Visualizzazioni totali delle visite sul blog "Mitrokhin" dalla sua nascita: 08 Novembre 2007

Classifica settimanale delle news piu' lette sul blog Mitrokhin...

Cerca nel blog

Vota il mio blog...

siti migliori

Translator (Translate blog entries in your language!)

Post in evidenza

#ACCADDEOGGI ESATTAMENTE 49 ANNI FA: IL MASSACRO DEL CIRCEO! 29 E 30 SETTEMBRE 1975!

#accaddeoggi esattamente 49 anni fa: nella notte tra il 29 e #30settembre 1975, in provincia di #Roma, ci fu il famoso e crudele...

domenica 14 luglio 2024

American people, wake up: when they kill or try to kill presidents or ex-presidents, it means that they, the victims, are right and are on the right side! No more stai Ite terrorism! In the next presidential elections, go and vote en masse for Donald Trump as president of the United States of American! Attentato a Donald Trump, ipotesi complotto: «Dicevamo ai poliziotti, è lì guardate, ha un fucile, ma i poliziotti non facevano nulla!»

"Siamo grati che l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump sia al sicuro. Purtroppo durante l'attacco tre nostri concittadini sono stati colpiti: una persona è morta e un'altra è in condizioni critiche. Corey Comperatore, un pompiere e un grande papà che aveva due figli, ed era un sostenitore dell'ex presidente è morto come un eroe cercando di proteggere la sua famiglia". 

Si chiamava Thomas Matthew Crooks, aveva 20 anni e non si sa perché l'abbia fatto: c'è un video che sembra mostrarlo mentre spara da un tetto, e un altro in cui probabilmente è già stato ucciso dagli agenti di sicurezza! 

Poche ore dopo il tentato omicidio contro Donald Trump, il candidato Repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, l’FBI ha reso pubblico il nome dell’uomo che gli ha sparato: si chiamava Thomas Matthew Crooks, aveva 20 anni e veniva da Bethel Park, una cittadina a sud di Pittsburgh a circa un’ora di auto da Butler, in Pennsylvania, dove è avvenuto l'attacco. Crooks è stato ucciso dal Secret Service, l’agenzia governativa che si occupa della sicurezza del presidente, del vice e degli ex presidenti, poco dopo aver sparato. Le informazioni su di lui al momento sono scarse, e non sono sufficienti per capire le ragioni per cui abbia sparato: «L’indagine è ancora in corso», ha fatto sapere l’FBI in un comunicato. L’FBI ha detto soltanto che Crooks ha sparato da una «posizione sopraelevata» (quindi il tetto dell’edificio) e che è stato ucciso subito dopo. Alcuni video pubblicati sui social network e verificati dai giornali statunitensi, tra cui il New York Times, mostrano un uomo sdraiato sul tetto immobile, con ogni probabilità dopo essere stato ucciso dagli agenti di sicurezza! In un altro video, pubblicato dal sito scandalistico TMZ e poi ripreso da varie testate, tra cui l’autorevole BBC britannica, sembra invece mostrare l’attentatore ancora vivo, proprio mentre sta sparando dei colpi. Nel video si sentono molte urla delle persone intorno, che osservano la scena da sotto l’edificio su cui si trova l’attentatore e in certi casi scappano. Secondo ricostruzioni piuttosto affidabili fatte dai media statunitensi, l’edificio su cui si era appostato Crooks – apparentemente un prefabbricato – era a circa 120-150 metri dal palco su cui stava parlando Trump. Il comizio elettorale a cui stava partecipando l’ex presidente degli Stati Uniti si trovava poco fuori Butler, sui terreni dove era in corso una fiera agricola annuale chiamata Butler Farm Show.

L’area di Butler, Pennsylvania, in cui si stava svolgendo il comizio di Donald Trump: in giallo la zona dove era stato posizionato il palco, in rosso il punto da cui sono stati sparati i colpi di fucile

L’area di Butler, Pennsylvania, in cui si stava svolgendo il comizio di Donald Trump: in giallo la zona dove era stato posizionato il palco, in rosso il punto da cui sono stati sparati i colpi di fucile. Alcuni partecipanti al comizio hanno detto ai giornalisti di aver provato a informare il Secret Service della presenza di una persona appostata sul tetto del prefabbricato. Michael T. Slupe, lo sceriffo della contea di Butler, ha detto al Washington Post che un poliziotto era effettivamente salito sul tetto e aveva visto Crooks, ma questo gli aveva puntato addosso il fucile: a quel punto il poliziotto era sceso, e Crooks aveva sparato contro Trump. La stessa dinamica è stata confermata all’Associated Press da due funzionari delle forze dell’ordine rimasti anonimi.

