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martedì 7 maggio 2013

Dalla sparatoria davanti a Palazzo Chigi al nuovo Governo "farsa" targato Pd-Pdl, dalla morte di uno dei diretti responsabili del tracollo della Prima Repubblica e del fallimento dello Stato Italiano, come Giulio Andreotti, alle "pagliacciate" dei Parlamentari Grillini, veri e propri dilettanti allo sbaraglio, dalla "vergognosa" rielezione dell'ex "spia-doppiogiochista" in quota al KGB durante gli anni di piombo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ai disastri sociali ereditati dal Governo di Mario Monti...mai come nell'ultimo anno e mai come negli ultimi tre mesi, la Repubblica "delle banane" Italiana aveva così toccato drammaticamente il fondo...e ci mancava pure la Ministra Africana appoggiata dal calciatore "nero" Mario Balotelli, redivivo moralista che vuole riconoscere da subito la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia, ma che lui stesso nega da sempre la paternità della figlia concepita con la sua ex-compagna, modella-velina Raffaela Fico...l'Italia è ai minimi storici del suo fallimento politico, sociale ed ideologico di tutti i tempi!!!

LUIGI PREITI, L'ATTENTATORE "DISPERATO"
ITALIA - Luigi Preiti, il Calabrese che doveva sparare ad un importante uomo politico il giorno del giuramento del nuovo governo "farsa" di questa Repubblica delle Banane è a suo modo, un eroe, un eroe seppur negativo ma nella sua negatività contraddittoriamente "reale"  e nella sua drammaticità attuale, non tanto perchè ha sparato purtroppo ad un povero ed innocente Carabiniere, che come un operaio o un impiegato qualunque della pubblica amministrazione, lavorava per portare a casa la "pagnotta" di una miseria equivalente forse a 1.200-1.300 € al mese, centesimo piu' centesimo meno, ma perchè con il suo "elementare" piano "diabolico" ha riportato per qualche giorno il mondo della politica nella vera "realtà" ed ha riportato l'attenzione sui veri e piu' gravi problemi sociali che affliggono da anni il paese.
E se fosse stato l'ex-premier Mario Monti il vero obbiettivo di Luigi Preiti? Mario Monti è il diretto responsabile di un disastro economico di una nazione che ha dato i suoi 4 (QUATTRO) MILIONI di euro (€) ricavati dall'iniqua tassa IMU, pari pari, per salvare dal tracollo finanziario la Banca Monte dei Paschi di Siena; tassa IMU per cui la maggior parte degli affitti privati  in Italia sono aumentati vertiginosamente e per colpa del suo rigore e della sua politica di austerity decine di operai, imprenditori, semplici cittadini e "poveri" cristi si sono suicidati o dati fuoco davanti agli uffici di Equitalia e dell'Agenzia delle Entrate.

