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domenica 30 settembre 2012

La polizia Spagnola malmena il "barista eroe" di Madrid: IO PROPONGO DI REVOCARE SUBITO IL PREMIO NOBEL PER LA PACE A BARACK OBAMA ED A MICHAIL GORBACIOV: RESTITUIRE QUESTI DUE PREMI NOBEL AL BARISTA SPAGNOLO MALMENATO DALLA POLIZIA NEL SUO BAR, NELLA SUA PROPRIETA' PRIVATA, NEL SUO LUOGO DI LAVORO DA LIBERO PROFESSIONISTA!!! SOLO PERCHE' DISARMATO, HA DATO RIPARO AI GIOVANI DISOCCUPATI SPAGNOLI DISARMATI PER NON FARLI MASSACRARE A MANGANELLATE! ALLA FINE LE MANGANELLATE LE HA PRESE LUI, PER DIFENDERE IL LAVORO E LA DIGNITA' UMANE! EUROPA VIGLIACCA: VERGOGNA!!!

Una immagine veramente VERGOGNOSA: il "barista eroe" di Madrid che aveva offerto riparo ai giovani indignados inermi per evitare che fossero pestati dalla Polizia, è stato gonfiato di botte.
I poliziotti spagnoli si sono  vigliaccamente"vendicati!" Di seguito le immagini del barista eroe che hanno fatto il giro del mondo, dando una lezione di DIGNITA', CORAGGIO E UMANITA' a tutti noi:
Al barista EROE di Madrid porgiamo tutta la nostra solidarietà, ed invitiamo chiunque si trovi o si rechi a Madrid a recarsi da lui per ringraziarlo: di avere difeso quei ragazzi evidentemente inermi (vedi foto: certo non sono "black block" o facinorosi) ma anche per la LEZIONE DI DIGNITA' che ci ha impartito... GRAZIE. In un mondo di egoismo, indifferenza, squallore, questo barista ci ha dato una GRANDISSIMA lezione, grazie ancora...

lunedì 12 ottobre 2009

Casa e lavoro per tutti: la ricetta di un Comune dell’Andalusia!!!

