledì 21 novembre 2007

Omicidio Meredith, Rudy arrestato in Germania!


Scarcerato a Perugia Patrick Lumumba

Il quarto uomo preso su un treno, tradito da una telefonata via internet:

«Ero nell'appartamento quella sera ma non l'ho uccisa»


ROMA (20 novembre) - Arrestato il "quarto uomo" del caso Meredith, il ventunenne ivoriano Rudy Hermann Guede. Accusato di violenza sessuale e omicidio aggravato in concorso di Meredith Kercher, era ricercato da alcuni giorni dopo che gli esami del dna avevano dimostrato la sua presenza nella casa del delitto. Nel pomeriggio è tornato in libertà Patrick Lumumba, dopo la richiesta presentata della revoca della custodia cautelare in carcere per assenza di indizi nei suoi confronti. L'Interpol ha fermato Guede sul treno Coblenza-Magonza, in Germania. L'ivoriano era ricercato dalla procura di Perugia, con mandato di cattura internazionale. «Avevo problemi con una ragazza». Sarebbe questa la giustificazione che Rudy, secondo quanto si è appreso da fonti qualificate, avrebbe dato agli agenti dell'Interpol che lo hanno arrestato, per spiegare il perché avesse lasciato l'Italia. Quanto lo hanno fermato, l'uomo ha prima fornito delle false generalità. Poi ha dato il suo nome vero e, successivamente avrebbe raccontato la storia della ragazza. A chi ha avuto modo di parlarci, il giovane ivoriano ha anche chiesto esplicitamente che fosse avvertita la sua famiglia adottiva a Perugia. Secondo altre fonti che non hanno trovato però conferma dagli inquirenti, Rudy avrebbe fatto anche qualche prima ammissione, dicendo che sarebbe stato nell'appartamento di Meredith la sera del 1° novembre ma di non averla uccisa.In attesa di estradizione. L'ivoriano è stato individuato dalla polizia tedesca in seguito agli accertamenti svolti dalla squadra mobile di Perugia e dallo Sco. Accertamenti che hanno avuto un'accelerazione improvvisa durante la notte. Personale della questura di Perugia e del servizio centrale operativo della polizia era infatti pronto a raggiungere in mattinata la Germania. Guede è stato sottoposto a fermo provvisorio in attesa di estradizione.Ha tentato di bluffare sull'identitàLa fuga di Guede, che al momento del fermo aveva con sé uno zainetto con pochi effetti personali e il cellulare, è stata fermata sul treno Coblenza-Magonza dagli agenti tedeschi e dell'Interpol di Roma. Il ragazzo, sorpreso dalla polizia a viaggiare su un treno senza biglietto e senza documenti, ha inizialmente tentato di bluffare sulla propria identità, negando di essere la persona ricercata. Intercettato tramite internet. E' stato un amico di Perugia a consentire l'arresto di Rudy. D'accordo con i poliziotti, negli uffici della polizia, ha avuto un lungo colloquio durante la notte attraverso Skype che ha consentito agli agenti della squadra mobile, Sco e postale di rintracciare il ragazzo ivoriano. Estradizione entro pochi giorni. «Il trasferimento di Rudy Hermann Guede in Italia, a disposizione dell'autorità giudiziaria di Perugia che ha emesso il provvediemnto a suo carico, è previsto tra pochi giorni, attesi i tempi ristretti che gli accordi di Schengen prevedono proprio in queste circostanze»: è quanto sottolinea la questura di Perugia. «Le ricerche di Rudy Hermann - prosegue la nota della