GLI STIPENDI DEI DIPENDENTI DELLO STATO E QUELLO DEI GOVERNANTI
La pallottola mortale avrebbe dovuto colpire quell'imbalsamato di "ghiaccio" in doppio petto, fautore delle devastanti politiche economiche che hanno impoverito le classi sociali piu' deboli dell'Italia, già di per sè messa in difficoltà dalle direttive dell'Unione Europea che con la sua Banca Centrale ha contribuito a raddoppiare il costo della vita e dimezzare il potere d'acquisto del popolo Italiano stesso.
Disoccupati e cassintegrati che con 800 € al mese si ritrovano a mantenere moglie e figli pagando affitti di 500 - 600 € al mese o peggio, "sfrattati" dalle Banche che pignorano le prime case acquistate con mutui a tasso d'usura dagli stessi poveri operai che con mille sacrifici e stritolati da un Governo iniquo, hanno cercato di migliorare per quanto gli era possibile, il proprio tenore di vita.
Luigi Preiti ha sbagliato obbiettivo dunque: avrebbe dovuto uccidere Mario Monti, Massone al servizio delle Banche e dei Banchieri, uomo al servizio dei poteri occulti, uomo "falso bigotto" al servizio da sempre della Goldam Sash e del Bilderberg Group che di tutto se ne frega (ambiente, salute, natura, sviluppo, povera gente), tranne che del proprio profitto e del proprio egoismo, arricchirsi sulle masse povere e ignoranti, sfruttare le risorse del terzo mondo e dei paesi piu' poveri per detenere il potere finanziario e politico, sopra ogni cosa, perchè il "Dio" denaro è sovrano a discapito dei popoli del Terzo Mondo che muoiono di fame, di sete, di malaria, di guerre e di ogni miseria umana.
Il proiettile di Luigi Preiti avrebbe dovuto colpire al fetido cuore di quell'omuncolo morigerato, dall'espressione di ghiaccio, vestito sempre di grigio, "finto" buon Cattolico che come era solito fare il suo ex-collega neo-defunto Giulio Andeotti, si reca alla Santa Messa ogni giorno a prendere la Comunione, magari senza confessarsi, con la complicità di ambigui Cardinali e Vescovi che si sono "venduti" l'anima al "Dio Denaro-Potere-Privilegi" e che con questi contribuiscono al fallimento intero di una Nazione stanca e villipesa.
Mario Monti si meritava una, forse due, forse l'intero caricatore di pallottole? Non di certo se lo meritava il povero Carabiniere ferito gravemente da Luigi Preiti.
Cecile Kyenge
E questo Governo "farsa" nato con il "segreto" benestare di un Movimento Cinque Stelle costituito da dilettanti allo sbaraglio, questo Governo che dall'unione ideal-politica di Pd-Pdl ha generato inquietanti personalità politiche prima sconosciute, in primis il Ministro Italo-Africano Cecile Kyenge che, pari pari è stata messa là dal suo capo "fallimentare" Pierluigi Bersani, di cui ricopia il suo inutile programma elettorale per cui ogni figlio di coppia di immigrati, nato in Italia, siano i suoi genitori stranieri clandestini o regolari, a quest'ultimo gli si debba concedere per legge e per diritto la piena Cittadinanza Italiana.
Con tanto di plauso del campione di calcio Mario Balotelli (Africano naturalizzato Italiano), questo NO, non è ACCETTABILE! Intanto suggeriamo a Mario Balotelli, che con i suoi miliardi di euro si diverte nelle movide VIP fa la bella vita e se ne va fiero con la sue auto fiammanti, di riconoscere e dare la paternità con il suo cognome a sua figlia, concepita insieme alla Velina-Modella Raffaella Fico e disconosciuta ancora quando questa doveva nascere: VERGOGNA e SILENZIO!!! 

Alexander Mitrokhin

sabato 2 marzo 2013

Lavoro, Istat: a Gennaio 2013 salgono a 3 milioni i disoccupati in Italia..."Al Sud boom di disoccupati!"

In un anno sono aumentati del 22,7%. Senza lavoro quasi il 40% dei giovani. Ed è record di precari. La maglia nera in Europa a noi e alla Spagna. Il commento di Squinzi: "Numeri agghiaccianti!"

SONO TRE MILIONI I DISOCCUPATI
12:08 - Il numero di disoccupati a gennaio sfiora i 3 milioni (pari all'11,7%). Lo rileva l'Istat che sottolinea inoltre come la disoccupazione giovanile (15-24 anni) è salita a gennaio al 38,7%. Il numero dei precari invece ha toccato nel 2012 i massimi, con 2 milioni e 375.000 contratti a termine e 433.000 collaboratori. Il livello di dipendenti a termine è il più alto dal 1993 e quello dei collaboratori dal 2004.
Squinzi: "Numeri agghiaccianti" - Questi dati "sono agghiaccianti - ha commentato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi -. E' una situazione assolutamente drammatica, a cui dobbiamo reagire".
Giovani senza lavoro, maglia nera Ue a Italia e Spagna - E, se l'Italia nel 2013 tocca il record di disoccupazione giovanile con il 38,7%, la maglia nera in Europa per lo stesso motivo va anche alla Spagna, dove i giovani senza lavoro sono il 55,5% secondo l'Eurostat. In Italia un anno fa il dato era pari al32,3%, in Spagna al 50,2%.
Gennaio nero - A gennaio i disoccupati sono aumentati del 3,8% (110mila in più) rispetto a dicembre, arrivando a quota 2 milioni e 999mila. Impressionante anche la crescita su base annua: 554mila senza lavoro in più, con un aumento del 22,7%.
2012 da incubo - Considerando i 12 mesi dell'anno trascorso, il numero dei disoccupati è cresciuto di 636mila unità, pari al 30,2%, con un bilancio finale 2012 di 2 milioni e 744mila contro i 2 milioni e 108mila del 2011. Sono cifre mai raggiunte, sottolineano all'Istat, dall'inizio delle serie storiche, che furono aperte nel 1993. In media il tasso di disoccupati del 2012 risulta pari al 10,7% contro l'8,4% del 2011, con una situazione ancora peggiore al Sud, dove si arriva al 17,2%.
Al Sud un giovane su due è senza lavoro - Ed è proprio nelle regioni del Meridione che la disoccupazione assume contorni drammatici: tra i giovani di 15-24 anni più di uno su due è senza lavoro. La percentuale dei disoccupati nel quarto trimestre dell'anno è del 50,5%, il 46,7% per i maschi e il 56,1% per le donne. Al Nord invece la disoccupazione giovanile è del 29,7%, al Centro del 39,3%. Considerando i dati del quarto trimestre, la media è pari al 39%.
In Europa peggio di noi fa solo la Spagna - E, se la nostra situazione sul fronte lavoro è tragica, l'Eurostat fa sapere che peggio di noi in Europa fa solo la Spagna. Nel complesso, la disoccupazione nella zona euro sale a livelli record a gennaio 2013, la più alta dall'inizio delle rilevazioni Eurostat. Nella Ue-17 i senza lavoro sono pari all'11,9%, contro il 10,8% di un anno fa, quando in italia eravamo al 9,6%. In Spagna a gennaio 2013 le persone senza un lavoro sono il 26,2%.

