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giovedì 7 giugno 2012

Ecco chi è il killer di Brindisi: "Non si esclude un mandante!" Ma chi c'è veramente dietro a questo assurdo attentato? Chi sono i veri mandanti? Qual'è la verità? Intanto il killer confessa: "Ho fatto io quella bomba!"

Si chiama Giovanni Vantaggiato, ha 68 e un'impresa che distribuisce carburanti. E' il killer che ha ucciso Melissa. Come confermato dal procuratore Cataldo Motta, "ha ammesso di aver fabbricato l'ordigno e di averlo fatto esplodere". Ma questa è l'unica certezza. Le indagini proseguono, "perchè se ci fermassimo qui sarebbe una indagine zoppa". E, alla domanda del direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino, Motta ha risposto che "non si esclude la presenza di un mandante". Ancora dubbi sul movente: l'uomo "ha dato un'indicazione generica e priva di credibilità".
Nella notte Vantaggiato (nella foto, tratta da Senzacolonne) ha confessato. Ma restano ancora punti oscuri nella sua versione, che apre a nuovi interrogativi. Perché non è scappato? "Pensava di non essere identificato. Dopo l'attentato ha ripreso la vita di tutti i giorni". La famiglia sapeva? "Non si può dire di no!"
Passeggia avanti e indietro per circa tre volte, guardando la scuola. Ad un certo punto alza il braccio sinistro e sembra azionare un telecomando. Poi si allontana. L’esplosione avviene dopo qualche secondo. E' l'attentatore alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, ripreso dalle telecamere di sorveglianza di un bar proprio nei pressi dell'istituto. Il video integrale è stato diffuso in esclusiva da Sky Tg24. L’uomo, camicia bianca e giacca scura, ha azionato, secondo gli investigatori, un dispositivo volumetrico simile a quello degli allarmi domestici. Il telecomando è stato premuto nel momento stesso in cui l’attentatore vede arrivare l’obiettivo e cioè presumibilmente il pullmann da Mesagne con a bordo le studentesse: l’esplosione si è attivata quindi nel momento stesso in cui la prima delle ragazze è entrata nel raggio d’azione degli infrarossi.
Le ipotesi degli investigatori sono due: o l’uomo non si è accorto delle telecamere oppure, non essendo di Brindisi, non teme di essere riconosciuto. 

attentato-brindisiBRINDISI - Il presunto colpevole dell'attentato a Brindisi è stato fermato. Il responsabile della strage avvenuta davanti alla scuola intitolata a Giovanni Falcone e sua moglie in cui è morta una ragazza di 16 anni, Melissa Bassi, avrebbe un nome e un volto. Il procuratore di Lecce Cataldo Motta ha confermato le voci che si inseguivano da tempo: Si tratterebbe diun benzinaio di 68 anni, Giovanni Vantaggiato, di Copertino in provincia di Lecce.
A quante pare il benzinaio avrebbe anche confessato, dicendo: "Sì, quella bomba l'ho fatta io da solo. L'ho pensata e l'ho costruita". Sembra anche che l'uomo abbia alternato momenti di lucidità a stati confusionali. La sua auto, una Fiat Punto, sarebbe stata ripresa dalle telecamere nei pressi della scuola Morvillo poco prima dell'esplosione. L'uomo è accusato di strage aggravata alla finalità di terrorismo.
L'uomo avrebbe fatto tutto da solo e il movente sarebbe una vendetta privata, probabilmente per dei rancori contro il preside della scuola. L'uomo potrebbe avere un altro movente: la voglia di vendetta dopo un torto subito dalla giustizia e per questo avrebbe deciso di colpire la scuola che porta il nome del magistrato Giovanni Falcone. La polizia ha diffuso i risultati di un'intensa attività di controllo sul territorio.
Dopo l'esplosione all'Istituto «Morvillo» la Questura di Brindisi ha avviato «servizi di controllo del territorio eccezionali» con 1.400 persone controllate e 32 perquisizioni domiciliari.


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"Sì, quella bomba l'ho fatta io da solo. L'ho pensata e l'ho costruita". Questo è quanto confessato da Giovanni Vantaggiato agli investigatori della questura di Lecce, dove è stato portato nella notte in quanto indagato per l'attentato dinamitardo di fronte alla scuola "Morvillo Falcone" di Brindisi, avvenuto il 19 Maggio scorso.
Lo scoppio delle bombe portò alla morte di Melissa Bassi (nella foto), studentessa di sedici anni. L'uomo, un benzinaio di sessantotto anni, avrebbe agito per una vendetta privata.


sabato 2 giugno 2012

Un sms al 45500 per aiutare le popolazioni dell’Emilia Romagna...


