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giovedì 12 gennaio 2012

Che Guevara parla della Corea socialista: l'estratto del suo discorso datato 6 Gennaio 1961...


Sopra: canzoni popolari della Corea del Nord...

Che Guevara parla della Corea socialista:

Quì sotto l'estratto dall’apparizione televisiva nel contesto della firma degli accordi con i Paesi socialisti del 6 Gennaio 1961...

Fra i Paesi socialisti che abbiamo visitato personalmente, la Corea è uno dei più straordinari. Forse è quello che più ci ha impressionato rispetto agli altri. Ha solo 10 milioni di abitanti e l’estensione di Cuba, un po’ meno, circa 110mila kmq; la stessa estensione territoriale della parte sud della Corea, però con la metà degli abitanti. È stata devastata a causa di una guerra così incredibilmente distruttiva che delle sue città non rimase nulla, e quando uno dice niente è niente; è come i piccoli villaggi che gente come Merob Sosa e Sánchez Mosquera bruciava qui, e dei quali non rimaneva nient’altro che cenere. Così rimase, ad esempio, Pyongyang, che è una città di un milione di abitanti. Oggi non si vede un solo resto di tutta quella distruzione; tutto è nuovo. L’unico ricordo che resta sono, in tutte le strade, i buchi delle bombe che cadevano una dopo l’altra.
Essi mi hanno mostrato molte fabbriche, tutte ricostruite ed altre nuove, e ogni fabbrica aveva subìto fra 30 e 50mila bombe. Se ci facciamo un’idea di ciò che erano 10 o 12 bombe sganciate attorno a noi nella Sierra, che significava un bombardamento terribile, e bisognava avere una bella dose di coraggio per sopportare queste bombe, immaginate cosa significano 30mila bombe lanciate in uno spazio di terra a volte minore di quello di una caballería (unità di misura utilizzata in Spagna e in Sud America: la caballerìa cubana equivale a 13.420 ettari. NdT).
La Corea del Nord uscì dalla guerra senza nemmeno un’industria in piedi, perfino senza animali. In un’epoca in cui la superiorità aerea dei nordamericani era tanto maggiore, ormai non avevano nient’altro da distruggere, quindi gli aerei si divertivano uccidendo bovini e ciò che incontravano. Era davvero un’orgia di morte quella che si abbatté sulla Corea del Nord in soli due anni, al terzo anno apparvero i Mig-15 e la cosa cambiò, però questi due anni di guerra significarono forse la distruzione sistematica più barbara mai compiuta.
Tutto ciò che si può raccontare sulla Corea del Nord sembra una falsità. Per esempio, nelle foto si vede gente con odio, quest’odio dei villaggi quando arriva alla parte più profonda dell’essere, che si vede nelle foto delle caverne dove entrano 200, 300 o 400 bambini, di un’età di 3 o 4 anni, e vengono uccisi lì con il fuoco o con il gas; gli squartamenti delle persone, l’uccisione di donne incinte a baionettate per farle uscire il figlio dal grembo; il bruciare i feriti con i lanciafiamme; le cose più inumane che possa immaginare la mente umana furono compiute dall’esercito di occupazione nordamericano. E arrivò quasi al confine della Corea con la Cina, e occupò in un certo momento quasi tutto il Paese. Sommato al fatto che in ritirata distruggevano tutto, possiamo dire che la Corea del Nord è un Paese che si è rialzato dalla morte. Ovviamente ha ricevuto l’aiuto dei Paesi socialisti, soprattutto dall’Unione Sovietica, in una forma ampia e generosa. Ma ciò che più impressiona è lo spirito di questo popolo. È un popolo che uscì da tutto ciò dopo una dominazione giapponese di 30 anni, da una lotta violenta contro la dominazione giapponese senza nemmeno avere un alfabeto. Sarebbe a dire che, in questo senso, era uno dei popoli più arretrati del mondo. Oggi ha una letteratura e una cultura nazionale, un ordine nazionale e uno sviluppo praticamente illimitato della cultura. Ha un insegnamento secondario fino al nono grado, obbligatorio per tutti.
Hanno nell’industria il problema che forse abbiamo anche noi oggi, o che avremo fra 2 o 3 anni, che è il problema della mancanza di manodopera. La Corea sta meccanizzando rapidamente tutta l’agricoltura affinché la manodopera sia sufficiente per poter realizzare i suoi piani, e si sta anche preparando per portare ai fratelli della Corea del Sud il prodotto delle fabbriche di tessuti e di altro tipo, per aiutarli a sopportare il peso della dominazione coloniale nordamericana.
È, davvero, l’esempio di un Paese che grazie ad un sistema e a dirigenti straordinari, come è il maresciallo Kim Il Sum, ha saputo uscire dalle disgrazie più grandi per essere oggi un Paese industrializzato.
La Corea del Nord potrebbe essere per qualsiasi persona di Cuba il simbolo di uno dei tanti Paesi asiatici arretrati. Comunque noi gli vendiamo uno zucchero semilavorato come lo zucchero crudo, ed altri prodotti ancora grezzi come l’agave tessile, e loro ci vendono torni, macchine di ogni tipo, macchine per miniere, vale a dire prodotti che richiedono una elevata capacità tecnica per essere fabbricati. Per questo è uno dei Paesi che più ci entusiasma.