In 5 anni si è registrato un calo di 336mila lavoratori. Il settore più colpito è quello industriale...

 
AL SUD SEMPRE MENO LAVORO
14:48 - Il crollo dell'occupazione in Italia negli ultimi 5 anni ha riguardato soprattutto il Sud, con 336mila lavoratori in meno (-323mila in tutto il Paese dal 2007 al 2012). E' quanto emerge da dati Istat. Il calo ha interessato nel Meridione soprattutto gli uomini (390mila in meno), i giovani tra i 25 e i 34 anni (-305mila). Il settore più colpito è quello industriale.
Al Sud è emergenza lavoro - Gli occupati nel complesso in Italia sono passati dai 23.222.000 del 2007 a 22.899.000 del 2012 (323.000 in meno). Ma se nel Nord gli occupati sono diminuiti di appena 20mila unità (da 11.921.000 nel 2007 a 11.901.000 nel 2012 con un -0,17%) e al Centro si registra un lieve avanzamento delle persone al lavoro (da 4.785.000 a 4.818.000), il Sud subisce un vero e proprio crollo passando dai 6.516.000 del 2007 a 6.180.000 (-336.000 pari al -5,15%). Dei 68.000 posti persi nel complesso tra il 2011 e il 2012 36.000 sono nel Mezzogiorno.
Più colpiti i giovani - Perdono quota soprattutto gli occupati uomini nel Meridione (passati da 4.327.000 a 3.937.000, 390.000 in meno) e la fascia dei giovani tra i 15 e i 34 anni. Se nel complesso del Paese si è registrato un calo di oltre 1,4 milioni di unita' al lavoro in questa età (da 7.237.000 a 5.789.000) per il Sud in questa fascia lavorano 428mila persone in meno di cinque anni fa (-305mila solo nella fascia tra i 25 e i 34 anni).
Male l'industria - Tra i settori che hanno sofferto di più c'è l'industria: nell'industria in senso stretto (escluse le costruzioni) si sono persi in Italia dal 2008 al 2012 (primo anno confrontabile sui settori) quasi 400mila posti di lavoro (da 5.001.000 a 4.608.000). Circa 100mila sono stati persi al Sud (da 905mila a 810mila). Un numero rilevante di occupati l'ha perso anche le costruzioni: tra il 2007 e il 2012 si registrano in tutto il Paese 233.000 occupati in meno (139.000 in meno al Sud).
Calo anche nella pubblica amministrazione - Oltre 70mila occupati in meno si registrano nella pubblica amministrazione in tutto il Paese (esclusi istruzione e sanità) mentre nella scuola e nella sanità si sono persi circa 40mila posti. Al Sud hanno un segno positivo solo il settore dell'alloggio e della ristorazione con 30mila occupati in più (da 326mila del 2008 a 356mila), quello dei servizi di informazione e comunicazione (con appena 2mila occupati in più) e quello dei servizi alle imprese.
 
