Visualizzazioni totali delle visite sul blog "Mitrokhin" dalla sua nascita: 08 Novembre 2007

Classifica settimanale delle news piu' lette sul blog Mitrokhin...

Cerca nel blog

Vota il mio blog...

siti migliori

Translator (Translate blog entries in your language!)

Post in evidenza

"I MIEI BRANI" 🎸🎶💞 TUTTI I VIDEO UFFICIALI DI TORRI CRISTIANO CANTAUTORE DI CARRARA (MS) - TOSCANA

TORRI CRISTIANO CANTAUTORE CANALE YOUTUBE DI CRISTIANO TORRI CANALE UFFICIALE DI TORRI CRISTIANO SU SPOTIFY PROFILO FACEBOOK DI TORRI CRISTI...

Visualizzazione post con etichetta Repubblica Islamica Iraniana. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Repubblica Islamica Iraniana. Mostra tutti i post

domenica 2 gennaio 2011

DA WIKILEAKS - IL PRESIDENTE IRANIANO AHMADINEJAD PRESO A SCHIAFFI DURANTE UNA RIUNIONE - IRAN: JAFARI REPORTEDLY SLAPS AHMEDINEJAD

SECRET BAKU 000.098 SIPDIS EO 12.958: decl: 2020/02/11 TAGS: PGOV PARM Phum AJ IR

OGGETTO: IRAN: Jafari riferito ha preso a schiaffi Ahmedinejad MEETING SNSC; Tudeh ri-emergenti? REF: A. A) 2009 BAKU 972

 ¶ B. B) 2009 BAKU 921

 ¶ C. C) 2009 BAKU 920 (NOTAL) d. D) 2009 BAKU 909 classificate per: xxxxx per Ragioni 1.4 (b, d)

 ¶ 1. (S) Baku watcher Iran è incontrato con xxxxx (rigorosamente proteggere - vedi reftels). Chi Got Slapped ------------------

 ¶ 2. (S) Secondo la fonte, il presidente Ahmadinejad ha sorpreso gli altri membri SNSC prendendo una posizione sorprendentemente liberale gennaio nel corso di una riunione post-Ashura metà del SNSC chiamati a discutere i prossimi passi da fare con le proteste dell'opposizione. Fonte ha detto che Ahmadinejad ha affermato che "le persone si sentono soffocati", e pensò che per sdrammatizzare la situazione può essere necessario per permettere delle libertà personali e sociali di più, anche più libertà di stampa.

 ¶ 3. (S) Secondo la fonte, Ahmadinejad dichiarazioni infuriare della Guardia Rivoluzionaria capo di stato maggiore Mohammed Ali Jafari, che ha esclamato "Si sbaglia! (Di fatto) che è lei che ha creato questo pasticcio! E ora tu dici dare più libertà di stampa?! " Fonte ha detto che Jafarli poi dato uno schiaffo in faccia Ahmadinejad, provocando un tumulto e una chiamata immediata per una pausa nel corso della riunione, che non fu mai ripreso. Fonte ha detto che SNSC non incontrare di nuovo per altre due settimane, dopo che l'Ayatollah Janati successo ha agito come un "pacificatore" tra Jafarli e Ahmadinejad. Fonte ha aggiunto che l'interruzione nel corso della riunione SNSC, ma non lo schiaffo che lo ha provocato, ha fatto la sua strada verso alcuni blog iraniani. Sides Preparazione per nuovi confronti --------------------------------------

 ¶ 4. (S) Nel frattempo, fonte ha detto, entrambe le parti stanno scavando dentro per nuovi confronti, mentre i sotto-gruppi manovra vari. Ha sottolineato l'importanza di interventi recenti di Karroubi e Khatami nel senso che Ahmadinejad non potrà terminare il suo mandato, e che i leader supremo, non devono assumere partigiano schieramenti politici. Egli ha sottolineato che "Karroubi sceglie ogni parola con cura", e aiuto i discorsi recenti mostrano un continuo sforzo per dividere Khamenei dal gruppo di Ahmadinejad. Fonte ha descritto la situazione politica generale, dentro e fuori l'élite politica come "sempre peggio". xxxxx ha rilevato che questa situazione (di proteste e instabilità) non può essere sostenuta indefinitamente, e ha previsto che gli eventi sono trend verso importanti sviluppi e di una fase nuova. Alla domanda su cosa l'Iran sarà probabilmente simile per il prossimo anno, ha risposto "mi chiedono, dopo 22 Bahman (11 febbraio)." Tudeh Acticsts ri-emergenti? --------------------------

 ¶ 5. (S) Fonte (un ex-attivista marxista rivoluzionario non) anche affermato che il iraniano Tudeh (comunista) partito sta riorganizzando e tra governo operai e intellettuali. Egli ha sostenuto che molti simpatizzanti Tudeh ex detentori di posizioni nella burocrazia e altrove, e ha rilevato che molti ancora privatamente sostenere il movimento. Egli ha menzionato un organizzatore xxxxx che è riemersa dietro le quinte del lavoratore bus recenti scioperi dei lavoratori e altri.
 
