Bloomberg ha svelato che la Fed ha "pompato" liquidità per 7700 miliardi di dollari (*) nel complesso, a tutte le istituzioni bancarie americane, per superare la crisi. Cioè, hanno premuto un tasto e hanno creato valore dal nulla. Lo hanno fatto di nascosto, per non allarmare i mercati. Così mi sono chiesto cosa sarebbe successo se tutti quei soldi, anziché darli alle banche, li avessero dati alla gente. In fin dei conti era la gente a non riuscire a pagare il mutuo, mica le banche...
"La Politica è una cosa difficile, talvolta terribile, ma tuttavia umana! Anche nella Politica ci deve essere il disgusto, la pulizia! Non ci si può sporcare di fango, nemmeno per un'idea alta!" (Boris Eltsin - "Il diario del Presidente")
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mercoledì 30 novembre 2011
E se invece delle banche, iniziassimo a salvare la gente?
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mercoledì 23 novembre 2011
Quando a Tripoli osannavano Gheddafi...oggi questo popolo oltre a rinnegare il proprio passato, con il CNT sta attuando gravi crimini contro l'umanità massacrando gli ex-fedeli del Rais con sanguinosi regolamenti di conti...
Sopra, il video che rende onore alla memoria di Gheddafi...
Se lo dice l’ideologo della guerra alla Libia, il filosofo Bernard Henri Levy (foto), in troppi ci crederanno: il nuovo regime in Libia, “qualunque cosa accada, sarà migliore di quello a cui l’Occidente si è adeguato per molto tempo”. Dopo aver fatto il grillo parlante di Sarko e avere ottenuto che i mirage francesi aprissero la danza macabra Nato sulla Libia, il maître à penser ha messo tutto nero su bianco dando alla luce la sua bibbia sulla nuova dottrina politico-militare d’oltralpe: “La Guerre sans l’aimer”. La guerra, non amandola: pagine che illustreranno le bombe Nato su Tripoli come male necessario al raggiungimento della democrazia. I neocon d’oltreoceano gli fanno un baffo, a Levy, almeno quelli sono guerrafondai dichiarati e auspicano il dominio Usa su terre e mari. Da Parigi arrivano invece voci flautate in stile canzoncina con chitarrina alla Carlà, e riescono a nascondere il rumore delle bombe. Anche ora. Soprattutto ora, mentre in Libia il “grande dibattito democratico di cui il Paese è finalmente teatro” - sempre parole di Levy – pare si stia facendo a colpi di vendette, attuate e promesse, tra clan, tribù, fazioni. Basta chiudere i libri del filosofo di guerra e smettere di ascoltare la nenia della première dame per accorgersi dei regolamenti di conti che da mesi avvengono all’interno del variegato “mondo ribelle”, affollato di islamisti, tagliagole, leader tribali, ex tirapiedi di Gheddafi. Ora pare che il problema, nel Paese, sia costituito dalla città una volta (solo pochi mesi fa…) martire: Misurata. Un responsabile dei miliziani di Bengasi, che è voluto rimanere anonimo, ha dichiarato al sito web d’informazione Seven Days che “tutta la Libia condivide l’odio per la gente di Misurata”, che “eccede in superbia e si impone” sulle altre tribù. “È necessario che i libici si uniscano e intervengano tutti insieme nella città per porre fine a questo suo ruolo”, anche perché “abbiamo avviato consultazioni con alcuni organismi per coordinarci in vista di un attacco alla città (…) è necessario porre fine a questa situazione con la forza, piegare la città e riportarla sotto l’autorità della legge”. La fonte ha quindi invitato tutte le forze politiche e militari in Libia a unirsi per “estirpare questa spina nel fianco”. Intanto, a proposito di rese dei conti, il Cnt sta provvedendo a “democratizzare” la comunità tuareg. In una un’intervista ad Aki-Adnkronos International Oubana Haddo, presidente dell’associazione Mondo Tuareg di Pordenone, ha denunciato “rappresaglie compiute dalle forze armate del Consiglio nazionale di transizione”. “Il nuovo governo libico sta facendo cose incredibili contro la comunità tuareg, dei veri e propri crimini di guerra (…). Tantissimi di loro sono stati uccisi. Nell’ovest intere comunità sono fuggite in Algeria a causa delle aggressioni”, afferma Oubana. La colpa degli uomini del deserto sarebbe quella di avere appoggiato Muammar Gheddafi e di proteggere la fuga di suo figlio Seif al Islam.
