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mercoledì 6 gennaio 2021

Hackerato il profilo FACEBOOK del Professor Raffaele Morelli, truffa in corso on line a suo nome e cognome! OCCHIO ALLE TRUFFE! OCCHIO ai profili FAKE!!!

Hackerato il profilo Facebook del Professor Raffaele Morelli...una segnalazione di un nostro lettore ci comunica con tanto di prove fotografiche di aver ricevuto la richiesta di amicizia dal profilo che inizialmente sembrava proprio del famoso Professore Morelli...con tanto di nome e cognome, post e video completamente conformi all'originale, in più il profilo è seguito da oltre 600mila follower come da intestazione...come non credergli! Il nostro lettore ci ricorda che mesi fa anche il profilo Facebook della nota giornalista Chiara Squaglia di Striscia la Notizia fu hackerato...ma con una differenza sostanziale: il nome e cognome non coincidevano nettamente con l'originale così come invece oggi coincide con il profilo del Professor Morelli...OCCHIO ALLE TRUFFE ON LINE!!!

ALAN MARSH (collaboratore di redazione)

venerdì 8 novembre 2019

HAPPY BIRTHDAY BLOG MITROKHIN: OGGI IL BLOG DI ALEXANDER MITROKHIN COMPIE 12 ANNI...8 NOVEMBRE 2007 - 8 NOVEMBRE 2019...IL BLOG FUORI DALLE RIGHE!!!

HAPPY BIRTHDAY BLOG MITROKHIN: OGGI IL BLOG DI ALEXANDER MITROKHIN
COMPIE 12 ANNI...8 NOVEMBRE 2007 - 8 NOVEMBRE 2019
HAPPY BIRTHDAY BLOG MITROKHIN: OGGI IL BLOG DI ALEXANDER MITROKHIN
COMPIE 12 ANNI...8 NOVEMBRE 2007 - 8 NOVEMBRE 2019
 12 ANNI FA NASCEVA SUL WEB IL BLOG MITROKHIN, UN BLOG CHE E' SEMPRE STATO FUORI DALLE RIGHE
BUON COMPLEANNO!!!

sabato 12 gennaio 2019

NADIA TOFFA E' MORTA!!!??? - Nadia Toffa, il silenzio lungo cinque giorni che spaventa i fan...

NADIA TOFFA DI NUOVO IN OSPEDALE
MILANO - (MI) - ITALIA - L’ultima immagine che appare sul profilo Instagram di Nadia Toffa risale a QUATTRO giorni fa e non è molto rassicurante nonostante il suo sorriso e ciò che ha scritto. La conduttrice de Le Iene appare sul letto dell’ospedale San Raffaele di Milano mentre viene sottoposta all’ennesima seduta di chemioterapia per combattere il cancro che l’ha colpita alcuni mesi fa. In quell’occasione Nadia Toffa scriveva: “Buongiorno ragazzi cari . La mattinata inizia con un’altra chemioterapia. A chi sostiene che spettacolarizzo la malattia rispondo “magari fosse finzione; è invece solo una cruda e terribile realtà. A chi dice che faccio pubblicità alla chemioterapia rispondo “sì, e la faccio anche col sorriso dato che grazie alla scienza è l’unica cura che abbiamo insieme alla radioterapia per sconfiggere il cancro”.
Da quel giorno Nadia Toffa non ha più scritto sui suoi social. Detto che ovviamente ha tutto il diritto di prendersi delle pause dai social dopo quattro giorni alcuni follower e fan iniziano a preoccuparsi chiedendosi se questa assenza di comunicazioni non sia da imputare ad un peggioramento del suo stato di salute.
PROFILO TWITTER: https://twitter.com/nadiatoffa (@NadiaToffa)
PROFILO INSTAGRAM: https://www.instagram.com/nadiatoffa/?hl=it (@nadiatoffa)
 


venerdì 2 marzo 2018

Tommaso Nannicini: «Scuola, lavoro, welfare: ecco perché il Pd è la vera Sinistra Italiana! Macron? Ci aiuterà a cambiare l’Europa, non a rifare la Sinistra!»

TOMMASO NANNICINI - PARTITO DEMOCRATICO

Parla il responsabile del programma del Pd: «Valorizzazione del capitale umano, formazione come vettore di mobilità sociale: così aiuteremo ad andare avanti chi è nato indietro. Macron? Ci aiuterà a cambiare l’Europa, non a rifare la sinistra. La Terza Via? Un parziale insuccesso!»

