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lunedì 28 gennaio 2019

Mentre in Sardegna il Partito Democratico si riprende il suo 40% nonostante la grande astensione degli elettori, in Provincia di Massa-Carrara (Toscana) il Partito Democratico sembra tornare pian piano in forma: al Congresso PD oltre il 50% degli iscritti (1200 tesserati nel 2018 in una Provincia che conta circa 200MILA abitanti) hanno votato per le diverse mozioni congressuali dove, con il 57,6% dei votanti vince provvisoriamente l'ex-Segretario Maurizio Martina seguito dal Governatore del Lazio Nicola Zingaretti con il 24,6% circa! Curiosamente Nicola Zingaretti stravince con il 64% dei voti tra i soli circoli PD del Comune di Carrara! Il Partito Democratico vola nei sondaggi nazionali al 30% dei consensi lasciandosi alle spalle il 18% del 4 Marzo 2018!

CONGRESSO PD - CIRCOLI DI MASSA-CARRARA - Fonte: www.iltirreno.it
CONGRESSO PD - CIRCOLI DI CARRARA
Fonte: www.iltirreno.it
CAGLIARI - (SARDEGNA) - Le elezioni suppletive che si sono svolte domenica 20 gennaio 2019 in Sardegna, in provincia di Cagliari, consegnano due dati importanti: da una parte un’astensione record, con solamente il 15% degli aventi diritti che ha votato; dall’altra una vittoria del centrosinistra che ribalta completamente il risultato del 4 marzo 2018. I cittadini della provincia cagliaritana sono stati chiamati a votare per eleggere il sostituto di Andrea Mura, il velista candidato con il Movimento 5 Stelle che, una volta eletto, ha deciso di dimettersi dopo la polemica sulle sue assenze alla Camera dei deputati. A prevalere è stato Andrea Frailis, candidato del centrosinistra sostenuto dal Pd e da altre liste, con il 40,4% dei voti. L’elezione suppletiva riguardava la Camera e in particolare il collegio uninominale 01-Cagliari, della XXVI circoscrizione Sardegna. Al voto erano chiamati 251mila elettori. Il risultato ribalta completamente quello delle elezioni politiche, quando il M5s aveva preso quasi il 40% dei voti. Eletto alla Camera è Andrea Frailis, 62enne, giornalista e anchorman della tv Videolina. Era il candidato dei Progressisti di Sardegna. Rispetto alle elezioni politiche il passo in avanti per il centrosinistra è evidente: il 4 marzo il Pd, senza Leu, aveva preso il 19%. Ieri ha invece raccolto 15.581 voti. Dietro il 40% del candidato di centrosinistra c’è Luca Caschili del Movimento 5 Stelle, che si ferma al 28,9%. Poi Daniela Noli, del centrodestra, al 27,8%. Anche il centrodestra è in calo rispetto al 4 marzo, quando prese il 32%. Il quarto candidato era Enrico Balletto di Casapound, rimasto sotto il 3%. Per i Cinque Stelle e per il centrodestra non è quindi bastata la discesa in campo dei leader nazionali: Di Maio, Toninelli, Salvini e Berlusconi sono andati in Sardegna durante la campagna elettorale. L’astensione record: si passa dal 67% dei votanti del 4 marzo 2018 al 15% del 20 gennaio 2019. Si sono recate alle urne solamente 39.101 persone. Il 15,54% degli aventi diritto. Al voto erano chiamate 251mila persone per un totale di 305 sezioni. Hanno votato gli abitanti di Cagliari, Quartu, Quartucciu, Monserrato, Maracalagonis, Sinnai, Burcei e Villasimius. Affluenza più alta, pur rimanendo a livelli bassissimi, si è registrata a Cagliari, dove ha votato il 17,17% degli aventi diritto. In tutti gli altri comuni il dato è inferiore al 16%. Frailis ha vinto soprattutto grazie ai voti raccolti a Cagliari, dove ha ottenuto più del 45% dei consensi. In altri comuni la sfida è stata più equilibrata. Il candidato del Movimento 5 Stelle, Caschili, ha prevalso a Quartucciu e Sinnai. La candidata del centrodestra, Noli, ha invece ottenuto più voti a Burcei, Villasimius e Maracalagonis.
 


martedì 27 febbraio 2018

DOMENICA 4 MARZO 2018 VOTA IL PARTITO DEMOCRATICO - FAI UNA X SUL SIMBOLO DEL PD

LO SPOT ELETTORALE DEL PD 

Prendersi Cura delle Persone

Per rafforzare e difendere il modello sociale europeo, dobbiamo innanzitutto rendere più europeo e più universale lo stato sociale italiano.
 

DOMENICA 4 MARZO 2018 VOTA IL
PARTITO DEMOCRATICO -
FAI UNA X SUL SIMBOLO DEL PD
 
DOMENICA 4 MARZO 2018 VOTA IL
PARTITO DEMOCRATICO -
FAI UNA X SUL SIMBOLO DEL PD


venerdì 1 marzo 2013

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Serve un governo, non posso sciogliere le Camere!”

Il Capo dello Stato incalza i partiti: “Ora bisogna trovare una soluzione!”
 
PIERLUIGI BERSANI, LEADER DEL P.D.
ROMA - Pier Luigi Bersani lancia un programma di sette-otto punti su cui votare la fiducia a un governo di centrosinistra. Beppe Grillo rimarca il “niet” alle apertura del Pd. Silvio Berlusconi propone di fare una nuova legge elettorale e poi tornare subito al voto. Il rebus del futuro governo sembra lontano da una soluzione. Il problema è che nessuna forza politica sembra in grado di avere la maggioranza in Senato. In questa situazione di incertezza Giorgio Napolitano interviene per lanciare un messaggio chiaro ai partiti: «Andare a rivotare non mi interessa. Non ho potere di scioglimento delle Camere». 
Il Capo dello Stato ha parlato con i giornalisti uscendo dall’Università Von Humboldt di Berlino, dove ha tenuto una «lecture». «Dubito che un nuovo presidente possa pensare solo a sciogliere le Camere». «Bisogna vedere come dare un governo all’Italia... Poi nel merito non entro». E sulle idee di Bersani taglia corto: «Non ho letto il suo programma». Ma comunque «Potremo superare le difficoltà che ci sono davanti nelle prossime settimane, dando un’immagine giusta del nostro paese». Lo ha detto Napolitano sottolineando anche che ogni volta che si vota «come in altri paesi, in un processo democratico ci sono delle incognite. Siamo sereni abbiamo fiducia nelle nostre potenzialità». 
Quanto al suo futuro, Napolitano assicura che «la decisione è automatica, quando sono finiti i 7 anni bisogna procedere all’elezione di un nuovo presidente. Non esistono proroghe, non esistono elezioni a tempo». Il capo dello Stato s’è poi soffermato sulla crisi economica. Secondo Napolitano, in una Unione Europea «che ha abbracciato i valori di una economia sociale e di mercato, non si può non lanciare l’allarme per il configurarsi in Europa di una grave questione sociale», o nascondere «la tendenza delle nostre economie a generare meno occupazione, scarsa occupazione, cattiva occupazione». «Qui si pone e risulta ineludibile, oggi più che mai, il discorso sulle istituzioni, sulle regole, sui canali di rappresentanza della volontà popolare. In questo campo si sono prodotti vuoti e distorsioni, di cui largamente si nutrono le posizioni di disincanto e sfiducia verso la costruzione europea». 

sabato 22 dicembre 2012

BASTA IMMIGRAZIONE SELVAGGIA E INSENSATA, A FEBBRAIO SI VOTA PER RINNOVARE LA CAMERA E IL SENATO, GLI ITALIANI DECIDANO PER I PARTITI CHE FINALMENTE E CORAGGIOSAMENTE, SALITI AL POTERE, METTANO UN FRENO DECISO ALLO SCEMPIO INDECOROSO DELLA GUERRA DEI "POVERI TRA I POVERI"! PERCHE' SE VINCE BERSANI E VENDOLA, PER L'ITALIA TUTTA SARA' DAVVERO UN ARMAGEDDON: EMERGENZA POVERTA', EMERGENZA ALLUVIONI E TERREMOTI, EMERGENZA SPECULAZIONE IMMOBILIARE, EMERGENZA IMMIGRAZIONE, EMERGENZA EVERSIONE TERRORISMO-RAZZISMO-INTOLLERANZA: CHE COS'HANNO IN COMUNE QUESTE EMERGENZE NAZIONALI?

ITALIA - (UNIONE EUROPEA) - L'edificazione e la cementificazione selvaggia in Italia, negli ultimi 40 anni, si è mangiata 5 MILIONI DI ETTARI di terreni agricoli, boschi e campi verdi di ogni genere, una quantità pari all'intera SICILIA insieme alla SARDEGNA!