Fonte: http://www.rinascita.eu
Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha chiesto che in Libia non si verifichino ne' ''vendette'', ne' ''regolamenti di conti'' e ha fatto appello ai paesi che ospitano sul loro territorio dei libici ricercati di assicurarli alla giustizia, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Tripoli con il primo ministro britannico David Cameron e i vertici del Consiglio Nazionale di Transizione.
Fonte: http://www.asca.it/
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martedì 22 novembre 2011
Chi è Mario Monti? Il nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano è un alto rappresentante della grande Finanza e dell'Economia Mondiale ed Europea...ecco la verità su colui che fu in passato definito il "Saddam Hussein" della Politica Economica Mondiale! Il Governo dei Banchieri che ha commissariato il voto libero e democratico degli Italiani sta per varare un programma tutto "lacrime e sangue" a danno solo e sempre della povera gente che lavora e che soffre...
Sopra, il video sulle "strane" verità o
coincidenze sul nuovo Premier Mario Monti...
Sopra, il simbolo della Massoneria...
Mario Monti (Varese, 19 marzo 1943) è un economista, accademico e politico italiano, senatore a vita, dal 16 novembre 2011 Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, al suo primo incarico, e Ministro dell'Economia e delle Finanze dello stesso governo.
Presidente dell'Università Bocconi dal 1994. Commissario europeo per il Mercato Interno tra il 1995 e il 1999 (Commissione Santer), sotto la Commissione Prodi riveste il ruolo di Commissario europeo per la Concorrenza fino al 2004. Il 9 novembre 2011 viene nominato Senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il successivo 13 novembre, a seguito delle dimissioni del Governo Berlusconi IV, riceve, sempre da Napolitano, l'incarico per la formazione di un nuovo governo, accettandolo con riserva[1]. Il 16 novembre 2011 Monti scioglie la riserva e propone al Presidente della Repubblica la lista dei Ministri da nominare[2].
Attività accademica [modifica]
Figlio di un direttore di banca e nipote[3] del banchiere pubblico Raffaele Mattioli si diploma all'Istituto Leone XIII di Milano. Nel 1965 consegue la laurea in economia presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano e trascorre un anno all'Università di Yale (Stati Uniti), con una borsa di studio[4], avendo come professore James Tobin, Premio Nobel per l'economia nel 1981.[5] Nel 1969 è professore ordinario presso l'Università degli Studi di Trento.
Dal 1970 insegna presso l'Università degli Studi di Torino[6], che lascia nel 1985 per diventare professore di economia politica presso l'Università Bocconi di Milano, dove diventa direttore dell'Istituto di Economia Politica.
Monti è chiamato a rivestire incarichi di rilievo in commissioni governative e parlamentari: è relatore della commissione sulla difesa del risparmio finanziario dall'inflazione (1981), presidente della commissione sul sistema creditizio e finanziario (1981-1982), membro della Commissione Sarcinelli (1986-1987) e del Comitato Spaventa sul debito pubblico (1988-1989)[7]. Dal 1988 al 1990 è vicepresidente della Comit.
Sempre alla Bocconi assume la carica di Rettore (1989-1994) e successivamente quella di Presidente (1994), alla morte di Giovanni Spadolini.
Commissario Europeo [modifica]
Monti, allora rettore della Bocconi, è indicato come candidato italiano per la nomina a commissario europeo nel 1994 dal governo Berlusconi I, assieme alla radicale Emma Bonino. Jacques Santer, presidente della commissione, gli assegna le deleghe a Mercato Interno, Servizi Finanziari e Integrazione Finanziaria, Fiscalità ed Unione Doganale.
Nel 1999 la Commissione Santer si dimette in blocco, a causa della forza mediatica di uno scandalo legato a cattive pratiche di gestione ed amministrazione da parte di alcuni commissari. Tuttavia, nel rapporto redatto dal Comitato di Esperti Indipendenti, a sua volta istituito secondo volere del Parlamento Europeo, il nome di Monti non compare tra i responsabili di casi di frode, cattiva gestione e nepotismo presi in esame.
Nel 1999 Monti viene confermato commissario europeo dal governo D'Alema I, che indica Prodi come secondo rappresentante per la Commissione UE, di cui lo stesso Prodi diviene presidente, e riceve la delega alla Concorrenza. Sotto la sua guida la Commissione Europea approfondisce il ruolo di controllo della concorrenza, inaugurando il procedimento contro la Microsoft (tuttora in corso) e bloccando nel 2001 la proposta di fusione tra General Electric e Honeywell, considerata contraria alle normative antitrust.
Nel 2004 il governo Berlusconi II decide di non indicarlo per un terzo mandato nella commissione Barroso, indicando invece come unico candidato Rocco Buttiglione, poi sostituito da Franco Frattini dopo il rigetto della candidatura di Buttiglione da parte del Parlamento Europeo.