 
TESTO ORIGINALE:
 
 
S E C R E T BAKU 000098

SIPDIS

E.O. 12958: DECL: 02/11/2020

TAGS: PGOV PARM PHUM AJ IR

SUBJECT: IRAN: JAFARI REPORTEDLY SLAPS AHMEDINEJAD AT SNSC

MEETING; TUDEH RE-EMERGING?



REF: A. A) 2009 BAKU 972

¶B. B) 2009 BAKU 921

¶C. C) 2009 BAKU 920 (NOTAL)

d. D) 2009 BAKU 909

Classified By: xxxxx for Reasons 1.4 (b and

d)

¶1. (S) Baku Iran watcher met with xxxxx

(strictly protect - see reftels).

He who Got Slapped

------------------



¶2. (S) According to source, President Ahmedinejad surprised

other SNSC members by taking a surprisingly liberal posture

during a mid January post-Ashura meeting of the SNSC called

to discuss next steps on dealing with opposition protests.

Source said that Ahmedinejad claimed that "people feel

suffocated," and mused that to defuse the situation it may be

necessary to allow more personal and social freedoms,

including more freedom of the press.



¶3. (S) According to source, Ahmedinejad's statements

infuriated Revolutionary Guard Chief of Staff Mohammed Ali

Jafari, who exclaimed "You are wrong! (In fact) it is YOU

who created this mess! And now you say give more freedom to

the press?!" Source said that Jafarli then slapped

Ahmedinejad in the face, causing an uproar and an immediate

call for a break in the meeting, which was never resumed.

Source said that SNSC did not meet again for another two

weeks, after Ayatollah Janati succesfully acted as a

"peacemaker" between Jafarli and Ahmedinejad. Source added

that the break in the SNSC meeting, but not the slap that

caused it, has made its way on to some Iranian blogs.



Sides Preparing for New Confrontations

--------------------------------------



¶4. (S) Meanwhile, source said, both sides are digging in for

new confrontations, while various sub-groups maneuver. He

stressed the importance of recent speeches by Karroubi and

Khatami to the effect that Ahmedinejad will not be able

finish his term, and that Supreme Leaders should not take

partisan political sides. He stressed that "Karroubi chooses

each word carefully," and aid the recent speeches reflect an

ongoing effort to split Khameini from the Ahmedinejad group.

Source described the overall political situation within and

without the political elite as "getting worse and worse." xxxxx

opined that this situation (of protests and instability)

cannot be sustained indefinitely, and predicted that events

are trending towards major developments and a new phases.

Asked what Iran will likely look like over the next year, he

responded "ask me after 22 Bahman (February 11)."



Tudeh Acticsts Re-Emerging?

--------------------------



¶5. (S) Source (a former non-Marxist revolutionary activist)

also asserted that the Iranian Tudeh (communist) party is

reorganizing among factory and government workers, and

intellectuals. He claimed that many former Tudeh

sympathizers hold positions in the bureaucracy and elsewhere,

and opined that many still privately support the movement.

He mentioned one xxxxx organizer who

has re-emerged behind the scenes of recent bus worker and

other labor strikes.

venerdì 3 settembre 2010

DELIRIO ISLAMICO...DA GHEDDAFI ALL'IRAN: IL NUOVO ATTACCO RELIGIOSO ALL'EUROPA CRISTIANA!

Ahmadinejad Presidente della Repubblica Islamica Iraniana
Gheddafi Presidente della Libia con il Premier Berlusconi
L'Ayatollah Iraniano Khamenei
Sakineh Mohammadi Ashtiani condannata a morte in Iran per adulterio

