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lunedì 9 febbraio 2009

Vittorio Sgarbi contestato...

L'Onorevole Vittorio Sgarbi durante una contestazione contro di lui all'interno di una bibblioteca di Agrigento...

ARTCICOLO 21. Libertà di che? Contestatore di Sgarbi aggredito ad Agrigento...

La Procura della Repubblica di Agrigento ha contestato i reati d resistenza e lesioni a pubblico ufficiale ad ad almeno cinque persone, di cui solo una identificata. Il commissario della polizia municipalr Giuseppe Ragusa èstao refertato con una prognosi di 3 giorni: "Sarebbe stato aggredito da almeno tre persone mentre tentava di impedire ad una delle manifestanti di riprendere quanto stava accadendo in sala con una telecamera!".

Contestazione a Vittorio Sgarbi ad Agrigento...

Un mese o poco più fà ad Agrigento questo ragazzo, Giuseppe Gatì, osò contestare l'Onorevbole Vittorio Sgarbi, reo di aver spesso criticato l'operato della Magistratura e del Pool Anti-Mafia...infine pure Sgarbi peccherebbe di qualche "macchia" sul proprio operato Politico in questi ultimi anni a Roma e nel Sud Italia...questo ragazzo che vedete nel video è morto purtroppo poco tempo dopo l'accaduto in circostanze tragiche e misteriose sul proprio posto di lavoro in campagna e sembrerebbe che durante questo grave incidente di lavoro il ragazzo fosse solo...non ci sarebbero testimonianze sull'accaduto!!!

martedì 3 febbraio 2009

L'Italia dei Massoni verso lo sfascio...

Posted by Picasa

(Clicca sull'immagine per ingrandirla...)

E' stata varata dopo tante discussioni la nuova riforma che regolarizza l'utilizzo delle intercettazioni telefoniche da parte della Magistratura durante le indagini...CHE COSA HANNO COSI' TANTO DA NASCONDERE I NOSTRI POLITICI ITALIANI??? DI COSA HANNO PAURA???

Il Popolo dell’Omerta’