Attività scientifica [modifica]
Uno dei risultati più importanti della sua attività di ricerca in campo economico è il modello di Klein-Monti che descrive il comportamento di una banca in regime di monopolio, risultato degli studi paralleli di Monti e del premio Nobel Lawrence Klein.
Monti ricopre la carica di presidente dell'Università Bocconi.
Collaborazioni con organismi internazionali [modifica]
È stato il primo presidente del "Bruegel", un "Comitato di analisi delle politiche economiche" (think-tank), nato a Bruxelles nel 2005, composto e finanziato da 16 Stati membri dell'UE, e 28 imprese multinazionali.
Dal 2010 è inoltre presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller[8] e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg[9].
Dal 2005 è international advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute[10][11], presieduto dalla economista statunitense Abby Joseph Cohen.
È advisor della Coca Cola Company[11].
È advisor della Coca Cola Company[11].
Nel 2010, su incarico del Presidente della Commissione Europea Barroso, ha redatto un libro bianco (Rapporto sul futuro del mercato unico) contenente misure considerate necessarie per il completamento del mercato unico europeo[12].
È editorialista de Il Corriere della Sera e autore di numerose pubblicazioni.
La nomina a senatore a vita [modifica]
Il 9 novembre 2011 è nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ai sensi del secondo comma dell'articolo 59 Cost., avendo illustrato la Patria per altissimi meriti in campo scientifico e sociale[13][14].
Presidente del Consiglio dei Ministri [modifica]
| Per approfondire, vedi la voce Governo Monti. |
Il 13 novembre 2011, a seguito delle dimissioni di Silvio Berlusconi, riceve da Napolitano l'incarico per la formazione di un nuovo governo, accettandolo con riserva. Il 16 novembre scioglie la riserva e legge la lista dei ministri incaricati, priva di personalità politiche. Oltre alla carica di Presidente del Consiglio ricopre anche quella di Ministro dell'Economia e delle Finanze ad interim.
Nel pomeriggio del 16 novembre 2011, alle ore 17 circa, in ossequio all'articolo 93 Cost., Mario Monti ha prestato giuramento con i Ministri incaricati presso il Quirinale nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed è diventato il nuovo Presidente del Consiglio[15].
Idee e iniziative politiche [modifica]
In economia Monti sostiene il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici[16].
Si è espresso a favore delle riforme portate avanti, nei rispettivi campi, dal Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e dall'amministratore delegato di FIAT Sergio Marchionne. Di Silvio Berlusconi ha criticato il magnetismo comunicativo con cui è riuscito ad alimentare, in moltissimi italiani, un sogno sul presente. [17]
Il 15 settembre 2010 Monti ha dato il suo appoggio all'iniziativa del gruppo Spinelli, fondato per rinvigorire la spinta federalista nell'Unione Europea. Assieme a lui, hanno dichiarato il proprio supporto Jacques Delors, Daniel Cohn-Bendit, Guy Verhofstadt, Andrew Duff, Elmar Brok.
Vita privata [modifica]
È sposato dal 1970 con Elsa Antonioli (classe 1944), volontaria della Croce Rossa Italiana, da cui ha avuto due figli[18].
Opere [modifica]
- Problemi di economia monetaria, a cura di, Milano, Etas Kompass, 1969.
- Gli obiettivi delle banche, i tassi di interesse e la politica monetaria, Milano, Tamburini, 1970.
- Analisi degli effetti monetari e finanziari delle politiche di bilancio regionale e locali. Un rapporto metodologico, Milano, Tamburini, 1974.
- Per un'analisi mensile della politica monetaria e finanziaria italiana, Milano, O. Capriolo, 1974.
- Ricerca sul sistema creditizio, I, Quadro generale, con Tommaso Padoa-Schioppa, Roma, Ente per gli studi monetari, bancari e finanziari Luigi Einaudi, 1976.
- Che cosa si produce come e per chi. Manuale italiano di microeconomia, con Onorato Castellino, Mario Deaglio, Elsa Fornero, Sergio Ricossa, Giorgio Rota, Torino, Giappichelli, 1978.
- Il sistema creditizio e finanziario italiano. Relazione della Commissione di studio istituita dal Ministro del tesoro, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1982.
- L'Italia e la Repubblica federale di Germania in cammino verso l'unione economica e monetaria europea, con Franco Bruni, Milano, Centro di economia monetaria e finanziaria, Universita commerciale Luigi Bocconi, 1989.