Questo testo è un estratto dal discorso che il Che tenne alla televisione cubana al rientro da un viaggio della delegazione cubana nei paesi socialisti.
Non ci risulta sia stato pubblicato in Italia. Questa traduzione è stata eseguita sul testo pubblicato in rete nel sito web dell’ELN colombiano, che mette a disposizione l’opera completa del rivoluzionario argentino.

 

mercoledì 11 gennaio 2012

Tourism encouraged in DPRK... Il turismo in Corea del Nord...


Pyongyang - An increasing number of foreigners hope for tourism in the DPRK with the tourist season at hand. Visitors are always welcome and their personal safety is surely guaranteed in the DPRK which values international visits, exchange, mutual understanding, cooperation and respect. The government encourages tourism with a view to strengthening solidarity with peoples of all the countries in the idea of independence, peace and friendship and building a more prosperous and civilized country. The first travel company was established in the country in August Juche 42 (1953) and later the state general bureau of tourism for the development of tourism. The DPRK became an official member of the World Tourism Organization (WTO) in September 1987. In April 1997 it was officially admitted to the Pacific Area Travel Association (PATA). The state allotted a great amount of fund to building tourist grounds and service facilities at scenic spots. Hundreds of tourist grounds involve the capital city of Pyongyang, the west sea barrage, a leading lock gate of the world, and such famous mountains as Mt. Myohyang, Mt. Chilbo and Mt. Kuwol. Tourism in the DPRK includes inspection of monumental edifices and historical and cultural relics and remains in Pyongyang and ecological tourism aimed at promoting health and training bodies while resting and vacationing at beautiful and attractive scenic spots. Tourism also includes medical treatment, the training of Taekwon-do and dance notation, the study of Korean language and the observation of animals and plants. What is noteworthy in this year's tourism is to appreciate 100,000-strong gymnastic and artistic performance "Arirang," a masterpiece in the 21st century. Revolutionary opera "The Sea of Blood," national opera "Tale of Chun Hyang" and joint performances of schoolchildren and circus performances are also being prepared. The state general bureau of tourism is now busy with preparations to meet the increasing demand for tourism. Those who want to witness the peculiar feature of the DPRK vigorously advancing with the might of the single-hearted unity, the climax of fascinating art and the beauty of attractive nature may contact with the state general bureau of tourism. address: Jungsong-Dong, Central District, Pyongyang, DPRK. Telephone: 850-2-18111, Fax: 850-2-3814547.

TRADUZIONE: Un numero crescente di stranieri speranza per il turismo in Corea del Nord con la stagione turistica a portata di mano I visitatori sono sempre i benvenuti e la loro sicurezza personale è sicuramente garantita in Corea del Nord che valori visite internazionale, lo scambio, la comprensione reciproca, la cooperazione e il rispetto . Il governo incoraggia il turismo, al fine di rafforzare la solidarietà con i popoli di tutti i paesi l'idea di indipendenza, di pace e di amicizia e costruire un paese più prospero e civile. L'azienda è stata fondata primo viaggio nel paese nel mese di agosto Juche 42 (1953 ) e più tardi l'ufficio dello stato generale del turismo per lo sviluppo del turismo. La RPDC è diventato un membro ufficiale dell'Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO) nel settembre 1987. Nell'aprile 1997 è stato ufficialmente ammesso alla zona del Pacifico Travel Association (PATA). Lo stato assegnato una grande quantità di fondi per motivi turistici costruzione e strutture di servizio in punti panoramici. Centinaia di motivi turismo comporta la capitale Pyongyang, la diga ovest del mare, un cancello di chiusura leader del mondo, e tale famose montagne come il Monte. Myohyang, mt. Chilbo e mt. Kuwol. Turismo in Corea del Nord comprende l'ispezione di edifici monumentali e reperti storici e culturali e rimane a Pyongyang e turismo ecologico volto a promuovere gli organismi sanitari e di formazione durante il riposo e vacanza a punti panoramici bello e attraente. Turismo comprende anche cure mediche, la formazione di Taekwon-do e la danza la notazione, lo studio della lingua coreana e l'osservazione di animali e piante. Che cosa è degno di nota nel campo del turismo di quest'anno è quello di apprezzare 100.000 forti prestazioni ginnastica e artistica "Arirang", un capolavoro nel 21 ° secolo. rivoluzionaria opera "Il Mare di Sangue," nazionale "Storia di Chun Hyang" opera e performance congiunta di studenti e spettacoli circensi sono inoltre in fase di preparazione. L'ufficio di presidenza stato generale del turismo è ora impegnato con i preparativi per soddisfare le crescente domanda di turismo. Coloro che vogliono assistere alla caratteristica peculiare della Corea del Nord avanza con forza con la forza della singola unità di cuore, il culmine di arte affascinante e la bellezza della natura attraente può contatto con l'ufficio dello stato generale del turismo. indirizzo :. Jungsong-Dong, Central District, Pyongyang, Corea del Nord Telefono: 850-2-18111, Fax: 850-2-3814547.

