
L'importanza dell'economia "verde" - Una crescita che dovrà comunque avere un occhio di riguardo per l'ambiente e portare ad un'economia "più verde" come l'ha definita il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi. In questo senso, ha osservato Draghi, la Banca Mondiale è un "partner chiave nel finanziare la transizione a una economia 'piu' verdé ed alleviare l'impatto del cambio climatico nei paesi in via di sviluppo". Sforzo questo che supera però largamente le risorse disponibili delle istituzioni per lo sviluppo e ha bisogno, secondo il governatore "dell'unione fra le limitate risorse pubbliche ed una più ampia fonte di capitale privato". Il Development Committee vede con particolare favore l'impegno della Banca Mondiale a utilizzare tutto il plafond di risorse a sua disposizione e quello di fornire finanziamenti per oltre 100 miliardi di dollari in tre anni. E tornando al nodo delle risorse Zoellick ha messo in guardia dal rischio che la Banca Mondiale, principale 'prestatore' per il sostegno allo sviluppo mondiale potrebbe andare incontro a seri rischi finanziari entro la metà del prossimo anno se le domande di prestiti continueranno a progredire ai livelli attuali.
Polemiche alla francese - Ma ci sono paesi che non sembrano voler sposare la tesi dell'iniezione di maggiori risorse a favore della Banca Mondiale. Per il ministro francese delle Finanze Christine Lagarde, ad esempio, "l'istituto ha a disposizione la giusta quantità di risorse per assistere i propri membri e queste sono lontane dall'esaurirsi. In linea con la tendenza generale cui si è assistito ultimamente ad accordare maggior peso negli organismi internazionali ai paesi meno rappresentati, anche all'interno della Banca Mondiale verranno rivisti i meccanismi di governance, portando ad un aumento di almeno il 3% dei diritti di voto a favore dei paesi in via di sviluppo e delle economie in transizione. Nelle riunioni di Istanbul la Banca Mondiale ha inoltre dato il via libera a un trust fund a sostegno dell'iniziativa da 20 miliardi per la sicurezza alimentare lanciata all'Aquila. Ed ha disegnato una 'crisis facility' per aiutare i 79 paesi più poveri del mondo concedendo loro prestiti a tasso zero.
05 ottobre 2009
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