- Autonomia della Banca centrale, inflazione e disavanzo pubblico: osservazioni sulla teoria e sul caso italiano, con Franco Bruni, in Mario Arcelli (a cura di), Il ruolo della banca centrale nella politica economica, Bologna, Il Mulino, 1992. ISBN 88-15-03754-3.
- Il governo dell'economia e della moneta. Contributi per un'Italia europea, 1970-1992, Milano, Longanesi, 1992. ISBN 88-304-1099-3.
- Il mercato unico e l'Europa di domani. Rapporto della Commissione europea, presentato da, Milano, Il Sole-24 Ore libri, 1997. ISBN 88-7187-815-9.
- Intervista sull'Italia in Europa, Roma-Bari, Laterza, 1998. ISBN 88-420-5090-3.
Introduzione, prefazioni, presentazioni [modifica]
- Introduzione a Luigi Einaudi, Il mestiere della moneta, Torino, UTET libreria-Ed. di banche e banchieri, 1990. ISBN 88-7750-045-X.
- Prefazione con Paolo Mieli a Spadolini a Milano. Il Corriere della Sera e la Bocconi. Articoli e discorsi, 1968-1994, Milano, Rizzoli, 1995. ISBN 88-17-84435-7.
- Postfazione a Enrique Barón Crespo, L'Europa all'alba del terzo millennio, Venezia, Marsilio, 1997. ISBN 88-317-6623-6.
- Prefazione a Vincenzo Visco, Il fisco giusto. Una riforma per l'Italia europea, Milano, Il Sole-24 Ore, 2000. ISBN 88-8363-058-0.
- Prefazione a Alberto Alesina, Senso non comune. L'economia oltre i pregiudizi, Milano, EGEA, 2002. ISBN 88-8350-019-9.
- Prefazione a Marzio Achille Romani (a cura di), Luigi Einaudi-Luigi Albertini. Lettere (1908-1925), Milano. Fondazione Corriere della Sera, 2007.
- Presentazione con Franco Bassanini di Commission pour la libération de la croissance française présidée par Jacques Attali, Liberare la crescita. 300 decisioni per cambiare la Francia, Milano, Università Bocconi-Rizzoli, 2008. ISBN 978-88-8350-132-6.
- Prefazione a Kishore Mahbubani, Nuovo emisfero asiatico. L'irresistibile ascesa dell'Est, Milano, EGEA-Università Bocconi, 2011. ISBN 978-88-8350-156-2.
Onorificenze [modifica]
| Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana | |
| «Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri» — Roma, 27 dicembre 1992[19] |
| Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana | |
| «Di iniziativa del Presidente della Repubblica» — Roma, 29 novembre 2004[20] |
Note [modifica]
- ^ Napolitano da' l'incarico a Mario Monti. ANSA.it. URL consultato il 13 novembre 2011.
- ^ Monti scioglie la riserva, ecco la lista dei ministri. Il Sole 24 Ore. URL consultato il 16 novembre 2011.
- ^ Giorgio Dell'Arti. Ma chi è davvero Monti e riuscirà a salvare l'Italia?
- ^ Alberto Bisin. il boss
- ^ Jeremy Clift. Super Mario and the Temple of Learning in Finance and Development. International Monetary Fund, giugno 2005
- ^ http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/429298/
- ^ Mario Monti, il tecnico diventato politico. Giornalettismo, 9 novembre 2011. URL consultato il 10 novembre 2011.
- ^ (EN) Leadership European Group. Commissione trilaterale. URL consultato il 10 novembre 2011.
- ^ (EN) Steering committee. Gruppo Bilderberg. URL consultato il 10 novembre 2011.
- ^ Goldman Sachs, Monti nell' «advisory board», agenzia dal Corriere della Sera del 14 dicembre 2005.
- ^ a b Scheda biografica di Mario Monti dal sito ufficiale della Commissione Europea.
- ^ Mario Monti. Una nuova strategia per il mercato unico: al servizio dell'economia e della società europea. Commissione europea, 9 maggio 2010. URL consultato il 10 novembre 2011.
- ^ Mario Monti senatore a vita, per molti è investitura. AGI-Agenzia Giornalistica Italia, 9 novembre 2011. URL consultato il 10 novembre 2011.
- ^ Il Presidente Napolitano ha nominato Senatore a vita il prof. Mario Monti in www.quirinale.it. Presidenza della Repubblica Italiana, 9-11-2011. URL consultato il 13-11-2011.
- ^ Monti ha giurato al Quirinale. ANSA.it. URL consultato il 16 novembre 2011.
- ^ Mario Monti. ANSA, 9 novembre 2011. URL consultato il 10 novembre 2011.