Italian Pizza and Spaghetti Restaurant in Pyongyang... (Professional Ristorante Cucina italiana) a Pyongyang, Corea del Nord...


A KCTV (Korean Central Television) special on the newly opened "Iddaria Ryori Jeonmun Sikdang" (Professional Italian Cuisine Restaurant) in Pyongyang, DPRK.
The focus is mainly on the restaurant's pizza and spaghetti.
Here's the article from KCNA:
"Italian Food Restaurant"
Pyongyang, April 28 (KCNA) -- There is a restaurant specializing in Italian dishes in Kwangbok Street, Pyongyang.
Its main dishes are various kinds of pizza and spaghetti dishes including pizza margherita and spaghetti vongole bianco. It also serves famous Korean and foreign dishes.
Manager of the restaurant Kim Sang Sun told KCNA:
There is a moving story behind the appearance of this restaurant.
General Secretary Kim Jong Il took care that a restaurant specializing in Italian dishes was opened, saying the Koreans should be let to taste world- famous dishes.
He took necessary measures, learning that the restaurant found it a tough row to hoe, having no cook experienced in Italian dishes.
Now our cooks are just as good as Italians in making Italian dishes.
No wonder the Korean and foreign customers are satisfied with the famous dishes of the world served by our restaurant."
Restaurant Location:
Lat: 39° 1'20.13"N
Lon: 125° 40'18.97"E
2008 재일본조선인총련합회

A (coreano Central Television) KCTV speciale sul recente apertura "Iddaria Ryori Jeonmun Sikdang" (Professional Ristorante Cucina italiana) a Pyongyang, Corea del Nord.
L'attenzione si concentra principalmente sulla pizza del ristorante e gli spaghetti.
Ecco l'articolo dal Kcna:
"Ristorazione italiana"
Pyongyang, 28 aprile (Kcna) - Vi è un ristorante specializzato in piatti della cucina italiana nel Kwangbok Street, Pyongyang.
I suoi piatti principali sono vari tipi di pizza e piatti di spaghetti tra pizza margherita e spaghetti vongole bianco. Serve anche famosi piatti coreani e stranieri.
Manager del ristorante, Kim Sang Sun dice Kcna:
C'è una storia in movimento dietro l'apparenza di questo ristorante.
Segretario Generale Kim Jong Il ha avuto cura che un ristorante specializzato in piatti della cucina italiana è stato aperto, affermando i coreani dovrebbe essere lasciato al gusto di fama mondiale piatti.
Prese le misure necessarie, imparando che il ristorante trovato una fila difficile da zappa, non avendo cuoco con esperienza nella cucina italiana.
Ora i nostri cuochi sono solo buono come gli italiani nel fare piatti della cucina italiana.
Nessuna meraviglia che i clienti coreani e stranieri sono soddisfatti con i piatti famosi del mondo serviti dal nostro ristorante!"

Ristorante Località:
Lat: 39 ° 1'20 0,13 "N
Lon: 125 ° 40'18 0,97 "E
2008 재일본 조선인 총 련합회

3G Mobile Phone Network Koryolink of the DPRK... La prima rete 3G Mobile è stata inaugurata con le debite cerimonie a Pyongyang...