 
La fine dell'Estate 2010 penso che sarà ricordata, soprattutto qui in Italia, per l'ultima visita che il Rais Libico Gheddafi ha fatto in territorio Italiano nelle due giornate di Domenica 29 e Lunedì 30 Agosto 2010 dove a Roma ha incontrato il nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Il Capo dello Stato della Libia non tornava qui in Italia da appena due anni, cioè dal 2008 anno del trattato di amicizia e pacificazione Italo-Libica dove i rispettivi Governi, oltre a firmare un accordo per tamponare gli sbarchi degli immigrati clandestini che in massa partivano sui barconi della morte dalle coste Libiche, oltre modo l'Italia si impegnava a risarcire definitivamente i danni di guerra causati dall'occupazione coloniale Mussoliniana durante la Seconda Guerra Mondiale, con la costruzione gratuita di 1700 km di autostrada costiera impegnando comunque esclusivamente solo le Imprese Italiane.
Quest'anno invece, a parte un nuovo impegno sottoscritto dal Governo della Libia per attuare una soluzione definitiva al problema degli sbarchi in Italia degli immigrati clandestini che salpano dalla costa Libica dove il Colonnello Gheddafi, con una leggera sfrontatezza e noncuranza, ha richiesto ulteriormente un finanziamento di 5 miliardi di Euro che l'Italia in primis e l'Europa insieme dovrebbero sborsare annualmente, il Rais sarà ricordato soprattutto per le sue lezioni di Corano e di Religione Islamica date a giovani e giovanissime ragazze Italiane, tutte splendide, tutte hostess e modelle reclutate a pagamento da un'Agenzia d'Immagine specializzata per queste evenienze.
Proprio così, il Colonnello Gheddafi Capo del Governo e dello Stato di una Nazione Nord-Africana di Religione Islamica ha voluto, non si sa bene per quale strano arcano motivo, elargire lezioni di Corano e divulgare la sacra parola Islamica solo ed esclusivamente a bellissime ragazze-immagine, hostess, modelle o altro purché giovani e belle; ragazze pagate per ascoltare in silenzio, “adulare” e “servire” il gradito ospite di Berlusconi, diventato sembra suo “compagno” d'affari perché la seconda visita di Gheddafi in due anni ha avuto come priorità assoluta solo la stipula di diversi piccoli e grandi accordi economici tra i due Governi e tra le Imprese Libiche e Italiane.
Ma perché reclutare solo donne? E soprattutto perché reclutarle solo attraverso le Agenzie di Moda e Spettacolo? In questa “pagliacciata” la Religione Islamica insieme ai suoi “goliardici” Capi di Stato ancora una volta ci ha dimostrato di essere una religione discriminante, oppressiva, retrograde, illiberale e “pericolosa” se presa sotto gamba per la stessa Europa Cristiana e Cattolica prima di tutto, per l'Occidente civilizzato in secondo luogo.
Il Colonnello Gheddafi ha discriminato quelle ragazze che magari non erano giovani e belle ma che avrebbero avuto l'interesse a partecipare alle lezioni Islamiche e di approfondire lo studio del Corano indipendentemente dal fatto di essere pagate o meno; il Colonnello Gheddafi ha discriminato gli uomini belli e brutti solo per il fatto di non averne invitato nemmeno uno in primo luogo ed in secondo luogo per aver invitato le ragazze Italiane a conoscere e sposarsi con gli uomini Libici, ma non gli uomini Italiani a conoscere e sposare le donne Libiche.
Il Colonnello Gheddafi ha offeso l'Europa con il suo invito a convertirsi tutta all'Islam, esprimendo così facendo un tacito disprezzo per le origini Cristiane e le tradizioni Cattoliche secolari delle Nazioni dell'Unione Europea, disprezzo amplificato per il fatto che questo suo invito o ammonimento lo ha scagliato dal suolo della Città Eterna, Roma, città Cristiana e Cattolica, Capitale di un'Italia Cristiana e Cattolica e sede indiscussa dello Stato del Vaticano, Capitale Pontificia dei Papi da sempre e da secoli di ricchezza spirituale e culturale, patrimonio prezioso e irrinunciabile per tutto l'Occidente Cristiano e civilizzato.
Il Colonnello Gheddafi ha offeso dunque tacitamente anche il Sommo Pontefice Papa Benedetto XVI° soprattutto perché, non avendolo nemmeno salutato e ringraziato per l'ospitalità Religiosa concessagli per esercitare la sua “buffonata” dei due giorni Coranici, nemmeno ha contraccambiato come da par condicio avrebbe dovuto fare e cioè permettere una due giorni a Tripoli in Libia per una lezione sulla Bibbia Cristiana e Cattolica.
Gheddafi gran cafone e maleducato dunque, preoccupato dei suoi affari economici e preoccupato solo di convertire tre modelle Italiane all'Islam, conversioni poi risapute programmate, pilotate e ben pagate alle tre hostess che si sono prestate a “cadere” estasiate ed emozionate ai piedi del Rais di Tripoli.