Una volta che il suo corpo è stato recuperato, al suo fianco è stato trovato un fucile semiautomatico AR-15, un’arma molto simile a un fucile da guerra, che può essere acquistata legalmente negli Stati Uniti e che è stata usata in molte delle stragi con arma da fuoco avvenute negli ultimi anni nel paese. All’interno della casa e dell’auto di Crooks sono stati trovati materiali con cui si possono produrre esplosivi. Le informazioni su Crooks sono scarse, e l’FBI non ne ha fornita quasi nessuna. A partire dal nome e dal cognome i media americani hanno consultato i registri elettorali e notato come fosse iscritto alle liste elettorali come elettore del Partito Repubblicano (negli Stati Uniti bisogna indicarlo esplicitamente). Nel 2021, tuttavia, aveva donato 15 dollari a un gruppo che sosteneva il Partito Democratico. Non si sa se abbia lasciato lettere, rivendicazioni o comunicazioni di qualche tipo. Il suo abbigliamento e il tipo di arma usato avevano inizialmente suggerito che Crooks potesse aver ricevuto un addestramento militare, ma il suo nome non risulta in nessuno dei registri delle forze armate statunitensi. Le forze dell’ordine hanno transennato la strada di Bethel Park in cui si trova la casa dove vive la famiglia di Crooks, per limitare l’accesso di giornalisti e curiosi.

giovedì 11 luglio 2024

LA BELLA NOTIZIA DELLA SETTIMANA: "In Francia vince la sinistra del Nuovo Fronte Popolare!" DOMENICA 7 LUGLIO 2024

In Francia vince la sinistra del 

Nuovo Fronte Popolare!

Al secondo turno di 

Domenica 7 Luglio 2024!

ELEZIONI IN FRANCIA
Il centro liberale limita i danni arrivando secondo. Sconfitta la destra, favorita alla vigilia. Nessun gruppo politico ottiene la maggioranza dei seggi in Parlamento. Il premier Attal si dimette. Macron invita alla prudenza: il voto non indica chi deve governare la Francia.

Luca Collodi - Città del Vaticano

In Francia le legislative sono vinte a sorpresa dalla sinistra con il capo della coalizione progressista Jean-Luc Mèlenchon che rivendica il governo. Il raggruppamento di centro liberale macroniano non crolla ed è il secondo partito. Terza la destra di Le Pen, favorita alla vigilia del voto. Nessun partito ha raggiunto la maggioranza assoluta. 

Il risultato


Al Nuovo fronte popolare spetteranno 178 seggi nella prossima Assemblea nazionale. Segue il blocco macronista di Ensemble con 150 seggi. Terzo il Rassemblement National che sale a 125 seggi senza però riuscire nel tentativo di diventare il partito di maggioranza relativa. Quarti i Repubblicani con 39 seggi. All'interno del Nuovo Fronte Popolare, il gruppo della sinistra radicale France Insoumise supera di poco i socialisti di Raphael Glucksmann e Olivier Faure. Il tasso di partecipazione al voto al secondo turno delle elezioni legislative anticipate francesi è stato pari al 66,7%, in aumento rispetto al primo turno quando era gia' stato elevato (65%). Si tratta del livello piu' alto a un secondo turno dal 1997, quando aveva partecipato il 71,1% degli elettori.

Le dimissioni 


Il premier francese Gabriel Attal annuncia le sue dimissioni. "Sono contento perchè è stato evitato il pericolo della destra, ma la Francia si trova in una situazione ingovernabile". "Melenchon, aggiunge, sogna ma non sara' mai primo ministro. La Francia è oggi piuttosto di centro sinistra ma rifiuta sia il programma di sinistra che il programma di destra". "La sola maggioranza che avrebbe senso, prosegue il primo ministro francese, sarebbe quella tra una parte della sinistra e il centro, ma la sinistra è unita e non vedo come qualcuno possa de-solidarizzare dall'estrema sinistra dopo aver dato vita al Nouveau Front Populaire". La possibilità di un governo di coalizione per Attal "a oggi non è possibile".

Le reazioni


Festa nel quartier generale del Nuovo Fronte Popolare, dove Jean-Luc Mélenchon sottolinea come la sinistra "deve governare". Il presidente Emmanuel Macron, prosegue il leader della sinistra francese, deve "andarsene o nominare un primo ministro tra le nostre fila". Il "blocco centrista è vivo", replica Macron che tuttavia invita alla "cautela", perché i risultati non rispondono alla domanda su "chi debba governare la Francia”. "La marea della destra continua a salire, commenta la Le Pen, per la quale la vittoria è solo rimandata". Sul piano economico, l’euro si indebolisce rispetto al dollaro appesantito dallo stallo politico in Francia.