 

domenica 30 settembre 2012

La polizia Spagnola malmena il "barista eroe" di Madrid: IO PROPONGO DI REVOCARE SUBITO IL PREMIO NOBEL PER LA PACE A BARACK OBAMA ED A MICHAIL GORBACIOV: RESTITUIRE QUESTI DUE PREMI NOBEL AL BARISTA SPAGNOLO MALMENATO DALLA POLIZIA NEL SUO BAR, NELLA SUA PROPRIETA' PRIVATA, NEL SUO LUOGO DI LAVORO DA LIBERO PROFESSIONISTA!!! SOLO PERCHE' DISARMATO, HA DATO RIPARO AI GIOVANI DISOCCUPATI SPAGNOLI DISARMATI PER NON FARLI MASSACRARE A MANGANELLATE! ALLA FINE LE MANGANELLATE LE HA PRESE LUI, PER DIFENDERE IL LAVORO E LA DIGNITA' UMANE! EUROPA VIGLIACCA: VERGOGNA!!!

Una immagine veramente VERGOGNOSA: il "barista eroe" di Madrid che aveva offerto riparo ai giovani indignados inermi per evitare che fossero pestati dalla Polizia, è stato gonfiato di botte.
I poliziotti spagnoli si sono  vigliaccamente"vendicati!" Di seguito le immagini del barista eroe che hanno fatto il giro del mondo, dando una lezione di DIGNITA', CORAGGIO E UMANITA' a tutti noi:
Al barista EROE di Madrid porgiamo tutta la nostra solidarietà, ed invitiamo chiunque si trovi o si rechi a Madrid a recarsi da lui per ringraziarlo: di avere difeso quei ragazzi evidentemente inermi (vedi foto: certo non sono "black block" o facinorosi) ma anche per la LEZIONE DI DIGNITA' che ci ha impartito... GRAZIE. In un mondo di egoismo, indifferenza, squallore, questo barista ci ha dato una GRANDISSIMA lezione, grazie ancora...

domenica 2 settembre 2012

Crolla l'occupazione tra i giovani, l'Istat: in 5 anni i 15-34enni senza un posto di lavoro sono 1,5 milioni in più!

"NON E' L'INFERNO" - EMMA MARRONE

Crolla il numero dei giovani occupati: in 5 anni 1,5 milioni in meno (-20%)

ROMA - Nel secondo trimestre 2012 i giovani occupati, tra i 15 e i 34 anni, sono diminuiti di quasi un milione e mezzo di unità (-1.457.000) rispetto allo stesso periodo del 2007, passandoda 7 milioni 333 mila a 5 milioni 876 mila, con un crollo del 19,9%. È quanto emerge dal confronto dei dati Istat. Nell'ultimo anno la riduzione è stata di 230 mila unità.
Insomma sin da quando è iniziata la crisi gli under 35 sono stati colpiti direttamente, con un vero e proprio crollo dei giovani che possono contare su un posto di lavoro. Una tendenza confermata anche nel secondo trimestre del 2012, basti pensare che l'anno prima, tra aprile e giugno 2011 gli occupati 15-34enni erano ancora in grado di superare la soglia dei sei milioni (6.106.000). Allo stesso, invece, sempre dai dati Istat emerge una tendenza opposta per gli occupati nella classe d'età tra i 55 e i 64 anni, che sono aumentati del 26% nell'arco di cinque anni, dal secondo trimestre del 2007 al 2012. Nel dettaglio, gli occupati più adulti (55-64 anni) sono saliti di 626 mila unità, passando da 2 milioni 403 mila del 2007 a 3 milioni 29 mila del 2012. Nel giro di un solo anno, dal secondo trimestre del 2011 allo stesso periodo del 2012, il rialzo è stato di 226 mila unità (+8%).
In cinque anni gli occupati unter-35 sono diminuiti di 1.457.000 unita', con una riduzione del 19,9%. Nel secondo trimestre di quest'anno i lavoratori tra 15 e 34 anni sono scesi a 5.876.000 unita', mentre erano 7.333.000 unita' nello stesso periodo del 2007. E' quanto emerge confrontando i dati Istat. Il tasso di occupazione per i 15-34enni scende dal 45% del secondo trimestre 2011 all'attuale 43,9% (dal 19% al 18,9% per i 15-24enni).
Secondo i dati dell'Istituto di statistica il tasso di inattivita' dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 73,8% del secondo trimestre 2011 al 71,4%. La discesa del numero dei giovani inattivi e' per circa quattro quinti spiegata dalla contrazione di quanti indicano lo studio (o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro.



venerdì 31 agosto 2012

Un giovane su tre disoccupato: la disoccupazione sale al 35,3%. Mai così male dal lontano 1993...il dramma del minatore della Sulcis che si ferisce a un polso con un coltello in diretta TV!