«Sono un socialista italiano e lo rivendico orgogliosamente. Non come D’Alema, che diceva di essere diventato socialista europeo senza esserlo mai stato in Italia, come se fosse qualcosa di cui vantarsi». Non è solo un economista, Tommaso Nannicini, né tantomeno un agnellino, come molti lo dipingono. Soprattutto, il responsabile del programma elettorale del Partito Democratico, capolista al Senato nel collegio di Milano, respinge con fermezza la vulgata secondo cui il Pd a guida Renzi abbia smarrito la sua identità di sinistra. Peggio, che sia più a destra della destra, come ha recentemente affermato Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali, secondo cui “Renzi è stato peggio di Berlusconi”: «A questa critica si risponde con due argomenti - spiega Nannicini - il primo dei quali è meramente fattuale: le nostre scelte di governo, negli ultimi cinque anni, sono state ispirate dall’obiettivo di garantire una crescita più inclusiva e un welfare più universale. Loro continuano a farne un argomento da convegno. Noi siamo passati alle scelte». Qualche esempio, Nannicini? Più di uno. All’inizio della nostra esperienza di governo, per il sostegno alla povertà c’erano 40 milioni stanziati in via sperimentale. Ce ne andiamo con una misura unica come il Reddito d’Inclusione per la quale abbiamo stanziato 2,7 miliardi. Una misura non solo assistenziale, peraltro, ma che prevede anche l’attivazione di chi la riceve. Continuo: i primi sussidi per i nuovi lavori previsti in una delega mai attuata dal governo D’Alema erano senza oneri aggiuntivi per lo Stato. Noi abbiamo messo due miliardi su un sussidio di disoccupazione universale, secondo solo a quello danese. Fatti, non convegni. Chi dice che abbiamo smarrito il faro della disuguaglianza racconta bugie, o non sa di cosa parla. Parlava di due argomenti, per respingere questa critica… Il secondo argomento è di prospettiva. Noi dobbiamo metterci d’accordo su cosa voglia dire essere di sinistra oggi. E cosa significa, secondo lei… Significa, come diceva Pietro Nenni, che bisogna portare avanti chi è nato indietro. Bisogna farlo partendo dal grande compromesso socialdemocratico, quello tra capitalismo di mercato e Stato sociale, una delle più grandi invenzioni del ventesimo secolo insieme alla penicillina. Il nostro problema è che quel compromesso va superato, non perché ha fallito, ma perché ha avuto successo. Oggi la società non è più una piramide, con tanti poveri in basso e pochi ricchi in alto, bensì un diamante, con una classe media più ampia e con bisogni diversificati. Vero, ma oggi la realtà racconta un’altra storia che il Censis chiama paura dello smottamento. In altre parole il rischio è che il diamante torni a essere una piramide. Che chi nasce avanti, possa tornare indietro. In questa nuova fase, la destra sembra avere più argomenti di voi… Servono entrambe le cose: evitare lo smottamento e costruire un welfare post-socialdemocratico. Nel nostro programma di governo ci sono molte proposte contro il rischio di smottamento sociale. Il salario minimo universale, per esempio, che non abbiamo noi e soli altri cinque Paesi europei. E poi misure per incentivare la natalità, dal sussidio per i nuovi genitori alle misure a sostegno dell’occupazione femminile. È inconcepibile che fare figli, in questo Paese, voglia dire aumentare esponenzialmente il rischio di finire in povertà. Noi parliamo di questo. Gli altri hanno la flat tax che vuol dire mandare ancora più avanti chi è nato avanti. A proposito di flat tax. Nicola Rossi, uno dei sostenitori della tassa piatta, ha rimarcato l’idea che la redistribuzione della ricchezza non può essere affidata unicamente al fisco, e più nello specifico alle tasse sul lavoro... Su questo sono d’accordo con lui. L’uguaglianza nella distribuzione del reddito è senz’altro importante. Ma se per raggiungerla si diminuiscono le opportunità di qualcuno? O se la si raggiunge sacrificando l’uguaglianza tra generazioni? Amartya Sen parlava di capacità, che altro non sono che la trascrizione delle nostre sfere di libertà: quella di inseguire i propri sogni, di sottrarsi a malattie evitabili, di trovare un impiego decente o di vivere in una comunità libera dal crimine. La lotta alle disuguaglianze deve abbracciare tutte queste dimensioni. Domanda: come si raggiunge questa idea di uguaglianza? O meglio: come si porta avanti chi è nato indietro in una società bloccata come quella italiana? Prima di tutto, con la formazione. Che vuol dire diritto allo studio, lotta alla povertà educativa, formazione permanente per evitare che le nuove tecnologie ti sbattano fuori dal mondo del lavoro. Voi avete fatto una riforma importante come la Buona Scuola: qualcosa non ha funzionato? Non è la riforma perfetta, indubbiamente, ma rivendico l’inversione di tendenza. Per la prima volta dai tempi di Prodi si è scommesso sull’autonomia e quindi sulle persone che la scuola la fanno. E per la prima volta in assoluto si è cercato di mettere al centro gli interessi di chi a scuola ci va, gli studenti. I governi precedenti avevano tagliato brutalmente i fondi. La Buona Scuola, piaccia o meno, è anche un investimento di oltre 3,5 miliardi in istruzione, a cui se ne aggiungono 10 per l'edilizia scolastica fino al 2020. Lo stesso vale per i 300 milioni che abbiamo messo sulla ricerca di base. Bisogna investire di più? Sì, bisogna investire di più. E bisogna far sì che questi benefici raggiungano tutti. Non è solo una questione di scuola, peraltro: usciamo dall’idea che scuola e lavoro siano silos separati. L’alternanza scuola-lavoro è un primo passo in questa direzione. E per noi l’istruzione va dalla culla alla tomba, per questo nel programma parliamo di asili nido e di formazione permanente. All’inizio della nostra esperienza di governo, per il sostegno alla povertà c’erano 40 milioni stanziati in via sperimentale. Ce ne andiamo con una misura unica come il Reddito d’Inclusione per la quale abbiamo stanziato 2,7 miliardi. Secondo Carlo Cottarelli, per ridurre il divario tra nord e sud è necessario investire nelle scuole del Mezzogiorno, per rafforzarne il capitale umano...
Sono d’accordo pure con Cottarelli: non per niente ogni volta che nel nostro programma parliamo di scuola e università parliamo di Sud, dal tempo pieno ai poli d’eccellenza. La lotta alle disuguaglianze passa soprattutto dal rafforzamento del capitale umano, è vero, ma non dobbiamo nemmeno pensare che sia tutto qua. Oggi le potenziali classi dirigente del Sud vanno a realizzarsi altrove, al Nord o all’estero. Per questo ritengo che infrastrutture e investimenti produttivi siano altrettanto importanti. Secondo il ceo di Adecco Group Alain Dehaze, invece, all’Italia mancano i poli d’eccellenza formativa, quelli che permettono di attrarre i talenti migliori...
Di più. L’Italia non sa selezionare. Abbiamo una concezione dell’uguaglianza che è caricaturale, che nega le differenze anziché combattere le ingiustizie. È importante far correre chi può correre e aiutare chi rimane indietro. La dispersione delle eccellenze è un problema. I nostri ricercatori sono i più produttivi al mondo, ma non fanno massa critica. Per questo, per l’appunto, servono poli d’eccellenza: a Milano, nell’area Expo. E a Napoli, dove vogliamo crearne uno analogo.
Tutto molto bello, ma i giovani votano tutti i partiti tranne il Pd. Come se lo spiega?
In realtà sono i 30/40enni che non votano Pd. È la generazione perduta della Seconda Repubblica, quella che è stata fregata dalle classi dirigenti di questo Paese, che sono rimaste ferme, che non hanno fatto riforme e innovazione. Quell’immobilismo l’abbiamo pagato caro. E in particolare l’ha pagato la generazione di chi non aveva più le vecchie garanzie costruite all’ombra del debito pubblico e non aveva ancora le nuove opportunità.
Sono i 30/40enni che non votano Pd. È la generazione perduta della Seconda Repubblica, quella che è stata fregata dalle classi dirigenti di questo Paese, che sono rimaste ferme, che non hanno fatto riforme e innovazione. Quell’immobilismo l’abbiamo pagato caro. E in particolare l’ha pagato la generazione di chi non aveva più le vecchie garanzie costruite all’ombra del debito pubblico e non aveva ancora le nuove opportunità.

Come pensate di recuperarli?
Abbiamo solo una strada: darci una mossa e continuare le riforme che abbiamo avviato. Ci sono un sacco di giovani occupati stabili che senza di noi avrebbero avuto un Cocopro o una finta Partita Iva e non potrebbero andare in banca a chiedere un mutuo. Oggi Berlusconi promette una decontribuzione alle nuove assunzioni che abbiamo già fatto noi. Abbiamo sbloccato il turnover nella pubblica amministrazione e ora abbiamo 500mila assunzioni nel pubblico impiego per innervarla di nuove competenze. Abbiamo fatto tante cose, ma c’è bisogno di tempo per recuperare quello che abbiamo perso. Purtroppo, per quella generazione il tempo è già scaduto da un bel po’.
A proposito di non più e non ancora, un altro problema italiano è il buco nel welfare per i giovani che finiscono gli studi ma non hanno ancora iniziato a lavorare. In altri Paesi d’Europa ci sono strumenti per dar loro un sostegno in quella fase, per accelerarne l’autonomia dalla famiglia. Noi invece siamo il Paese in cui fino a 37 anni si sta a casa coi genitori...

Noi nel programma diciamo innanzitutto che la transizione verso il primo lavoro e la stabilizzazione è troppo lunga. Per prima cosa, quindi, rafforziamo le opportunità, investiamo sull’apprendistato, potenziamo le politiche attive del lavoro, prevediamo un sostegno economico per chi affitta un appartamento. Fatto questo, si può ragionare su strumenti di welfare per l’inserimento. Ovviamente, condizionandoli alla ricerca attiva di un posto di lavoro. Un’ultima domanda: è Macron il vostro principale interlocutore in Europa? Macron è un interlocutore importante per costruire la nuova Europa, un po’ meno per costruire la nuova sinistra. A chi vi ispirate, allora. Vietato dire Tony Blair e la terza via...
Non più, ormai. La terza via è stata un parziale insuccesso e dobbiamo esserne consapevoli. La domanda era giusta, ma le risposte non sono arrivate. Nello stesso tempo, alle insicurezze non si può rispondere solo con più spesa pubblica e più debito. La sinistra europea deve scrivere un nuovo patto sociale per il XXI secolo, partendo dalla valorizzazione del capitale umano, dall’istruzione come elemento di mobilità sociale e dalla consapevolezza che a impedire l’emancipazione della popolazione non è solo l’assenza di reddito. Il marxismo è morto, la socialdemocrazia ha esaurito la sua funzione storica, ma della sinistra c’è ancora bisogno.
                                                                                                         Fonte: http://www.linkiesta.it di Francesco Cancellato

mercoledì 7 febbraio 2018

Quando negli anni '90 uno spot diceva: "Una telefonata può salvarti la vita!"

MIGRADVISOR, difficile quasi a pronunciare questa parola che individua un'applicazione che può veramente salvare una vita! Vi ricordate dello spot della Telecom Italia degli anni '90? Il cellulare non era ancora un must e l'offerta era indirizzata alle linee fisse: "Una telefonata può salvarti la vita!" Con Massimo Lopez del famoso Trio che in procinto di essere fucilato dal plotone della famigerata Legione Straniera chiedeva come ultimo desiderio di fare una telefonata a casa e...quella telefonata non finiva più! Ecco...questa applicazione innovativa è più o meno un salvavita non solo per gli immigrati ma anche per i clochard, per i nostri putroppo poveri Italiani che sono finiti loro malgrado a vivere su una strada, sotto un ponte, dentro le stazioni e aeroporti, dentro una macchina sfasciata o dentro un camper abbandonato! L'APP totalmente gratuita collegata al GPS guida in base al territorio, il bisognoso verso le strutture che possono aiutarlo ad avere un posto al caldo, cibo, vestiario o altro...questo vale indistintamente sia per gli Italiani che per gli immigrati...migliaia di volontari sono pronti ad accogliere tutti senza distinzione di razza, sesso, religione o condizione sociale...proprio come è scritto nella nostra Costituzione Italiana! Oggi più che mai è vero: il telefono può salvare una vita!!!
 
