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mercoledì 21 novembre 2007

Omicidio Meredith, Rudy arrestato in Germania!


Scarcerato a Perugia Patrick Lumumba

Il quarto uomo preso su un treno, tradito da una telefonata via internet:

«Ero nell'appartamento quella sera ma non l'ho uccisa»


ROMA (20 novembre) - Arrestato il "quarto uomo" del caso Meredith, il ventunenne ivoriano Rudy Hermann Guede. Accusato di violenza sessuale e omicidio aggravato in concorso di Meredith Kercher, era ricercato da alcuni giorni dopo che gli esami del dna avevano dimostrato la sua presenza nella casa del delitto. Nel pomeriggio è tornato in libertà Patrick Lumumba, dopo la richiesta presentata della revoca della custodia cautelare in carcere per assenza di indizi nei suoi confronti. L'Interpol ha fermato Guede sul treno Coblenza-Magonza, in Germania. L'ivoriano era ricercato dalla procura di Perugia, con mandato di cattura internazionale. «Avevo problemi con una ragazza». Sarebbe questa la giustificazione che Rudy, secondo quanto si è appreso da fonti qualificate, avrebbe dato agli agenti dell'Interpol che lo hanno arrestato, per spiegare il perché avesse lasciato l'Italia. Quanto lo hanno fermato, l'uomo ha prima fornito delle false generalità. Poi ha dato il suo nome vero e, successivamente avrebbe raccontato la storia della ragazza. A chi ha avuto modo di parlarci, il giovane ivoriano ha anche chiesto esplicitamente che fosse avvertita la sua famiglia adottiva a Perugia. Secondo altre fonti che non hanno trovato però conferma dagli inquirenti, Rudy avrebbe fatto anche qualche prima ammissione, dicendo che sarebbe stato nell'appartamento di Meredith la sera del 1° novembre ma di non averla uccisa.In attesa di estradizione. L'ivoriano è stato individuato dalla polizia tedesca in seguito agli accertamenti svolti dalla squadra mobile di Perugia e dallo Sco. Accertamenti che hanno avuto un'accelerazione improvvisa durante la notte. Personale della questura di Perugia e del servizio centrale operativo della polizia era infatti pronto a raggiungere in mattinata la Germania. Guede è stato sottoposto a fermo provvisorio in attesa di estradizione.Ha tentato di bluffare sull'identitàLa fuga di Guede, che al momento del fermo aveva con sé uno zainetto con pochi effetti personali e il cellulare, è stata fermata sul treno Coblenza-Magonza dagli agenti tedeschi e dell'Interpol di Roma. Il ragazzo, sorpreso dalla polizia a viaggiare su un treno senza biglietto e senza documenti, ha inizialmente tentato di bluffare sulla propria identità, negando di essere la persona ricercata. Intercettato tramite internet. E' stato un amico di Perugia a consentire l'arresto di Rudy. D'accordo con i poliziotti, negli uffici della polizia, ha avuto un lungo colloquio durante la notte attraverso Skype che ha consentito agli agenti della squadra mobile, Sco e postale di rintracciare il ragazzo ivoriano. Estradizione entro pochi giorni. «Il trasferimento di Rudy Hermann Guede in Italia, a disposizione dell'autorità giudiziaria di Perugia che ha emesso il provvediemnto a suo carico, è previsto tra pochi giorni, attesi i tempi ristretti che gli accordi di Schengen prevedono proprio in queste circostanze»: è quanto sottolinea la questura di Perugia. «Le ricerche di Rudy Hermann - prosegue la nota della questura - da parte della Squadra mobile della questura di Perugia e del Servizio centrale operativo della polizia, erano iniziate non appena individuate le sue impronte, nel corso del minuzioso sopralluogo effettuato dalla polizia scientifica sul luogo del delitto. Il fermo è stato possibile grazie anche alle precise indicazioni fornite dagli investigatori italiani ai colleghi tedeschi, nel quadro di una cooperazione di polizia rinforzata, trattandosi di area Schengen».Guede, considerato un ragazzo difficile, era stato preso in affidamento temporaneo per due anni da una famiglia locale di industriali. Ha avuto problemi legati alla droga. Cinque anni fa era stato accoltellato durante una lite. Dall'Umbria si era trasferito a Milano, dove era stato coinvolto in vicende legate allo spaccio di stupefacenti. Rientrato a Perugia pochi giorni prima del delitto, è ricomparso a Milano all'indomani della morte di Meredith ed è stato sorpreso da una pattuglia di poliziotti con in tasca una piccola quantità di droga. Poi si è dileguato.Ispezioni nella casa di Rudy Gli uomini della scientifica di Perugia e della squadra Ert di Roma (Esperti rilevamento tracce) hanno fatto un sopralluogo nella casa di Guede. L'appartamento si trova nella zona degli studenti universitari, a poche centinaia di metri da dove abitava Raffaele Sollecito, ed è composto da un unico locale con bagno. Gli esperti hanno prelevato impronte e hanno cercato di recuperare eventuali tracce organiche. I reperti saranno poi inviati a Roma per essere comparati con l'impronta insanguinata trovata sulla federa del cuscino di Meredith e le tracce organiche sul frammento di carta igienica. Bisognerà aspettare almeno sino agiovedì prima di avere i risultati. Al sopralluogo ha partecipato anche il pm titolare delle indagini sull'omicidio di Meredith Kercher, Giuliano Mignini. Sorpreso con un coltello in un asilo. Cinque giorni prima del delitto Rudy aveva passato una notte in un asilo nido del centro di Milano e per questo era stato identificato e indagato dalla polizia. Con sé aveva un coltello da cucina, di oltre 30 centimetri, sottratto alla cucina dell'asilo. L'arma ha detto agli inquirenti, in quell'occasione, che gli sarebbe servita per proteggersi dai ladri. Il ragazzo, quella volta raccontò di essere stato portato lì da un sudamericano o nordafricano incontrato alla stazione perchè tutti gli alberghi erano pieni e lui non sapeva dove andare a dormire, in cambio del favore gli aveva regalato anche 50 euro. Raffaele torna a studiare. Raffaele Sollecito vuole andare avanti con la sua tesi in ingegneria e ha preso contatti con il suo relatore. Lo racconta il padre dopo l'incontro in carcere di questa mattina. «L'ho trovato più sereno di una settimana fa - ha detto Franco Sollecito - ha scritto una lettera al relatore della tesi per poter concludere il lavoro che aveva solo consegnato in bozza». Cauti ma fiduciosi i legali del ragazzo: «Stiamo aspettando i dati ufficiali dei nostri tecnici che hanno esaminato il computer di Sollecito ma ormai è scontato che Raffaele ha navigato su internet dalle 21 alle 23 come aveva dichiarato». Gli avvocati hanno anche detto di essere in grado di chiarire tutte le altre questioni legate a scontrini, candeggina e scarpa.


Mercoledì 21 Novembre 2007


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ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!