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mercoledì 5 novembre 2008

OBAMA: SPINTA DA GIOVANI E MINORANZE, CON LUI 43% BIANCHI!!!

Obama è il nuovo Presidente USA
Le porte della Casa Bianca si splancheranno al 44esimo presidente Usa, Barack Obama, grazie alla straordinaria mobilitazione di un elettorato ampio e diversificato in cui a fare la differenza sono stati i giovani, le donne, gli afro-americani e i 'nuovi' elettori, coloro che si sono recati per la prima volta alle urne. A dirlo sono gli exit poll, secondo cui i due candidati alla Casa Bianca si sono suddivisi piuttosto equamente i voti bianchi (43 per cento per Obama, 55 McCain), tranne che negli Stati del sud, dove un netto vantaggio e' stato strappato dal senatore repubblicano. Obama ha pero' spopolato tra i giovani bianchi con il 54 per cento dei voti contro il 44 per cento assegnati al senatore dell'Arizona. Gli exit poll hanno raccolto interviste fuori dai seggi che testimoniano la grande capacita' di Obama di mobilitare sostenitori diversi tra loro per razza e categoria, ma accomunati da un'unica, grande preoccupazione: superare la peggiore crisi finanziaria dai tempi della Grande Depressione.

Obama alla Casa Bianca con il voto dei bianchi, ai Democratici la maggioranza del Congresso!