Alexander Mitrokhin
 

mercoledì 17 gennaio 2018

La paura di Papa Francesco e la guerra vista dal film #FullMetalJacket - Full Metal Jacket


PALLA DI LARDO - FULL METAL JACKET
 
#PapaFrancesco e la sua #paura della #GuerraNucleare: "Si, ho davvero paura. Siamo al limite. Basta un incidente per innescare la guerra. Di questo passo la situazione rischia di precipitare. Quindi bisogna distruggere le armi, adoperarci per il disarmo nucleare".
Trama del film #FullMetalJacket: "In un campo di addestramento dei Marines, nella Carolina del Sud, diciassette giovani coscritti per la guerra del Vietnam vengono addestrati duramente. Il severissimo sergente istruttore Hartman tratta le reclute come animali allo scopo di trasformarli in perfetti strumenti di morte, obbligandoli ad amare visceralmente il proprio fucile secondo i dettami del credo del fuciliere e rivolgendosi a loro con insulti mortificanti e soprannomi ignobili. Tra le reclute spiccano il brillante Joker, aspirante giornalista di guerra che sembra ricevere minori manifestazioni di disprezzo da parte del sergente, l'intelligente Cowboy, che diventa ben presto amico di Joker, e il goffo e sovrappeso Palla di Lardo, il cui vero nome è Leonard Lawrence. Quest'ultimo diventa fin da subito il bersaglio preferito di Hartman: irritato per i suoi atteggiamenti puerili e per la sua incapacità nel seguire l'addestramento e la rigida disciplina militare, allo scopo di spronarlo, il sergente istruttore lo insulta e lo umilia più di tutti, spesso di fronte ai compagni. A un certo punto Joker ha un dissidio su questioni religiose con Hartman, che, colpito dal coraggio dell'allievo (che definisce ignorante e senza Dio, ma con fegato), gli assegna il compito di seguire personalmente Palla di Lardo, con la speranza di migliorarne il rendimento. Nonostante ciò Hartman, esasperato dall'ultimo errore di Palla di Lardo (che, affamato, ha portato in camera dalla mensa una ciambella nonostante non sia permesso portare viveri nel dormitorio), decide che, per ogni inettitudine di Palla di Lardo, non punirà più solo lui ma tutti loro, in quanto li ritiene tutti responsabili di non aver motivato sufficientemente il compagno. Stanchi di scontare per lui le punizioni del sergente, tutti i commilitoni, con la complicità di Joker, praticano un codice rosso a Palla di Lardo. Dopo questo avvenimento, il rendimento di Palla di Lardo migliora progressivamente diventando uno dei migliori cadetti, mostrando grandi capacità come cecchino, il quale sorprende le aspettative del sergente Hartman. Ma l'evento danneggia irreparabilmente la mente della giovane recluta. Un giorno Joker confessa a Cowboy di essere preoccupato per lo stato mentale di Palla di Lardo, che, pur essendo migliorato parecchio come militare, pare essere sprofondato in una evidente follia. Joker ha infatti notato che questi a volte parla con il suo fucile come fosse la sua ragazza; tutte le reclute avevano dovuto dare al loro fucile un nome da donna e trattare l'arma come il loro migliore amico, ma Leonard esagerava visibilmente. La notte prima della partenza per il Vietnam Joker, mentre è di piantone notturno, scopre Palla di Lardo nascosto nei bagni della compagnia: questi gli sorride in modo folle e demoniaco imbracciando il suo M14 caricato con pallottole FMJ. Leonard, persa ormai ogni traccia di sanità mentale, urla a squarciagola il credo del fuciliere svegliando Hartman, che lo scopre e lo insulta per l'ultima volta, ricevendo in cambio uno sparo diretto al cuore che lo uccide. Un istante dopo Palla di Lardo, nonostante avesse trovato qualcosa che gli riuscisse bene (sparare come cecchino), si suicida con la stessa arma, sparandosi in bocca di fronte all'atterrito Joker. Qualche mese dopo Joker è in Vietnam, impiegato come giornalista per la rivista militare Stars and Stripes dopo la fine dell'addestramento. Stanco della monotonia delle retrovie e frustrato per il fatto di non poter pubblicare articoli senza passare dalla censura del suo superiore, si fa spedire al fronte di Huế. Assieme al fotografo Rafterman, bramoso di emozioni belliche, si unisce ad una squadra dove ritrova Cowboy e fa la conoscenza di altri giovani marines, tutti condizionati e trasformati dagli orrori della guerra. Un giorno Cowboy e altri due compagni di plotone , Doc e Eightball vengono uccisi dai colpi di un cecchino nemico, il quale, a sua volta ferito a morte dai militari americani, si rivela essere una ragazzina vietnamita. Svanito ogni sentimento di vendetta per i compagni uccisi, con il solo desiderio di non farla soffrire, Joker le dà il colpo di grazia, facendo di lei la sua prima vittima e guadagnandosi il rispetto dagli altri Marines. I militari tornano indietro e, avanzando attraverso la città in fiamme, si mettono a cantare la Marcia di Topolino, una canzoncina per bambini, in un surreale e lugubre finale."
 

venerdì 11 settembre 2015

L'11 settembre è il 254º giorno del calendario gregoriano (il 255º negli anni bisestili). Mancano 111 giorni alla fine dell'anno...


 Cerimoniale in ricordo delle vittime
11 Settembre 2001 - 11 Settembre 2015

L'11 settembre è il 254º giorno del calendario gregoriano (il 255º negli anni bisestili). Mancano 111 giorni alla fine dell'anno.

Indice

Eventi

Nati

Ci sono circa 630 voci su persone nate l'11 settembre; vedi la pagina Nati l'11 settembre per un elenco descrittivo o la categoria Nati l'11 settembre per un indice alfabetico.

Morti

Ci sono circa 300 voci su persone morte l'11 settembre; vedi la pagina Morti l'11 settembre per un elenco descrittivo o la categoria Morti l'11 settembre per un indice alfabetico.

Feste e ricorrenze

Nazionali

Religiose

Laiche

  • Cina – Festa nazionale dei Pompieri della Repubblica Popolare Cinese. Il giorno è scelto per il fatto che l'undicesimo giorno del nono mese (settembre) corrisponde al 119, il numero telefonico dei pompieri in Cina.
  • USA – Giorno del numero di emergenza "911"

mercoledì 28 gennaio 2015

Le Ricette del Castello: "IL SIGNORE DEL CASTELLO APRE LE PORTE A BUONGUSTAI..."

http://lericettedelcastello.blogspot.it



Il Signore del Castello Lord Gabriel non ha mai amato la guerra e tanto
meno le mire espansionistiche; gli unici suoi interessi sono per la
cultura e la cucina. 

Per questo motivo il Castello di Lord Gabriel è diventato crocevia di
intellettuali, studiosi, viandanti, filosofi, amanti del sapere ma anche
chef e cuochi provenienti da ogni parte del mondo. Ogni tanto qualche
ribaldo cerca di sfidare l' autorità di Lord Gabriel e di conquistare la
fortezza, ma ad oggi nessuno vi è ancora riuscito, anzi, per la loro
temerarietà il Nobil Signor per far si che costoro non passino i loro
anni nelle segrete del castello ha preteso per la loro liberazione una
ricetta tipica dei loro paesi. 