Perché da Roma non ci si è preoccupati seriamente della libertà Religiosa che vige oggi in Libia? Gheddafi ha assicurato che le donne in Libia sono più libere e rispettate che in qualsiasi altro Paese Europeo Cristiano; noi ci crediamo poco, le donne spesso nelle società Islamiche o Islamizzate contano meno degli uomini ed hanno più obblighi e doveri verso i propri mariti e verso la società.
Paradossalmente la vera libertà in Libia vi era arrivata grazie al colonialismo Italiano Mussoliniano che poi tanto colonialismo non era, visto e considerando che se oggi la Libia gode di infrastrutture, reti fognarie, ferrovie e strade nelle proprie città, lo si deve all'eredità lasciata dagli Italiani degli anni '30 e '40 dello scorso secolo.
Alla recente luce dei fatti siamo decisamente sicuri che in altre Nazioni Europee tutto ciò non sarebbe mai stato permesso di fare al grande Signore della Libia, ma oramai ci siamo rassegnati ad un'Italia che è una vera e propria Repubblica delle Banane.
Gheddafi si è venuto a fare un week end di fine Estate in vacanza per chiederci altri soldi, in virtù dell'eterno senso di colpa degli anti-fascisti sui presunti “danni” causati da Mussolini in Libia, dopo di che null'altro gli interessava se non di “sfotterci” tutti, dall'Italia Papalina all'Europa Cristiana.
L'Islam molto pericolosamente avanza e mai è stato così forte e minaccioso per noi tutti al tempo stesso, perchè oggi l'Islam ha dalla sua un nuovo alleato che è molto più dannoso e potente di qualsiasi esercito mai esistito sulla terra: l'immigrazione!
I milioni di immigrati che si sono stabiliti in Occidente dal Secondo dopo guerra sino ad oggi, sono giunti da tutti i Paesi Nord-Africani e Medio-Orientali a maggioranza di Cultura e di Religione Islamica, molti di essi hanno messo su famiglia nelle nostre Città ed hanno piantato le proprie radici qui in Europa; in più l'immigrazione non si è mai arrestata ed in questi ultimi decenni ha aumentato il suo flusso decuplicandolo subito dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989.
Ecco oggi dove sta il vero pericolo paventato anche dalla scomparsa e famosa scrittrice e giornalista Italiana Oriana Fallaci, il pericolo di un'invasione pacifica e silenziosa ma sediziosa al tempo stesso; a poco a poco le comunità Islamiche presenti all'interno delle nostre Città e delle nostre Nazioni Europee cresceranno sempre più di numero e di importanza se non ci si convincerà di mettere finalmente un freno al flusso di immigrati che partono dal Sud del Mondo in cerca di false chimere e di improbabili ricchezze o guadagni facili; a questo punto sarà chiaro che più le comunità Islamiche crescono tanto più le nostre radici e tradizioni Cristiane si troveranno seriamente in pericolo di estinzione, tutto il Mondo Cristiano si troverà in pericolo di soccombere sotto la crescente Islamizzazione della società civile.
A quel punto Gheddafi avrà vinto perchè ciò che ha pronosticato a Roma il 30 Agosto scorso, cioè che tutta l'Europa si converta all'Islam, diverrà realtà.
Se fossi stato io stesso invitato a partecipare alla lezione Coranica di Gheddafi, gli avrei domandato come mai, se proprio è vero che la donna Islamica sia più libera, come lui ha sostenuto, più di ogni altra donna al Mondo, in Iran una donna per aver “peccato” di adulterio rischia la pena capitale per lapidazione?
Gli avrei chiesto, come mai una donna Islamica in Iran se si difende da un tentativo di stupro da parte di un uomo, lo uccide o comunque riesce a fuggirvi, viene comunque lei stessa considerata colpevole e “peccatrice”? Magari perchè come si usa dire in certi Paesi Islamici, il “diavolo” guarda con gli occhi delle donne? Al Colonnello Gheddafi gli avrei chiesto anche una sua opinione sul caso della donna Iraniana Sakkineh, condannata a morte per Lapidazione, colpevole di un “gravissimo” reato agli occhi dell'Islam che ci vorrebbero propinare anche qui in Europa: l'adulterio!
Sicuramente Gheddafi non avrebbe risposto a nessuna di queste domande visto e concesso che lui stesso aveva dato ordine di tenere ben lontani i giornalisti dall'aula dell'Accademia Coranica Romana, lezione di Corano a porte chiuse con le hostess e modelle, allieve “reclutate” e pagate anche per stare zitte ad ascoltare e se proprio domande dovevano fare, erano concesse solo quelle in tema di Religione.