Di Marco Travaglio - 14 giugno 2008

L’avessero fatta scrivere alla Banda Bassotti con la consulenza di un repartino psichiatrico, sarebbe venuta meglio. La cosiddetta riforma delle intercettazioni varata ieri dal governo durante la partita della Nazionale (come il decreto Biondi del ‘94) è quanto di peggio si possa immaginare: un misto di impunità, omertà, asineria e demenza.
Il problema, per questi qua non sono i reati, ma chi li scopre e li racconta. Galera per chi dispone e pubblica intercettazioni; per chi viene beccato a delinquere al telefono, invece, la pena massima è la presidenza del Consiglio e quella minima la presidenza di Raifiction. Mentre in America arrestano un costruttore nel cui cantiere un operaio è morto sul lavoro, in Italia chi ammazza i lavoratori rischia poco o nulla, ma chi lo smaschera rischia grosso. Oggi, fosse già stata in vigore la legge porcata, non conosceremmo ancora le telefonate di Fazio e dei furbetti del quartierino, di Moggi e dei designatori arbitrali, e tutti gli scandali politico-finanziari degli ultimi 5 anni: i processi non sono ancora iniziati. Né sapremmo nulla delle tangenti a Genova e a Perugia. E neppure degli scannamenti alla clinica Santa Rita. Per due fondamentali motivi: i giornalisti non avrebbero potuto pubblicare le intercettazioni, salvo rischiare 3 anni di galera (senza contare le multe agli editori); e comunque non avrebbero avuto nulla da scrivere, perché i magistrati le intercettazioni non avrebbero potuto comunque disporle (i decreti del gip autorizzavano ascolti per truffa e falso in atto pubblico e solo dopo si sono scoperti i casi di lesioni e omicidi; ma la truffa e il falso sono puniti fino a 6 anni, ben al disotto del nuovo limite di 10). Insomma, la premiata macelleria Santa Rita sarebbe ancora in attività e gli scannatori seguiterebbero a squartare seni e fegati, reni e polmoni. Non basta ancora, perché c’è un altro paio di delizie di alto valore psichiatrico. 1) Se, intercettando uno per un reato, si scopre che ne ha commesso un secondo, l’intercettazione è utilizzabile per il primo, ma non per il secondo (se mi ascoltano per una discarica abusiva e scoprono che ci sciolgo nell’acido i cadaveri, l’intercettazione non può essere usata nel processo per gli omicidi). 2) Le intercettazioni non potranno più essere autorizzate da un gip, ci vorrà un collegio di 3 giudici: una follia che allunga i tempi e intasa i tribunali, oltre a essere insensata (il gip da solo può condannare per omicidio, ma non intercettare). 3) Le intercettazioni non potranno protrarsi per più di 3 mesi (quella alla Santa Rita son durate quasi un anno, scoprendo molti casi e prove per incastrare colpevoli). Norma geniale nelle catture latitanti e nei rapimenti. Sequestrano un bambino? Bisogna sperare che i sequestratori lo liberino entro 3 mesi, perché al novantesimo giorno, caschi il mondo, gli apparecchi di ascolto vengono disattivati. Tempo scaduto. Provenzano latita da 43 anni? Si tengono sotto controllo per anni parenti e amici, nella speranza che prima o poi qualcuno si lasci sfuggire qualcosa o commetta un passo falso. In futuro, grazie al governo della sicurezza, della tolleranza zero e dell’antimafia, bisognerà staccare tutto dopo 3 mesi. E il boss è al sicuro per il resto dei suoi giorni. Completa il quadro la lista dei reati per cui sarà impossibile intercettare: a parte quelli contro la Pubblica amministrazione (reinseriti su richiesta della Lega in cambio del lodo Schifani-2 per cancellare i processi al premier), tutti quelli puniti con pene inferiori ai 10. Reati minori? Nemmeno per sogno. Reati gravissimi come quelli contro l’ambiente, la salute e la sicurezza sul lavoro; tutti i reati fiscali, dall’evasione alle truffe Iva, dall’aggiotaggio all’ insider trading (intercettabili dal 2006 in base di una legge della Cdl per recepire la direttiva europea sul market abuse, quella che ha consentito la scoperta delle scalate Bnl, Antonveneta ed Rcs); il contrabbando e l’usura, specialità delle mafie; i sequestri di persona semplici, i sequestri di minori, le truffe allo Stato e agli enti pubblici o sui fondi europei; persino le associazioni per delinquere e financo lo spaccio di droga (quello che poi consente, risalendo per li rami, di sgominare i grandi cartelli del narcotraffico). Da qualunque parte la si guardi, è una legge salvacriminali. Inutile «migliorarla». Peggio è, meglio è: referendum, referendum!

Fonte: http://wildgretapolitics.wordpress.com

MARCO TRAVAGLIO - ANNOZERO - 29 GENNAIO 2009

Dalla trasmissione di Santoro...

Violenza sessuale su una rumena, fermati 5 suoi connazionali...

Dopo la violenza, avevano già fatto le valigie per scappare, come il branco di stupratori di Guidonia. Cinque rumeni tra i 20 e i 33 anni, nessun precedente penale e un impiego stagionale come braccianti agricoli nelle campagne della Sibaritide.
La loro vittima, di 21 anni, ha però trovato il coraggio di denunciarli e di bloccare la fuga. Ed ha anche il coraggio di farsi vedere, di chiedere giustizia, per sè, per il marito e per il loro bimbo di cinque mesi rimasto in Romania.

Immigrato bruciato vivo a Nettuno. Sit-in di protesta...

3 ragazzi hanno appiccato il fuoco ad un indiano che dormiva su una panchina della stazione di Nettuno.
Anche un senegalese è stato ucciso, a quanto pare per futili motivi.
Dunque un cittadino indiano che dormiva alla stazione ferroviaria di Nettuno (Roma) è stato aggredito e dato alle fiamme da tre giovani locali, tra cui un minorenne. L'uomo ricoverato d'urgenza con ustioni alle gambe e cosciente ha permesso la cattura dei tre, che hanno detto di aver agito «per provare un'emozione forte». Nel centro cittadino, sit in e manifestazione dei cittadini nettunesi e aderenti ai movimenti e ai partiti politici della sinistra, in prima fila rappresentanti della comunità indiana locale. Alcuni giovani hanno insultato il corteo, dando vita a tafferugli sedati dalle forze dell'ordine.

Indiano bruciato vivo, Senegalese assassinato - dal tg5...