Ad oggi i cuochi di corte sono depositari di centinaia di ricette
provenienti da tutto il mondo e con il loro aiuto, Lord Gabriel ha
deciso di condividere con tutto il mondo virtuale questo sapere
culinario, vero e proprio vanto del Nobil Signore e di tutta la sua
Corte! 
In questo blog verranno proposte ricette provenienti dalle varie regioni
dell' Italia, dall' Europa e da tutto il mondo, i Maestri dei Fornelli
vi consiglieranno prelibatezze di ogni tipo e gli Enologi delle segrete
cantine quali i vini migliori per accompagnarle.
Non mancheranno cocktail e piatti veramente straordinari per ogni evenienza!

sabato 27 ottobre 2012

La storia di Amanda Todd: La sedicenne vittima del cyber-bullying. Con i sottotitoli in Italiano. Chi è Amanda Todd, la vittima di cyber-bullismo che Anonymous vorrebbe vendicare!

AMANDA TODD
 
La storia di Amanda Todd: La sedicenne vittima del cyber-bullying. Con i sottotitoli in Italiano.
Video Originale: http://www.youtube.com/watch?v=vOHXGNx-E7E&feature=channel&list=UL


Canzoni:
The A Team: E. Shereen
Icarus: Hopes Die Last
Einaudi: Ritornare
 
Amanda Todd era una ragazza adolescente Canadese: è morta a causa di una foto a seno nudo. Dopo anni di minacce sul web da parte di uno stalker, ha scelto il suicidio. E gli hacker di Anonymous, per vendicarla, hanno combinato un pasticcio!
 

Amanda Todd era una adolescente di 15 anni. Si è tolta la vita il 10 ottobre: il motivo delsuicidio è stato attribuito al "cyber bullismo", ovvero a ripetute vessazioni che la ragazza ha subito via internet.
Il 7 settembre di quest'anno, Amanda pubblicava su YouTube My Story: Struggling, bullying, suicide and self harm, il suo ultimo grido d'allarme: nel video raccontava la storia del sopruso subiva da anni. La storiaccia risaliva a qualche anno prima, quando frequentava le videochat in cerca di nuove amicizie; all'epoca aveva dodici anni; in un'occasione, raccontava Amanda, cedette alle moine di uno sconosciuto, che la convinse a mostrare un seno in cam. Un gioco da ragazzi, probabilmente privo di quella malizia che tante coetanee di Amanda mettono nei loro autoscatti pubblici o nelle sessioni in webcam con fidanzati e fidanzatini virtuali. Comunque, da quel momento in poi cominciò a ricattarla. O meglio: a tormentarla. Divenne, come si dice nel gergo della rete, un "roll", ovvero una presenza fastidiosa, che si muove unicamente per dare fastidio alla pax digitale. Qualche giorno dopo, la foto del topless di Amanda fu pubblicata in rete e - un anno più tardi - ritornò come icona di un profilo Facebook. Intanto l'equilibrio psicologico di Amanda precipitava: la quindicenne entrò in depressione e cambiò più volte scuola; tentò il suicidio una prima volta, ma fu salvata in tempo. Infine, il 10 ottobre scorso, è riuscita a togliersi la vita.
Negli anni la teenager ha chiesto aiuto, interpellato la polizia, si è affidata alla famiglia e agli amici, è ricorsa al supporto di specialisti. Ma alla fine, è caduta. Vittima di un roll che per anni si è divertito alle sue spalle rimanendo sconosciuto. Questo, fino a lunedì.
Perché a questo punto nella storia entra Anonymous.
Il gruppo hacker più famoso del mondo ha in qualche modo "adottato" il caso di Amanda Todd: una vittima della Rete che la Rete ha voluto vendicare a modo suo, ovvero rendendo pubblica l'identità del troll: come è d'uopo nell'epoca dell'iperconnessione, nella cache che è stata diffusa da Anonymous erano elencati i suoi profili social, gli account ad alcuni siti "perv" come Jailbait, più una serie di foto, trascrizioni di chat. Soprattutto, è stato pubblicato l'indirizzo del colpevole.
Sul web è partita la fatwa. Anonymous ha lanciato la guerra santa contro il roll che aveva fatto suicidare la ragazzina e un piccolo esercito di vendicatori da browser si è candidato al linciaggio del colpevole.
Unico problema: l'indirizzo era quello sbagliato. "This is not the correct person", ha postato Anonymous New Jersey sulla sua popolare pagina Facebook. Da lì in poi sono sorti i dubbi: forse la persona era quella giusta, ma l'indirizzo sbagliato; inoltre pare che il roll sia un ragazzo di 19 anni e non un uomo di 32, come inizialmente si era detto. In più, la polizia ha smentito l'identità del colpevole.
Insomma, i dubbi sono tanti. E in molti si chiedono - anche in seno ad Anonymous - perché il bullo non dovrebbe avere diritto a un regolare processo. D'altro lato, la campagna di doxing, la pubblicazione di dossier da parte di Anonymous, potrebbe forse dissuadere da casi del genere altri troll- o forse sarebbe il caso di chiamarli orchi. Ma lo scenario più inquietante è quello di un Terrore digitale, che stia alla rivoluzione digitale come gli anni della ghigliottina facile furono il postulato di sangue che seguì alle utopie della Rivoluzione Francese.
 
 
 
 


domenica 2 settembre 2012

La storia di WikiLeaks...

Wikileaks Needs You!

WikiLeaks

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Logo di WikiLeaks
WikiLeaks
URLwww.wikileaks.org[1]
Tipo di sitoArchivio documentale
Registrazioneprivata
ProprietarioThe Sunshine Press
Creato daJulian Assange
Lancio2006
Stato corrente del sitoattivo
WikiLeaks (dall'inglese "leak", "perdita", "fuga [di notizie]") è un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore (drop box) protetto da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto (segreto di stato, segreto militare, segreto industriale, segreto bancario) e poi li carica sul proprio sito web. WikiLeaks riceve, in genere, documenti di carattere governativo o aziendale da fonti coperte dall'anonimato e da whistleblower.[2]
Il sito è curato da giornalisti, attivisti, scienziati. Comunque i cittadini di ogni parte del mondo possono inviare (sono anzi invitati a farlo) materiale "che porti alla luce comportamenti non etici di governi e aziende" tenuti nascosti.
Gran parte dello staff del sito, come gli stessi fondatori del progetto, rimane anonima.
L'obiettivo dell'organizzazione è di assicurare che gli informatori non vengano perseguiti per la diffusione di documenti sensibili.[3]
L'organizzazione dichiara di verificare l'autenticità del materiale prima di pubblicarlo e di preservare l'anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella "fuga di notizie".
Nonostante il prefisso, il progetto non è un wiki e non ha alcun legame con Wikimedia Foundation, l'organizzazione senza fini di lucro che possiede i server di Wikipedia. WikiLeaks, per scelta, non ha alcuna sede ufficiale. Infatti vuole essere «una versione irrintracciabile di Wikipedia che consenta la pubblicazione e l'analisi di massa di documentazione riservata». Lo scopo ultimo è quello della trasparenza da parte dei governi quale garanzia di giustizia, di etica e di una più forte democrazia.

Indice

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Storia [modifica]