E' attivo da ieri il numero verde 45500 messo a disposizione dalla Protezione Civile, per dare un aiuto concreto alle vittime del terremoto che ha paralizzato alcuni paesi dell'Emilia Romagna.
Il quotidiano “La Repubblica” grazie alla sua iniziativa “La Repubblica delle Idee” sarà presente, assieme alla sua community, a Bologna dal 14 al 17 Giugno per offrire tutto il loro supporto alle popolazioni vittime del terremoto avvenuto il 20 Maggio e che, ancora oggi, continua a suscitare paure e a provocare danni.
Grazie al numero solidale 45500 è possibile donare 2€ da reti mobili mentre, dalle reti fisse, si donano gli euro seguendo una voce guida che offre le informazioni necessarie per effettuare la donazione.
Questi fondi saranno destinati alle popolazioni che si trovano a dover affrontare le giornate anziché nelle loro case, in capannoni allestiti dalla Protezione civile e dalle migliaia di volontari che assistono le persone offrendo tutto il supporto possibile.
Le vittime di questo disastroso evento naturale, hanno subito un danno oltre che materiale anche psicologico in quanto vivono nel terrore e nell’incertezza dopo aver subito delle enormi perdite.
Infatti se molti di loro hanno perso la casa, molti altri si trovano a dover piangere la morte di parenti e amici rimasti vittime del terremoto.
Molti paesi dell’Emilia Romagna hanno perso i loro abitanti che, ormai sfollati, preferiscono allontanarsi dalla regione per non rischiare ulteriori danni anche fisici, tutto questo perché le scosse non si attenuano, ma si fanno sempre più forti e più frequenti.
Le chiese e gli edifici sono solo un ricordo o, quel che ne è rimasto, un cumulo di macerie che suscitano dolore e rabbia per le persone che amano la terra emiliana e che non avrebbero mai pensato di vederla crollare per colpa del terremoto.



Dal 29 maggio al 26 giugno è attivo il numero solidale per la raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite dal sisma. Il valore della donazione è di 2 euro per ciascun messaggio inviato o telefonata effettuata.
A partire dalle ore 19.00 di martedì 29 maggio 2012, su richiesta della Protezione civile e della Regione Emilia Romagna, è stato attivato il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l'invio di sms o chiamate da rete fissa del costo di 2 euro, destinati alla popolazione colpita dal sisma.
Di seguito tutti i dettagli per dare il proprio contributo: il numero solidale 45500 è attivo dal 29 maggio attivo fino al 26 di Giugno. Il valore della donazione è: 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali e Noverca; 2 euro per le chiamate da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e Tiscali. 


Le scosse continuano a farsi sentire nelle zone duramente colpite dal terremoto in Emilia. Ma c'è da pensare subito a ricostruire e soprattutto a ripartire. Il Dipartimento della Protezione Civile d'intesa con la Regione Emilia Romagna ha attivato l'sms solidale al 45500 il 29 maggio scorso. I pochi giorni già raccolti oltre 6 milioni di euro. Si deve fare ancora di più.
Immediatamente dopo la forte scossa del 29 maggio il Dipartimento della Protezione Civile in accordo con la Regione Emilia Romagna ha attivato un sms solidale con il numero 45500. E’ possibile  € 2 con un messaggio in favore delle popolazioni duramente colpite. In pochi giorni, secondo quanto affermato dalla stessa Protezione Civile, sono stati raccolti ad oggi 6.206.718,00. Una grande gara di  a dimostrazione che di fronte a queste tragedie il delle persone non manca mai. Ma possiamo fare di più e continuare a donare. Il servizio sarà infatti attivo fino al 26 giugno. E’ essenziale partecipare con questo piccolo  che ha un grande significato per le popolazioni colpite e per la zona tutta. Ricordiamo che la zona ha diverse vocazioni industriali, prime fra tutte quella ceramica e quella biomedicale, settore questo duramente colpito.
Ricordiamo che è sempre disponibile il numero verde 800.840.840 del Dipartimento dellaProtezione Civile che fornisce agli utenti le  in base agli aggiornamenti dai campi situati sulle varie zone.
Vi invitiamo quindi a donare, nonostante la situazione economica non sia delle migliori, ma con questo piccolo gesto possiamo aiutare davvero la gente che in questi giorni soffre, ma ha voglia e la forza per ripartire.
Un modo anche per ricordare in maniera pratica la nascita della Repubblica. Oggi infatti è il 2 giugno e si celebra la Festa della Repubblica. Nonostante l’appello partito dalla rete #No2Giugno, la parata militare si farà, sperperando denaro pubblico che sarebbe potuto essere impiegato per dare sostegno alle popolazioni emiliane. Il #No2Giugno deve valere in questa occasione, ma anche in futuro. Di fronte alla crisi e ai sacrifici che gli  sono continuamente chiamati a sopportare, una parata del genere ha solo ed esclusivamente il sapore dello spreco.

Fonte: http://www.befan.it - http://tg24.sky.it - http://www.agoravox.it

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!