Scontri 


Tensioni in piazza in diverse città della Francia dopo l'esito delle elezioni. Cariche della polizia sono avvenute in Place de la Republique, a Parigi, a seguito di provocazioni di un gruppo di persone incappucciate. Disordini anche in altre citta' della Francia: a Marsiglia, secondo la questura, sono 5.000 le persone che hanno marciato per le strade. I manifestanti di estrema destra, hanno acceso fuochi d'artificio e fumogeni. Presenti anche attivisti dell'estrema sinistra.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

Fonte: https://www.vaticannews.va/it 

sabato 6 luglio 2024

SABATO 6 LUGLIO 2024: ORA FUORI "CARA CARRARESE" DI CRISTIANO TORRI, CANTAUTORE E MUSICISTA DI CARRARA!

"CARA CARRARESE" di CRISTIANO TORRI"





#CaraCarrarese ⚽ @carraresecalcio di @Guitarprano 👇 https://youtu.be/D_UuSRUkOeo?si=HVwXD3joSTGtFiqh u Spotify Italy puoi scaricarti il brano #CaraCarrarese di Cristiano Torri sul tuo cellulare e usarlo come suoneria! #spotifyitalia #spotifypodcast #spotifyplaylist #spotifymusic #spotifyartist #Spotify #CristianoTorri https://open.spotify.com/intl-it/track/39wPISnYMGCoDQKlqO6jUj?si=PgI5Xx_ORFmCviKaLOOrSA&context=spotify%3Aplaylist%3A37i9dQZF1EIXWzps86gk9Q&fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR1t-6cd_QiJ8lsYjfRYq3oeYU-ITfI3_zaxq_lOEt44a5INmaUF1XCMrS4_aem_2n9L_M7478uCj0cP-gPR9A&nd=1&dlsi=224affe52c2d43f0


 

LES ÉLECTEURS FRANÇAIS, AU BULLETIN DU 7 JUILLET EN FRANCE, VOTEZ POUR LES RÉPUBLICAINS, VOTEZ POUR LE R.N. PAR MARINE LE PEN ET JORDAN BARDELLA, SOUVENEZ-VOUS DE LA DATE HISTORIQUE DU 7 juillet 1789 QUAND une commission chargée de rédiger la Constitution fut élue et que deux jours plus tard l'Assemblée se proclama Assemblée Nationale Constituante ! ENVOYEZ MACRON LE WARMEN À LA MAISON !

MARINE LE PEN E JORDAN BARDELLA
La Francia è la seconda nazione per popolazione e prodotto interno lordo dell’Unione europea, dopo la Germania. Già questo basterebbe a dire quanto importanti siano le attuali elezioni legislative. Ma di dati ce ne sarebbero altri: la Francia è un paese con una politica estera piuttosto attiva e influente, è membro fondatore dell’Unione Europea ed è una potenza nucleare. Il sistema elettorale francese somiglia un po’ a quello con cui noi in Italia eleggiamo i sindaci: c’è un primo turno e poi un secondo turno che funziona da ballottaggio. Oggi ci troviamo nel bel mezzo di questi due turniIl primo turno delle legislative francesi si è tenuto il 30 di giugno, e a vincere con un certo margine è stata la destra del Rassemblement National (che fino al 2018 si chiamava Front National) – il partito di di Marine Le Pen e del giovanissimo Jordan Bardella alleato con i Repubblicani di Eric Ciotti. La destra ha ottenuto il 33,15 per cento dei voti: poco meno di un terzo dei votanti francesi. Il dato non ha sorpreso. D’altronde in Francia, se si vota in questi giorni, è proprio perché la destra francese è cresciuta molto nell’ultimo periodo, come si è visto nei risultati delle scorse elezioni europee, dove l’eccezionale risultato della destra francese ha portato il presidente Macron a indire nuove elezioni. Il secondo turno è alle porte: si terrà domenica sette luglio. Lo scenario politico, riassumendo, è il seguente: la destra di Le Pen e Bardella è data in vantaggio soprattutto alla luce degli ottimi risultati del primo turno e, ancora prima, delle elezioni europee che citavamo un attimo fa. Poi c’è la sinistra del Nuovo Fronte Popolare, che non è un partito ma un’alleanza con dentro il partito dei verdi (Europe Écologie-Les Verts), quello Socialista, quello Comunista e poi La France Insoumise (che in italiano sarebbe “La Francia indomita”) del leader Jean-Luc MélenchonQuest’alleanza di sinistra ha preso il 27,99 per cento dei voti. Circa 5 punti percentuali in meno della destra. Poi c’è il partito del presidente Emmanuel Macron, Ensemble (il cui nome completo sarebbe “Ensemble pour la République”) che è considerato centrista, oltre a essere fortemente europeista e moderato sui temi sociali. Ensemble ha preso il 20,83 per cento delle preferenze elettorali. Come già successo in passato in Francia si parla molto di un “fronte repubblicano”, cioè un’alleanza politica che sia utile a impedire l’arrivo al potere della destra considerata radicale, filo-russa e, appunto, contraria ai valori repubblicani. A seconda del caso si parla di “fronte unitario”, “fronte repubblicano” o “cordone sanitario”, ma il concetto è lo stesso. La matematica, sulla carta, è molto semplice: i centristi di Macron hanno circa il 21 per cento, l’alleanza di sinistra ha circa il 28, quindi insieme godono del 50 per cento dei voti. Con un’alleanza, quindi, potrebbero vincere e formare un governo che non preveda la destra di Le Pen e Bardella. In teoria, appunto. Ma nella pratica non è così semplice.