Julian Assange, il principale portavoce di WikiLeaks
Il sito fece la sua prima apparizione su internet nel dicembre 2006, in occasione della pubblicazione di un documento che provava un complotto per assassinare i membri del governo somalo, firmato dallo sceicco Hassan Dahir Aweys[4].
La grande fortuna di Wikileaks è iniziata nel 2007, quando entrò a far parte dello staff di volontari un attivista che utilizzava il software di anonimato Tor. Attraverso questo software, Wikileaks intercettò milioni di conversazioni all'insaputa degli interessati. Tra essi vi erano degli hacker cinesi che ricercavano su internet informazioni sui governi occidentali. Wikileaks cominciò a registrare tutto il loro traffico. Una piccola frazione fu pubblicata sul sito dell'organizzazione e fu utilizzata come lancio del progetto.
Lo staff, di cui l'australiano Julian Assange è il membro più noto e influente, affermò di avere in preparazione la pubblicazione di oltre 1.200.000 documenti riservati. Nella seconda metà del 2007 è stata pubblicata una cospicua documentazione, anche di grosso impatto per i media; si va da materiale sull'equipaggiamento militare nella guerra in Afghanistan fino a rivelazioni sulla corruzione in Kenya.
La gestione del Campo di prigionia di Guantánamo è uno dei casi più celebri venuti alla conoscenza del grande pubblico grazie a WikiLeaks.
Nel 2008 il sito web è stato chiuso per decisione di un tribunale californiano dietro le pressioni della banca svizzera Julius Bär, ritenutasi diffamata da documenti che l'accusavano di supportare l'evasione fiscale e il riciclaggio di denaro sporco. Il 29 febbraio 2008, lo stesso giudice che lo aveva chiuso autorizzò la riapertura del sito web citando il primo emendamento e questioni riguardo alla giurisdizione[5]. Il 5 marzo 2008 la banca rinunciò alla causa[6]. Una successiva richiesta della banca di bloccare la pubblicazione del sito web fu negata[7].
Nel giugno del 2009 il sito aveva oltre 1200 volontari registrati, fra cui un consiglio direttivo composto da Assange, Phillip Adams, Wang Dan, C. J. Hinke, Ben Laurie, Tashi Namgyal Khamsitsang, Xiao Qiang, Chico Whitaker e Wang Youcai.
Del 25 luglio 2010 è la notizia che WikiLeaks ha svelato ai quotidiani New York Times e The Guardian e al settimanale Der Spiegel il contenuto di alcuni documenti riservati dai quali emergono aspetti nascosti della guerra in Afghanistan. Tra le altre cose, le suddette informazioni riguardano: l'uccisione di civili e l'occultamento dei cadaveri; l'esistenza di un'unità segreta americana dedita a "fermare o uccidere" talebani, anche senza un regolare processo; il doppio gioco del Pakistan — ufficialmente paese alleato degli Stati Uniti — i cui servizi segreti tessevano rapporti di collaborazione con i capi talebani per combattere l'operato militare americano e organizzare perfino complotti contro leader afghani[8][9][10][11][12].
Nel mese di ottobre 2010 il numero due dell'organizzazione, il tedesco Daniel Domscheit-Berg, ha rassegnato le dimissioni per dissidi con Assange. Il 7 dicembre 2010, dopo essersi costituito alle autorità, viene arrestato nel Regno Unito il fondatore del sito Julian Assange.
Il 2 febbraio 2011 un parlamentare norvegese del Partito Socialista ha candidato il sito al premio Nobel per la pace.[13]

Tecnologia [modifica]

Il sito web utilizzava inizialmente una versione modificata del software MediaWiki - lo stesso software in uso anche sui server di Wikipedia - ma questa soluzione è stata abbandonata a partire dal 22 ottobre 2010 a seguito di un restyling strutturale del sito.
Dal dicembre 2010, il database di WikiLeaks è ospitato in un centro dati gestito dall'Internet service provider svedese Bahnhof. Il centro - noto come Pionen White Mountains - è situato a Södermalm, un quartiere di Stoccolma, all'interno di un ex-rifugio anti-atomico ristrutturato.[14][15][16]
La migliore tecnologia del team resta comunque quella impiegata nell'accorta gestione dei messaggi diretti che non passano dal medium Internet, anche nei momenti più difficili della vita del progetto e dei suoi artefici.

Funzionamento [modifica]

Per inviare un documento a Wikileaks è necessario per prima cosa procedere alla sua cifratura, in maniera da rendere l'operazione il più anonima possibile. Si utilizza il software a doppia chiave PGP, un sistema di cifratura open source altamente sicuro. Lo staff di Wikileaks verifica il documento ricevuto e poi provvede alla sua diffusione. Secondo dichiarazioni di Assange rese nel 2010, i documenti ricevuti sono controllati da un gruppo di cinque revisori con competenze in campi diversi (lingua, programmazione). La decisione finale circa la valutazione di un documento spetta allo stesso Assange.

Il file di "assicurazione" [modifica]

Il 29 luglio 2010 Wikileaks ha aggiunto un file, denominato insurance.aes256 [17] di 1,4 gigabyte[18] alla pagina sulla guerra in Afghanistan (vedi infra). Il file è stato protetto con il sistema di crittazione Advanced Encryption Standard, con chiave a 256 bit, ed è stato reso pubblicamente disponibile sui circuiti di file sharing.
Insurance.aes256 funge da "assicurazione": lo stesso Assange ha dichiarato che, in caso dovesse succedere qualcosa a lui o agli altri collaboratori di WikiLeaks, le chiavi per decrittare il file verranno automaticamente rese pubbliche in modo che chiunque possa accedere autonomamente alla documentazione [19][20]. Non ci sarebbe allora alcun modo per fermare la diffusione di informazioni, che sarebbe istantanea, poiché diverse persone hanno già la copia del file nel loro hard disk.

Afghanistan war logs [modifica]

Il 25 luglio 2010 WikiLeaks pubblica una raccolta di 91.731 documenti militari relativi alla guerra in Afghanistan. I documenti ricoprono un periodo che va dal gennaio 2004 al dicembre 2009 e vengono rilasciati al Guardian, New York Times e Der Spiegel, che verificano l'autenticità del materiale.[21]
La diffusione di tali documenti riservati, considerata una delle più estese nella storia militare degli Stati Uniti, rivela informazioni sull'uccisione di civili da parte di truppe statunitensi e britanniche,[22] e l'azione di sostegno di Pakistan e Iran ai talebani.[23][24]
Le rivelazioni, che evidenziano una sottovalutazione delle forze talebane, arrivano in uno dei momenti peggiori per l'esercito statunitense dall'inizio dell'occupazione in quanto a perdite: solo nel giugno 2010 si registra l'uccisione di 100 soldati americani.[25]

Iraq War Logs [modifica]

Il 5 aprile 2010, durante una conferenza stampa a Washington, WikiLeaks diffonde un video di 17 minuti che mostra l'assassinio di almeno dodici civili iracheni, tra cui due giornalisti della Reuters, in un attacco messo in atto da due elicotteri Apache americani il 12 luglio 2007.[26] L'autenticità del video, chiamato Collateral Murder, è stata confermata da un militare americano.[27] Nel maggio dello stesso anno il soldato dell'esercito americano Bradley Manning viene arrestato con l'accusa di aver divulgato il video e altre centinaia di migliaia di documenti riservati.[28] In un'intervista al Guardian del dicembre 2010, Julian Assange lo ha definito un eroe.[29]
Nell'ottobre 2010 WikiLeaks diffonde più di 300.000 documenti riservati dell'esercito statunitense che rivelano gravi inadempienze delle autorità statunitensi nel perseguire abusi, torture e violenze perpetrate durante la guerra in Iraq.[30] La divulgazione dei documenti ha rivelato anche la morte di oltre 15.000 civili in circostanze sconosciute e numerosi casi di torture da parte di militari iracheni ignorate dall'esercito statunitense.[31]

Il cablegate 2010 [modifica]