Dal dopo guerra sino ad oggi, soprattutto negli obbrobriosi anni '60 e '70 del secolo scorso, gli anni delle Brigate Rosse e delle Brigate Nere, gli anni delle stragi impunite e dell'omicidio di Aldo Moro, tutti i Sindaci delle città e dei paesi d'Italia, hanno autorizzato le speculazioni edilizie piu' spregievoli, hanno appoggiato i costruttori senza scrupoli, hanno avvallato improbabili pianificazioni edilizie dove purtroppo l'ambiente ed il clima naturale ci hanno sempre perso nel confronto; grazie a questa politica dissennata dell'arraffare perpetrata dalla vecchia Democrazia Cristiana (DC) oggi rappresentata dall'UDC dell'onorevole Pierferdinando Casini (Ex-Portaborse del Senatore a Vita Giulio Andreotti, in odore di Mafia) e da una costola del PD (Partito Democratico capeggiato da Bersani) e dal PDL (Capeggiato da Alfano) per mezzo secolo, solo grazie a loro, l'Italia oggi ha perso in 50 anni la sua autosufficienza alimentare! Anche l'olio d'oliva che si produce in Italia, non basta piu' per tutti; abbiamo bisogno di importare anche ciò di cui abbiamo bisogno grazie alle politiche mafiose, fallimentari e speculative perpetrate negli ultimi 70 anni dalla DC di Andreotti, Forlani e oggi da Casini.
Difatti oggi si potrebbe tranquillamente sostenere il fatto che, se Giulio Andreotti, che da oltre 60 anni ha governato l'Italia tutta e che ancora a quasi 100 anni di età siede oggi al Senato, se fosse stato un dipendente di un'azienda privata, sarebbe stato licenziato in tronco per evidente incapacità professionale e per varie negligenze oltre chè per aver affossato l'economia di un'intera nazione per mezzo secolo, lui e gli amici "mafiosi" complici e soci della sua "cricca" politica: Forlani, De Michelis, Craxi, De Mita, La Malfa, Martelli, Scalfaro, Cossiga, Ciampi, Napolitano, D'Alema, Bersani, Prodi, Fanfani, ecc. ecc. e chi piu' ne ha piu' ne metta!
Tutta la classe politica Italiana è nata, deriva o comunque è legata a quella generazione di politici che hanno marciato e hanno fatto marcire l'Italia per decenni sull'anti-fascismo di facciata (e di comodo) ma soprattutto sulla guerra fredda tra est e ovest, su cui hanno mangiato e fatturato miliardi di dollari, sempre a discapito del povero e ignorante popolo Italiano, che masochisticamente hanno sempre votato gli stessi.
Le facce di ieri (Andreotti, Forlani, Craxi, Martelli, De Michelis, Spadolini, La Malfa, Aldo Moro, Togliatti, Nenni) ecc. ecc. e quelle di oggi (Casini, Bersani, D'Alema, Veltroni, Napolitano, Fini, Bossi, Berlusconi, Montezzemolo, La Russa, Gasparri, Alemanno, Matteoli, Santanchè, Alfano, Mario Monti) ecc. ecc. rappresentano tutte, nel passato così come nel presente, un programma socio-economico-politico-assistenzialista-corrotto-mafioso-speculatore già fallito e riproposto all'infinito, per perpetrare null'altro che sugli enormi e giganteschi interessi e privilegi di una "Casta" che non vuole, e non può morire, se non si taglierà quel cordone ombelicale che li lega a "noi" e cioè, al popolo Italiano sovrano.
Un colpo al cerchio e un colpo alla botte, anche una parte del popolo sovrano ha avuto in passato le sue colpe, grazie alla sua latente ignoranza di comodo e di facciata, contento di farsi guidare ed assistere da uno Stato assassino e corrotto fino al midollo, e se è vero che il fumo di Satana è già entrato in Vaticano, possiamo ben dire oggi che Satana siede e governa già dentro le mura di Palazzo Madama, di Montecitorio, di Palazzo Chigi e del Quirinale.

E secondo l'ultimo demografico Italiano "terrificante" e forse in parte latente, perchè purtroppo forse saremo ancora di piu', pietosamente ci dice che siamo arrivati alla soglia di 59.500.000 residenti tra cui in fortissimo aumento dei residenti stranieri, ufficiali 3.769.518 ma vi assicuro che se ci aggiungiamo le centinaia di migliaia di extra-comunitari clandestini che bazzicano l'intero stivale, approssimativamente sfioreranno i 5.000.000 di stranieri; troppi, siamo troppi, in un lembo di terra spalmato nel Mar Mediterraneo, di cui un terzo sotto il costante alto pericolo sismico e l'elevato rischio idrogeologico, deve far riflettere che oggi le politiche migratorie di tutta Europa, in primis dell'Italia, devono essere riviste, ridimensionate, per il nostro caso dovrebbero essere ristrette al massimo.
E piu' i nostri confini si aprono ai poveri, e piu' si incrementa lo scontro dei poveri tra i poveri, uno scontro fratricida e sanguinario da cui i benefici ne traggono solo le ONLUS di partito e di religione, le varie CARITAS Diocesane, i Centri sociali, le Chiese Evangeliche e quei partiti e quei movimenti che sussistono solo grazie all'esistenza dei poveri, se immigrati ancora meglio, che senza di essi non avrebbero una mera ragione di esistere.
Ecco il collegamento dell' EMERGENZA POVERTA', EMERGENZA ALLUVIONI E TERREMOTI, EMERGENZA SPECULAZIONE IMMOBILIARE, EMERGENZA IMMIGRAZIONE, EMERGENZA EVERSIONE TERRORISMO-RAZZISMO-INTOLLERANZA, perchè è con l'immigrazione selvaggia, senza controllo e quasi  forzata, dei poveri verso, (oramai povere anche le nostre città), che nasce il terrorismo, l'intolleranza e il razzismo! ORA BASTA! Si chiudano almeno per tre anni, le frontiere Mediterranee del Sud-Italia.
Prima dell'inevitabile spargimento di altro sangue e di vite innocenti.  

Alexander Mitrokhin 

venerdì 25 aprile 2008

"GUARDARE AVANTI"! Si, ma "AVANTI DOVE?"

Roma - Finalmente le elezioni nazionali sono finite. Ed anche il chiacchiericcio, più o meno futile, si va attenuando. Del resto, i risultati sono incontrovertibili: il PdL (Berlusconi) ha vinto sul PD (Veltroni). La UDC si colloca tra "vittoria" e "sconfitta": ha superato il quorum del 4% alla Camera; ma, per il Senato, ha superato il quorum solo in Sicilia, grazie al controverso Cuffaro.
Gli altri, invece, hanno perso più o meno clamorosamente. Ed è sugli altri, che hanno perso, che conviene soffermare l’analisi. Va notato, intanto, una caratteristica particolare di questa campagna elettorale: i due partiti maggiori (PdL e PD) hanno invocato il "voto utile" mentre i partiti minori hanno fatto appello alla "identità". Ed è nella logica delle cose che i dirigenti dei partiti che hanno perso si dimettano e si chiedano perché "hanno perso il contatto con l’opinione pubblica".
Unica eccezione viene dalla "Destra". Non ha raggiunto alcun risultato tangibile non avendo superato lo sbarramento del 4%. Cionondimeno i suoi dirigenti sostengono di aver vinto. Aggrappandosi ad argomentazioni più o meno pretestuose:
Noi non abbiamo vinto, ma la "sinistra radicale" ha perso. Argomentazione ridicola. Vorrebbe dire che la "Destra" non ha un suo programma da portare avanti ma si limita alla solita falsa e vuota "litania anticomunista".
La seconda argomentazione ha una qualche consistenza: siamo nati solo 4 mesi fa. Ma nega la logica: nuovi alla politica Buontempo, Storace e la Santanché? Mah!
Io penso, invece, che i "fuorusciti da AN" hanno intercettato pochi consensi. E, pertanto queste argomentazioni servono solo a confermare la "inamovibilità" dei dirigenti e le loro "identità fondanti". Che gli altri, aderendo alla "Destra", dovrebbero accettare come "grazia che piove dall’alto". Ma su questo tornerò in prosieguo di tempo. Qui è sufficiente dire che anche la "Destra" dovrebbe porsi il problema della "identità".
***
Una "sinistra cretinamente antifascista" contro una "destra cretinamente anticomunista"?
In molti, di questi tempi, si interrogano sulla loro "identità". E questo va visto come un fatto positivo. Il problema si pone, invece, se, cercando la propria identità, volgono lo sguardo "avanti" oppure "indietro". Voglio dire: "comunismo" e "fascismo" sono due "categorie storiche". E, pertanto, vanno affidate alla storia. Su questo conviene essere chiari. Le idee e i programmi passano, ma i popoli restano. E, pertanto, se nello sviluppo degli accadimenti storici è successo che "comunisti" e "fascisti" se le suonassero di santa lena, questo non vuol dire che si deve continuare all’infinito. Anzi continuare su questa strada, e in assenza del "nemico fascista" o del "nemico comunista" sarebbe un modo di sragionare. Utile magari a chi gestisce il "potere", ma inutile a chi conta di ripresentarsi alla opinione pubblica con un qualche programma credibile.
Conviene, dunque, che sia "a destra" che "a sinistra" si guardi alla situazione contingente. E, quali che siano le motivazioni ideali, non potranno non convenire che oggi siamo "sudditi degli USA". Per via delle 113 basi militari USA istallate in Italia e per via dei 10.000 soldati italiani, inviati fuori dai confini nazionali a combattere le guerre americane.
E questo, la sudditanza verso gli USA, è un vulnus alla "indipendenza" e alla "sovranità" nazionale. Questo vulnus costituisce anche un notevole aggravio economico che grava sulle nostre spalle e ci impedisce un normale sviluppo economico e sociale. Si aggiunga che, di questi tempi, mentre ai cittadini comuni si impongono vincoli giuridici ed amministrativi a non finire, l’alta finanza spadroneggia e detta legge a dei politici ridotti al rango di "camerieri".
Ci sarebbero, dunque, mille motivi reali, motivi reali e concreti, perché nasca dal basso un sentimento di rivolta nazionale e sociale contro coloro che, "liberandoci" nel 1945, si sono istallati in Italia da "padroni". E non se ne vogliono andare. E non se ne andranno se noi non li cacceremo. Solo mi chiedo: a destra e a sinistra saranno capaci di togliersi i paraocchi e di fare una analisi disincantata della "realtà che ci circonda"? Io non so, ma ci spero.