questura - da parte della Squadra mobile della questura di Perugia e del Servizio centrale operativo della polizia, erano iniziate non appena individuate le sue impronte, nel corso del minuzioso sopralluogo effettuato dalla polizia scientifica sul luogo del delitto. Il fermo è stato possibile grazie anche alle precise indicazioni fornite dagli investigatori italiani ai colleghi tedeschi, nel quadro di una cooperazione di polizia rinforzata, trattandosi di area Schengen».Guede, considerato un ragazzo difficile, era stato preso in affidamento temporaneo per due anni da una famiglia locale di industriali. Ha avuto problemi legati alla droga. Cinque anni fa era stato accoltellato durante una lite. Dall'Umbria si era trasferito a Milano, dove era stato coinvolto in vicende legate allo spaccio di stupefacenti. Rientrato a Perugia pochi giorni prima del delitto, è ricomparso a Milano all'indomani della morte di Meredith ed è stato sorpreso da una pattuglia di poliziotti con in tasca una piccola quantità di droga. Poi si è dileguato.Ispezioni nella casa di Rudy Gli uomini della scientifica di Perugia e della squadra Ert di Roma (Esperti rilevamento tracce) hanno fatto un sopralluogo nella casa di Guede. L'appartamento si trova nella zona degli studenti universitari, a poche centinaia di metri da dove abitava Raffaele Sollecito, ed è composto da un unico locale con bagno. Gli esperti hanno prelevato impronte e hanno cercato di recuperare eventuali tracce organiche. I reperti saranno poi inviati a Roma per essere comparati con l'impronta insanguinata trovata sulla federa del cuscino di Meredith e le tracce organiche sul frammento di carta igienica. Bisognerà aspettare almeno sino agiovedì prima di avere i risultati. Al sopralluogo ha partecipato anche il pm titolare delle indagini sull'omicidio di Meredith Kercher, Giuliano Mignini. Sorpreso con un coltello in un asilo. Cinque giorni prima del delitto Rudy aveva passato una notte in un asilo nido del centro di Milano e per questo era stato identificato e indagato dalla polizia. Con sé aveva un coltello da cucina, di oltre 30 centimetri, sottratto alla cucina dell'asilo. L'arma ha detto agli inquirenti, in quell'occasione, che gli sarebbe servita per proteggersi dai ladri. Il ragazzo, quella volta raccontò di essere stato portato lì da un sudamericano o nordafricano incontrato alla stazione perchè tutti gli alberghi erano pieni e lui non sapeva dove andare a dormire, in cambio del favore gli aveva regalato anche 50 euro. Raffaele torna a studiare. Raffaele Sollecito vuole andare avanti con la sua tesi in ingegneria e ha preso contatti con il suo relatore. Lo racconta il padre dopo l'incontro in carcere di questa mattina. «L'ho trovato più sereno di una settimana fa - ha detto Franco Sollecito - ha scritto una lettera al relatore della tesi per poter concludere il lavoro che aveva solo consegnato in bozza». Cauti ma fiduciosi i legali del ragazzo: «Stiamo aspettando i dati ufficiali dei nostri tecnici che hanno esaminato il computer di Sollecito ma ormai è scontato che Raffaele ha navigato su internet dalle 21 alle 23 come aveva dichiarato». Gli avvocati hanno anche detto di essere in grado di chiarire tutte le altre questioni legate a scontrini, candeggina e scarpa.