Obama (a sinistra) e McCain (a destra)
E' il primo presidente nero degli USA, ma non è il primo presidente dei neri. Barack Obama, il primo afroamericano eletto presidente degli Stati Uniti è il candidato democratico che ha ottenuto il più ampio sostegno tra gli elettori bianchi dal 1976. Un dato importante, che conferma la leadership costruita dal senatore dell'Illinois in due anni di campagna elettorale non mettendo mai la razza al centro della sua proposta politica. L'analisi del voto dice anche che nella vittoria di Obama hanno giocato un ruolo determinante il voto dei neri, degliispanici, delle donne e, soprattutto, dei giovani. E su questa fascia di elettorato determinante, nella campagna elettorale più estenuante e costosa della storia americana, è stato il ruolo del web.
McCain vince la partita fra gli Americani bianchi Pur non riuscendo ad ottenere la maggioranza del voto bianco (nessun democratico ci è riuscito dalla vittoria di Lyndon Johnson nel 1964), Obama ha ottenuto il 43% del voto deglielettori bianchi, mentre John McCain ha avuto il 55%. Si tratta di quattro punti in meno della percentuale di Jimmy Carter.
Ma perde quella del voto giovaneMa è fra i giovani che Obama ha costruito la sua vittoria: ha vinto nettamente tra quelli bianchi, con il 54% dei voti, contro il 44% per McCain. "In questo senso, l'elezione di Obama ricorda davicino quella di John Kennedy nel 1960, quando la novità del programma ed il desiderio di un cambiamento generazionale si fusero con la possibilità di segnare una svolta storica eleggendo un primo presidente cattolico, anche se Kennedy non si volle mai presentare come il candidato cattolico", scrive oggi il Los Angeles Times.Una mappa in evoluzioneUn rapido sguardo alla mappa elettorale di Cnn mette in risalto il crescendo del sostegno al candidato democratico man mano che si scende di età nelle fasce di elettorato: gli oltre 65enni hanno votato McCain (53% a 45%); i cinquantenni si sono divisi equamente fra Obama e McCain; trentenni e quarantenni hanno preferito Obama più o meno con lo stesso margine del dato complessivo nazionale (52% a 46). Ma se prendiamo in esame i giovani fra 18 e 29 anni, gli exit polls dicono che il 66% ha votato Obama e il 32% McCain. Donne e uominiObama ha convinto soprattutto le donne: tradizionale bacino elettorale democratico, è vero, ma il senatore dell'Illinois ha saputo far breccia anche nelle 'WalMart women' degli stati dell'america profonda, quella saldamente repubbilcana. Anche così si spiega il margine molto ampio con il quale Obama vince su McCain se consideriamo solo il voto femminile: 56% contro 43%. Sostanzialmente pari, invece, la partita nell'elettorato maschile: 49% per Oabma, 485 per McCain
Minoranze e votoObama ha fatto naturalmente il pieno del voto afroamericano, il 96%, che ha costituito il 13% del totale, con un aumento del 2% rispetto a quattro anni fa. E, altro elemento cruciale della vittoria, ha ottenuto il 67% del voto ispanico: vale a dire due latinos su tre hanno votato per lui. Un risultato molto importante per i democratici che riescono a bloccare il pericoloso spostamento del voto ispanico verso il Gop che si era registrato con George Bush: McCain ha infatti ottenuto il 30%, 10 punti in meno del presidente uscente.La prima campagna dell'era YouTubeCome ha scritto fra gli altri Adam Nagourney sul New York Times, questa è stata la prima campagna elettorale nel'era internet, e la rete "ha fondamentalmente stravolto il modo in cui le campagne presidenziali si sono sempre combattute" negli Stati Uniti.Questa corsa verso la Casa Bianca "ha riscritto le regole", ha cambiato "il modo di raggiungere gli elettori, di raccogliere fondi, di organizzare i supporters dei candidati, di gestire le notizie diffuse dai media, di analizzare e cercare d'influenzare l'opinione pubblica".Lo staff di Obama è riuscito nell'impresa di avvicinare al voto, soprattutto grazie alla rete, un nuovo bacino elettorale fatto di giovani, afroamericani e ispanici. Un cambiamento epocale che "avrà ramificazioni durature riguardo a come i partiti agiranno d'ora in poi per costituire coalizioni solide". Il New York Times riporta le parole di Mark McKinnon, senior adviser delle campagne elettorali di Bush nel 2000 e nel 2004. "Credo che queste elezioni saranno oggetto di studio per gli anni a venire". Secondo Nagourney repubblicani e democratici concordano sul fatto che un tale stato di cose sia "in larghissima misura un risultato del modo in cui lacampagna di Obama ha cercato di comprendere e sfruttare le potenzialità di internet e di altre nuove forme di comunicazione per organizzare i propri supporters e per far giungere il proprio messaggio a quegli elettori che non fanno più primario riferimento all'informazione fornita daigiornali e dalla televisione".Tra i "nuovi media" che di fatto la campagna democratica è riuscita a sfruttare proficuamente Nagourney cita YouTube, "una realtà che nel 2004 non esisteva, e gli sms inviati ieri ai cellulari dei supporters per ricordar loro di andare a votare". "Sono pronta a dichiarare un vincitore di queste presidenziali Usa 2008, prime vere elezioni del 21esimo secolo: è Internet" ha scritto ieri nel suo editoriale Arianna Huffington, fondatrice dell'Huffington Post, blog liberal che speculare al conservatore Daily Beast di Tina Brown, ex direttrice di Vanity Fair e New Yorker. Numeri da recordObama ha vinto le elezioni presidenziali con la maggioranza assoluta dei suffragi, circa il 52%. Non succedeva dal 1976 per un candidato democratico alla casa Bianca, da quandocioè Jimmy Carter aveva ottenuto il 50,1% dei suffragi. Bill Clinton non è mai riuscito a raggiungere la maggioranza assoluta. Nel 1996, anno della sua rielezione trionfale, aveva vinto con il 49,24% dei voti. E' record anche il tasso di partecipazione, pari al 66%.Grandi elettoriObama ha ottenuto 349 voti elettorali, il candidato repubblicano, John McCain, 163voti.I voti di Obama vengono da Vermont (3), Virginia (13), Ohio (20) Connecticut (7), Delaware (3), Distretto di Columbia (3), Illinois (21), Maine (4), Maryland (10), Massachusetts (12), NewHampshire (4),New Jersey (15), Pennsylvania (21), Michigan (17), Minnesota (10), New Mexico (5), New York (31), Rhode Island (4), Wisconsin (10), Iowa (7), Nevada (5), California (55), Oregon (7), Stato di Washington (11), Florida (27), Hawaii (4), Indiana (11). I voti di McCain vengono da Georgia (15) Kentucky (8), South Carolina (8), West Virginia (5), Alabama (9), Mississippi (6), Tennessee (11), Oklahoma (7), Kansas (6), Lousiana (9), SouthDakota (3), Arkansas (6), North Dakota (3), Texas (34) Wyoming (3), Utah (5), Idaho (4), Nebraska (5), Arizona (10), Alaska (3), Montana (3). Per essere eletto alla Casa Bianca occorrevano 270 voti elettorali. Mancano ancora i risultati di due Stati: North Carolina (15 voti) e Missouri (11 voti).

USA: OBAMA HA VINTO CON IL 52% DI VOTI, 349 GRANDI ELETTORI A 163!


