"La Politica è una cosa difficile, talvolta terribile, ma tuttavia umana! Anche nella Politica ci deve essere il disgusto, la pulizia! Non ci si può sporcare di fango, nemmeno per un'idea alta!" (Boris Eltsin - "Il diario del Presidente")
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mercoledì 25 gennaio 2012
La Ue e gli Usa sono pronti ad invadere militarmente l'Iran e la Siria? Cosa c'è di vero dietro questo folle e pericoloso progetto di destabilizzazione del Medio-Oriente? L'ONU fermi questa follia finchè può farlo!
giovedì 17 febbraio 2011
IRAN: SCONTRI A TEHERAN, UN MORTO E DECINE DI FERITI TRA I MANIFESTANTI CHE SONO SCESI IN PIAZZA CONTRO IL REGIME ISLAMICO DI KHAMENEI!
domenica 2 gennaio 2011
DA WIKILEAKS - IL PRESIDENTE IRANIANO AHMADINEJAD PRESO A SCHIAFFI DURANTE UNA RIUNIONE - IRAN: JAFARI REPORTEDLY SLAPS AHMEDINEJAD
venerdì 3 settembre 2010
DELIRIO ISLAMICO...DA GHEDDAFI ALL'IRAN: IL NUOVO ATTACCO RELIGIOSO ALL'EUROPA CRISTIANA!
giovedì 25 giugno 2009
W THE REVOLUTION OF THE IRANIAN PEOPLE!!! LA PROTESTA CONTINUA ANCHE SUI CAMPI DI CALCIO...
TEHERAN (Iran), 25 giugno 2009 – Anche il calcio entra nelle polemiche che rendono inquieto l’Iran dalla rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad nelle elezioni dello scorso 12 giugno. Quattro giocatori della nazionale, scesi in campo contro la Corea del Sud con dei braccialetti verdi, simbolo del candidato sconfitto Mir Houssein Moussavi, sarebbero stati banditi a vita dalla squadra, anche se la federazione iraniana ha smentito parlando per due di loro di ritiro volontario. VERDE — Mercoledì scorso a Seul, dove l’Iran ha pareggiato 1-1 contro la Corea del Sud ponendo fine alle proprie speranze di qualificazione per il mondiale in Sud Africa, erano in sei ad indossare il braccialetto verde simbolo della protesta. La squalifica a vita riguarderebbe il 31enne Ali Karimi, ex Bayern Monaco, il 32enne capitano Mehdi Mahdavikia, che gioca in Germania nell’Eintracht Francoforte, il 24enne talento Hosein Kaabi e il 32enne Vahid Hashemian, in forza ai tedeschi del Bochum. Tra i “ribelli” in Corea c’erano anche i due giocatori dell’Osasuna, Masoud Shohjaei (che adirittura avrebbe indossato una canottiera verde sotto la divisa da gioco), autore del gol iraniano, e Javad Nekounam, contro cui però non sarebbero state prese sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Guardian, nell’intervallo ai sei sarebbe stato intimato di togliere il braccialetto, ordine che hanno eseguito anche se Mahdavikia ha indossato una fascia da capitano verde per tutto l’incontro, trasmesso dalla televisione iraniana. Una volta tornati in Iran ai giocatori non sarebbe stato riconsegnato il passaporto e proibito di parlare con i media non iraniani. SMENTITA — “La federazione non ha interdetto nessun giocatore dalla nazionale. I media stranieri hanno scritto solo menzogne e malvagità ” ha detto Ali Kafashin, capo della federcalcio iraniana. Ieri la Fifa, attraverso un portavoce, aveva fatto sapere "di aver scritto alla federazione iraniana chiedendo chiarimenti sulle notizie in seguito alle notizie diffuse dalla stampa su alcuni giocatori dopo la partita tra Corea e Iran". La federcalcio mondiale si riferiva soprattutto a notizie pubblicate dalla stampa anglosassone, che parlava di squalifiche a vita mascherate da ritiro.