Il tasso di disoccupazione a luglio resta stabile al 10,7%, lo stesso livello di giugno, il più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Su base annua il tasso è in rialzo di 2,5 punti. Lo rileva l'Istat (dati destagionalizzati, stime provvisorie).
Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre 2012 risulta pari al 10,5%, in crescita di 2,7 punti percentuali su base annua. Lo rileva l'Istat in base a dati grezzi. Si tratta del tasso più alto, in base a confronti tendenziali, dal secondo trimestre del 1999.
GIOVANI - Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a luglio è al 35,3%, in aumento di 1,3 punti percentuali su giugno e di 7,4 punti su base annua. Lo rileva l'Istat (dati destagionalizzati e provvisorie). Il ritmo di crescita annuo della disoccupazione giovanile è triplo rispetto a quello complessivo. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 618 mila.
Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni nel secondo trimestre del 2012 sale al 33,9%, dal 27,4% del secondo trimestre 2011. Lo rileva l'Istat (dati grezzi). E' il tasso più alto, in base a confronti tendenziali, dal secondo trimestre del 1993, inizio delle serie storiche.
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni) nel secondo trimestre 2012 tocca un picco del 48% per le ragazze del Mezzogiorno. Lo rileva l'Istat (dati grezzi).


Sopra, il minatore si ferisce in diretta TV

Video operaio Sulcis si ferisce in minierSi è ferito tagliandosi le vene di un polso con un coltellino durante un incontro con i giornalisti nella miniera di Nuraxi Figus. Protagonista dell'episodio un operaio della Carbosulcis che è stato accompagnato in superficie e trasferito immediatamente all'ospedale di Carbonia. Le sue condizioni sono buone, ha riportato solo ferite superficiali. Stefano Meletti, questo il nome dell'operaio ferito, durante l'incontro con la stampa ha gridato "è questo che dobbiamo fare, ci dobbiamo tagliare?". Il suo è stato un gesto velocissimo. Meletti, sindacalista delle Rsu, è stato bloccato dai colleghi. L'episodio è una testimonianza del clima di tensione che accompagna la protesta e l'intera vertenza Carbosulcis. "Siamo pronti a tutto - ha detto un altro rappresentante sindacale, indicando la stanza blindata dove sono custoditi oltre 690 chili di esplosivo e 1.221 detonatori - È il momento dell'esplosivo!"

 

Potrebbe interessarti: http://www.today.it/politica/video-operaio-sulcis-ferisce-coltello.html
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venerdì 20 gennaio 2012

I Forconi mettono la Sicilia in ginocchio. Perché? «Per mandare tutti a fanculo!» Ma chi si nasconde in realtà dietro il Movimento dei Forconi? Ci potrebbero essere possibili infiltrazioni mafiose?


 Sopra, la manifestazione dei Forconi...