(ASCA-AFP) - Washington, 5 Novembre 2008 - Il democratico Barack Obama ha vinto le elezioni con il 52% di preferenze staccando di sei punti il rivale repubblicano John McCain che ha conquistato il 46% dei voti. A renderlo noto sono i media americani. Secondo l'Nbc, Obama ha conquistato 62,98 milioni di voti (su scala nazionale) e McCain 55,78. Il conteggio per Fox News e' invece di 62,95 milioni di voti per il neo presidente e 55,75 milioni per il senatore dell'Arizona. Non sempre chi ottiene piu' voti vince le chiavi della Casa Bianca. Nel 2000, infatti, il democratico Al Gore conquisto' piu' preferenze ma il presidente George W. Bush riusci' a primeggiare nel Collegio elettorale. Alle 16.30 Gmt (le 17.30 italiane) i risultati, relativi a 48 Stati piu' il distretto di Columbia, davano a Obama 349 grandi elettori contro i 163 di McCain. All'appello mancano ancora il Missouri e il North Carolina.

ELETTO CON UNA VALANGA DI VOTI, BENE ANCHE AL CONGRESSO: BARACK OBAMA E' IL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D'AMERICA!

Barack Obama è il nuovo Presidente USA
NEW YORK - Con una valanga di voti che il Partito Democratico non vedeva dai tempi di Jimmy Carter, nel 1976, Barack Obama è il primo afro-americano a conquistare la Casa Bianca. Il senatore nero dell'Illinois ha ottenuto circa il 52% dei suffragi conquistando almeno 349 voti elettorali, quando ne erano necessari 270 per vincere. In termini assoluti ad Obama, secondo la Fox, sono andati 61,56 milioni di suffragi, a John McCain 54,81 milioni di voti, pari al 47% circa del totale. Il sito di gossip politici Drudgereport dà cifre inferiori, 59,5 milioni contro 53,3, senza citare fonti. Il suo predecessore democratico alla Casa Bianca, Bill Clinton, non è mai riuscito a vincere con oltre il 50% dei voti, neppure nel 1996, quando aveva battuto seccamente il suo rivale repubblicano Bob Dole, conquistando la bellezza di 379 voti elettorali. La corsa tra Obama e il suo avversario repubblicano John McCain rimane un testa a testa in North Carolina e in Missouri, che rappresentano rispettivamente 15 e 11 suffragi elettorali. Comunque finiranno le cose nei due Stati (e forse ci vorranno diversi giorni per saperlo) il senatore dell'Illinois non riuscirà a raggiungere la cifra record di Clinton contro Dole di 12 anni or sono. Oltre a conquistare alla grande la Casa Bianca, il partito democratico ha ampliato la propria maggioranza al Congresso, ma senza raggiungere la cosiddetta 'cifra magica' di 60 senatori su 100 al Congresso. Un livello che avrebbe neutralizzato di fatto l'opposizione repubblicana, impedendole di fare ostruzionismo. In base ai risultati provvisori, il partito democratico guadagna 15 seggi alla Camera, raggiungendo un totale di 248, contro 166 per i repubblicani. Al Senato, il guadagno è di 5 seggi, per raggiungere quota 56, contro 40 per i repubblicani. I risultati di due duelli di spicco al Senato non sono attesi immediatamente. Il primo, in Minnesota, vede il comico Al Franken, un democratico, leggermente in testa rispetto al repubblicano Norm Coleman, noto soprattutto per essere stato uno dei critici più feroci dell'Onu. Ambedue sono intorno al 42%. Il secondo duello si svolge in Alaska e vede il senatore uscente Ted Stevens, il più longevo al Senato, leggermente in testa davanti al sindaco di Anchorage, Mark Begich, un democratico. Anche se forse non verrà eletto, i risultati ottenuti da Stevens, appena condannato per corruzione, hanno stupito gli osservatori. Circa un abitante dell'Alaska su due è pronto a rimandare al Senato un politico che ha subito una condanna, anche se l'entità della pena sarà nota solo nelle prossime settimane. Infine, tra gli altri temi, in California i fautori del referendum per proibire le nozze omosessuali, autorizzate nello Stato, sono in testa, 52 contro 48%, ma lo spoglio non è ancora terminato. Se, come è possibile, vinceranno i promotori del referendum, per le circa 18mila coppie dello stesso sesso che si sono sposate in questi ultimi quattro mesi e mezzo, inizierà un lungo periodo di incertezza.

Fonte: http://www.ansa.it di Emanuele Riccardi

sabato 1 novembre 2008

Scuola, scontri in Piazza Navona...

Altre immagini della drammatica giornata del 29 Ottobre a Roma...

Scontri in piazza Navona tra studenti

La scuola e la formazione culturale, sociale e umana è fondamentale per la crescita ed il progresso non solo di tutta la società ma anche di un'intero Stato!!! Ma i nostri Governanti, sia di Destra che di Sinistra, negli anni passati hanno sempre apportato riforme politiche disastrose in maniera del tutto faziosa e superficiale senza mai consultare gli addetti ai lavori ed agli utenti, cioè: Professori e Studenti!!! Solo con il dialogo, il confronto e la concertazione è possibile una vera e seria riforma dell'Istruzione Pubblica!!!