Antonino Amato

sabato 19 aprile 2008

Arlecchino, servo di Due Padroni!

Le Nazionali 2008 si sono appena concluse. E stiamo discutendo su "vincitori" e "vinti". A giudizio unanime pare che abbia vinto Berlusconi. Ma il "Corriere" provvede a smentire questa notizia di pura facciata. E, difatti, l’ambasciatore degli USA, Spogli, dichiara: "Le cose da fare nei primi cento giorni sono le riforme giudiziaria, pensionistica, scolastica e del mercato del lavoro".
Dal canto suo, Riccardo Pacifici, portavoce della Comunità Ebraica romana, avendo saputo di un accordo tra il PdL e la "Destra" a sostegno di Alemanno a Sindaco di Roma, dichiara: "Quando una forza politica mette tra i suoi valori il fascismo sentiamo il dovere di fare appello agli italiani per condannare chi ha simili atteggiamenti". E continueranno così. Almeno finché gli Italiani non li inviteranno ad usare più rispetto per la "libertà di associazione" degli Italiani. Gli unici che hanno pieno titolo per dirsi "fascisti" oppure "antifascisti" secondo il loro insindacabile volere.
C’è da concludere che Berlusconi è un "Re travicello" in mani altrui? SI. Ma anche con Veltroni sarebbe stata la stessa solfa. Su questo avevo già scritto: Berlusconi e Veltroni sono le due facce della stessa falsa moneta. E, difatti, finite le elezioni, i padroni tornano a dettare legge. Fino a quando? Fino a quando non ci rammenteremo di essere figli della "lupa romana".

Antonino Amato

La-Destra e la Santanchè...

Di questi tempi, tra "appelli al voto" ed "analisi del non voto" tale Roberto Jonghi di Milano mi sta intasando la casella postale. A quanto scrive di se stesso, si tratta di "un nobilotto che discende". Naturale che la veda in azzurro/rosa. Io invece sono un "fottutissimo plebeo" che "non è riuscito a salire". Mi sono, dunque, rinchiuso nella mia casa/eremo/fortino e rivendico il diritto di esporla così come la vedo. E, detta fuori dai denti, la vedo nera. Anzi nerissima.
Colpa dei "Romani antichi". Che hanno importato in Italia milioni di schiavi. Poi vennero i Cristiani e convinsero tutti che erano "fratelli". Poi vennero i "barbari" che ci schiavizzarono tutti. Ma erano troppo pochi per ridare vigore ad un popolo ormai bastardo. Tanto bastardo che, nel 1943, ha firmato la "resa senza condizioni", che ha firmato un vergognoso Trattato di Pace e che, ancora nel 2008, dichiara per bocca di alcuni impostori, che si spacciano per "classe dirigente", di essere "alleati ed amici" degli USA. Ma si guardano bene dal dichiarare che il Trattato di Pace, firmato dopo una guerra finita nel 1945, è inattuale.
In detto Trattato di Pace si stabilisce, tra l’altro che "è proibita la ricostituzione del Partito Nazionale Fascista". Poi vennero i Costituenti che, vergognandosi del fatto di dovere sancire una porcheria così abnorme, misero tale "divieto" tra le "disposizioni transitorie". Dal 1948 sono passati 60 anni, ma i bastardi che stanno in basso ed i bastardi che siedono in alto non hanno sentito il dovere di dichiarare che quella disposizione era "decaduta". Quanto meno perché erano passati 60 anni.
Inutile dire che, se nel Bieco Ventennio gli "antifascisti" erano qualche migliaio; successivamente, in regime di democrazia antifascista, gli "antifascisti" sono diventati molti milioni. Ed è appena il caso di aggiungere che taluni, che avevano fatto carriera politica speculando sui voti dei fascisti, le hanno tentato tutte per accreditarsi nel mondo dei più, tutti fanaticamente antifascisti. E, dunque, abbiamo avuto "Democrazia Nazionale" prima ed "Alleanza Nazionale" poi. Nessuna meraviglia: tutti fratelli, tutti antifascisti. Tutti italiani bastardi.
Alcuni ci illudevamo che il "teatrino" fosse finito. Ed invece abbiamo avuto tale Alessandra che si spaccia per nipote di Benito Mussolini. Io non c’ero. Non so, dunque, se è vero o meno. Forse, geneticamente parlando è vero; ma è certo che, quanto ad intelligenza e dirittura, Benito ed Alessandra si sono rivelati dissimili come il giorno dalla notte. Ma ancora non era finita. E, dopo Alessandra, tornata nelle amorevoli braccia di Berlusconi, è spuntata Daniela. Già: Daniela chi? Taluni dicono: Daniela Garnero. Altri dicono: Daniela Santanché. Solo che altri chiariscono: Daniela Santanché in Garnero. Ma altri puntualizzano: Daniela Garnero in Santanché. Insomma un "casino" che più casino non si può.
I buontemponi decisero di chiamare detto "casino" la "Destra". Proponendosi una impresa che neppure i "pagliacci" del "circo equestre": convincere i "fascisti" a votarli, mentre loro, novelli saltimbanchi, rilasciavano dichiarazioni di "fedeltà agli USA ed Israele". Fatica improba, finora non osata da alcun pagliaccio. Perfino Fini, nella sua luminosa carriera di trapezista, ebbe un primo periodo nel quale "faceva il fascistissimo" ed un secondo periodo di "amico fedele degli USA e di Israele". Insomma costoro volevano fare due parte antitetiche nella stessa commedia. Potreste obiettarmi: forse che il PdL non ha candidato Alessandra Mussolini (la nipote del Duce) e Giuseppe Ciarrapico (che ostenta il saluto romano) assieme agli "ebrei.doc" Fiamma Nirenstein e Alessandro Ruben? Rispondo: Si, ma si tratta di quatto "personaggi" diversi. Daniela "come cazzo si chiama", Buontempo, Storace ed altri, invece, volevano contestualmente fare la parte dei "fascisti" e degli "antifascisti". Troppo perfino per gli Italiani, notoriamente dei bastardi. Ma non bastardi fino a questo punto. E allora eccoli darsi alle patetiche spiegazioni (vedi allegato 1).
E meno male che ci restano gli Ebrei, gli unici in Italia che hanno una "identità". I quali Ebrei, sentendo dire che "Storace offre i voti della Destra ad Alemanno, il colonnello finiano candidato a Sindaco di Roma per conto del PdL", stanno protestando vivamente. E così la "Destra", che non ha avuto i voti dei "fascisti", si becca pure l’ostracismo degli Ebrei. Triste destino per dei commedianti. Convengo: erano andati per trombare ma ne uscirono trombati. E meno male che la Santanché non la da per soldi e/o per carriera. Se no, il casino si sarebbe rivelato insufficiente a contenere tanta gente.

Antonino Amato

Politiche 2008: Abbiamo vinto! O no?