DUBBI — Addirittura inquietante il dubbio insinuato questa mattina dal Daily Star, secondo cui Nekounam Javad e Shajaei Masod, i due nazionali che giocano in Spagna nell'Osasuna, sarebbero scomparsi dopo il rientro in patria e di loro non si avrebbero notizie. ADDIO VOLONTARIO — Ma i media iraniani raccontano un’altra realtà. Secondo l’agenzia Isna i due giocatori più rappresentativi, Karimi e Mahdavikia avrebbero deciso volontariamente di lasciare la nazionale. “Sono contento di lasciare spazio ai più giovani” avrebbe detto Karimi. Sulla stessa linea, sempre secondo Isna, il commiato di Mahdavikia: “La squadra deve preparasi per la Coppa d’Asia 2011: penso di dover cedere il mio posto a giocatori più giovani e dire addio alla squadra”. Ma l'Iran, anche calcistico, resta nel caos.
Fonte: http://www.gazzetta.it
domenica 21 giugno 2009
Chi è Khamenej? La biografia on-line del Leader Islamico Iraniano...
I due Leader "sanguinari" che soffocano il popolo dell'Iran con il loro fondamentalismo Islamico...KILLED AHMADINEJAD AND KHAMENEJ...morte all'Islam!
Sopra il fanatico Presidente dell'Iran Ahmadinejad...
Sopra il Leader Spirituale Khamenej che fomenta l'estremismo Islamico in Iran...
domenica 15 giugno 2008
Dalla tribuna della FAO Ahmadinejad attacca l'imperialismo!
(Il Bolscevico n. 25/2008) Il 3 giugno a Roma, dalla tribuna del vertice della Fao e in conferenze stampa, il presidente iraniano ha attaccato l'imperialismo e difeso le posizioni della Repubblica islamica dell'Iran in politica estera e sui diritti allo sviluppo del nucleare civile. Interventi coraggiosi e giusti che anche nell'occasione gli hanno attirato addosso i fulmini dei rappresentanti imperialisti e reazionari che hanno cercato di demonizzarlo, di presentarlo come un paria della terra, di sbeffeggiare le posizioni antimperialiste e antisioniste iraniane.All'assise della Fao, Berlusconi in segno di disprezzo si è persino alzato e se ne è andato prima dell'intervento di Ahmadinejad, un atteggiamento vergognoso per compiacere il sodale Bush.Nell'intervento alla Fao Ahmadinejad ha denunciato le responsabilità dell'imperialismo e delle multinazionali che aggrediscono, occupano paesi, pilotano i mercati finanziari, condannano alla fame, alla povertà e al sottosviluppo una larga fetta della popolazione mondiale. E denunciato la complicità con l'imperialismo o la nullità di organismi quali l'Onu e la stessa Fao.Prima della partenza da Teheran si era incontrato con ospiti stranieri arrivati nella capitale iraniana per assistere alle cerimonie per il 19esimo anniversario della morte dell'ayatollah Ruollah Khomeini, il fondatore della Repubblica islamica e della rivoluzione antimperialista islamica di cui Ahmadinejad è continuatore. Fra l'altro il presidente iraniano ha affermato che "il regime sionista criminale e terrorista, che ha una storia di 60 anni di saccheggi, aggressioni e crimini è alla fine e verrà presto cancellato dalle carte geografiche" e che "il tempo delle potenze tiranniche è finito e con la vigilanza e la solidarietà tra i popoli, gli Usa e tutte le potenze sataniche se ne andranno e la giustizia arriverà".Argomenti ripresi nella conferenza stampa alla Fao e in interviste nelle quali ha ribadito che "le nostre posizioni sul regime sionista sono un bene per tutte le nazioni, per il nostro popolo. I sionisti sono il male all'interno della comunità internazionale. I crimini che vengono commessi in Palestina sono un danno per tutta l'umanità. Quei