Fuori la politica, scomoda per Gheddafi Rais in libero territorio Italiano, Repubblica Democratica o pseudo tale; in ogni caso e fortunatamente ben lontana da quei Regimi Islamici guidati dai Talebani Afghani, dai Mujaidin Pakistani, dai Colonnelli Libici, dai fanatismi esasperati degli Ayatollah Iraniani che hanno la sfrontatezza di definire la moglie legittima del Presidente Francese Sarkozy una “puttana” degna di morire!
La consorte del Presidente Francese lo sappiamo tutti, è l'Italiana ed ex-modella Carla Bruni; simpatica o antipatica che sia, la Signora Carla Sarkozy, sposata legalmente in seconde nozze con Sarkozy dopo il suo divorzio dalla prima moglie Cecilia, ha la sola colpa di aver difeso strenuamente Sakkineh per tentare di salvarla dall'esecuzione capitale.
Carla Bruni è da diverso tempo impegnata in prima linea con un'associazione umanitaria e sta cercando con qualsiasi mezzo diplomatico possibile di salvare la vita alla donna Iraniana, detenuta nel braccio della morte del carcere femminile di Teheran.
Anche in Italia diversi politici e Ministri del nostro Governo, soprattutto le donne in prima linea tra cui spicca il Ministro Carfagna, hanno affiancato la lotta politica di Carla Bruni per tutelare i diritti civili delle donne Islamiche soggiogate dalla “Legge del Taglione” che vuole “occhio per occhio e dente per dente!”
Ma queste normative tribali che hanno radici medioevali, sono ispirate dal Corano stesso, quel “Glorioso Corano” che Gheddafi ha allegramente insegnato qui a Roma, in Italia, ad avvenenti fanciulle bellissime ed elegantissime, ragazze che sono state pagate e che sono molto lontane da quel particolare Mondo Islamico che le vorrebbe coperte nel volto col velo, col pasdaran o ancora peggio con il burka.
Oggi però anche la Repubblica Francese si mostra molto debole verso il problema dell'immigrazione clandestina indiscriminata e verso il problema dell'islamizzazione silenziosa dell'Europa Cristiana; lo dimostra il fatto che dopo un'offesa pubblica e Mondiale come lo è stata quella del Regime Iraniano contro Carla Bruni, moglie del Presidente in carica, nessuno si è indignato più di tanto sia in Francia che in tutta Europa stessa; Teheran con il suo Ayatollah Khamenej e con il suo Presidente e Capo del Governo Ahmadinejad ha spesso minacciato mezzo Pianeta con i suoi deliri e le sue sfide Nucleari, tuttavia tutti sono pronti al dialogo e ciò è giusto perchè con la Pace tutto è possibile e con la Guerra tutto è perduto, vedasi Iraq e ricordarsi di Saddam Hussein che forse era veramente l'unico dittatore al Mondo o comunque uno dei pochi a non detenere nessun armamento di distruzione di massa e a non detenere nessuna centrale nucleare, nemmeno di uso civile come invece oggi esiste in Iran ed in altri Paesi Medio-Orientali.
In ogni caso a mio avviso la Repubblica Francese, dopo un'offesa simile tra l'altro ripetuta per più giorni e in più giornali e riviste Islamiche Iraniane, avrebbe dovuto richiamare gli ambasciatori Iraniani presenti in Francia e rispedirli a casa loro con il foglio di via perchè cittadini indesiderati; avrebbe dovuto richiamare a casa gli ambasciatori Francesi presenti a Teheran e avrebbe dovuto chiudere ogni rapporto ed ogni canale diplomatico ed economico con la Repubblica Islamica fino a quando non solo il Governo di Teheran avrebbe pubblicamente e ufficialmente chiesto scusa alla Signora Carla Sarkozy per le offese ricevute, ma anche fino a quando alla donna Iraniana Sakkineh non fosse stata concessa la Grazia e la libertà dal Tribunale Islamico.
Perché comunque anche la tacita “condanna a morte alla puttana Carla Bruni Sarkozy che deve morire” è un atto grave che non si è mai verificato prima d'ora; la “Sharja Islamica” che colpisce così in alto e all'interno delle Istituzioni Politiche Europee è un preciso segnale che l'Islam oggi più che mai rappresenta un reale pericolo contro la libertà di culto, la libertà religiosa, la libertà individuale, la libertà spirituale e materiale, la libertà ideologica e politica, la libertà di coscienza e la libertà di ogni singolo Stato di autodeterminarsi in base alle proprie tradizioni culturali e religiose.
La Cristianità Europea da secoli non fomenta più le guerre di religione per imporre la propria agli altri Stati non Cristiani, così facciano oggi gli Stati Islamici e non Cristiani, non impongano la propria cultura ed il proprio modo di vedere le cose del mondo, noi non vogliamo e non possiamo più tornare indietro nel tempo per combattere sotto la Croce di Cristo, ma di sicuro ci difenderemo con le unghie e con i denti se necessario per fermare l'ondata dell'Islamizzazione in Europa.