Pyongyang, December 15 2012 (KCNA) -- The First 3G Mobile Network was kicked off with due ceremony in Pyongyang on Monday.
Present there were Ro Tu Chol, vice-premier of the DPRK Cabinet, Ryu Yong Sop, minister of Post and Telecommunication, and officials concerned and members of the delegation of the Orascom Telecom Holding of Egypt headed by its Chairman and CEO Naguib Sawiris and Ismail Abdelrahman Ghoneim Hussein, Egyptian ambassador to the DPRK.
Present there on invitation were diplomatic envoys of different countries and representatives of international organizations here.
Pak Myong Chol, director of the DPRK Post and Telecommunication Company, noted in a speech at the ceremony that the start of the above-said network provided an important occasion in developing the post and telecommunication of the country as required by the age of information industry.
He noted that the credit for the realization of the above-mentioned network goes to the positive efforts made by Naguib Sawiris to boost the friendly and cooperative relations between the DPRK and Egypt.
He expressed the belief that cooperative relations between the DPRK Post and Telecommunication Company and the Orascom Telecom Holding of Egypt would grow stronger.
Naguib Sawiris in his congratulatory speech said that the Egyptian and Korean peoples have friendly and cooperative tradition.
Under the wise guidance of General Secretary Kim Jong Il the Korean people have achieved great successes despite difficulties, he said.
He expressed the belief that the Korean people would surely build a great prosperous powerful nation upholding the Songun leadership of Kim Jong Il.
At the end of the event the participants went round the Center for Serving Subscribers. the Hand Phone Service Centre, etc.
Meanwhile, a press conference was held at the People's Palace of Culture on the same day in connection with the start of the above-said network.

TRADUZIONE: La prima rete 3G Mobile è stato dato il via con le debite cerimonie a Pyongyang il Lunedi.
Attualmente ci sono stati Ro Tu Chol, vice premier del Consiglio dei Ministri RPDC, Ryu Yong Sop, ministro delle Poste e Telecomunicazioni, e funzionari interessati e ai membri della delegazione della Orascom Telecom Holding Egitto guidata dal suo presidente e CEO di Naguib Sawiris e Ismail Abdelrahman Ghoneim Hussein, ambasciatore egiziano alla RPDC.
Attualmente ci sono state su invito i rappresentanti diplomatici di diversi paesi e rappresentanti di organizzazioni internazionali qui.
Pak Chol Myong, direttore delle Poste RPDC e società di telecomunicazioni, ha osservato in un discorso alla cerimonia che l'inizio delle suddette rete ha offerto l'occasione importante nello sviluppo della posta e delle telecomunicazioni del paese, come richiesto da anni nell'industria dell'informazione.
Egli ha osservato che il credito per la realizzazione della suddetta rete va al positivo impegno da Naguib Sawiris per aumentare le relazioni amichevoli e di cooperazione tra la Corea del Nord e l'Egitto.
Egli ha espresso la convinzione che i rapporti di cooperazione tra Poste RPDC e società di telecomunicazione e la Orascom Telecom Holding d'Egitto sarebbe cresciuta più forte.
Naguib Sawiris, nel suo discorso di congratulazioni ha detto che i popoli egiziano e coreani hanno tradizione di amichevole e cooperativo.
Sotto la guida sapiente del Segretario Generale Kim Jong Il il popolo coreano ha raggiunto grandi successi nonostante le difficoltà, ha detto.
Egli ha espresso la convinzione che il popolo coreano sarebbe sicuramente costruire una grande nazione prospera potente Songun sostenere la leadership di Kim Jong II.
Al termine della manifestazione i partecipanti hanno fatto il giro del Centro di servizio per abbonati. Mano Centro Servizi telefono, ecc.
Nel frattempo, una conferenza stampa si è tenuta presso il Palazzo del Popolo della Cultura, il giorno stesso in relazione con l'inizio delle suddette reti.

Kwangbok Department Store in Pyongyang...I grandi Super-Market Nord-Coreani...


The Chosun Shinbo, a newspaper published for Koreans in Japan, reported that Kwangbok (independence) department store, DPRKs third largest department store after Pyongyang Number 1 and 2 department stores, was replacing its entire facade with glass.
Located at the threshold of Kwangbok Road, Kwangbok department store is a three-storied building with an area of 27,000 square meters. Individuals who made significant contributions to the country such as distinguished and disabled veterans are regulars to the store.
Kwangbok department store was founded to mark the 13th World Festival of Youth and Students, which was held in July, 1989 in Pyongyang. The store is being remodeled for the first time in twenty years. The entire facade is being replaced with glass, says the Chosun Shinbo
Kim Bong Sun, the manager of the department store also said in an interview with the Chosun Shinbo, We are trying to bring a modern sense to the facade of the department store.

