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sabato 2 giugno 2012

Un sms al 45500 per aiutare le popolazioni dell’Emilia Romagna...


E' attivo da ieri il numero verde 45500 messo a disposizione dalla Protezione Civile, per dare un aiuto concreto alle vittime del terremoto che ha paralizzato alcuni paesi dell'Emilia Romagna.
Il quotidiano “La Repubblica” grazie alla sua iniziativa “La Repubblica delle Idee” sarà presente, assieme alla sua community, a Bologna dal 14 al 17 Giugno per offrire tutto il loro supporto alle popolazioni vittime del terremoto avvenuto il 20 Maggio e che, ancora oggi, continua a suscitare paure e a provocare danni.
Grazie al numero solidale 45500 è possibile donare 2€ da reti mobili mentre, dalle reti fisse, si donano gli euro seguendo una voce guida che offre le informazioni necessarie per effettuare la donazione.
Questi fondi saranno destinati alle popolazioni che si trovano a dover affrontare le giornate anziché nelle loro case, in capannoni allestiti dalla Protezione civile e dalle migliaia di volontari che assistono le persone offrendo tutto il supporto possibile.
Le vittime di questo disastroso evento naturale, hanno subito un danno oltre che materiale anche psicologico in quanto vivono nel terrore e nell’incertezza dopo aver subito delle enormi perdite.
Infatti se molti di loro hanno perso la casa, molti altri si trovano a dover piangere la morte di parenti e amici rimasti vittime del terremoto.
Molti paesi dell’Emilia Romagna hanno perso i loro abitanti che, ormai sfollati, preferiscono allontanarsi dalla regione per non rischiare ulteriori danni anche fisici, tutto questo perché le scosse non si attenuano, ma si fanno sempre più forti e più frequenti.
Le chiese e gli edifici sono solo un ricordo o, quel che ne è rimasto, un cumulo di macerie che suscitano dolore e rabbia per le persone che amano la terra emiliana e che non avrebbero mai pensato di vederla crollare per colpa del terremoto.



Dal 29 maggio al 26 giugno è attivo il numero solidale per la raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite dal sisma. Il valore della donazione è di 2 euro per ciascun messaggio inviato o telefonata effettuata.
A partire dalle ore 19.00 di martedì 29 maggio 2012, su richiesta della Protezione civile e della Regione Emilia Romagna, è stato attivato il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l'invio di sms o chiamate da rete fissa del costo di 2 euro, destinati alla popolazione colpita dal sisma.
Di seguito tutti i dettagli per dare il proprio contributo: il numero solidale 45500 è attivo dal 29 maggio attivo fino al 26 di Giugno. Il valore della donazione è: 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali e Noverca; 2 euro per le chiamate da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e Tiscali. 


Le scosse continuano a farsi sentire nelle zone duramente colpite dal terremoto in Emilia. Ma c'è da pensare subito a ricostruire e soprattutto a ripartire. Il Dipartimento della Protezione Civile d'intesa con la Regione Emilia Romagna ha attivato l'sms solidale al 45500 il 29 maggio scorso. I pochi giorni già raccolti oltre 6 milioni di euro. Si deve fare ancora di più.
Immediatamente dopo la forte scossa del 29 maggio il Dipartimento della Protezione Civile in accordo con la Regione Emilia Romagna ha attivato un sms solidale con il numero 45500. E’ possibile  € 2 con un messaggio in favore delle popolazioni duramente colpite. In pochi giorni, secondo quanto affermato dalla stessa Protezione Civile, sono stati raccolti ad oggi 6.206.718,00. Una grande gara di  a dimostrazione che di fronte a queste tragedie il delle persone non manca mai. Ma possiamo fare di più e continuare a donare. Il servizio sarà infatti attivo fino al 26 giugno. E’ essenziale partecipare con questo piccolo  che ha un grande significato per le popolazioni colpite e per la zona tutta. Ricordiamo che la zona ha diverse vocazioni industriali, prime fra tutte quella ceramica e quella biomedicale, settore questo duramente colpito.
Ricordiamo che è sempre disponibile il numero verde 800.840.840 del Dipartimento dellaProtezione Civile che fornisce agli utenti le  in base agli aggiornamenti dai campi situati sulle varie zone.
Vi invitiamo quindi a donare, nonostante la situazione economica non sia delle migliori, ma con questo piccolo gesto possiamo aiutare davvero la gente che in questi giorni soffre, ma ha voglia e la forza per ripartire.
Un modo anche per ricordare in maniera pratica la nascita della Repubblica. Oggi infatti è il 2 giugno e si celebra la Festa della Repubblica. Nonostante l’appello partito dalla rete #No2Giugno, la parata militare si farà, sperperando denaro pubblico che sarebbe potuto essere impiegato per dare sostegno alle popolazioni emiliane. Il #No2Giugno deve valere in questa occasione, ma anche in futuro. Di fronte alla crisi e ai sacrifici che gli  sono continuamente chiamati a sopportare, una parata del genere ha solo ed esclusivamente il sapore dello spreco.

Fonte: http://www.befan.it - http://tg24.sky.it - http://www.agoravox.it

mercoledì 23 maggio 2012

Anonymous Italia - Il progetto HAARP sta facendo test sull'Italia? High Frequency Active Auroral Research Program (HAARP)


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
bussola Disambiguazione – Se stai cercando l'album dei Muse, vedi H.A.A.R.P. Live from Wembley.
Coordinate: 62°23′30″N 145°09′00″W (Mappa)

Vista aerea dell'impianto HAARP
La High Frequency Active Auroral Research Program (conosciuta anche con l'acronimo di HAARP) è un'installazione civile e militare statunitense situata in Alaska (nei pressi di Gakona, a ovest del Parco Nazionale Wrangell-Santo Elias, in una base della United States Air Force[1]).
Gli scopi dell'installazione sono la ricerca scientifica sugli strati alti dell'atmosfera e della ionosfera e la ricerca sulle comunicazioni radio per uso militare[2].
Impianti simili a quello dell'HAARP sono situati in:

Indice

L'impianto


Le antenne
L'impianto HAARP è costituito da un trasmettitore capace di trasmettere onde elettromagnetiche sulle onde corte da 2,8 a 10 MHz con una potenza di 960 kW. La potenza irradiata efficace (ERP) è di 84 dBW (corrispondendo a 500 MW), questo vale però solo per la frequenza di 10 MHz. Due frequenze spesso usate sono 3,39 e 6,99 MHz.
L'impianto HAARP è stato costruito in tre fasi distinte:
  • Il prototipo DP aveva 18 antenne, organizzate in tre colonne da sei file, con una potenza trasmittente di 360 kW.
  • L'impianto FDP successivo ha attualmente 48 antenne, ordinate in sei colonne da otto file.
  • L'impianto finale sarà il FIRI che dal 2007 è composto da 180 antenne, disposte in 15 colonne da 12 file, con una potenza trasmittente di 3.600 kW.
Ciascuna antenna corrisponde a un dipolo a croce che può essere polarizzato in modo lineare o circolare per la trasmissione e la ricezione.
La struttura è stata costruita modificando una precedente installazione radar esistente in zona.