Ecco il risultato della follia e della mancanza di valori nella nostra Società sempre più misera e vuota di contenuti...la guerra trà poveri può degenerare in queste atroci conseguenza...

lunedì 2 febbraio 2009

Guidonia, la bomba carta contro il negozio di commercianti Rumeni è un ingiustizia...è lo Stato che oggi crea di proposito il clima di terrore!!!

Serranda distrutta e vetrina in frantumi...l'azione nella stessa cittadina dello stupro!
ROMA - Bomba carta contro una macelleria gestita da un cittadino romeno a Villalba di Guidonia. L'esplosione ha divelto la serranda del negozio, in via Toscani, e ha mandato in frantumi l'intera vetrina. L'attentato incendiario è avvenuto poco prima della mezzanotte.
LO STUPRO - L'azione è avvenuta nella stessa cittadina alle porte di Roma dove la scorsa settimana è stata stuprata una ragazza da una banda di romeni, fermati due giorni fa dai carabinieri.
Il racconto: «Urlavamo parole in romanesco». Frattini: in cella a Bucarest!!!
«Guidonia, mezz'ora prima stavo per stuprarne un'altra!!!»
La confessione dopo l'arresto: li ho aggrediti con l'ascia!!!
«Mezz'ora prima volevamo stuprarne un'altra...». Mirel Huma, 20 anni, il più giovane dei quattro violentatori romeni di Guidonia, ha confessato. Ha raccontato ai carabinieri ogni dettaglio di quella notte d'orrore, tra il 23 e il 24 gennaio, in via della Selciatella. Ha ricordato pure che uno dei suoi compari, l'unico a volto scoperto, a un certo punto ha gridato alla ragazza ventunenne terrorizzata: «Stai ferma o t'ammazzo, mortacci tua...». In romanesco.
Una confessione agghiacciante, la sua. Ecco il racconto: «Mezz'ora prima dello stupro in via della Selciatella, era arrivata in macchina un'altra coppietta. Noi, sempre con una pinza e un'ascia, abbiamo rotto un finestrino, li abbiamo fatti scendere, li abbiamo prima rapinati dei portafogli e dei telefonini, poi abbiamo deciso di violentare la ragazza. Il fidanzato, però, era troppo alto e robusto e non c'entrava nel bagagliaio della piccola utilitaria, così abbiamo pensato che sarebbe stato complicato abusare della giovane e intanto tenere lui a bada. Così alla fine abbiamo lasciato perdere, quelli se ne sono andati e noi siamo rimasti nascosti tra le siepi, perché sapevamo che in quella zona sarebbero arrivate presto altre prede. Infatti, è arrivata l'Opel Corsa e alla guida c'era proprio la ragazza che abbiamo violentato...». Non una lacrima, mai una parola per la persona che hanno rovinato per sempre.
Considerazioni di Alexander Mitrokhin: Alla luce degli ultimi tragici eventi di cronaca, alla luce degli innumerevoli tentativi di stupro andati o meno a buon fine, sia che essi siano stati eseguiti da cittadini stranieri o da cittadini Italiani contro qualsiasi donna di qualsiasi nazionalità, non si può non avvisare un certo clima di "terrore" e di incetezza che si può sentire aleggiare sulle nostre teste, un clima che a mio dubbio e avviso è sicuramente stato creato volontariamente da quella stessa classe Politica Italiana che per distogliere l'attenzione delle masse e dell'opinione pubblica dalla grave crisi economica, sociale e finanziaria che stà colpendo in questi mesi il nostro Paese, farebbe qualsiasi cosa pur di perpetrare il proprio potere ed i propri privilegi per non perdere il proprio posto di comando e di controllo sullo Stato, sulle Istituzioni Pubbliche, sul Governo.
Creare questo clima di paura e di incertezze fà sì che il cittadino sposti la sua attenzione non più sul problema del lavoro precario, degli stipendi troppo bassi ed inadeguati, non più sul problema del caro-vita e della povertà che si diffonde sempre più trà le nostre famiglie, ma invero questo clima creato di proposito sul vecchio detto dell'Antica Roma: "DIVIDI ET IMPERA" fà sì che il cittadino Italiano spaurito ed ingignato indirizzi le proprie attenzioni sul problema dell'immigrazione clandestina e selvaggia che nessun Governo, nemmeno l'attuale Governo Berlusconi, vuole in realtà risolvere veramente alla radice.