TRADUZIONE: Il Kwangbok (indipendenza) è il terzo magazzino più grande in tutta la Corea del Nord, situato alle soglie del Kwangbok Road, Kwangbok il grande magazzino è un edificio a tre piani con una superficie di 27.000 metri quadrati. Gli uomini che hanno dato contributi significativi per il paese come i veterani illustri ed i disabili sono clienti abituali del negozio.
Kwangbok grandi magazzini è stata fondata in occasione del 13 ° Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti, che si è tenuto nel luglio del 1989 a Pyongyang. Il negozio è in fase di ristrutturazione per la prima volta in venti anni. L'intera facciata è stata sostituita con vetro, dice il Shinbo Chosun.
Kim Bong Sun, il manager del grande magazzino ha anche detto in un'intervista con il Shinbo Chosun, Stiamo cercando di portare un senso moderno alla facciata del grande magazzino.

기록영화 위대한 령도자 김정일동지께서 중화인민공화국 중부와 남부지역 비공식방문 주체952006 1 11~15 - La Corea del Nord di oggi...



La Corea del Nord di Oggi

“Non si può parlare di nessuno e di niente dopo visite di poche ore o seguendo obsolete immagini di Popoli e Culture diverse; prima di arrivare in Corea tutti i Visitatori sanno già tutto: sono anni che si scrive di Corea stando a Parigi o Londra o New York...” Massimo Urbani
 

Nessuna citazione potrebbe essere più azzeccata di questa osservazione del dott. Urbani [coordinatore residente della cooperazione italiana e Console Corrispondente del Governo Italiano a Pyongyang dal 1997 al 2007, NdA]: da anni si parla di Corea del Nord, basandosi su pregiudizi e dati sballati, raccogliendo testimonianze dubbie o smentite dagli stessi autori, proponendo video o immagini montate sapientemente. Vorremmo quindi portare, con queste righe, un contributo “fuori dal coro”, semplicemente riepilogando cosa è accaduto negli ultimi anni a nord del 38° parallelo, e come appare in questa fine 2008 la Repubblica Popolare Democratica di Corea.