A partire dal 28 novembre 2010 il sito ha pubblicato un'ingente rassegna di documenti riservati che hanno come focus l'operato del governo e della diplomazia statunitense nel mondo. Si tratta, stando a WikiLeaks stessa, della diffusione non autorizzata di 251.287 documenti contenenti informazioni confidenziali inviate da 274 ambasciate americane in tutto il mondo al dipartimento di Stato degli Stati Uniti a Washington. La pubblicazione dei documenti, che coprono il periodo fra il 1966 e febbraio 2010, è prevista per i mesi successivi al dicembre 2010. Inizialmente il sito ne ha resi pubblici 300. Fra i documenti ne risulterebbero 133.887 "non classificati", 101.748 con la dicitura "confidential" (confidenziale) e 15.652 a livello superiore "secret" (segreto) ma nessun "top secret".[32] I documenti sono stati distribuiti da WikiLeaks a quattro quotidiani (El País, Le Monde, The Guardian e The New York Times) e un settimanale (Der Spiegel) che ne hanno pubblicato una prima serie (220 documenti) il 28 novembre 2010[33][34][35][36][37].
Nei documenti sono incluse valutazioni sul comportamento pubblico e privato di capi di Stato europei, sui rapporti tra Stati Uniti ed Estremo Oriente e sulle posizioni dei più importanti Stati alleati inclusa l'Arabia Saudita, principale fiancheggiatore degli Stati Uniti e nel contempo, segretamente, principale finanziatore della rete terroristica di Al-Qaida. In tali comunicazioni gli ambasciatori riferiscono a Washington informazioni e opinioni su una molteplicità di personaggi di spicco di molti Stati. Tale fuga di notizie ha comportato un certo imbarazzo all'amministrazione americana per via dei contenuti di carattere riservato e non sempre propriamente elogiativi nei confronti dei soggetti attenzionati. Fra tali soggetti vi sono fra l'altro l'ex presidente del consiglio italiano Berlusconi, l'ex presidente francese Sarkozy, quello russo Putin e quello kazako Nazarbaev.
A seguito di tale pubblicazione, il sito wikileaks.org ha subito ripetuti e imponenti attacchi informatici di tipo DDoS (Distribuited Denial of Service)[38][39]. Il Dipartimento di Stato USA ha inviato tramite i suoi legali una lettera di diffida all'avvocato di Assange, appellandosi all'illegalità insita nel semplice possesso di quei documenti da parte dei gestori di Wikileaks, e negando al contempo ogni tentativo di negoziazione per bloccare la pubblicazione. Il governo statunitense e il Pentagono avevano già in precedenza bollato le rivelazioni come pericolose su vari fronti: per le fonti di informazioni confidenziali che verrebbero così perdute; per le operazioni di sicurezza nazionale, come quelle contro il terrorismo; per le relazioni diplomatiche degli Stati Uniti con gli alleati e la cooperazione internazionale su minacce di portata globale[40]. Il 1º dicembre 2010, Barack Obama ha creato una task force denominata Interagency Policy Committee for Wikileaks per contrastare eventuali altre fughe di documenti dagli uffici dell'amministrazione americana[41][42].
Il 2 dicembre 2010 EveryDNS.net, una società del gruppo Dyn Inc che era il provider che forniva il dominio wikileaks.org, ha reso noto di aver interrotto la fornitura per violazione di una clausola contrattuale rendendo impossibile il collegamento a quell'indirizzo.[43][44] Successivamente il sito è stato sfrattato dai server del sito di commercio elettronico Amazon.com dovendo emigrare sui server mantenuti dal provider svedese Bahnhof.[16]
Il 3 dicembre 2010 il sito WikiLeaks, attraverso la sua pagina su Twitter, ha accusato esplicitamente gli Stati Uniti di averlo oscurato.[45] Attualmente il sito è ospitato su molteplici server online[46] (al 10 dicembre 2010, 1559 mirror - solo parzialmente attivi - creati in risposta alla campagna di mass-mirroring lanciata da WikiLeaks il 4 dicembre 2010[47][48][49]) ed è accessibile attraverso differenti nomi a dominio (come wikileaks.ch registrato dal Partito Pirata Internazionale) resi disponibili da vari provider DNS.[50][51]
Il 4 dicembre 2010 sul social network Twitter, WikiLeaks ha lanciato l'operazione "I'm WikiLeaks". Da quel momento sotto l'hashtag Twitter #imwikileaks centinaia di mirror hanno iniziato a diffondere a macchia d'olio i contenuti del sito web. L'intento è una decentralizzazione per impedire oscuramenti, in questo modo a WikiLeaks basterà essere online anche una sola ora al giorno ed i mirror duplicheranno i contenuti. La hashtag su Twitter permette di avere dei mirror che nascono e muoiono continuamente ad indirizzi diversi, eliminando così la possibilità di Denial of service.[52]
Il 14 dicembre 2010 il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha citato in giudizio Twitter, intimando di fornire informazioni sugli account iscritti o associati a WikiLeaks.[53] Twitter ha deciso di informare i propri utenti.[54]
Le sommosse popolari in Tunisia scoppiate nel dicembre 2010 sono in parte riconducibili alla rivelazione di alcuni documenti confidenziali del cablegate.[55]

Contenuto dei documenti [modifica]

Qui di seguito sono pubblicate le informazioni della prima serie di documenti rilasciati il 28 novembre 2010, i documenti contengono in alcuni casi i punti di vista e le opinioni personali di diplomatici statunitensi e ambasciatori in servizio presso le ambasciate, inoltre a volte vi sarebbero riportati colloqui con rappresentanti di governo non statunitensi che hanno rapporti diplomatici con gli Stati Uniti:

Analisi diplomatica ai singoli leader stranieri [modifica]

  • Silvio Berlusconi è stato definito dalla ambasciata americana a Roma un leader "inefficace" che spende le sue energie in feste notturne, le quali non gli permetterebbero di riposarsi abbastanza. Il diplomatico americano autore del documento definisce il premier "incapace, vanitoso e inefficace come moderno leader europeo"[56]. L'ambasciatore statunitense David H. Thorne ha riferito che Berlusconi, durante un incontro tenutosi ad Arcore il 30 dicembre 2009, alla presenza di Gianni Letta, avrebbe affermato di poter contare su alleati nell'opposizione tra cui Pierluigi Bersani per la riforma sulla giustizia.[57][58] In un cablogramma del 3 febbraio 2010 Thorne ha criticato la legge Romani dichiarando che questa favorirebbe il governo Berlusconi e Mediaset, atteggiamento secondo Thorne utilizzato sin dai tempi di Craxi.[59]
  • Il rapporto tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin sarebbe oggetto di un'attenta osservazione da parte dei diplomatici statunitensi. La loro relazione è stata giudicata di natura confidenziale, anche a causa dello scambio di "regali generosi", e foriera di redditizi contratti energetici tra Eni e Gazprom. La descrizione data di Berlusconi è che "sembra essere il portavoce di Putin in Europa", in quanto il Presidente del Consiglio italiano si farebbe portatore degli interessi russi in seno all'Unione Europea[60].
  • Dmitrij Medvedev, il presidente russo, è stato descritto come "pallido" e "indeciso", che gioca a fare il "Robin del Batman Putin".[61]
  • Il presidente francese Nicolas Sarkozy viene definito "un imperatore nudo" da tenere "sotto stretta sorveglianza".
  • Critiche da parte del personale dell'ambasciata degli Stati Uniti ai loro governi ospitanti, Vladimir Putin è definito un "alpha dog" (maschio dominante), Hamid Karzai come "guidato da paranoia" e Angela Merkel come una leader che "evita il rischio e raramente è creativa"[62].
  • Il leader libico Mu'ammar Gheddafi viene definito un "ipocondriaco" e "abile politico" in grado di restare al potere per oltre quaranta anni. Inoltre sarebbe "ossessivamente dipendente da un piccolo gruppo di persone altamente fidato". Secondo la diplomazia Usa il leader libico non effettua viaggi o spostamenti senza una "formosa" infermiera ucraina[63].
  • Secondo quanto riportato da Wikileaks, Hillary Clinton indagò sulla salute mentale e fisica della presidente dell'Argentina Cristina Fernandez Kirchner definita "uno strumento di suo marito".[64]
  • Robert Mugabe, presidente dello Zimbabwe, è stato descritto come il diavolo. Nel documento si legge che Mugabe è più intelligente e più spietato di qualsiasi altro politico in Zimbabwe.[65]

Spionaggio contro l'ONU [modifica]

  • Una direttiva del segretario di Stato Hillary Clinton ha ordinato ai diplomatici degli Stati Uniti di raccogliere le informazioni biometriche del segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon, e di alti funzionari delle Nazioni Unite, incluse le password e le chiavi di crittografia personale utilizzate nelle reti private e commerciali per le comunicazioni ufficiali.[66]

Afghanistan [modifica]

  • Da un documento che descrive gli incontri tra funzionari americani e Ahmed Wali Karzai, fratello del presidente dell'Afghanistan, di settembre 2009 e febbraio 2010, si legge quanto segue: "Discutendo con Ahmed Wali Karzai, capo del Consiglio provinciale, è risultato chiaro che fosse un corrotto e un trafficante di stupefacenti ". Prendendo atto di diverse dichiarazioni di Karzai riconosciute false, i documenti spiegavano: "Non sembra capire il livello delle nostre conoscenze sulle sue attività. Controlleremo le sue attività da vicino, e gli consegneremo periodicamente messaggi chiari".[68]
  • La Germania ha interrogato gli Stati Uniti sull'uso fatto del denaro versato dalla NATO come contributo per finanziare i soldati afghani. Secondo i documenti di protesta l'ambasciatore tedesco alla Nato chiede di conoscere la destinazione dei 50 milioni di euro versati lo scorso anno come contributo al fondo fiduciario per l'Esercito Nazionale Afghano. Il governo tedesco voleva sapere che fine avesse fatto il denaro, perché i progetti avviati non avanzassero, e perché i militari americani si fossero attribuiti una percentuale del 15 per cento sulla somma.[69]