SOPRA, LA CARTINA TOPOGRAFICA DELL'ANDALUSIA
L’ultimo cantiere è stato aperto tra plaza de Salvador Allende e corso Ernesto Che Guevara. Venti case, duemila metri quadri. Fino a qualche mese fa, la notizia sarebbe stata la toponomastica d’antan a Marinaleda, paesino andaluso di tremila abitanti, ma da qualche tempo l’ironia ha ceduto il passo allo stupore, e dal folclore ideologico si è passati alla sostanza economica. E la notizia vera sono diventati i cantieri. A Madrid, Malaga o Siviglia le gru si fermano, le vendite di prime case dimezzano e le statistiche registrano la cifra record di quattro milioni di disoccupati. A Marinaleda il trentaquattrenne Eladio Romero passa le giornate tra mattoni e cemento, tirando su da solo la propria casa: «Nel nostro cantiere si fa solo autocostruzione» dice. Qui la casa non la compri con l’abituale investimento di nove anni di stipendio, ma con 420 giornate di lavoro in prima persona e un mutuo di quindici euro al mese da estinguere nei prossimi 133 anni. Alla portata di tutti. Questo perché Marinaleda è la comunità più rossa d’Europa, “terra di lotta e diritti”, “utopia verso la pace”, recitano gli slogan sui muri.Incontriamo Juan Manuel Sanchez Gordillo, sindaco del paese dal 1979. Alla domanda se la sua barba si ispiri più a Fidel Castro o a Che Guevara, il capopopolo risponde secco che «Gesù Cristo in realtà era un comunista». Quando gli chiediamo come si sia formata quest’insolita oasi di anticapitalismo andaluso risponde parlando di “solidaridad, libertad e lotta dura senza paura”. http://www.leiweb.it/people-e-news/n..._guevara.shtml o http://www.marinaleda.com/
A Marinaleda un giovane può avere una casa per 15€: Il suo sindaco assicura che questo si potrà estendere al resto dello StatoSB Notizie- 16 Dicembre 2008. Juan Manuel Sanchez Gordillo è il sindaco di Marinaleda, un comune della provincia di Siviglia, di circa 2655 abitanti e un’estensione di 25 km quadrati, conosciuto per la sua lunga tradizione di lotta quotidiana che ha dato luogo a importantissimi progressi politico sociali, come per esempio il poter disporre di un abitazione per 15 euro al mese.Democrazia socialeCapisce Sanchez Gordillo che la democrazia non può limitarsi ad essere politica, ma deve essere economica e deve essere anche sociale. “La democrazia politica è il diritto a votare ogni quattro anni e molte volte con il sistema elettorale non tutti hanno la possibilità reale di arrivare al potere, ma sono i grandi partiti a ricevere i soldi dalle banche coloro che possono arrivare alla Moncloa. Per il resto è abbastanza lontano”. Secondo lo stesso la democrazia politica senza la democrazia economica è una grossa menzogna. Se i ricchi continuano a essere così ricchi e i poveri così poveri la possibilità di scegliere e la democrazia sono stracciate.Questo si traduce nel fatto che a Marinaleda, la democrazia politica consista nel far partecipare e discutere il presupposto del Comune e con voce e voto dei vicini. Dalla sua parte la democrazia sociale ed economica ha consistito nel passaggio da un paese in piena disoccupazione a una località in piena occupazione. Per fare ciò si è procurata la terra, la terra di un grande proprietario, il duca dell’Infantado e mediante ciò che Sanchez Gordilla sottolinea come “lotta pacifica, ma audace” si sono procurati 1200 ettari di terra per chi la lavora. Inoltre hanno trasformato i prodotti della terra creando la agroindustria del peperone, del carciofo e dell’olio. “Siamo riusciti a dare a tutti un’occupazione, siamo riusciti ad annullare l’emigrazione e che tutti possano vivere nel proprio paese. La democrazia sociale, l’altra gamba del tavolo, è stato soprattutto il benessere elementare, per esempio quello della casa” spiega il sindaco. Si ha