Mercoledì 21 Novembre 2007


lunedì 19 novembre 2007

Berlusconi fonda un nuovo partito e apre alle riforme!


Lo hanno aspettato fiduciosi e festanti, sfidando il gelo di Milano, e lui - in una piazza San Babila gremita da centinaia di persone e decine di giornalisti - non li ha di certo lasciati andare a casa delusi. Con un colpo di teatro - al termine di una settimana calda sul fronte politico generale e interno alla Cdl - Silvio Berlusconi annuncia la nascita di una nuova formazione politica, lo scioglimento di Forza Italia nella nuova realtà e apre la porta al dialogo con «l'altra parte se - spiega - avanzerà proposte o dirà di sì alle nostre».Atteso per oltre un'ora dai manifestanti azzurri e da tanti milanesi a spasso per lo shopping domenicale nelle vie del centro, Berlusconi ha esordito al microfono del gazebo di Forza Italia snocciolando la cifra di «7 milioni di persone» accorse a firmare a favore di un rapido ritorno alle urne «per eleggere un nuovo governo che sia in armonia con i suoi cittadini e sappia governare». Poi l'annuncio ad effetto.«Oggi - ha scandito, quasi coperto dai cori e dagli applausi - nasce ufficialmente un nuovo grande partito del popolo delle libertà: il partito del popolo italiano. Invitiamo tutti a venire con noi contro i parrucconi della politica in un nuovo grande partito del popolo. Chiediamo a tutti - ha aggiunto - di mettere da parte ogni timore ed ogni remora: questo è quello che la gente vuole».Parole, in parte pronunciate usando l'auto come palco, capaci di galvanizzare l'uditorio - tra cui il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, e la presidente dei Circoli della Libertà, Michela Vittoria Brambilla - e che, ora, aprono nuovi scenari sia all'interno dell'opposizione sia nei rapporti con la maggioranza.La nuova formazione politica, che verrà presentata ufficialmente domani, infatti, dovrebbe poter contare, spiega il Cavaliere, oltre che su Forza Italia, «che si scioglierà» al suo interno, anche su parte di quei «sette milioni» transitati ai gazebo degli azzurri. «La metà» di questi, ha sottolineato Berlusconi «non sono elettori di Forza Italia» e molti non provengono dal centrodestra: il serbatoio da cui pescare, quindi, potrebbe comprendere fette di elettorato di altri partiti della Casa delle Libertà oltre che «i moderati e i liberali d'Italia» legati ad altre forze politiche.In attesa di vedere come si potrà muovere la nuova formazione politica, il cui nome dovrebbe essere 'Partito del popolo italiano delle liberta', «Berlusconi non ha mancato di osservare come »lo vogliano tutti gli italiani».A milioni hanno firmato per dire basta alla situazione attuale, alla frammentazione e per fronteggiare l'Unione che è sotto i diktat della sinistra estrema». Guardando al partito prossimo venturo, il leader del centrodestra si è augurato che «aderiscano tutti, nessuno escluso», perché è adesso che «è importante dare vita a una nuova creatura protagonista della libertà e della democrazia dei prossimi decenni».Libertà e democrazia che si potrebbero raggiungere, in un quadro di riforme, anche aprendo al dialogo con l'altra parte» politica. Se questa «avanzerà proposte o dirà di sì alle nostre proposte - ha chiosato Berlusconi - saremo lieti di trovare per il nostro Paese una direzione di svolta che arricchisca la democrazia, lo sviluppo e la libertà».La nuova iniziativa annunciata a Piazza San Babila verrà presentata ufficialmente domani. Intanto, i gazebo preparati da Forza Italia resteranno aperti tutta la settimana mentre Berlusconi, così si è augurato, cercherà di essere presente in tutte le regioni italiane.


Video Congresso "La Destra" di Roma del 10-11 Novembre 2007!

L'intervento del Consigliere Comunale della Destra a Carrara Gianni Musetti ripreso da Radio Radicale, clicca sotto il collegamento per visualizzare la pagina on line degli interventi...

ASSEMBLEA COSTITUENTE "LA-DESTRA" 10-11 NOVEMBRE 2007 A ROMA

domenica 18 novembre 2007

http://www.progettoh2o.org Il sito del progetto sulle acque sociali!

MAFIA E RIFIUTI IN CAMPANIA: INDAGATO LANDOLFI...NUMERO DUE DELLA CORRENTE DI GASPARRI IN AN!