Alexander Mitrokhin

lunedì 20 luglio 2009

United 4 IRAN...

United 4 IRAN...https://united4iran.org/en/
Da Wikipedia: United4Iran sostiene la fine delle violazioni dei diritti umani in Iran [1] e sostiene il movimento per un'autentica riforma democratica nel paese. United for Iran works to raise awareness about human rights abuses and mobilizes pressure on the Iranian government to uphold human rights principles outlined in the Universal Declaration of Human Rights. United for Iran lavora per sensibilizzare sulle violazioni dei diritti umani e mobilita le pressioni sul governo iraniano per sostenere i principi dei diritti umani delineati nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani . [2] United for Iran undertakes programs and campaigns that aim to advance accountability for violations against Iranian citizens and increase the cost for human rights abuses. [2] United for Iran intraprende programmi e campagne che mirano a far avanzare la responsabilità per le violazioni contro i cittadini iraniani e aumentare i costi per le violazioni dei diritti umani. Among its policy agenda, United for Iran calls on the Iranian government to: • Release political prisoners . Nel suo programma politico, United for Iran invita il governo iraniano a: • Rilasciare prigionieri politici . • End all restrictions that prevent citizens from accessing information and the Internet freely. • Terminare tutte le restrizioni che impediscono ai cittadini di accedere liberamente alle informazioni e a Internet. • Reform its laws and practices to adhere to international standards established in the Universal Declaration of Human Rights , including the promotion of gender equality ; • Riformare le sue leggi e pratiche per aderire agli standard internazionali stabiliti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani , inclusa la promozione dell'uguaglianza di genere ; respect for freedom of assembly , freedom of expression , and freedom of religion ; il rispetto della libertà di riunione , della libertà di espressione e della libertà di religione ; and ensuring freedom from torture, arbitrary detention, and extrajudicial execution. e assicurare la libertà dalla tortura, dalla detenzione arbitraria e dall'esecuzione extragiudiziale. • Institute electoral and democratic reforms and hold genuine democratic elections open to international electoral observation. • Istituire riforme elettorali e democratiche e tenere elezioni democratiche genuine aperte all'osservazione elettorale internazionale. • Establish a moratorium on the death penalty until due process rights are guaranteed and with a view toward joining the global movement toward abolition. • Stabilire una moratoria sulla pena di morte fino a quando i diritti del processo dovuto siano garantiti e in vista di aderire al movimento globale verso l'abolizione. To advance this agenda, United for Iran will pursue the following objectives: contribute to NGO coalition-building and collaboration among organizations that work on human rights promotion in Iran; Per portare avanti questo programma, United for Iran perseguirà i seguenti obiettivi: contribuire alla costituzione di coalizioni di ONG e alla collaborazione tra organizzazioni che lavorano alla promozione dei diritti umani in Iran; encourage cooperation by the Iranian government with the international human rights system; incoraggiare la cooperazione del governo iraniano con il sistema internazionale dei diritti umani; and exert international pressure on the Iranian government to carry about the above human rights objectives. ed esercitare pressioni internazionali sul governo iraniano per portare avanti gli obiettivi dei diritti umani di cui sopra. United for Iran is an independent non-profit organization formed in 2009 after the 2009–2010 Iranian election protests ". [3] United for Iran è un'organizzazione non-profit indipendente formata nel 2009 dopo le proteste elettorali iraniane del 2009-2010 ". [3]
The group organized the July 25th, 2009, Global Day of Action for Iran. Il gruppo ha organizzato il 25 luglio 2009, Global Day of Action per l'Iran. [4] With the support of major human rights organizations and several Nobel Peace Prize winners, including Desmund Tutu , Shirin Ebadi , and Jody Williams , the impetus for the Global Day of Action spread around the world, gathering momentum as a grassroots movement in over 110 cities. [4] Con il sostegno delle principali organizzazioni per i diritti umani e di numerosi vincitori del premio Nobel per la pace , tra cui Desmund Tutu , Shirin Ebadi e Jody Williams , l'impulso per la Global Day of Action si è diffuso in tutto il mondo, raccogliendo lo slancio come movimento di base in 110 città. [5] Since its first Global Day of Action, United4Iran has coordinated several more international days of action, including one for International Human Rights Day (2009), two to mark the anniversaries of Iran's disputed 2009 election (2010 and 2011), and one for Iran's Student Day (2010). [5] Dalla sua prima Global Day of Action, United4Iran ha coordinato diverse altre giornate internazionali di azione, inclusa una per la Giornata internazionale dei diritti umani (2009), due per celebrare gli anniversari delle elezioni del 2009 disputate in Iran (2010 e 2011) e una per Iran's Student Day (2010).
United4Iran has partnered [6] with several prominent human rights organizations, activists, and NGOs, including United4Iran ha collaborato [6] con diverse importanti organizzazioni per i diritti umani, attivisti e ONG, tra cui