Attività


Questo ionogramma, cioè un diagramma tempo/frequenza della riflessione ionosferica, mostra un marcato livello F con una ionizazione di picco a circa 220 km. Vi è anche un meno ovvio livello E a circa 110 km. Il diagramma mostra come il segnale di sonda digitale si divide in onde riflesse ordinarie (in rosso) e straordinarie (in verde). Lo ionogramma ed il parametro FoF2 nella lista sul lato sinistro del diagramma mostrano che la più alta frequenza che verrà riflessa dalla ionosfera con incidenza verticale (onda radio perpendicolare al terreno) è di 4,8 MHz

Un grafico ottenuto con un riometro (relative ionospheric opacity meter, cioè misuratore di opacità ionosferica relativa) nel corso di un periodo di dodici ore. Il grafico mostra un aumento dell'assorbimento ionosferico (linea rossa) che provoca una perturbazione del segnale di rilevamento (linea blu) confrontato con il segnale di un giorno non perturbato (linea verde)
L'impianto HAARP è in grado di inviare onde radio nella ionosfera. Le onde, colpendo la ionosfera, la riscaldano causando delle leggere perturbazioni, simili a quelle provocate dalla radiazione solare, ma notevolmente più deboli. Lo scopo è quello di studiare in che modo queste perturbazioni influiscono sulle comunicazioni a breve e a lunga distanza[3]. La maggior parte delle ricerche svolte utilizzando gli impianti sono di dominio pubblico, così come lo è lo studio di impatto ambientale effettuato sulla struttura da una serie di enti indipendenti[4]. Una piccola parte delle ricerche sono di interesse militare e di queste i risultati non vengono pubblicati. Queste ricerche riguardano le comunicazioni radio a lunga distanza e le comunicazioni con i sottomarini, per le quali l'uso di onde radio riflesse dalla ionosfera sembra mostrare notevoli potenzialità.
La ricerca di base effettuata utilizzando HAARP riguarda lo studio dei fenomeni naturali derivanti dall'interazione delle radiazioni solari e delle onde radio con la ionosfera. La ricerca applicata riguarda l'utilizzo degli effetti prodotti sulla ionosfera in ambito tecnologico, in particolare nel campo delle telecomunicazioni[5].
La collocazione dell'impianto è ottimale perché offre una ampia varietà di condizioni ionosferiche da studiare[6]. Il posto offre anche una locazione elettromagnetica tranquilla in quanto non vi sono intorno sorgenti di rumore quali possono essere prodotte da città o insediamenti industriali vicini[6]. Il controllo è effettuato dalla strumentazione passiva in via continuativa, e i dati raccolti vengono elaborati e messi a disposizione attraverso diagrammi sul sito web ufficiale[7]; l'emissione in alta frequenza invece viene effettuata nell'ambito di campagne interattive di studio condotte da gruppi di ricerca[6].
Viene utilizzato per la ricerca sia da Università (pubbliche e private) e agenzie governative sia da aziende commerciali interessate alle nuove tecnologie nell'ambito delle telecomunicazioni. Periodicamente, visto il grande interesse generato intorno alla struttura, viene consentito l'accesso al pubblico per visitare le strutture[6].

Dibattito politico

Teorie del complotto

Alcune teorie del complotto, totalmente prive di riscontri oggettivi e smentite dalla comunità scientifica, credono che HAARP sia un progetto volto a perseguire presunti scopi occulti, che andrebbero, a loro dire, dalla realizzazione di un'ipotetica arma elettromagnetica per creare terremoti al controllare fenomeni climatici[8]. Tali speculazioni pseudoscientifiche sono per lo più legate alla teoria del complotto sulle scie chimiche, aventi tutte un denominatore comune nelle più volte smascherate teorie cospirazionistiche dei seguaci di David Icke.
La maggior parte di queste teorie tuttavia è in netto contrasto con le leggi della fisica, e anche nei casi in cui c'è un minimo di plausibilità, i fenomeni descritti richiederebbero potenze migliaia o milioni di volte superiori a quelle che HAARP sviluppa (o anche a quelle che potrebbe teoricamente sviluppare)[9]. Con un semplice calcolo è possibile stimare la densità di potenza (la potenza in ogni singolo punto) massima dei segnali emessi dall'impianto. Per esempio a 100 km di quota (nella ionosfera) utilizzando tutte le 180 antenne dell'impianto si avrà un'area colpita di (100*100)/180=55 km² (ogni antenna colpirà un'area pari al quadrato della distanza, e 180 antenne produrranno un raggio 180 volte più stretto e 180 volte più potente di una singola antenna). La potenza massima sviluppata dall'impianto è di 3,6 MW (3,6 milioni di watt), che divisa per l'area colpita (55 km²) dà la potenza irrisoria di 0,07 watt per metro quadro. Inoltre, considerando il guadagno delle antenne (31 dB) la potenza si riduce ulteriormente a 0,03 watt per metro quadro, all'incirca uguale a quella di un telefono cellulare tenuto ad un metro di distanza[9]. Il raggio, una volta riflesso dalla ionosfera, si disperde in un'area di decine di migliaia di chilometri quadrati, quindi la densità di potenza della radiazione elettromagnetica che arriva al suolo è dell'ordine dei milionesimi di watt per metro quadro, inferiore a quella di qualunque elettrodomestico. Quindi, anche se fosse possibile influenzare il clima o la geologia con le onde elettromagnetiche (e finora non è stato trovato né ipotizzato alcun meccanismo che permetta di farlo), la potenza generabile da HAARP non sarebbe comunque sufficiente[9].
L'astrofisico Gianni Comoretto fa notare che:

« il campo geomagnetico è generato nel nucleo terrestre, a molte migliaia di chilometri di profondità, dove i segnali di HAARP non hanno la minima possibilità di arrivare. La più piccola tempesta geomagnetica, innescata dalle particelle del vento solare, ha energie che sono migliaia di volte quella di HAARP e questi fenomeni non hanno nessun effetto sui terremoti[9]»
L'impianto HAARP inoltre, viene regolarmente controllato nell'ambito del monitoraggio della conformità ambientale delle infrastrutture federali (Environmental Compliance at Federal Facilities) effettuato dalla United States Environmental Protection Agency[10].

Al Parlamento europeo

In una relazione di iniziativa adottata dalla Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa del Parlamento europeo il 23 settembre 1998[11] e contenente una proposta di risoluzione (mai effettivamente adottata dal parlamento) vengono ripresi alcuni dei temi di tali teorie del complotto; nella relazione viene infatti affermato che «malgrado le convenzioni esistenti, la ricerca militare si applica attualmente alla manipolazione dell'ambiente come arma, come è il caso ad esempio del sistema HAARP». Nella medesima relazione la suddetta Commissione «reputa che il sistema HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project) sia da considerarsi, a causa del notevole impatto sull'ambiente, una questione mondiale ed esige che le sue conseguenze giuridiche, ecologiche ed etiche vengano analizzate da un organismo internazionale indipendente prima di ogni nuova ricerca e di qualsiasi esperimento» e «chiede al gruppo di esperti per la valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (STOA) di accettare di esaminare le prove scientifiche e tecniche fornite in base ai risultati esistenti della ricerca sull'HAARP onde valutare la natura esatta e il livello di rischio posto dall'HAARP per l'ambiente locale e globale e la salute pubblica in generale»[12].