Da quattro giorni le proteste del movimento che raggruppa 80 mila contadini, autotrasportatori, commercianti siciliani, blocca l'isola. Porti e autostrade sono in tilt. Il loro leader parla a tempi.it. Ma per Lo Bello (Confindustria): «Soliti demagoghi in servizio permanente effettivo. All'interno temiamo anche alcune frange della criminalità mafiosa». 
Quasi tutti i distributori di carburanti in Sicilia sono chiusi, per i mancati rifornimenti e dopo essere stati presi d'assalto dai cittadini: nei supermercati gli scaffali alimentari sono all'esaurimento, mentre sono completamente finite le scorte di acqua minerale. È il primo vistoso bilancio di quattro giorni di manifestazione del Movimento dei Forconi. La regione è rischia la paralisi: venti i blocchi di stamattina nella sola Catania: al porto (uno dei principali dell'isola, insieme a quello di Palermo, anch'esso presidiato dai manifestanti) è bloccato l'accesso ai mezzi pesanti. Altri posti di blocco sono stati organizzati nelle autostrade, sia la Catania-Messina che la Palermo-Catania, principali arterie anche commerciali siciliane. Proprio sulla Palermo-Catania, poche ore fa un camion della società Acqua Enna, che tentava di forzare uno dei blocchi dei manifestanti per proseguire il proprio lavoro, ha provocato un incidente con un manifestante. Sono bloccati anche i trasporti provenienti dal continente: a Villa San Giovanni questa mattina un centinaio di camion sono rimasti fermi nei piazzali, perché una volta traghettati a Messina non potrebbero proseguire il loro viaggio.
Proseguirà sino a venerdì la protesta del Movimento dei Forconi, che è nato come manifestazione autonoma dei coltivatori, ma che si è allargato, raccogliendo i consensi degli autotrasportatori, poi anche di pescatori, tassisti, farmacisti e commercianti, piccoli imprenditori, persino gli armatori. Una galassia di interessi diversi uniti sotto la medesima “bandiera”, di un Movimento che si definisce apartitito, e rifiuta “etichette”.
Non esistono stime ufficiali, ma per il momento si parla di 80 mila manifestanti, riunitisi nei primi due giorni. Cosa chiedono tutti insieme? «Che il sistema salti, devono andare tutti a fanculo!» grida al telefono con tempi.it il capopolo, Mariano Ferro, leader dei Forconi. Si cerca di capire anche chi ci sia dietro a questa protesta: inizialmente si è parlato di vicinanza all'estrema destra, visto che ad alcune proteste hanno aderito alcuni militanti di Forza nuova. Eppure, proprio stamattina, i Forconi (che sono presenti anche sui social network) su Facebook (33mila "mi piace" raccolti fino a stamattina, 19 gennaio) salutano con gioia gli studenti dei collettivi di estrema sinistra che si sono uniti ai manifestanti. «L'unione di poli antagonisti è uno sgarbo al sistema» spiegano dal centro sociale Anomalia di Palermo. Il leader dei Forconi, Ferro, un agricoltore di Avola (Sr), d'altra parte in passato è stato anche vicino al Movimento per l'autonomia del governatore Raffaele Lombardo. Il presidente della Regione siciliana ha deciso di ascoltare prontamente le ragioni dei manifestanti, questo anche se è uno dei politici più accusati dai Forconi in queste ore. E malgrado lo stesso Lombardo non abbia ancora incontrato le diverse associazioni d'impresa siciliane, che chiedevano maggiore attenzione sull'economia dell'isola in ginocchio, i Forconi sono stati ricevuti per ben due volte in meno di una settimana (l'ultima proprio oggi).
Il bacino di consensi dei Forconi è vasto e in fibrallazione da tempo. Ma ieri le stesse associazioni d'impresa siciliane, da Confindustria a Legacoop, passando per Confesercenti, Confcooperative, Confcommercio, hanno sollecitato l'intervento delle prefetture e del ministro dell'Interno perché fossero sbloccati i presidi del movimento: «L'economia siciliana è al collasso, come denunciamo da tempo all'opinione pubblica e allo stesso Lombardo: ma proprio per questo consideriamo inaccettabili le forme di protesta adottate in queste ore, perché stanno arrecando ulteriori danni ai cittadini e a tutte le attività produttive, peggiorando ulteriormente le condizioni economiche». In questi mesi, infatti, la produzione agricola siciliana è al suo picco massimo, soprattutto per gli agrumi: tuttavia i blocchi del trasporto di alimenti deperibili come arance, e ortaggi, sta creando danni che, nelle stime delle associazioni di impresa, si aggirano sul milione di euro. Un esempio su tutti: sono ben cinque i presidi di stamattina a Paternò (Ct), uno dei principali centri di agrumeti della Piana di Catania. E «nel capoluogo è praticamente impossibime entrare e uscire» scrive il quotidiano catanese La Sicilia. Ma non solo.
Infatti, le manifestazioni dei Forconi di questi giorni si lasciano dietro una scia di fatti poco chiari. Lunedì mattina a Lentini (Sr) un venditore ambulante di frutta e verdura si è rifiutato di partecipare al blocco. È stato accerchiato dai manifestanti e minacciato, e per sfuggire ha accoltellato un manifestante. L'uomo è stato fermato dalle forze dell'ordine. A Gela, martedì, un tabaccaio ha rifiutato di chiudere il proprio negozio per partecipare al blocco chiesto dai Forconi: i manifestanti gli hanno spaccato le vetrine.
Ivan Lo Bello, il presidente di Confindustria Sicilia che ha avviato una dura battaglia contro il racket e le infiltrazioni mafiose nell'economia sana dell'isola, ha lanciato un durissimo j'accuse contro i Forconi: «Da un lato ci sono evidenti strumentalizzazioni politiche di demagoghi in servizio permanente effettivo, dall'altra credo che al'interno di alcune frange dell'iniziativa ci siano realtà criminali organizzate che mirano a far saltare tutto». Lo Bello ha poi aggiunto: «Sono irresponsabili, al di là del fatto che alcune delle loro rivendicazioni siano giuste. Protestano contro la crisi, ma nel modo peggiore, perché così si rischia di dare il colpo letale ad un'economia siciliana già fragilissima. L'ultima cosa che oggi bisogna mettere in discussione è la manovra di un governo che sta cercando di risollevare un paese che era sull'orlo del baratro. Ci sono sacrifici per tutti, ma sappiamo che sono indispensabili. Invece sono in giro i cani sciolti: molti dei manifestanti, sono protagonisti di rivolte anche dieci anni fa. Professionisti della protesta purtroppo».
E a tempi.it, Carmelo Burriadi, presidente della Confederazione italiana degli agricoltori, conferma quest'analisi. «Dietro questo movimento, temiamo infiltrazioni criminali: in una situazione così difficile e di malessere, è possibile che la criminalità mafiosa abbia interesse a cavalcare il sovversismo e mettere in difficoltà le rappresentanze democratiche, cioè noi organizzazioni di categoria che ci siamo spesi duramente contro la mafia. Ci sono fortissimi condizionamenti della mafia nei trasporti agroalimentari, il settore al centro del movimento dei Forconi. E in questi giorni ci sono state intimidazioni, episodi poco chiari di cui siamo a conoscenza, nei confronti di alcuni autotrasportatori che non vogliono aderire. A Catania, ad esempio, martedì sono state tagliate le gomme ad un camion che non voleva partecipare al blocco. Un fatto che si aggiunge agli altri episodi».

