Si tratta del 45enne Armin Meiwes, nato a Routenburg, e per questo, conosciuto cone il cannibale di Routenburg. Il motivo che l'ha spinto alla carne umana è il fatto che secondo lui è buonissima e sa di maiale."Attendevo di assaggiarla da 30 anni", dice in un intervista su una televisione tedesca che ha inchiodat allo schermo tra la curiosità e l'orrore un milione di telespettatori. E' lui che sei anni fa uccise, cucinò e mangiò un tecnico informatico di 42 anni. E la vittima, aspetto ancora più agghiacciante, era consenziente.
Conobbe la sua vittima su internettramite un annuncio. Cercava candidati che avessero voglia di farsi macellare. La scelta fu di 400 persone disposte ad essere mangiate ma il fortunato prescelto fu proprio l'ingegnere berlinese Bernd-Juergen Brandes. Si trattava di un omosessuale coprofago tedesco, proclive ai piaceri della prostituzione, afflitto da turbe psichiche ed avvezzo all'automacerazione fisica. Meiwes gli somministrò una forte dose di sonniferi, gli mutilò il pene eretto e insieme mngiarono le misere carni (oddio!), dopo averle fatte saltare alla fiamma con aglio ed olio in un tegamino.L'incontro si svolse in qusto modo: Armin ricevette la sua vittima nella sua villa abbandonata nell'Assia dell'est. In soffitta aveva predisposto un vero e proprio teatro dell'orrore, con tutti gli strumenti adatti alla macellazione. Iniziò così la cerimonia dell'orrore: venti tranquillanti e una bottiglia di vino per stordire la vittima, che tuttavia rimane cosciente per partecipare al rituale: Meiwes gli taglia il pene e dopo averlo cotto lo mangiano assieme.L'amputazione provoca un'emorragia che nel giro di qualche ora fa perdere coscienza alla vittima, già sotto l'effetto di tranquillanti e alcol. A quel punto il cannibale gli taglia la gola e inizia a tagliarlo a tranci e a mangiarlo. Riesce a ingurgitare circa 20 chili di carne. Il tutto, che potrebbe sembrare partorito dalla mente di un mitomane, tanto assurdo e impensabile, è stato da lui ripreso con una videocamera. Quattro ore di inferno.
Attualmente sconta l'ergastolo nel carcere di Kassel, lavorando nella lavanderia.Racconta: "La carne umana ha lo stesso sapore di quella di maiale, è solo leggermente più amara, più sostanziosa. E' davvero buona. Ho arrostito leggermente la carne e l'ho salata. Il primo assaggio è naturalmente qualcosa di strano, un'emozione indefinibile. È una bella sensazione sapere che Brandes è diventato una parte di me". Racconta poi che sua medre gli leggeva spesso la storia di Hansel e Gretel ed era molto interessato quando, nella storia, il piccolo Hansel doveva essere divorato. Il barbaro, orripilante omicidio non sarebbe mai stato scoperto se, a corto di carne umana, Meiwes non si fosse preoccupato di pubblicare un nuovo annuncio su internet.
Meiwes è stato condannato in primo grado di giudizio ad otto anni di carcere, in virtù di un capo di accusa non di omicidio, bensì di suicidio assistito, mentre non gli è stata riconosciuta l'infermità mentale. Il processo di appello si è concluso con una condanna all'ergastolo.
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