Da uno scritto recente di Fidel Alejandro Castro, ex-Capo dello Stato Cubano: Questa riflessione potrebbe essere scritta oggi, domani o qualunque altro giorno senza rischio di errore.
La nostra specie si trova ad affrontare nuovi problemi. Quando ho espresso, 20 anni fa nella Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo a Rio de Janeiro, che una specie era in pericolo di estinzione, avevo meno ragione di oggi di avvertire in merito ad un pericolo che vedevo distante forse 100 anni. Allora pochi leader dei paesi più potenti gestivano il mondo. Applaudirono alle mie parole per cortesia e continuarono tranquillamente a scavare la tomba della nostra specie.
La nostra specie si trova ad affrontare nuovi problemi. Quando ho espresso, 20 anni fa nella Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo a Rio de Janeiro, che una specie era in pericolo di estinzione, avevo meno ragione di oggi di avvertire in merito ad un pericolo che vedevo distante forse 100 anni. Allora pochi leader dei paesi più potenti gestivano il mondo. Applaudirono alle mie parole per cortesia e continuarono tranquillamente a scavare la tomba della nostra specie.
Sembrava che nel nostro pianeta regnasse il buon senso e l’ordine. Era il tempo in cui lo sviluppo economico appoggiato dalla tecnologia e dalla scienza sembrava essere l’Alfa e l’Omega della società umana.
Ora tutto è molto più chiaro. Profonde verità stanno emergendo. Quasi 200 stati, apparentemente indipendenti, costituiscono l’organizzazione politica che in teoria equivale a reggere i destini del mondo.
Ora tutto è molto più chiaro. Profonde verità stanno emergendo. Quasi 200 stati, apparentemente indipendenti, costituiscono l’organizzazione politica che in teoria equivale a reggere i destini del mondo.
Circa 25 000 armi nucleari nelle mani di forze alleate o antagoniste disposte a difendere l’ordine che cambia, per interesse o necessità, riducono praticamente a zero i diritti di migliaia di milioni di persone.
Non commetterò l’ingenuità di assegnare alla Russia o alla Cina, la responsabilità dello sviluppo di tali armi dopo la mostruosa strage di Hiroshima e Nagasaki, ordinata da Truman dopo la morte di Roosevelt.
Né cadrò nell’errore di negare l’Olocausto che significò la morte di milioni di bambini e adulti, uomini o donne, in maggioranza ebrei, zingari, russi e di altre nazionalità che sono stati vittime del nazismo. Ecco perchè ripugna la politica infame di chi nega al popolo palestinese il diritto di esistere.
Qualcuno pensa forse che gli Stati Uniti saranno in grado di agire con un’indipendenza che li protegga dal disastro inevitabile che li attende?
In poche settimane i 40 milioni di dollari che il presidente Obama ha promesso di raccogliere per la sua campagna elettorale serviranno solo a dimostrare che la moneta del suo paese ha perso molto valore e che gli Stati Uniti, con il loro eccezionale e crescente debito pubblico che si sta avvicinando a 20 mila miliardi di miliardi, vivono del denaro che stampano e non di ciò che producono.
Il resto del mondo paga quello che loro dilapidano.
Il resto del mondo paga quello che loro dilapidano.
Nessuno crede nemmeno che il candidato democratico sia migliore o peggiore rispetto ai suoi avversari repubblicani: che si chiami Mitt Romney o Rick Santorum. Anni luce separano i tre da personaggi tanto rilevanti come Abraham Lincoln o Martin Luther King. E’ davvero raro osservare una nazione tanto potente tecnologicamente e un governo tanto orfano, al momento, di idee e valori morali.
L’Iran non ha armi nucleari. E’ accusato di produrre uranio arricchito che serve come combustibile energetico o per applicazioni di uso medico. Piaccia o no, il suo possesso o la sua produzione non è equivalente alla produzione di armi nucleari. Decine di paesi utilizzano uranio arricchito come fonte di energia, ma questo non può essere utilizzato nella fabbricazione di un’arma nucleare, senza un preliminare e complesso processo di purificazione.