La storia del neofascismo è stata sempre complicata. Tanto per dire, Il MSI aveva figliato "Democrazia Nazionale", un partitello di "camerati illuminati" che, nato nel dicembre 1976 durò fino alle Nazionali 1979. Poi sparì perché non ottenne risultati elettorali. Solo che, negli anni ’90, figliò Fini e la sua "Alleanza Nazionale". Che ottenne un qualche successo ed è ancora sulle scene. Anche se Fini e i suoi colonnelli, recentemente, sono andati a "vendere le pecorelle" al Cavaliere Berlusconi.
E meno male che è arrivata la "Destra" con Daniela Santanché a fare da "icona". No, nessuna meraviglia per un linguaggio piuttosto sboccato. Del resto a Roma si canta che "la giovane Camilla, vergine romana, di mestiere facesse la puttana". E allora via con il linguaggio sboccato. Solo mi tocca osservare che Daniela, durante le elezioni, faceva i "discorsi della fica"; ma, dopo le elezioni, ha cominciato a fare i "discorsi del cazzo". Abbiamo già scritto del "profondo pensiero" della Santanché che enunciava: "Io non l’ho mai data per soldi e/o per carriera". E siamo rimasti ammirati anche se non abbiamo potuto sondare a quale "profondità" si potesse scendere. Oggi notiamo che la Santanché rilancia un commento sulle Nazionali 2008 che si "erge turgido" superando la più alta vetta del Monte Bianco (vedi sotto).
Dice la Santanché: "abbiamo vinto perché abbiamo conquistato un milione di voti". Ma poi aggiunge: "i comunisti sono spariti". E confesso che non capisco il suo ragionamento. Stando alle TV ed ai giornali, "comunisti" e "fascisti", non arrivando al 4%, non conseguono alcun seggio. E non saranno presenti in Parlamento. A sentire la Santanché, invece, i "fascisti" otterrebbero una "vittoria", ma "i comunisti spariscono dalla scena politica". Sono i discorsi della fica? Sono i discorsi del cazzo? Mah! Fate voi.
Quello che mi angustia è il fatto che ho sentito Di Liberto in Televisione. E costui fa della sinistra un quadro impietoso, sostenendo che "coloro che dovevano rappresentare i comunisti si erano ridotti ad una rappresentazione astratta delle istanze popolari". La Santanché, invece, non si pone il problema se DESSA (e i suoi amici) abbiano offerto o meno una giusta rappresentazione delle istanze nazionali e popolari degli Italiani.
Posso esprimere un modesto parere? A me pare che "comunismo" e "fascismo" siano "categorie del passato". Il problema del nostro tempo è farsi interpreti dei problemi del nostro popolo. Solo che, "a sinistra", Di Liberto, seppure confusamente, fa un esame di coscienza; mentre "a destra", la Santanché non fa un esame di coscienza. A questo punto converrebbe chiedersi cos’è la "coscienza". E se la Santanché e i suoi amici ne sono dotati.

Antonino Amato
(amatoantonino@alice.it)

SPECIALE ELEZIONI: POLITICHE 2008 IN ITALIA! RISULTATI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI!

UNIONE DI CENTRO:
2.050.319 voti, 5,624 %, 36 seggi

Leader: Pier Ferdinando Casini


IL POPOLO DELLA LIBERTA':
13.628.865 voti, 37,388 %, 272 seggi


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD:
410.487 voti, 1,126 %, 8 seggi


LEGA NORD:
3.024.522 voti, 8,297 %, 60


Leader: Silvio Berlusconi
Totale Coalizione: 17.063.874 voti, 46,811 %, 340 seggi!


PARTITO DEMOCRATICO:
12.092.998 voti, 33,174 %, 11 seggi


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI:
1.593.675 voti, 4,371 %, 28 seggi


Leader: Walter Veltroni
Totale Coalizione: 13.686.673 voti, 37,546 %, 239 seggi!


SVP: 2 seggi dal collegio estero
AUT.LIB. DEMOCRATIE: 1 seggio dal collegio estero
MOV.ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO: 1 seggio dal collegio estero

Gli altri Partiti che non hanno raggiunto il quorum del 4% valido per entrare alla Camera dei Deputati della Repubblica Italiana sono:

SINISTRA ARCOBALENO: 3,084 %, 1.124.418 voti
LA-DESTRA: 2,428 %, 885.229 voti
PARTITO SOCIALISTA: 0,975 %
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI: 0,571 %
SINISTRA CRITICA: 0,459 %
SVP: 0,405 %
ABORTO? NO,GRAZIE: 0,371 %
PER IL BENE COMUNE: 0,327 %
FORZA NUOVA: 0,298 %
P.LIBERALE ITALIANO: 0,284 %
UNIONE DEMOCRATICA CONSUMATORI: 0,250 %
LISTA DEI GRILLI PARLANTI: 0,183 %
LIGA VENETA REPUBBLICA: 0,086 %
DIE FREIHEITLICHEN: 0,077 %
M.E.D.A. : 0,045 %
PARTITO SARDO D'AZIONE: 0,040 %
LEGA PER L'AUTONOMIA LOMBARDA: 0,038 %
UNION FUR SUDTIROL: 0,035 %
SARDIGNA NATZIONE: 0,019 %
LEGA SUD: 0,011 %
L'INTESA VENETA: 0,006 %
PARTITO DI ALTERNATIVA COMUNISTA: 0,005 %
IL LOTO: 0,004 %
MOVIMENTO P.P.A. : 0,002 %

Percentuale votanti: 80,512 %
Totale: 36.452.305 voti, 630 seggi assegnati, E' ESCLUSA DAL RIEPILOGO LA CIRCOSCRIZIONE VALLE D'AOSTA!

Fonte: http://politiche2008.interno.it


(Poesia Comunista)
Il Partito è un uragano
denso di voci flebili e sottili
e alle sue raffiche crollano
i fortilizi del nemico.
La sciagura è sull' uomo solitario,
la sciagura è nell' uomo
quando è solo.
L' uomo solo
non è un invincibile guerriero.
Di lui ha ragione il più forte
anche da solo,
hanno ragione i deboli
se si mettono in due.
Ma quando dentro il Partito
si uniscono i deboli
di tutta la terra,
arrenditi, nemico, muori e giaci.
Il Partito è una mano
che ha milioni di dita
strette in un unico pugno.
L' uomo ch' è solo
è una facile preda,
anche se vale
non alzerà una semplice trave,
ne tanto meno una casa a cinque piani.
Ma il Partito è milioni di spalle,
spalle vicine le une alle altre
e queste portano al cielo
le costruzioni del Socialismo.
Il Partito è la spina dorsale
della classe operaia.
Il Partito è l' immortalità
del nostro lavoro.
Il Partito è l' unica cosa che non tradisce!




































































venerdì 18 aprile 2008

SPECIALE ELEZIONI: POLITICHE 2008 in ITALIA! RISULTATI DEL SENATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA!

UNIONE DI CENTRO:
1.866.294 voti, 5,694 %, 3 seggi

Leader: Pier Ferdinando Casini


PARTITO DEMOCRATICO:
11.042.325 voti, 33,695 %, 116 seggi


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI:
1.414.118 voti, 4,315 %, 14 seggi

Leader: Walter Veltroni
Totale Coalizione:
12.456.443 voti, 38,010 %, 130 seggi!


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD:
355.076 voti, 1,083 %, 2 seggi


LEGA NORD:
2.642.167 voti, 8,062 %, 25 seggi


IL POPOLO DELLA LIBERTA':
12.510.306 voti, 38,174 %, 141 seggi

Leader: Silvio Berlusconi
Totale Coalizione:
15.507.549 voti, 47,320 %, 168 seggi!

SVP: 2 seggi dal collegio estero
SVP - INSIEME PER LE AUTONOMIE: 2 seggi dal collegio estero
VALLEE D'AOSTE: 1 seggio dal collegio estero
MOV. ITALIANI ALL'ESTERO: 1 seggio dal collegio estero

Gli altri Partiti non hanno raggiunto la soglia dell'8% valida per conquistare seggi in Senato e sono:

SINISTRA ARCOBALENO: 3,213%, 1.053.154 voti
LA-DESTRA: 2,096%, 687.211 voti
PARTITO SOCIALISTA: 0,867%
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI: 0,550%
SINISTRA CRITICA: 0,416%
PER IL BENE COMUNE: 0,323%
PARTITO LIBERALE ITALIANO: 0,307%
FORZA NUOVA: 0,261%
UNIONE DEMOCRATICA: 0,237%
LISTA DEI GRILLI PARLANTI: 0,150%
LIGA VENETA REPUBBLICA: 0,145%
LEGA PER L'AUTONOMIA LOMBARDA: 0,139%
M.E.D.A. : 0,061%
POPOLARI UNITI: 0,037%
P. COMUNISTA MARXISTA-LENINISTA: 0,024%
LEGA SUD: 0,021%
SARDIGNA NATZIONE: 0,021%
FRONTE INDIPENDENTISTA LOMBARDO: 0,016%
L'INTESA VENETA: 0,013%
PARTITO DEL SUD: 0,011%
SUD LIBERO: 0,005%
MOVIMENTO P.P.A. : 0,004%

Totale Senato: 32.771.227 voti, 315 seggi assegnati, SONO ESCLUSE DAL RIEPILOGO LE REGIONI VALLE D'AOSTA E TRENTINO ALTO ADIGE!