L’alleanza tra centro e sinistra non è semplice per un paio di motivi diversi. Il primo è che un’alleanza, agli occhi degli elettori, non è un elemento da poco e cambierebbe le carte in tavola. In altre parole: non è detto che, in caso di alleanza tra centristi e sinistra, la somma dei loro voti continuerà a essere del 50 per cento. Il compromesso potrebbe non pagare in termini elettorali, ed erodere il consensoLa difficoltà più grande di questo fronte politico anti-destra, però, non riguarda tanto la strategia politica, ma i temi. Le posizioni di Ensemble e della France Insoumise sono così distanti da risultare spesso inconciliabili. Nelle scorse settimane diversi esponenti del partito di Macron hanno fatto intendere che un’alleanza con alcuni partiti di sinistra dopo il voto sarà possibile. Ma non con la France Insoumise di Mélenchon. Specularmente diversi esponenti della sinistra di Mélenchon hanno escluso una possibile alleanza con il partito di Macron e il tema che viene citato è sempre lo stesso: un’incompatibilità sui valori e sulle idee politiche. Per riassumere. Se è vero che la tradizione politica francese prevede, da tempo, alleanze anti-destra che per ora hanno sempre impedito alla destra stessa di governare, è vero anche che, nei fatti, queste alleanze per la prima volta potrebbero non riuscire nell’intento.

Peraltro all’interno di ognuno dei tre blocchi politici francesi (destra, centristi e sinistra) ci sono novità e piccoli stravolgimenti che potrebbero avere un grande peso sia nella formazione del prossimo governo transalpino che, più in generale, negli equilibri politici francesi. Dentro la sinistra, per esempio, Mélenchon sta perdendo terreno in favore di un partito di sinistra più convintamente europeista e moderato: la lista che comprende il Partito socialista e Place Publique di Raphaël Glucksmann. Secondo diversi analisti politici La France Insoumise di Mélenchon ha perso consenso per via di alcune posizioni in politica estera, specie per quanto riguarda i momenti successivi agli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso.

In queste elezioni legislative francesi si parla molto di Italia. Ed è una discreta novità. La nostra politica infatti ha funzionato in modo molto diverso da quella francese (e di quella tedesca). In Francia e in Germania le destre sono rimaste, fino ad ora, fuori dai giochi politici proprio per la strategia dei cordoni sanitari e per la convinzione che una certa destra (quella cosiddetta “estrema”) non possa far parte del sistema democratico di un paese europeo. In Italia, invece, la destra è stata al governo più volte, anche con fazioni politiche più o meno radicali, come la Lega. Com’è noto però stare al governo può far perdere voti, perché dalle parole si passa ai fatti e alle responsabilità di varare leggi e prendere decisioni. Mentre stare all’opposizione permette di criticare chi governa senza, ovviamente, avere responsabilità su ciò che accade. Si può anche dire che la destra italiana, oggi, appaia più moderata di quella tedesca e francese. C'è chi la ritiene "smussata", magari proprio dalle esperienze di governo.

Anche di questo si parlerà dopo il secondo turno francese: sia che la destra vinca, sia che non vinca o che (ipotesi più probabile) la Francia si ritrovi in una situazione di difficoltà a formare un governo. Una difficoltà a cui i francesi sono decisamente poco abituati.

Fonte: https://www.esquire.com/ 


ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!