Questioni europee [modifica]

  • L'ambasciatore georgiano a Roma ha detto a diplomatici statunitensi che il governo della Georgia crede che Putin abbia promesso a Berlusconi una percentuale sugli utili dei gasdotti sviluppati da Gazprom in coordinamento con ENI.[70]
  • Funzionari degli Stati Uniti hanno fortemente avvertito la Germania nel 2007 di non far rispettare i mandati di cattura per gli ufficiali della CIA coinvolti in un'operazione sbagliata in cui Khalid El-Masri, un innocente cittadino tedesco con lo stesso nome di un sospetto militante, è stato erroneamente rapito e tenuto per mesi in Afghanistan. Un alto diplomatico americano ha detto a un ufficiale tedesco "che la nostra intenzione non era quella di minacciare la Germania, ma piuttosto di sollecitare che il governo tedesco pesi attentamente ogni passo nel cammino sulle implicazioni con le relazioni degli Stati Uniti"[71]
  • Funzionari degli Stati Uniti hanno fatto pressione sulla Spagna per far abbandonare le indagini dei tribunali sulle consegne straordinarie della CIA, la tortura a Guantanamo Bay, e nel 2003 sull'uccisione da parte delle truppe americane di José Couso, un giornalista spagnolo, in Iraq.[72][73]

Questioni mediorientali [modifica]

  • Un alleato non identificato dell'ex presidente iraniano Ali Akbar Hashemi Rafsanjani ha dichiarato che la Guida Suprema Ali Khamenei è malato terminale di leucemia e dovrebbe morire in pochi mesi.[74]
  • L'intelligence degli Stati Uniti sostiene che l'Iran abbia ottenuto missili avanzati (derivati da un progetto russo) dalla Corea del Nord.
  • Israele sarebbe pronto ad attaccare l'Iran entro il 2010 se questo si dotasse di armi nucleari.[75]
  • Incoraggiamento da parte dei leader arabi per un attacco militare contro gli impianti nucleari in Iran: il re saudita Abdullah ha più volte esortato gli Stati Uniti ad attaccare gli impianti nucleari iraniani[76].
  • La Siria avrebbe continuato a fornire armi a Hezbollah, nonostante la promessa di cessare le spedizioni[77].
  • I donatori sauditi restano finanziatori maggiori dei gruppi fondamentalisti islamici come Al Qaida[78].

Questioni asiatiche [modifica]

  • L'ambasciatore americano a Seoul descrive in un documento che, nell'ipotesi di un eventuale collasso della Corea del Nord, i funzionari americani e sudcoreani hanno discusso della possibilità di una Corea unificata.
  • La diplomazia americana è convinta che "la Cina è pronta ad abbandonare al suo destino la Corea del Nord".
  • Presunti legami tra il governo russo e la criminalità organizzata; la Russia è stata etichettata come uno "Stato-mafioso".[79]
  • Un contatto cinese ha detto all'ambasciata statunitense a Pechino che l'ufficio politico del Partito comunista cinese è responsabile di aver istigato l'attacco hacker a Google del gennaio 2010.[33]

Questioni sudamericane [modifica]

  • L'ambasciata statunitense in Honduras ha affermato in un documento che il colpo di Stato del 28 giugno 2009 era totalmente illegale, in contraddizione con la politica estera del suo paese che ha riconosciuto le elezioni organizzate nello stesso paese dal governo golpista.[80]
  • Il ministro della Difesa brasiliano Nelson Jobim ha confermato che il Presidente della Bolivia, Evo Morales, è affetto da un grave tumore ai seni paranasali.[81]
  • Un documento inviato dall'ambasciata degli Stati Uniti a Brasilia il 13 novembre 2009 ha riferito che il ministro della Difesa brasiliano Nelson Jobim "ha riconosciuto la presenza delle FARC in Venezuela".[82]

Altre questioni [modifica]

  • Nel luglio 2009 l'ambasciatore statunitense Robert Godec scrive in un dispaccio confidenziale che il regime tunisino di Ben Ali ha ormai perso contatto col popolo, non tollerando alcun criticismo e ricorrendo alla polizia per preservare il proprio potere. Godec evidenzia inoltre l'alto livello di corruzione e il crescente discontento popolare.[83]
  • Una spedizione illegale di uranio arricchito ha quasi causato un disastro ambientale nel 2009.[84]
  • Si promettevano soldi, favori, aiuti da parte del FMI (Fondo Monetario Internazionale) o la possibilità di avere un incontro riservato col presidente americano Barack Obama. In cambio si chiedeva l'impegno ad accettare nelle proprie carceri uno o più sospetti terroristi, detenuti a Guantanamo. Un vero e proprio baratto, o "bazar", come lo definisce il New York Times pubblicando nuove rivelazioni di WikiLeaks, con cui gli Stati Uniti avrebbero provato a risolvere un problema che li affligge da anni, cercando di convincere i propri alleati a dare loro una mano.[85]
  • La multinazionale USA Pfizer avrebbe assoldato un investigatore privato per trovare atti di corruzione nei confronti del procuratore generale della Nigeria che deve esprimersi nei confronti di un noto caso giudiziario risalente a fatti accaduti nel corso di una epidemia di meningite nel 1996. Il contenzioso vede la stessa multinazionale accusata di crimini contro l'umanità per aver sperimentato un proprio farmaco (trovafloxacina) in modo non etico.[86][87][88]

Reazioni internazionali al caso [modifica]

  • Bandiera delle Nazioni Unite In un comunicato delle Nazioni Unite si legge che l'Onu si basa sul rispetto della propria immunità da parte dei paesi membri. "L'ONU non è in grado di commentare l'autenticità del documento che richiede la raccolta di informazioni su funzionari delle Nazioni Unite e le loro attività", ma "per sua stessa natura" è "un'organizzazione trasparente che mette a disposizione del pubblico e degli Stati membri una grande quantità di informazioni".[89]
  • Bandiera dell'Arabia Saudita Il portavoce del ministero degli esteri saudita, Osama al-Naqli ha detto riferendosi alle informazioni che "non ci riguardano" e che l'Arabia saudita non ha alcuna prova dell'autenticità dei documenti e "non possiamo fare commenti su di loro."
  • Bandiera dell'Argentina Il Capo di Gabinetto dell'Argentina, Horacio Rodríguez Larreta, ha detto che le notizie sono "una vergogna per la diplomazia americana" e che "gli USA dovranno dare molte spiegazioni, in molte nazioni e a tanta gente".[90]
  • Bandiera del Canada Il ministro degli Esteri canadese, Lawrence Cannon, ha condannato la fuga dicendo: "fughe irresponsabili come queste sono deplorevoli e non servono agli interessi nazionali di nessuno. Gli autori di queste fughe possono minacciare la nostra sicurezza nazionale."[91] Tom Flanagan, professore di Scienze Politiche all'Università di Calgary, ha suggerito in televisione che Assange dovrebbe essere assassinato e che Obama dovrebbe mettere una taglia su di lui.[92]
  • Bandiera del Giappone Il ministro degli esteri giapponese Seiji Maehara riferendosi al rilascio delle informazioni lo ha definito "mostruoso atto criminale".[93]
  • Bandiera dell'Iran Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha detto che "Non crediamo che queste informazioni siano trapelate per caso, pensiamo che sia stato tutto organizzato per rilasciare regolarmente questi documenti e che il tutto persegue fini politici."[94]
  • Bandiera d'Israele Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che la fuga di informazioni riservate non ha danneggiato Israele. Netanyahu ha dichiarato che i documenti mostrano che "sempre più paesi, governi e leader del Medio Oriente capiscono che il programma nucleare iraniano è una minaccia."[95]
  • Bandiera dell'Italia Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, quando è stato informato del contenuto dei documenti sul suo conto, ha riso della cosa trovandola del tutto priva di fondamento o riscontro reale.[96] Del tutto opposta invece è stata la reazione del ministro italiano degli esteri, Franco Frattini, che considerava il rilascio dei documenti "l'11 settembre della diplomazia internazionale"[97].
  • Bandiera del Regno Unito Un portavoce del Ministero degli Esteri britannico ha detto che "condanniamo qualsiasi immissione non autorizzata di informazioni riservate, proprio come condanniamo le perdite di materiale classificato nel Regno Unito, che può danneggiare la sicurezza nazionale e mettere a rischio vite umane"[98].
  • Bandiera della Russia Il primo ministro russo Vladimir Putin ha avvertito gli Stati Uniti di "Non ficcare il naso nei nostri affari" dopo il rilascio dei documenti, inoltre ha definito "calunnioso" soprannominare lui come "alpha dog" e "Batman" ed il presidente Medvedev come "Robin".[99] Il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, ha definito la fuga di documenti riservati una "divertente lettura", e ha aggiunto che "in politica pratica prenderemo in considerazione le gesta dei nostri partner".[100]
  • Bandiera della Turchia Il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato: "Prima di tutto vediamo che altro c'è sul sito web. Dopodiché vedremo se c'è qualcosa di grave. La sincerità di Wikileaks è dubbia"[101].
  • Bandiera del Venezuela Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha dichiarato: "Devo congratularmi con la gente di Wikileaks per la loro audacia e il loro coraggio. Qualcuno dovrebbe studiare la stabilità mentale della signora Clinton, il minimo che può fare è dimettersi, insieme agli altri delinquenti che lavorano nel Dipartimento di Stato degli Stati Uniti".