municipalizzato solo il terreno rustico, facendolo diventare urbano e il comune regala al costruttore, al giovane che vuole una casa, il suolo gratuitamente e l’architetto municipale si mette al suo servizio. Loro ci mettono il lavoro da quando si inizia la casa fino a quando la si finisce. Così son state costruite più di 400 case di 90 metri con 100 metri di cortile, per le quali si pagano 15 euro al mese. “Abbiamo trasformato la casa in un diritto” afferma Sanchez Gordillo.Le donne che adesso hanno un lavoro, che prima erano disoccupate lasciano i loro figli in un asilo nido dove possono mangiare e dormire per 12 euro al mese.E tutto ciò con spese economiche.“Ciò che abbiamo tentato a Marinaleda è trasformare l’utopia, ciò che loro credono sia utopia in realtà concrete. Perché noi crediamo che l’utopia sia un sogno che si può e si deve trasformare in realtà. E a Marinaleda ciò che abbiamo tentato è superare il tempo. Ciò che vogliamo per lo Stato spagnolo e per il pianeta, è realizzarlo anche con contraddizioni e con limitazioni. Perché non sogniamo solamente, ma trasformiamo i sogni in realtà” commenta il sindaco. Il potere non è neutroSegnala il sindaco di Marinaleda che disgraziatamente nelle democrazie, nel paese più democratico della terra, alla fine esiste la dittatura di coloro che hanno i soldi. “Non si invade l’Iraq per casualità, ma perché al complesso militare industriale e alle grandi multinazionali del petrolio interessa” dice, aggiungendo che anche Bush è in qualche modo “una marionetta” di quelle grandi multinazionali.Io dico che il potere non è neutro e che i mezzi di comunicazione, i grandi mezzi di comunicazione disgraziatamente sono in mano a 4 o 5 multinazionali nel pianeta e quindi non interessa la differenza, non interessa dimostrare che è possibile fare politica in altro modo, un altro modello di società, che è possibile l’uguaglianza, che è possibile la pace, che è possibile la libertà, che è possibile che l’essere umano sia considerato come tale e lo si tratti come tale. E qualsiasi esperienza, anche se sia minuscola, come quella di Marinaleda, non interessa”, commenta. Nello stesso senso, osserva che qualsiasi tentativo che si faccia in un altro paese del pianeta, che sia in Bolivia, Venezuela o da un’altra parte, “cercano di schiacciarlo, criminalizzandolo o calunniandolo affinché la gente lo disprezzi.Io credo che il grande trionfo della borghesia a livello internazionale è che ha controllato i grandi mezzi di comunicazione e ha vinto la battaglia dell’ideologia. E mentre la sinistra sta ancora con il panfleto che non legge nessuno, la destra economica, la grande borghesia, possiede a casa tua 17 canali televisivi raccontandoti gli stessi valori e presentandoti la stessa propaganda e le stesse menzogne” commenta Sanchez Gordillo.Secondo lo stesso, esiste una sinistra “con nome di sinistra, ma che ha solo il guscio”. Così si spiegherebbe, per esempio, perché altri luoghi con governi della stessa tendenza, non riescono, né si avvicinano o si assomigliano, al caso di Marinaleda. “Forse perché non sono tanto di sinistra e hanno solamente il nome e le sigle, ma non la pratica”, afferma.Conclude Juan Manuel Sanchez Gordillo segnalando che, “se il potere è etico, deve dare una risposta concreta ai problemi concreti della gente e la casa è un problema e deve essere un diritto che è riconosciuto nell’articolo 25 della Dichiarazione dei Diritti Umani. La casa come un diritto, non come una mercanzia. Ciò che è successo in questi ultimi 14 o 15 anni di costruire case non per farci vivere la gente, ma per speculare e che nello Stato spagnolo ci siano 4 milioni di case vuote e due milioni di persone che vivono in pseudo case, addirittura in catapecchie, a noi ci sembra un autentico sproposito”.