- ^ Meno illusioni per dare speranza. Corriere.it, 2 gennaio 2011. URL consultato il 13 novembre 2011.
- ^ Elsa, una first lady crocerossina.. style.it. URL consultato il 17-11-2011.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Voci correlate [modifica]
- Governo Monti
- Modello di Klein-Monti
- Commissione Santer
- Commissione Prodi
- Università Commerciale Luigi Bocconi
- Commissione Trilaterale
- Gruppo Bilderberg
Altri progetti [modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Mario Monti
Wikiquote contiene citazioni di o su Mario Monti
Collegamenti esterni [modifica]
- Mario Monti. Senato della Repubblica. URL consultato il 10-11-2011.
- RadioRadicale.it - tutti gli interventi di Mario Monti registrati nell'archivio di Radio Radicale
- (EN) UniBocconi.it - biografia di Mario Monti sul sito web dell'Università Bocconi
- (FR) Ec.Europa.eu - Commission Européenne, Bureau des Consilleillers de Politique Européenne (Bepa): Mission du professeur Mario Monti
- (EN) Ec.Europa.eu - Commission Européenne, Economic and Financial Affairs: biography of Mario Monti
Fonte: http://it.wikipedia.org
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domenica 13 novembre 2011
SIGNORAGGIO BANCARIO - Creazione della moneta e del debito pubblico, inflazione...
Chi stampa i nostri soldi? Sulla base di quale diritto. Siamo proprio certi che nessuno si arricchisca indebitamente nel farlo?
Come si crea la "base monetaria"? ha una qualche influenza sul debito pubblico e sulla perdita di potere d'acquisto dei nostri soldi (inflazione)?
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Chi stampa i nostri soldi? Sulla base di quale diritto. Siamo proprio certi che nessuno si arricchisca indebitamente nel farlo?
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Beppe Grillo spiega il "Signoraggio Bancario!" Benvenuto Governo Monti, esecutivo basato non sulla volontà popolare e democratica ma solo sugli interessi delle grandi banche centrali Europee...
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Beppe Grillo sulla Marcegaglia: Italia, il giorno dopo le dimissioni del Governo Berlusconi: riflessioni e attesa...intanto la Sinistra e i "Post-Comunisti" che come è noto di Politica non ci capiscono una "mazza", festeggiano la costituzione di un nuovo Governo "Commissariato" e formato da tutti i massimi esponenti del sistema bancario Italiano ed Europeo, sistema basato sul debito, sistema "affamatore di popoli!" Il Professor Monti farà solo gli interessi dei banchieri europei e della grande finanza, in barba alla democrazia popolare, in barba alla povera gente, in barba al popolo che lavora, suda, produce e si sacrifica per "salvare" la nave-Italia che cola a picco!
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Berlusconi si dimette e Roma fa festa: Italia, il giorno dopo le dimissioni del Governo Berlusconi: riflessioni e attesa...intanto la Sinistra e i "Post-Comunisti" che come è noto di Politica non ci capiscono una "mazza", festeggiano la costituzione di un nuovo Governo "Commissariato" e formato da tutti i massimi esponenti del sistema bancario Italiano ed Europeo, sistema basato sul debito, sistema "affamatore di popoli!" Il Professor Monti farà solo gli interessi dei banchieri europei e della grande finanza, in barba alla democrazia popolare, in barba alla povera gente, in barba al popolo che lavora, suda, produce e si sacrifica per "salvare" la nave-Italia che cola a picco!
Italia, il giorno dopo le dimissioni del Governo Berlusconi: riflessioni e attesa...intanto la Sinistra e i "Post-Comunisti" che come è noto di Politica non ci capiscono una "mazza", festeggiano la costituzione di un nuovo Governo "Commissariato" e formato da tutti i massimi esponenti del sistema bancario Italiano ed Europeo, sistema basato sul debito, sistema "affamatore di popoli!" Il Professor Monti farà solo gli interessi dei banchieri europei e della grande finanza, in barba alla democrazia popolare, in barba alla povera gente, in barba al popolo che lavora, suda, produce e si sacrifica per "salvare" la nave-Italia che cola a picco!
Davanti al Quirinale e per le strade del centro della capitale la gente celebra la fine del governo Berlusconi.
Silvio Berlusconi si è dimesso, ora il ciclo del Cavaliere si può considerare formalmente concluso. Stupisce la partecipazione spontanea di migliaia di persone in piazza, ma c'è una differenza rispetto al '92 e alla rabbia di quel famoso lancio di monetine: quella di oggi è stata una festa, con canti e musica.
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