Al Parlamento italiano

Il 2 febbraio 2011 il deputato Domenico Scilipoti in un'interrogazione scritta al governo ha fatto riferimento al progetto HAARP chiedendo spiegazioni al riguardo.[13] L'interrogazione, citando la relazione di iniziativa della Commissione del parlamento europeo indicata nel precedente paragrafo, sosteneva che "le operazioni di aerosol, comunemente chiamate scie chimiche, finiscono per determinare, ad avviso dell'interrogante, una lesione di diritti sanciti dalla Costituzione".
Nell'interrogazione non era peraltro nemmeno indicata quale sarebbe stata la supposta relazione tra le emanazioni radioelettriche dell'installazione HAARP e le presunte "scie chimiche", a loro volta concetto privo di alcun riscontro scientifico[13].

La vicenda della Fobos-Grunt

Il 23 novembre 2011 sono stati persi i contatti con la sonda Fobos-Grunt, in orbita attorno alla Terra e destinata a raggiungere l'omonima luna di Marte. Secondo i costruttori della sonda il problema è dovuto all'incompatibilità tra il sistema di comunicazione dell'Agenzia spaziale russa e quello dell'ESA, ma il generale Nikolay Rodoniov ha asserito che le onde elettromagnetiche emesse dalla stazione HAARP abbiano interferito con le comunicazioni, causando la perdita del segnale[14].

Note

  1. ^ HAARP Fact Sheet
  2. ^ Program Purpose. URL consultato il 29 marzo 2011.
    «HAARP is a scientific endeavor aimed at studying the properties and behavior of the ionosphere, with particular emphasis on being able to understand and use it to enhance communications and surveillance systems for both civilian and defense purposes.».

  3. ^ Dal sito ufficiale di HAARP

  4. ^ Independent Oversight of HAARP (dal sito ufficiale)

  5. ^ The Value and Importance of Ionospheric Research (dal sito ufficiale)

  6. ^ a b c d FAQ of HAARP (dal sito ufficiale)

  7. ^ Data Index

  8. ^ Begich N. e Manning J., Angels Don’t Play This HAARP. Advances in Tesla Technology, Earthpulse Press, 1995, ISBN 0-9648812-0-9

  9. ^ a b c d Articolo di di Gianni Comoretto sul sito del CICAP

  10. ^ The State of Federal Facilities - An Overview of Environmental Compliance at Federal Facilities - FY 2005-2007 United States Environmental Protection Agency, 2 settembre 2008

  11. ^ Relazione A4-1999-0005 della Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa del Parlamento europeo

  12. ^ Testo della proposta (PDF)

  13. ^ a b Testo dell'interrogazione dell'On. Domenico Scilipoti alla Camera. URL consultato il 27 aprile 2012.

  14. ^ «Una stazione radio americana ha sabotato la sonda russa per Marte» Corriere.it

Altri progetti

Collegamenti esterni

 Fonte: http://www.youtube.com/user/THEANONYMOUSITALIA?feature=watch
http://it.wikipedia.org

martedì 22 maggio 2012

Gli ultimi disastrosi e sempre piu' frequenti terremoti avvenuti in Italia e nel resto del mondo, sono cataclismi naturali, o ancora peggio artificiali? Causati magari dal famigerato progetto scientifico segreto denominato HAARP?


Gli ultimi disastrosi e sempre piu' frequenti terremoti avvenuti in Italia e nel resto del mondo, sono cataclismi naturali, o ancora peggio artificiali? Causati magari dal famigerato progetto scientifico segreto denominato HAARP? 
Ecco nel primo e soprattutto nel secondo grafico quì sopra, ripresi dal sito ufficiale del progetto Haarp (http://www.haarp.alaska.edu), la prova del nove: picco delle onde Haarp tra le 00:00 e le 4:00 del 20 Maggio 2012 proprio l'ora esatta del terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna...


Sopra il grafico potete notare le linee blue che sono i segnali registrati e forse lanciati nella ionosfera dalle antenne del progetto Haarp, mentre le linee rosse indicano il grado di assorbimento della crosta terrestre di tali onde elettromagnetiche, da notare il picco dalle ore 12:00 del 19 Maggio (Sabato) alle ore 12:00 del 20 Maggio (Domenica) proprio a metà tra le ore 00:00 del 19 Maggio e le ore 4:00 del 20 Maggio, un'onda anomala, un picco forte che raggiunge il grado di 1.0 della scala di assorbimento (a sinistra del grafico) dunque presumibilmente proprio verso le ore 4:00 del 20 Maggio 2012, ora del sisma piu' violento in Emilia Romagna! Dal sito Haarp dopo l'oscuramento di 24 ore seguenti al terremoto...quale mistero si cela dietro il progetto Haarp in Alaska???

Alexander Mitrokhin
Fonte: http://www.haarp.alaska.edu

domenica 20 maggio 2012

Progetto H.A.A.R.P. per Il controllo del clima...


Ricordiamo che in diversi casi l'osservazione dei grafici Haarp ha anticipato le catastrofi immani come i terromoti e gli tsunami degli ultimi tempi? E' possibile ricapitolare tali informazioni nei seguenti articoli:
Terremoto in Giappone, c'è chi lo aveva previsto studiando l'attività di HAARP
Il terremoto in Giappone è stato artificialmente indotto come le altre distruzioni ambientali
Altro forte terremoto previsto analizzando i grafici HAARP
Non è un mistero, dunque, che gruppi di persone del web tengano d'occhio le attività del grafico Haarp Spectrum Monitor WaterFall chart visionabile sul sito ufficiale, viste queste indubbie circostanze.Haarp comunque, non è certo il solo sistema di antenne presente sul globo, (esiste anche il sistema russo chiamato Pamir vera e propria arma sismica e la struttura di antenne Sura, sempre russa), ma è stata quella sulla quale le coincidenze ai recenti eventi distruttivi, sono strettissime.
Ciò che invece appare una novità allarmante, mai accaduta sino ad ora, è la mancanza di disponibilità del sito web Haarp: è stato possibile aprirlo solo fino  al 3 Aprile e da allora  la pagina web risulta non  priva di collegamento al sito stesso (provate voi stessi sul link principale di Haarp oppure Qui dove prima erano disponibili i dati).
Il video appartiene allo stesso utente youtube che aveva "predetto" i terremoti attraverso le osservazioni dei tracciati. Gli ultimi dati riportato nel grafico, presente nel sito Haarp,  sono stati caratterizzati da un attività estremamente alta, la più grande fino ad ora osservata. Il medesimo link, utilizzano nei mesi precedenti http://maestro.haarp.alaska.edu/cgi-bin/spectrum/getchart.cgi, risulta irraggiungibile da ogni parte del web, con qualsiasi browser, ed è stato mai inaccessibile
L'attenzione è puntata sopratutto sulle ipotesi di  terremoto altamente distruttivo a New Madrid. Aveva destato, infatti, sospetto che la FEMA americana avesse preparato un piano di emergenza per tale evenienza acquistando recentemente quantitativi di cibo per 140 milioni di pasti più altri generi di prima necessità.
Ma siamo in una guerra ambientale, difficile azzardare di più. 
Fonte: http://it.paperblog.com

Gli ultimi disastrosi e sempre piu' frequenti terremoti avvenuti in Italia e nel resto del mondo, sono cataclismi naturali, o ancora peggio artificiali? Causati magari dal famigerato progetto scientifico segreto denominato HAARP?