Percentuale votanti: 80,404 %

Fonte: http://politiche2008.interno.it/

INCHIESTA SUL PERCHE'

GLI OPERAI VOTANO LEGA


BRESCIA - L'importante è saper rispondere alla domanda: "Mi conviene?". Paolo, ad esempio, ha capito che gli conviene votare Bossi perché la Lega lo protegge. Ha 22 anni, sta appoggiato al muro insieme ai coetanei durante la pausa mensa alla Innse Berardi, 250 metalmeccanici specializzati alla periferia di Brescia. Da chi ti protegge la Lega? "Dagli extracomunitari". Ne hai bisogno alla tua età? "Non è bello doversi difendere quando vai alla stazione". Che cosa vuol dire che la Lega ti difende? "Che, bloccherà i flussi, non li lascerà più entrare in Italia". Il capannello aumenta, la discussione si anima, Enrico contesta: "Tutte balle, ti lasci riempire la testa dalla tv. Non siamo a Chicago, dov'è tutta 'sta criminalità? E poi i criminali non ci sono in Italia? Prova ad andare in Sicilia". "Quelli almeno sono nostri e ce li curiamo noi. Ma dobbiamo preoccuparci anche di quelli che esportano gli altri?". E' facile sfottere Paolo. Christian scioglie la tensione con la battuta vincente: "Vuoi bloccare l'ingresso in Italia agli extracomunitari proprio tu che sei dell'Inter?". Paolo sembra soccombere. Ma l'aiuto vero gli arriva da Gianni, un ragazzo di 32 anni che a queste elezioni non ha votato. Un grillino adirato con la Casta? "No, non ho votato perché non posso ancora. Sono albanese, sono arrivato nel '99. Il mio vero nome è Hashim ma siccome è troppo complicato, tutti mi chiamano Gianni". Quando potrai votare per chi voterai? "Per il partito che sceglieranno la maggioranza degli italiani". In questo momento è la destra. Ti andrebbe bene la destra? "Perché no?". Forse perché potrebbe bloccare l'ingresso degli stranieri alle frontiere. "E allora? Io sono entrato, in autunno sono arrivati anche mia moglie e i miei figli. Se non arrivano tanti altri a farci concorrenza è meglio".
Così, in dieci minuti di chiacchiere da bar, Paolo e Gianni fanno a pezzi quel che resta del concetto di solidarietà, caro alla Dc di Martinazzoli, che ha governato queste terre durante la prima repubblica, come alla Fiom di Giorgio Cremaschi, che continua a governare il sindacato di fabbrica con il 70% dei voti alle elezioni delle rsu. Votano Fiom in azienda e Bossi nell'urna? "Dov'è il problema? Si vede che la Fiom e Bossi gli servono". Angelo, delegato a un passo dalla pensione, sa che la sua è una risposta provocatoria. Ma anche profondamente vera. "Da queste parti - spiega - le aziende hanno fame di operai specializzati. Qui i contratti integrativi sono ricchi, arriviamo a strappare aumenti di 2-3 mila euro all'anno". Tute blu quasi benestanti, ben diverse da quelle che, sull'altro lato della strada, costruiscono i camion all'Iveco, la vecchia e gloriosa Om, e portano a casa i salari degli operai Fiat. "Alla Innse - aggiunge Angelo - molti abitano nei paesi delle valli bresciane. Con il passare del tempo si sono fatti la villetta a schiera. Una conquista che adesso hanno paura di perdere con l'aumento del costo della vita". Qui si chiede ai comunisti di contrattare l'aumento con il padrone, perché loro sono ancora i più bravi nel settore ("tremila euro all'anno, sputaci sopra"), e si chiede a Bossi di realizzare il federalismo fiscale. Il comunista ti porta i soldi ma è la Lega che li difende. La sirena del federalismo, ad esempio, è quella che ha attirato Giovanni, contadino cuneese prestato all'industria della gomma. Arriva davanti al bar "Sporting", il ritrovo degli operai sul piazzale della Michelin di Cuneo, e spiega la sua soddisfazione: "Finalmente abbiamo vinto, adesso si può fare il federalismo fiscale". Che cosa vuol dire? "Che siamo padroni a casa nostra, che le tasse restano qui e non vanno a Roma. Con tutte quelle che paghiamo io e mia moglie per l'azienda agricola". Giovanni ha 49 anni e, come molti da queste parti, ha iniziato a compiere le sue scelte politiche nel ventre della Balena bianca: "Qui - ricorda - votavano tutti Dc, anzi votavano tutti Coldiretti", la potente associazione dei contadini democristiani. Rotto quel contenitore, Giovanni è diventato un leghista moderato. Uno che dice: "All'inizio votavo Lega per protesta. Poi mi sono un po' allontanato quando dicevano che volevano la secessione". Ma anche lui, quando si tratta di scegliere il sindacato, finisce per affidarsi a Cgil, Cisl e Uil. Gaspare e Luigi, delegati di fabbrica, raccontano del flop del SinPa, il sindacato dei leghisti: "Nel 2000 aveva fatto il pieno alle elezioni del consiglio di fabbrica, avevano il 33% dei voti. Poi sono rapidamente spariti. Quello del sindacalista non è un ruolo che si improvvisa. Non basta dire "Roma ladrona" per chiudere un contratto". Per il momento, comunque, sono i partiti del centrodestra più dei sindacati del Carroccio a mettere in crisi i sindacati confederali. A Brescia, dove lo straordinario è la regola, la detassazione promessa da Berlusconi ha fatto breccia. Aldo, delegato della Fim dell'Innse, ammette sconsolato: "Quello è stato un colpo da maestro". La Lega è forte, i messaggi del centrodestra bucano il video, ma la sinistra delle fabbriche dov'è finita? Sam, 35 anni, lavora alla Michelin di Cuneo insieme a un gruppo di altri ragazzi di colore. "Arriviamo tutti dal Benin, siamo in Italia da molti anni, abbiamo preso la cittadinanza. Abbiamo sempre votato Rifondazione". Ma? "Questa volta non lo abbiamo più fatto. Ci siamo riuniti per parlarne. Una parte ha scelto il Pd perché sperava di bloccare Berlusconi. Ma alcuni hanno proprio deciso di smetterla con la sinistra. Votano Berlusconi perché la sinistra litiga troppo, non si trova mai d'accordo su nulla". Per guardare in faccia la delusione della sinistra radicale basta andare a Genova, nel cuore del Porto, roccaforte dei camalli della Compagnia unica dove su sette delegati di area Cgil quattro sono di Rifondazione due dei Ds e due di Lotta Comunista. Mauro spiega la sconfitta dell'Arcobaleno: "A Genova si dice: "Ci hanno presi nella lassa", ci hanno fregati. Molti hanno votato Pd credendo che tanto il 4 per cento alla Camera si faceva e che Veltroni fosse vicino a Berlusconi nei sondaggi. Invece non era vero niente". Basta l'ingenuità a spiegare tutto? "No che non basta. Ne abbiamo parlato martedì tra di noi. Rifondazione ha sbagliato". Dove ha sbagliato? "Ad esempio con l'indulto". Ma l'indulto, una volta non era una legge di sinistra? "Lo dici tu. Ma quale sinistra? Ha messo fuori i delinquenti altro che sinistra". Forse non sarà solo per questo che nei seggi di Crevari, storico quartiere partigiano di Genova, la Lega batte la Sinistra arcobaleno 486 a 358. Sarà anche perché "un partito come Rifondazione non può votare a favore della guerra", come dice Matteo, operaio all'Iveco di Brescia. O perché "non si raccolgono i voti nelle fabbriche promettendo di cambiare la legge 30 sul precariato per poi non fare nulla", come rimpiange Luca che scarica container al porto. Così finisce che la delusione ti lascia a casa (a Genova l'astensione coincide con i 40 mila voti persi dall'Arcobaleno) o ti getta nelle braccia di Ferrando e Turigliatto: "Almeno loro la guerra non l'hanno votata", si consola Matteo all'Iveco. Il risultato è che la Lega avrà quattro ministri e l'Arcobaleno non c'è più. "Adesso tocca a Bossi mantenere le promesse", dice Alberto, della Fiom di Brescia. Ma anche lui sa che è una magra consolazione: "Sai come andrà a finire? Che quando la gente che ha votato Lega si incazzerà verrà da noi a chiederci di fare gli estremisti, la lotta dura e i blocchi stradali".




































































domenica 16 marzo 2008

GIANFRANCO E' FINI...TO!!!