Alcune questioni politiche: il Juché e il Songun

La Repubblica Popolare Democratica di Corea subì in maniera pesante il crollo del socialismo nell’est europeo, i cui paesi rappresentavano i maggiori partner commerciali. Oltre a questo, nella metà di quell’infausto decennio, il paese venne colpito da enormi catastrofi naturali a cui si sommarono le sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti. Infine, vi furono tentativi esterni mirati a sfruttare la scomparsa del presidente Kim Il Sung per minare la stabilità interna del sistema socialista.
Nel contesto del crollo del “socialismo reale”, i paesi “superstiti” affrontarono ognuno in modo diverso la situazione: Cuba inaugurò la fase del periodo especial; la Cina accelerò sulla via del socialismo di mercato, seguita in forme più o meno diverse da Laos e Vietnam. Si tratta di scelte che hanno consentito sia il mantenimento e la stabilità del socialismo, sia lo sviluppo delle forze produttive.
La leadership coreana rispose alla situazione in maniera diversa: il Partito del Lavoro decise infatti di inaugurare una nuova stagione politica definita Songun, che possiamo tradurre come priorità all’esercito e quindi alla difesa. Le ragioni di questa scelta vanno in primo luogo ricercate nella pesante presenza militare statunitense nel sud della penisola, che costituiscono una continua minaccia per la RPDC, considerando anche che l’esercito americano dispone in quell’area di decine di testate nucleari (“dettaglio” spesso ignorato dagli osservatori). Leggendo ogni testo circa questa nuova fase politica si viene indotti a pensare che la Corea del Nord sia un paese estremamente militarizzato, tuttavia chiunque viaggi in Corea del Nord percepisce difficilmente questa “militarizzazione”: è raro vedere soldati o anche poliziotti armati, e ci si stupisce quando non si scorgono guardie attorno ai ministeri o agli altri palazzi del governo. Dare la “priorità all’esercito” significa dunque rafforzare l’esercito dal punto di vista militare verso possibili minacce esterne ed è un errore grossolano, linguistico ma anche politico, tradurre “songun” addirittura come “dominio” (questa è stata l’interpretazione data in Italia da alcuni).
Nei suoi scritti sul Songun, il compagno Kim Jong Il esalta la preparazione ideologica dei soldati, la loro fedeltà al Partito (in cui vige un ferreo centralismo democratico) e sottolinea che l’Esercito ha fatto proprio lo spirito d’avanguardia rivoluzionaria tipico della classe operaia. I soldati coreani non sono “immobilizzati” nell’attesa di possibili attacchi: l’esercito ha infatti funzioni di protezione civile, gestisce fabbriche, aiuta i contadini nei campi ed è frequente vedere i soldati all’opera nei cantieri, assieme agli operai. Grazie alla politica del Songun, al rafforzamento quindi della difesa, sostengono i coreani, è stato possibile evitare gli attacchi statunitensi durante il periodo della grande crisi ed è stato possibile mediare alla pari su questioni spinose come la denuclearizzazione della penisola senza subire diktat. Non è un caso quindi che l’ultimo atto dell’amministrazione Bush sia stato l’accettazione delle condizioni imposte a Hill durante la visita di questi a Pyongyang nello scorso autunno, ed è un peccato in questo contesto constatare l’atteggiamento ostile dei nuovi governanti di Seoul, guidati dal presidente Lee Myung-bak (eletto nel dicembre 2007), ben lontano dal clima di distensione voluto dai precedenti leader sudcoreani (ma su questo complesso argomento ritorneremo magari in un altro articolo).
Un altro motivo per cui la Repubblica Popolare Democratica di Corea non fu coinvolta nel tracollo del socialismo est-europeo va ricercato nella politica di indipendenza perseguita da Kim Il Sung, ovvero il Juché (che letteralmente significa “autosufficienza”, “contare sulle proprie forze”), che venne posta con forza, e non a caso, proprio nella metà degli anni ’50 del secolo scorso, gli anni in cui iniziava la frattura nel campo socialista che divenne palese a seguito del XX° Congresso del PCUS per poi esplodere con le note denunce del Partito Comunista Cinese e del Partito del Lavoro d’Albania contro i “revisionisti sovietici”. I dirigenti coreani, pur essendo contrari alle tesi di Khruscev e condannandone il revisionismo, seguirono la via della non ingerenza negli affari interni degli altri paesi, articolando rapporti con ognuno di essi ed evitando di allinearsi in maniera acritica a questo o quel “blocco”. In questo modo, la RPDC non fu né satellite dell’URSS, né dipendente dalla vicina Repubblica Popolare Cinese e sottolineiamo che questa posizione dei coreani non venne mai usata dagli imperialisti in chiave anticinese o antisovietica, come accadde invece in fasi diverse con Tito e Ceaușescu.
Questo atteggiamento del Partito coreano suscitò, tra gli altri, l’interesse del PCI, e sono noti i rapporti amichevoli tra la segreteria di Berlinguer e la leadership comunista coreana. L’indipendenza politica della Corea del Nord corrispose alla costruzione di una indipendente politica economica sulla cui base si decise di progredire in tutti i settori, dall’agricoltura all’industria pesante, al tessile e così via. Questo atteggiamento viene di solito visto come “autarchia”, accusa tuttavia ingiustificata visti gli scambi economici, tecnici e di know how da sempre incoraggiati dal governo coreano.
Assieme al Songun quindi, l’indipendenza economica e politica basate sul Juché hanno evitato che l’effetto domino partito in Europa dell’est coinvolgesse anche Pyongyang: l’enorme crisi che colpì anche la Corea assieme agli altri fattori citati prima non bastò a mettere in discussione il sistema socialista coreano che anzi ne uscì rafforzato. Pur tra mille difficoltà infatti vennero mantenute tutte le conquiste del socialismo, senza cedere alle pressioni esterne che avrebbero voluto, se non proprio il crollo del sistema, almeno una apertura sostanziale al mercato.

L’economia nordcoreana: aperture al mercato?