Israele, tuttavia, che con l’aiuto e la cooperazione degli Stati Uniti ha fabbricato armi nucleari, senza informare né rendere conto a nessuno, oggi, senza ammettere il possesso di queste armi, ne ha centinaia. Per prevenire lo sviluppo della ricerca nei paesi arabi vicini attaccò e distrusse i reattori in Iraq e Siria. Ha annunciato a sua volta il proposito di attaccare e distruggere i centri di produzione di combustibile nucleare dell’Iran.
Intorno a questo tema cruciale sta ruotando la politica internazionale in questa complessa e pericolosa regione del mondo che produce e fornisce la maggior parte del carburante che spinge l’economia mondiale.
L’eliminazione selettiva dei più eminenti scienziati dell’Iran, da parte di Israele e dei suoi alleati della NATO, è diventata una pratica che favorisce odio e sentimenti di vendetta.
Il governo di Israele ha apertamente dichiarato la sua intenzione di attaccare l’impianto che produce uranio arricchito in Iran e il governo statunitense ha investito centinaia di milioni di dollari nel produrre una bomba a tale scopo.
Il 16 marzo, 2012 Michel Chossudovsky e Finian Cunningham hanno pubblicato un articolo che rivela che “un importante generale dell’Aviazione statunitense ha descritto la più grande bomba convenzionale anti bunker di 13,6 tonnellate, come ‘grandiosa’ per un attacco militare contro l’Iran.”
Un così loquace commento su un massiccio dispositivo assassino ha avuto luogo nella stessa settimana in cui il presidente Barack Obama si è presentato per mettere in guardia contro chi ‘parla alla leggera’ in merito a una guerra nel Golfo Persico.
“… Herbert Carlisle, vice capo del personale per le operazioni dell’Aviazione statunitense [...]” ha aggiunto che la bomba, probabilmente sarebbe stata utilizzata in qualsiasi attacco contro l’Iran ordinato da Washington.
“Il MOP, che è indicato anche come ‘La madre di tutte le bombe’, è stata progettata per perforare 60 metri di cemento prima di far detonare la sua massiccia bomba.
Si ritiene sia la più grande arma convenzionale, non nucleare, dell’arsenale degli Stati Uniti. “
Si ritiene sia la più grande arma convenzionale, non nucleare, dell’arsenale degli Stati Uniti. “
“Il Pentagono sta pianificando un processo di distruzione diffusa delle infrastrutture dell’Iran e massicce perdite civili attraverso l’uso combinato di bombe tattiche nucleari e bombe convenzionali con nubi in forma di fungo, compresa la MOAB e la più grande GBU-57A/B oMassive Ordnance Penetrator (MOP), che supera la MOAB per distruttività.
“La MOP è descritta come ‘una bomba nuova e potente che punta direttamente agli impianti nucleari sotterranei di Iran e Corea del Nord. Una bomba immensa più lunga di 11 persone affiancate, più di 6 metri dalla base alla punta. ‘”
Prego il lettore di scusarmi per questa lingua aggrovigliata di gergo militare. Come si è visto, questi calcoli presuppongono che i combattenti iraniani, che contano milioni di uomini e donne, noti per il loro fervore religioso e le tradizioni di lotta, si arrendano senza sparare un colpo.
Nei giorni scorsi gli iraniani hanno visto le truppe statunitensi che occupano l’Afghanistan, in sole tre settimane, urinare sui corpi di afghani uccisi, bruciare i libri del Corano e uccidere più di 15 cittadini inermi.
Immaginiamo le forze statunitensi lanciare bombe mostruose sulle istituzioni industriali in grado di penetrare 60 metri di cemento. Mai una simile avventura è stata concepita.
Non si ha bisogno di una parola in più per capire la gravità di una tale politica. Per questa strada la nostra specie sarà condotta inesorabilmente verso il disastro.
Se non impariamo a capire, non imparareremo mai a sopravvivere.
Se non impariamo a capire, non imparareremo mai a sopravvivere.
Da parte mia, non nutro il minimo dubbio che gli Stati Uniti siano sul punto di commettere e guidare il mondo verso il più grande errore della loro storia.
Fidel Castro Ruz
21 Marzo 2012
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