_______________☞FONTI DI INFORMAZIONE☜________________

ATTENZIONE: se youtube ha problmei ad aprire alcuni link, allora copiateli su un foglio world poi da questo, tenendo premuto il tasto "CTRL", cliccate sul link.

►Sito universitario che riporta l'articolo della rivista Popular Science su H.A.A.R.P, datato 1995. http://arcticcircle.uconn.edu/VirtualClassroom/HAARP/acf.html

► Brevetto del fisico Bernard J. Eastlund: "Metodo ed attrezzatura per modificare una regione dell'atmosfera, magnetosfera e ionosfera terrestre".
link al PDF di google patents:
http://www.google.it/patents?id=1aU4AAAAEBAJ&printsec=abstract&zoom=4...
link al PDF di scribd:
http://www.scribd.com/doc/14978672/HAARP-USPatentNo4686605

► Documento dell'US Air Force:
"Un moltiplicatore di forza: possedere il clima entro il 2025".
http://csat.au.af.mil/2025/volume3/vol3ch15.pdf

► Parlamento Europeo 1998.
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+REPORT+A4-19...
► Relazione del 1999 del Parlamento europeo su H.A.A.R.P:
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do;jsessionid=C7A2F4C39BA510A15966...
► Russia: Interfax News Agency, original Russian, BBC Monitoring, 8 agosto 2002.
http://www.fas.org/irp/program/collect/haarp-duma.htm

► Progetto pioggia.
http://www.corriere.it/speciali/pioggia2002/pioggia.shtml

► Il sole 24 ore: "se il clima diventa un arma".
http://www.sciesardegna.it/docs/080313_haarp.pdf

► Scie chimiche:
http://www.tankerenemy.com/
Spazio Indaco:
http://www.youtube.com/watch?v=qSofChc3rw0

► Un articolo della Pravda Italia (27 novembre 2006) in cui si afferma l'uso delle scie chimiche per i cambiamenti climatici:
http://italia.pravda.ru/science/28-11-2006/3889-0/

► USGS (servizio geologico degli Stati Uniti): http://www.usgs.gov/

► Sito ufficiale di H.A.A.R.P: http://www.haarp.alaska.edu/

_______________☞LE ACCUSE☜________________

►Benjamin Fulford parla della sue esperienza con alti rappresentanti del govenro e delle finanze giapponesi esponendo il potere dell'HAARP.
http://www.youtube.com/watch?v=Ak5Wj_eDo38

►Terremoto Haiti 2010, Chavez accusa gli Usa In occasione del terremoto che ha raso al suolo Haiti a gennaio del 2010, il presidente venezuelano Hugo Chavez ha dichiarato che il terremoto sarebbe stato provocato da un'arma sismica statunitense.
http://www.youtube.com/watch?v=Q9QtZkT8OBQ&feature=related

►Gli americani al momento del terremoto di Haiti stavano effettuando un'esercitazione militare per un intervento umanitario da effettuarsi ad Haiti in caso di catastrofe naturale. Tutte le forze erano già schierate.
Per colmo di coincidenza, la stessa identica cosa era accaduta in occasione del terribile tsunami del 2004 nell'Oceano Indiano. Pure là erano già pronti ad intervenire.

►Due colonnelli dell'aeronautica Cinese Qiao Liang e Wang Xiansui nel loro libro «Guerra senza limiti» scrivono:
"Utilizzando metodi che provocano terremoti e modificando le precipitazioni piovose, la temperatura e la composizione atmosferica, il livello del mare e le caratteristiche della luce solare, si danneggia l'ambiente fisico della terra o si crea un'ecologia locale alternativa."

►TANTO PER AGGIUNGERE "COINCIDENZE": TERREMOTO DI 7.1 (11-4-2011) ESATTAMENTE AD UN MESE DAL DISASTRO DI FUKUSHIMA.

_______________☞AGGIORNAMENTI☜________________

► A studio aperto si parla del terremoto del Giappone e del possibile utilizzo di H.A.A.R.P:
http://www.youtube.com/watch?v=a4hs6ohP6wQ&feature=feedf

► Benjamin Fulford accusa pubblicamente gli U.S.A e gli spietati oligarchici del sistema finanziario:
http://www.youtube.com/watch?v=zHxuwwH_lYc&feature=related

_______________☞LINK DI APPROFONDIMENTO☜________________

► Generale Mini: vengono fatte importanti dichiarazioni sulle scie chimiche, la guerra climatica (progetto HAARP).
http://www.youtube.com/watch?v=u1LQXKQ2RwM

► Accordo di collaborazione Italia-Usa su siti sperimentali italiani dove vengono modificate artificialmente le condizioni ambientali (documento scribd: pag 38)
http://www.scribd.com/doc/9381320/Piano-dettaglio-Accordo-Italia-USA-sul-Clima

Fonte: http://www.youtube.com/watch?v=P766afGNxlQ

sabato 29 ottobre 2011

Aiuti alla Liguria e alla Toscana per l'alluvione del 25 Ottobre 2011...