Note [modifica]

  1. ^ Sito ufficiale mirrors
  2. ^ Wikileaks, la controinformazione più potente delle censure
  3. ^ How to leak a secret and not get caught Huliq.com
  4. ^ Il New Yorker scrisse: «Julian Assange ed i suoi collaboratori erano incerti sull'autenticità del documento, ma pensarono che i lettori, utilizzando le funzioni del sito simili a quelle di Wikipedia, avrebbero aiutato ad analizzarlo. Lo pubblicarono affiancandogli un lungo commento in cui chiedevano: «È un manifesto audace scritto da un militante islamico con collegamenti a Bin Laden? O è una velina proveniente dai servizi segreti americani, volta a screditare l'Unione, rompere l'alleanza somala e manipolare la Cina?». Il giornale concludeva: «l'autenticità del documento non è mai stata accertata».
  5. ^ Philipp Gollner (29 February 2008). "Judge reverses ruling in Julius Baer leak case". Reuters. Retrieved 1 March 2008
  6. ^ Claburn, Thomas (6 March 2008). «Swiss Bank Abandons Lawsuit Against WikiLeaks: The wiki had posted financial documents it said proved tax evasion by Bank Julius Baer's clients». InformationWeek
  7. ^ "Judge reverses WikiLeaks injunction". The Inquirer. 2 March 2008. Retrieved 23 September 2009
  8. ^ "Pakistan Aids Insurgency in Afghanistan, Reports Assert". New York Times. July 25, 2010.
  9. ^ "Afghanistan war logs: Massive leak of secret files exposes truth of occupation". The Guardian. July 25, 2010.
  10. ^ "Die Afghanistan-Protokolle". Der Spiegel. 25. Juli 2010.
  11. ^ «WikiLeaks svela la 'vera' guerra in Afganistan». La Repubblica, 26 luglio 2010.
  12. ^ "Guerra in Afghanistan: diffusi documenti segreti. Il Pakistan aiuta Al Qaeda". Corriere della Sera. 26 luglio 2010.
  13. ^ A WikiLeaks il premio Nobel per la Pace?
  14. ^ Pionen White Mountains, scheda tecnica sul sito del provider svedese.
  15. ^ Svezia, nel bunker dei server di WikiLeaks. la Repubblica, 28 novembre 2010. URL consultato in data 29 novembre 2010.
  16. ^ a b John D. Sutter, WikiLeaks now storing files in 'James Bond' bunker, CNN, 2 dicembre 2010.
  17. ^ Assange denuncia gli Usa. Mi vogliono assassinare da Corriere della Sera
  18. ^ Fermate Wikileaks!, l'uomo di Bush contro Assange da il Fatto Quotidiano
  19. ^ Assange-chat, fra Pentagono e Ufo "Il mondo sarà un posto migliore" da la Repubblica
  20. ^ WikiLeaks Posts Mysterious Insurance File da Wired
  21. ^ «Explosive Leaks Provide Image of War from Those Fighting It». Der Speigel, 25 luglio 2010.
  22. ^ «Afghanistan war logs: Civilians caught in firing line of British troops». The Guardian, 25 luglio 2010.
  23. ^ «Explosive Leaks Provide Image of War from Those Fighting It: The Secret Enemy in Pakistan». Der Speigel, 25 luglio 2010.
  24. ^ «Afghanistan war logs: Iran's covert operations in Afghanistan». The Guardian, 25 luglio 2010.
  25. ^ «Whistleblower's leaked US files reveal state of Afghan war». The Independent, 26 luglio 2010.
  26. ^ (EN) Tom Cohen. «Leaked video reveals chaos of Baghdad attack». Cnn, 7 aprile 2010. URL consultato in data 9 dicembre 2010.
  27. ^ (EN) Steve Benen. «'COLLATERAL MURDER'». Washington Monthly, 6 aprile 2010. URL consultato in data 9 dicembre 2010.
  28. ^ Luca Dello Iacovo. «Un accesso di 14 ore alla rete super segreta potrebbe essere all'origine delle rivelazioni di Wikileaks». Il Sole 24 Ore, 29 novembre 2010. URL consultato in data 9 dicembre 2010.
  29. ^ (EN) Sam Jones. «Julian Assange: Whoever leaked US embassy cables is unparalleled hero». The Guardian, 3 dicembre 2010. URL consultato in data 9 dicembre 2010.
  30. ^ (EN) Nick Davies, Jonathan Steele, David Leigh. «Iraq war logs: secret files show how US ignored torture». The Guardian, 22 ottobre 2010. URL consultato in data 5 dicembre 2010.
  31. ^ «WikiLeaks, 400 mila file shock "In Iraq un bagno di sangue"». la Repubblica, 23 ottobre 2010. URL consultato in data 5 dicembre 2010.
  32. ^ (EN) Secret US Embassy Cables da wikileaks.org.
  33. ^ a b Scott Shane; Andrew W. Lehren. (EN) Leaked Cables Offer Raw Look at U.S. Diplomacy. The New York Times, 28 novembre 2010. URL consultato in data 29 novembre 2010.
  34. ^ Wikileaks: Usa, avviate indagini penali. ANSA, 29 novembre 2010. URL consultato in data 29 novembre 2010.
  35. ^ (FR) WikiLeaks: l'Iran dénonce "une campagne de guerre d'information". Le Monde, 28 novembre 2010. URL consultato in data 29 novembre 2010.
  36. ^ Mistero sui server che fanno tremare il mondo. Rai News 24, 28 novembre 2010. URL consultato in data 29 novembre 2010.
  37. ^ a b David Leigh. (EN) US embassy cables leak sparks global diplomatic crisis. The Guardian, 28 novembre 2010. URL consultato in data 29 novembre 2010.
  38. ^ «Wikileaks 'hacked ahead of secret US document release'», BBC News, 28 novembre 2010. URL consultato in data 28 novembre 2010.
  39. ^ Wikileaks: l'attacco informatico contro il sito. ANSA, 28 novembre 2010. URL consultato in data 29 novembre 2010.
  40. ^ Obama tenta di fermarlo, Assange non molla. ANSA, 28 novembre 2010. URL consultato in data 29 novembre 2010.
  41. ^ Usa: task force contro Wikileaks - Corriere della Sera
  42. ^ Wikileaks:Obama, task force contro fughe
  43. ^ Punto informatico, WikiLeaks, vacanza al confino, 3 dicembre 2010.
  44. ^ Punto Informatico, Hanno tutti paura di WikiLeaks!, 3 dicembre 2010
  45. ^ «WikiLeaks,org domain killed by US everydns.net after claimed mass attacks», in twitter.com/wikileaks, 3 dicembre ore 6.33 PM
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