La bomba carta che ha semi-distrutto quel negozio appartenente ad un onesto e serio commerciante Rumeno a Guidonia, città tristemente famosa per lo stupro di gruppo perpetrato da una banda composta da cinque Rumeni contro una coppia di fidanzatini Italiani, oggi rappresenta una delle tante ingiustizie che questo clima di terrore creato di proposito dal nostro sistema Politico Italiano, ha causato di conseguenza.
Non è giusto che i cittadini stranieri, regolari e onesti, quelli che lavorano, vengano barbaramente attaccati e presi di mira dalla frustrazione di un popolo Italiano che non è capace di ribellarsi come invece dovrebbe fare, contro la propria classe Politica.
La tristezza assoluta è rappresentata da tutti quei cittadini indignati che si trasformano in veri xenofobi frustrati che non capiscono il vero problema che stà alla base: la nostra classe Politica non ha la volontà di risolvere i nostri più gravi problemi perchè da essi trae la propria linfa vitale, il sistema Politico Italiano oggi si nutre per sopravvivere della miseria e delle disgrazie di un popolo che sempre più rimane allo sbando, alla mercè di trame ed intrecci politico-mafiosi-massonici...una certa elitè di Politici, Economisti e Capitalisti ha deciso che per poter continuare a vivere sopra il potere e per continuare ad arricchirsi deve necessariamente farlo solo se riesce a mantenere tutto come è...tutto uguale...tutti poveri...tutto arretrato!!! Nessuno si è mai chiesto come mai il problema Mafia, Camorra e Criminalità Organizzata è sempre uguale ogni anno così come lo era 10, 20, 30, 40, 50 anni fà??? Non c'è stata nessuna evoluzione, nessun cambiamento...la Palermo e la Napoli del 2009 sono le stesse che erano nel 2000, nel 1990, nel 1980, nel 1970 se non peggio....così come si moriva un tempo si muore oggi...crivellati di colpi di mitragliatrice in pieno giorno e gli uomini Politici, i Sindaci, i Presidenti di Regione sono collusi e corrotti ugualmente come lo erano 10, 20, 30 anni fà...così come per il problema del lavoro, dei salari e di tutto ciò che circonda e costituisce la nostra Società, la nostra vita...tutto è immutato, il consumismo e l'egoismo di un sistema che ci rende sempre più schiavi servili, che ci compra per pochi spiccioli, che ci fà sopravvivere nella miseria più nera...tutto è uguale e niente è cambiato perchè per cambiare veramente prima di tutto bisogna cambiare il sistema Politico in tutta la sua interezza, in tutte le sue molteplici forme e composizioni, in tutti i suoi organi.
La bomba carta contro il negozio di onesti e lavoratori Rumeni è un'ingiustizia, un'esplosione di odio voluta da questo sistema Politico Mafioso e corrotto che stà tentando di fare scatenare una nuova guerra trà poveri...poveri Italiani che si scagliano contro i poveri Immigrati, guerra scatenata dalla paura e dal terrore, dalla rabbia e dalla frustrazione..."DIVIDI ET IMPERA" appunto, lo Stato crea infinitesime divisioni e micro-divisioni all'interno della società Italiana in maniera tale da controllare meglio le menti dei cittadini e spingere i vari consensi elettorali ora verso una determinata forza Politica e domani verso un'altra determinata forza Politica purchè questa forza Politica sia sempre in seno al "REGIME" di questo sistema Politico Italiano che è ormai "marcio" fin dentro le proprie viscere.
Dunque, votare oggi il POPOLO DELLE LIBERTA' di Silvio Berlusconi o votare il PARTITO DEMOCRATICO di Walter Veltroni è oggi la stessa identica cosa!!! Nessuna di queste formazioni Politiche potrà realmente cambiare le cose in Italia perchè esse stesse sono la rappresentazione di questo Sistema Politico che non funziona più da decenni se non per solo arricchire i soliti Potenti, le solite Caste, i soliti gruppi Capitalisti, le solite Lobby Affaristiche che da decenni appunto detengono il pieno controllo ed il pieno Potere in questo Paese.
NON VOTARE dunque è l'unica soluzione, il primo passo verso quella RIVOLUZIONE CULTURALE che un giorno, con la spinta compatta di una parte del popolo Italiano, dovrà sovvertire e modificare alla base questa nostra fetida Repubblica Italiana.
Fonte: http://www.corriere.it/ del 29 gennaio 2009

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!