Proprio l’economia nordcoreana è attualmente fonte di dibattito: alcuni vi vedono delle aperture, altri continuano a sottolinearne la chiusura, altri ancora scrutano dei “primi segnali” al mercato. Senza tornare indietro di troppi decenni, bisogna specificare che nel territorio della RPDC esiste addirittura dagli anni ’80 del secolo scorso la zona speciale di Rason, nata per la cooperazione economica e commerciale con l’allora Unione Sovietica e la Repubblica Popolare Cinese. Nel 2002, in piena Sunshine Policy, nel periodo di riavvicinamento tra i due stati, vennero invece istituite la zona industriale speciale di Kaesong, per promuovere innanzitutto lo scambio e la cooperazione tra la Repubblica Popolare Democratica di Corea e la Corea del Sud, e la zona turistica di Kumgangsan, visitata in 6 anni da quasi un milione di sudcoreani. La legislazione che regola queste zone speciali, così come gli investimenti esteri sul territorio della Repubblica Popolare Democratica (anch’essi possibili, la Legge sugli Investimenti Stranieri è del 1992) è articolata e mira al “beneficio reciproco”: garantire ovviamente un adeguato profitto a chi investe, mantenendo inalterato il sistema economico socialista, i diritti dei lavoratori (sanciti dalla Legge del Lavoro Socialista del 1978) e nel rispetto dell’ambiente (la Legge sulla Protezione dell’Ambiente è datata 1986). Per i coreani, avere investimenti esteri significa in questo momento avere la possibilità di modernizzare la propria tecnologia, investire nella ricerca con strumenti adeguati, e costruire su larga scala quei prodotti che attualmente vengono importati dall’estero per applicare pienamente il Juché in campo economico (ricordiamo che i prodotti, più che venduti, vengono distribuiti ai cittadini coreani a prezzo “politico”, non al prezzo “di mercato”).
Circa il discusso rapporto tra la RPDC e la globalizzazione, riportiamo invece stralci di un articolo apparso il 17 dicembre 2008 sul Rodong Sinmun , il quotidiano del Partito del Lavoro di Corea:
La comunità internazionale è impegnata per trovare una via d’uscita dalla crisi finanziaria mondiale partita dagli Stati Uniti. I fatti insegnano che il sistema di dominio finanziario monopolare del dollaro americano è al collasso, mentre sta emergendo nel mondo finanziario un periodo di multipolarità.
I fatti sopra esposti indicano che è estremamente importante rafforzare l’indipendenza dell’economia nazionale e sviluppare l’economia sulla base di una corretta teoria economica, mentre l’introduzione selvaggia di capitali esteri può portare l’economia nazionale alla bancarotta.
In primo luogo, le potenze occidentali dovrebbero immediatamente fermare la loro politica estera di aggressione, il cui unico scopo è violare la sovranità degli altri paesi e delle altre nazioni.
La moneta di un solo paese non dovrebbe venire considerata come “valuta principale”, mentre dovrebbe essere stabilito un sistema valutario multilaterale.
Questo è importante al fine di evitare che l’economia nazionale possa fallire entrando nel vortice della “globalizzazione”.
Un’altra lezione importante è la seguente: se un paese si incammina verso uno sviluppo economico disordinato basato sulla legge della giungla, senza promuovere il progresso economico sulla base di una corretta teoria economica, sulla scienza e sulla tecnologia, può in qualsiasi momento essere colpito da un’altra crisi economica...

Lo “spettro” della fame

Di Corea si parla spesso anche per evocare il continuo spettro della fame che affliggerebbe milioni di coreani. Sapendo dai nostri mass media che in Corea del Nord ci sarebbero 2 milioni o 6 milioni di affamati (su 24 milioni di abitanti) un visitatore mediamente accorto si potrebbe chiedere dove siano nascosti, dato che in nessun luogo capita di venire avvicinati o comunque di vedere mendicanti o persone malnutrite. Dallo scorso agosto, la macabra altalena di cifre ha parlato di 3, 6 e infine 2 milioni di norcdoreani a rischio. A causa della crisi degli anni ’90 del secolo scorso, delle presunte migrazioni di massa, delle persecuzioni da parte del regime che coinvolgerebbero milioni e milioni di persone, in Corea attualmente dovrebbero esserci rimasti solo i funzionari di partito... Con un minimo di serietà, consultando dati di organizzazioni certamente non asservite a Pyongyang, si evince che nel 1994, secondo ONU e Banca Mondiale, nella RPDC c'erano 20.689.150 di abitanti. L'UNICEF, nel novembre 2006, ne stimò oltre 23,5 milioni di cui 6,8 milioni sotto i 18 anni. Eppure, ancora nello scorso autunno alcuni “ricercatori” scrissero addirittura di casi di cannibalismo!
La RPDC non ha raggiunto l’autosufficienza alimentare, anzi!, ma sono proprio le autorità nordcoreane a ricordare che solo il 13% del territorio nazionale è arabile e di questo vaste aree sono soggette a inondazioni. Il clima inoltre non consente determinate colture e questo genera alcune carenze ad esempio di vitamina C. Vi sono anche carenze di calcio nell’alimentazione dei bambini, per via del poco latte di mucca, ma siamo ben lontani dalle assurdità che capita di leggere e le forniture del Programma Alimentare Mondiale, come di altre associazioni o istituzioni, suppliscono a queste carenze: nei piani del governo coreano vi è comunque la piena autosufficienza alimentare, che secondo i progetti dovrebbe essere raggiunta entro pochi anni. In ogni caso, nei periodi a rischio è lo stesso Governo di Pyongyang a dichiarare lo stato d’allerta o a richiedere aiuti, e ciò avviene pubblicamente anche attraverso il sito web del Korean Central News Agency e le associazioni di amicizia, come appunto la Korean Friendship Association.
Il problema dell’autosufficienza riguarda anche l’energia. A cadenze regolari, vengono riproposte le immagini notturne dai satelliti, dove il nord della penisola di Koryo è senza dubbio “oscuro” rispetto al sud o alle aree urbane di altri paesi vicini. Anche in questo caso, nessuno fa riferimento alle sanzioni e agli embarghi che hanno minato l’approvvigionamento energetico coreano, ed è comunque da segnalare che attualmente solo le strade sono al buio nelle ore notturne, mentre il problema è ormai risolto nelle abitazioni. Potrà sembrare di poco conto, tuttavia lampade e lampadine a basso consumo sono utilizzate ormai in ogni luogo della RPDC, mentre il positivo processo di denuclearizzazione potrebbe portare entro breve ad un sostanziale impiego di energie rinnovabili.