Il Corriere della Sera e La7 hanno promosso una raccolta fondi per aiutare le popolazioni colpite dal maltempo nel Levante ligure e in Lunigiana. I versamenti si possono effettuare al conto corrente: IT 80 O 03069 05061 100000000567 "Un aiuto subito. Alluvione Levante ligure e Lunigiana" presso Banca Intesa Sanpaolo, filiale di Roma, Viale Lina Cavalieri 236. E' possibile inviare un contributo anche tramite SMS al numero 45500

ALLUVIONE IN LIGURIA E IN LUNIGIANA: AIUTIAMO LE POPOLAZIONI CON UN SMS AL 45500 E UN VERSAMENTO SUL CONTO CORRENTE IBAN - IT 80 O 03069 05061 100000000567

Il Corriere della Sera e La7 hanno promosso una raccolta fondi per aiutare le popolazioni colpite dal maltempo nel Levante ligure e in Lunigiana. I versamenti si possono effettuare al conto corrente: IT 80 O 03069 05061 100000000567 "Un aiuto subito. Alluvione Levante ligure e Lunigiana" presso Banca Intesa Sanpaolo, filiale di Roma, Viale Lina Cavalieri 236. E' possibile inviare un contributo anche tramite SMS al numero 45500
AULLA (MASSA-CARRARA) - Sessantacinque milioni. È la somma che il consiglio dei ministri, riunitosi ieri in sessione straordinaria, ha stanziato «per il soccorso delle popolazioni colpite dal maltempo», riconoscendo lo stato di calamità naturale per le aree alluvionate delle Cinque Terre e della Toscana. Nel provvedimento si legge anche, però, che questi fondi «saranno integrati dal concorso delle Regioni colpite con l'aumento dei tributi di propria competenza».
Nel frattempo, è salito a sette il bilancio ufficiale delle vittime dell'alluvione. Il corpo senza vita di un cittadino romeno è stato trovato sotto le macerie di una delle palazzine crollate a Cassana, frazione di Borghetto Vara. Si tratta del quinto morto accertato nel piccolo Comune. Secondo la sala operativa attivata dalla Regione Liguria, nella quale agiscono protezione civile, vigili del fuoco, 118 e volontari, oltre alle vittime accertate, nello spezzino ci sarebbero complessivamente 6 dispersi: 3 a Vernazza, 2 a Borghetto e 1 a Monterosso. E poi 100 sfollati a Borghetto, altri 100 a Monterosso, 40 evacuati a Sesta Godano e 10 ad Ameglia.La protezione civile segnala anche che è alto il rischio di nuovi movimenti franosi. Sotto il profilo dei collegamenti, numerose frazioni ieri risultavano ancora isolate, senza acqua, corrente elettrica e gas. Sono state riaperte, comunque, la A15 Parma-La Spezia e la A12 Genova-La Spezia. E anche i treni transitano, con alcune limitazioni. Si stima che circa il 43% delle strade della provincia della Spezia, su un totale di 600 chilometri, sia stato danneggiato, con danni per circa 50 milioni. La protezione civile ha deciso di non evacuare Vernazza ma il paese rimane isolato. È stata, invece, riattivata la circolazione stradale a Monterosso, altro centro fortemente colpito dal maltempo. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, stima i danni della Lunigiana in «almeno 80 milioni». E aggiunge che, dei 65 milioni stanziati, «25 dovrebbero arrivare da noi». Inoltre, per un anno, annuncia Rossi, le accise sui carburanti aumenteranno in Toscana di 5 centesimi al litro per finanziare un fondo di solidarietà per la Lunigiana. Si valuta un ricavato di 50 milioni. Il governatore della Liguria, Claudio Burlando, accoglie lo stanziamento del governo come «una notizia importante e positiva. Ora è necessario capire quanti di questi fondi saranno destinati alla Liguria, ma penso e spero la maggior parte».
Ma i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante polemizzano: «Dopo il danno la beffa. Le Regioni per le quali è stato dichiarata l'emergenza dovranno, dopo un primo aiuto dello Stato, cavarsela da sole, facendo ricadere i costi sui propri residenti». Intanto, contestazioni e fango lanciato da alcune persone hanno accolto il corteo di auto con a bordo il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, e i sindaci della Lunigiana, durante un sopralluogo sugli argini del fiume Magra ad Aulla. E i presidenti di Confindustria Liguria e Toscana, Sandro Cepollina e Antonella Mansi, hanno inviato una lettera al presidente nazionale, Emma Marcegaglia, chiedendole di «attivare iniziative a sostegno del sistema economico locale».

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AULLA (MASSA-CARRARA) - Sale il bilancio dei morti e cresce la rabbia tra le popolazioni colpite dell’alluvione che martedì scorso ha violentato le Cinque Terre e la Valle del Magra.
Ieri pomeriggio sono continuati i sopralluoghi nelle aree più colpite, mentre il Consiglio dei ministri ha stanziato 65 milioni per i primi interventi urgenti, dichiarando lo stato di emergenza per le province di La Spezia e Massa Carrara.
Ma questo non è bastato a consolare i circa 350 sfollati dello spezzino, che hanno passato la quarta notte all’addiaccio, nelle proprie auto o in alberghi e case di riposo, messe a disposizione per tamponare il disastro. Molti restano i comuni dove manca cibo e acqua e a Monterosso e Vernazza l’energia elettrica è tornata solo nel pomeriggio, mentre si lavora per riportare gas e luce a Borghetto di Vara, Castiglione, Cavanella e Padivarma. Ma l’allerta resta. La sala operativa della Protezione Civile regionale non esclude il rischio di nuovi movimenti franosi.
Il prezzo più alto in termini di vite umane, per ora, lo ha pagato il Comune di Borghetto Vara, dove il bilancio è salito a cinque morti per il ritrovamento di un romeno sepolto dalle macerie della sua abitazione a Cassana. Sei sono invece i dispersi, di cui 3 a Vernazza, 2 a Borghetto e 1 a Monterosso. Passata la paura si cerca la verità. Il procuratore capo di La Spezia, Maurizio Caporuscio, ha già affidato alla guardia di finanza un’indagine conoscitiva sulle devastazioni.
Anche la Toscana ha pagato duramente: due le vittime ad Aulla, epicentro dell’alluvione nella Lunigiana, dove sono ancora in corso le ricerche di una decina di scomparsi, mentre a Mulazzo sono state evacuate 250 persone. Ieri anche la procura di Massa ha aperto un’inchiesta, ma per omicidio colposo, nel tentativo di chiarire eventuali responsabilità per quanto accaduto. Ad Aulla, infatti, circolano voci sempre più insistenti su un eventuale ruolo avuto nell’accaduto dalla vicina diga di Teglia. Ma per ora il prefetto smentisce un’immissione di acqua in maniera non corretta. Questo non smorza la rabbia dei cittadini, che hanno contestato duramente i politici locali.
In molti ieri se la sono presa con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e con il sindaco di Aulla Roberto Simoncini, additato come «assassino» perché accusato da molti di aver sottovalutato la portata del dramma, mancando di dare l’allarme quando il Magra ha iniziato a creare problemi. Fischi e urla anche contro il corteo di auto con a bordo il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli e i sindaci locali della Lunigiana, impegnati in un sopralluogo sugli argini del fiume. Il Sindaco del Comune di Pontremoli, Lucia Baracchini (Pdl) è stata addirittura bersagliata da palle di fango mentre un consigliare comunale, Michele Lecchini, è stato colpito al volto da un pugno.
Lentamente, però, si cerca di tornare alla normalità ed è stata riaperta l’Aurelia e le autostrade A15 e A12, ma restano interrotte 23 strade provinciali.
L’imponente macchina dei soccorsi, che vede impegnati anche 500 militari dell’Esercito, sta funzionando bene, nonostante la difficoltà a raggiungere le aree alluvionate con mezzi pesanti. In serata, però, è stato necessario evacuare 200 abitanti, in prevalenza anziani, del borgo antico di Mulazzo, mentre è stata scongiurata l’evacuazione di Vernazzago. «La situazione è peggiore di quanto potessi immaginare, davvero drammatica», ha commentato Matteoli annunciando la visita nelle aree alluvionate del premier Silvio Berlusconi. «Il Consiglio dei ministri ha già stanziato 65 milioni di euro per i primi lavori ma questo non inficia la possibilità di reperire altre risorse, anche dall’Europa - ha aggiunto -. Abbiamo preso le prime decisioni, nessuno è in condizione di stabilire quanto siano i danni. Quando avremo un quadro completo vedremo come intervenire».