Fonte: http://www.tempi.it


Freddo-gelo e la pioggia non hanno fatto desistere gli organizzatori della manifestazione parallela e cittadina della più ampia protesta che si tiene sulle principali arterie siciliane. Stamattina alle nove un buon gruppo di gente, dipendenti, commercianti, cittadini, giovani, pensionati e studenti hanno sfilato, striscioni e megafono in testa, e lo faranno fino a venerdì per il Corso Umberto. Il corteo si è mosso da Piazza Matteotti e ha raggiunto, sfidando la pioggia, Piazzale Falcone-Borsellino, poi è tornato sempre per Corso Umberto fino a Piazza Corrado Rizzone per concludersi in Piazza Matteotti dove i partecipanti sono rimasti fino alle tredici facendo volantinaggio informativo e una raccolta di firme, in segno di solidarietà alla protesta. “Non è gradita in questi giorni – ha sottolineato Concetta Spadaro, responsabile della manifestazione – la presenza di politici e sigle sindacali vari, altresì sono banditi ogni manifesto o bandiera di qualsiasi partito o sindacato. Le uniche bandiere che dovranno sventolare durante i cortei di questi giorni, dovranno essere solo il Tricolore e la bandiera della Sicilia. La nostra manifestazione è pacifica e ogni elemento di disturbo sarà segnalato alle forze dell’ordine presenti”. Tra i veicoli rimasti bloccati ieri mattina nel presidio del Polo Commerciale, la Mercedes condotta dal parlamentare regionale, Roberto Ammatuna.

Fonte: http://www.radiortm.it/ 

Cosa c’è dietro alle proteste che in questi giorni stanno infiammando la Sicilia? Si possono riscontrare delle infiltrazioni mafiose? Secondo alcune dichiarazioni la risposta è del tutto affermativa e non si tratterebbe solo di un’ipotesi. A questo proposito risultano molto interessanti le dichiarazioni di Ivan Lo Bello, di Confindustria Sicilia: Tra gli agricoltori e gli autostraportatori che stanno creando notevoli danni al sistema imprenditoriale, abbiamo rilevato direttamente, e attraverso i nostri associati, la presenza di personaggi legati alla criminalità organizzata.

Fonte: http://www.fattidicronaca.it

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!