Questo breve panorama sulla Corea socialista non è di certo esauriente, contiamo tuttavia di tornare su argomenti specifici magari approfittando delle richieste dei lettori del Calendario del Popolo che ci ha offerto questo spazio.

Flavio Pettinari
Delegato Ufficiale della Korean Friendship Association

Per saperne di più

La Repubblica Popolare Democratica di Corea ha vari siti web ufficiali. Il più visitato e ricco di informazioni è www.korea-dpr.com che ha una parte in italiano, curata dalla Sezione Italiana della Korean Friendship Association, all’indirizzo www.korea-dpr.com/users/italy dove si possono trovare notizie costantemente aggiornate, informazioni sul paese e una interessante bibliografia.
La Korean Central News Agency, l’agenzia di stampa nordcoreana, ha un sito web in inglese consultabile alla pagina http://kcna.co.jp.

SPIEGEL ONLINE Panzerfahrer und Fall-Tower-Bezwinger: Happy Birthday, Kim Jong Un! Il documentario su Kim Jong-Un...


Panzerfahrer und Fall-Tower-Bezwinger: Happy Birthday, Kim Jong Un!

Vorhang auf für einen neuen Akt des nordkoreanischen Führerkults. Das staaatliche Fernsehen präsentiert zu dessen Geburtstag eine Dokumentation über...

록화보도 20시 보도



불멸의 사적물들이 전하는 이야기 행복의 열쇠


Il documentario su Kim Jong-un

Il nuovo leader norcoreano al luna park e in versione militare bellicosa, mostrato l'8 Gennaio 2012 sulla tv di Stato!

Corea del Nord - 8 Gennaio 2012 - La tv di Stato della Corea del Nord ha trasmesso un documentario sul nuovo leader, Kim Jong-un, figlio di Kim Jong-il, morto il 17 dicembre scorso. Il documentario mostra alcune immagini inedite di Kim Jong-Un su un carro armato, mentre viene acclamato dalla folla e mentre osserva e partecipa a diverse azioni militari dell’esercito nordcoreano, che conta circa 1.200.000 soldati (su una popolazione complessiva di circa 22 milioni). La tv di Stato ha mandato in onda il documentario, il secondo in una settimana sul nuovo leader nordcoreano, in occasione “del compleanno di Kim”, di cui però non si conosce l’anno esatto di nascita (si dice abbia 28 o 29 anni). Le immagini provano che Kim Jong-un si stava preparando da anni a prendere il posto di Kim Jong-il.
Il video mostrerebbe anche la prima “dichiarazione ufficiale” di Kim Jong-Un, dal momento che sinora il nuovo leader non ha parlato. In alcune immagini che risalgono all’aprile 2009, infatti, Kim Jong-Un stringe la mano ad alcuni militari dopo il lancio di un satellite, secondo la versione della Corea del Nord. Operazione che all’epoca Stati Uniti e Corea del Sud hanno invece definito “un test missilistico a lunga gittata”. Dopo essersi complimentato con i militari, Kim Jong-Un dice: «Se ce lo abbattono, sono pronto alla guerra». Il documentario, inoltre, sostiene che Kim Jong-Un abbia aumentato la potenza militare dell’esercito nordcoreano e cita alcune frasi del padre su di lui: «Mi somiglia molto, è un genio dei geni». Ci sono poi immagini meno seriose, e tra le visite in giro per il paese ne viene mostrata una in un luna park.

Foto: AP/KRT via APTN
Fonte: http://www.ilpost.it/

ITALIA-CINA

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