Fonte: http://www.ilsole24ore.com

AULLA (MASSA-CARRARA) - E' stata una "cronaca annunciata", che ci si poteva aspettare, era altamente prevedibile che quando il primo slargo di una valle stretta, già storicamente soggetto ad allagamento, viene trasformato in ambito urbano, questo ambito prima o poi andrà sott'acqua. è esattamente quel che è successo ad aulla; le zone rosse (rischio idraulico molto elevato) chiaramente identificate nelle carte dell'autorità di bacino del magra ci dicevano chiaramente che cosa poteva succedere", protesta maria teresa fagioli , presidente dell'ordine dei geologi della toscana.
"Purtroppo ancora le tecnologie di previsione metereologica non ci consentono di dire esattamente dove cadrà la prossima "secchiata " di pioggia, ma una semplice comparazione delle espansioni urbane e industriali in alveo - ha proseguito fagioli - e in golena di corsi d'acqua, per di più se a regime torrentizio, ci dicono chiaramente che di disastri ne avremo ancora. a chi toccherà la prossima volta? in aulla la zona alluvionata , in golena del fiume magra, è stata urbanizzata negli ultimi decenni e negli stessi decenni è progressivamente diminuita per abbandono la cura spicciola, la manutenzione ordinaria del bacino affluente".
"Gli amministratori locali hanno la responsabilità di decidere quale sia il livello di rischio accettabile - continua maria teresa fagioli - e quali siano gli investimenti necessari per minimizzarne le conseguenze. se si decide per il rischio zero, allora bisogna cominciare a rottamare tutti quegli insediamenti idrogeologicamente insostenibili. nella maggior parte dei casi i geologi hanno già fatto il loro lavoro e l'hanno fatto bene (le carte delle aree allagabili almeno in toscana esistono e coprono la stragrande maggioranza delle aree a rischio). se invece si decide di non eliminare gli insediamenti a rischio bisogna prendersi la responsabilità di accettare che fenomeni naturali tutt'altro che eccezionali abbiano conseguenze disastrose. i geologi possono aiutare (se consultati) i decisori ad organizzare reti di allarme ed a minimizzare le perdite di vite soprattutto lavorando in tempi non emergenziale nella prevenzione. il ritornello "per queste cose non ci sono soldi" ci segnala solo quanto chi lo ripete, valuti la vita delle future vittime".
Gian Vito Graziano, presidente del consiglio nazionale dei geologi: " i geologi devono essere parte integrante della pianificazione del territorio, ma i modelli cui riferirsi sono ormai superati ed occorre predisporne di nuovi. occorre ripensare alle nostre città ed alle nostre campagne nella consapevolezza di avere progressivamente aumentato le superfici impermeabili e di avere contestualmente abbandonato quelle pratiche agricole che consentivano un tempo di regolare il deflusso delle acque!"

Fonte: http://jacopogiliberto.blog.ilsole24ore.com

AULLA (MASSA-CARRARA) - Sale il bilancio dei morti e cresce la rabbia tra le popolazioni colpite dell’alluvione che martedì scorso ha violentato le Cinque Terre e la Valle del Magra.
Ieri pomeriggio sono continuati i sopralluoghi nelle aree più colpite, mentre il Consiglio dei ministri ha stanziato 65 milioni per i primi interventi urgenti, dichiarando lo stato di emergenza per le province di La Spezia e Massa Carrara.
Ma questo non è bastato a consolare i circa 350 sfollati dello spezzino, che hanno passato la quarta notte all’addiaccio, nelle proprie auto o in alberghi e case di riposo, messe a disposizione per tamponare il disastro. Molti restano i comuni dove manca cibo e acqua e a Monterosso e Vernazza l’energia elettrica è tornata solo nel pomeriggio, mentre si lavora per riportare gas e luce a Borghetto di Vara, Castiglione, Cavanella e Padivarma. Ma l’allerta resta. La sala operativa della Protezione Civile regionale non esclude il rischio di nuovi movimenti franosi.
Il prezzo più alto in termini di vite umane, per ora, lo ha pagato il Comune di Borghetto Vara, dove il bilancio è salito a cinque morti per il ritrovamento di un romeno sepolto dalle macerie della sua abitazione a Cassana. Sei sono invece i dispersi, di cui 3 a Vernazza, 2 a Borghetto e 1 a Monterosso. Passata la paura si cerca la verità. Il procuratore capo di La Spezia, Maurizio Caporuscio, ha già affidato alla guardia di finanza un’indagine conoscitiva sulle devastazioni.
Anche la Toscana ha pagato duramente: due le vittime ad Aulla, epicentro dell’alluvione nella Lunigiana, dove sono ancora in corso le ricerche di una decina di scomparsi, mentre a Mulazzo sono state evacuate 250 persone. Ieri anche la procura di Massa ha aperto un’inchiesta, ma per omicidio colposo, nel tentativo di chiarire eventuali responsabilità per quanto accaduto. Ad Aulla, infatti, circolano voci sempre più insistenti su un eventuale ruolo avuto nell’accaduto dalla vicina diga di Teglia. Ma per ora il prefetto smentisce un’immissione di acqua in maniera non corretta. Questo non smorza la rabbia dei cittadini, che hanno contestato duramente i politici locali.
In molti ieri se la sono presa con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e con il sindaco di Aulla Roberto Simoncini, additato come «assassino» perché accusato da molti di aver sottovalutato la portata del dramma, mancando di dare l’allarme quando il Magra ha iniziato a creare problemi. Fischi e urla anche contro il corteo di auto con a bordo il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli e i sindaci locali della Lunigiana, impegnati in un sopralluogo sugli argini del fiume. Il Sindaco del Comune di Pontremoli, Lucia Baracchini (Pdl) è stata addirittura bersagliata da palle di fango mentre un consigliare comunale, Michele Lecchini, è stato colpito al volto da un pugno.
Lentamente, però, si cerca di tornare alla normalità ed è stata riaperta l’Aurelia e le autostrade A15 e A12, ma restano interrotte 23 strade provinciali.
L’imponente macchina dei soccorsi, che vede impegnati anche 500 militari dell’Esercito, sta funzionando bene, nonostante la difficoltà a raggiungere le aree alluvionate con mezzi pesanti. In serata, però, è stato necessario evacuare 200 abitanti, in prevalenza anziani, del borgo antico di Mulazzo, mentre è stata scongiurata l’evacuazione di Vernazzago. «La situazione è peggiore di quanto potessi immaginare, davvero drammatica», ha commentato Matteoli annunciando la visita nelle aree alluvionate del premier Silvio Berlusconi. «Il Consiglio dei ministri ha già stanziato 65 milioni di euro per i primi lavori ma questo non inficia la possibilità di reperire altre risorse, anche dall’Europa - ha aggiunto -. Abbiamo preso le prime decisioni, nessuno è in condizione di stabilire quanto siano i danni. Quando avremo un quadro completo vedremo come intervenire!»
Fonte: http://www.ilgiornale.it
 

