
Italia -
(Roma) - Daniela Santanchè - nome completo Daniela Garnero Santanchè - (
Cuneo,
7 aprile 1961) è una
politica e
imprenditrice italiana. Seconda di tre fratelli, terminato il percorso liceale si trasferisce contro il volere dei familiari a Torino per poter frequentare il corso di laurea in Scienze Politiche. Poco più tardi sposa ventunenne il chirurgo estetico Paolo Santanchè, impiegandosi nella società del marito con compiti amministrativi.
Laureata in
scienze politiche, nel
1990 fondò una società specializzata nel campo del
marketing.
Nel
1996 lascia e divorzia dal marito Paolo Santanchè per il suo nuovo compagno Canio Mazzaro, imprenditore farmaceutico potentino.
Manterrà, nonostante il divorzio, il nome del marito, utilizzandolo unicamente nella sua vita politica.
Collaboratrice dell'onorevole
Ignazio La Russa, nel
1995 entrò in
Alleanza Nazionale.
Tra le fila di AN fu consulente per la giunta del comune di
Milano guidata da
Gabriele Albertini, mentre nel
giugno del
1999 fu consigliere provinciale alla
provincia di Milano.
Nel
2001 si candidò per la
Camera dei Deputati: perse, ma le dimissioni della collega di partito
Viviana Beccalossi le diedero la possibilità di avere il seggio (
11 luglio 2001). Dal
2003 al
giugno 2004 venne nominata assessore comunale di
Ragalna, in
provincia di Catania, in cui si occupò di
sport e grandi eventi.
Capo dipartimento delle pari opportunità di AN, nel
2005 entra nell'occhio del ciclone per due fatti curiosi: il
gesto del dito medio rivolto a dei giovani che contestavano la riforma Moratti
[1][2] e la proposta di una "
porno-tax", ovvero un'
imposta che dovrebbe pagare chi fruisca di materiale inerente alla
pornografia.
Nel
2005 è nominata relatrice della
legge Finanziaria, prima donna nella storia della
Repubblica Italiana a ricoprire questo ruolo. Nel
2006 viene rieletta alla Camera dei Deputati nella lista di AN, nel collegio di Milano.
Il
22 ottobre 2006, in diretta a Controcorrente, il programma di approfondimento su SkyTg24, su una discussione che verteva sul velo è stata aggredita verbalmente dall'
imam di
Segrate. In seguito a tale episodio è intervenuto il
prefetto di
Milano che ha concesso la scorta all'onorevole Santanchè.
[3] Nel
2007 il leader di AN
Gianfranco Fini la rimuove da responsabile del dipartimento Pari opportunità del partito.
Il
10 novembre 2007 si dimette da Alleanza Nazionale per entrare nel partito di
Francesco Storace,
[4] La Destra, immediatamente nominata Portavoce Nazionale.
Il
10 febbraio 2008 Francesco Storace annuncia la candidatura dell'on. Santanchè a premier per
La Destra per le elezioni politiche del
13 e
14 aprile, dopo aver rifiutato di entrare nelle liste del
PdL.