Le parole usate dal sostituto procuratore della DDA di Napoli, Alessandro Milita, sono di quelle che suonano come un vero allarme: "Un patto scellerato fra camorra e politica, garanti a vicenda per la loro stessa sopravvivenza, che si autoalimentava con il sostegno di operazioni legate al settore dei rifiuti". Si riferiscono all'operazione svoltasi sul litorale casertano, conclusasi con 6 arresti ed un totale di 19 indagati, tra i quali figura un nome eccellente: l'ex ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi, parlamentare di An e coordinatore dello stesso partito in Campania, attuale presidente della commissione vigilanza della Rai. Assieme a lui è stato chiesto l'arresto, rigettato dal gip, del sindaco di Mondragone Ugo Alfredo Conte, che rimane però indagato. Non meno gravi sono le contestazioni giudiziarie rivolte al sindaco ed all'ex ministro: concorso esterno in associazione camorristica, estorsione e corruzione di pubblico ufficiale, aggravate dalla finalità camorristica, truffa ai danni dello Stato. Secondo la DDA di Napoli, Landolfi, in accordo con il sindaco Conte, con il presidente del consorzio intercomunale CE4 Giuseppe Valente, e con i fratelli Sergio e Michele Orsi, amministratori della ECO4, azienda per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, avrebbero "convinto" un consigliere comunale, Massimo Romano, a dimettersi dalla carica, in cambio di un meglio remunerato posto di lavoro nella ECO4 per la moglie e per il fratello poliziotto. L'inchiesta è partita alcuni anni fa e riguarda i rapporti tra politica, imprenditoria e camorra nell'ambito dello smaltimento dei rifiuti urbani a Mondragone e in provincia di Caserta, poiché il consorzio Ce4 raggruppa 18 comuni dell’area. La prima ordinanza, già emessa nell’aprile scorso, aveva portato all'arresto di Valente, stretto collaboratore del capo della protezione civile Bertolaso, dei fratelli Orsi, capaci di oscillare tra le aree politiche del centrosinistra e del centrodestra, e di esponenti del clan La Torre già detenuti. L'accusa contestata a Conte e Landolfi riguarderebbe solo uno specifico episodio contenuto in questo passo dell'ordinanza della Dda: “Se la prima vicenda corruttiva risultava direttamente volta al sostegno della giunta Conte, la seconda azione corruttiva in imputazione – cui si è accompagnata anche in questo caso un'assunzione truffaldina presso la spa ECO4 quale prezzo dell'atto contrario ai doveri di ufficio (posto in essere nell'occasione dal consigliere comunale Massimo Romano tramite le sue dimissioni prezzolate) - si ricollegava alla necessità da parte dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Conte di mantenere la maggioranza anche dopo la decadenza dal consiglio comunale della D'Agostino, ineleggibile ai sensi dell’art. 58 comma primo del d. lvo n. 267/2000. Romano si accordava infatti nel dimettersi, contemporaneamente alle dimissioni, legalmente imposte, della D'Agostino, con previsione di una sua illecita retribuzione attraverso l'assunzione fittizia e truffaldina della moglie Daniela Gnasso presso la spa ECO4 e la promessa di un futuro ruolo nell'amministrazione del Comune di Mondragone per sé o per il fratello Agostino Romano (all'epoca dei fatti ispettore di polizia in servizio presso il Commissariato di Formia)”. Uno svolgersi di fatti che, se si dimostrerà veritiero, sarebbe alquanto grave: secondo la Dda l'accordo avrebbe consentito una truffa nella quale sarebbero stati istigatori sindaco e parlamentare, codeterminatore nell'atto. Ma non è tutto. C'è dell'altro. L'inchiesta parla anche di mediazioni, di "coperture" di referenti politici e intrecci finanziari con assunzioni che venivano disposte per mantenere in piedi l'interfaccia tra crimine, colletti bianchi, amministratori e camorra. Tra le varie accuse, c'è anche una cessione di credito fraudolenta, che ammonterebbe a 4 milioni e 700 mila euro, cifra già posta sotto sequestro dalla guardia di finanza, vantato dalla Eco 4 dei fratelli Sergio e Michele Orsi, nei confronti del Consorzio CE4 con un'operazione finanziaria che vedrebbe coinvolti anche alcuni dirigenti e funzionari di una filiale casertana della Banca Nazionale del Lavoro. Ciò che ha permesso, da aprile ad oggi, di giungere a questi nuovi sviluppi, è stato senza dubbio il collaborare con i magistrati dei fratelli Orsi, che proprio con le loro dichiarazioni hanno arricchito il filone d'inchiesta. Il vero ruolo di cerniera tra camorra e politica, come descritto già nell'ordinanza dello scorso aprile, sarebbe di Valente. Per meglio controllare il potere politico i faccendieri dei rifiuti avrebbero fondato a Mondragone la lista civica Forza Giovani. Secondo gli inquirenti, questa formazione politica, fondata da Maria D'Agostino, aveva lo scopo di ad "inquinare" l'azione politico/amministrativa attraverso lo schermo "partitico". Un intreccio tra camorra e politica, quindi, garanti fra loro e mantenuti in vita sulla base di operazioni finanziarie legate agli appalti sui rifiuti. Il tutto in una regione che da 14 anni vive in una perenne "emergenza" riguardante i rifiuti.Il quadro che inizia a formarsi è quello di un litorale domitio soggetto alla continua e costante pressione mafiosa, da parte del clan dominante dei La Torre, nei confronti della Eco 4, nonché la profonda infiltrazione del medesimo clan all'interno dell'amministrazione comunale di Mondragone.I soggetti legati al clan La Torre, proprio in forza del decisivo appoggio fornito dal clan alla nascita ed alla permanenza in vita della giunta del sindaco Conte, erano dunque in grado, secondo l'impianto accusatorio, di espropriare sostanzialmente i poteri spettanti al capo dell'amministrazione comunale, imponendo a costui la ripartizione delle deleghe tra gli assessori ed addirittura i nomi degli assessori stessi.Intanto Mario Landolfi ostenta serenità e, in un intervista al quotidiano napoletano "Roma", ha dichiarato: "Non ho ricevuto alcun atto dai magistrati ma ho saputo dai giornalisti che il mio nome è saltato fuori dall'inchiesta. Sono tranquillo, sono un politico che vive di immagine e non certo di affari, da questo punto di vista mi potrei definire un nullatenente. Comunque ho sempre agito onestamente, quando i magistrati vorranno ascoltarmi sarò disponibile a farlo". L'ex ministro ha infine aggiunto: "Piena fiducia nel lavoro dei magistrati, sono a loro disposizione per qualsiasi chiarimento. Ho sempre operato con onestà. Le mie azioni sono state sempre state improntate a finalità politiche".