martedì 15 marzo 2011

Il potente terremoto in Giappone potrebbe essere stato causato da un esperimento nucleare militare andato male...l'umanità nella maggior parte dei casi è sempre stata la fonte dei suoi mali! Un mese prima la Cina, da sempre una nazione vicina ma "scomoda" per il Giappone ultra-tecnologico e ultra-capitalista, aveva comunicato la sua intenzione di aumentare la spesa militare per il 2011 dell'oltre il 12,7% del proprio prodotto interno lordo! Dunque questa intenzione avrebbe potuto spingere il Giappone ad intensificare i propri esperimenti nucleari nell'ambito del perfezionamento delle proprie armi di difesa e di offesa! Possibile realtà o semplice fantapolitica? Di certo la questione potrebbe essere molto probabile! Se tutto ciò fosse vero, sarebbe un grave atto, un vero e proprio "Crimine contro l'Umanità" da parte del Governo Giapponese non solo verso tutto il suo popolo ma anche verso tutta la Comunità Internazionale e Mondiale!

GIAPPONE - Martedí 15.03.2011 10:22 - Il terremoto che ha colpito il Giappone di magnitudo 8,9 ha provocato un enorme tzunami con onde alte oltre 10 metri e la preoccupante esplosione del reattore N°1 della centrale nucleare di Fukushima. Il sisma è stato uno dei più devastanti negli intimi 150 anni (il più tremendo si verificò nel maggio del 1960 in Cile quando la terra tremò ad un magnitudo 9.3) e ha provocato uno spostamento dell'asse terrestre pari a 10 cm, portando all'aumento della rotazione della terra di un microsecondo (un milionesimo di secondo). Ma cosa sta succedendo al nostro pianeta? Siamo sicuri che sia tutto solo un fattore naturale e che l'uomo non centri nulla?
Tra le mille ipotesi fatte c'è chi sostiene che la causa del terremoto sia di natura umana. E che sia stato proprio l'uomo a causare il sisma. Come? Attraverso i test nucleari.
LE PROVE- Dagli anni 50 Stati Uniti, Russia, Cina e India hanno iniziato ad effettuare test nucleari e forti terremoti, superiori al magnitudo 7.0 della scala Richter, sono succeduti alcuni giorni dopo questi test, sarà solo casualità?
Sappiamo benissimo che la crosta terrestre è in continuo movimento e le placche tettoniche che sfregano le une sulle altre provocano naturalmente vulcani e terremoti ma rimane il dubbio sul perché, tutti i terremoti avvenuti dopo esperimenti nucleari, siano sempre stati a un magnitudo pari o superiore allo 6.0 della scala Richter.
Nel 1974 il Dottor Matsushita, scienziato del National Center of Atmosferic Research, scoprì che dopo questi test nucleari la ionosfera e il campo magnetico terrestre venivano disturbati per un periodo da dieci giorni a due settimane portando addirittura ad oscillazioni dei poli terrestri.
Lo scienziato fu subito messo a tacere dal governo degli Stati Uniti e gli fu impedito di continuare le sue ricerche in merito nascondendo tutte le prove che egli aveva rilevato.


Ecco la tabella con le varie date dei test e i relativi terremoti:

tabella

Ad esempio, il 5 Aprile 2009 la Corea del nord lancio il suo primo missile atomico di media gettata, il giorno successivo, il 6 Aprile un forte terremoto di magnitudo pari a 5,9 della scala Richter colpì l'Aquila mietendo centinaia di morti.

IL TERREMOTO IN GIAPPONE- Adam Kadmon, l'uomo del Mistero, ci ha parlato già di queste "coincidenze" da molto tempo, ora che abbiamo davanti agli occhi questi dati e questa evidenza crediamo che non ci siano molti dubbi a riguardo. Secondo la sua teoria i potenti stanno cambiando il nostro clima, la nostra terra e stanno distruggendo tutto negando l'evidenza.

             
Fonte: http://affaritaliani.libero.it/

 
Ecco l'elenco del Cnen del 1979 oggetto dell'interrogazione del gruppo del Pd alla Camera, che denuncia l'esistenza di una mappa di siti nucleari nascosta dal Governo Italiano:

Piemonte 1. la zona lungo il Po, da Trino a nord di Chivasso (Vercelli). 2. la zona intorno alla Dora Baltea a sud di Ivrea (Biella) Lombardia 3. la zona a nord di Voghera lungo il Po (Pavia) 4. la zona a sud di Mantova lungo il Po 5. la zona a sud di Cremona lungo il Po Veneto 6. la zona a sud di Legnago fra Adige e Po (Rovigo) 7. la zona del delta del Po (Rovigo) 8. la zona della foce del Piave (Venezia) 9.
La zona costiera al confine con il Friuli (Venezia) Friuli Venezia Giulia 10. la zona costiera al confine con il Veneto (Udine) 11. la zona lungo il Tagliamento tra Spilimbergo e Latisana (Udine-Pordenone) Emilia Romagna 12. La zona costiera a nord (Ferrara e Ravenna) e la meridionale fino a Rimini 13. La zona a nord di Fidenza fra Taro e Po (Parma) Toscana 14. Isola di Pianosa (Livorno) 15. la zona costiera a nord di Piombino fino a Cecina (Livorno) 16. la zona a sud di Piombino fino a Follonica (Grosseto) 17. la zona costiera di Grosseto e la zona a nord e a sud del Monte Argentario (Grosseto) Lazio 18. la zona costiera di Montalto di Castro (Viterbo) 19. l'area di confluenza tra Nera e Tevere tra Magliano Sabina e Orte (Viterbo) 20.
L'area costiera di Borgo Sabotino (Latina) Campania 21. Foce del Garigliano (Caserta) 22. Foce del Sele (Salerno) Calabria 23. area costiera di Sibari (Cosenza) 24. la zona costiera tra il fiume Nic… e la citt… di Cosenza. 25. la zona costiera ionica vicino alla foce del Neto (Crotone) a nord di Crotone (Marina di Strongoli, Torre Melissa, Contrada Cangemi, Tronca). 26. la zona costiera ionica in corrispondenza di Sella Marina, tra il fiume Simeri e il fiume Alli (Catanzaro) Molise 27. la zona costiera meridionale alla foce del Biferno (Termoli) Puglia 28. zona costiera al confine con la Basilicata (Taranto) 29. zona costiera a nord del promontorio del Gargano in prossimit… di Lesina (Foggia) 30. zona costiera del Golfo di Manfredonia (Foggia) 31. la zona costiera ionica a nord di Porto Cesareo (Lecce) 32. la zona costiera ionica a sud di Gallipoli (Lecce) 33. la zona costiera adriatica a nord di Otranto (Lecce) vincoli naturalistici 34. la zona costiera a sud di Brindisi (Lecce) vincoli naturalistici 35. la zona costiera in corrispondenza di Ostuni (Brindisi) Basilicata 36. Tutta la costa ionica della regione.
Sardegna 37. foce del Flumendosa (Cagliari) 38. costa orientale a sud del Golfo di Orosei (Nuoro) 39. costa orientale a nord del Golfo di Orosei (Nuoro) 40. zona costiera sud tra Pula e Santa Margherita di Pula (Cagliari) 41. costa occidentale zona costiera a nord e sud del Golfo di Oristano (Oristano) Sicilia 42. zona costiera intorno al comune di Licata (Agrigento) 43. la zona costiera tra Marina di Ragusa e Torre di Mezzo (Ragusa) 44. la zona costiera intorno a Gela (Caltanissetta) 45. la zona costiera a sud di Mazara del Vallo (Trapani). 
Fonte: http://affaritaliani.libero.it/