domenica 20 aprile 2008

Francisco Franco...in breve chi era l'uomo forte della Spagna Fascista!

Francisco Franco Bahamonde nasce il 4 dicembre 1892 a El Ferrol, città portuale della Spagna nordoccidentale (nella regione della Galizia) non lontano da La Coruña. La famiglia, di classe media, è tradizionalmente legata alla marina. La sua infanzia non è fortunata: i genitori si separano e Francisco non sembra nutrire grande affetto per il padre, che descriverà come introverso e timido. Francisco Franco entra all'Accademia Militare di Toledo all'età di 14 anni: è uno dei cadetti più giovani e di più bassa statura. Cinque anni più tardi diviene ufficiale e chiede di essere inserito nell'esercito d'Africa. La sua esperienza africana inizia nel 1912 e avrà notevole influenza nella formazione del suo carattere e delle sue capacità professionali. Franco è un ufficiale valoroso. Viene ferito varie volte e anche in modo grave. Grazie al suo valore e al suo impegno il suo nome diviene presto noto e la sua figura rilevante nell'ambiente militare. Nel 1920 entra nei ranghi della Legione, élite militare di volontari il cui prototipo umano è l'avventuriero. Si distingue per la sua preoccupazione per le necessità dei soldati ma anche per la sua durezza e il principio della disciplina. Diviene col tempo un maestro nella guerra africana per la dimestichezza nelle piccole manovre avvolgenti su terreni accidentati. Il suo carisma è quello di un ferreo difensore dell'autorità morale dell'esercito. La carriera militare è fulminea e brillante: nel 1923 è tenente colonnello, due anni dopo colonnello e nel 1926, a soli 34 anni, generale di brigata. Durante la dittatura del generale Primo de Rivera ha con lui contrasti sulla politica africana e viene nominato direttore dell'Accademia Militare di Saragozza, dove molti dei professori erano militari africanisti. Della dittatura di Primo de Rivera Franco critica la provvisorietà, tuttavia alcuni dei suoi collaboratori saranno i pilastri basilari del suo futuro regime. Accoglie senza alcun entusiasmo la proclamazione della seconda Repubblica e disapprova lo scioglimento della Accademia di Saragoza da parte del Governo Repubblicano, i cui vertici considerano Franco l'unico generale veramente pericoloso per l'esperienza socialista-repubblicana. Nonostante ciò, nel secondo biennio il Ministro Radicale Hidalgo lo nomina Capo di Stato Maggiore: la sua prima preoccupazione è quella di dare vigore allo spirito militare attraverso i Tribunali dell'Onore e il miglioramento delle condizioni materiali dell'esercito. Francisco Franco collabora inoltre nella direzione militare della repressione della Rivoluzione delle Asturie del 1934. Prima della guerra civile tiene una posizione politica molto defilata. E' un professionista dell'esercito e la sua figura si identifica con idee conservatrici ma moderate. Come gli altri militari di guarnigione in Marocco, detesta la professiona del politico, che considera la causa dei mali della Spagna. Già a quel tempo la sua mentalità è antiliberale benché non sia un estremista. Giudica i politici "disprezzabili fantocci" e già in uno dei suoi primi proclami del luglio 1936 afferma che gli spagnoli sono "stufi di loro". Le idee basilari della linea di Franco prima della guerra civile sono il nazionalismo ad oltranza e l'anticomunismo. In realtà la sua ideologia si cristallizza negli anni tra il 1933 e il 1939: in questo periodo inizia a manifestare la sua religiosità e la sua semplicistica interpretazione del passato storico della Spagna, concepito come lotta perenne tra alcune forze tradizionali, religiose e patriottiche e altre antinazionali e legate alla massoneria. La sua decisione di intervenire nella guerra civile (1936-1939) è tardiva ma risulta inequivocabile e sin dal principio aspira a esercitare la suprema responsabilità politica. Francisco Franco non assomiglia a nessun altro personaggio storico dell'epoca contemporanea che ha esercitato il potere in prima persona. Veniva da ambienti umani ed ideologici molto differenti da quelli di Hitler o Mussolini, e la capacità oratoria di questi non si può comparare con la pochezza tanto di gesti quanto di parola che fu del dittatore spagnolo. Incontra Hitler a Hendaya nel 1940 e Mussolini a Bordighera nel 1941. Nonostante le pressioni di Germania e Italia, Franco schiera la Spagna in una posizione di neutralità. Nel 1950 sposa Carmen Polo, di distinta famiglia asturiana. Insediatosi definitivamente a Madrid nel palazzo del Pardo, Franco si atteggia sempre più come re della nuova Spagna. E con lui la moglie Carmen, elevata durante le cerimonie al rango di regina. Franco pretende che alla consorte, così come accadeva per le dame dell'aristocrazia, ci si rivolga con l'appellativo di señora. Durante le celebrazioni ufficiali, all'apparizione della señora viene suonata la marcia reale. Come un monarca assoluto, durante il suo lungo regno Franco accumulerà diciotto tenute, doni per quattro milioni di pesetas e centinaia di medaglie d'oro commemorative donate da città ed enti. La moglie farà fondere queste ultime in lingotti. L'esercito è per Franco l'istituzione più sacra ed importante e considera le virtù militari come le migliori. Amante della disciplina, la pratica e la pretende nella politica, che considera come un compimento del proprio dovere. Altri aspetti del suo carattere sono la serenità e la tranquillità che includono la sua nota freddezza, cha si pone in netto contrasto con gli impeti e gli entusiasmi di molti protagonisti della vita pubblica. Il modo di agire di Franco consiste quasi sempre nel non affrettare le cose. A fronte dell'azione brillante, contraddittoria e spesso confusa che aveva caratterizzato la dittatura di Primo de Rivera, Franco applica ai problemi il metodo di tergiversare e di lasciare che il passare del tempo li risolva. Ciò contribuisce a spiegare la lunga durata del suo potere che durerà fino alla sua morte, avvenuta il 20 novembre 1975 a Madrid.


domenica 20 gennaio 2008

Bambina scomparsa in Spagna!!! Si sospetta rete di pedofili!!!


Nome: Mari Luz Cortes
Età: 5 anni
Scomparsa in data 13 gennaio 2008 - Zona: Andalusia Spagna

Una scomparsa inquietante:
Un'altra bambina sparita, a 90 minuti di macchina da dove è scomparsa la piccola Maddie McCann, fa ipotizzare che in quella zona, fra Spagna e Portogallo, sia in azione una rete di pedofili!!! Vi pregiamo di divulgare il più possibile!!!

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!