Mercoledì, 14 Novembre 2007 - 00:06 -
di Alessandro Iacuelli


venerdì 16 novembre 2007

SABATO 1 DICEMBRE 2007 ORE 17:30 PRIMA COSTITUENTE "LA DESTRA" DI MASSA-CARRARA!!!


OMICIDIO PERUGIA: LEGALI SOLLECITO CRITICI SU FUGA NOTIZIE...



Perugia: 16 nov. - "Indignazione per questa ennesima fuga di notizie peraltro artatamente propagandata al fine di dare un'interpretazione dei fatti fuorviante rispetto alla realta'". E' il passo conclusivo di una nota a firma della famiglia Sollecito e degli avvocati Luca Maori e Tiziano Tedeschi (nonche' Marco Brusco e Delfo Berretti che completano il collegio difensivo) diffusa per arginare le voci di un aggravamento nella posizione del loro assistito Raffaele scaturite dalla sensazione di "svolta" nell'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher avuta fin da ieri. In prima mattinata, i legali hanno presentato l'annunciato ricorso al Tribunale del Riesame, insistendo nel definire lo studente barese del tutto "estraneo" al fatto di sangue e "inalterata" la sua posizione. Cio' nonostante il rinvenimento su un coltello custodito in un cassetto della cucina del monolocale di Raffaele (oggetto risultato accuratamente lavato con la varichina, prodotto usato un po' in tutto l'appartamento e mai utilizzato, a suo dire, dalla domestica) sia del Dna di Meredith sulla punta che della ex fidanzata Amanda sull'impugnatura, nonche' dello stesso Dna del giovane e di quello di Amanda su alcuni stracci ed una spugna rinvenuti in un secchio trovato sempre nel monolocale. I legali hanno comunque affermato di aspettarsi elementi importanti che avvalorino la loro tesi difensiva, dall'accertamento scientifico sugli altri reperti, i due coltelli a serramanico, uno dei quali trovato indosso al giovane fin dalla prima volta in cui venne sentito dalla polizia, il 2 novembre, e le scarpe da ginnastica Nike (sulla suola non sarebbero state evidenziate tracce significative di sangue ma i risultati sono parziali). Intanto sia negli ambienti della Procura che in Questura (ieri era stato il dirigente della mobile Domenico Giacinto Profazio, il funzionario dello Sco di Roma Fabio Giobbi e il capo della scientifica di Roma Alberto Intini a portare i primi risultati al PM Giuliano Mignini) non si canta vittoria. C'e' la convinzione, mai venuta meno, di avere imboccato la strada giusta ma, ribadisce una fonte "il lavoro da fare non e' certo finito". (AGI) http://www.agi.it/

LA CADUTA DI STILE DELL'ONOREVOLE GIANFRANCO FINI...