ROMA - Alleanza Nazionale, confluita all'interno del POPOLO DELLE LIBERTA' si appresta a cancellare il proprio simbolo dopo aver avviato il processo di scioglimento del suo stesso partito, in tutte le Regioni, in tutti i Comuni ed in tutte le Provincie d'Italia i gruppi Consigliari di AN si stanno ridenominando come Gruppi Consigliari di AN-POPOLO DELLE LIBERTA' e non è detto che dopo le elezioni Politiche ed Amministrative del 13-14 Aprile prossimi tali gruppi non si riconvertano nel definitivo appellativo della formazione Berlusconiana, soprattutto se la stessa formazione del Cavaliere Silvio Berlusconi vincerà la tornata elettorale e governerà la prossima legislatura. Alleanza Nazionale dunque al capolinea? Date le circostanze, sembrerebbe proprio così; il suo leader oramai ombra di se stesso e di Berlusconi, sembra fare a gara a chi rinnega di più il proprio passato contro taluni democristiani che lo stanno spingendo tra le braccia del PPE (Partito Popolare Europeo) cosa a lui molto gradita.
Il programma del PDL Berlusconiano è davvero molto simile al programma elettorale del PD guidato da Veltroni, l'alternanza dunque dei due poli sembra scemare anche per il fatto che i loro leader parlano quasi la stessa lingua: un esempio lo è sul problema dei reati pedo-pornografici, entrambi propongono la stessa soluzione della castrazione chimica ed anche su altre questioni d'importanza vitale per il Paese, le risposte dei due schieramenti sono quasi speculari.
Il pericolo di una ricostituzione di un grande Centro politico dato dall'unificazione Governativa dei due poli PDL e PD è tutt'altro che una fantasia remota, può anzi trasformarsi in una pericolosa realtà visto che sia Berlusconi che Veltroni potrebbero, in nome del "bene" dell'Italia, governare insieme l'uno con l'appoggio dei voti dell'altro, visto che appunto i due programmi di governo non sono così tanto discordi.
E l'ex-Missino Gianfranco Fini (nella foto sopra nel 1994 quando saluta Romanamente alla Fascista la folla dei suoi sostenitori) che è anche l'ex-leader di una Destra forte e democratica ma pur sempre tradizionalista, l'ex-Vice-Premier ed ex-Ministro degli esteri...l'Onorevole Gianfranco è Fini...to!!! La sua verve, il suo appeal che lo ha sempre contraddistinto nei comizi elettorali, nelle grandi battaglie politiche di un tempo, nei confronti e nei dibattiti televisivi...tutto è sfumato in un nulla colossale...mai come oggi Alleanza Nazionale ha toccato così il fondo a questi livelli: scarsi contenuti ideologici e politici, valori messi in ombra o alla berlina, militanti e rappresentanti di partito che invece di farsi portabandiera delle idee si sono trasformati in arrivisti, affaristi di bottega avidi solo di fama e denaro...Alleanza Nazionale è un partrito che non c'è più in tutti i sensi del termine.
Tutto è finito grazie solo alla gestione malata quanto mai assurda del suo leader che da qualche anno a questa parte sembra letteralmente impazzito assieme ai suoi fedeli colonnelli (Matteoli, Gasparri, La Russa, Alemanno) i quali in un solo colpo sono riusciti quasi a cancellare la Destra politica dallo scenario nazionale.
Tenendo da parte "La-Destra" di Storace, Buontempo e la Santanchè, non esistono più nell'arco politico istituzionale Italiano veri partiti di destra.
Il PDL è più un'accozzaglia formata dai movimenti storici di quello che era la vecchia "CDL" (Casa delle Libertà) con la sola differenza che adesso ognuno di quei partiti ha rinunciato alla propria storia, alla propia identità ed autonomia per assoggettarsi definitivamente al volere ed al potere del Cavaliere PierSilvio Berlusconi che comanda oggi più di ieri la formazione Liberal-Centrista che lui stesso ha creato pochi mesi fà.
La vera alternativa alle urne sarà boicottare in massa i due poli centristi (PD e PDL) ma temo che sarà difficile, visto le doti amaliatrici delle due Sirenette (Veltroni e Berlusconi) che pur di vincere sono pronti ad imbrogliare anche sè stessi; noi tutti speriamo nel buon senso dei cittadini Italiani, anche se di buon senso questi Italiani molto spesso non nè hanno.
Alexander Mitrokhin


"Fanno i frosci con il culo degli altri!"

Roma - Prego, non arricciate il naso. L’espressione di cui al titolo non l’ho inventata io, ma La Rochefoucauld, letterato francese del 1.600 DC. Espressione che si attaglia al teatrino che si sta recitando nella "colonia Italya". Con tanti squallidi teatranti che gareggiano a chi si dimostra più devoto e più servile verso gli "USA liberatori".
Fortunati noi Italiani "liberati dagli USA". Ci siamo liberati del "bieco tiranno" che ci mandava a riconquistare la Libia e a conquistare l’Abissinia. Il tutto all’insegna di un sogno di megalomania che gli faceva sognare "un posto al sole per gli Italiani" e la "rinascita dell’Impero sui colli fatali di Roma". Insomma delle guerre schifosamente nazionaliste e colonialiste. E meno male, che liberatici dal "male assoluto", ci siamo dati una Costituzione che, all’articolo 11, recita: "L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…". Peccato che poi aggiunge: "consente in condizioni di parità con altri stati alle limitazioni di sovranità necessarie….".
Io non so dire se i "Padri Costituenti" erano degli "ingenui" che credevano davvero che, liberatici dal nazifascismo, sarebbero finite le guerre, e le occupazioni militari, e le prigioni militari oppure degli "impostori" che abbellivano con "belle parole" il fatto bruto che, una volta "liberati", ci toccava portare sul groppone il basto del "liberatore". E’ certo però che i nostri politici sanno che, in Italia, l’ambasciatore degli USA gode di uno status particolare. Status che trasmette anche all’ambasciatore di Israele, pupilla degli USA. E che i due ambasciatori leggono, e leggono con la dovuta attenzione, i giornali italiani. E, pertanto, i nostri politici, se dichiarano e quando dichiarano, tengono relativamente conto di come la pensano gli Italiani, ma tengono in debito conto come la vedono gli ambasciatori degli USA e di Israele.
Succede, dunque, che Massimo D’Alema, ministro degli Esteri del Governo Prodi rilascia delle "banali dichiarazioni", auspicando il "colloquio" tra Israele ed Hamas e….. succede il finimondo. Scrivo e ribadisco: si tratta di "banali dichiarazioni", perché, a guardare con una certa attenzione alla realtà delle cose, ci sarebbe da concludere: 1. Israele è uno "stato colonialista" nato su terre storicamente abitate da altri; 2. Israele è uno "stato razzista", avendo cacciato dai paesi natali 800.000 Palestinesi ed impedendone, con la forza delle armi, il rientro. Che da questo nasca l’odio dei Palestinesi contro gli Israeliani e che, di tanto in tanto, ci scappi qualche attentato, è nell’ordine delle cose.
E che altro può fare un politico intelligente ed avveduto? Se non, pur non esprimendo giudizi nel merito, auspicare il "colloquio tra le parti"? Osservo di passata che il Papa, quasi tutti i giorni, esprime simili concetti. Segno che, in diplomazia, il "cerchiobottismo" è segno di "virtù", più o meno esemplare. Solo che l’ambasciatore d’Israele interviene a bacchettare le "banali dichiarazioni" di D’Alema. Guardandosi bene dal bacchettare i continui inviti del Papa al "colloquio". E’ una posizione furbesca, ma in sintonia con il personaggio.
Fin qui ci sarebbe da rispondere con una alzata di spalle, se non fosse per il fatto che Fini (avete presente l’ometto con la kippah?), interviene a criticare D’Alema ed auspica che "l’Italia mandi più soldati in Afganistan, dove c’è da combattere, piuttosto che tenere i soldati in Libano dove stanno a bighellonare". Posizione questa che, in fatto di bellicismo, scavalca le posizioni dell’ambasciatore di Israele. Ma che tiene nel debito conto le richieste che ci pervengono dall’ambasciatore degli USA. Insomma, se Berlusconi vince le elezioni, Fini, con le sue dichiarazioni, si è guadagnato un "posto al sole".
***
Si dice e si scrive che "in Italia non si leggono i giornali". Mai affermazione si rivelò più falsa. In Italia leggono i giornali gli ambasciatori degli USA e di Israele. Che intervengono a chiarire a precisare se qualche politico accenna qualche "belato di indipendenza". Tanto per rammentarci che, nel 1945, "siamo stati liberati". Ma leggono i giornali anche quelli del Partito Democratico. Che non si sanno capacitare: "Possibile che D’Alema si permetta di suggerire il "colloquio tra le parti"? Non sa che Israele (armatissimo) ama colloquiare sparacchiando sui Palestinesi (quasi inermi)? E che, tanto per tenerli in agitazione, li tiene senza viveri, senza medicinali e senza corrente elettrica?". E si adombra che D’Alema, con quelle parole, abbia inteso mettere un bastone tra le ruote di Veltroni (1). Il quale Veltroni, invece, è "tutto per USA ed Israele". Politico avveduto, Veltroni/Cialtroni.
Anche nel Partito delle Libertà leggono i giornali. E Martino constata che, con quella proposta di mandare più soldati in Afganistan, Fini è salito nella considerazione e nella benevolenza degli ambasciatori degli USA e di Israele. Guadagnandosi una buona collocazione nella maggioranza che va a vincere le elezioni. E, allora, alzando la posta, proclama: "SI, mandiamo altri soldati in Afganistan. Ma mandiamone anche in Iraq" (2). E meno male che anche Berlusconi legge i giornali. Legge i giornali e scuote la testa: "Vuoi vedere che questi 2 stronzi, volendo farsi lo sgambetto l’un l’altro, rischiano di farmi perdere le elezioni? Già: perché, prima di passare dagli ambasciatori degli USA e di Israele a prendere ordini, bisogna convincere gli Italiani a votarci". E, allora chiarisce: "Di queste cose parleremo, apportando le opportune variazione. E tenendo conto delle indicazioni dell’ONU". Insomma, in mezzo a tanti politici professionisti, tocca a Berlusconi chiarire, agli occhi del "popolo bue", che loro "prendono ordini dall’ONU". Mai e poi mai prendono pubblicamente ordini dagli ambasciatori degli USA e di Israele. Semmai in privato.
Insomma: è tutto un teatrino. Nel quale i nostri politici si sbracciano a chi è più "patriota". Ovviamente: non "avventure coloniali per conquistarci un posto al sole", un passato di cui vergognarci e da bollare come il "male assoluto". Ma attiva e devota partecipazione perché la multinazionale americana UNOCAL costruisca i suoi oleodotti in Afganistan e la HALLBURTON, altra multinazionale americana, faccia le sue speculazioni in Iraq. I nostri politici, dunque, giocano a chi è più "froscio". Solo che il "culo" lo mettiamo noi. Pagando per le 113 basi militari USA dislocate in territorio italiano, pagando per i 10.000 soldati italiani all’estero a supporto della politica bellicista degli USA. E, mentre noi Italiani paghiamo, i nostri soldati combattono e muoiono per gli interessi degli USA e di Israele. Chi più fortunato di noi? Ci hanno liberato. E ora ci inculano.