PECHINO – Le spese militari della Cina aumenteranno del 12,7% nel 2011. Lo ha detto oggi il portavoce dell’ Assemblea Nazionale del Popolo, il Parlamento cinese. In cifre assolute, le spese militari di Pechino raggiungeranno i 601 miliardi di yuan (91 miliardi di dollari).
Il portavoce, l’ex-ministro degli esteri Li Zhaoxing, ha sottolineato che il bilancio della Cina è ”trasparente”e che le sue spese per la difesa, se considerate in relazione al suo Prodotto Interno Lordo (Pil), sono nettamente inferiori a quelle di molti paesi occidentali.
Alcuni esperti occidentali ritengono che le spese effettive della Cina per siano in realtà decisamente superiori a quelle dichiarate.

Fonte: http://www.blitzquotidiano.it/

venerdì 10 aprile 2009

EMERGENZA TERREMOTO IN ABRUZZO E LUTTO NAZIONALE...

Oggi, giorno dei funerali delle vittime del terremoto in Abruzzo, è lutto nazionale e anche noi tutti ci uniamo al dolore delle famiglie che hanno perso i loro cari.
Ricordiamo anche che in queste ore i gestori telefonici hanno predisposto, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, un numero per chi volesse effettuare donazioni tramite sms o chiamate: se volete aiutare utilizzate il 48580.
Sarà possibile fare una donazione dal 6 al 30 aprile 2009 e il ricavato sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile.

Stamani i funerali di Stato a L'Aquila e lutto Nazionale per le vittime del terremoto in Abruzzo...

LUTTO NAZIONALE PER LE VITTIME DEL TERREMOTO IN ABRUZZO...
L'Aquila - I funerali, che si svolgono alle 11 nel piazzale della caserma della Guardia di finanza di Coppito, si possono seguire in diretta da questa pagina di Rai Uno.
Altra diretta on line è quella di Sky Tg 24.
I video girati dai cittadini sono su Youreporter.
Di seguito, l'agenda degli appuntamenti di Rai, Mediaset, La 7 e Sky dedicati all'Abruzzo, tratta da Digital Sat.
Le due ammiraglie, Rai1 e Canale 5, si collegheranno rispettivamente alle 10.50 e alle 10.45 con Coppito, mentre li anticiperà La7 che darà inizio ad uno speciale del Tg già dalle 10.25. Immancabile collegamento live per le all news Rai News 24 e Sky Tg24: quest'ultima, in particolare, sarà disponibile anche sul canale 109, il nuovo Sky Uno, che aveva già deciso di sospendere sia il Fiorello Show che la partenza di "Vuoi ballare con me?" in segno di lutto.
RAI
La Rai trasmetterà in diretta i solenni funerali delle vittime del terremoto in Abruzzo su Raiuno, a cura del TG1 a partire dalle 10.50 fino alle 13.25. I telecronisti Rai saranno David Sassoli, Aldo Maria Valli ed Elisa Anzaldo, mentre Emma D'Aquino sarà tra la gente per raccogliere commenti e testimonianze. La trasmissione sarà sottotitolata alla pagina 777 di Televideo. L'intera programmazione sarà inoltre priva di interruzioni pubblicitarie nel rispetto della Giornata di lutto nazionale.
Tra le altre variazioni annunciate si segnala la cancellazione di "Insieme sul due", sostituito dal film "Mogambo" (su Raidue alle ore 11.00). In prima serata su Raiuno, rima della tradizionale diretta della Via crucis, alle 20.30 ci sarà "Porta a porta - Speciale Venerdi Santo: il calvario de L'Aquila". Mentre su Raitre, al termine di "Mi manda Raitre", alle 23.30 non andrà in onda "90° minuto serie B" e sarà trasmesso uno "Speciale TG3 linea notte".
MEDIASET
Sulle reti Mediaset, sarà Canale 5 a seguire le esequie fin dalle prime ore della mattina con la consueta programmazione, prevista alle ore 06.00 con l'appuntamento di "TG5 - Prima pagina" e alle ore 08.00 dal "Tg5 mattina". La linea passerà successivamente a "Mattino5", interamente dedicato all'evento per poi dare spazio dalle ore 10.45 a un'edizione straordinaria del TG5 che seguirà con una lunga diretta fino alle ore 13.30 il rito funebre, previsto nel cortile della Scuola della Guardia di Finanza all'Aquila.
Edizione straordinaria anche di "Pomeriggio 5" che prenderà la linea alle ore 14.45 per raccontare il triste giorno di lutto che ha investito l'Italia intera che sarà anche il tema della puntata speciale di "Matrix", in onda eccezionalmente dalle ore 22.40 (pertanto dei "Cesaroni" sarà trasmesso un solo episodio).
Anche Studio Aperto e Tg4 seguiranno con la loro consueta programmazione il rito funebre, che sarà celebrato dal segretario di Stato Vaticano cardinale Tarcisio Bertone e dall'arcivescovo della città mons. Giuseppe Molinari. Tutte le principali edizioni dei tg Mediaset saranno inoltre visibili in diretta, con modalità streaming, sul sito del gruppo TGcom.
LA7
Anche su La7 sarà un mattino di informazione: dalle ore 7.45, lo speciale Omnibus "Sos Abruzzo" racconterà la settimana nel capoluogo abruzzese devastato dal sisma. Il dibattito in studio avrà al centro il tema del volontariato e degli aiuti per la popolazione. Ospiti di Edgardo Gulotta: Patrizia Ravaioli, direttore generale della Croce Rossa; Guido Rasi, direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco; Giuseppe Frangi, direttore responsabile del settimanale VITA Non Profit e alcuni rappresentanti dei Vigili del Fuoco.

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!