Gianfranco Fini
Elisabetta Tulliani con l'ex compagno ed ex milionario Gaucci

Dopo aver abbandonato la sua prima moglie Daniela, dopo aver imitato il suo collega di centro-destra Pierferdinando Casini dell'UDC che anch'egli dopo il divorzio dalla prima moglie si è risposato, il Presidente di ALLEANZA NAZIONALE Gianfranco Fini è oggi il protagonista di una vera e propria caduta di stile, cosa che da un personaggio politico come lui non ci si poteva proprio aspettare...oltre che andare a letto con una donna come Elisabetta Tulliani, bellissima ma davvero arrivista e interessata solo a legami con uomini ricchi e potenti, infischiandosene dell'età, del cuore, dei sentimenti veri e ancora più importante infischiandosene del fisico dei propri "vecchi" partner...basti pensare che Elisabetta è stata l'amante nonché fidanzata ufficiale dell'ex patrono del Perugia Calcio e dovremmo oggi dire anche ex-milionario Gaucci (nella foto sopra l'articolo potete vedere Elisabetta Tulliani a sinistra con a fianco il suo ex-amore Gaucci)...dunque non solo ci si è fatto una scappatella ma addirittura Fini ha messo incinta Elisabetta Tulliani! Certamente le tentazioni per un uomo di potere come Fini sono tante, nell'ambiente non mancano bellissime ragazze che per la carriera, per i soldi, per la fama, sono disposte a qualsiasi compromesso, ma dare alla luce una creatura con una donna che non garantirà comunque un rapporto stabile, pena i 30 anni di differenza d'età, pena l'occhio che comunque vuole la sua parte almeno dalla parte della bella Elisabetta di cui Fini di certo non si può lamentare, è un azzardo che alla lunga andrà a compromettere e danneggiare l'immagine politica stessa del Presidente di AN! E che non vengano per l'amor di Dio a dirmi entrambi che il loro è vero, puro AMORE! L'interesse di Elisabetta è evidente e palese come lo era stato all'epoca della sua love story con Gaucci! ALLEANZA NAZIONALE oggi è un partito profondamente mutato, dai suoi maggiori vertici fino alla base, con i valori stessi che non sono più di Destra ma di Centro, di quel Centro bieco, affaristico, marcio e corrotto che ha rovinato l'intero Stato Italiano per decenni! I suoi dirigenti sono lo specchio di quello che stà accadendo all'interno di AN, partito rigonfiato da persone che inseguono la carriera, il posto di lavoro facile e sicuro, la fama, la ricchezza, il potere...ad ogni costo, in ogni circostanza, con ogni mezzo o compromesso! L'etica, la morale che un tempo imperava a Destra oggi non esiste più, almeno in parte, perchè grazie al tempismo ed alla grandiosa intuizione del Senatore Francesco Storace, quegli stessi valori cari alla Destra sono stati salvati e trasportati nel nuovo, vero partito quale è "LA DESTRA" di cui il nome dice tutto! Chi ha a cuore il valore e l'ideale di Destra dovrà necessariamente abbandonare AN e la sua cricca di borghesi affaristi per entrare a dare forza a ciò che tanti da anni, con continuità ed onestà intellettuale, hanno portato avanti oltre ogni logica di potere e di personalismi: l'IDEA vincente di una DESTRA forte, coraggiosa, umile, una DESTRA che sempre era e sempre sarà dalla parte del suo amato popolo ITALIANO!!!
 
Alexander Mitrokhin

Migliaia per l'ultimo saluto a Sandri. L'Atalanta: basta ultras delinquenti!!!