Antonino Amato
1)"Le due linee su Hamas" in "Corriere della Sera" del 15 marzo 2008, pagina 1;
2)"PDL/PD, lite sulle missioni" in "Corriere della Sera" del 15 marzo 2008, pagina 8;
3)"In Libano con nuove regole d’ingaggio" in "Corriere della Sera" del 15 marzo 2008, pagina 9;
4)"Tra Kabul e Beirut il centrodestra sancisce la svolta estera" in "Corriere della Sera" del 15 marzo 2008, pagina .
Abbonatevi a "CIAOEUROPA"
Comunico in anteprima gli estremi del prossimo numero che va ad uscire;
Ciaoeuropa, n. 4 del 30 marzo 2008:

Elezioni di Merimar;
Finché la barca va…. di Fabio Calabrese;
Cattolici ingenui di Franco Damiani;
E’ in corso un attentato alla Costituzione di Salvatore Macca;
Per capirci, ve lo dico in siciliano di Oscar Aldo Marino;
Solidarietà al popolo palestinese di Comunità Militante Perugia;
Clamoroso riconoscimento di Lodovico Ellena;
Ancora un divieto da "Giustizia Giusta";
Negata la sede di Agostino Rabuffo;
I morti di Gaza non esistono di Enrico Galoppini:
Una strana avventura di Kiriosomega;
Italia: la magia del discorso di Claudio Antonelli;
Come ti erudisco il pupo di Maurizio Canosci;
Il calcio dell’asino di Nando Ventra;
Al guinzaglio dei "liberatori" di Antonino Amato;
Elezioni Nazionali 2008 di Antonino Amato;
Fascismo & dintorni di Antonino Amato;
Se il ridicolo uccidesse di Antonino Amato;
Dacci oggi il nostro servilismo quotidiano di Antonino Amato;
"Fanno i frosci con il culo degli altri" di Antonino Amato;
Rubriche varie.

Il numero è formato da 16 pagine in bianco/nero, formato B4 (250 x 350). Si cedono 3 copie per Euro 3,00; 6 copie per Euro 5,40; 20 copie per Euro 14,00; 50 copie per Euro 29,00. Inviare le richieste a: Ciaoeuropa, casella postale 82, 92100 Agrigento.
Fonte: Antonino Amato (amatoantonino@alice.it)

venerdì 14 marzo 2008

NOI PARLIAMO DEI PROBLEMI: L'INTERVISTA ALLA CANDIDATA PREMIER DE "LA-DESTRA" DANIELA SANTANCHE'!


L'Onorevole Daniela Santanchè


L’economia. La sicurezza. La giustizia. I giovani. Questi e altri temi nell’intervista a Daniela Santanchè, pubblicata oggi da La Nazione-Il Resto del Carlino-Il Giorno, che vi proponiamo in formato pdf nel link quì sotto:

Le elezioni politiche del 13-14 Aprile 2008 sono truccate???

Roma - I sondaggi, le radio, i telegiornali e i giornali di regime asserviti ai poteri forti e alle corporazioni hanno già deciso tutto: i partiti vincitori che potranno andare in Parlamento e spartirsi seggi saranno solamente 2 insieme a i loro fidi e accoliti alleati. Una VERGOGNA, e di questo ci assumiamo ogni responsabilità, una MAFIA nel senso puro della parola! L'Italia si prepara ad una situazione molto simile alla Russia di Putin: le regole elettorali le decideranno solo Veltrusconi, le leggi le faranno solamente loro e si prospetta nel Parlamento italiano l'assenza di una opposizione forte e combattiva in quanto comunque vadano e quali siano i risultati elettorali l'inciucio o le larghe intese ci saranno e sui temi proprio più importanti per la crescita della nostra povera nazione italiana.Da una parte una fasulla sigla priva di valori e di unica ispirazione putinista, populista e berlusconiano- leninista tenta quotidianamente di infangare e offendere le uniche alternative al duopolio elettorale. Dall'altra parte un partito che dietro l'acronimo di democratico di fatto rappresenta il partito della plutocrazia, dell'ultra-capitalismo yankee e degli interessi delle oligarchie che da sempre condizionano la nazione e che sono oggi responsabili di una estesa disparità fra le classi sociali (Confindustria, Confartigianato ecc.ecc.). A questo duopolio anti-democratico, come modesto movimento politico ci ribelliamo e continueremo a ribellarci ribadendo ancora una volta la nostra totale e sincera indicazione di voto a favore de LA DESTRA per Santanché Presidente. Un piccolo contributo che vuole arricchire un' alternativa seria concreta e di DESTRA al governo di due partiti di cartapesta.
Fonte: Circoli della Destra Nazional-Democratica

martedì 26 febbraio 2008

Elezioni in Pakistan: Musharraf ammette la sua sconfitta!!!

Islamabad - I principali partiti di opposizione in Pakistan risultano in chiaro vantaggio alle elezioni parlamentari e provinciali che si sono svolte ieri, secondo risultati non ancora ufficiali. Netta invece la sconfitta dei partiti islamici, che al precedente scrutinio del 2002 avevano compiuto un importante balzo in avanti. La vittoria dell'opposizione pone dei rischi per il presidente Pervez Musharraf, in carica da otto anni, che ieri comunque aveva detto di voler collaborare con i partiti che avessero vinto le elezioni. Il voto si è svolto in un clima estremamente teso. Solo nelle ultime 36 ore vi sono stati 24 omicidi in qualche modo collegati alle elezioni. Un conteggio dei voti diffuso dalla televisione privata Geo TV indica per l'Assemblea nazionale il partito dell'ex premier Nawaz Sharif avrebbe ottenuto il 32% dei voti; il partito dell'ex premier assassinato, signora Benazir Bhutto, il 29%; solo il 12% per il partito di Musharraf. I risultati definitivi sono attesi per la fine della giornata di oggi.I risultati parziali sullo spoglio dei voti di 160 dei 272 seggi del parlamento indica che i radicali ne hanno presi solo tre. La Muttahida Majli-i-Amal (Mma), alleanza di sei formazioni alcune delle quali apertamente simpatizzanti per i militanti e le idee dei taleban e di al Qaida, avevano nel parlamento uscente un record storico di 59 deputati. Mma era al potere nella Provincia di Frontiera del Nord Ovest, che confina con le zone tribali alla frontiera con l'Afghanistan, un'area dove di fatto l'autorità del governo di Islamabad è ignorata. Alcuni gruppi dell'alleanza hanno boicottato le elezioni e questo di certo ha contribuito al crollo.


Pakistan, partiti dell'opposizione insieme per formare il nuovo governo!!!

ISLAMABAD (Reuters) - I due partiti che hanno guadagnato il maggior numero di seggi alle elezioni in Pakistan collaboreranno per formare un nuovo governo.
Lo ha detto oggi l'ex primo ministro Nawaz Sharif.
Sharif ha partecipato a una serie di colloqui a Islamabad assieme al marito dell'ex premier Benazir Bhutto, alla guida del Pakistan People Party (Ppp) fino a quando non è stata uccisa in un attentato lo scorso 27 dicembre.
"Lavoreremo assieme per formare un governo", ha detto Sharif nel corso di una conferenza stampa congiunta assieme al marito di Bhutto, Asif Ali Zardari, dopo il loro incontro.
Questo nuova coalizione di governo potrebbe costringere il presidente Pervez Musharraf a lasciare il potere.
Musharraf, salito al potere nel 1999 con un colpo di stato militare nel Paese dotato di armi nucleari -- e uno dei più importanti alleati islamici di Washington nella lotta ad al Qaeda -- è vulnerabile di fronte a un Parlamento ostile dopo che i suoi sostenitori hanno riportato una pesante sconfitta nelle elezioni lunedì.
Ma in un'intervista al Wall Street Journal pubblicata ieri, ha detto di non essere pronto ad andarsene.
L'amministrazione del presidente americano George W. Bush ha chiesto al prossimo governo di lavorare con Musharraf e dice che Washington ha bisogno del Pakistan -- che confina con l'Afghanistan -- come alleato.