Scontri in piazza Navona tra studenti...

E' sempre più forte il dubbio assilante per cui l'attacco "armato" del "Blocco Studentesco" di estrema destra contro la manifestazione anti-riforma Gelmini dei giorni scorsi in Piazza Navona a Roma sia stato "orchestrato" dalle forze dell'ordine con la vecchia tecnica della "strategia della tensione"! Infiltrare giovani poliziotti in borghese tra gli studenti universitari per provocare e fomentare odio è una tecnica che già si utilizzava negli anni '60-'70 per creare quel clima di forte tensione così caro al sistema politico Italiano da cui nè derivava la propria sopravvivenza! Anche oggi è possibile che una parte dell'attuale Governo Italiano abbia trovato nella contestazione studentesca l'occasione per ricreare quei climi stile anni '70 in maniera tale da:
1) creare forti divisioni in un movimento studentesco che con la contestazione anti-Gelmini stà prendendo piede all'interno delle scuole e delle università Italiane e stà via via sempre più crescendo e consolidando in una unione compatta di idee e di intenti!
2) stroncare sul nascere l'opposizione giovanile di Sinistra all'attuale Governo di Centro-Destra liberale, borghese e capitalista che potrebbe far risvegliare certe coscienze ora assopite all'interno dell'opinione pubblica Italiana!
3) creare terrore trà i cittadini in maniera tale da convincerli che il caos ed il disordine sociale è causato da un'opposizione politica faziosa e violenta, dunque l'unica soluzione necessaria per difendere la pace sociale è il sostegno incondizionato all'attuale classe politica di Centro-Destra che dovrà essere riconfermata alle prossime e future elezioni politiche!
4) distrarre il popolo Italiano dai veri e più gravi problemi sociali quali la povertà, la miseria causata dalla crisi internazionale delle banche e della Borsa, la disoccupazione e la criminalità organizzata, la corruzione e la concussione, l'inflazione ed il problema dell'impoverimento delle buste paga con il caro-vita sempre più in aumento!!!
Ecco...questo e ciò che spera l'attuale sistema Politico Italiano, tornare al clima di tensione degli anni '70 e degli anni di piombo, tornare a fomentare i piazzaioli per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica da quelli che invece dovrebbero essere i primi problemi che il Governo Italiano dovrebbe affrontare e risolvere!!! Mentre invece i governanti pensano ad arricchirsi e ad arricchire i propri "soci" in affari: banchieri, capitalisti, mafiosi e usurai, dirigenti statali e partiti politici!!!

Scontri a Piazza Navona - Altre immagini da "ANNO ZERO"!

Altre immagini della manifestazione studentesca della scorsa settimana in Piazza Navona a Roma dalle telecamere della trasmissione di Anno Zero di Santoro! A chi giova il clima di tensione? Di sicuro al sistema politico Italiano ed in particolare all'attuale Governo guidato da Berlusconi: l'utilizzo delle cellule di estrema destra per fomentare gli scontri è sempre stato tipico dei Governi Italiani collusi e corrotti sin dagli anni '60-'70 per terrorizzare i cittadini onesti e tranquilli e per consolidare così facendo sempre di più il proprio potere, la propria popolarità e la propria credibilità! Il consenso delle persone che hanno paura del caos è la prima tappa di questo nostro Governo per consolidarsi e prepararsi alle future nuove elezioni politiche!!!

Scontri a Piazza Navona - Quale verità su questo video!?!

A pochi giorni dagli scontri di Piazza Navona che hanno visto fronteggiarsi, come al solito, studenti di estrema destra contro studenti di estrema sinistra, alcune cose non sono ancora chiare! Chi ha portato quel camioncino carico di mazze da baseball e spranghe dentro una Piazza gremita e per di più blindata??? Pare che quel camion fosse stato parcheggiato addirittura la sera prima, dunque come mai i militari delle forze dell'ordine non lo hanno controllato prima dell'arrivo dei manifestanti visto che era uno dei pochissimi se non l'unico mezzo parcheggiato in una zona che doveva essere chiusa, vietata al traffico? Troppi dubbi e troppi interrogativi non solo su chi ha attaccato briga per prima ma anche su chi ha forse permesso quel clima di tensione così caro al sistema politico Italiano!!! Si vocifera che esistono immagini in cui alcuni poliziotti chiamano per nome alcuni membri del "Blocco Studentesco" di estrema destra...forse si conoscevano? Forse il clima di tensione è stato creato apposta con l'avvallo delle forze dell'ordine? Forse tra gli studenti di estrema destra c'erano anche poliziotti in borghese infiltrati e provocatori???

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!