Erano migliaia, c'è chi dice cinquemila, altri diecimila. Comunque erano proprio tanti i tifosi ultrà e i giovani che hanno partecipato ai funerali del dj Gabriele Sandri, il giovane tifoso della Lazio ucciso domenica scorsa da un colpo di pistola sparato ad altezza d'uomo dall'agente della Polstrada Luigi Spaccarotella. I giovani in coro e con striscioni hanno chiesto più volte "Giustizia". Fuori della chiesa e in varie strade della capitale, però, sono apparse anche scritte minacciose che promettono "Vendetta per Gabriele".A queste replica indirettamente il parroco della chiesa San Pio X don Paolo Tammi, che, nel corso dell'omelia ha detto: "A tutti voi amici di Gabriele voglio dire che Gabriele era un ragazzo sano e buono e nei suoi occhi non c'era vendetta. Per questo vi dico non fate violenze perché non portano alcuna giustizia". I caso di disordini il ministro dell'Interno Giuliano Amato ha ammonito: in caso di disordini "come quelli di domenica sera, la scelta non sarebbe quella dell'altra sera quando le forze di polizia decisero di evitare lo scontro fisico". "Oggi - ha affermato Amato - la scelta non sarebbe questa. Dipende da cosa accade".In chiesa sono state deposte accanto alla bara di Gabriele anche le corone di fiori del Comune, della Provincia ma anche del Capo della polizia Antonio Manganelli. Nella parrocchia San Pio X c'è stato anche un lungo abbraccio tra il sindaco di Roma Walter Veltroni e i genitori di Gabriele Sandri.Ai funerali è giunta al completo anche la squadra della Lazio, accompagnata dall'allenatore Delio Rossi. I giocatori sono stati accolti da un lungo applauso sia sulla scalinata che all'interno della chiesa. Ma a rendere omaggio al giovane Dj è andato anche il capitano della Roma Francesco Totti e l'allenatore Luciano Spalletti. Totti, che è entrato da un ingresso secondario della chiesa, visibilmente commosso, ha abbracciato la madre di Gabriele, Daniela.Diversi manifesti a lutto sono apparsi questa mattina sui muri della capitale. Si tratta di manifesti neri dove è scritto in bianco: "Gabriele, Roma ti piange". Numerosi gli striscioni che sono stati appesi sul cancello esterno della parrocchia. A conclusione della messa la bara di Gabriele Sandri è uscita dalla chiesa portata a spalla dai suoi amici. La folla sulla scalinata e in piazza della Balduina ha gridato come un coro da stadio "giustizia, giustizia" e poi ancora "Gabriele, Gabriele ai veri laziali battiamo le mani". Poi tutti hanno cantato l'inno di Mameli.La davastazione di Roma: in prigione tre ultras E' stata confermata dal gip Enrico Imprudente l'aggravante della "condotta con finalità di terrorismo" per due dei quattro ultras fermati domenica sera, a Roma, nel corso degli incidenti verificatisi dopo la morte di Gabriele Sandi. Il giudice, che secondo i difensori "ha accolto in pieno le ipotesi della Procura" ha convalidato, finora, tre fermi. Per Claudio Gugliotti, 21 anni, e per Saverio Candamano, 27, sono stati contestati i reati di devastazione, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, possesso di oggetti contundenti e dovranno rispondere dell'aggravante prevista dell'articolo 270 sexies del Codice penale, che riguarda i fatti di terrorismo. Il Gip ha convalidato la misura anche per Valerio Minotti, 21 anni, per cui invece la Procura non chiedeva l'emissione della misura cautelare rafforzata dall'aggravante. Parroco: chiediamo giustizia e presto"Chiediamo giustizia, verità e presto. E lo chiediamo alle istituzioni qui presenti. Chiediamo di fare presto perché poi verrà piano piano anche il perdono". Un applauso scrosciante di tutta la chiesa èstato rivolto a don Paolo Tammi che ha pronunciato queste parole nell'aprire l'omelia durante i funerali di Gabriele Sandri. Applausi e lacrime che nessuno è riuscito a trattenere. Il parroco si è rivolto direttamente alle autorità presenti ma anche agli amici di Gabriele chiedendo "di fermare la violenza". "Stiamo vivendo una situazione allucinante - ha aggiunto il sacerdote - cosa avesse fatto Gabriele per non vivere più ancora non lo abbiamo capito. E' un dolore forte, lancinante e non c'è ragione al mondo che lo spieghi. Qui ci sono persone arrabbiate, angosciate e deluse. Non si poteva evitare tutto questo?".A Bergamo Il tecnico dell'Atalanta, Luigi Delneri, e tutti i giocatori della squadra bergamasca si sono schierati al fianco del presidente Ivan Ruggeri, nella condanna unanime dei violenti che domenica scorsa hanno portato alla sospensione della partita con il Milan. "Noi quei delinquenti allo stadio non ce li vogliamo", hanno dichiarato i nerazzurri in un comunicato che porta la loro firma. "Noi, allenatore e calciatori dell' Atalanta -recita il comunicato-, sentiamo il dovere morale di appoggiare pubblicamente e incondizionatamente la dura presa di posizione del Presidente Ivan Ruggeri contro i delinquenti che domenica scorsa hanno causato gli incidenti allo stadio di Bergamo, generando vergogna per tutta la città". "Noi quei delinquenti non li vogliamo più, né allo stadio né agli allenamenti -conclude la nota- noi vogliamo solo il tifo e l'affetto degli sportivi veri che domenica hanno pesantemente contestato il comportamento violento di questa minoranza".


RAINEWS24

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!