I POVERI ILLUSI DI AN E AG NON CI FANNO PENA!

Roma - Si odono dalle sezioni di Azioni giovani e Alleanza Nazionale pianti, senso di smarrimento e rabbia isterica. Poveri illusi, poveri stolti credevano che il signor Gianfranco Fini non li avrebbe mai abbandonati e invece, ha deciso con una telefonata di sciogliere il suo partito "socialdemocratico" per inchinarsi al "divino" Berlusconi il quale ha definitivamente chiarito che il "popolo della libertà" non é un partito di destra e nulla ha a che vedere con la destra.
Sinceramente dei militanti un po' spaesati che si illudevano e credevano che Alleanza Nazionale fosse un partito di destra e erede degli ideali del M.S.I. non me ne frega più di tanto; facciano quello che vogliono e, se hanno una propensione per il sado-masochismo o l'autolesionismo votino pure Fini e Berlusconi perché sciocchi erano, sciocchi lo sono e sciocchi lo rimarranno se continueranno a dire signor Si a Gianfranco Fini e a Silvio Berlusconi.Esistono dei rimbambiti patentati in Alleanza Nazionale e degli addormentati che sarebbero disposti a seguire i loro capi, e dirigenti anche se questi si buttassero da una rupe o scegliessero di allearsi con le Brigate Rosse. Ma ciò che interessa a me e a molti altri, che amiamo un po' di nostalgie, che siamo coerenti e che siamo soprattutto persone serie é sapere che destino ha il logo della fiamma tricolore e la scritta M.S.I. e la fiaccola tricolore (emblema del glorioso FdG) perché quei simboli non possono essere lasciati in mano a dei guastafeste screanzati con la faccia come la latta che per anni si sono trincerati dietro quei gloriosi loghi, rubando voti e prendendo per il culo gli utili idioti che fino a ieri ci credevano.

Fonte: Circoli della Destra Nazional-Democratica

sabato 16 febbraio 2008

Lo Stato ha urgente bisogno di riforme....

Finalmente il 13 e 14 Aprile si vota, sarà una campagna elettorale interessante quella che si aprirà ufficialmente nei prossimi giorni; la novità più interessante è sicuramente la prima donna candidata Premier, (cioè alla Presidenza del Consiglio dei Ministri), proposta de "La-Destra" accorpata alla "Fiamma Tricolore" che vede nella persona dell'Onorevole Daniela Santanchè un fiero cavallo da battaglia, per il resto calma piatta, soprattutto per il fatto che sono cambiati i simboli e le coalizioni, ma non le persone che nè fanno parte.
Oltretutto, oltre ogni logica si rivede scendere in campo l'UDEUR dell'ex-Ministro della Giustizia Clemente Mastella, pluri-indagato per concussione e corruzione insieme ad oltre 23 suoi collaboratori di Partito che si ripresenterà alla tornata elettorale senza però accorparsi ai grandi schieramenti così come ha fatto invece il suo ex-collega Di Pietro che ha ingrassato le fila del Partito Democratico di Veltroni.
Il responso che darà l'urna è tutt'altro che scontato, ci sarà penso da "soffrire" sino all'ultimo voto scrutinato visto che la legge elettorale vigente non è stata modificata, dunque anche se dovesse trionfare il Centro-Destra...dubito che avrà uno scarto maggiore di quello ottenuto due anni fà dal Centro-Sinistra e la battaglia più dura si giocherà per il Senato...tutti i Partiti politici in campo giocheranno per accappararsi quanti più senatori possibili, visto che il gap dell'ingovernabilità della passata legislatura risiedeva proprio in Senato.
Il futuro Governo avrà gravosi compiti di risanamento non solo dell'economia sempre più povera del Paese, ma anche delle Istituzioni in quanto lo Stato ha urgente bisogno di riforme; dalla burocrazia statale alla sanità pubblica, dalle forze dell'ordine alla magistratura, dalla legge elettorale alla giustizia...tutto è da risanare, da ricostruire, da rimodernare.
Poi il mercato del lavoro, compito primo e più importante a cui il nuovo, futuro Governo dovrà mettere mano per equiparare gli standard di vita degli Italiani a quelli dei partner Europei più ricchi: è inammissibile che oggi l'Italiano medio non possa più vivere serenamente perchè non riesce più ad arrivare sino alla fine del mese, non è più tollerabile che le famiglie Italiane non riescano a comprare la prima casa perchè impossibilitati a pagare le rate dei mutui che sono diventate troppo care, non si può più permettere agli speculatori di qualsiasi specie e razza di affamare il nostro popolo.
Lo Stato Italiano deve tornare ad essere uno Stato orgoglioso e fiero delle proprie tradizioni, della propria cultura, della propria storia...ma soprattutto lo Stato Italiano deve tornare ad avvicinarsi alla propria gente, perchè prima di tutto lo Stato è la gente, lo Stato siamo noi!
La vera, nuova sfida dei Governi a venire sarà quella di contrastare e combattere la nuova povertà che è quella della gente comune, della persona che lavora ma che non riesce più a mettere da parte i propri guadagni ed a spendere se non solo per la sopravvivenza e la sussistenza delle proprie famiglie, inoltre a causa del caro-vita il denaro non circola più in abbondanza, il commercio soffre e nessuno riesce più ad investire a lungo termine, di conseguenza la redistribuzione della ricchezza è inesistente.
Ci auguriamo che la prossima legislatura termini il proprio mandato dei 5 anni e che riesca ad attuare almeno le riforme più urgenti di cui tutti noi abbiamo bisogno.


Alexander Mitrokhin










Quanto pesa la Santanchè. La prima donna che corre da premier!

Roma - Sarà la prima donna nella storia della Repubblica Italiana a correre come candidata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri alle prossime elezioni politiche. Daniela Santanchè, già a capo del dipartimento delle pari opportunità di An, poi trasmigrata ne La Destra di Francesco Storace fino a diventarne la candidata designata per Palazzo Chigi. Una scelta di rottura, che arriva dopo il mancato accordo tra il neonato movimento e il Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi che, secondo la neodesignata, “non è imputabile direttamente al Cavaliere, ma a tutti i piccoli uomini che gli stanno attorno e che lo assediano”.
Una decisione per molti coraggiosa, per molti altri azzardata: gli ultimi sondaggi danno il nuovo partito al 3%, ma di questo l’aspirante premier non sembra preoccuparsi: “A parte il fatto che queste misurazioni sono state fatte prima della scelta di correre da soli, noi non facciamo comunque la chimica della politica. La politica è una passione e non abbiamo paura di farci contare. Se non andrà, vorrà dire che non entreremo nelle due Camere. D’altronde, quello parlamentare non è uno stipendio, ma una carica da portare avanti con impegno e responsabilità”.
Onorevole Santanchè, si aspettava una simile scelta da parte del suo partito?
Certo che no. Ho ancora addosso il brivido che ha seguito la mia designazione da parte di Francesco Storace, al nostro congresso di domenica: i delegati si sono alzati tutti insieme e hanno cominciato a scandire il mio nome.
La sua decisione ha però fatto storcere il naso a qualcuno degli osservatori, che non ritiene che la sua immagine sia conciliabile con quelle di Francesco Storace e Teodoro Buontempo.Questi stereotipi sono pure creazioni della carta stampata. Io sono e mi sento perfettamente integrata al popolo della destra.
Perché l’elettorato moderato dovrebbe scegliervi?
Abbiamo il coraggio di chi ci crede e la passione di chi vuole provarci per evitare ogni forma di inciucio. La destra, che è parte del Dna del nostro Paese, non può essere cancellata con un colpo di spugna dalla storia d’Italia. Personalmente, penso poi che in questi anni di impegno politico io abbia fatto qualcosa per le donne. Mi auguro che gli italiani e soprattutto le italiane mi seguiranno. Forse non avrò un carattere meraviglioso, ma sono una persona che ha sempre mantenuto ciò che ha promesso.
Quanto peserà la sua immagine sull’elettorato indeciso?
Francamente non lo so. So però per certo che i primi segnali di adesione al progetto sono incoraggianti. Ieri, sono partite le sottoscrizioni spontanee: ebbene, sono arrivate centinaia di mail, in alcune delle quali c’è perfino chi ha rinunciato al caffè, per “dare i soldi alla Santanchè”. In Italia, c’è un popolo autentico che si impegna nella partecipazione perché non è animato da interessi personali. È quello che mi sostiene, ed è quello che noi della Destra dobbiamo convincere. Per il resto, si vedrà.

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!