United 4 IRAN...https://united4iran.org/en/



sabato 20 giugno 2009

Che cosa pensava (e pensa?) Ahmadinejad sulla Storia Europea e sull'Olocausto...che cosa pensava (e pensa?) Ahmadinejad sulla Religione Ebraica...

Un fotomontaggio satirico su Ahmadinejad
Il presidente iraniano Ahmadinejad concede il bis. Non contento del pandemonio suscitato dall'auspicio che Israele sia cancellato dalle mappe, ora si spinge sino a mettere in dubbio l'Olocausto. E provocatoriamente esorta i Paesi che hanno dei sensi di colpa storici nei confronti degli ebrei ad accogliere lo Stato di Israele all'interno dei propri confini.
L'occasione della nuova inquietante performance del presidente dell'Iran è un'intervista televisiva rilasciata durante una visita alla Mecca. «Alcuni Paesi europei - dichiara Ahmadinejad - insistono nel dire che Hitler uccise milioni di ebrei innocenti nei forni, fino al punto che se qualcuno dimostra il contrario, lo condannano e lo mettono in prigione» (un chiaro riferimento alla vicenda dello studioso britannico David Irving, detenuto in Austria dall'11 novembre scorso con l'accusa di apologia del nazismo). (...) A questo punto cade il dubbio che il precedente proclama anti-israeliano di Ahmadinejad sia stato un infortunio, una sorta di scivolone retorico in cui l'ex-sindaco di Teheran poteva essere incorso durante un discorso di tono propagandistico. (...) Fonte: L'Unità
Qualcuno ancora dubita che islamismo non faccia rima con fascismo? Colpisce solo che il giornalista dell'Unità scriva ancora che Ahmadinejad - quando parla di trasferire Israele - fa delle provocazioni. Nossignori, quello è il suo reale pensiero. Così come lo era il suo proclama sulla cancellazione di Israele. E anche qui, mi sfugge come il giornalista abbia potuto scrivere "a questo punto cade il dubbio che il precedente proclama antisraeliano sia stato un infortunio". Ma chi può avere tali dubbi? Solo chi non vuole vedere le tonnellate di antigiudaismo che produce il Medio Oriente può affermare cose del genere. E a sinistra, dai Forum sociali o nelle manifestazioni contro la guerra, come ha testimoniato il presidente di Legambiente già due anni fa, il fetore (parole sue) antisemita c'è, eccome.

CHI E' AHMADINEJAD? IL PRESIDENTE IRANIANO RICONFERMATO ALLA GUIDA DELLA SUA REPUBBLICA ISLAMICA...L'IRAN!

Mahmoud Ahmadinejad
speech to Columbia University - 24 September 2007
CLICCA SOPRA LA FOTOGRAFIA
PER VISUALIZZARE IL VIDEO DEL DISCORSO
DEL PRESIDENTE IRANIANO
IN VISITA NEGLI U.S.A.
CHI E' IL PRESIDENTE IRANIANO AHMADINEJAD
CHE GUIDA LA REPUBBLICA ISLAMICA DA 4 ANNI?
CLICCA SULLA FOTOGRAFIA
PER LEGGERE LA SUA BIOGRAFIA ON-LINE...

venerdì 25 aprile 2008

Ruhollah Khomeini: L'Ayatollah di ferro! In breve chi era l'uomo forte che ha consolidato il potere Islamico in Iran!