crimini dovrebbero sparire. Qualcuno può appoggiare questi crimini? Può appoggiare i terroristi? Io ripeto la nostra idea: organizziamo un referendum tra i palestinesi per decidere davvero chi abbia diritto di vivere in quella regione. Il risultato, qualunque esso, sia dovrebbe essere accettato, mentre gente che non ha radici nella regione non dovrebbe avere uno Stato da quelle parti. Io dico all'Italia: guardate che ho solo annunciato qualcosa che è scritto, ho anticipato che il regime sionista è in via di estinzione. Se l'Olocausto c'è stato, parliamo solo di una parte dei 60 milioni di morti che ha fatto la Seconda guerra mondiale. Dopo 60 anni dobbiamo aprire la scatola nera del regime sionista. Noi abbiamo soltanto detto che questo regime di occupazione deve finire".Quanto agli Usa ha affermato che "si ridurrà la sfera di influenza degli Stati Uniti nel mondo, il nuovo presidente dovrà rispondere alle vere esigenze del popolo americano: 40 milioni di cittadini americani non hanno assistenza sanitaria, le vittime del ciclone di New Orleans non hanno ancora una casa. Chiunque sia il presidente dovrà ritirare i soldati americani dall'Iraq, il popolo americano non permetterà di continuare a spendere miliardi di dollari in armamenti".Sul tema del diritto dell'Iran a sviluppare la tecnologia nucleare ha affermato che "la questione nucleare iraniana è un affare politico, non è giuridico. Non è buffo che gli Stati Uniti, che hanno l'arsenale nucleare più grande del mondo, oggi chiedano conto alla nazione iraniana del suo programma nucleare civile? Le nostre attività sono civili, pacifiche e legali. Gli Usa esercitano pressioni sulla Aiea. L'agenzia in più punti nel suo rapporto conferma che ci sono elementi civili nei programmi iraniani. È vero l'Iran non risponde a tutto, perché non risponde alle asserzioni, alle pretese che gli Stati Uniti fanno tramite l'Agenzia. L'inimicizia degli Stati Uniti contro di noi non è una cosa nuova, sono più di 60 anni che va avanti la loro ostilità con la nazione iraniana. Per 27 anni hanno protetto uno dei più feroci dittatori del mondo contro la nazione iraniana, e dopo quasi 30 anni continuano a tramare contro di noi. Anche all'Aiea, sul nostro programma nucleare pacifico!" Continua il Presidente Iraniano: "Siamo pronti a dialogare con chiunque, salvo col regime sionista - ha proseguito Ahmadinejad - in un rapporto basato sul rispetto reciproco e la giustizia. L'anno scorso avevo fatto una proposta a Bush, incontriamoci all'Onu, di fronte ai giornalisti, e discutiamo". Ai leader italiani che non lo hanno voluto incontrare ha ribattuto: "Avrei voluto sentire io le loro opinioni, raccomandando loro di rispettare i diritti del popolo libanese e afgano. Una cosa è sicura: in Afghanistan è impossibile che la politica della Nato abbia successo, perché è una politica sbagliata, fondata soltanto sulla forza, che non tiene in considerazione la struttura sociale dell'Afghanistan. La storia dell'Afghanistan ha dimostrato che quel popolo, che è un popolo amabile e operoso, non tollera l'occupazione militare: la Nato deve trattare meglio quel popolo, mentre loro pensano che con la forza si possa risolvere tutto. E lo stesso vale per il Libano. I libanesi sono un popolo coraggioso, non bisogna interferire con i loro affari. Questo avrei detto agli italiani!"domenica 20 aprile 2008
Mahmoud Ahmadinejad...in breve chi è l'uomo forte della Repubblica Islamica Iraniana che sfida il Mondo sul nucleare!