Ruhollah M. Khomeini, l'imam che guidò la rivolta degli sciiti iraniani contro lo scià Reza Pahlevi, era nato nel 1902. Studiò nella città santa di Qom e assistette alla profanazione della moschea di Fatima ad opera del fondatore della stessa dinastia dei Pahlevi, Reza Khan, nel 1927. Contrastò sempre con molta forza l'occidentalizzazione e il conseguente "ammodernamento" dell'Iran, che provocava gravi problemi sociali. Tutto ha inizio nel 1935, quando lo Scià Reza Shah accusato di germanofilia, e dopo avere coinvolto il Paese nella seconda guerra mondiale, abdicò in favore del figlio Mohammad Reza, ritirandosi di fronte alla duplice occupazione anglo-russa. Cessata l'occupazione, l'Iran ebbe inizialmente una ripresa costituzionale e di libertà democratiche, subito soppresse però da Mohammad Reza. Ma una sorta di unanimità nazionale si costituì sul problema dell'indipendenza economica, culminata nella nazionalizzazione del petrolio e nel conflitto con la Gran Bretagna (1950-51). La vittoria ottenuta dal primo ministro M.H. Mussadeq (1951/53) con l'estromissione degli inglesi apriva nuove possibilità. Una grave crisi politica generata dal contrasto tra lo scià e il primo ministro si concluse nella primavera del 1953 con la caduta di Mussadeq: lo scià Mohammad Reza cominciò così ad assumere un ruolo sempre più attivo nell'amministrazione dello stato grazie al cospicuo aiuto finanziario degli stati Uniti, in modo che l'Iran fu posto in condizioni di superare le gravi difficoltà finanziarie, poi ancor più sistemate grazie agli introiti derivanti dal petrolio. Nel complesso, dunque, si può dire che a quell'epoca l'Iran aveva senza dubbio un orientamento decisamente filo-occidentale. Per altri versi, però, i cambiamenti avvenuti nella società iraniana erano del tutto insoddisfacenti. Ad esempio, la sperequazione sociale tendeva ad aumentare, escludendo dai profitti non solo gli strati popolari e la classe operaia, ma anche i ceti medi, professionisti e commercianti, già privati dell'accesso a qualsiasi forma di potere decisionale. A tutto ciò faceva riscontro una durissima repressione sulla vita culturale e politica del Paese da parte dello Scià. A partire dal 1977 si verificò una forte crescita del movimento di opposizione al regime, la cui direzione venne rapidamente conquistata dai religiosi sciiti dell'Ayatollah Khomeini che, a seguito della sua attività di opposizione era stato precedentemente arrestato ed espulso. Trovato rifugio in Francia, da lì continuava a produrre discorsi che poi faceva pervenire nel suo Paese, a sostegno di coloro che, dall'interno, lottavano contro il regime dispotico dei Pahlevi. Nell'autunno 1978, nonostante sanguinose repressioni, lo scià si vide costretto a lasciare l'Iran mentre l'esercito si disgregava. Nel 1979 lo scià venne definitivamente deposto e Khomeini poté così insediare una Repubblica islamica. Il suo ritorno fu salutato da esplosioni di gioia tra gli sciiti. L'ayatollah nominò un governo provvisorio e assunse la direzione effettiva del Paese. Il 1° aprile, a seguito di referendum, fu proclamata la Repubblica Islamica dell'Iran e in dicembre un altro referendum approvò una nuova costituzione che prevedeva una guida religiosa del paese (tale carica fu attribuita a vita a Khomeini). Intanto, nel settembre 1980 l'Iraq diede inizio alle ostilità contro l'Iran, riaprendo antiche questioni territoriali. L'offensiva venne bloccata e diede origine ad un sanguinoso conflitto terminato solo nel 1998. All'interno del Paese, intanto, le elezioni del 1980 videro la vittoria del Partito repubblicano islamico (PRI). Le elezioni legislative del 1984 sancirono il carattere di stato a partito unico ormai assunto di fatto dall'Iran, ma nel 1987 anche il PRI veniva sciolto dall'Ayatollah Khomeini, che dichiarava esauriti i suoi compiti. Dal 1988 pertanto, le elezioni videro la partecipazione di candidati non più legati a vincoli di partito, anche se facenti parte a gruppi e correnti diverse nell'ambito del regime islamico. Le elezioni presidenziali dell'agosto 1985 confermarono capo dello stato Ali Khamenei (eletto per la prima volta nel 1981); nel 1989 questi succedeva a Khomeini, morto in giugno, quale guida religiosa del Paese, e, alla presidenza della Repubblica, veniva eletto A. RafsanJani. Una riforma costituzionale, approvata tramite referendum nello stesso anno, aboliva la carica di primo ministro e rafforzava i poteri presidenziali. I negoziati di pace tra Iran e Iraq, avviati dopo il cessate il fuoco dell'agosto 1989, rimasero di fatto bloccati fino all'agosto 1990, quando la crisi internazionale apertasi con l'occupazione del Kuwait da parte dell'esercito iracheno induceva Baghdad a riconoscere la sovranità iraniana su alcuni territori. Ciò consentì la riapertura di relazioni diplomatiche fra i due paesi nel settembre del 1990. A partire dal 1997 la carica di presidente della Repubblica è ricoperta da Mohammad Khatami.


ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!