Mahmoud Ahmadinejad nasce ad Arādān, vicino Garmsar (Iran), il 28 ottobre 1956. Il padre, fabbro, trasferisce la famiglia a Tehran quando Mahmoud ha solo un anno. Ammesso all'Università Iraniana della Scienza e della Tecnologia, inizia gli studi di ingegneria civile nel 1976. Prosegue gli studi e nel 1986 si unisce al Corpo della Guardie Rivoluzionarie Islamiche; consegue poi la laurea in Ingegneria del traffico e dei trasporti. Poco dopo, presso la stessa università, diviene professore. Durante la guerra Iran-Iraq, Ahmadinejad si unisce al gruppo dei Guardiani della Rivoluzione iraniana. Dopo l'addestramento militare prende parte ad una missione segreta fuori dal territorio iraniano, che ha come obiettivo l'attacco della città irachena di Kirkuk. Successivamente diventa il capo ingegnere della VI Armata dei Guardiani della Rivoluzione e capo del Corpo nelle regioni occidentali dell'Iran. Dopo la guerra diviene vice-governatore e governatore delle città di Maku e Kho'i, Consigliere per il Ministero della Cultura e del Consiglio Islamico e governatore delle nuove province di Ardabil (dal 1993 al 1997). La carriera politica inizia nel 2003 quando il 3 maggio viene eletto sindaco di Tehran, incarico che ricopre fino al mese di giugno del 2005. Conservatore religioso è membro del Consiglio Centrale degli Ingegneri della Società Islamica; ha comunque una base politica molto più potente all'interno dell'Alleanza dei Costruttori dell'Iran islamico (chiamato anche Abadgaran); Ahmadinejad è considerato una delle figure principali all'interno di questa formazione. Il 24 giugno 2005 viene eletto Presidente dell'Iran (al secondo turno, battendo il rivale ex-presidente Rafsanjani). In carica dal 3 agosto 2005, è il sesto Presidente dell'Iran. La sua vittoria politica in questo evento, come la sua popolarità, si deve perlopiù al suo stile di vita semplice, che lo fa considerare un difensore dei poveri e delle classi meno agiate, visto anche come modello di integrità religiosa, non corrotto dal potere. La vittoria è forse stata aiutata dalla sua ferma presa di posizione contro gli Stati Uniti. Dopo la sua elezione ha dichiarato che "grazie al sangue dei martiri una nuova rivoluzione islamica è sorta ed è la rivoluzione islamica del 1384 (l'anno secondo il calendario dell'Egira) se Dio vorrà, taglierà le radici dell'ingiustizia nel mondo" e che "presto l'onda della rivoluzione islamica raggiungerà il mondo intero". Nell'occasione ha anche menzionato il fatto di aver sviluppato un esteso programma per la lotta al terrorismo, con l'obiettivo di migliorare le relazioni tra Iran e i paesi esteri: "la gente dovrebbe visitare qualsiasi posto desideri in modo libero. La gente dovrebbe avere la libertà di compiere i propri pellegrinaggi e i propri viaggi". Durante la conferenza studentesca "Il mondo senza sionismo" (ottobre 2005), Mahmud Ahmadinejad, citando Khomeyni, il vecchio leader supremo iraniano, invoca la distruzione di Israele e la sua cancellazione dalla mappa geografica; condanna inoltre tutti i paesi islamici che riconoscono l'esistenza di Israele: l'opinione pubblica internazionale crede che questo attacco sia rivolto in modo particolare a Qatar, Bahrayn e Pakistan, e ciò che più preoccupa, l'Egitto. Il giorno successivo a queste dichiarazioni, Ariel Sharon, allora Primo Ministro di Israele, chiede l'espulsione dell'Iran dalle Nazioni Unite, mentre il ministro degli Esteri Silvan Shalom richiede la convocazione di una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In questo incontro tutti i 15 membri condannano le affermazioni di Ahmadinejad. Kofi Annan esprime la sua costernazione per i commenti e ribadisce gli obblighi dell'Iran e il diritto all'esistenza di Israele. Ahmadinejad risponde riaffermando la sua posizione "augurando morte a Israele e all'America". Dichiara: "Le mie parole sono le parole dell'Iran. Gli occidentali sono liberi di commentare, ma le loro reazioni sono inutili". Sempre in politica estera Ahmadinejad avvia intense relazioni diplomatiche con la Russia, creando un dipartimento preposto e lavorando con Vladimir Putin per risolvere la crisi nucleare in Iran.ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!







